SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA



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SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO VSSP 2) Codice di accreditamento: NZ 01965 3) Classe di iscrizione all albo: Iª Classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: SOLIDARIETA APPLICATA obiettivo ammalati psichici e famiglie 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Assistenza A13 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

L area territoriale in cui si sviluppa il progetto è il territorio della città di Torino e i comuni limitrofi con una popolazione di circa 1.200.000 abitanti. E statisticamente accertato che circa il 3% della popolazione soffre di una patologia psichiatrica grave (schizofrenia e depressione maggiore - dati OMS). Tale percentuale esclude le forme più leggere sebbene preoccupanti (nevrosi, disturbi dell umore, ecc.) che incidono anche per il 20%. Ne consegue che l incidenza delle sole forme gravi nel territorio torinese interessa oltre 36.000 persone e coinvolge altrettante famiglie che pertanto sono interessate al nostro intervento. Si è calcolato che alla nostra associazione nel corso di un anno si rivolgono circa 500 famiglie per aiuto, consiglio e sostegno psicologico. Proprio in difesa di questi sofferenti e delle famiglie disperate e sole, nel 1988 è sorta a Torino la nostra associazione - ad opera di due mamme con lo stesso angosciante problema: la malattia mentale di un figlio - composta da persone che condividono lo stesso dramma e da volontari in grado di sostenerli e di aiutarli. Negli anni ottanta si negava la malattia mentale che veniva minimizzata ad un disagio determinato da una società repressiva borghese e dall ambiente familiare. La famiglia veniva pertanto colpevolizzata e inascoltata. Fu così che l associazione cercò di avviare una giusta informazione sulla malattia mentale, denunciando le gravissime conseguenze dell abbandono del malato, soprattutto dei giovani a rischio di cronicizzazione, e delle famiglie sovente disgregate e distrutte da disperazione e impotenza. Al di là dell azione di movimento di opinione e di denuncia ci si rese conto che si dovevano sviluppare anche iniziative concrete, volte a dare un aiuto immediato, una speranza ai tanti famigliari che si rivolgevano alla nostra associazione per chiedere di essere correttamente indirizzati alle strutture competenti, per essere consigliati sull atteggiamento da tenere con i famigliari malati, per essere ascoltati senza essere biasimati. Sorsero così diverse attività a favore di malati e famigliari, che in molti casi hanno costituito un modello in seguito ripreso dai Dipartimenti di Salute Mentale. Ad esempio: a sostegno della famiglia: Accoglienza e ascolto partecipe quotidiano dei famigliari che chiedono informazioni su problemi assistenziali, previdenziali, legali, ecc. Azione di mediazione tra famigliari e Servizi Psichiatrici territoriali per una migliore comprensione delle situazioni più difficili Corsi di sostegno: psicoeducazionali e di antistress individuali, volti a migliorare la convivenza con il malato e rendere meno conflittuale la vita in famiglia Gruppi di auto-aiuto A supporto del malato furono previste: Attività varie di risocializzazione presso il nostra Centro di Incontro Compagnia e accompagnamento individuale dei malati, mediante il volontarioamico che con uscite di vario tipo e con visite al domicilio tenta di rompere l isolamento e la solitudine non solo della persona in difficoltà ma di tutto il nucleo familiare. I volontari, rigorosamente selezionati, devono frequentare un corso di formazione e successivamente vengono seguiti nella loro difficile attività con una supervisione permanente da parte di psichiatri. L attività dell associazione è diffusa in Piemonte e Valle d Aosta con 12 sedi ed è inoltre estesa su tutto il territorio nazionale tramite il sito www.sospsiche.it, attraverso il quale ci pervengono numerose richieste di aiuto.

