n 14 OBBIETTIVO PL 60/0,85 160/0,17 Ottica Turi



Documenti analoghi
Scheda n 25 OBBIETTIVO Ottica Turi PL 40/0,65 160/0,17

Il microscopio ottico. La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei

La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

ESERCITAZIONI DI BIOLOGIA

PON C1 L invisibile intorno a noi


Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il Microscopio. Il microscopio, dal greco micron (piccolo) e. skopein (guardare), è uno strumento che. permette di ottenere un immagine ingrandita

Cos è questo oggetto?

Lenti e ingrandimento

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Costruirsi un microscopio

L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX. domenica 22 marzo 15

Costruirsi un cannocchiale galileiano

CRITERI DI VALUTAZIONE CRITERIO DESCRIZIONE PUNTEGGIO. - La lunghezza va misurata dalla cuticola fino al margine Lunghezza

Gli OBBIETTIVI ALL INFINITO e la loro (in)compatibilità con gli ALTRI

Agli operatori degli Uffici Passaporto

IL MICROSCOPIO: principi e componenti di base. Che cos è un microscopio? Il microscopio è uno strumento che rende visibili i dettagli più piccoli

MULTIFOCALI LENTI A CONTATTO INTRODUZIONE

Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza assiale)

Ingrandimento totale =Ingrandimento obiettivo x Ingrandimento oculare

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

Lo STAR TEST consigli pratici

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

Lenti progressive opto in. Informazioni e trattamenti specifici sulla presbiopia.

Corso di fotografia digitale e cultura dell'immagine artistica

Esercitazione di Microbiologia generale. Microscopia

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico

IL MIO SISTEMA PER FOTOGRAFARE di Augusto Degiovanni

Corso Fotografia digitale 2008 Seconda lezione: tecnica e caratteri della ripresa analogica e digitale

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ STUDIO DI FUNZIONE

Cenni di Macrofotografia

Informatica pratica. L'immagine digitale

Caratteristiche delle fotografie richieste per l ottenimento del visto

MICROSCOPI BIOLOGICI Modello: SA 300 B SA 300 T

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: tel/fax: scuola@jmi.it

Nuovi Obiettivi Asferici TVCC 2004

La lente singola rimane ancora in uso nelle macchine più economiche e, entro certi limiti, dà dei risultati accettabili.

Ottica fotografica. Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica

Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II

Lenti di precisione. Serie MicroMet. Dischi reticolari (solo per lente 7x)

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

L elemento fondamentale è l obiettivo, ovvero la lente o lo specchio che forniscono l immagine dell oggetto.

FOTOTESSERE PER DOCUMENTI

L effetto della corrente sullo stato del mare

LISTINO SERVIZI PARRUCCHIERE DONNA

3 Microscopi polarizzatore

Stazionamento di una montatura equatoriale

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica

OTTICA TORNA ALL'INDICE

ENERGIA ELETTRICA: Generatori e tipi di collegamento. Istituto Paritario Scuole Pie Napoletane - Anno Scolastico

Scuola di Fotografia

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica


Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile

FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico

ĐESIGN AИD PROJĒCT 2Ø16


28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

ESERCITAZIONI DI BIOLOGIA

RIPARARE LA CHITARRA

ELEMENTI PRATICI MICROSCOPIA OTTICA

RAPPORTO DI PROVA R-4182

Lenti, Cannocchiali e Telescopi

La FOTOGRAFIA con lo STEREOMICROSCOPIO macrofoto macro micro macro

Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare

REP 050 MISURATORE DI ECCENTRICITA PER RUOTE VEICOLI INDUSTRIALI.

Rappresentazione delle saldature

MISURE DIMENSIONALI MISURE DIMENSIONALI: - Sistemi a contatto. - Sistemi senza contatto.

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.

IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA

dott. Marco Vaccaroni Pachamama soc. ag. s.s. località Costa di Pradello 67 - Bettola (PC) P.IVA : Tel /05/08

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

Lenti sottili: Definizione

VALUTAZIONE DELL ET ETÀ NEGLI UNGULATI ALPINI

Una raccolta di foto di esempio SB-900

Deceleratori per Ascensori ADS-ST-26. Tecnica d ammortizzo. CALCOLO on-line e download CAD 2D / 3D. F m.

