Liberalizzazione e Servizi di Tutela nei mercati energia elettrica e gas naturale



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Liberalizzazione e Servizi di Tutela nei mercati energia elettrica e gas naturale Sintesi della posizione di Altroconsumo A seguito del dibattito inerente le proposte contenute nel Disegno di Legge Concorrenza, relative al superamento dei regimi di Tutela presenti nei mercati energia elettrica e gas naturale, in questo documento si riporta la posizione di Altroconsumo, che viene presentata in sintesi in questa sezione preliminare. 1. Relativamente al mercato elettrico, gli indicatori rilevano una consolidata tendenza dei prezzi al ribasso, che non riguarda solo il brevissimo periodo. Per questo motivo si ritiene che sia un momento opportuno per superare il regime di Tutela. 2. Sulla base dei dati pubblicati dal Regolatore, nonché in base ad analisi condotte internamente, emerge che la Tutela ha in sé degli elementi distorsivi per il mercato, che devono essere superati 3. Il superamento dei regimi di Tutela può costituire un'opportunità per il mercato e per i consumatori (e dunque non farà crescere i prezzi, ma anzi contribuirà a farli diminuire) a condizione che: o Sia prima compiuta una riforma delle tariffe di rete, implicante l abolizione della struttura tariffaria a scaglioni e di concerto avvenga una riforma dello stesso tenore relativamente del regime di tassazione. o Si rafforzi e si estenda il potere di controllo dell Autorità per l Energia elettrica ei il gas e il Sistema idrico e dell Autorità Garante della concorrenza e del Mercato al fine di prevenire e impedire la formazione di comportamenti oligopolistici e in generale lesivi della concorrenza. o Si garantisca una rapida ed efficiente procedura di switch

o o Si consenta l'ingresso di venditori puri, cioè di aziende che non sono coinvolte nella produzione di energia, ma il cui unico business è la vendita. Si rivedano in maniera complessiva le regole che governano il comparto della produzione di energia elettrica. Ancora oggi si fatica a conciliare la produzione da fonti rinnovabili e la produzione da fonti tradizionali, in particolare termoelettrica, creando tensione sui mercati all ingrosso. 4. Pertanto, l'abolizione dei regimi di Tutela ha senso nella misura in cui si creano le condizioni affinché i l mercato energetico diventi realmente libero. Introduzione alla analisi Il mercato dell energia italiano, in particolare il segmento retail, è al centro di un dibattito relativo al ruolo delle tariffe di Tutela e al loro rapporto con il mercato libero, partito circa dieci anni fa. Negli ultimi anni si sono susseguite diverse proposte di legge aventi oggetto l eliminazione delle tariffe regolate, al fine di liberalizzare completamente il mercato. Attraverso questo lavoro si è cercato di analizzare le caratteristiche principali dei mercati domestici di luce e gas: l andamento dei prezzi, il rapporto tra le tariffe tutelate e le offerte commerciali del mercato libero. L obiettivo è quello di comprendere le dinamiche in atto, al fine di esprimere al meglio le posizioni di Altroconsumo rispetto al futuro dei regimi di Tutela in un mercato, quello dell energia, che gioca un ruolo chiave per i consumatori domestici. 2

Il lavoro è basato sulla realtà italiana, ma include anche una sezione di confronto internazionale nella quale l andamento dei prezzi del nostro mercato è confrontato con la dinamica in corso in alcuni Paesi dell Unione Europea, caratterizzati dalla completa liberalizzazione del settore e dall eliminazione della tariffa di Tutela. Sezione 1 Struttura dei mercati per i clienti domestici e tendenze in atto Energia Elettrica Il segmento retail del mercato elettrico è liberalizzato dal 2007. Da tale data, quindi, anche i clienti domestici possono scegliere il proprio provider di energia elettrica. Al fine di agevolare il processo di transizione e di dare un segnale di prezzo, l Autorità per l Energia ha definito delle condizioni economiche e contrattuali per tutti i clienti domestici che non esercitano lo switch: il Servizio di Maggior Tutela. Coesistono quindi due mercati: il mercato libero e il mercato tutelato. Quest ultimo, come noto, rappresenta ancora oggi la stragrande maggioranza dei consumatori domestici. Grafico 1: Ripartizione clienti domestici tra Mercato libero e tutelato. Settore Energia elettrica. Fonte: Autorità per l energia Elettrica e il gas e il sistema idrico, monitoraggio Retail 2012-2013 3

