DOCUMENTO DEL CONSIGLIO



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ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE T. CATULLO - BELLUNO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Socio Sanitari e Liceo Artistico Distretto Scolastico n. 3 - Presidenza e Segreteria: Via Garibaldi, 10 32100 Belluno Tel. 0437 943066 Fax 0437 25073 C.F. 80005250255 E-mail: info@istitutocatullo.it www.istitutocatullo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 C TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI a.s. 2013/2014

INDICE PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE 5 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 6 analisi della situazione - livello comportamentale 6 definizione degli obiettivi comportamentali 7 analisi degli obiettivi cognitivi trasversali 7 obiettivi disciplinari specifici contenuti 7 valutazione e verifica 8 attività integrative e interdisciplinari 8 attività di orientamento 8 ELENCO DOCENTI 9 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA (relazioni finali e programmi) 10 italiano 10 storia 14 matematica 16 educazione fisica 20 religione 22 francese 24 tedesco 28 spagnolo 32 inglese 36 economia e tecnica dell impresa turistica 42 tecnica della comunicazione e relazione 46 tecnica dei servizi operativi e pratica di comunicazione e relazione 49 geografia 52 storia dell arte e dei beni culturali 54 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 57 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) 58 2

PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto Catullo, fondato nel 1822, è una delle scuole storiche della città di Belluno. E dedicato a Tomaso Catullo (1782-1869), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di mineralogia e geologia. La scuola nacque per rispondere alla domanda di personale qualificato nell amministrazione e nella contabilità d impresa. In 180 anni di attività ha saputo formare migliaia di addetti alla segreteria e alla contabilità apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimentazione, l Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo quattro indirizzi scolastici: Aziendale, Turistico, Socio- Sanitario e della Grafica Pubblicitaria. L Istituto è inoltre iscritto negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331, con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto 2004. L edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia. Il Consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento femminile governato dalla regola delle Clarisse annesso alla chiesa di Santa Maria di Loreto. La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta Favola, oggi Borgo Garibaldi, fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel 1634. Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile 1810. I locali, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi anche come caserma. Nel 1822 furono destinati alla Scuole Comunali Minore e Maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 anche il piano superiore dell ex convento fu adibito a sede scolastica, con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore. Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale che operava anche nelle giornate festive impartendo due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni della Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe in breve in tal credito da richiamare un gran numero di allievi provenienti anche dai comuni limitrofi. Che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne, oltre che nelle mostre della città, anche a Parigi e a Milano, nonché i premi che vi riportarono artisti bellunesi come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini e molti altri che avevano appreso in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, della pittura, dell intaglio in legno e della scultura. Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l Istituto fu trasformato in 3

Scuola Reale Inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie d istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a mano libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pareggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e ai concorsi per l impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, come esigeva la Legge, l istruzione tecnica dall elementare, affidava l intero peso economico dell istruzione tecnica al Comune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo". I risultati conseguiti da questa scuola nel corso della sua storia si possono desumere dalle medie dei frequentanti e dei promossi, e dal positivo collocamento che i licenziati hanno potuto trovare nei diversi rami delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private. Oggi, in stato di grave carenza occupazionale, sarebbe troppo bello affermare che tutti i neo-diplomati della nostra scuola vengono adeguatamente assorbiti dal mondo del lavoro; ci piace di più sottolineare che sono in aumento coloro che trovano occupazione coerente con il proprio diploma e quelli che continuano la loro formazione all Università. 4

PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI In un contesto economico-produttivo generale che evidenzia incessanti innovazioni tecnologiche e rapidi cambiamenti non solo nel campo del lavoro ma anche negli usi e costumi, nelle abitudini di vita e nei consumi, determinando la rapida obsolescenza delle nozioni e delle abilità di ordine meramente esecutivo e imponendo la necessità di acquisire grande flessibilità e capacità di adattamento, l intervento formativo nel settore turistico deve porsi nell ottica dell innovazione e dell approccio alla complessità in una dimensione di conoscenze e competenze non parziale, settoriale o puramente logistica, ma globale e sensibile alle molteplici influenze che interagiscono dinamicamente nella determinazione del fenomeno turistico. Ciò richiede operatori che non solo conoscano in modo approfondito le caratteristiche del fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che siano innanzitutto in possesso di un ampia cultura di base, di spirito di iniziativa, di senso critico, di capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza, di disponibilità e di interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal mondo esterno. Il Tecnico dei Servizi Turistici deve perciò possedere un ampia ed essenziale cultura di base storica, geografica, giuridico-economica, politica e artistica; la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere; la conoscenza approfondita dei prodotti turistici e delle fasce di possibile utenza; la conoscenza dei canali di commercializzazione e di marketing e la padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione all utilizzo degli strumenti informatici. QUADRO ORARIO DISCIPLINE CLASSI I II III IV V Lingua e letteratura italiana 5 5 3 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Matematica informatica 4 4 2 3 3 Lingua inglese 4 4 3 3 3 Diritto economia 2 2 2 Scienze della terra e biologia 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Lingua francese/tedesco/spagnolo 3 3 3 3 3 Geografia 3 2 2 Economia turistica 5 6 6 (2) 6 (2) 6 (2) Laboratorio trattamento testi 5 4 2 (2) Tecnica dei servizi operativi (3) Tecnica della comunicazione 2 (1) (3) 2 (1) Storia dell arte 3 2 2 Religione cattolica o alternative 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali 36 36 32 30 30 () compresenza 5

DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE Composizione della classe La classe V C è formata da 21 allievi, di cui 6 maschi e 14 femmine, provenienti dalla classe 4C di questo Istituto. Solo 13 hanno avuto un percorso regolare. Per quanto riguarda la seconda lingua, 4 seguono la lingua tedesca, 5 la lingua spagnola e 12 la lingua francese. Storia della classe Nell anno di qualifica è formata da 21 alunni, provenienti dalle due seconde dell Istituto (6 dalla 2^A; 8 dalla 2^B), dalla 3^C (2 ripetenti), ed i restanti 5 da altri Istituti (1 Falcade; 1 ripetente dai Licei Renier; 3 dal I.T.C. Calvi, dei quali due ripetenti). Agli alunni regolarmente iscritti, si devono aggiungere tre privatisti ammessi a frequentare in qualità di uditori. Di quest ultimi solo uno è stato ammesso a sostenere e ha superato l esame di qualifica. Tutti gli alunni sono stati ammessi al quarto anno. Nel quarto anno è composta da 22 allievi. Continuità didattica dei docenti Nel corso del triennio solo pochi docenti hanno potuto garantire continuità didattica e quindi un rapporto consolidato con gli allievi. Materia Classe III Classe IV Classe V Religione Sciaramenti Sciaramenti Sciaramenti Italiano Del Negro Fajeti Fajeti Storia Del Negro Fajeti Fajeti Storia dell arte Cason Comar Comar Inglese Savaris Savaris Savaris Francese Cianci Premoli Pison Tedesco Montagner Ragazzi Ragazzi Spagnolo Ricchio Setzu Ricchio Matematica Gobbis Beghelli Beghelli Economi tecnica turistica Ranon Ranon Ranon Tecnica di comunicazione Trotta Sgorlon Compresenza Luciani Mastrodonato Trattamento testi Colavecchio Educazione fisica Sommacal Sommacal Sommacal Geografia Donadi Mastrodonato Mastrodonato Sostegno Lombardo Lombardo Lombardo Sostegno - Coordinatore Moro Moro Moro Profilo della classe La classe è eterogenea per capacità, attitudini, applicazione e motivazione allo studio. Per la maggior parte degli allievi, la partecipazione all attività didattica è stata poco attiva e il grado di concentrazione abbastanza limitato. Solo un ristretto gruppo di allievi ha partecipato attivamente, mantenendo un impegno costante, dimostrando determinazione ad evolvere positivamente, 6