ISTRUZIONI PER LA DICHIARAZIONE TARIFFE ONLINE (GUIDE TURISTICHE)

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce.

16 - Differenza tra l acquisizione di una mappa catastale lucidata sull impianto e una rilasciata in fotocopia

Due eccezionali obiettivi Zeiss

La Cheratocoagulazione Radiale

Corso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini

Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu)

Art. n 23 L OCULARE di CENTRAMENTO

Guida Tecnica. Obiettivi. Application Note n 008. Tel / Fax /241053

per ottenere la fotografia, bisogna esporre alla luce per un certo tempo una pellicola o un sensore elettronico sensibile alla luce

OBBIETTIVI deboli ZEISS JENA Plan-apocromatici

CARATTERISTICHE DELLE FOTOGRAFIE PER DOCUMENTI DI GUIDA

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)

Regolamento dei Robot "Cacciatori di Palline"

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

Prove comparative tra prodotti con vernice UV e prodotti con vernice a polvere standard

Ritratti: dalla Fototessera al Ritratto Artistico. Di Marco Donatiello

Transcript:

n 14 OBBIETTIVO PL 60/0,85 160/0,17 Ottica Turi PERIZIA su 4 esemplari PARAMETRI Caratteristiche meccaniche a norme DIN: lunghezza ottica Lo = 45 mm; passo di vite RMS. Montatura molleggiata. Ingrandimento nominale M ob = 60:1. Apertura numerica nominale NA = 0,85. Lunghezza di tubo Lm = 160 mm. Spessore di lamella standard d = 0,17. L obbiettivo è di semplice costruzione, a forte apertura. Poiché manca l anello di correzione, questo obbiettivo è sensibilissimo al valore di spessore della lamella (d). È sufficiente uno scarto di 40 µ (0,04 mm) per dare un sensibile residuo di sferica (vedi la figura 129 ). Fig. 127 La camicia che porta le notazioni si svita facilmente e scopre i 4 fori di centratura (in alto). Si noti però che l orlo inferiore della camicia è ripiegato all interno e trattiene il barilotto generale, determinando così il limite inferiore della corsa del movimento telescopico e quindi la lunghezza di parfocalità dell obbiettivo (Lo). VERIFICHE La correzione della sferica è ottima. Infatti, con lamella normale di spessore d = 0,170 mm, la centrica sopra e sotto il miglior fuoco appare identica e con deboli anelli. Fig. 128 Esame dello star test al centro del campo. Oculare Zeiss Jena PK 32. Ingrandimento elettronico successivo: maggiore di 5:1. 68

Nella fig. 128 qui sopra si vede il risultato dell osservazione dello star test in tre condizioni di messa a fuoco: la centrica nelle posizioni di miglior fuoco (al centro), leggermente sopra e leggermente sotto il miglior fuoco (ai lati). Se però si ripete l osservazione con una lamella troppo sottile (o troppo spessa) e, nel caso nostro, con d = 0,13 mm, con uno scarto quindi di 4 centesimi di mm rispetto al valore nominale, si osserva un peggioramento, e soprattutto una differenza della centrica fra fuoco corto (immagine ad anelli, a sinistra nella figura ) e fuoco lungo (a destra, immagine sfumata ). Fig. 129 Esame con lo star test con lo stesso obbiettivo e lo stesso oculare, ma con lamella di spessore insufficiente (d = 0,13 mm). Oltre alla differenza fra la centrica sopra e sotto il miglior fuoco (ai lati), anche nel miglior fuoco la centrica appare di forma regolare ma di dimensioni maggiori rispetto a quella della figura precedente (sempre al centro). È in queste condizioni, di miglior fuoco, che la sferica può passare inosservata, benché produca sempre una perdita di risoluzione (e di microcontrasto). Occorre dunque ribadire che gli obbiettivi a secco forti, con apertura superiore a circa 0,6, sono molto sensibili allo spessore della lamella; se sono molto forti, come quello qui esaminato, richiedono il controllo di quello spessore con la precisione di 1 2 centesimi di mm (da eseguire prima di chiudere il preparato, su ogni singola lamella, a mezzo di un calibro centesimale del tipo Palmer ). Se però l obbiettivo è munito di un collare di correzione, è possibile compensare un errato spessore di lamella fra circa 0,10 e 0,22 mm, nei casi normali. Obbiettivi particolari consentono una correzione fra 0 e 2 mm. Per quanto riguarda le altre aberrazioni, solo in uno degli obbiettivi in esame si è dovuto ritoccare la centratura della lente flottante per eliminare un piccolo residuo di coma in asse. La coma di progetto, simmetrica, è invece praticamente assente. L astigmatismo di progetto, simmetrico, è invece sensibile (2 u.d.), come c è da aspettarsi in un obbiettivo forte e planare. Praticamente assente l astigmatismo in asse. La cromatica longitudinale è presente in lieve traccia. La cromatica laterale (CVD) è quasi corretta con gli oculari Turi WF 10 /20, che sono quelli previsti dal costruttore. Si tratta di una lieve sotto correzione dovuta alla semi compensazione di quegli oculari. Con un oculare compensatore classico le cose andrebbero ancora meglio. 69