Struttura dei prezzi Le condizioni economiche applicate ai clienti domestici prevedono una quota fissa annuale, un corrispettivo annuale dipendente dalla potenza del contatore e una quota variabile dipendente dai consumi. Il prezzo finale riflette le differenti componenti della filiera elettrica: 1. Componenti che coprono i costi di approvvigionamento e commercializzazione dell energia elettrica: si tratta della parte liberalizzata su cui si si gioca la concorrenza; 2. Componenti a copertura dei costi di trasporto, distribuzione e degli oneri generali del sistema elettrico. Le voci in questione si riferiscono ad attività che non sono in regime di concorrenza. Il relativo corrispettivo è deciso dall Autorità per l energia e si tratta di costi passanti, attualmente definiti con una struttura progressiva. La progressività dei costi passanti fa sì che anche il costo finale applicato ai domestica abbia una struttura progressiva. Come sappiamo, tale elemento rappresenta una criticità: in un contesto liberalizzato, infatti, l andamento progressivo non consente di determinare immediatamente il prezzo unitario. Componente prezzo dell energia Come anticipato, le voci della bolletta liberalizzate sono quelle relative al prezzo dell energia: cioè il costo pagato dai venditori per l approvvigionamento della materia prima, che viene successivamente addebitato, con opportune rimodulazioni, ai clienti finali. La determinazione di questi prezzi differisce a seconda che si osservi il mercato libero o il regime di Tutela. 1. Nel mercato libero i provider applicano prezzi al dettaglio definiti in base ai propri costi e alle proprie politiche di prezzo; 2. Nel mercato tutelato la voce approvvigionamento è determinata da più soggetti, come si spiega di seguito. a. Per i clienti serviti in regime di Tutela l energia elettrica viene acquistata all ingrosso da un unico soggetto: Acquirente Unico, Società interamente partecipata dal Gestore Mercati Energetici (GME), ovvero l istituzione che gestisce la borsa elettrica italiana; 4

b. Acquirente Unico rivende alle aziende che forniscono i clienti finali in regime di Tutela, ad un prezzo che dipende dalla strategia di approvvigionamento adottata sui mercati all ingrosso; c. Il prezzo pagato dai clienti in regime di Tutela, relativamente alla componente approvvigionamento della bolletta, non è deciso da Acquirente Unico, bensì dall Autorità per l energia che, sulla base dei costi sostenuti da Acquirente Unico, determina un corrispettivo da applicare all utenza e tale corrispettivo è aggiornato trimestralmente. Situazione attuale di mercati all ingrosso I mercati all ingrosso dell energia elettrica sono caratterizzati da tempo da prezzi decrescenti. Tale condizione è dovuta in primo luogo alla caduta della domanda elettrica degli ultimi anni. La contrazione riguarda soprattutto il settore industriale. C è però anche una ragione più profonda: negli ultimi anni il sistema produttivo elettrico è cambiato molto. Gli incentivi che i Governi hanno offerto alla produzione da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico, hanno fatto sì che la produzione da tali tecnologie sia aumentata molto. Tale produzione è la prima ad essere assorbita dalla domanda. La parte rimanente della domanda elettrica è soddisfatta dalle fonti tradizionali, che, a questo punto, però, devono lavorare per una domanda molto più limitata rispetto a prima. Tutto ciò porta a una riduzione dei prezzi che certamente non favorisce i produttori, i quali faticano a rientrare nei costi degli investimenti sostenuti per costruire gli impianti tradizionali. In un contesto di questo tipo, cosa succederebbe ai prezzi al dettaglio, senza tariffa di Tutela? Molto dipenderà dai venditori presenti sul mercato. Se sarà presente una pluralità di venditori, alcuni rappresentativi dei gruppi societari che hanno anche unità produttive, altri, invece, completamente indipendenti, allora è probabile che i prezzi al dettaglio rimarranno ancorati a quelli all ingrosso. Diversamente potremmo assistere a un ascesa dei prezzi. In questo caso le Autorità coinvolte, in primo luogo l Autorità per l energia e l Antitrust, dovranno svolgere un attività di vigilanza molto serrata e dovranno essere dotate di tutti i poteri necessari per prevenire la formazione di oligopoli. 5

