R10 LERICI 2 INDIRIZZI PER LA PIANIFICAZIONE. L indirizzo di riqualificazione si sostanzia in: R10 LERICI.doc- pag. 1



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Ambito R10 LERICI R10 frazione LERICI indirizzo: RIQUALIFICAZIONE 1 DESCRIZIONE assetto insediativo L ambito comprende il tessuto urbano di Lerici. La articolazione insediativa comprende: - le parti di più antica formazione - l edificato del tessuto urbano di Lerici, a ridosso del centro storico e dell area di Piazza Bacigalupi, - l edificato verso la Venere Azzurra, - l edificato di Carbognano. infrastrutture la condizione infrastrutturale di Lerici è caratterizzata dalla carenza di parcheggi pubblici e pertinenziali e dai conflitti che la circolazione genera nella qualità dell ambiente urbano. La dislocazione delle aree a parcheggio pubblico, sul lungomare e nella Piazza Bacigalupi, induce ad un traffico di rotazione all interno del centro abitato generato dalla ricerca di sosta. I volumi di traffico turistico sia con mezzi privati che con mezzi pubblici hanno come destinazione luoghi prossimi al centro storico ed alla calata con conseguente intasamento ed affollamento degli spazi. I parcheggi e le aree di sosta a servizio dell edificato esistente (residenze, attività commerciali e di servizio, attività turistiche) sono evidentemente carenti. valori I valori riscontrati nell assetto edificato sono individuati: - nelle parti di più antica formazione identificate come centro storico, - nei tratti terminali dei percorsi diretti verso i tracciati storici collinari, - nelle chiusure di orti e giardini realizzate con muri in pietra o intonacati, - nelle aree verdi ad orto residuali, - nella vegetazione e nelle alberature dei giardini pubblici e privati. - 2 INDIRIZZI PER LA PIANIFICAZIONE L indirizzo di riqualificazione si sostanzia in: R10 LERICI.doc- pag. 1

a) La revisione del sistema complessivo della mobilità da attuarsi attraverso: - misure di livello locale che prevedano: - la realizzazione di nuovi parcheggi al margine dell abitato che consentano di spostare quelli esistenti, - la eliminazione del traffico di attraversamento esterno delle aree del centro abitato; - la riconduzione della zona costiera ad area prevalentemente pedonale ed a traffico limitato, ed area a aservizi; - il miglioramento del trasporto via mare, - misure di livello territoriale che prevedano: - la realizzazione di nuove accessibilità al territorio attraverso lo sviluppo dell accesso con mezzi pubblici e la realizzazione di parcheggi di interscambio, da collocare ai margini del territorio e all arrivo delle grandi infrastrutture, b) la riqualificazione della zona costiera attraverso un complesso di opere ed interventi tesi a: - riqualificare il tratto della passeggiata dalla Venere Azzurra sino alla rotonda con : - opere di arredo urbano che tengano conto della riduzione della sede stradale alla minima sede necessaria al transito di mezzi di servizio pubblico, di soccorso e sicurezza e del traffico locale, come completamento della passeggiata, - la realizzazione di punti di interesse ed attività di servizio individuati nel Lido, nella costa dell Erbetta con funzioni e spazi soprattutto per la balneazione - riqualificare il tratto dei giardini sino alla Piazza Garibaldi con: - risistemazione della rotonda a nuova piazza sul mare, da prevedere in collegamento con le aree pubbliche e la piazza Bacigalupi - revisione del disegno dei giardini da integrare con una risistemazione della passeggiata e del rapporto con il fronte edificato. - riqualificazione dei manufatti destinati ad attività commerciali, di servizio e di ristorazione secondo un indirizzo unitario che ne riveda i materiali, il disegno e la collocazione in relazione al nuovo assetto delle aree, - realizzazione del progetto di sistemazione della piazza Garibaldi - riqualificare il tratto da piazza Garibaldi al molo con: - opere di arredo urbano e sistemazione a terra, - riqualificazione e riorganizzazione di tutti i manufatti posti al piede della rocca, - riordino degli spazi a mare e della parte terminale del molo e della passeggiata con individuazione di un area per la sosta e per il transito nautico. c) Riqualificazione degli spazi pubblici e dei percorsi di attraversamento che preveda: R10 LERICI.doc- pag. 2

- Riqualificazione del complesso degli edifici pubblici e di Piazza Bacigalupi attraverso: - la realizzazione di una piazza pedonale in sostituzione dell attuale parcheggio a raso; - la revisione delle funzioni e delle destinazioni degli edifici pubblici che tenga conto del riordino degli spazi scolastici in considerazione delle reali necessità; - la realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali alle unità edilizie esistenti da aggiungere ai parcheggi pubblici funzionali alle destinazioni comunali. - Riqualificazione del percorso di attraversamento dai nuovi parcheggi in Carbognano sino al centro storico con: - la riqualificazione delle sponde del canale di Carbognano, la valorizzazione del corso d acqua, la rimozione del tombinamento, e le opere di arredo urbano connesse, - la riqualificazione dell area antistante l ex mercato comunale. d) La riqualificazione delle aree urbane da attuarsi attraverso: - La realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali e pubblici nella zona di Carbognano, - La realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali nelle aree private e condominiali: - La risistemazione e la riqualificazione delle sedi stradali e degli spazi a lato a seguito della liberazione di aree dopo la realizzazione dei parcheggi. 3 SERVIZI I servizi previsti nella frazione sono: N Sup esistentee Sup. previste descrizione S27 26.190 Polo di eccellenza provinciale S28 12.870 Aree pubbliche e sede comunale S29 8.500 Castello di Lerici S30 2.360 Chiesa S31 1.397 Asilo S32 225 Chiesa S33 1.300 3.600 Parco della Rimembranza e parcheggi S34 5.100 Parcheggio integrato di Carbognano S35 4.800 Parcheggio integrato S40 2.500 Servizi sanitari ed assistenziali R10 LERICI.doc- pag. 3

S48 60.600 Golf S57 S60 S62 S63 S64 S71 935 420 4.500 1.120 1.200 1.300 Parcheggio Parcheggio interrato meccanizzato Area verde di quartiere Parcheggio interrato Parcheggio Parcheggio interrato 4 PARAMETRI QUANTITATIVI Il complesso degli interventi che sostanziano gli indirizzi per la riqualificazione, il miglioramento delle condizioni di accessibilità e della mobilità urbana, è definito quantitativamente nelle schede normative e nelle indicazioni specifiche. 5 SUDDIVISIONE IN SUB-AMBITI L Ambito è suddiviso nei seguenti Sub-ambiti: R10.1 LERICI centro storico R10.2 LERICI Struttura urbana R10.3 LERICI Tessuto urbano R10.4 LERICI Carbognano sottostrada R10.5 LERICI Carbognano soprastrada R10.6 LERICI Maralunga R10.7 LERICI Primazzina R10.8 LERICI Costa R10.9 LERICI Vallata R10 LERICI.doc- pag. 4

Sub Ambito R10.1 LERICI CENTRO STORICO R10 Ambito LERICI indirizzo: RIQUALIFICAZIONE 1. DESCRIZIONE assetto insediativo L ambito comprende il centro storico di Lerici. infrastrutture - La definizione dell assetto infrastrutturale e della mobilità relativa al centro storico è connessa con la definizione dell assetto complessivo del Golfo Lerici- S. Terenzo. Il reperimento dei parcheggi pertinenziali, la dislocazione dei parcheggi esterni e le modalità di accesso sono contenute nella definizione dell assetto complessivo della mobilità e delle infrastrutture. 2. LIVELLO PUNTUALE DEL PTCP categorie PTCP categorie livello puntuale SU Struttura urbana SU obiettivi del livello puntuale del PTCP Viene riconosciuta al tessuto una caratterizzazione definita ed un corretto inserimento paesistico, non suscettibili di compromissione dalla modificazione di singoli elementi o da parziali integrazioni del tessuto edilizio. Fa eccezione alla compiutezza dell assetto la porzione di edificato posta lungo la calata dove la demolizione di parte delle case, avvenuta durante l ultima guerra, non ha dato luogo a nuovi equilibri ma ad una sistemazione casuale di elementi deboli aggiunti successivamente. L'obiettivo della disciplina è quello di mantenere sostanzialmente immutati i caratteri complessivi dell'insediamento in quanto vi si riconosce l'espressione di un linguaggio coerente ed un equilibrato rapporto con il contesto ambientale. Sono consentiti interventi di restauro delle preesistenze e di riqualificazione delle parti al piano terra e delle porzioni e manufatti aggiunti per attività commerciali e di servizio.. R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 1

3. NORME DI CONFORMITA 3.1. DESTINAZIONI D USO destinazione prevalente: residenziale destinazioni compatibili: attività commerciali, terziarie, ricettive, artigianato compatibile con la residenza, attività sanitarie, assistenziali e di servizio, attività sportive disciplina del cambio d uso: E consentito il cambio d uso all interno delle destinazioni sopraindicate con la sola eccezione di quella residenziale che non potrà essere incrementata rispetto a quella esistente alla data di adozione del PUC. disciplina delle attività commerciali: Le nuove attività commerciali dovranno rispettare i seguenti limiti superficiari massimi: Settore alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 Settore non alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 3.2. ASSETTO INSEDIATIVO 3.2.1. PRESCRIZIONI QUANTITATIVE Il sub ambito è da considerarsi saturo, non è ammessa la nuova edificazione a completamento degli spazi liberi. Sono consentiti interventi comportanti incrementi delle superfici utili derivanti da cambio di destinazione all interno di quelle definite ammissibili. 3.2.2. PRESCRIZIONI QUALITATIVE E DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI EDILIZI 3.2.2.1. PRESCRIZIONI EDILIZIE 3.2.2.2. Indirizzi per le norme igieniche per l abitabilità residenziale e per l agibilità degli esercizi per il commercio al dettaglio, la somministrazione di alimenti, bevande, loro servizi. Al fine di preservare i valori storico architettonici e le caratteristiche tipologico formali dell edificato storico, sono consentiti cambi destinazioni d uso anche in deroga alle disposizioni del Regolamento edilizio e d Igiene. Dovranno comunque essere rispettati i seguenti limiti: - Altezza dei locali: ml. 2,40 - Superficie illuminante dei locali destinati al pubblico: 1/25 del volume - Dislivello tra perimetro del pavimento e corrispondente bordo stradale: -0,30 ml Non sono consentiti locali destinati ad abitazione al piano terra quando le aperture affaccino esclusivamente su spazi pubblici. Le attività commerciali e terziarie in genere sono assentibili al piano terra ed ai livelli superiori R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 2