7) Obiettivi del progetto: Finalità: 1) Fronteggiare con spirito di solidarietà e con aiuto concreto il dramma della malattia mentale e l abbandono di malati e famiglie: far parte di una associazione è la grande possibilità per non essere soli per non soccombere al peso di una responsabilità impossibile da sopportare individualmente. Il parlare, il confrontarsi, l esprimere liberamente le proprie angosce senza provare vergogna, danno forza di sconfiggere ingiustificati sensi di colpa e di reagire 2) Informare l opinione pubblica 3) Intervenire a livello regionale e nazionale per il miglioramento delle leggi e per la loro corretta applicazione. Obiettivi: 1) Combattere lo stigma e la paura che circondano la malattia mentale; 2) Coinvolgere i giovani nella creazione di una rete di sostegno alle famiglie degli ammalati psichici che riduca l abbandono, lo stigma, il senso di impotenza nei rispetti della malattia; 3) Rafforzare le già esistenti attività di risocializzazione offerte agli ammalati. Risultati attesi: 1) Potenziare l attività di informazione sulla malattia mentale, i cittadini, quando incominciano a conoscere la malattia, non sono più così spaventati e stigmatizzanti nei confronti del malato. 2) Aumentare le opportunità di sostegno alle famiglie con malati psichici e i volontari acquisiscono esperienze e conoscenze in un settore estremamente difficile e di urgenza sociale 3) Aumentare le opportunità di risocializzazione, i malati seguiti sia con l accompagnamento che con i gruppi si sentono meno isolati e acquisiscono più autonomia 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Nel primo periodo tutti i giovani in servizio civile presso il VSSP saranno inseriti nel percorso di formazione generale descritto nei punti successivi (30 35), questo momento, così come il percorso di tutoraggio, diverrà occasione privilegiata di conoscenza e confronto tra i giovani in Servizio Civile Nazionale nel VSSP ma operanti in diverse realtà del volontariato. Successivamente entreranno in servizio presso le sedi prescelte dove verranno accolti dall operatore locale di progetto che si farà carico di inserirli nell Ente attraverso una specifica formazione. L operatore locale di progetto oltre a divenire il punto di riferimento dei giovani durante i 12 mesi di servizio sarà il tramite attraverso cui conoscere l associazione (la storia, i servizi offerti, i soci, ecc ). Lo scopo del progetto è di potenziare e sviluppare ulteriormente, con l aiuto dei volontari in servizio civile, profittando della continuità di prestazioni da loro offerta,

tutte quelle attività di sostegno alle famiglie e di risocializzazione nei riguardi dei malati psichici che la nostra associazione mette in atto da diversi anni. Nel contempo il progetto è in grado di offrire ai volontari in servizio civile che intendano proseguire la loro opera nel campo della psichiatria la possibilità di acquisire una preziosa esperienza pratica sotto la guida di esperti. Il progetto si esplica in diverse tipologie di intervento rivolte sia al malato che alle famiglie con all interno un componente affetto di patologia psichiatrica. Per le famiglie: a) L ascolto familiare è una ns. caratteristica specifica che abbiamo sperimentato dalla nascita dell associazione avvenuta nel 1988. Volontari esperti, previo appuntamento, incontrano i familiari e con un ascolto amicale si fanno carico delle esperienze emotive negative, a volte drammatiche, dei racconti di sofferenza che hanno caratterizzato i mesi, a volte gli anni, del vissuto familiare, e, quando è possibile cercano di alleviare con un intervento pratico i problemi più urgenti. Alcune volte propongono aiuti utilizzando i nostri settori specifici. b) Lo Sportello Informativo che si pone come obiettivo di 1) aiutare malati e familiari a cercare di risolvere problemi di tipo sanitario, assistenziale, legale e lavorativo 2) favorire il riavvicinamento del malato e della famiglia ai servizi sociosanitari e assistenziali Per i malati: a) il Volontario Amico che con un azione diretta sul malato ne favorisce il recupero umano e sociale. E un compagno/a di uscite, un amicizia disinteressata e costante che favorisce la risocializzazione e aiuta vincere l isolamento che spesso è una delle componenti più difficili da superare nella malattia e nel contempo offre sollievo per qualche ora alla settimana la famiglia del malato. b) b) il Centro di incontro Speranza per malati e volontari, che con i gruppi musica, canto, espressione corporea, computer, giornalino e arte varia promuove la risocializzazione, cercando di recuperare potenzialità e capacità affievolite o cancellate dalla malattia, di sviluppare predisposizioni e inclinazioni, creare spazi mentali attraverso spazi fisici, spazi concreti che favoriscano la consapevolezza di se stessi, la consapevolezza degli altri e poi con gli altri. All interno di queste attività i volontari in servizio civile verranno impiegati, dopo il corso di formazione specifico, nell affiancare gli esperti ed i volontari già in attività, cosa che permetterà loro un approfondimento di conoscenza e di esperienza che servirà per prepararsi ad una professione nel campo sanitario, assistenziale, educativo e comunicativo. c) un ulteriore attività che intendiamo potenziare, e che sino ad ora non si è potuta sviluppare pienamente a causa della carenza di addetti, è il Centro Feste e domeniche. Si tratta di feste e gite da svolgersi durante il sabato, la domenica e gli altri giorni festivi sia nella sede dell associazione che fuori sede, aperti ai malati, ai loro familiari, ai volontari e agli amici in modo che la solitudine che spesso avvolge i malati nei momenti di festa, sia minimizzata e si vivano