Prospettive future: il superamento della progressività È recentemente partito un processo di revisione delle componenti progressive della tariffa elettrica. L obiettivo finale è la loro trasformazione in componenti lineari, ovvero con un prezzo unitario indipendente dal livello di consumo. La revisione si rende necessaria perché le attuali tariffe di rete (cioè distribuzione e trasporto) presentano elementi di criticità: 1. La struttura della tariffa a scaglioni non permette di definire un prezzo unitario comprensivo di tutte le componenti di costo 2. Le tariffe di rete attualmente applicate ai clienti con consumi bassi sono più basse dei costi sostenuti per il trasporto stesso. Le perdite generate sono coperte dalla tariffa applicata ai clienti con consumi sopra la media. Si ha quindi una situazione di sussidi incrociati tra consumatori di diverse classi di consumo. La riforma dispiegherà i suoi effetti con gradualità. Con tale modifica, i clienti domestici con consumi inferiori a 1.800 KWh annui subiranno un forte incremento del prezzo finale dell energia elettrica. L Autorità per l Energia è in contatto con il Ministero delle Finanze affinché, di concerto con le modifiche delle tariffe di rete, si apportino modifiche anche alle accise in modo da superare la progressività anche per questa voce di costo. Se tale coincidenza non si dovesse verificare, non si riuscirebbe comunque ad ottenere un prezzo al KWh inclusivo anche delle imposte. 6

Gas Naturale Anche nel mercato del gas esiste un regime di Tutela e un mercato libero. Il tasso di switch è più basso rispetto a quanto registrato nel segmento Power: 5,5% contro 7,6% 1. Il mercato retail è libero dal 2003 e la ripartizione tra mercato tutelato e mercato libero è rappresentata dal grafico che segue. Grafico 2: Ripartizione clienti domestici tra Mercato libero e tutelato. Settore Gas naturale. Fonte: Autorità per l energia Elettrica e il gas e il sistema idrico, monitoraggio Retail 2012-2013 Struttura dei prezzi Anche i prezzi del gas prevedono una quota fissa annuale e un corrispettivo variabile, articolato in scaglioni di consumo. Il prezzo finale riflette le differenti componenti della filiera gas: 1. Trasporto e distribuzione. Tali segmenti della filiera non vengono svolti in regime di concorrenza. 2. Le attività di commercializzazione e approvvigionamento sono invece svolte in regime di libero mercato. La componente approvvigionamento Rispetto all approvvigionamento, sia la tariffa di Tutela, sia le offerte sul libero mercato, si rifanno al segnale di prezzo proveniente dal mercato all ingrosso. 1 Fonte: Autorità per l energia Elettrica e il gas e il sistema idrico, monitoraggio Retail 2012-2013 7

Per quanto riguarda la Tutela la determinazione della componente approvvigionamento è stata recentemente oggetto di riforma. In passato, essa rifletteva il prezzo dei contratti di lungo periodo, con l obiettivo di offrire un segnale di prezzo stabile. Dal 2013 tale modalità è progressivamente cambiata, agganciando il prezzo della materia prima del mercato retail all andamento dei prezzi di breve periodo registrati nei mercati all ingrosso. Il nuovo sistema è stato pensato per far sì che anche i clienti domestici potessero sfruttare il fatto che i prezzi a breve sono stabilmente e sensibilmente più bassi dei prezzi a lungo termine. Il nuovo meccanismo prevede anche una forma di garanzia, che si attiva nel momento in cui la situazione si inverte: se i prezzi dei contratti di lungo periodo dovessero diventare più competitivi dei prezzi a breve termine, i primi tornerebbero ad essere il riferimento per calcolare la tariffa di Tutela. La differenza con il settore elettrico è rilevante: rispetto al regime di Tutela, nel settore gas non c è un soggetto come Acquirente Unico che, al pari di tutti gli altri operatori, opera sui mercati per acquistare la materia prima. Si osservano semplicemente i prezzi all ingrosso e, da lì, con gli opportuni aggiustamenti, l Autorità determina il prezzo al dettaglio. Sezione 2 Analisi dei mercati, della dinamica dei prezzi e della spesa sostenuta L analisi della situazione attuale del mercato prende spunto dai dati del monitoraggio retail 2012 2013, condotto dall Autorità per l energia. Secondo il Regolatore il mercato retail non è pronto per la completa liberalizzazione per varie ragioni, tra cui le seguenti: 1. I prezzi del mercato libero sono mediamente superiori a quelli dei regimi di Tutela 2. La concorrenza, pur essendo presente, non è ancora matura. L Autorità aggiunge inoltre che la maggioranza di chi passa al mercato libero sceglie il venditore dello stesso gruppo societario che aveva in Tutela. Si ritiene che le considerazioni di cui sopra non siano del tutto condivisibili. I dati dimostrano infatti che è necessario un approccio diverso alle problematiche in esame. 8

