Andrea Merlone. Confronto fra SI TAV contro NO TAV



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Confronto fra SI TAV contro

Se l infrastruttura non si realizzasse al di sotto dell arco alpino si correrebbero forti rischi di marginalizzazione sia dell Italia e del Mediterraneo rispetto all Europa del Centro- Nord sia dell area torinese, di Milano e del sistema padano, con conseguenze assai gravi: per lo sviluppo economico, che vede Torino già fortemente penalizzata e Milano fortemente congestionata; tutto ciò a fronte dell incidenza crescente della logistica nei costi di produzione, che mediamente si attesta attorno al 20%, per l ambiente, che vedrebbe sia le nostre autostrade, le strade ed il sistema insediativo sempre più intasati di TIR, sia la linea storica della Valle di Susa che per l aumento di treni merci, andrebbe rapidamente a saturarsi (con grave ed ulteriore disagio ambientale per i centri abitati della valle) Queste affermazioni non si appoggiano a nessuna argomentazione e a nessun dato e sono del tutto prive di fondamento. Non vi sono statistiche di alcun genere che indichino che l area padana sia isolata né che i problemi economici siano legati a ipotetiche difficoltà di collegamento con altre parti del continente. In particolare è del tutto priva di fondamento e contraria all evidenza dei fatti l affermazione che la linea ferroviaria esistente si saturerà rapidamente, dal momento che il traffico ferroviario e stradale attraverso l intero arco alpino occidentale, quindi tra Italia e Francia, è o in calo o stagnante da una decina d anni. Non vi sono ragioni che possano far ipotizzare eccezionali crescite del volume di merci scambiate attraverso questo arco di frontiera, a prescindere dalla modalità di trasporto. La ragione per cui la quantità di merci non potrà subire aumenti rilevanti è che le due società connesse dal corridoio delle Val di Susa corrispondono entrambe a mercati maturi e sostanzialmente saturi: il volume degli scambi può mantenersi elevato, ma rimane sostanzialmente stabile.

Alla base della decisione di realizzare la nuova linea AC Torino- Lione sta l obiettivo strategico dell unione europea e dei governi italiano e francese secondo il quale è necessario porre in atto tutte le misure per ottenere un trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia in modo da raggiungere nei prossimi dieci anni i 20 Mton e da quadruplicare nel lungo periodo la quota di traffico merci su ferro La riduzione del traffico ferroviario registrata nel corso degli ultimi anni è dovuta al cronico arretramento del sistema ferroviario italiano e transfontaliero e va ad ampliare il trasporto su gomma, il vero disastro ambientale per la val di Susa, rendendo plausibile il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus ed il potenziamento dell autostrada A32. L inefficienza del sistema ferroviario nazionale è reale e coinvolge anche la gestione delle linee ad alta velocità, nessuna delle quali (Torino- Milano, Milano- Roma, Roma-Napoli) sta trasportando merci (ed è molto improbabile che ne trasporti a causa dei costi). La riduzione del traffico ferroviario attraverso l arco alpino occidentale è però dovuta a cause strutturali. Gli assi ferroviari lungo i quali il traffico cresce sono quelli da Nord a Sud (attraverso Svizzera e Austria), lungo i quali la qualità delle nostre ferrovie non impedisce al numero di treni di aumentare continuamente da almeno dieci anni. Anche il traffico stradale attraverso l arco alpino occidentale sta diminuendo, sia pure più lentamente, per le stesse ragioni per cui si riduce quello ferroviario.

Il sistema ferroviario trasfrontaliero è ancora dell epoca di Cavour; il traforo del Frejus è del 1854, a quota 1270 (max 1295), uscita a Modane a 1148. Quest affermazione è completamente priva di fondamento. Ciò che c è in comune tra la linea di Cavour e quella attuale è solo il fatto di passare per la valle di Susa. La linea storica è stata rinnovata e potenziata a partire dagli anni 70 del novecento. Il traforo è in corso di adeguamento (abbassamento del piano del ferro) per consentire il passaggio di convogli merci con containers navali; i lavori sul versante italiano sono stati completati e stanno proseguendo nella parte francese.