apportando un contributo critico e propositivo. La maggioranza non ha manifestato altrettanta attenzione ed interesse, limitando partecipazione e studio al conseguimento di un mero risultato scolastico, con un impegno saltuario e superficiale, scarso rispetto delle consegne, saltuaria frequenza delle lezioni ed alle verifiche effettuate in classe. Se per alcuni alunni sono migliorate le capacità di analisi, l organizzazione autonoma nello studio, l abilità nel costruire relazioni scritte, in molti permane la tendenza ad un assimilazione poco critica delle conoscenze, con uno studio meramente mnemonico. Pochi alunni sono in grado di cogliere autonomamente i collegamenti interdisciplinari; molti incontrano difficoltà e utilizzano un lessico piuttosto povero. La classe ha un buon grado di autonomia nella gestione delle attività extrascolastiche e mantiene un atteggiamento responsabile durante le uscite didattiche, le visite guidate ed il viaggio di istruzione. Sono migliorati i rapporti tra gli studenti, si può rilevare una maggiore solidarietà tra gli stessi, pur permanendo qualche problema di affiatamento. Nel complesso gli allievi hanno tenuto un comportamento corretto, non sono emerse particolari difficoltà di relazione con i docenti e non sono mai sorti problemi disciplinari. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Gli obiettivi programmati dal consiglio di Classe sono stati i seguenti: - Acquisire la coscienza che è possibile aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni professionali e culturali: sostanzialmente acquisito. - Consolidare un atteggiamento attivo e disponibile nelle attività scolastiche: raggiunto in modo soddisfacente solo da alcuni allievi. - Essere puntuali e precisi nella realizzazione delle attività e nel rispetto degli orari scolastici: raggiunto solo da alcuni allievi. ANALISI DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI - Esprimersi in modo chiaro e corretto, sia verbalmente che nel linguaggio scritto, utilizzando anche il lessico specifico delle varie discipline: raggiunto parzialmente. - Raccogliere, vagliare e sistemare i propri appunti in modo organico e sistematico: raggiunto da qualcuno. - Comprendere un testo, individuando gli aspetti fondamentali: sostanzialmente raggiunto. - Comunicare le proprie idee sostenendo le proprie argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che logico: raggiunto parzialmente. OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI - SCELTA DEI CONTENUTI Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento. 7

VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF e nei dipartimenti. Le tipologie degli strumenti di verifica sono varie: test strutturati vero falso, con domande a risposta multipla, a risposta aperta, collegamenti e completamenti, volte a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nell utilizzare tali conoscenze al fine di risolvere semplici quesiti. verifiche orali volte a valutare il grado di competenza linguistica, la capacità di applicazione, la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. verifiche scritte volte a valutare la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite e le competenze consolidate, di costruire testi con registri diversi (temi, articoli di giornale, relazioni) e la capacità di risolvere i problemi proposti. ATTIVITA INTEGRATIVE E INTERDISCIPLINARI VISITE STAGE VIAGGIO DI STUDIO TITOLO PROGETTO Conoscere la Provincia di Belluno DOCENTE REFERENTE Prof.ssa De Pasqual OBIETTIVI DEL PROGETTO Conoscere le Istituzioni del territorio (attività in dettaglio sotto)* Periodo Attività Docente referente Novembre 2013 Visita alla Biennale N. Comar Novembre 2013 La Provincia di Belluno Situazione attuale S. Moro e prospettive future* Novembre 2013 Fiera del turismo a Longarone R.Ranon Gennaio 2014 Visita alla mostra di Pollock presso il N. Comar Palazzo Reale di Milano Marzo 2014 Itinerari di arte e cultura nel territorio S. Moro della Provincia di Belluno* Marzo 2014 Incontro presso l Associazione Bellunesi Savaris-Moro nel mondo* Aprile 2014 Viaggio d istruzione a Barcellona N. Comar Aprile 2014 Teatro in lingua (gruppo francese) L. Pison Maggio 2014 Fitness presso palestra Sporting G. Sommacal 8

ATTIVITA DI ORIENTAMENTO Partecipazione ad incontri con le Università di Padova, Trento, Trieste e Udine, organizzati da Comune, Provincia in collaborazione con il nostro Istituto (capofila della rete di orientamento per la provincia) per gli studenti di quarta e quinta superiore di tutta la provincia. ELENCO DOCENTI MATERIA ITALIANO - STORIA MATEMATICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE FRANCESE SPAGNOLO TEDESCO INGLESE TECNICA TURISTICA STORIA DELL ARTE TECNICA DELLA COMUNICAZIONE TECNICA DEI SERVIZI OPERATIVI GEOGRAFIA SOSTEGNO SOSTEGNO DOCENTE Fajeti Giulio Beghelli Benedetta Sommacal Gabriella Sciaramenti Annamaria Pison Loriana Ricchio Gina Ragazzi Susanna Savaris Irene Ranon Rosaria Comar Nicoletta Sgorlon Chiara Mastrodonato Gianluca Mastrodonato Gianluca Lombardo Grazia Moro Susanna MATERIA ITALIANO - STORIA INGLESE MATEMATICA TECNICA TURISTICA TECNICHE DI COMUNICAZIONE STORIA DELL ARTE DOCENTE ESTERNO ESTERNO ESTERNO INTERNO INTERNO INTERNO Belluno, 14 Maggio 2014 Il coordinatore di classe (Susanna Moro). 9

