LABORATORIO di PSICOMOTRICITA

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LABORATORIO di PSICOMOTRICITA SCUOLA DELL INFANZIA GULLI anno scolastico 2015/16

LABORATORIO di PSICOMOTRICITA SCUOLA DELL INFANZIA GULLI anno scolastico 2015/16 Se un atto educativo sarà efficace, potrà essere solo quello tendente ad aiutare il completo dispiegamento della vita M.Montessori Il laboratorio di pscicomotricità si propone come uno spazio, dove ciascun bambino potrà, da protagonista attivo, esprimere se stesso attraverso l azione e il movimento. Centrali, in questo percorso, saranno la dimensione vissuta, sentita, emozionale che, attraverso la pratica psicomotoria potranno trovare nel corpo e nel movimento gli strumenti per poter essere espressi, compresi e governati,portando così, oltre che a una migliore comprensione di se stessi, anche alla comprensione del complesso intreccio relazionale che ci circonda. Da questa prospettiva il laboratorio non sarà volto a trasmettere conoscenze, nozioni o schemi motori stereotipati, quanto piuttosto a sostenere nel bambino l esperienza di ricerca e scoperta di sé, degli altri, degli oggetti nello spazio e nel tempo e, dunque: La percezione del bambino nella sua triplice dimensione: motoria, emotiva, cognitiva; L educazione all azione, al pensiero, alla riflessione; La possibilità di vivere la propria identità corporea come unica e irripetibile espressione della personalità; La ricerca, attraverso il corpo, di forme originali di comunicazione ed espressione. Destinatari dell esperienza I bambini di tre, quattro e cinque anni. Obiettivi Interiorizzazione delle esperienze vissute Scoperta del bisogno e del piacere di comunicare e mettersi in relazione con il corpo e il movimento Conoscenza e uso del sé corporeo a livello globale e segmentario Conoscenza ed organizzazione del sé corporeo in rapporto allo spazio e al tempo Capacità di entrare in relazione con gli altri Capacità di trasportare le esperienze vissute in altri campi grafico-visivo e simbolico Capacità di esprimere a livello corporeo le esperienze singole e di gruppo.

Metodologia di lavoro e strategie I punti cardine di ogni incontro possono essere sintetizzati come segue: 1 ENTRATA IN SITUAZIONE Il momento iniziale di ogni incontro sarà caratterizzato da un rituale simbolico che consentirà a ciascun bambino di entrare nella situazione insieme all insegnante e ai propri compagni. 2 PERCEZIONE, INVESTIMENTO E STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO Attraverso il movimento, il bambino sperimenta se stesso, i suoi limiti, le sue possibilità, i suoi bisogni. Sviluppa altresì una buona capacità di controllo globale del proprio corpo, esplora la realtà che lo circonda, organizza il proprio agire in relazione a fini precisi. 3 RELAZIONE CON L ALTRO Relazione intesa come possibilità di sperimentare la fiducia nell altro, il piacere del contato corporeo,la possibilità di agire, contenendola, la propria aggressività. Ancora, sperimentare il piacere di giocare, creare, costruire insieme, assumere ruoli, di scegliere ed essere scelto, di accettare ed essere accettato. 4 CONGEDO Saluto finale come chiusura della situazione in modo positivo e a grande gruppo. Ruolo dell adulto Compito dell adulto sarà aiutare il bambino a mettersi in gioco, sperimentando il proprio agire in situazioni motorie sempre più complesse. Inoltre, l adulto sosterrà e renderà fruibili ai bambini diversi codici comunicativi per entrare in relazione con gli altri. L adulto inoltre: Metterà in atto un atteggiamento di ascolto che gli consenta di entrare in sintonia con l emotività e l espressività infantili. La possibilità per il bambino di rafforzare la propria autonomia e le proprie competenze è fortemente condizionata da un adulto in grado di rispettare e far posto ad ogni bambino. Per tali ragioni, l adulto, riconoscendole il protagonismo, creerà le condizioni perché s instauri con il piccolo una relazione in grado di trasmettere sicurezza, accettazione e rispetto. Sarà disponibile verso il bambino, alle sue parole, al suo modo di essere, garantendogli la possibilità di veder valorizzate le proprie competenze. Favorirà un contesto in cui ogni bambino si senta a suo agio: stimato, motivato, importante e determinante per il raggiungimento di un risultato. L adulto sarà attento a come il bambino vive l esperienza (con quale stato d animo il bambino affronta le nostre richieste?), piuttosto che al cosa il bambino produce.

Tempi Dal mese di ottobre al mese di maggio a cadenza settimanale. Spazi Palestra Insegnanti responsabili del progetto Lara Mantovan Maria Cristina Landriani

ALLA SCOPERTA DEL CORPO.CON LA POTENZA DEI NOSTRI POLMONI SOFFIAMO FORTE E SPOSTIAMO GLI OGGETTI!!!!!

CHE BELLO GIOCARE ALLO SPECCHIO.USIAMO IN MODO CREATIVO LE PARTI DEL CORPO

TOCCA A ME.TOCCA A TE.RISPETTIAMO IL TURNO E CANESTRO!!!! GIOCHIAMO CON LA PALLA CAMPO D ESPERIENZA PREDOMINANTE: IL CORPO E IL MOVIMENTO IL BAMBINO PROVA PIACERE NEL MOVIMENTO E SPERIMENTA SCHEMI POSTURALI E MOTORI, LI APPLICA NEI GIOCHI INDIVIDUALI E DI GRUPPO, ANCHE CON L USO DI PICCOLI ATTREZZI