RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA AREE DI NUOVO IMPIANTO D.M STUDIO TECNICO FOGLINO

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relazione geologico tecnica

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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI CAVATORE VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.I. -ANNO 2008- RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA AREE DI NUOVO IMPIANTO D.M. 14.01.08 STUDIO TECNICO FOGLINO RICALDONE (AL) Via Cazzulini, 15a - Tel. 0144/74163 - fax 0144/745914 e mail studio.foglino@virgilio.it

1) PREMESSA Con la presente, a seguito dell incarico da parte del Comune di CAVATORE con Determinazione n. 5 del 16/07/11, vengono analizzate le caratteristiche geologiche e geotecniche dell area interessata da nuovi insediamenti nel contesto della presente Variante Strutturale di P.R.G.I. Anno 2008. Il presente rapporto fa riferimento a ricognizioni geologiche delle aree di nuovo impianto ed a risultati di precedenti indagini e studi effettuati nel territorio comunale ai sensi della C.P.G.R n. 7/LAP e PAI. Le risultanze di questo studio consentono di valutare la generale fattibilità degli interventi edilizi, fornendo indicazioni di carattere geologico-tecnico per la migliore attuazione degli stessi, in ottemperanza a quanto disposto dalla L.R. 56/77 art. 14 e succ. mod. ed int. e D.M. 14.01.08, individuando, altresì, le ulteriori e necessarie indagini di carattere geognostico geotecnico da attuare nelle successive fasi esecutive. 2) INQUADRAMENTO GEOLOGICO Il territorio comunale di Cavatore è geologicamente caratterizzato da rocce appartenenti alle successioni sedimentarie del Bacino Terziario Piemontese. Localmente nel settore nord orientale del comune, lungo il corso del Rio Ravanasco, affiorano rocce di natura serpentinitica appartenenti alle sequenze metamorfiche del Gruppo di Voltri. Il substrato roccioso è ammantato da potenti coltri detritiche eluvio - colluviali e accumuli di frana che interessano i versanti collinari e il fondovalle del Rio Caliogna, Rio Verazza e di alcune vallecole secondarie. Infine, lungo il Rio Caliogna, sono presenti depositi alluvionali correlabili con il Fluviale recente. La giacitura d'insieme degli strati e dei banchi nell'area in esame, presenta un assetto monoclinale, con immersione generalmente NNE ed inclinazioni di 12-16. Nel settore meridionale del comune il substrato è dislocato da sistemi di faglie NW- SE e le giaciture assumono direzioni di immersione NW ed inclinazioni di 25-30. Le aree di nuovo impianto previste nella presente variante di P.R.G.I. sono caratterizzate da substrati riferibili alla Formazione di Cremolino costituita da arenarie grigio-giallastre in strati da centimetrici a pluridecimetrici alternate a subordinati strati centimetrici di marna e marna argillosa grigio-azzurra fogliettate, tendenti quest'ultimi a scomparire nella parte sommitale della formazione. Solo le aree 1-G1.1 e 2-G1.2, ubicate presso il settore meridionale del territorio comunale, sono interessate da un substrato marnoso attribuibile alla Formazione di Rocchetta. STUDIO TECNICO FOGLINO 2

3) AREE DI NUOVO IMPIANTO Nell ambito della presente Variante di P.R.G.I. di Cavatore L.R. 56/77 e s.m.i. sono state individuate aree di nuovo impianto e di completamento, ubicate prevalentemente presso il concentrico e nel settore meridionale del territorio comunale, secondo le seguenti destinazioni: AREE RESIDENZIALI - Aree B2 residenziali di completamento; - Aree C1 residenziali di nuovo impianto; - Aree C2 residenziali a Piano Esecutivo Convenzionato. SPAZI PUBBILICI - Aree F2/b per attrezzature di interesse comune; - Aree F2/c1 a verde per il gioco ed il riposo; - Aree F2/d a verde per il gioco sportivo; - Aree F2/e a parcheggio. AREE ATTREZZATE G - Aree G1.1 destinate alla ricettività; - Aree G1.2 a verde e parcheggio interne alle aree per attività turistico-ricettiva STUDIO TECNICO FOGLINO 3