3.2.2.3. Indirizzi per le coperture. 3.2.2.3.1. Sistema strutturale I sistemi strutturali di copertura esistenti in opera, se conformi alla tradizione storica, cioè con orditura primaria e secondaria in legno, devono essere mantenuti purché garantiscano adeguata sicurezza statica. Nel caso i sistemi di cui al comma precedente non garantiscano adeguata sicurezza statica, possono essere sostituiti totalmente o in parte, da nuovi sistemi strutturali in legno. I sistemi strutturali esistenti con orditura non in legno, potranno essere sostituiti con sistemi in legno o dovranno comunque adeguarsi alle tipologie conformi di geometria, materiali del manto e di finitura. In considerazione della eterogeneità delle strutture murarie, in caso di rifacimento totale della copertura, è ammesso l inserimento di un cordolo in c.a. di altezza non superiore a cm 20, che dovrà essere opportunamente raccordato nell attacco a tetto. 3.2.2.3.2. Tipologie di copertura Le tipologie conformi di geometria di copertura sono quelle a padiglione, mezzo padiglione o a falde, mentre quelle piane sono classificate non conformi se non per le superfici limitate delle altane e delle terrazze in copertura. In generale dovranno essere utilizzate preferenzialmente le geometrie di copertura preesistenti od identiche a quelle preesistenti. Le coperture piane praticabili esistenti possono sempre essere conservate ma devono adeguarsi nei materiali e nella forma e nella tipologia degli elementi di dettaglio. E comunque sempre possibile il passaggio dalla copertura piana a quella a falda inclinata senza modifica della quota di imposta. Non è consentita la realizzazione in copertura di abbaini, mentre è sempre possibile l inserimento di finestre complanari alla falda per consentire l illuminazione e l areazione dei locali sottotetto a condizione che la loro superficie non superi il 5 % della superficie complessiva della falda. 3.2.2.3.3. Materiali del manto di copertura E sempre possibile sostituire i materiali del manto di copertura, purché i nuovi materiali siano: il manto laterizio in tegole marsigliesi, il coppo, il coppo-embrice, l abbadino di ardesia ; è vietato l impiego di altri materiali, con particolare riferimento ai manti di tegole olandesi, in cemento, in cemento armato ed in bitume. Per quanto riguarda le coperture piane sono consigliate le pavimentazioni in piastrelle di cotto o materiali ceramici, o in pietra naturale e le sistemazioni a tetto-giardino 3.2.2.4. Gronde, canale e pluviali, canne fumarie e camini. Gli interventi su elementi di cornice e di gronda dovranno prevedere la proposizione o riproposizione di elementi di cornice e di gronda di materiali e tipologie corretti. Generalmente, il raccordo tra il paramento murario verticale e il profilo della copertura dovrà essere realizzato secondo le seguenti modalità: - con aggetto di gronda realizzato a mezzo di mensole modanate lignee; - con cornicione con modanatura a gola semplice; - con cornicione modanato; R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 3

- con lieve aggetto dell ultimo corso degli elementi laterizi o lapidei di copertura. In ogni caso le coperture dovranno risultare senza aggetto di eventuale soletta in C.A. e senza elementi in C.A. trattati faccia a vista, gli eventuali elementi aggettanti in C.A. dovranno essere trattati e modanati come le cornici di cui sopra. Le canale di gronda ed i pluviali in vista dovranno essere realizzati in rame a sezione rispettivamente semicircolare e circolare. Le canne fumarie ed i camini devono essere realizzate in conformità con la normativa vigente e con l obbligo di un opportuno rivestimento in mattone pieno o in intonaco. Il cappello del camino dovrà essere realizzato secondo le tipologie tradizionali utilizzando elementi in mattone pieno o pietra. 3.2.2.5. Balconi o terrazzi in facciata. Non è consentito l inserimento di nuovi balconi o terrazzi in facciata sul patrimonio edilizio esistente. Limitatamente ai prospetti secondari e non prospicienti spazi pubblici e/o di uso pubblico l inserimento di nuovi balconi o terrazzi in facciata sul patrimonio edilizio esistente, è ammesso solamente nei casi in cui i medesimi completino e riqualifichino la composizione architettonica dei prospetti. In tal caso nella realizzazione dei medesimi dovranno essere utilizzati materiali e tipologie conformi e dimensioni pari a quelle dei balconi preesistenti nello stesso prospetto. Quanto di cui ai comma precedenti del presente articolo si applica anche alle ringhiere o ai parapetti di protezione in muratura o in ferro pieno, che si intendono quali elementi relativi ai balconi e quindi da riqualificarsi ogniqualvolta si predisponga un intervento sui balconi medesimi. 3.2.2.6. Terrazzi in copertura. Non è consentito l inserimento di nuovi terrazzi a tasca nelle falde esistenti. 3.2.2.7. Paramenti murari in facciata. Generalmente, i paramenti murari in facciata sono da considerarsi come elementi di valore e soggetti a mantenimento, se rispondenti ai seguenti requisiti: - intonaci a calce con tinteggiatura, a latte di calce, silicati e similari, anche eventualmente trattati con cazzuola o frattazzo; - intonaci come sopra, con decorazioni originali dipinte o in rilievo o realizzate con trattamenti d intonaco alternati; - muratura in pietra originale a vista di particolare pregio, quindi con pezzature idonee ed omogenee, con assenza di porzioni in laterizio, tessitura muraria per corsi sufficientemente regolari; - attacchi a gronda conformi ai sensi dell art. 3.2.2.4 delle presenti norme; - attacchi a terra realizzati, su prospetti intonacati, con lastre in marmo o in pietra arenaria bocciardata o diversamente lavorata, o con lastre in ardesia; - attacchi a terra realizzati, su prospetti intonacati, con intonaco strollato e cambio di colore. Qualora nella facciata di un edificio esistano elementi dipinti o tracce di decorazione, sono da considerarsi come elementi di valore e come tali soggetti a conservazione e restauro in caso di intervento. In tal caso, qualora l elemento individuato non consenta l esatto riconoscimento del disegno complessivo di facciata, è obbligo presentare un progetto di ricostruzione dell aspetto originario da allegarsi alla richiesta di esecuzione dei lavori. R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 4

Nelle murature in pietra è in ogni caso consentita la stuccatura profonda dei giunti in pietra con malta cementizia. I prospetti degli edifici alterati nei loro caratteri architettonici da rivestimenti in piastrelle, in marmo o in altro materiale non idoneo, compreso il trattamento dell intonaco ad imitazione di rivestimento o di pietra, e rivestimenti al quarzo, vanno ripristinati secondo i materiali e i trattamenti conformi. Gli attacchi a terra su prospetti intonacati, possono essere segnalati con variazioni d intonaco e/o di coloritura conformi. In relazione ai criteri di intervento per la coloritura, è prevista la riproposizione dei colori presenti. 3.2.2.8. Bucature. Non è consentito l inserimento di nuove bucature, né la modifica delle esistenti. Sono consentiti interventi limitati di modifica unicamente nei casi in cui completino coerentemente la composizione architettonica Non possono essere modificate le dimensioni delle aperture anche se le dimensioni delle superfici ventilanti e illuminanti non raggiungono i limiti del regolamento edilizio. Non è ammesso il rivestimento dello spessore delle bucature con lastre lapidee e/o marmoree, come rivestimento della muratura (spallina, davanzale, architrave), con spessore a vista e talvolta in aggetto sul filo della facciata, fatto salvo per il davanzale in marmo. Non è consentito porre in opera cornici, soglie, stipiti, gradini in travertino, granito, granigliato di cemento, o ogni altro materiale incongruo e incompatibile con le caratteristiche del luogo. 3.2.2.9. Infissi. Generalmente, gli infissi dovranno essere realizzati, modificati e/o riqualificati secondo le seguenti modalità: - dispositivi di oscuramento realizzati tramite persiane in legno trattato a smalto nei colori, in prevalenza verde, della tradizione locale; - infissi delle finestre in legno trattato a smalto bianco ed infissi dei portoni in legno trattato a smalto nei colori e nei disegni della tradizione locale; - inferriate fisse e su cardini in ferro battuto nei disegni e nelle forme della tradizione locale. I sistemi di oscuramento potranno essere, in alternativa a quelli di tipologia conforme, in alluminio o PVC, purché di colore verde e con disegno riproducente la tradizionale persiana in legno. Non sono comunque ammessi gli avvolgibili o le persiane a scorrere su binario. Gli infissi potranno essere, in alternativa a quelli di tipologia conforme, in alluminio o PVC, purché di colore bianco e disegno con sezione a spigoli modanati, che riprenda le tradizioni storiche locali. E vietato l uso di portoni in alluminio al piano terra. Le vetrine dei locali con destinazione artigianale e commerciale, devono essere realizzate con disegni e materiali tradizionali quali il ferro pieno, scatolato o tubolare, il legno naturale o verniciato, il vetro. Gli elementi di protezione in lamiera di ferro zincato a soffietto, con scorrimento su guide orizzontali, non sono ammessi Le saracinesche situate su facciate percepibili da spazi pubblici, per i locali a destinazione commerciale, non sono ammesse e devono essere sostituite con elementi conformi, in ferro R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 5