momenti di serenità, dove la malattia lasci spazio alla normalità. Nell organizzazione di questi eventi la presenza dei volontari in servizio civile sarà particolarmente utile, poiché aiuteranno i responsabili del centro nella progettazione, nell organizzazione e nella gestione delle feste e delle gite. Per l associazione riveste particolare importanza il sito web www.sospsiche.it che conta oltre 200.000 visite all anno e che attualmente è in fase di ristrutturazione in cui i giovani potranno essere impegnati nell' aggiornamento e nel controllo della gestione delle varie sezioni esistenti. I volontari in servizio civile potranno inoltre partecipare all organizzazione dei corsi di seguito elencati, provvedendo inoltre, in caso di bisogno, a tenere compagnia agli ammalati, mentre il familiare è impegnato: nei Corsi psicoeducazionali rivolti ai familiari con lo scopo di aiutarli nella gestione delle relazioni intrafamiliari e di informali circa gli strumenti di supporto e cura (legislativi, farmacologici, psicoterapici e riabilitativi). nei Corsi di Auto-Mutuo Aiuto per le famiglie per comprendere le esperienze come processi evolutivi, che da luogo di condivisione di problemi diventa strumento di miglioramento della qualità della vita e della propria autostima, di socializzazione, di affermazione dei propri diritti e di iniziativa sociale. negli Incontri individuali di sostegno psicologico antistress per dare sostegno ai familiari provati dalla malattia al fine di diminuire l emotività espressa e migliorare il clima familiare con l aumento delle conoscenze, della capacità di risoluzione dei problemi e delle abilità comunicative. Vengono inoltre organizzati diversi cicli di conferenze ed incontri rivolti di volta in volta agli allievi di scuola media superiore; al personale docente e non docente; alle famiglie parrocchiali e riguardanti la malattia mentale, come prevenirla, come combatterla. I giovani in servizio civile aiuteranno gli esperti dell associazione nella preparazione e organizzazione degli incontri e degli eventi. Nella loro azione concreta all interno dei settori sopra descritti i volontari del servizio civile saranno affiancati da operatori volontari e non con un supporto operativo e organizzativo nelle singole fasi dell intervento L impegno sarà diversificato a seconda delle preferenze del giovane e delle sua predisposizioni e capacità. Durante i 12 mesi di servizio civile si chiederà a ciascun giovane di redigere un diario sulla loro esperienza con lo scopo di utilizzare questo materiale per elaborare un libro sul Servizio Civile Nazionale nell ente VSSP. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 4 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Monte ore annuale di 1400 ore con minimo 12 ore settimanali 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Una volta al mese disponibilità alla domenica e nei giorni festivi; flessibilità oraria. E richiesta inoltre ai/alle volontarie di attenersi agli obblighi di privacy 16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Requisti obbligatori: Nessuno Requisiti preferenziali: Conoscenza dei principali programmi software per la gestione dei sito Possesso di patente di guida Indifferente il possesso di un diploma 17) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Locali e materiali necessari alle attività risocializanti (strumenti musicali, materiale per attività artistiche, computer, ecc). Sito internet, strumentazione d ufficio (computer, telefono, fax, stampanti, ) materiale informativo. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 18) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: All interno del percorso di formazione specifica è previsto un corso per il conseguimento del patentino europeo ECDL riconosciuto dalla Comunità Europea. Per l area relazionale il percorso formativo di cui giovani del servizio civile potranno usufruire è estremamente vario e servirà loro nella vita professionale