AREE 1-G1.1, 1-G1.2, 1-F2/c1, 3-F2/e, 1-F2/d Le aree in oggetto sono ubicate presso il margine settentrionale del concentrico ad E di Loc. C. Bugli, intorno a quota 485 m s.l.m., in un ambito morfologico caratterizzato dal crinale di un pendio declive nella fascia superiore, progressivamente ad acclività più accentuata procedendo verso NW ed allungato in direzione NNW-SSE. La geologia è caratterizzata da alternanze di strati marnosi e siltoso arenacei di potenza decimetrica riferibili alla Formazione di Cremolino (Miocene) che sub-affiorano nell area in esame con direzione circa ESE-WNW ed inclinazione 16, i banchi sono interessati da sistema di fratturazione principale sub-verticale con direzione 140 N. Precedenti prove geotecniche eseguite in contesti geo-litologici ben assimilabili a quelli in oggetto consentono di formulare le seguenti indicazioni di carattere geotecnico: Terreni di copertura limoso argillosi da soffici a mediamente consistenti: in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. Porzione alterata e fratturata in condizioni non drenate: C U = 100-150 KPa, U = 0, = 19-20 kn/m³. In condizioni drenate: C = 60-80 KPa, = 21. Substrato compatto in condizioni non drenate: C U = 150-250 KPa, U = 0, = 20 kn/m³; in condizioni drenate: C = 150-200 KPa, = 22-24. Ai sensi della normativa sismica il terreno di fondazione è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La zona rientra inoltre nella classe T3, localmente T4 di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio da mediamente a molto acclivi. Le aree, sotto il profilo della pericolosità geomorfologica, ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP, rientrano per gran parte in classe II ad eccezione del margine E del lotto 1-F2/c1 che viene perimetrato in classe IIIi di pericolosità geomorfologica. In fase di progetto esecutivo dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. Gli interventi dovranno essere limitati alle zone perimetrate in classe II, mentre la fruibilità della porzione d area inserita in classe IIIi potrà essere attuata solo a mezzo di Variante allo strumento urbanistico qualora le ulteriori indagini di dettaglio consentano una riclassificazione in classe II. Considerato il contesto geo-strutturale dell area si rende necessario verificare in fase di scavo l integrità del substrato e le sue condizioni giaciturali, espletando adeguate verifiche analitiche di stabilità in corrispondenza delle porzioni a maggiore acclività. Particolare attenzione dovrà inoltre essere posta nella realizzazione degli scavi la cui stabilità dovrà essere verificata sia a breve che a lungo termine e nel disciplinamento delle acque di gronda e scarico dei fabbricati da canalizzare adeguatamente per evitare dispersioni in prossimità delle fondazioni. STUDIO TECNICO FOGLINO 4

AREE 5-F2/c1, 1-F2/b, 6-F2/c1 Le aree in esame si trovano in corrispondenza della sommità del rilievo collinare su cui si sviluppa il concentrico intorno a quota 530 m s.l.m. La zona è caratterizzata da depositi marnoso arenacei riferibili alla Formazione di Cremolino (Miocene) con direzione della stratificazione circa ESE-WNW ed inclinazione 16, i banchi sono interessati da sistema di fratturazione principale sub-verticale con direzione 140 N. Ai sensi delle NTC-08 il terreno di fondazione è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La zona rientra inoltre nella classe T2, localmente T3 di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio da debolmente a moderatamente acclivi. Sotto il profilo geotecnico precedenti prove eseguite in contesti geo-litologici ben assimilabili a quelli in oggetto consentono di definire i seguenti parametri geomeccanici: Terreni di copertura limoso argillosi da soffici a mediamente consistenti: in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. Porzione alterata e fratturata in condizioni non drenate: C U = 100-150 KPa, U = 0, = 19-20 KN/m³. In condizioni drenate: C = 60-80 KPa, = 21. Substrato compatto in condizioni non drenate: C U = 150-250 KPa, U = 0, = 20 kn/m³; in condizioni drenate: C = 150-200 KPa, = 22-24. Le aree in oggetto, sotto il profilo della pericolosità geomorfologica ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP rientrano per la quasi totalità nella perimetrazione di classe II, ad esclusione della porzione meridionale dell area 5-F2/c1 che rientra in classe IIIb. Nelle aree in classe II dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. La limitata porzione dell area 5-F2/c1 (verde e riposo) perimetrata in classe IIIb potrà essere edificata solo a seguito della realizzazione e collaudo degli interventi di mitigazione della pericolosità di cui all area IIIb n. 9 della Relazione Geologico-Tecnica del PAI. Si rammenta infine di porre cura nel controllo della stabilità degli scavi e nel disciplinamento delle acque di ruscellamento meteorico, evitando infiltrazioni in prossimità delle fondazioni. STUDIO TECNICO FOGLINO 5