battuto su cardini. In alternativa, ove questo non sia dimostratamente possibile, le saracinesche devono essere realizzate in elementi a maglia di ferro aperta e non da strisce orizzontali piene e chiuse. E vietato l uso di basculanti, tranne che per le autorimesse; su facciate percepibili da spazi pubblici sono ammesse per i fondi a destinazione non commerciale le saracinesche basculanti in ferro pieno purché rivestite esternamente in legno. E consentita l apposizione in facciata di bacheche al piano terra per fini esclusivamente comunicativi (esposizione di licenze, listini, comunicati, ma non merci in vendita), di spessore non superiore ai cm. 10 e con materiali e tipologie integrati con il trattamento di facciata e della vetrina. Le merci in vendita possono essere eventualmente esposte su supporti mobili, apposti su elementi a terra o agli infissi esterni in ferro. 3.2.2.10. Superfetazioni. Si intendono superfetazioni tutti quei volumi aggiunti agli edifici, in genere posti sui retri o a tetto, regolarmente censiti ed autorizzati, con destinazione d uso a locali residenziali o accessori alla residenza. Nelle superfetazioni esistenti è d obbligo la sostituzione dei materiali e delle finiture in opera con elementi e materiali conformi, anche per sostituzione tramite demolizione e ricostruzione del manufatto nel suo complesso, finalizzata alla riqualificazione con l eliminazione dei materiali non conformi e precari e loro sostituzione con materiali e tipologie conformi. Qualora questi manufatti si trovino su prospetti a basso grado di percezione da spazi pubblici o punti panoramici, l intervento di riqualificazione si configura come opera di adeguamento igienico-sanitario, previsto dall art. 3 comma 3 della LR 28/76. In quanto tale, è possibile un incremento di superficie, calcolabile nella misura del 10% della superficie dell unità immobiliare e, comunque, mai superiore a 6 mq, purché inserito in un progetto di riqualificazione complessiva del volume, della tipologia e dei materiali in essere. Tali progetti dovranno perseguire una ricomposizione volumetrica e/o ricomposizione delle coperture. In ogni caso l altezza massima da terra delle nuove volumetrie non potrà superare quella di gronda, mentre l eventuale copertura a falde dovrà mantenere la stessa inclinazione e lo stesso andamento delle esistenti. La realizzazione di nuove superfetazioni o gli interventi su superfetazioni esistenti che si configurino quali elementi estranei al contesto ed alle tipologie architettoniche, è vietata. 3.2.2.11. Scale esterne. La creazione di nuove scale esterne di accesso alle abitazioni è generalmente vietata. Fanno eccezione casi limitati comunque sino alla prima elevazione di destinazione abitativa ed in presenza di esigenze dimostrate e non diversamente risolvibili, e quando l intervento non incida in maniera considerevole sull assetto tipologico formale dell unità edilizia e sia reso compatibile per linguaggio, materiali e coerenza architettonica dell esistente attraverso una progettazione unitaria. 3.2.2.12. Arredo di locali con destinazione commerciale e ad esercizio pubblico. Per il rinnovo degli arredi o l allestimento di nuovi locali con destinazione commerciale o ad esercizio pubblico valgono le sgg. prescrizioni: R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 6

- che la forma delle mostre e delle vetrine sia in armonia con il carattere generale dell edificio; - che l allestimento non snaturi la struttura spaziale dei locali, mascherando, ad esempio, eventuali aperture a volta di cui si prescrive il mantenimento; - che l inserimento del locale sia compatibile con la partitura delle aperture e della sistemazione complessiva della facciata al piano terreno.. 3.2.2.13. Insegne Le insegne dovranno essere dipinte o intagliate illuminate per luce riflessa, con forme e materiali conformi alle caratteristiche paesistico ambientali del centro storico. Non sono ammesse le insegne luminose al neon. Non sono ammesse le insegna a bandiera. Sono ammesse sporgenze delle insegne dalle murature nei seguenti casi: - per altezze inferiori ai 3 m. è consentito un aggetto non superiore ai 10 cm.; - per altezze superiori ai 3 m. è consentito un aggetto non superiore ai 20 cm. - per altezze superiori ai 3 m., in deroga a quanto di cui al comma precedente e a quanto prescritto dal vigente regolamento edilizio possono essere ammesse insegne a bandiera, con sporgenza massima di cm. 80, di materiali e tipologie conformi come sopra specificati, purchè disposte su strade di larghezza superiore ai m. 6. Derogano, inoltre alle presenti norme le insegne con funzione di comunicazione per pubblico servizio (croce rossa, farmacie, uffici pubblici, segnaletica stradale, etc...) per le quali si accettano i modelli già esistenti sul territorio provinciale. 3.2.2.14. Tende a balcone e coperture precarie dei tetti piani. Sono tende a balcone quegli elementi accessori degli immobili situati ai piani fuori terra, situati sui balconi o terrazzi comunque denominati, consistenti in strutture precarie o amovibili poste in opera ai fini dell ombreggiamento estivo. Questi elementi sono generalmente costituiti da una parte strutturale in metallo, alluminio o legno ed una parte di copertura in stoffa naturale o sintetica o altro materiale plastico comunque denominato. Le tende a balcone così definite o comunque a queste riconducibili devono essere adeguate alle seguenti norme: - non devono per nessuna ragione costituire volume aggiunto alla volumetria esistente; - devono essere uniformate per ogni facciata; - sono comunque vietate negli edifici vincolati ai sensi della LN 1089/39; - devono essere realizzate con struttura metallica, di dimensioni in larghezza non superiori ai 10/10 della larghezza lorda del terrazzo e non aggettanti per più di 13/10 dell aggetto lordo del terrazzo; - devono essere di geometria piana, con esclusione quindi delle tende a cupola, e non tamponate lateralmente; - non devono essere agganciate in alto all estremo aggettante o comunque all intradosso del solaio di eventuali terrazzi superiori, ma devono essere agganciate superiormente a muro; - la struttura non può contenere elementi metallici verticali ancorati a ringhiere o parapetti, ma esclusivamente ancorati a muri; - la parte di copertura deve essere realizzata in stoffa naturale o sintetica. Sono coperture precarie dei tetti piani quegli elementi accessori degli immobili situati ai piani fuori terra, situati sui tetti piani o su terrazzi a tasca in copertura, comunque R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 7

denominati, consistenti in strutture precarie o amovibili come altane, dehors, strutture lignee, tendaggi, ombrelloni infissi in copertura o simili, ai fini dell ombreggiamento estivo. Questi elementi sono generalmente costituiti da una parte in metallo, alluminio o legno ed una parte di tamponamento e/o copertura in stoffa naturale o sintetica o altro materiale plastico comunque denominato, oppure costituito da grigliati aperti di vario materiale per l attecchimento di rampicanti o elementi floreali. Le coperture precarie dei tetti piani così definite o comunque a queste riconducibili devono essere adeguate alle seguenti norme: - non devono per nessuna ragione costituire volume aggiunto alla volumetria esistente ed a tal fine si fa espressamente divieto di procedere al loro tamponamento se non a mezzo di grigliati aperti di vario materiale per l attecchimento di rampicanti o elementi floreali comunque non sviluppati per oltre 1/3 della superficie verticale; - sono comunque vietate negli edifici vincolati ai sensi della LN 1089/39; - la superficie coperta dalle coperture precarie non può essere maggiore del 30% dell intero spazio disponibile in copertura e comunque non maggiore di mq. 10, intendendo per superficie coperta quella anche eventualmente scoperta se attrezzata con montanti infissi che ne possano rendere possibile una successiva copertura; - a strutture in alluminio infisse a solaio, con copertura a scorrere su guide, sono preferibili quelle costituite da montanti in legno o ferro; - i grigliati in legno o altro materiale non sono ammessi su facciate percepibili da spazi pubblici. - gli ombrelloni da sole o simili, essendo coperture precarie dei tetti piani se infissi in qualunque maniera sul solaio, sono ammessi solo se con struttura in legno di colore scuro, copertura in stoffa di cotone naturale o sintetico di colore bianco a sviluppo quadrato in pianta. 3.2.2.15. Strutture precarie al piano terra adibite ad usi commerciali (tende e dehors). Sono tende al piano terra tutte quelle strutture anche non infisse a terra, ma relative a bucature insistenti al piano terra, adibite all ombreggiamento di vetrine, di locali e di spazi per usi commerciali, più o meno fisse o amovibili. Le tende al piano terra dovranno essere mobili, e quindi non infisse a terra, ma ancorate all edificio su cui insistono, e con materiali di copertura in materiali diversi dal PVC o dai materiali plastici comunque denominati. Sono dehors tutte quelle strutture precarie, a terra, adibite ad usi commerciali (in genere ristoranti, bar e simili), più o meno fisse o amovibili. Non è consentito l impianto di nuovi dehors. I dehors esistenti dovranno essere adeguati a quanto segue, ai fini della riqualificazione paesistico architettonica dell abitato e il loro mantenimento, su spazi pubblici, è vincolato all assegnazione di apposita area da parte dell Amministrazione Comunale. I dehors dovranno essere riqualificati prevedendone anche l eventuale spostamento per sostituzione dei materiali nei tamponamenti e nelle strutture, suddivise in strutture principali e secondarie; le strutture principali saranno infisse a terra mentre le secondarie, assieme ai tamponamenti dovranno essere rimosse durante la stagione estiva. Le date dei due cambi d assetto del volume, invernale chiuso ed estivo aperto, sono fissate annualmente di volta in volta, con rispettive ordinanze da parte del Sindaco, motivate dalle correnti condizioni climatiche, pur rimanendo ammesse occasionali chiusure estive, provvisorie, in caso di repentini cambi di temperatura e non ammesse aperture nel periodo invernale. R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 8