soprattutto se i loro studi sono in area medica, psicologica e sociale. Il contatto quotidiano con i malati e le loro famiglie permetterà ai volontari di approfondire la loro conoscenza sia della malattie che delle problematiche familiari da esse scatenate, fornendo loro una utile esperienza non solo per le loro futura vita lavorativa ma anche nel privato. La conoscenza delle esigenze pratiche di una famiglia oberata dai problemi di ogni genere che quotidianamente si presentano, la capacità che si acquista con l esperienza diretta nel risolvere tali problemi, saranno di grande utilità ed aiuto per coloro che intendono intraprendere un attività nel sociale. Noi saremo in grado di certificare che alla fine dell anno di volontariato i giovani avranno acquisito una solida e vasta esperienza nel campo dell assistenza ai malati mentali ed ai loro familiari. Formazione generale dei volontari 19) Sede di realizzazione: VSSP VIA TOSELLI 1 10100 TORINO 20) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale consiste in un percorso di formazione iniziale, nella fase di avvio al servizio civile. E strutturata in 6 giornate consecutive di 5 ore ciascuna, suddivise in moduli tematici. Si rivolge a gruppi di volontari non superiori alle 30 persone, costituiti su base omogenea di territorio e/o di ambito di azione. Viene svolta in strutture in grado di preservare i confini di un adeguato setting formativo con gruppi di partecipanti adeguati (non superiori 25 volontari). Alcune parti della formazione saranno fatte attraverso lezioni frontali, per la restante parte si utilizzeranno metodologie che favoriranno la partecipazione dei giovani (lavoro in gruppo, brainstorming.).. 21) Contenuti della formazione: Storia e normativa del SCN volontario Aspettative dei giovani Diritti e doveri dei volontari e delle associazioni ospitanti La relazione d aiuto, aspetti: legali, psicologici, sanitari, amministrativi, informatici. La costruzione di percorsi di accoglienza nel progetto Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 22) Sede di realizzazione: VSSP Via Toselli, 1-10100 Torino Sede DI.A.PSI Piemonte - Via A. Sacchi 32 10128 Torino

23) Contenuti della formazione: Per il corso ECDL: Concetti teorici di base Uso del computer e gestione dei file Elaborazione testi Foglio elettronico Basi di dati Strumenti di presentazione Reti informatiche (Internet Posta Elettronica) Per il corso dell Ass. DIAPSI: L Associazione DIAPSI (storia e finalità) Principali patologie psichiatriche, le cure e la riabilitazione Principali casistiche di richieste assistenziali Metodi di approccio relazionale con i malati Metodi di approccio relazionale con i familiari Illustrazione delle attività dell associazione Principali utilizzi degli strumenti informatici per l aggiornamento e il monitoraggio del sito web 24) Durata: Corso ECDL: 30 ore Corso DIAPSI: 57 ore Totale ore 87 ore

Data 22 settembre 2005 Il Progettista Franco MUZIO Il Responsabile legale dell ente/ Il Responsabile del Servizio civile nazionale Dott.ssa Maria Paola Tripoli