AREA 1-F2/e L area a parcheggio in oggetto è ubicata presso il margine settentrionale del concentrico in fregio alla Strada Provinciale n. 211 di Cavatore; morfologicamente occupa la testata della valle del Rio Ravanasco caratterizzata da medi valori di acclività e quote intorno a 488 m s.l.m. La zona è caratterizzata da ridotte coperture eluvio colluviali che ammantano un substrato marnoso arenaceo riferibile alle sequenze litostratigrafiche della Formazione di Cremolino con direzione della stratificazione circa ESE-WNW ed inclinazione 16. Ai sensi della nuova normativa sismica la zona rientra inoltre nella classe T2, di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio debolmente acclivi, mentre il substrato è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. Sotto il profilo geotecnico precedenti indagini effettuate in condizioni litostratigrafiche ben assimilabili con quella in oggetto permettono di definire i seguenti paramentri geotecnici: coltri di copertura possono essere indicati i seguenti parametri geotecnici in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. Porzione alterata e fratturata in condizioni non drenate: C U = 100-150 KPa, U = 0, = 19-20 kn/m³. In condizioni drenate: C = 60-80 KPa, = 21. Substrato compatto in condizioni non drenate: C U = 150-250 KPa, U = 0, = 20 kn/m³; in condizioni drenate: C = 150-200 KPa, = 22-24. L area, sotto il profilo della pericolosità geomorfologica ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP rientra nella perimetrazione di classe II. In tale ambito, in fase esecutiva dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. Si rammenta infine un corretto disciplinamento delle acque di ruscellamento meteorico di gronda e scarico dei fabbricati, evitando la dispersione nel terreno di copertura. STUDIO TECNICO FOGLINO 6

AREE 2-F2/e, 1-C1, 3-F2/c1, 1-B2, 2-B2, 4-F2/e, 1-C2 Le aree in esame sono ubicate presso il margine orientale del concentrico in fregio alla S.P. 211 e alla S.C. Sotto Terra intorno a quota 495 m s.l.m. in un ambito morfologico caratterizzato dal crinale di un pendio declive nella fascia superiore, progressivamente ad acclività più accentuata procedendo verso E ed allungato in direzione circa N-S. La geologia è caratterizzata da alternanze di strati marnosi e siltoso arenacei di potenza decimetrica riferibili alla Formazione di Cremolino (Miocene) che sub-affiorano nell area in esame con direzione circa ESE-WNW ed inclinazione 16, i banchi sono interessati da sistema di fratturazione principale sub-verticale con direzione 140 N. Ai sensi della normativa sismica il terreno di fondazione è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La zona rientra inoltre nella classe T3 di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio mediamente acclivi. Precedenti prove geotecniche eseguite in contesti geo-litologici ben assimilabili a quelli in oggetto consentono di formulare le seguenti indicazioni di carattere geotecnico: Terreni di copertura limoso argillosi da soffici a mediamente consistenti: in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. Porzione alterata e fratturata in condizioni non drenate: C U = 100-150 KPa, U = 0, = 19-20 kn/m³. In condizioni drenate: C = 60-80 KPa, = 21. Substrato compatto in condizioni non drenate: C U = 150-250 KPa, U = 0, = 20 kn/m³; in condizioni drenate: C = 150-200 KPa, = 22-24. Ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP, le aree vengono perimetrate in classe II, ad esclusione di porzioni marginali delle aree 2-B2 e 2-C2 che rientrano in classe IIIa di pericolosità geomorfologica. In fase di progetto esecutivo dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. Le limitate porzioni dei lotti 2-B2 e 2-C2 che rientrano in classe IIIa potranno essere conteggiate ai soli fini urbanistici, ma non edificate. Si rammenta infine un corretto disciplinamento delle acque di ruscellamento meteorico di gronda e scarico dei fabbricati, evitando la dispersione nel terreno di copertura, soprattutto in prossimità delle fondazioni. STUDIO TECNICO FOGLINO 7

