Literary Translation and Beyond / Traduzione letteraria e oltre La traduzione come negoziazione dell'alterita La traduzione come negoziazione dell alterità Bearbeitet von Rosella Mallardi 1. Auflage 2008. Taschenbuch. 309 S. Paperback ISBN 978 3 03911 500 6 Format (B x L): 15 x 22 cm Gewicht: 450 g schnell und portofrei erhältlich bei Die Online-Fachbuchhandlung beck-shop.de ist spezialisiert auf Fachbücher, insbesondere Recht, Steuern und Wirtschaft. Im Sortiment finden Sie alle Medien (Bücher, Zeitschriften, CDs, ebooks, etc.) aller Verlage. Ergänzt wird das Programm durch Services wie Neuerscheinungsdienst oder Zusammenstellungen von Büchern zu Sonderpreisen. Der Shop führt mehr als 8 Millionen Produkte.
Buona parte dei saggi raccolti in questo libro sono stati presentati nel corso del seminario Literary Translation and Beyond / Traduzione letteraria e oltre tenutosi a Bari il 19 20 maggio 2006. Il titolo del Seminario era inteso a sviluppare non solo la riflessione intorno alla traduzione letteraria nel senso più proprio del termine, con la sua lunga storia costellata di momenti più o meno fortunati, con il suo prezioso patrimonio secolare ricco di metodologie, strumenti e studi critici, ma, con l avverbio finale, voleva anche richiamare l attenzione sul vasto orizzonte di scuole e prospettive apertosi negli anni più recenti, considerato che la società europea e occidentale in genere si evolve sempre più all insegna del multiculturalismo e della mescolanza etnica, ed appare altresì proiettata verso un mondo globalizzato. In Occidente la traduzione, in particolare quella specializzata e anche quella letteraria, a partire dal secondo dopoguerra del secolo scorso e poi soprattutto dagli anni ottanta, ha ricevuto un impulso notevole grazie alla forte crescita ed espansione dell industria culturale, e ha guadagnato spazi sempre più rilevanti nei circoli e nei dibattiti culturali, nei mezzi di comunicazione sociale, e in Italia, a livello accademico, da qualche anno, si vede riconosciuta anche una centralità e persino un autonomia curriculare senza precedenti grazie alla istituzione di nuovi profili formativi e professionali, in particolare quelli afferenti alla mediazione linguistica e interculturale. I nuovi spazi istituzionali assegnati alla traduzione contribuiscono a loro volta a diffondere la coscienza e la pratica sociale della multiculturalità e dello scambio internazionale soprattutto tra le nuove generazioni, ad incrementare considerevolmente il corpus dei testi tradotti, e a stimolare la riflessione critica circa la natura, il significato e la pratica del tradurre.
Gli studi attuali sulla traduzione, che negli anni settanta hanno fondato un proprio ambito disciplinare specifico, i Translation Studies, sono apparsi in origine come una branca del sapere e della ricerca accademica nel più ampio movimento dei Cultural Studies, gli studi culturali anglo-americani che, nati in suolo britannico nel secondo dopoguerra del secolo scorso, si posero il problema della ridefinizione del concetto di cultura e di identità. Pur partendo dal riconoscimento della profonda influenza che i gruppi sociali egemonici, tramite i centri di potere politici, economici e istituzionali, operano nella produzione, nella diffusione e nell uso del prodotto culturale, gli Studi Culturali riconsiderarono l idea di cultura come una rete complessa e dinamica di stili di vita e ideologie appartenenti ai differenti gruppi sociali, distinti per classe, genere e provenienza etnica. La rivalutazione della cultura popolare e quella della tradizione culturale orale, per lungo tempo marginalizzate ed escluse dal canone, tra le altre cose, misero soprattutto in evidenza il ruolo fondamentale della lingua, e propriamente del discorso, in quanto veicolo e insieme luogo di confronto e di negoziazione tra il vissuto e i valori specifici che costruiscono l identità e i discorsi del singolo individuo, e i modelli elaborati, trasmessi e legittimati dai discorsi dei differenti gruppi sociali. Di qui un ampia riflessione critica sulla mediazione in genere e sulla traduzione in particolare come forma privilegiata di scambio e negoziazione di valori e ideologie afferenti a e caratterizzanti un determinato periodo storico. In tale contesto, i Translation Studies, pur nel recupero critico del bagaglio storico tramandato dalla retorica classica, oltre che dalla filologia e dallo storicismo ottocenteschi, e avendo superato il problema del prescrittivismo e concetti come quello della equivalenza tra testo fonte e testo d arrivo, posero l accento sempre più sul cultural transfer, secondo cui è nella dimensione culturale che propriamente si colloca e si individua il processo traduttivo. Dal confronto con le esperienze più innovative nella linguistica quella sistemica funzionale e quella cognitiva la psicolinguistica, la sociolinguistica, la semiotica testuale, la filosofia del linguaggio, e senza contare gli strumenti provenienti dai sempre più avanzati
sistemi tecnologici e computerazionali, i TS elaborarono un approccio teorico-descrittivo alla traduzione. I TS registrano oggi in Italia e in Europa una varietà ragguardevole di scuole, indirizzi e metodi che contribuiscono a sostenere percorsi formativi finalizzati alla traduzione specializzata, con le sue articolazioni interne di interpretariato e traduzione simultanea, un settore in fortissima espansione e più direttamente rispondente alle domande del mercato e dell industria. Uno spazio più contenuto, ma di tutto rispetto, è sicuramente riservato alla traduzione letteraria, che oggi risulta significativamente arricchita dalle più recenti acquisizioni delle scienze linguistiche e filologiche, dalla pragmatica testuale, dalle teorie sociali e dalla costante rivisitazione critica del canone e della storiografia letterari. Se è vero che la traduzione è un processo, grazie