La linea storica ha limiti insuperabili, dovuti alle elevate pendenze ed ai raggi di curvatura della tratta Bussoleno St.Jean de Maurienne che penalizzano l esercizio merci. La massa rimorchiabile da una locomotiva è attualmente di 650 tonnellate lorde tra Bussoleno e Modane e di 600 tonnellate lorde tra St.Jean de Maurienne e Modane. Per carichi superiori ( i treni oggi per convenienza di trasporto sono di 1200 tonnellate), occorre aggiungere locomotive supplementari, la cui collocazione in testa o in coda al treno è condizionata dal limite di resistenza degli organi di aggancio. L esperienza del tunnel ferroviario del Loetschberg in Svizzera, che continua ad essere in uso anche dopo l apertura di una canna del nuovo tunnel di base, mostra che, se le merci ci sono (questo è il punto), i treni passano con trazione multipla: su quella linea (con un tunnel storico a circa 1200 m di quota) si adottava anche la tripla trazione con una motrice a centro treno.

La linea ferroviaria è oggi inadeguata al moderno trasporto delle merci, e continua a perdere capacità attrattiva a favore del trasporto su gomma. Il traffico ferroviario è sceso nel 2009 a meno di 5 milioni di tonnellate all anno e l andamento calante è continuato durante i lavori al tunnel (ancora in corso). Il calo sulle due modalità è dovuto a cause strutturali

Diversi anni per realizzare la nuova linea sono tanti e occorre lavorare per gestire il transitorio. Quando tutti gli interventi di ammodernamento saranno stati ultimati, la capacità, sarà di 226 treni/giorno (passeggeri + merci) La capacità non è l esercizio di una linea. Il fatto che una linea possa portare 226 treni al giorno non vuol dire in nessun caso che ci saranno 226 treni al giorno. Sulla nuova Torino- Milano ad alta velocità la capacità è di 330 treni al giorno, ma quelli che passano sono solo 18. Qualunque prevedibile sviluppo dei collegamenti lungo l asse della Valle di Susa si mantiene ben al di sotto di 226 treni al giorno.

Si riuscirà ad arrivare al 2018-2020 alla saturazione della linea storica, avendo avviato un percorso di riequilibrio modale e quindi trasferito una parte del carico del trasporto merci della autostrada sulla Ferrovia. L affermazione è del tutto arbitraria e priva di qualsivoglia fondamento. Non c è nessun elemento concreto che possa far temere/sperare la saturazione della linea storica al 2020 e nemmeno a credibili orizzonti temporali successivi.

Con l attivazione della linea AC (che dovrebbe essere pronta per il 2018), si potrà spostare tutto il traffico merci ed internazionale sulla nuova linea, liberando dal grave carico ambientale del traffico merci la linea storica che verrebbe destinata esclusivamente al traffico locale, Il traffico merci in ferrovia in Francia non viaggia sulle linee ad alta velocità, ma su quelle normali. Per passare su un tratto di linea a standard alta velocità (tunnel e resto della linea in Italia) sarebbero necessarie motrici e carri speciali, perché gli spedizionieri dovrebbero dotarsene (con costi molto rilevanti)? Per ottenere che i treni passassero effettivamente attraverso il nuovo tunnel chi dovrebbe fornire motrici e carri? A carico di chi? C è il rischio che gli spedizionieri preferiscano: a) per motivi di costo, la vecchia linea; b) che i treni merci, attraversato il tunnel tornino sulla vecchia linea. Se si imponesse il passaggio attraverso il nuovo tunnel con costo a carico del trasportatore, questo indurrebbe: a) un ricorso ai camion; b) una scelta di percorsi alternativi meno onerosi.

Lo scenario proposto dalla conferenza intergovernativa prevede un incremento del traffico merci notevole: con la linea ad A.C. si passerebbe dagli attuali 25 Milioni di Tonnellate (tra ferro e gomma) a 55 MT nel 2025 e a 90 MT nel 2050. Non vi è alcun fondamento scientifico di queste proiezioni

Proporre obiettivi forti e giustamente coordinati, quali: il riequilibrio tra ferro e gomma, La ferrovia dovrebbe consentire di spostare su rotaia il traffico che oggi è su gomma, riducendo sostanzialmente lo scarico di sostanze inquinanti e rivoluzionando lo spostamento dei passeggeri. Piero Fassino Più del 50% dei transiti stradali tra Italia e Francia sono interregionali ossia relativi a viaggi entro i 500 km. Su queste distanze la ferrovia non riesce ad essere competitiv

l organizzazione del Piemonte come area logistica moderna per la produzione e la movimentazione delle merci La logistica non comporta la produzione di merci. Le attività effettivamente produttive di beni di largo consumo (quelli che viaggiano in ferrovia) in un contesto globalizzato migrano (e in parte sono già migrate) verso paesi a basso costo della mano d opera, a cominciare dall est europeo per finire in Cina. Le attività logistiche sono dunque attività derivate e di servizio. Certo non possono essere l ossatura di un sistema economico e non sostituiscono l industrializzazione che si va perdendo.

