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Proiezioni Ortogonali

Scopo del Disegno e del Disegno Tecnico Disegno: Rappresentare su un piano bidimensionale (ad esempio un foglio di carta) un oggetto nella realtà tridimensionale. Non è richiesta corrispondenza dimensionale. Disegno Tecnico: Si tratta di passare dalla Geometria dello spazio ==> Geometria piana utilizzando i metodi della geometria descrittiva (concetto geometrico di proiezione). In questo modo si ottiene una rappresentazione bidimensionale di un oggetto tridimensionale mantenendo una precisa corrispondenza dimensionale. 9

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Proiezioni piane Proiezioni ortografiche 16

Proiezioni piane Se l oggetto è disposto con una faccia parallela al piano di proiezione, la proiezione ortogonale si dice ORTOGRAFICA. 17

Proiezioni piane Primo e terzo diedro 18

Proiezioni piane Metodo europeo / metodo americano 19

Proiezioni piane Metodo europeo /metodo americano indicazione sulla tavola DISEGNO PER LA PRODUZIONE INDUSTRIALE 20

UNI EN ISO 5456-2 Rappresentazione ortografica La rappresentazione ortografica si ottiene per mezzo di proiezioni ortogonali parallele e da luogo a viste piane bidimensionali posizionate con un ben preciso criterio l una luna rispetto all altra altra. Ogni oggetto è rappresentabile da sei viste: Direzione Vista Designazione a frontale A b dall alto B c da sinistra C d da destra D e dal basso E f posteriore F 21

UNI EN ISO 5456-2 Metodo del primo diedro 22

UNI EN ISO 5456-2 Disposizione delle viste in funzione della posizione della vista principale A. Metodo del primo diedro N.B. sulla scelta della vista principale: Solitamente è la vista maggiormente rappresentativa dell oggetto. Rappresenta l oggetto nella posizione di funzionamento, fabbricazione o di montaggio. 23

UNI EN ISO 5456-2 Metodo del terzo diedro Proiezioni piane Metodo del terzo diedro e delle frecce Questi metodi vengono solo citati e si rimanda alla normativa per gli ulteriori approfondimenti. Metodo delle frecce 24

Proiezione ortogonale di un punto 25

Proiezioni piane Proiezione ortogonale di un punto 26

di un solido 27

Vista ausiliaria Il piano ausiliario è parallelo alla superficie inclinata. La superficie inclinata del solido appare nella sua vera forma. 28

Raccordi e tangenze 29

Raccordi e tangenze 30

Raccordi e tangenze spigolo convenzionale 31

Raccordi e tangenze 32

Particolarità di rappresentazione Superfici piane 33

UNI EN ISO 128-30 Simmetrie Particolarità di rappresentazione E possibile disegnare oggetti simmetrici sotto forma di frazioni dell intero (attenzione al segno di simmetria). 34

UNI EN ISO 128-30 UNI EN ISO 128-34 Particolarità di rappresentazione Vista locale Pezzi adiacentiac Vista parziale Linea mista fine per riferirla alla vista principale; Rappresentata secondo il metodo del terzo diedro. Linea mista fine a due punti e tratto lungo; Non nascondono le parti principali; Non si sezionano. 35

Particolarità di rappresentazione Oggetti di grande lunghezza 36

UNI EN ISO 128-34 Particolarità di rappresentazione Elementi rappresentati in scala ingrandita Elementi ripetitivi 37

UNI EN ISO 128-34 Contorno prima della lav. Particolarità di rappresentazione Pezzo finito sul grezzo Linee di piegatura Inclinazioni leggere Aspetto superficiale i (es. zigrinatura) Parti mobili ulteriori particolarità di rappresentazione vedere sulla normativa 38

Intersezioni i 39

Intersezioni Cono con prisma esagonale 40

Intersezioni Cilindri 41

UNI EN ISO 128-34 Intersezioni Rappresentazione Intersezione reale Intersezione semplificata Intersezioni fittizie 42