Energia elettrica Metodologia Per analizzare l andamento dei prezzi sono state selezionate delle offerte sul mercato libero, appartenenti alla tipologia Prezzo bloccato. Si tratta di offerte molto diffuse, grazie alle quali la componente approvvigionamento rimane fissa per un certo periodo di tempo, generalmente 12 mesi e in alcuni casi anche 24 mesi. A partire dalle offerte sono stati calcolati i prezzi medi trimestrali sul mercato libero e sono stati confrontati con i corrispettivi della tariffa di Tutela validi per lo stesso trimestre. L analisi è stata effettuata a partire dal 2011 sino ad oggi. Le offerte sul mercato libero sono state distinte in due categorie: 1. Offerte che consentono dei risparmi rispetto alla tariffa di Tutela 2. Offerte che non consentono risparmi rispetto alla tariffa di Tutela Tale approccio è da preferire al calcolo di un unico prezzo medio, rappresentativo di tutte le offerte perché si può dimostrare che sul mercato libero, in realtà, ci sono delle tariffe che consentono di risparmiare rispetto alla Tutela. Il mercato libero è caratterizzato dalla possibilità di scegliere il Fornitore, e soprattutto la propria tariffa. Se il cliente sceglie bene, è possibile ottenere dei risparmi. La selezione delle offerte è avvenuta in base alla competitività dei prezzi proposti e alle quote di mercato dei provider coinvolti. Si è fatta distinzione tra offerte monorarie e biorarie. Il confronto è stato effettuato unicamente sul prezzo dell energia. Sulla sola voce, quindi, che riguarda l approvvigionamento e che è l elemento su cui si gioca la concorrenza nel mercato. 9

Analisi dei dati Il grafico riporta l andamento dei prezzi per trimestre, a partire dal 2011. Grafico 3: Dinamica prezzi approvvigionamento tariffe biorarie di mercato libero e tutelato. Si nota che i prezzi al KWh sono caratterizzati da una tendenza decrescente, particolarmente marcata nel trimestre in corso per quanto riguarda la tariffa di Tutela. Un ulteriore analisi è stata effettuata sull andamento nel tempo dei risparmi derivanti dallo switch tra mercato tutelato e mercato libero. Le stime, sempre relative al solo prezzo dell energia, sono state effettuate su tre differenti profili di consumo. Per l analisi delle tariffe biorarie si è immaginata una ripartizione dei consumi con il 30% del totale durante la fascia peack e il rimanente nella fascia off- 10

peack. Per quanto riguarda l analisi delle tariffe monorarie, invece, si è scelto un profilo indifferenziato (33,3% in fascia peack e 66,6% in fascia off-peack). Profili di consumo utilizzati: 1. Single con consumo annuo pari a 1.100 KWh 2. Coppia senza figli con consumo annuo pari a 1.500 KWh 3. Famiglia 4 persone con consumo annuo pari a 3.500 KWh 11