Tutti gli analisti economici vedono poi l asse di relazione con l EST Europeo (il Lisbona- Kiev) come il più vitale; i paesi dell est sono quelli con una crescita più veloce e con mercati più aperti e con le prospettive di interscambio più elevate. Nessun analista economico ha mai pubblicato tali affermazioni. I paesi del vicino est vivono una crisi economica sostanziale. Quelli in potenziale crescita più veloce corrispondono a mercati non ancora saturi che possono produrre beni a basso costo e assorbire beni di consumo; la provenienza di tali beni e in parte anche la loro destinazione è ancora più a est in Asia oppure più a sud in Africa. Il collegamento terrestre tra Italia e Francia è secondario in questo contesto.

la linea storica può essere solo utilizzata per il transitorio ma non è un sistema di trasporto credibile per il XXI secolo; Nel il XXI secolo le vie che contano sono quelle su cui viaggia l informazione. Oggi sempre più viaggiano le idee e non le persone o le cose.

Un futuro autostradale della valle di susa, con il raddoppio della galleria del Frejus, e la terza corsia della autostrada A32 sarebbe la vera sciagura ambientale. In effetti è così, ma l autostrada sembra al momento soffrire di un sottoutilizzo piuttosto che di una incipiente saturazione.

C è molta propaganda NO-TAV, pochissima informazione sul progetto, sui vantaggi e sulle criticità, sui rischi. C è e c è stata moltissima propaganda pro TAV e nessuna informazione di merito. In generale la grande stampa ha sempre evitato il dibattito di merito, affermato apoditticamente la fondamentale importanza dell opera e dedicato spazio alla cronaca e al folklore. I proponenti hanno sempre avuto e hanno a disposizione mezzi proporzionati ai miliardi del valore dell opera e i canali informativi hanno in generale portato al pubblico una voce sola in Piemonte e soprattutto fuori del Piemonte.

Per ottenere dal confronto miglioramenti occorre utilizzare un metodo nuovo di relazione con le Comunità Locali che superi i meccanismi e le forzature previste dalla Legge Obiettivo. Se non viene sciolto il nodo dell utilità complessiva ell opera non è chiaro che cosa significhi parlare di miglioramenti.

(ANSA) - TORINO, 10 NOV - Il Cda di LTF [ ] ha autorizzato la società a procedere con l'iter per l'accordo con il raggruppamento di imprese, il cui capofila e' la società CMC, in vista di una firma nelle prossime settimane del contratto legato al cunicolo esplorativo della Tav alla Maddalena di Chiomonte. (ANSA). Condizioni di lavoro degli operai? Per le olimpiadi, rumeni e cinesi stipati in baracche, roventi d estate e gelate d inverno. Con stipendi dubbi

DICHIARAZIONI

Il viceministro Castelli: "Argomentazioni dei No-Tav sono tutte balle" - "Sono le solite argomentazioni trite e ritrite che i Verdi ad oltranza tirano fuori contro qualsiasi opera pubblica". In realtà, sostiene, "agli ultimi irriducibili rimasti, della Tav non frega più nulla. E' diventata il pretesto per una sfida allo Stato. Partigiani contro lo stato nazista: sono ormai fuori dalla realtà". Senza la Tav, avverte Castelli, l'italia sarebbe "tagliata fuori dai grandi traffici internazionali.