Per struttura principale si intende il sistema principale di trabeazione o di archi e di piedritti, che deve essere interamente realizzato in ferro verniciato, in ghisa, o in legno, lavorati con disegno tradizionale; è particolarmente vietato l utilizzo di qualunque altro materiale o lega, con particolare riferimento al ferro tubolare o scatolato, all alluminio, ai materiali plastici e simili. I piedritti della struttura principale devono inoltre essere fissati al suolo e realizzati con i sgg. limiti dimensionali: - interasse compreso tra mt. 2,50 mt.3,00; - sezione nel fusto di spessore massimo tra cm. 12 e 18, con possibilità di ampliamenti in corrispondenza di particolari punti di decoro quali capitelli, basi, anuletti, decorazioni floreali e simili, tutti elementi questi da realizzarsi comunque sempre nei materiali sopraddetti. Per struttura secondaria si intende il sistema destinato a reggere il carico dei tamponamenti, che può essere realizzato anche in materiali diversi dal ferro pieno verniciato, dalla ghisa, dal legno preferibilmente lavorati con disegno tradizionale; per la struttura secondaria è vietato soltanto l utilizzo di materiali plastici e simili. La struttura secondaria deve essere amovibile, e cioè non fissata al suolo, per consentire agevolmente il cambio d assetto del volume, da invernale chiuso a estivo aperto, e realizzata con i sgg. limiti dimensionali: - interasse compreso tra 60 e 90 cm.; - sezione del telaio di spessore massimo di cm. 4. I tamponamenti possono avere un altezza che consenta la completa chiusura dei dehors, essere realizzati in materiali diversi, con esclusione dei materiali plastici, purché ne consentano l agevole smobilitazione estiva, e devono avere una parte traslucida o finestrata pari ai due terzi della superficie dell intero pannello. In caso di eventuale modifica della quota o dell inclinazione del pavimento esistente, si dovranno utilizzare elementi di supporto precari, quali pedane lignee o similari, per non alterare le caratteristiche della pavimentazione pubblica esistente. 3.2.2.16. Altri elementi architettonici. Nei casi di intervento su corpi edilizi che presentino elementi architettonici o di finitura anomali, quali ad esempio pavimentazioni esterne in cemento, grès, ceramica, marmo, tubazioni di scarico delle acque nere e altri impianti di rete in facciata, canne fumarie esterne, è d obbligo la loro eliminazione. Non sono ammessi elementi a sbalzo a coronamento degli accessi ai fabbricati -pensiline o tettoie- su via pubblica di larghezza inferiore a m. 4.50 Le pensiline o tettoie su via pubblica di larghezza superiore a m. 4.50 o privata, posti a coronamento degli accessi principali degli alloggi, devono essere realizzate con strutture metalliche in ferro non scatolato e lastra in vetro o ardesia, con aggetto massimo di 50 cm. In caso di intervento sui prospetti di un fabbricato, le eventuali pensiline o tettoie esistenti dovranno essere adeguate, per dimensioni e materiali, alle indicazioni riportate nei comma precedenti del presente articolo. 3.2.2.17. Corti interne e facciate con basso grado di percezione. Nelle corti interne e più precisamente per le facciate che vi si affacciano, o comunque in tutti i fronti dell edificio poco percepibili da spazi pubblici sono permessi, limitatamente ad un riequilibrio del prospetto e ad un completamento degli allineamenti esistenti e delle R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 9

normative vigenti, nuovi terrazzi, bucature, etc... in occasione di interventi di riqualificazione complessiva. Qualora siano presenti volumi in aggetto, superfetazioni ed altre alterazioni planivolumetriche, potranno essere riqualificati e razionalizzati nel rispetto dei caratteri complessivi dell unità edilizia I piani di sistemazione generale, delle corti interne, avranno l obbligo di prevedere: - sistemazione delle pavimentazioni originarie, con esclusione di nuove pavimentazioni in asfalto o manti consimili e in gettate di conglomerato, nonché eventuale sistemazione del verde; - eliminazione delle superfetazioni, e cioè tettoie o elementi non rilevanti in termini di volume e/o superficie. 3.2.2.18. Elementi architettonici degli edifici di costruzione recente inseriti nel contesto Per gli edifici di costruzione recente inseriti nel contesto valgono le seguenti indicazioni: - gli eventuali elementi sostituiti potranno essere scelti sempre e liberamente tra gli edifici della stessa tipologia, senza l obbligo cioè della riproposizione dell elemento preesistente o di un elemento ad esso identico. - è ammesso il rivestimento dello spessore delle bucature con lastre lapidee e/o marmoree, come rivestimento della muratura (spallina, davanzale, architrave), con spessore a vista e talvolta in aggetto sul filo della facciata; - è consentito porre in opera cornici, soglie, stipiti, gradini in marmo e travertino, ma non in granito o granigliato di cemento; - è consentito modificare in larghezza le dimensioni delle aperture al piano terra, qualora siano indispensabili per il tipo di accesso necessario all attività svolta nei relativi locali o per l uso ad autorimessa, con ampliamento della luce netta fino a raggiungere un massimo di 2,2 mt. Saranno comunque sempre ammessi interventi volti alla ricucitura della continuità d immagine dell abitato; per ogni intervento dovranno essere quindi evidenziati gli elementi di progetto volti a tal fine. 3.2.2.19. Annessi, spazi di pertinenza degli edifici ed aree a verde privato. 3.2.2.19.1. Annessi E ammessa la demolizione con successiva ricostruzione degli annessi edilizi consolidati (censiti regolarmente a catasto e legalmente autorizzati) realizzati con caratteristiche tipologiche e costruttive estranee al contesto (baracche in legno, metallo, ecc...), senza cambio di destinazione d uso e con l obiettivo della riqualificazione formale e architettonica. E d obbligo il mantenimento dei parametri dimensionali esistenti al lordo delle murature perimetrali, e conseguentemente delle superfici e dei volumi esistenti, anche in caso di demolizione e ricostruzione. I manufatti saranno realizzati o modificati secondo i seguenti criteri: - struttura portante in muratura; - copertura a falda inclinata o piana con tetto giardino; - manto di copertura in coppi di laterizio o in pietra; - aggetto di gronda con profondità massima di 20 cm costituito da abbadino in ardesia; - finitura esterna in pietrame facciavista o ad intonaco grezzo tinteggiato con silicati o a calce naturale. R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 10

E consentita la modifica nelle dimensioni e nella posizione delle bucature, nonché l eventuale chiusura di quelle esistenti, nel rispetto dei parametri dimensionali ricorrenti che non risultano mai superiori a cm. 70x70, o 60x70, per le finestre e cm. 70 x 200 per le porte e porte finestre, con l obiettivo di ripristinare corretti rapporti dimensionali delle bucature, in base ai quali l altezza delle bucature prevalga armonicamente sulla larghezza. 3.2.2.19.2. Muri di sostegno e recinzioni I muri di sostegno realizzati in pietra a vista devono essere mantenuti nel loro aspetto originario, mentre quelli realizzati in altro materiale (C.A., laterizi, ecc...) devono essere rivestiti in pietra o intonacati e tinteggiati con riferimento ai caratteri tipici del luogo. Le recinzioni dovranno essere realizzate: - in muratura piena intonacata o rivestita in pietra, con cimasa in elementi lapidei (arenaria, calcare, pietra serena, cardoso, etc...) o cotto; - in elementi vegetali -siepi- topiati o elementi vegetali a crescita spontanea ma opportunamente mantenuti verso lo spazio pubblico; - in ferro battuto con disegno e tinteggiatura ripreso dagli elementi di ringhiera o recinzione di valore presenti nella tradizione; - con cancelli in ferro battuto con disegno e tinteggiatura ripreso dagli elementi di valore presenti nella tradizione. In particolare non sono ammessi: - recinzioni in reti metalliche, in materiali plastici, in cemento vibrato, in legno; - recinzioni o cancelli in ferro realizzati per assemblaggio o saldatura di elementi prefabbricati; - cimase in marmo, granito; - muri di sostegno in cemento a vista o in elementi prefabbricati. 3.2.2.19.3. Spazi di pertinenza ed aree a verde privato Gli spazi di pertinenza sono le porzioni non edificate delle particelle edilizie di pertinenza degli edifici, così come individuate nei lotti in planimetria catastale. Molto spesso sono aree, contigue ad edifici del centro storico, prevalentemente coltivate ad orto o adibite a giardino, con edifici e/o annessi, più o meno precari, connessi alla produzione agricola. Per raggiungere l obiettivo della riqualificazione del centro storico, è prescritta l eliminazione delle superfetazioni, e cioè tettoie o elementi non rilevanti in termini di volume e/o superficie. Non è ammesso l utilizzo dell area come parcheggio a raso, compatibilmente con i problemi dell accessibilità veicolare. Sono comunque ammessi i seguenti. interventi: - riqualificazione degli annessi - sistemazione del verde e delle pavimentazioni originarie con esclusione di nuove pavimentazioni in asfalto o manti consimili e in gettate di conglomerato; 3.2.2.20. Spazi e percorsi pedonali pubblici o aperti al pubblico. Costituisce l originario tessuto connettivo degli edifici nel centro storico e nel suo intorno. Sono date indicazioni per l eliminazione delle parti di pavimentazioni incongrue (gettate di cemento, materiali ceramici, ecc...) ed il loro ripristino con materiali lapidei a formare lastricati o acciottolati nelle forme originarie, utilizzando pietre locali (arenarie e calcari), eventualmente intervallati da pavimentazioni in laterizio o marmo bianco. R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 11