AREA 5-B2 L area in esame si trova presso il margine meridionale del concentrico in fregio al bivio tra la S.C. S. Rocco e la S.C. Cavatore-S. Sebastiano; morfologicamente occupa la fascia superiore del versante collinare mediamente acclive in destra orografica del Rio Caliogna che si sviluppa a quote comprese tra 480 e 225 m s.l.m. Il substrato della zona è composto da alternanze di strati marnosi e siltoso arenacei di potenza decimetrica riferibili alla Formazione di Cremolino (Miocene) che subaffiorano nell area in esame con direzione circa N-S ed inclinazione 12, i banchi sono interessati da sistema di fratturazione principale sub-verticale con direzione 140 N. Precedenti prove geotecniche eseguite in contesti geo-litologici ben assimilabili a quelli in oggetto consentono di formulare le seguenti indicazioni di carattere geotecnico: Terreni di copertura limoso argillosi da soffici a mediamente consistenti: in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. Porzione alterata e fratturata in condizioni non drenate: C U = 100-150 KPa, U = 0, = 19-20 kn/m³. In condizioni drenate: C = 60-80 KPa, = 21. Substrato compatto in condizioni non drenate: C U = 150-250 KPa, U = 0, = 20 KN/m³; in condizioni drenate: C = 150-200 KPa, = 22-24. Ai sensi delle NTC-08 il terreno di fondazione è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La zona rientra inoltre nella classe T2, di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio debolmente acclivi. Ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP, l area di completamento in oggetto, peraltro per gran parte già edificata, rientra prevalentemente nella perimetrazione di classe IIIa corrispondente ad ambiti ad elevata acclività, ad eccezione della porzione orientale che rientra in classe II. La porzione di area perimetrata in classe IIIa potrà essere conteggiata ai soli fini urbanistici, ma non edificata. All interno degli ambiti di classe II dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. Si rammenta infine di porre cura nel corretto disciplinamento delle acque di ruscellamento meteorico, evitando infiltrazioni in prossimità delle fondazioni. STUDIO TECNICO FOGLINO 8

AREE 2-C1, 3-B2, 4-B2 I lotti in esame si trovano presso il margine SSW del concentrico nei pressi di Loc. C.na Robiglio a quote comprese tra 480 e 490 m s.l.m. Sotto il profilo morfologico la zona è caratterizzata da un crinale collinare allungato in direzione circa NNE-SSW caratterizzato da morfologia da debolmente acclive a declive verso SSW. Geologicamente le aree si impostano in corrispondenza di depositi marnoso arenacei riferibili alla Formazione di Cremolino (Miocene) che sub-affiorano nell area in esame con direzione della stratificazione circa ESE-WNW ed inclinazione 14, i banchi sono interessati da sistema di fratturazione principale sub-verticale con direzione circa 30 N. Il substrato terziario è ammantato da ridotte coperture eluvio colluviali limoso argillose da soffici a mediamente consistenti. Ai sensi delle NTC-08 il terreno di fondazione è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La zona rientra inoltre nella classe T2, localmente T3 e T4 di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio da moderatamente a molto acclivi. Sotto il profilo geotecnico precedenti indagini effettuate in condizioni litostratigrafiche ben assimilabili con quella in oggetto permettono di definire i seguenti paramentri geotecnici: coltri di copertura possono essere indicati i seguenti parametri geotecnici in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. Porzione alterata e fratturata in condizioni non drenate: C U = 100-150 KPa, U = 0, = 19-20 kn/m³. In condizioni drenate: C = 60-80 KPa, = 21. Substrato compatto in condizioni non drenate: C U = 150-250 KPa, U = 0, = 20 kn/m³; in condizioni drenate: C = 150-200 KPa, = 22-24. Le aree residenziali di nuovo impianto 2-C2 e di completamento 4-B2 (per gran parte già edificato), ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP rientrano per la quasi totalità nella perimetrazione di classe II, ad esclusione di porzioni marginali perimetrate in classe IIIa di pericolosità geomorfologica per acclività. Il lotto residenziale di completamento 3-B2 (in parte già edificato), rientra in classe II ad eccezione della porzione meridionale perimetrata in classe IIIa per fascia di tutela morfologica per acclività. Gli ambiti perimetrati in classe IIIa potranno essere conteggiati ai soli fini urbanistici, ma non edificati. Nelle perimetrazioni di classe II dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. Si rammenta infine un corretto disciplinamento delle acque di ruscellamento meteorico di gronda e scarico dei fabbricati, evitando la dispersione nel terreno di copertura. STUDIO TECNICO FOGLINO 9

COMUNE DI CAVATORE VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.I. Stralcio Carta di Sintesi della Pericolosità - Scala 1:5.000 Aree di nuovo impianto Classi di pericolosità geomorfologica Classe II Classe IIIa Classe IIIi Classe IIIb Limite comunale 1-G1.1 1-G1.2 1-F2/e 3-F2/e 3-F2/c1 2-F2/e 14 1-F2/c1 1-F2/d 1-C1 1-F2/b 1-B2 6-F2/c1 2-B2 5-F2/c1 9 4-F2/e 4-F2/b 1-C2 15 3-B2 2-C1 4-B2 5-B2