"chi si oppone non deve farlo, perché vuol dire arrecare un danno gravissimo soprattutto alle future generazioni. Maroni. Senza la TAV il Piemonte resta tagliato fuori dall Europa. Senza la TAV il Nord resta tagliato fuori dall Europa. Cota in intervista durante campagna elettorale. http://www.youtube.com/watch?v=nesbyqvufoe Cota: Tav necessaria La Tav è un opera assolutamente necessaria per il Piemonte e per l intero sistema Paese. 27 giugno 2011

Marcegaglia: No illegalità La Tav è un opera fondamentale, ulteriori illegalità non possono essere tollerate Di Pietro: Le infrastrutture e l intermodalità sono fondamentali per l Italia. Esposito (Pdl): Solidarietà alle forze dell ordine La mia personale solidarietà alle forze dell ordine che stanno cercando di garantire l avvio dei lavori contrastando le violenze di quelli che sono semplicemente degli squadristi della peggiore specie. Bocchino (Fli): Inaccettabile bloccare i lavori della Tav Non è accettabile che si blocchino i lavori della Tav. Si tratta di una risorsa fondamentale per il rilancio della nostra economia : lo dichiara in una nota il vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, che aggiunge: Il Paese deve ritrovare quegli stimoli giusti per uscire dalla crisi economica

L opposizione del movimento NO-TAV è oggi la strategia dello struzzo, del no a prescindere, basata su pregiudizi e preconcetti, senza verifiche e confronti di merito Questa affermazione è del tutto priva di fondamento. Nessuno è fuori del corridoio 5 e non c è nessuna analisi o statistica che possa indicare che l economia piemontese è in difficoltà a causa del collegamento attraverso la Valle di Susa piuttosto che per altre ragioni

Un plauso ha detto il capogruppo del carroccio nel Consiglio regionale, Mario Carossa va alle forze dell ordine che hanno saputo, con un azione tempestiva e ben coordinata, infrangere il presidio di chi invece cercava solo lo scontro e magari sperava anche di essere malmenato per diventare un martire e poter finire sulle prime pagine dei giornali. Filippi (Pd): Dal governo posizione miope Sulla Tav si sono accumulati ritardi e errori che ora finiscono con l essere gestiti con un metodo emergenziale. Ai poliziotti feriti va tutta la nostra solidarietà Casini: Idee diverse e inconciliabili con Vendola Governare significa assumersi la responsabilità di compiere anche scelte impopolari. Bloccare la Tav in Piemonte significherebbe tagliare fuori l Italia dalle grandi reti infrastrutturali europee, Radicali: solidarietà alle forze dell ordine : lo dicono Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, e

Inquinamento Da tenere di conto ci sono poi gli impatti dei cantieri: questi producono inevitabilmente rumori, polveri, disturbo, inquinamento e stravolgimento dell ambiente. Da non sottovalutare sono anche i danni per la salute: lo stesso studio di VIA presentato da LTF calcola un incremento del 10% nell incidenza di malattie respiratorie e cardiovascolari a causa dei livelli di polveri sottili prodotte dai cantieri. In base alle statistiche attuali questo aumento corrisponde a 20 morti in più all anno. Un problema a parte è costituito dagli inquinanti di cantiere, quindi il problema delle terre contaminate da idrocarburi, i lavori autostradali in valle di Susa, quello degli sversamenti accidentali degli additivi liquidi del cemento, che sono mortali per la fauna ittica, per non parlare del problema dell amianto, che è stato grandemente sottovalutato, insieme a quello elle mineralizzazioni da uranio. La particolare pericolosità di questi minerali è che emettono raggi alfa e beta, poco penetranti e quindi poco rilevabili, ma molto più distruttivi quando, con la polvere, arrivano a contatto con la pelle e le mucose.

Impatto idrico Altro gravoso problema è quello che questa opera avrebbe a livello di impatto idrico. I precedenti grandi lavori hanno già inciso pesantemente sulle sorgenti della Valle di Susa: il raddoppio della ferrovia Torino Modane, ha provocato la scomparsa di 13 sorgenti nel territorio di Gravere e di 11 nella zona di Mattie, per restare ai casi più significativi. Le gallerie dell autostrada tra Exilles e la val Cenischia hanno fatto scomparire 16 sorgenti delle frazioni di Exilles, oltre ad alcune altre nelle più disparate località. I lavori della centrale di Pont Ventoux, per una galleria di soli due metri di diametro, hanno prosciugato il rio Pontet, 2 sorgenti a Venaus, 2 a Giaglione, una decina in territorio di Salbertrand, tra cui quella che alimentava l acquedotto di Eclause. Secondo il rapporto COWI redatto per conto della Commissaria europea De Palacio, il solo tunnel di base drenerà da 60 a 125 milioni di mc di acqua all anno, che corrisponde al fabbisogno idrico di una città con un milione di abitanti

Alle compagnie di trasporto non servono treni più veloci, ma treni puntuali e a costi contenuti. Riduzione dei tempi per pochi, con costi elevati per tutti.