ITALIANO Docente: Giulio A. Fajeti Ore settimanali: 4 1. Relazione finale sulla classe 2. Programmazione didattico-disciplinare 3. Griglia di valutazione della Prima prova scritta 1. RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La Classe, da me incontrata nel penultimo anno del Quinquennio, ha all inizio palesato tutta una serie di fragilità, tanto riferibili ad un eterogeneo interesse degli alunni per il mondo umanistico, quanto ad una loro pregressa attività di studio piuttosto superficiale. In particolare, diffusa è risultata la mancanza di abitudine alla lettura, quindi l incapacità di tradurre le idee in parole; in aggiunta a questo, scarso o nullo era stato l esercizio negli anni precedenti in relazione alla nuova Prova di Italiano prevista dall Esame di Stato. Nel tentativo di recuperare il tempo perduto, è stata da me proposta un attività di lettura individuale domestica, preferibilmente riferita ad Autori o argomenti del 900 italiano che si potessero intersecare con la programmazione curricolare, con successiva esposizione della sintesi e del personale commento ai compagni, finalizzata alla acquisizione di autostima, di nuovi spazi culturali e di maggior sicurezza nel rapporto dialogico con l altro da sé. Pochi alunni hanno accettato questo impegno, ma chi l ha fatto ha dato senz altro prova di capacità e laboriosità, raggiungendo, a volte, anche buoni risultati. Oltre a ciò, ci si è concentrati sull analisi e l elaborazione del Dossier ministeriale relativo alla Prima prova scritta dell Esame di Stato, utilizzando anche nelle verifiche mensili i Plichi delle precedenti Sessioni ordinarie. In detti percorsi didattici la Classe si è generalmente dimostrata piuttosto aperta, anche se è stato scarsamente approfondito, soprattutto nello studio a casa, quanto proposto nelle ore curricolari: nel complesso, quindi, nel biennio in oggetto, gli alunni hanno dato in maniera spontanea e sicuramente con correttezza e rispetto nei confronti dell Insegnante, chiaramente privilegiando, tuttavia, le Materie di Indirizzo. Non si sono mai verificati episodi di palese rifiuto, né di indisciplina. Mezzi utilizzati M. Sambugar G. Salà Laboratorio di Letteratura Vol. III, La Nuova Italia, 2013; Materiali della Biblioteca dell Istituto Catullo; Resto del Carlino del 9 Febbraio 1896. 10

Criteri e strumenti di valutazione Interrogazioni orali - valutazione secondo i seguenti indicatori: conoscenza degli argomenti, capacità logico-critiche, di collegamento e di approfondimento. Correttezza, chiarezza e proprietà di esposizione. Lavori scritti temi tradizionali, relazioni, riassunti. Nuove tipologie (Saggio breve ed Articolo di giornale) con valutazione secondo la Griglia allegata. Obiettivi raggiunti Suscitamento di interessi duraturi per la Disciplina; avvicinamento e coinvolgimento degli Alunni nella pratica letteraria, vista come testimonianza di civiltà, ma anche fonte di piacere intellettuale; acquisizione di strumenti di analisi e di lettura, nei diversi ambiti di studio della letteratura; fornitura di un sapere letterario di base, prima tappa di conoscenza che successivamente l auspicabile consuetudine con il mondo umanistico potrà ampliare. Belluno, 14 Maggio 2014 L Insegnante (Giulio A.Fajeti). 11