Eventuali nuovi percorsi pedonali pubblici sono da pavimentare secondo quanto sopra specificato. In tali spazi e percorsi non è consentito l accesso ai veicoli a motore ad eccezione dei mezzi di pronto soccorso. L accesso dei veicoli di carico e scarico merci sarà organizzato attraverso modalità e orari specifici da stabilirsi con ordinanze del Sindaco. 3.2.2.21. Spazi per la viabilità veicolare ed aree di parcheggio. Gli spazi per la viabilità veicolare e le aree di parcheggio comprendono: - viabilità esistente; - parcheggi pubblici; - parcheggi a cielo libero ed in struttura. I parcheggi possono essere ricavati, se interrati, in tutti gli spazi destinati ad area pubblica, senza costituire per questo variante alla destinazione di Piano, purché l estradosso rimanga pubblico. Per la realizzazione dei parcheggi di cui al comma precedente, è ammesso sia l intervento diretto dell Amministrazione che l intervento di privati. In quest ultimo caso dovrà essere obbligatoriamente stipulata apposita convenzione che regoli le percentuali di parcheggi pertinenziali e parcheggi a rotazione, l uso e la gestione della struttura. I parcheggi realizzati su iniziativa privata potranno essere consentiti quando la loro realizzazione non comporti sostanziali modificazioni delle superfici destinate a parcheggio pubblico. In pratica, si stabilisce che l intervento realizzabile in aree private dovrà ricavare un numero di posti auto almeno doppio di quello dei posti presenti in area pubblica ed eliminati per realizzare gli accessi del nuovo parcheggio. 3.2.2.22. Verde pubblico ed elementi di arredo urbano. Tutti gli spazi pubblici o di uso pubblico destinati a verde, dovranno essere realizzati e mantenuti secondo le caratteristiche d impianto e qualitative tipiche della tradizione locale. In particolare si prevedono piantumazioni con essenze tipiche e finiture murarie realizzate con uso costante della pietra ed altri materiali naturali locali. In tutte le altre aree pubbliche è vietato l inserimento di piantumazione ad alto fusto e potranno essere utilizzate esclusivamente essenze arbustive a fine di arredo urbano. E prescritto il mantenimento e/o il ripristino di tutti gli elementi di arredo urbano originali quali sedili in pietra, fontane, pavimentazioni, ecc..., nonché volte, portali ed altro. L inserimento di nuovi elementi di arredo urbano dovrà rispettare per materiali, tecnologia costruttiva e forma le preesistenze locali. 3.2.2.23. Norme per l impiantistica pubblica e privata. Nell ambito del progetto generale di riqualificazione dovrà essere perseguito l obiettivo dell eliminazione dalle facciate delle tubazioni, dei cavi relativi agli impianti tecnologici ed una razionalizzazione degli impianti di ricezione TV. In occasione del rifacimento integrale di facciate o di edifici, i proprietari dell immobile sono obbligati ad eliminare dal fronte le colonne di scarico eventualmente presenti, nonché a porre in opera tubazioni o altre idonee strutture per il passaggio degli impianti tecnologici ed impianti TV. In merito agli impianti di ricezione TV, dovranno R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 12

obbligatoriamente essere localizzati in copertura e, nel caso di utilizzo di parabole, queste ultime non potranno superare il numero di una per ciascuna unità edilizia. In occasione di nuovi interventi o di manutenzione della viabilità esistente, l Amministrazione Comunale e gli Enti/Società erogatori di servizi (ENEL, TELECOM, ACAM) sono obbligati a predisporre adeguate canalizzazioni interrate. 3.2.2.24. Abbattimento delle barriere architettoniche Fermo restando i problemi di fruibilità e accessibilità del centro in relazione alla forte acclività del sito, per ciò che riguarda l abbattimento delle barriere architettoniche, si prescrive che ogni nuovo intervento debba attenersi alla normativa vigente a livello Nazionale e Regionale, come indicato nella legge n 13/1989 e L.R. n 15/1989 e successive modificazioni ed integrazioni. Nel rispetto di tali normative e compatibilmente con la morfologia del sito, l Amministrazione Comunale dovrà modificare ed adeguare i percorsi pedonali, così come dovranno adeguarsi gli accessi ai servizi pubblici. Analogamente gli esercizi pubblici o di uso pubblico dovranno prevedere gli adeguamenti prescritti da tali normative, usufruendo di deroghe solo nel caso in cui le opere necessarie siano fisicamente improponibili o incompatibili con le caratteristiche storico-tipologiche dell edificio. 3.2.3. MODALITA E PROCEDURE DI INTERVENTO: Gli interventi dovranno essere inquadrati in un Piano complessivo di iniziativa pubblica che, previo studio di dettaglio dei caratteri edilizi, tipologici, formali, storico formativi, ecc, del centro storico dia indirizzi particolareggiati per i singoli interventi e li integri con progetti di riorganizzazione degli spazi e dell arredo urbano. Le norme di attuazione del Piano sostituiranno gli indirizzi e le norme qualitative indicate. In assenza del piano complessivo potranno essere autorizzati interventi conformi alle normative di indirizzo sopraindicate. Tali interventi potranno essere assentiti: - con Concessione Edilizia diretta, gli interventi di restauro, risanamento conservativo, consolidamento statico, non comportanti modifiche ai prospetti ed alle sagome delle unità edilizie, né comportanti aumenti superficiari anche derivanti da cambi d uso all interno delle destinazioni compatibili. - con Concessione Edilizia Convenzionata gli interventi ammissibili comportanti modifiche interessanti i prospetti e le sagome degli edifici e/o aumenti delle superfici utili anche derivanti da cambi di destinazioni d uso. Al fine di definire la correttezza dell intervento dovranno essere presentati studi di dettaglio, estesi alla intera unità edilizia e, per quanto riguarda le modifiche dei prospetti, anche alle unità edilizie confinanti. Lo studio di dettaglio dovrà contenere: la definizione del processo storico formativo dell unità edilizia inquadrato nel più ampio contesto del centro storico, il rilievo di dettaglio con la evidenziazione delle condizioni di manutenzione, della presenza di eventuali elementi incongrui e delle superfetazioni. La Convenzione dovrà prevedere le modalità e le garanzie per la eliminazione degli elementi incongrui, delle condizioni di degrado ed una generale riqualificazione dell unità edilizia. R10.1 LERICI Centro Storico.doc Pag. 13

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Sub Ambito R10.2 LERICI STRUTTURA URBANA R10 Ambito LERICI indirizzo: RIQUALIFICAZIONE 1. DESCRIZIONE assetto insediativo L ambito comprende le aree urbane di Lerici poste a ridosso del centro storico. La consistenza insediativa comprende: - le aree e gli edifici pubblici attorno a Piazza Bacigalupi; - le aree e gli edifici sopra il centro storico. infrastrutture - La dotazione di parcheggi pubblici e pertinenziali si presenta scarsa, limitata alla Piazza Bacigalupi, alle sedi stradali ed agli spazi condominiali, molto ristretti. valori I valori riscontrati nell assetto dell ambito sono individuati: - nella permanenza di alcuni orti residuali e nelle alberature dei giardini delle aree pubbliche e private, - nei muri di chiusura degli orti e nei resti dei tracciati storici. 2. LIVELLO PUNTUALE DEL PTCP categorie PTCP categorie livello puntuale SU Struttura urbana SU Struttura urbana obiettivi del livello puntuale del PTCP L assetto edificato della struttura urbana di Lerici presenta caratteri strutturati nella zona dei complessi pubblici di Piazza Bacigalupi. E caratteri di eterogeneità, data dalla commistione di tipologie condominiali, ville e case su lotto, realizzate trasformando gli orti al limite dell edificato storico. L'obiettivo della disciplina è quello di introdurre elementi di riqualificazione urbanistica, aumentando la qualità delle aree e dell edificato comunale di Piazza Bacigalupi, apportando modifiche all assetto del suolo urbano con la realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali nel rispetto degli elementi naturali e di valore residuali. Sono consentiti interventi di riqualificazione e ridisegno urbano soprattutto rivolti alla realizzazione di parcheggi ed alla riqualificazione degli spazi residuali. R10.2 LERICI Struttura Urbana.doc- pag 1

3. NORME DI CONFORMITA 3.1. DESTINAZIONI D USO destinazione prevalente: residenziale destinazioni compatibili: attività commerciali, terziarie, ricettive, artigianato compatibile con la residenza, attività sanitarie, assistenziali e di servizio, attività sportive disciplina del cambio d uso: E consentito il cambio d uso all interno delle destinazioni sopraindicate con la sola eccezione di quella residenziale che non potrà essere incrementata rispetto a quella esistente alla data di adozione del PUC. disciplina delle attività commerciali: Le nuove attività commerciali dovranno rispettare i seguenti limiti superficiari massimi: Settore alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 Settore non alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 3.2. ASSETTO INSEDIATIVO 3.2.1. PRESCRIZIONI QUANTITATIVE Il sub ambito è da considerarsi saturo, non è ammessa la edificazione di nuove unità edilizie a completamento degli spazi liberi. Per le unità immobiliari residenziali esistenti di superficie utile (SU) inferiore a mq. 100 e facenti parte di unità edilizie con SU non superiore a mq. 200 sono ammessi incrementi della SU esistente in misura massima di 10 mq. per ogni unità immobiliare. Sono ammessi gli interventi di riqualificazione urbana limitatamente alle individuazioni indicate nelle aree S. In particolare la zona : N Sup. Utile max descrizione S 63 1100 mq Intervento di sostituzione edilizia finalizzato alla realizzazione di parcheggi a servizio per gli edifici esistenti interrato S28/1 2000 mq Intervento di riqualificazione di piazza Bacigalupi finalizzata alla realizzazione di un parcheggio interrato pertinenziale per l intorno dell edificato R10.2 LERICI Struttura Urbana.doc- pag 2