Grafico 4 : Dinamica dei risparmi derivanti dallo switch. Tariffe biorarie 12

A partire dall ultimo trimestre del 2012, la dinamica dei risparmi ha un andamento decrescente. Quindi, progressivamente, i prezzi dell energia delle tariffe sul mercato libero sono meno capaci di offrire un incentivo di prezzo rispetto alle tariffe della Tutela. Si tratta di un forte elemento di criticità: vuol dire che il sistema attuale sta rendendo il mercato libero sempre meno efficace. Nel quarto trimestre di ogni anno si ha un picco verso l alto; successivamente il risparmio ottenibile dallo switch si riduce per poi risalire nella parte finale dell anno. Questo comportamento si reitera nel tempo, ma con valori sempre più bassi. La tendenza è quindi decrescente, come peraltro evidenziato nel grafico, relativamente al risparmio ottenibile dalla famiglia di quattro persone. Si nota, infine, che tale tendenza si è molto accentuata nel trimestre in corso. Nel caso delle tariffe monorarie si riscontrano gli stessi risultati. Gas Naturale Metodologia Anche in questo caso le offerte considerate appartengono alla categoria Prezzo bloccato e sono state distinte in due gruppi: tariffe che offrono dei risparmi economici rispetto alla tariffa di Tutela e poi le tariffe che non consentono di risparmiare, ma hanno come obiettivo la semplice stabilizzazione del prezzo. Ancora una volta la scelta è avvenuta in base alla quota di mercato dell operatore e alla competitività del prezzo. 13

Grafico 5: Dinamica prezzi approvvigionamento offerte di mercato libero e tutelato. Analisi dei dati Anche in questo settore si assiste a una tendenza dei prezzi al ribasso, cominciata nella parte finale del 2012. Le offerte del mercato libero maggiormente competitive si sono mantenute costantemente ben distanziate dai corrispettivi del mercato tutelato. Quest ultimo, però mostra una maggiore rapidità nella discesa dei prezzi proprio nel momento in cui è entrata in vigore la riforma relativa alla determinazione della componente approvvigionamento. Tale circostanza spiega anche il picco negativo del terzo trimestre 2014.: L analisi della dinamica dei risparmi è stata effettuata utilizzando il profilo di consumo medio pubblicato dall Autorità per l energia, pari a 1.400 metri cubi annui e 14

tipologia di utilizzo riscaldamento autonomo, cottura cibi e produzione di acqua calda. In questo settore non emerge la tendenza al ribasso dei risparmi che invece caratterizza il settore elettrico. Grafico 6 : Gas naturale: Dinamica dei risparmi derivanti dallo switch 15

Informazioni emerse durante il seminario organizzato da Acquirente Unico il 12/02/2015 e contenute nel monitoraggio retail 2012-2013 Il seminario organizzato da Acquirente Unico lo scorso 12/02/2015 aveva come oggetto la formazione del prezzo di cessione, ovvero il prezzo praticato da Acquirente Unico alle aziende che riforniscono i clienti in maggior Tutela. Acquirente Unico è un soggetto che si può definire un venditore puro. Un soggetto, cioè, che non fa parte di un gruppo in cui, oltre a vendere, si produce anche energia elettrica. I venditori di questo tipo si riforniscono all ingrosso e rivendono al dettaglio. Sulla base della strategia di approvvigionamento utilizzata, saranno in grado di proporre prezzi retail più o meno competitivi. È emerso che acquirente Unico ha un vantaggio competitivo nei confronti dei soggetti aventi le medesime caratteristiche. infatti, essendo un soggetto che ha come obbligo il pareggio di bilancio (quindi non è un soggetto profit) può implementare una strategia di approvvigionamento non replicabile da venditori puri operanti in modo profit. La spiegazione sottostante è estremamente tecnica ma, a prescindere dalle ragioni tecniche, rimane il fatto che la strategia di prezzo di Acquirente Unico non è replicabile. Tutto ciò non aiuta il libero mercato e la concorrenza. Tutti gli operatori devono essere messe nelle stesse condizioni di operare. inoltre il potere di mercato di acquirente Unico è molto forte, visto che ancora oggi il soggetto detiene oltre 20 milioni di contatori domestici. Il ruolo di Acquirente Unico è critico per il mercato. tutti gli operatori devono poter competere alle stesse condizioni. Come emerge dal monitoraggio retail pubblicato dall Autorità, nel settore energia elettrica si registra lo switch tra clienti in Tutela verso offerte del mercato libero proposte dallo stesso gruppo societario. Significa, cioè, che il regime di Tutela (non semplicemente la tariffa) così com è attualmente organizzato, produce nel sistema un effetto distorsivo. Se uno stesso gruppo societario vende entrambi i prodotti può facilmente usare il potere di notorietà del proprio marchio per far sì che il cliente domestico passi nel mercato libero. Quali le tariffe proposte? Si tratta di offerte in linea con il profilo di consumo dei clienti contattati? I clienti domestici sono realmente consapevoli di passare sul mercato libero, anche se con lo stesso marchio? 16