2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE L Età del Decadentismo G. Pascoli cenni biografici Resto del Carlino del 9 Febbraio 1896: Ricordi di un vecchio scolaro. Da Myricae : Romagna; X Agosto, Lavandare. Da Canti di Castelvecchio : Il gelsomino notturno; La cavallina storna; La mia sera. Da Primi poemetti : L aquilone. G:D Annunzio: cenni biografici. Laudi - Alcyone: La pioggia nel pineto; Meriggio. Da Il piacere : Ritratto di un esteta. Da Notturno : Il deserto di cenere. G.Gozzano:cenni biografici I colloqui : La signorina felicita ovvero la felicità. Le Avanguardie storiche F.T.Marinetti: cenni biografici Il Manifesto futurista - 1909 Manifesto tecnico della letteratura futurista Da Zang-tumb-tumb Adrianopoli Ottobre 1912 : Bombardamento di Adrianopoli A. Palazzeschi cenni biografici Da L incendiario : Lasciatemi divertire. La poesia nella trincea G. Ungaretti cenni biografici Da L allegria : I fiumi; San Martino del Carso; Veglia; Soldati; Sono una creatura. L esperienza letteraria contemporanea L. Pirandello cenni biografici Da Novelle per un anno : L eresia catara; Il treno ha fischiato; La patente. Il fu Mattia Pascal : sintesi del romanzo. I. Svevo cenni biografici Da La coscienza di Zeno : Prefazione e preambolo; L ultima sigaretta; Un salotto mai più interdetto. C.Levi:cenni biografici Cristo si è fermato a Eboli : Superstizione, medicina e magia. 12

La Seconda guerra mondiale: testimonianze letterarie P. Levi - cenni biografici Da Se questo è un uomo : L Epigrafe; I sommersi e i salvati. G. Bassani - cenni biografici Da Il giardino dei Finzi Contini : Sintesi del romanzo. Successivamente alla stesura del presente Documento verranno proposti, a completamento del percorso letterario nell ambito del 900, i seguenti Autori: La prosa: M. R. Stern - cenni biografici Da Il sergente nella neve : L isba. Ritratti - Intervista di M. Paolini, Asiago, 2000. D.Buzzati - cenni biografici Da Sessanta racconti : Notte d Inverno a Filadelfia G. Guareschi cenni biografici Da Candido : L anello. La poesia S. Quasimodo - cenni biografici Da Giorno dopo giorno : Milano, Agosto 1943; Alle fronde dei salici; Uomo del mio tempo. Proiezione dei film: C. Mazzacurati / M. Paolini: Intervista a Mario Rigoni Stern; Kaos; La coscienza di Zeno. Belluno, 14 Maggio 2014 L Insegnante (Giulio A.Fajeti). In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa De Bona Chayet Luca 13

STORIA Docente: Giulio A. Fajeti Ore settimanali: 2 1. Relazione finale sulla classe 2. Programmazione didattico - disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Lo studio della Storia del 900 italiano e, in alcune parti, europeo è avvenuto in modo tradizionale, sulla base di un preciso iter cronologico: fondamentale risultato quello di aver sviluppato, negli Alunni, la coscienza di appartenere ad una civiltà che si è mossa in maniera graduale e sempre consequenziale. Uno studio, quindi, non tanto mnemonico, ma il più possibile consapevole e ragionato: in quest economia, si è proceduto pari passo con l analisi dello sviluppo letterario coevo, anche ai fini di un impostazione realmente interdisciplinare del lavoro e del possibile Colloquio d esame. La Classe ha reagito, tutto sommato, accettabilmente alle mie proposte, anche se, da parte di molti Alunni, non c è stato il necessario impegno che il difficile studio della Storia richiede; i loro risultati conclusivi, pertanto, anche in termini di oggettiva preparazione, si possono facilmente intuire. Mezzi utilizzati Brancati Pagliarani Le voci della Storia 3 Il Novecento La Nuova Italia, Firenze 2008 Filmati a cura di Rai Trade sulla Storia del Fascismo 2007-2009 Criteri e strumenti di valutazione Almeno un interrogazione orale per Trimestre con valutazione secondo i seguenti indicatori: Conoscenza degli argomenti trattati Capacità logico-critiche, di collegamento e di approfondimento Correttezza, chiarezza e fluidità di esposizione Obiettivi raggiunti Acquisizione e consolidamento di una formazione storica di base e l attitudine a problematizzare; utilizzazione corretta di Fonti e Documenti nonché di schemi cognitivi formati con lo studio della disciplina, per analizzare la trama delle relazioni economiche, sociali, politiche e culturali nella quale si è inseriti; sviluppo della capacità di individuare analogie e differenze, nel tempo e nello spazio, nel medesimo settore di attività umane. Belluno, 14 Maggio 2014 L Insegnante (Giulio A. Fajeti). 14

