Proposta di progetto Conferenza/Progetti sulle Migrazioni nel settore pubblico euro-mediterraneo Partecipanti: EPSU, PSI, Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Malta, Grecia, Israele, Tunisia e Algeria Background/ Fondamenti: Tutti gli Stati europei sono oramai considerati paesi a immigrazione netta. Con più di un milione di migranti in un anno e 299.000 domande d'asilo solo nel 2006, l'europa è una destinazione primaria per i migranti di tutto il mondo. I paesi rivieraschi del Mediterraneo sono i più colpiti. L'attuale crisi economica e l aggravarsi della povertà, della disoccupazione, del degrado ambientale, dei conflitti politici e delle guerre nel continente africano costringeranno sempre più immigrati a percorrere i pericolosi sentieri della immigrazione irregolare verso l Europa. L'ultimo decennio ha testimoniato un aumento del volume dei flussi migratori misti di migranti e di richiedenti-asilo che arrivano alle frontiere terrestri e marittime del Europa meridionale. Nel 2003, la ricerca condotta dall International Centre for Migration Policy Development (Centro internazionale per lo sviluppo delle politiche migratorie -ICMPD) ha rivelato che tra 100.000 e 120.000 migranti attraversino il Mediterraneo ogni anno, con circa 80% delle partenze dalla Libia. La Guardia costiera spagnola stima che circa 2000 persone anneghino ogni anno, con un numero di avvistamenti in mare nel 2002 2003 di 14.000 per l'italia, 11.000 per la Spagna, 4.750 da parte di Cipro, 4.000 per la Grecia, e 1.700 per Malta (Baldwin-Edwards, 2005). Nel primi nove mesi del 2006, la Spagna ha registrato un salto in avanti nel numero di arrivi alle isole Canarie dai 4.700 nel 2005 a circa 25.000. Nei primi tre trimestri del 2006, l'italia ha contato 16.833 arrivi, mentre Malta ne ha registrato 1.445. I migranti provenienti dall'africa raggiungono Malta utilizzando piccole e rudimentali imbarcazioni. Molti sono stati trovati, in attesa di aiuto, ancora impigliati nelle reti per la pesca del tonno lasciate dai pescatori maltesi. Da gennaio a giugno 2006, la Grecia ha intercettato 900 arrivi dal mare e ha arrestato a terra, durante lo stesso periodo, 28.700 migranti irregolari. Mentre gli Stati esercitano la piena sovranità nella gestione dei flussi migratori, essi hanno parimenti l obbligo di rispettare i diritti umani internazionali e la legislazione umanitaria. Un efficace attuazione richiede la costruzione e il potenziamento delle capacità dei lavoratori statali e delle amministrazioni locali hanno la responsabilità principale e di primi impatto nello svolgimento di queste funzioni. Purtroppo, continua ad esserci una mancanza di informazioni e di capacità tra il personale dei servizi di prima linea nella gestione dei flussi migratori misti (ad esempio. i flussi di migranti e richiedenti asilo) alle frontiere e ai livelli di ricevimento. Norme frammentate e regolamenti sulla gestione delle frontiere e dei ricevimenti hanno portato a trattamenti opprimenti ed a procedure di classificazione. Analogamente, incoerenze, così come l assenza di regole possono portare corruzione ed abuso di potere da parte del personale alle frontiere e dell immigrazione e da parte dei privati (ad es. trafficanti di uomini e contrabbandieri). In questi centri di ricevimento, sosta e detenzione si verificano flagranti violazioni dei fondamentali diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo. Spesso, queste violazioni sono collegate al traffico di migranti, in particolare donne e bambini. La mancanza di coordinamento, la sovrapposizione di competenze e le gravose procedure burocratiche provocano confusione, inutili detenzioni e lo sfruttamento e l abuso di migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati Public Sector Euro-Mediterranean Conference on Migration 1