Se il regime di Tutela diventa un bacino di potenziali clienti in cui i provider non concorrono alla pari e il provider già conosciuto può acquisire nuova clientela sul mercato libero a basso costo la distorsione creata diventa molto forte. Una situazione di questo tipo non gioca a favore degli interessi dei clienti finali. Sezione 3 Comparazione tra evoluzione dei prezzi nei due settori Come anticipato, in entrambi i settori si nota una tendenza decrescente dei prezzi della materia prima, a cui corrisponde, però, un comportamento differente nella dinamica dei risparmi. Nel settore del gas, infatti, non si nota l andamento decrescente che è presente nel settore elettrico. Sezione 4 Benchmark internazionale sui prezzi e sulle strutture di mercato al consumatore finale Quali sono i prezzi negli altri Paesi UE che hanno già effettuato la completa liberalizzazione? Il confronto che segue è effettuato sui prezzi di approvvigionamento registrati sul mercato libero con frequenza semestrale nei mercati di Belgio, Olanda, Regno Unito e Italia. Diversamente dal caso italiano, i primi tre Paesi non hanno più la tariffa regolata. Il confronto si limita alla parte energia elettrica. La fonte dei dati è Eurostat, anche con riferimento al mercato italiano. 17

Grafico7 : Energia elettrica: Dinamica dei dinamica dei prezzi in alcuni Paesi UE. Fonte: Eurostat A parte il caso olandese, tutti gli altri Paesi considerati hanno prezzi al KWh più alti rispetto all Italia. Ciò non è comunque sufficiente per concludere che laddove c è piena liberalizzazione il livello dei prezzi è necessariamente più alto rispetto a quello dei mercati che ancora hanno la tariffa di Tutela. La serie storica disponibile è limitata. Per una verifica ci vorrebbero i dati precedenti alla liberalizzazione di tutti i Paesi coinvolti. Il livello dei prezzi dell energia elettrica è anche definito dal mix di approvvigionamento del Singolo Paese e il livello di interconnessione tra quest ultimo e i Paesi confinanti. Le variabili in gioco sono quindi molte ed è difficile trarre delle conclusioni dal confronto internazionale. 18

Sezione 6 Conclusioni Sulla base delle informazioni raccolte, cerchiamo ora di fare una sintesi che tenga conto sia dei benefici, sia dei rischi derivanti dall eliminazione dei regimi di Tutela. La riflessione in corso relativa ai regimi di Tutela è molto importante perché si tratta di definire in quale modo si vuole trasferire il valore derivante dalla liberalizzazione ai clienti finali, in primis ai domestici. 1. Nel settore elettrico, dal 2012 ad oggi, l andamento dei risparmi derivanti dallo switch dal mercato tutelato al mercato libero è decrescente. Se la tendenza in corso continuasse, non ci sarebbe nessun incentivo a sfruttare la liberalizzazione. I risparmi derivanti dal cambio fornitore sarebbero troppo bassi. Altroconsumo è a favore della liberalizzazione perché consente ai consumatori di scegliere sulla base delle proprie esigenze. Non si ritiene utile, quindi, mantenere un mercato libero e un mercato tutelato che offrono lo stesso tipo di prezzo. 2. Il ruolo di Acquirente Unico condiziona fortemente il mercato. Il fatto che tale soggetto possa definire delle strategie di approvvigionamento non accessibili agli altri venditori non è positivo. Alla lunga, tutto il sistema ne risulterebbe penalizzato perché viene preclusa la possibilità che altri operatori entrino nel mercato con prezzi competitivi. 3. Il monitoraggio retail condotto dal Regolatore mostra che, pur entrando nel mercato libero, i clienti domestici rimangono fedeli allo stesso fornitore o allo stesso gruppo societario. In questo modo la Tutela, nata per favorire l informazione e la protezione dei clienti più deboli crea distorsione nelle scelte dei consumatori e finisce per favorire i grandi player del mercato. Si è quindi di fronte a un circolo vizioso. In queste condizioni sarà difficile sviluppare una vera concorrenza. 19