con sistemazione della sovrastante superficie esterna ad area pedonale. Per le strutture ricettive esistenti alla data di adozione del piano, è ammesso un ampliamento del 30% della superficie utile 3.2.2 PRESCRIZIONI QUALITATIVE E DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI EDILIZI 3.2.2.1 PRESCRIZIONI EDILIZIE Per tutti gli interventi su edifici esistenti dovranno essere rispettate le norme di comportamento edilizio specificate nelle Norme e definizioni generali. Nelle unità edilizie dove non sono riconosciuti valori testimoniali sono ammessi: manutenzione ordinaria e straordinaria; demolizione e ricostruzione; ristrutturazione edilizia; cambiamenti della destinazione d'uso previsti dalla disciplina del sub-ambito. Nelle unità edilizie riconosciute con valori testimoniali, negli edifici di valore stilistico, nella composizione e negli edifici con presenza di valori stilistici sono ammessi: manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, restauro, consolidamento statico. Gli ampliamenti che la normativa d'ambito prevede sono consentiti a condizione che non comportino la demolizione degli elementi di valore riconosciuti. Negli edifici riconosciuti di valore testimoniale gli interventi dovranno avvenire nel rispetto degli elementi di valore quali: organizzazione delle facciate, rapporti tra pieni e vuoti, tipologia di gronda, presenza di fregi, decorazioni di facciata, ecc Sono vietati la demolizione e la alterazione degli elementi tipologici di valore ambientale e la loro sostituzione con altri incongrui. E' vietato l'uso di rivestimenti murari esterni plastici, di serramenti e profilati in alluminio se non verniciato. Autorimesse e parcheggi: Gli interventi comportanti la realizzazione di parcheggi in struttura dovranno tendere al miglioramento qualitativo delle aree interessate. Nella loro progettazione dovrà essere prevista la realizzazione di opere di qualificazione urbana quali: alberature, percorsi pedonali, arredo urbano, tetti giardino, ecc. I progetti dovranno pertanto essere corredati da appositi studi di inserimento urbano. R10.2 LERICI Struttura Urbana.doc- pag 3

Riqualificazione edilizia delle tipologie condominiali Gli interventi di riqualificazione edilizia delle tipologie condominiali potranno prevedere: - la realizzazione di miglioramenti della situazione della copertura con la previsione di ripavimentazione della copertura con la sostituzione degli asfalti, ecc; - la riqualificazione delle fronti; - la realizzazione di parcheggi interrati all interno delle aree private e/o condominiali dovrà prevedere la risistemazione a verde delle coperture e la messa a dimora di alberature. 3.2.2.2 MODALITA E PROCEDURE DI INTERVENTO Gli interventi di ristrutturazione edilizia, sostituzione edilizia, si attuano con Concessione edilizia diretta. Gli interventi per la realizzazione delle aree S si attuano con Concessione edilizia Convenzionata. 3.2.2.3 DISCIPLINA DEI MANUFATTI ACCESSORI La nuova costruzione di tali manufatti accessori, è ammessa alle seguenti condizioni: cantine: per le unità immobiliari residenziali esistenti di superficie utile (SU) inferiore a mq.100 e facenti parte di unità edilizie con SU non superiore a mq.200 è consentita la realizzazione di cantine con superficie fino a 6 mq, per ogni unità immobiliare porticati: Con l esclusione degli edifici e manufatti (o parti di essi) tutelati ai sensi del D.L.gs. 42/04, degli edifici di valore testimoniale, degli edifici di valore stilistico nella composizione e degli edifici con presenza di valori stilistici, è consentita la realizzazione di porticati da ubicarsi al piano terra o a livello del terreno a sistemazione avvenuta avente superficie coperta non superiore al 20% della superficie coperta dell edificio e comunque di superficie massima coperta non superiore a 20 mq. garages: E consentita la realizzazione di autorimesse interrate ad esclusiva pertinenza di attività ricettive esistenti, di abitazioni esistenti prive di parcheggio nel limite del 30 % della superficie utile, ovvero con dotazione di parcheggi di superficie inferiore al succitato limite del 30%. In tali casi, indipendentemente dalla superficie utile esistente, è comunque ammessa una superficie minima a parcheggio di 18 mq. Alfine di limitare l occupazione e l artificializzazione degli spazi liberi in caso di realizzazione di parcheggi, sia interrati che e a raso, la superficie del solaio di R10.2 LERICI Struttura Urbana.doc- pag 4

piscine: copertura nonché quella esterna adibita a spazi di manovra e sosta non deve superare la percentuale del 30% del lotto di riferimento comprensivo delle superfici coperte e interrate degli edifici e dei manufatti esistenti. L intervento dovrà inoltre prevedere la sistemazione a verde dell intero lotto. è consentita la costruzione di piscine purchè al servizio delle attività ricettive. 3.3. ASSETTO INFRASTRUTTURALE Gli interventi sull assetto infrastrutturale dovranno tendere alla riqualificazione degli spazi urbani da attuare con l aumento della dotazione di parcheggi e la attuazione di un diverso sistema di accesso e mobilità urbana. La riorganizzazione dell accesso e dei parcheggi è riferita all intero sistema del Golfo Lerici - S. Terenzo e prevederà, relativamente al sub ambito : - realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali privati e/o pubblici localizzati nelle aree pubbliche di Piazza Bacigalupi e nell area dell ex mercato (S 63); - riqualificazione delle sedi stradali con la riqualificazione dei marciapiedi, la messa a dimora di alberatura, interventi di arredo urbano. E inoltre consentita la realizzazione di entratori per consentire l accesso a proprietà ed unità edilizie esistenti aventi sviluppo massimo di mt. 20 e larghezza massima di carreggiata di mt. 2,50. Limitatamente alla zona a servizi pubblici e privati (S) prevista nel sub ambito è ammessa la costruzione di nuova viabilità di raccordo con le infrastrutture esistenti. E inoltre ammessa, al fine di pervenire ad una razionalizzazione e migliore inserimento ambientale e paesaggistico dei sistemi viari privati esistenti, la loro ristrutturazione anche con la modifica dei tracciati a condizione che la lunghezza del nuovo percorso non sia maggiore di quella preesistente e che sia contestualmente previsto il dissodamento e la rimessa a coltura e/o a verde naturale delle parti di tracciato dismesse. 3.4. ASSETTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO 3.4.1. VALORI RICONOSCIUTI E DISCIPLINA DEGLI STESSI Non è consentito il taglio delle alberature esistenti se non giustificato da esigenze dimostrate e garantito del reimpianto di essenze idonee. Sono riconosciuti come elementi di valore paesaggistico le corti e gli orti, retrostanti gli edifici della palazzata a mare e di altre del centro storico. R10.2 LERICI Struttura Urbana.doc- pag 5

In tali ambiti non è pertanto consentita la trasformazione degli assetti esistenti, fino all approvazione di un apposito strumento di dettaglio, che perimetri esattamente le aree interessate con lo scopo di normare i comportamenti. 3.4.2. DISCIPLINA DELLE RECINZIONI, DEI MOVIMENTI DI TERRA E DELLA IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO recinzioni: E consentita la realizzazione di nuove recinzioni e la sostituzione e modificazione delle esistenti. Sui fronti stradali le recinzioni dovranno essere rapportate ai lotti confinanti e, dove possibile essere arretrate per la realizzazione di marciapiedi e/o alberature. impermeabilizzazione del suolo: le operazioni di sistemazioni esterne, con la realizzazione di nuove pavimentazioni, ecc di superficie superiore a 50 mq dovranno comportare limitate impermeabilizzazioni del suolo da attuarsi attraverso l uso di materiali per pavimentazione permeabili. R10.2 LERICI Struttura Urbana.doc- pag 6

Sub Ambito R10.3 LERICI TESSUTO URBANO R10 Ambito LERICI indirizzo: RIQUALIFICAZIONE 1. DESCRIZIONE assetto insediativo L ambito comprende le aree edificate urbane di Lerici nell arco del centro urbano, da sotto Carbognano sino alla Salita Cannata. infrastrutture La dotazione di parcheggi pubblici e pertinenziali si presenta scarsa in quanto l edificato esistente è costituito, per la maggior parte, da unità edilizie condominiali prive di garages e con scarsi spazi esterni destinati a parcheggio. valori I valori riscontrati nell assetto dell ambito sono individuati: - nella permanenza di alcune aree verdi agricole residuali e nelle alberature dei giardini delle aree pubbliche e private; - nei muri in pietra di recinzione di orti e giardini. 2. LIVELLO PUNTUALE DEL PTCP categorie PTCP categorie livello puntuale TU Tessuto Urbano TU Tessuto Urbano obiettivi del livello puntuale del PTCP L assetto edificato del tessuto urbano di Lerici presenta caratteri di eterogeneità, e di casualità nell accostamento degli episodi edilizi, avvenuta, ad eccezione di alcune parti, senza un disegno ordinatore. L'obiettivo della disciplina è quello di introdurre elementi di miglioramento urbanistico, modificando la accessibilità alle parti, ridisegnando alcune aree con minore livello di definizione, e apportando modifiche all assetto del suolo urbano con la preventiva realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali. Sono consentiti interventi di modificazione delle preesistenze per una riqualificazione linguistica ed edilizia. Sono consentiti interventi incidenti sull assetto dei luoghi finalizzati alla realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali e pubblici R10.3 LERICI Tessuto Urbano.doc- pag 1