Le lavoratrici ed i lavoratori del settore pubblico nei paesi mediterranei che sono in prima linea nella ricezione di immigrati che giungono in Europa sono molto preoccupati per l'impatto dell'immigrazione irregolare sui diritti dell'uomo e sui diritti sindacali. La migrazione è una questione sindacale e deve quindi essere trattati dalla prospettiva dei diritti, che partono dal rispetto fondamentale dei diritti umani del migrante, alla protezione contro le precarietà e le condizioni di sfruttamento, dalla lotta contro il razzismo e le discriminazioni, alle sane politiche d integrazione e di difesa dei i diritti sindacali per tutti i lavoratori migranti soprattutto per le donne. I sindacati stanno sempre più assumendo un ruolo attivo nel rendere esigibili questi diritti. Obiettivi Scopo del progetto è di organizzare una "Conferenza euro mediterranea del settore pubblico sulla migrazione, che riunisce le rappresentanti ed i rappresentanti dei sindacati del settore pubblico di entrambe le sponde del Mare Mediterraneo. Uno dei principali obiettivi del progetto potrebbe essere l identificazione degli specifici settori in cui i dipendenti dei servizi pubblici in uno specifico paese può avere un più alto livello operativo e altri settori dove ci potrebbe essere una carenza di competenze (e cercare di capire il perché). Un secondo obiettivo potrebbe essere la valutazione del livello di preparazione professionale del dipendente pubblico rispetto alle questioni collegate alla migrazione. Un terzo obiettivo potrebbe essere l identificazione di una formazione legata ai temi della migrazione e dei chiedenti asilo. Attività - Elaborazione di una mappa della legislazione europea sulla migrazione (es. legalizzazione dei migranti, gestione dei flussi migratori, richieste di asilo, cittadinanza, mercato del lavoro, diritti ) e delle legislazioni nazionali dei paesi partecipanti al progetto. - Definizione delle attività (identificazione dei gruppi bersaglio, bozza del questionario, discussione del questionario con i partner durante la Conferenza preparatoria di Bari, elaborazione della versione finale del questionario, identificazione di studi di caso, ecc) La conferenza ha inoltre lo scopo di: 1. Migliorare le conoscenze e le capacità delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio pubblico in materia di migrazione da una prospettiva basata sui diritti mediante lo scambio di informazioni e delle migliori pratiche 2. Promuovere la cooperazione e la solidarietà sindacale attraverso la creazione di una politica di mainstreaming e un piano d'azione per la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori migranti nelle varie fasi del processo di migrazione, vale a dire l arrivo, l occupazione, l'integrazione nel paese ospitante, nonché il rimpatrio e il reinserimento nei paesi di origine. o Politiche e programma di azione sarà stabilito una politica e un programma d'azione una politica e un programma d'azione basato sui risultati delle discussioni in plenaria e nei seminari,. Il programma di azione si svilupperà su un arco di tempo di tre anni e comprenderà: Public Sector Euro-Mediterranean Conference on Migration 2
- creazione di una rete PSI/EPSU euro mediterranea sulla migrazione; - identificazione delle campagne comuni (ad es. Campagna per la ratifica delle convenzioni delle Nazioni Unite sui lavoratori migranti e delle convenzioni OIL sui lavoratori migranti e C97 e C143; seguito della Conferenza mondiale 2001 della dichiarazione e del programma di azione contro il razzismo; ecc.); - costruire la cooperazione con le ONG, le agenzie inter governative e le altre parti interessate che lavorano sui lavoratori migranti e i diritti dei rifugiati; - identificazione degli strumenti (ad es. follow up della formazione) e delle risorse necessarie (ad es. bilancio e calendario) nell'espletamento di tali campagne; - il follow-up e l identificazione di un meccanismo di revisione saranno effettuati sul quarto anno. o Valutazione della conferenza La valutazione della conferenza sarà realizzata attraverso una la valutazione della ricerca Partecipanti/beneficiari: iscritti sindacali che siano lavoratori delle amministrazioni locali o dello stato nell'ue e nei paesi mediterranei, in particolare quelli coinvolti nella gestione dei flussi migratori; dirigenti sindacali e funzionari; le donne dirigenti sindacali; migranti iscritti al sindacato. Numero dei partecipanti alla Conferenza: 80 dei quali è