2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE La crisi del dopoguerra in Italia La Pace di Versailles; La Questione di Fiume ; Il Biennio rosso. Le conseguenze della guerra. La nascita del Partito fascista. La marcia su Roma. L esautorazione del Parlamento. Il delitto Matteotti. Le Leggi fascistissime. L organizzazione del consenso. I Patti lateranensi. Il controllo dei mezzi di comunicazione da parte di Benito Mussolini. La politica economica e la guerra in Etiopia. L economia autarchica. La Seconda guerra mondiale La prova generale del Secondo conflitto nella Guerra di Spagna. L espansione della Germania nazista. Il Manifesto della razza del 15/07/1938. La Shoah: uno sterminio programmato. Il coinvolgimento dell Italia nella Seconda guerra mondiale: Campagne di Albania, Grecia, Africa e Russia. L entrata in guerra degli Stati Uniti. L Armistizio dell 8 Settembre 1943. La R.S.I.; Nascita della Resistenza. La Guerra di liberazione. Successivamente alla stesura del presente Documento verranno proposti, a completamento del percorso storico nell ambito del 900, i seguenti argomenti: La tragedia delle foibe. Nascita dell ONU. Il Processo di Norimberga. Nascita della Repubblica italiana Verso la Guerra fredda La Conferenza di Yalta. I blocchi contrapposti APPROFONDIMENTI Analisi, proiezione e commento dei seguenti film: Il mandolino del Capitano Corelli; Swing Kids; Fuga per la vittoria. Belluno, 14 Maggio 2014 In rappresentanza degli alunni L Insegnante (Giulio A. Fajeti). De Nardin Elisa De Bona Chayet Luca 15

Docente: Benedetta Beghelli Ore settimanali: 3 MATEMATICA 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe è formata da 21 alunni, provenienti tutti dalla precedente quarta. La partecipazione all attività didattica nel complesso è stata sufficiente, non così l impegno nello studio domestico che si è rivelato alquanto discontinuo per la maggioranza della classe. Il livello della preparazione è mediamente più che sufficiente, con alcuni alunni che hanno conseguito risultati discreti o buoni. C è stata continuità didattica nella materia solo gli ultimi due anni. Il comportamento è stato corretto, la frequenza alle lezioni è risultata regolare per la maggior parte degli alunni. Andamento didattico La classe nel corso di tutto l anno scolastico ha interagito bene con il docente e non vi sono stati problemi. Assai frequentemente, durante tutto il corso dell anno scolastico, si è reso necessario ritornare su argomenti già trattati: ciò nel tentativo di colmare lacune essenzialmente dovute a difetti di attenzione in classe e al tipo di studio domestico. Metodi d insegnamento utilizzati L azione didattico - educativa è stata impostata verso una lezione di facile acquisizione, evitando eccessivi formalismi o concetti troppo teorici. Mezzi usati Libro di testo adottato : Elementi di Analisi Matematica tema Q di Papa e Risposi ed: Il Capitello Tempi del percorso formativo Quadro orario settimanale: 3 ore Le lezioni hanno avuto un andamento nel complesso regolare, ma nel corso dell anno scolastico ci sono state interruzioni dell attività didattica dovute al viaggio di istruzione e uscite varie che hanno comportato un rallentamento dell attività didattica. Pertanto il programma previsto, anche se completo, non è stato approfondito come desiderato. 16

Criteri e strumenti di valutazione usati Mi sono avvalsa di: - Indagini in itinere con verifiche informali; - Risoluzione di esercizi scritti; - Veloci sondaggi orali individuali e collettivi; - Lavori individuali svolti a casa; La valutazione ha tenuto conto: - del raggiungimento degli obiettivi di conoscenza e competenza; - dell impegno e l interesse dimostrati; - della partecipazione alle attività proposte; - della capacità critica; - della capacità espositiva; nel rispetto dei termini previsti dai criteri generali elaborati dal Collegio dei Docenti, contenuti nel POF e nella programmazione del dipartimento. Obiettivi raggiunti La preparazione media attualmente raggiunta dalla classe è discreta rispetto una materia che per la sua reale difficoltà teorica e concettuale pone spesso dei problemi agli alunni. In generale si può affermare che la maggior parte della classe: conosce e sa applicare le procedure di calcolo algebrico per risolvere equazioni e disequazioni; conosce il concetto di funzione reale di una variabile reale, di dominio e codominio; limitatamente alle sole funzioni razionali intere e fratte: sa determinare il dominio della funzione, trovare le eventuali intersezioni della funzione con gli assi cartesiani, studiare il segno della funzione e individuare le zone di piano cartesiano in cui si trova il grafico; conosce il concetto di limite e di funzione continua in un punto e sa calcolare limiti delle funzioni razionali intere e fratte che si presentano anche in forma indeterminata; sa studiare il comportamento di una funzione razionale intera e fratta agli estremi degli intervalli del dominio e trovare gli asintoti verticali e orizzontali; conosce il concetto di derivata di una funzione in un punto e il suo significato geometrico; sa calcolare la derivata di una funzione razionale e intera e fratta applicando le regole di derivazione; sa determinare gli intervalli nei quali una funzione razionale è crescente o decrescente; sa trovare i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione razionale intera e fratta; sa studiare una funzione razionale fratta e tracciarne il grafico. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Benedetta Beghelli) 17