3. NORME DI CONFORMITA 3.1. DESTINAZIONI D USO destinazione prevalente: residenziale destinazioni compatibili: attività commerciali, terziarie, ricettive, artigianato compatibile con la residenza, attività sanitarie, assistenziali e di servizio, attività sportive disciplina del cambio d uso: E consentito il cambio d uso all interno delle destinazioni sopraindicate con la sola eccezione di quella residenziale che non potrà essere incrementata rispetto a quella esistente alla data di adozione del P.U.C. E consentito il cambio di destinazione d uso verso la destinazione residenziale unicamente nel caso di destinazioni per servizi pubblici o di interesse pubblico (ex alberghiero, sede Pubblica Assistenza). disciplina delle attività commerciali: Le nuove attività commerciali dovranno rispettare i seguenti limiti superficiari massimi: Settore alimentare: 3.2. ASSETTO INSEDIATIVO SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 Settore non alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 3.2.1. PRESCRIZIONI QUANTITATIVE Sono ammessi interventi di nuova costruzione limitatamente alle individuazioni indicate con le sigle Ne. In particolare, nel recepimento di un SUA in itinere: n ne SU max Altezza Desinazioni. D uso modalità attuative Ne9 691 mq 146 mq massima 3 piani Residenziale porticati SUA in itinere Il sub ambito è da considerarsi saturo, non è ammessa la nuova edificazione a completamento dei lotti liberi. Per le unità immobiliari residenziali esistenti di superficie utile (SU) inferiore a mq. 100 e facenti parte di unità edilizie con SU non superiore a mq. 200 sono ammessi incrementi della SU esistente in misura massima di 10 mq. per ogni unità immobiliare. Per le strutture ricettive esistenti alla data di adozione del piano, è ammesso un ampliamento del 30% della superficie utile R10.3 LERICI Tessuto Urbano.doc- pag 2

3.2.2. PRESCRIZIONI QUALITATIVE E DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI EDILIZI 3.2.2.1. PRESCRIZIONI EDILIZIE Per tutti gli interventi su edifici esistenti dovranno essere rispettate le norme di comportamento edilizio specificate nelle Norme e definizioni generali. Per l intervento di nuova edificazione classificato Ne, dovranno essere rispettate le tipologie architettoniche tipiche dell ambito, utilizzando schemi a blocco. Nelle unità edilizie dove non sono riconosciuti valori testimoniali sono ammessi: manutenzione ordinaria e straordinaria; demolizione e ricostruzione; ristrutturazione edilizia; cambiamenti della destinazione d'uso previsti dalla disciplina del sub-ambito. Nelle unità edilizie riconosciute con valori testimoniali, negli edifici di valore stilistico, nella composizione e negli edifici con presenza di valori stilistici sono ammessi: manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, restauro, consolidamento statico. Gli ampliamenti che la normativa d'ambito prevede sono consentiti a condizione che non comportino la demolizione degli elementi di valore riconosciuti. Negli edifici riconosciuti di valore testimoniale gli interventi dovranno avvenire nel rispetto degli elementi di valore quali: organizzazione delle facciate, rapporti tra pieni e vuoti, tipologia di gronda, presenza di fregi, decorazioni di facciata, ecc Sono vietati la demolizione e la alterazione degli elementi tipologici di valore ambientale e la loro sostituzione con altri incongrui. E' vietato l'uso di rivestimenti murari esterni plastici, di serramenti e profilati in alluminio se non verniciato. Autorimesse e parcheggi: Gli interventi comportanti la realizzazione di parcheggi in struttura dovranno tendere al miglioramento qualitativo delle aree interessate. Nella loro progettazione dovrà essere prevista la realizzazione di opere di qualificazione urbana quali: alberature, percorsi pedonali, arredo urbano, tetti giardino, ecc. I progetti dovranno pertanto essere corredati da appositi studi di inserimento urbano. Riqualificazione edilizia delle tipologie condominiali R10.3 LERICI Tessuto Urbano.doc- pag 3

Gli interventi di riqualificazione edilizia delle tipologie condominiali potranno prevedere: - la realizzazione di miglioramenti della situazione delle coperture piane con la previsione ripavimentazione della copertura con la sostituzione degli asfalti, ecc.; - la riqualificazione delle fronti. 3.2.2.2. MODALITA E PROCEDURE DI INTERVENTO: Gli interventi di ristrutturazione edilizia, sostituzione edilizia, si attuano con Concessione edilizia diretta. 3.2.2.3. DISCIPLINA DEI MANUFATTI ACCESSORI: La nuova costruzione di tali manufatti accessori, è ammessa alle seguenti condizioni: cantine: per le unità immobiliari residenziali esistenti di superficie utile (SU) inferiore a mq.100 e facenti parte di unità edilizie con SU non superiore a mq.200 è consentita la realizzazione di cantine con superficie fino a 6 mq, per ogni unità immobiliare porticati: Con l esclusione degli edifici e manufatti (o parti di essi) tutelati ai sensi del D.L.gs. 42/04, degli edifici di valore testimoniale, degli edifici di valore stilistico nella composizione e degli edifici con presenza di valori stilistici, è consentita la realizzazione di porticati da ubicarsi al piano terra o a livello del terreno a sistemazione avvenuta avente superficie coperta non superiore al 20% della superficie coperta dell edificio e comunque di superficie massima coperta non superiore a 20 mq. garages: E consentita la realizzazione di autorimesse interrate ad esclusiva pertinenza di attività ricettive esistenti, di abitazioni esistenti prive di parcheggio nel limite del 30 % della superficie utile, ovvero con dotazione di parcheggi di superficie inferiore al succitato limite del 30%. In tali casi, indipendentemente dalla superficie utile esistente, è comunque ammessa una superficie minima a parcheggio di 18 mq. Alfine di limitare l occupazione e l artificializzazione degli spazi liberi in caso di realizzazione di parcheggi, sia interrati che e a raso, la superficie del solaio di copertura nonché quella esterna adibita a spazi di manovra e sosta non deve superare la percentuale del 30% del lotto di riferimento comprensivo delle superfici coperte e interrate degli edifici e dei manufatti esistenti. L intervento dovrà inoltre prevedere la sistemazione a verde dell intero lotto. piscine: è consentita la costruzione di piscine 3.3. ASSETTO INFRASTRUTTURALE R10.3 LERICI Tessuto Urbano.doc- pag 4

Sono consentiti l allargamento delle strade carrabili esistenti, la realizzazione di marciapiedi, parcheggi, alberature e di entratori per consentire l accesso a proprietà ed unità edilizie esistenti aventi sviluppo massimo di mt. 20 e larghezza massima di carreggiata di mt. 2,50. Limitatamente alla zona a servizi pubblici e privati (S) e nelle zone di nuove edificazione (Ne) previste nel sub ambito è ammessa la costruzione di nuova viabilità di raccordo con le infrastrutture esistenti. E inoltre ammessa, al fine di pervenire ad una razionalizzazione e migliore inserimento ambientale e paesaggistico dei sistemi viari privati esistenti, la loro ristrutturazione anche con la modifica dei tracciati a condizione che la lunghezza del nuovo percorso non sia maggiore di quella preesistente e che sia contestualmente previsto il dissodamento e la rimessa a coltura e/o a verde naturale delle parti di tracciato dismesse. 3.4. ASSETTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO 3.4.1. VALORI RICONOSCIUTI E DISCIPLINA DEGLI STESSI Non è consentito il taglio delle alberature esistenti se non giustificato da esigenze dimostrate e garantito del reimpianto di essenze idonee. 3.4.2. DISCIPLINA DELLE RECINZIONI, DEI MOVIMENTI DI TERRA E DELLA IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO recinzioni: E consentita la realizzazione di nuove recinzioni e la sostituzione e modificazione delle esistenti. Sui fronti stradali le recinzioni dovranno essere rapportate ai lotti confinanti e, dove possibile essere arretrate per la realizzazione di marciapiedi e/o alberature impermeabilizzazione del suolo: le operazioni di sistemazioni esterne, con la realizzazione di nuove pavimentazioni, ecc di superficie superiore a 50 mq dovranno comportare limitate impermeabilizzazioni del suolo da attuarsi attraverso l uso di materiali per pavimentazione permeabili. R10.3 LERICI Tessuto Urbano.doc- pag 5

SCHEDA NORMATIVA AMBITO R10 SUB AMBITO R10.3 INDIVIDUAZIONE Ne3 Indirizzi per la pianificazione La previsione per la zona Ne3 è di realizzare un intervento sostitutivo dell ex alberghiero con gli obiettivi di: - realizzare un intervento di edilizia residenziale convenzionata - ripristinare il percorso pedonale di collegamento con la Via Cannata Ripartizione dell area La superficie delle aree comprese all interno del perimetro è suddivisa nelle seguenti partizioni: Ripartizione dell area MQ Descrizione Superficie complessiva MQ 4.120 Mq. 1.570 Mq. 400 Mq 2.150 Ambito di collocazione dei sedimi edificati Percorsi pubblici Aree a verde alberato Parametri quantitativi e destinazioni d uso Zonizzazioni Area edificabile Superfici Utili Massime MQ Altezza massima Mq 2.000 2 piani fuori terra Destinazioni d uso Residenza Tipologia Case affiancate Strumenti e modalità attuative Gli interventi previsti si attuano con Concessione Edilizia Convenzionata Prescrittività Le indicazioni contenute nello schema allegato alla scheda normativa hanno i seguenti livelli di prescrittività: elementi prescrittivi: La realizzazione del percorso pedonale e il ripristino del percorso sino a Salita Cannata elementi non prescrittivi: Hanno carattere indicativo e potranno pertanto essere modificati e/o meglio precisati in sede di progetto definitivo i seguenti elementi: - Forma e posizione degli edifici, - forma e posizione dei percorsi