previsto che il cinquanta per cento saranno donne. Paesi partecipanti: (indicare) Organizzazioni che attuano il progetto - Internazionale dei servizi pubblici (ISP) Public Services International (PSI) - Federazione sindacale europea dei servizi pubblici (FSESP)/ European Federation of Public Service Unions (EPSU) Piano di lavoro CONFERENZA DI BARI Nella Conferenza preparatoria tutti partner forniranno il loro apporto per: - mappa della legislazione nazionale - disponibilità dei sindacati a sviluppare la ricerca in ogni singolo paese - input dai partner a sviluppare la struttura del questionario (che sarà presentato alla Conferenza di Bari) e a definirlo sulla base degli specifici bisogni regionali - metodologia della ricerca - struttura del rapporto finale da discutere durante la ricerca Cosa Quando Dove Chi è responsabile Preparazione della ricerca - Struttura del questionario - tempo per la Febbraio - marzo Public Sector Euro-Mediterranean Conference on Migration 3
somministrazione in ogni paese - metodologia CONFERENZA PREPARATORIA Identificazione degli studi di caso Ricerca di eventuali lacune nelle informazioni ricevute Sviluppo della ricerca e ritorno dei questionari compilati 16 MARZO 2010 BARI Entro il 30 giugno 2010 Entro il 31 luglio 2010 Entro il 31 luglio 2010 CONFERENZA 21-22 OTTOBRE 2010 MALAGA Valutazione ed elaborazione Successiva alla dei dati Conferenza di Malaga Reporting Rapporto finale della ricerca presentato a EPSU e PSI e distribuito a tutti i partner Dal 15 novembre 2010 Ricercatore Gruppo di lavoro del progetto Ricercatore BOZZA PER IL PROGRAMMA DI MALAGA - Conferenza di 2 giorni o Programma della Conferenza un mix di sessioni plenarie e workshop di gruppo. Gli oratori in plenaria affronteranno: 1) Una visione d insieme delle politiche della UE in tema di migrazione e delle pratiche correnti vis-à-vis di asilo; 2) Le politiche e le pratiche sulla migrazione e sull asilo e pratiche nei principali paesi di partenza e nei paesi di transito nel Nord Africa e nel Maghreb; 3) Gli strumenti internazionale e regionali per la protezione dei migranti e dei rifugiati; 4) Le politiche e le azioni sindacali per la protezione dei diritti dei migranti e dei rifugiati I workshop affronteranno le seguenti questioni: 1) Individuare le sfide e le realtà incontrate dai lavoratori in prima linea del settore pubblico nell'accoglienza e la gestione di flussi migratori misti 2) Come i sindacati rispondono a queste sfide? Quali sono le buone pratiche? 3) Quali azioni concrete e quali campagne pubbliche possono affrontare i sindacati per proteggere i migranti e i diritti dei rifugiati, comprese le particolari esigenze delle donne migranti e rifugiati? 4) Quali sono gli strumenti e le risorse necessarie per attuare queste azioni e campagne? Public Sector Euro-Mediterranean Conference on Migration 4
Altre organizzazioni invitate: - funzionari stato governo coinvolti in materia di immigrazione - locali governo funzionari coinvolti in materia di immigrazione Agenzie intergovernative: - UN High Commissioner for Refugees (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNHCR) - UN Office of the High Commissioner for Human Rights (Alto Commissariato dell'onu per i Diritti Umani (OHCHR) - UN Special Rapporteur on the Human Rights of Migrants - International Organization for Migration, IOM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) - International Labour Organization, ILO (Organizzazione internazionale del lavoro, OIL) - Commissione europea - Consiglio d Europa - Organization for Security and Cooperation in Europe (OSCE), Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) Organizzazioni non governative: - Platform for International Cooperation on Undocumented Migrants in Europe (PICUM) - International Federation of the Red Cross and Red Crescent Societies (Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) - Jesuit Refugee Service (JRS) - International Catholic Migration Commission (ICMC) - Amnesty International - Human Rights Watch - Euro-Mediterranean Human Rights Network (EMHRN) - CARITAS Public Sector Euro-Mediterranean Conference on Migration 5