Le precedenti considerazioni implicano che Altroconsumo ritiene che il regime di Tutela vada superato. È quindi necessario avviare una road map per il superamento della Tutela, come dichiarato dall Autorità per l energia, tenendo conto dei rischi e dei vantaggi derivanti da tale operazione. La piena liberalizzazione deve portare dei benefici ulteriori ai clienti domestici, non un peggioramento della loro situazione. Di seguito i vantaggi e gli elementi di rischio che Altroconsumo ritiene necessario presidiare: Vantaggi 1. L eliminazione delle distorsioni derivanti dal ruolo di Acquirente Unico metterebbe tutti gli operatori nelle stesse condizioni e porterebbe maggiore dinamismo al settore: altri venditori indipendenti potrebbero entrare del mercato con delle offerte competitive, che riflettono il mercato all ingrosso, analogamente a quanto successo, con successo, per la telefonia mobile. 2. L eliminazione della distorsione derivante dal trasferimento di clienti dalla Tutela al mercato libero, pur rimanendo nello stesso gruppo societario, può portare maggiore consapevolezza nel comportamento e nelle scelte dei consumatori 3. Non ha senso mantenere un regime di Tutela che offre lo stesso prezzo del mercato libero, che comunque sta offrendo anche offerte competitive. In alternativa, a lungo andare, la situazione si cristallizzerebbe e non ci sarebbe più passaggio da un mercato all altro. Non si capirebbe il senso della scelta a suo tempo fatta di liberalizzare il settore. Elementi di attenzione 1. Il prezzo deve essere definito in modo completamente concorrenziale, ma dal punto di vista delle condizioni contrattuali ha ancora senso pensare a una forma di Maggior Tutela. È innegabile il valore di un contratto base che fornisce a tutti i clienti deboli le stesse garanzie e gli stessi diritti di fronte al loro fornitore di energia. 2. La piena liberalizzazione, inoltre, deve avvenire di concerto con la riforma della struttura tariffaria e il conseguente superamento degli scaglioni. Anche relativamente alle accise. Un mercato efficiente deve essere in grado di esprimere un prezzo unitario facilmente comprensibile. In alternativa la concorrenza non si svilupperà mai, anche superando la Tutela. 20

Elementi di rischio 1. La situazione attuale del comparto produzione del settore elettricità va seguita con attenzione. Il crollo della domanda, l introduzione di nuove tecnologie produttive e le agevolazioni concesse alla produzione da rinnovabili hanno portato a delle grosse difficoltà di rientro negli investimenti da parte di chi ha investito nei primi anni Duemila, soprattutto in centrali turbogas. In un mercato senza tariffa di riferimento è innegabile il rischio di un aumento dei prezzi al dettaglio per incrementare i margini. Per questa ragione è necessario favorire l ingresso di nuovi venditori nel mercato retail, e incrementare il potere di vigilanza delle Autorità indipendenti (Autorità energia e Antitrust) al fine di evitare la formazione di posizioni oligopolistiche. 2. È noto che il superamento del sistema a scaglioni e il conseguente superamento dei sussidi incrociati ad esso associati porterà ad un aggravio di spesa per i clienti domestici con bassi consumi. Per questa ragione è necessario ripensare al bonus sociale in un ottica più ampia: sia dal punto di vista delle fasce ISEE ammesse al beneficio, sia dal punto di vista dei requisiti degli aventi diritto. 3. Un aspetto decisivo che deve essere migliorato riguarda le tempistiche di switching, che sono ancora troppo lunghe, in particolare nel settore gas. Quest aspetto deve essere risolto immediatamente. Se i clienti non si possono muovere in maniera fluida il potere di mercato dei provider non fa che accrescersi, a danno della concorrenza e dei clienti più deboli. 21