Lo spianamento dell immagine non è totale, ma copre almeno l 80% del diametro. La parfocalità e la parcentratura fra i quattro esemplari esaminati è ottima. C è poi da rilevare la forma della lente frontale, come è ormai divenuta usuale negli obbiettivi planari a secco: una superficie lucida concava verso l esterno (la frontale è un menisco spesso, cioè di forte spessore), ed una superficie convessa all interno. Poiché la superficie concava esterna è assai più piccola di quella interna, data la forte apertura lato oggetto, si ha una forma globale come è schematizzato in fig. 130. Fig. 130 Sezione schematica di una lente frontale a menisco. La superficie esterna concava è circondata da un anello piano smerigliato (AS) che è otticamente inutile e che viene lasciato pertanto smerigliato, non lucidato. Fig. 131 Ecco come appare dall esterno l anello smerigliato AS della figura precedente. Si noti che la superficie lucida concava centrale ha un diametro di circa 1 mm. Va ricordato che una superficie frontale concava ha senso solo in un obbiettivo a secco: l olio usato per l immersione omogenea renderebbe otticamente inesistente tale superficie (eguaglianza dell indice). Pertanto la superficie esterna della frontale di un obbiettivo HI è sempre piana. L anello AS può essere colpito da fasci non utili di varia origine: luce diffusa dall oggetto, specialmente se il campo illuminato è eccessivo (diaframma di campo troppo aperto); luce riflessa o diffusa dalle montature o dalle superfici laterali delle lenti, specie del condensatore; fasci marginali troppo obliqui prodotti dal condensatore, specialmente se non aplanatico e non acromatico, e con diaframma d apertura troppo aperto; luce ambiente di varia origine. Pertanto, presso i migliori costruttori, tale anello viene annerito con opportune vernici per evitare inutili perdite di contrasto. Negli obbiettivi in esame tale annerimento mancava e lo si è realizzato con inchiostri indelebili, del tipo usato nei pennarelli permanenti. Alla pagina seguente sono messe a confronto nella fig. 132 quattro foto riprese (nelle stesse condizioni e senza alterarne il contrasto) con diaframma di campo tutto aperto (le due foto in alto) e aperto per il solo necessario (le due in basso), con un obbiettivo originale, senza annerimento dell anello AS (a sinistra), e con un obbiettivo annerito (a destra). È difficile vedere in queste foto una qualche differenza fra le quattro condizioni, ma si 70

ricordi che l osservazione visuale è assai più sensibile alle sfumature di contrasto di qualunque fotografia. Si intravedono, specialmente verso la parte bassa delle figure, le lievi bordature colorate da CVD, nonché i segni di una lieve distorsione a cuscinetto. Anche i margini dell immagine, corrispondenti ai margini del diaframma di campo visivo presente nell oculare, sono colorati in rosso arancio poiché si tratta di oculari semi compensatori. Si avverte anche che la messa a fuoco non è uniforme su tutto il campo. 71

Fig.132 Il reticolo con diaframma di campo aperto tutto o al minimo. 72