al quale alla catena di significanti che costituisce il testo di partenza si sostituisce quella della lingua di arrivo, è altrettanto vero che quei significanti comportano la previa interpretazione da parte del traduttore, tale che traduzione e interpretazione costituiscono momenti inscindibili. Va poi precisato che alla imperfetta corrispondenza lessico-semantica discendente dalla personale capacità interpretativa del singolo traduttore si aggiunge una difficoltà di resa che varia a seconda della tipologia dei testi tradotti. A differenza delle traduzioni specializzate che si basano essenzialmente sulla referenzialità dei termini, ovvero su un elevato grado di univocità a livello endolinguistico e di biunivocità a livello interlinguistico, la traduzione letteraria si caratterizza prima di tutto per la forte opacità e densità a livello semantico e simbolico. È utile precisare che il termine letteratura viene nei TS correntemente adottato secondo l accezione anglosassone, e cioè sia restrittivamente, come scrittura di opere letterarie propriamente dette, che estensivamente, come produzione di opere di filosofia, economia, diritto e quanto attiene alle humanities. Nei contributi che compongono questo libro si privilegia il senso restrittivo. Orbene, la difficoltà fondamentale della traduzione letteraria rispetto a quella specializzata consiste nell uso altamente sofisticato della lingua, al punto da costituire un sistema di secondo grado rispetto a quello della lingua naturale, e
questo per tutta una serie cospicua di fattori individuanti come la connaturata funzione poetica tipica della lingua letteraria, o la infunzionalità del sistema letterario in sé, la ricerca di particolari effetti retorici atti a conferire maggiore incisività alla frase, la raffinata sperimentazione a livello di strutture morfosintattiche e di lessico, la densità simbolica propria della mitopoiesi letteraria, costantemente riassunta, rivisitata e rigenerata dalla sensibilità individuale del singolo scrittore, la plasticità della rappresentazione letteraria, luogo di coltura, di confronto e di rigenerazione di motivi e paradigmi formali ed estetici consegnati da una storia millenaria. Di fatto, la densità semantico-simbolica e l originalità stilistico-estetica, tipiche di ogni scrittura letteraria, finisce con il configurare un architettura unica, integrale, dove ogni spostamento rischia di introdurre un elemento di caos. Pertanto, l impossibilità di reperire modelli paralleli nella lingua d arrivo come invece succede nella traduzione specializzata rende il lavoro della traduzione letteraria particolarmente impegnativo, problematico e fitto di ostacoli. Se la composizione di un qualsivoglia testo è sempre storicamente determinata, nel senso che essa fa riferimento ai valori e ai significati correnti in uno specifico periodo storico, nel momento della traduzione tale contesto linguistico-culturale del testo di partenza, nella sua condizione derivativa e differita nello spazio e nel tempo, viene a confrontarsi e a problematizzarsi con quello del testo di arrivo. Fermo restando che anche al traduttore letterario si chiede di emulare una corrispondente coesione-coerenza nella scelta delle strategie traduttive, nel caso del prodotto della traduzione letteraria, il processo traduttivo-ermeneutico appare vieppiù complesso per la presenza di componenti specifiche di tipo propriamente estetico, intertestuale e metaletterario. Se è vero che la lingua letteraria rappresenta il terreno privilegiato in cui la lingua sviluppa in maniera autonoma tutte le sue potenzialità, in cui lo scrittore regna sovrano, allora in questa illimitata libertà risiede la forza della letteratura e, insieme, da essa discendono gli infiniti dubbi e le implacabili sfide al e del traduttore.
Dalla consapevolezza di questa oggettiva difficoltà nascono le molteplici e variegate proposte di metodi, approcci, teorie e riflessioni che puntualmente si misurano con le relative applicazioni testuali. In questo nesso inestricabile tra traduzione e interpretazione si colloca tutta una serie di approcci specializzati, ovvero la individuazione di prospettive distinte e tuttavia intersecantesi. Così, accanto all approccio teorico più interessato ai principi generali del tradurre, ve ne sono altri che approfondiscono il sistema di relazioni tra testo tradotto e contesto culturale di arrivo, ovvero tra funzione, processo e prodotto della traduzione da un lato e il contesto di ricezione dall altro, altri ancora privilegiano lo studio degli aspetti teorici e applicativi più specificamente funzionali alla didattica del tradurre, quali i metodi di insegnamento, le tecniche di verifica dell apprendimento e la programmazione curricolare. I saggi qui presentati affrontano taluni aspetti relativi alle problematiche fondamentali, ovvero in che misura e in base a quali giustificazioni il testo di partenza viene addomesticato e familiarizzato nella lingua e nella cultura di arrivo, o in che modo e in che misura la traduzione corrisponde più scrupolosamente al gusto e al senso dell originale, secondo un orientamento critico che trovò la sua prima sistematizzazione in epoca neo-classica e romantica, quando al momento pre-storicistico caratterizzato da un forte spirito nazionalistico addomesticante si contrappose quello storicistico in linea con la filologia. All interno delle due polarità in cui si dispiega l atto del tradurre, vengono a configurarsi diverse tipologie di traduzione, da quella fondata sulla ricerca filologica ed esegetica più rispettosa del testo fonte, a quella più attenta alle modalità e alle occasioni di ri-scrittura, soprattutto se si tratta del traduttore-scrittore, a quella che trae ispirazione dal testo fonte per trasporlo, parodiarlo, parafrasarlo, imitarlo e adattarlo in uno stesso o in un altro genere letterario o in un codice differente.