Sub Ambito Ambito R10.4 LERICI CARBOGNANO R10 LERICI Sottostrada indirizzo: RIQUALIFICAZIONE SCHEDE NORMA COLLEGATE Ne10 Riqualificazione degli edifici sotto la curva di Carbognano Ne11-S33/S34 Parcheggi pubblici e a servizio degli edifici esistenti, verde di quartiere e intervento residenziale S35 Parcheggi a servizio degli edifici esistenti S40 Intervento per attività di servizio ed assistenziali 1. DESCRIZIONE assetto insediativo L ambito comprende le aree edificate di Lerici al di sotto della strada per Tellaro. La consistenza insediativa comprende: - gli edifici condominiali e le are e gli edifici a ridosso del centro edificato. infrastrutture - L edificato ha, per la maggior parte delle unità edilizie ricomprese, accesso dal basso, dalle aree urbane. Sono direttamente serviti dalla strada per Tellaro solo alcuni episodi e gli edifici sotto la curva di Carbognano. valori I valori riscontrati nell assetto dell ambito sono individuati: - nella permanenza di alcune aree verdi agricole residuali e nelle alberature dei giardini delle aree pubbliche e private; - nel corso del canale di Carbognano; - nel Parco della Rimembranza. 2. LIVELLO PUNTUALE DEL PTCP categorie PTCP categorie livello puntuale ID Insediamento diffuso ID Insediamento diffuso MA Mantenimento MA Mantenimento obiettivi del livello puntuale del PTCP Il sub ambito contiene episodi edilizi ed un tessuto edificato più compatto nella parte più bassa, in diretto contatto ed in proseguimento delle aree urbane. Nella parte immediatamente al di sotto della strada R10.4 LERICI CARBOGNANO Sottostrada.doc- pag 1

gli episodi edilizi sono più radi ed eterogenei, comprendendo il complesso edilizio sotto la curva di Carbognano ed alcuni edifici condominiali. L'obiettivo della disciplina è quello di introdurre elementi di riordino urbanistico, modificando la accessibilità alle parti, ridisegnando le aree con minore livello di definizione, favorendo il recupero e la riqualificazione dei complessi edilizi degradati. Sono consentiti interventi di limitata modificazione delle preesistenze e di contenuta integrazione dell'insediamento purché nel rispetto dei caratteri peculiari della zona e dei suoi rapporti con l'ambito paesistico. Sono consentiti interventi anche relativamente più incidenti sull'assetto dell'insediamento, con particolare riferimento alla mobilità delle persone e delle cose ed ai parcheggi. 3. NORME DI CONFORMITA 3.1. DESTINAZIONI D USO destinazione prevalente: residenziale destinazioni compatibili: attività commerciali, terziarie, ricettive, artigianato compatibile con la residenza, attività sanitarie, assistenziali e di servizio, attività sportive disciplina del cambio d uso: E consentito il cambio d uso all interno delle destinazioni sopraindicate con la sola eccezione di quella residenziale che non potrà essere incrementata rispetto a quella esistente alla data di adozione del P.U.C., se non per quanto indicato nelle prescrizioni quantitative. disciplina delle attività commerciali: Le nuove attività commerciali dovranno rispettare i seguenti limiti superficiari massimi: Settore alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 Settore non alimentare: SV (Superficie di Vendita) inferiore a mq.100 3.2. ASSETTO INSEDIATIVO 3.2.1. PRESCRIZIONI QUANTITATIVE R10.4 LERICI CARBOGNANO Sottostrada.doc- pag 2

Il sub ambito è da considerarsi saturo, non è ammessa la edificazione di nuove unità edilizie a completamento degli spazi liberi. Sono ammessi gli interventi di nuova costruzione e di riqualificazione urbana limitatamente alle individuazioni indicate nelle schede norma. Per le unità immobiliari residenziali esistenti di superficie utile (SU) inferiore a mq. 100 e facenti parte di unità edilizie con SU non superiore a mq. 200 sono ammessi incrementi della SU esistente in misura massima di 10 mq. per ogni unità immobiliare. Per le strutture ricettive esistenti alla data di adozione del piano, è ammesso un ampliamento del 30% della superficie utile 3.2.2. PRESCRIZIONI QUALITATIVE E DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI EDILIZI 3.2.2.1. PRESCRIZIONI EDILIZIE Per tutti gli interventi su edifici esistenti dovranno essere rispettate le norme di comportamento edilizio specificate nelle Norme e definizioni generali. Nelle unità edilizie dove non sono riconosciuti valori testimoniali sono ammessi: manutenzione ordinaria e straordinaria; demolizione e ricostruzione; ristrutturazione edilizia; cambiamenti della destinazione d'uso previsti dalla disciplina del sub-ambito. Nelle unità edilizie riconosciute con valori testimoniali, negli edifici di valore stilistico, nella composizione e negli edifici con presenza di valori stilistici sono ammessi: manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, restauro, consolidamento statico. Gli ampliamenti che la normativa d'ambito prevede sono consentiti a condizione che non comportino la demolizione degli elementi di valore riconosciuti. Negli edifici riconosciuti di valore testimoniale gli interventi dovranno avvenire nel rispetto degli elementi di valore quali: organizzazione delle facciate, rapporti tra pieni e vuoti, tipologia di gronda, presenza di fregi, decorazioni di facciata, ecc Sono vietati la demolizione e la alterazione degli elementi tipologici di valore ambientale e la loro sostituzione con altri incongrui. E' vietato l'uso di rivestimenti murari esterni plastici, di serramenti e profilati in alluminio se non verniciato. Autorimesse e parcheggi: Gli interventi comportanti la realizzazione di parcheggi in struttura dovranno tendere al miglioramento qualitativo delle aree interessate. Nella loro progettazione dovrà essere prevista la realizzazione di opere di R10.4 LERICI CARBOGNANO Sottostrada.doc- pag 3

qualificazione urbana quali: alberature, percorsi pedonali, arredo urbano, tetti giardino, ecc. I progetti dovranno pertanto essere corredati da appositi studi di inserimento urbano. Riqualificazione edilizia delle tipologie condominiali Gli interventi di riqualificazione edilizia delle tipologie condominiali potranno prevedere: - la realizzazione di miglioramenti della situazione della copertura con la previsione di ripavimentazione della copertura con la sostituzione degli asfalti, ecc 3.2.2.2. MODALITA E PROCEDURE DI INTERVENTO Gli interventi di ristrutturazione edilizia, sostituzione edilizia, si attuano con Concessione edilizia diretta. 3.2.2.3. DISCIPLINA DEI MANUFATTI ACCESSORI La nuova costruzione di tali manufatti accessori, è ammessa alle seguenti condizioni: cantine: per le unità immobiliari residenziali esistenti di superficie utile (SU) inferiore a mq.100 e facenti parte di unità edilizie con SU non superiore a mq.200 è consentita la realizzazione di cantine con superficie fino a 6 mq, per ogni unità immobiliare porticati: Con l esclusione degli edifici e manufatti (o parti di essi) tutelati ai sensi del D.L.gs. 42/04, degli edifici di valore testimoniale, degli edifici di valore stilistico nella composizione e degli edifici con presenza di valori stilistici, è consentita la realizzazione di porticati da ubicarsi al piano terra o a livello del terreno a sistemazione avvenuta avente superficie coperta non superiore al 20% della superficie coperta dell edificio e comunque di superficie massima coperta non superiore a 20 mq. garages: E consentita la realizzazione di autorimesse interrate ad esclusiva pertinenza di attività ricettive esistenti, di abitazioni esistenti prive di parcheggio nel limite del 30 % della superficie utile, ovvero con dotazione di parcheggi di superficie inferiore al succitato limite del 30%. In tali casi, indipendentemente dalla superficie utile esistente, è comunque ammessa una superficie minima a parcheggio di 18 mq. Alfine di limitare l occupazione e l artificializzazione degli spazi liberi in caso di realizzazione di parcheggi, sia interrati che e a raso, la superficie del solaio di copertura nonché quella esterna adibita a spazi di manovra e sosta non deve superare la percentuale del 30% del lotto di riferimento comprensivo delle superfici coperte e interrate degli R10.4 LERICI CARBOGNANO Sottostrada.doc- pag 4

piscine: edifici e dei manufatti esistenti. L intervento dovrà inoltre prevedere la sistemazione a verde dell intero lotto è consentita la costruzione di piscine 3.3. ASSETTO INFRASTRUTTURALE Sono consentiti l allargamento delle strade carrabili esistenti, la realizzazione di marciapiedi, parcheggi, alberature e di entratori per consentire l accesso a proprietà ed unità edilizie esistenti aventi sviluppo massimo di mt. 20 e larghezza massima di carreggiata di mt. 2,50. Limitatamente alla zona a servizi pubblici e privati (S) ed alla zona di nuova edificazione (Ne) previste nel sub ambito è ammessa la costruzione di nuova viabilità di raccordo con le infrastrutture esistenti. E inoltre ammessa, al fine di pervenire ad una razionalizzazione e migliore inserimento ambientale e paesaggistico dei sistemi viari privati esistenti, la loro ristrutturazione anche con la modifica dei tracciati a condizione che la lunghezza del nuovo percorso non sia maggiore di quella preesistente e che sia contestualmente previsto il dissodamento e la rimessa a coltura e/o a verde naturale delle parti di tracciato dismesse. 3.4. ASSETTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO 3.4.1. VALORI RICONOSCIUTI E DISCIPLINA DEGLI STESSI Non è consentito il taglio delle alberature esistenti se non giustificato da esigenze dimostrate e garantito del reimpianto di essenze idonee. 3.4.2. DISCIPLINA DELLE RECINZIONI, DEI MOVIMENTI DI TERRA E DELLA IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO recinzioni: E consentita la realizzazione di nuove recinzioni e la sostituzione e modificazione delle esistenti. Sui fronti stradali le recinzioni dovranno essere rapportate ai lotti confinanti e, dove possibile essere arretrate per la realizzazione di marciapiedi e/o alberature. impermeabilizzazione del suolo: le operazioni di sistemazioni esterne, con la realizzazione di nuove pavimentazioni, ecc c di superficie superiore a 50 mq dovranno comportare limitate impermeabilizzazioni del suolo da attuarsi attraverso l uso di materiali per pavimentazione permeabili. R10.4 LERICI CARBOGNANO Sottostrada.doc- pag 5