AREE 2-G1.1, 2-G1.2 Le aree attrezzate in oggetto sono ubicati presso il margine meridionale del territorio comunale immediatamente a N di Loc. C. Piancorna a quote comprese tra 330 350 m s.l.m. La zona si imposta in corrispondenza della fascia centrale di un versante collinare mediamente acclive che si sviluppa su depositi oligo-miocenici costituiti costituita da marne argillose grigiastre spesso fogliettate, marne siltose o sabbioso arenacee, con intercalazioni di livelli di arenarie fini. (Formazione di Rocchetta). Sotto il profilo geotecnico precedenti prove eseguite in contesti geo-litologici ben assimilabili a quelli in oggetto consentono di definire i seguenti parametri geomeccanici: Terreni di copertura limoso argillosi da soffici a mediamente consistenti: in condizioni non drenate C U = 40-80 KPa, U = 0, = 18 kn/m³. In condizioni non drenate: u = 0 cu = 200-250 KPa Eed = 30--50 Mpa In condizioni drenate: C = 20-40 KPa = 25-33 r= 18-22 = 20-21 kn/mc. Ai sensi della normativa sismica il terreno di fondazione è orientativamente assimilabile alla classe C, corrispondente a depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La zona rientra inoltre nella classe T3 di amplificazione sismica corrispondente a settori di territorio mediamente acclivi. Ai sensi della C.P.G.R. n. 7/LAP, le aree vengono perimetrate in classe II, ad esclusione di porzioni marginali del lotto 2-G1.2 che rientrano in classe IIIa di pericolosità geomorfologica corrispondente ad ambiti di tutela morfologica per acclività. In fase di progetto esecutivo dovranno essere effettuate opportune indagini mirate alla caratterizzazione di dettaglio del terreno di fondazione (natura delle coperture e del substrato e loro parametri geotecnici geomeccanici) in rapporto alle condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento (scavo, costruzione, sistemazione finale) ai sensi del D.M. 14.01.08. Le limitate porzioni che rientrano in classe IIIa potranno essere conteggiate ai soli fini urbanistici, ma non edificate. Si rammenta infine un corretto disciplinamento delle acque di ruscellamento meteorico di gronda e scarico dei fabbricati, evitando la dispersione nel terreno di copertura, soprattutto in prossimità delle fondazioni. STUDIO TECNICO FOGLINO 10

COMUNE DI CAVATORE VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.I. Stralcio Carta di Sintesi della Pericolosità - Scala 1:5.000 Aree di nuovo impianto Classi di pericolosità geomorfologica Classe II Classe IIIa Classe IIIi Classe IIIb Limite comunale 2-G1.1 2-G1.2 13

4) CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE In relazione a quanto esposto, si sintetizza che le aree di nuovo impianto previste nella presente Variante Strutturale di P.R.G.I. Anno 2008 - del Comune di Cavatore, sono perimetrate per gran parte in classe II, limitatamente a porzioni marginali delle aree 2-B2, 3-B2, 5-B2, 1-C2, 2-C12-G1.2 in classe IIIa e parte dell area 1-F2/c1 che rientra in classe IIIi di pericolosità geomorfologica. Parte del lotto 5-F2/c1 risulta perimetrata in classe IIIb. Gli ambiti perimetrati in classe II dovranno essere oggetto di adeguate indagini geologico-tecniche ai sensi del D.M. 14/01/08, aventi come finalità una corretta valutazione degli aspetti geotecnici in particolare per quanto attiene le soluzioni fondazionali, sia tipologiche che di capacità portante del terreno di fondazione. Le indagini dovranno inoltre accertare la natura delle coltri di copertura verificandone le condizioni di stabilità nelle varie fasi di intervento. Le porzioni di area perimetrate in classe IIIa, corrispondenti ad ambiti ad elevata pericolosità geomorfologica, potranno essere conteggiate ai soli fini urbanistici, ma non edificate. La fruibilità della porzione d area 1-F2/c1 inserita in classe IIIi potrà essere attuata solo a mezzo di Variante allo strumento urbanistico qualora le ulteriori indagini di dettaglio consentano una riclassificazione in classe II. La porzione di area perimetrata in classe IIIb potrà essere edificata solo dopo l esecuzione ed il collaudo di interventi di mitigazione della pericolosità conformemente a quanto disposto dalla C.P.G.R. n. 7/LAP; tali interventi dovranno essere compatibili con quanto previsto per le aree IIIb di riferimento di cui alla relazione geologico tecnica generale PAI. Si raccomanda infine un corretto drenaggio e disciplinamento delle acque di gronda e scarico dei fabbricati, evitando la dispersione nel terreno in prossimità delle fondazioni. STUDIO TECNICO FOGLINO 11