2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE Funzioni di una variabile Obiettivi: - Comprendere la nozione di dominio e codominio di una funzione Contenuti: - Classificazione delle funzioni - Determinazione dell insieme di esistenza di una funzione razionale intera o fratta - Determinazione degli intervalli di positività e di negatività di una funzione razionale intera o fratta Limiti delle funzioni di una variabile Obiettivi: - Introdurre il concetto di limite Contenuti - Approccio di tipo intuitivo al concetto di limite - Calcolo del limite finito e infinito di una funzione razionale intera o fratta - Calcolo del limite destro e del limite sinistro di una funzione razionale intera o fratta - Eliminazione delle forme di indeterminazione: + - ; / ; 0/0 Continuità delle funzioni Obiettivi: - Analizzare le diverse specie di discontinuità delle funzioni Contenuti: - Discontinuità in un punto - Discontinuità di prima, seconda e terza specie - Asintoti verticali e orizzontali Concetto di derivata Obiettivi: - Acquisire il concetto di derivata - Apprendere tecniche di derivazione delle funzioni Contenuti: - Significato geometrico di derivata 18

- Derivata di una costante, di x, di una potenza di x - Operazioni con le derivate: - Derivata della somma di due o più funzioni razionali intera o fratte - Derivata del quoziente di due funzioni razionali Studio del grafico di una funzione Obiettivi: - Saper individuare gli intervalli di crescenza e decrescenza - Saper individuare i massimi e i minimi - Saper disegnare il grafico di semplici funzioni razionali Contenuti: - Studio del segno della derivata prima per la determinazione dell andamento della funzione - Grafico di alcune semplici funzioni razionali. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Benedetta Beghelli). In rappresentanza degli alunni De Nardin Elisa De Bona Chayet Luca 19

Docente: Gabriella Sommacal Ore settimanali: 2 EDUCAZIONE FISICA 1. Relazione finale 2. Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe Gli alunni hanno dimostrato interesse per le attività proposte e la partecipazione è risultata complessivamente costante. Il comportamento è risultato corretto. Andamento didattico Attraverso le attività didattiche si è favorito l incremento delle capacità condizionali, delle capacità coordinative e delle conoscenze teoriche di base. Metodi d insegnamento Dal punto di vista metodologico, le attività sono state presentate in progressione, secondo il principio della gradualità. Mezzi utilizzati Le lezioni si sono svolte prevalentemente in palestra; alcune attività si sono praticate all aperto, allo stadio e al parco; gli alunni hanno aderito ad un corso di fitness. Spazi del percorso formativo Durante l anno scolastico si sono svolti i giochi di squadra: pallavolo, tennis goback, basket, giochi presportivi: pallabase; atletica leggera e orienteering in centro storico; percorsi ginnici; si è svolta una lezione di pattinaggio su ghiaccio e un corso di fitness in palestra attrezzata. Tempi del percorso formativo Settembre-ottobre-novembre: orienteering, atletica leggera: test di resistenza, gioco di squadra: pallavolo; dicembre-gennaio-febbraio: pattinaggio su ghiaccio, giochi di squadra: pallavolo e basket; marzo-aprile: giochi sportivi e presportivi (pallabase e tennis go-back); maggio-giugno: fitness in palestra attrezzata. Criteri e strumenti di valutazione La verifica è stata effettuata attraverso l osservazione sistematica e i test motori; sono state valutate le abilità acquisite da ciascun alunno. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi educativi e didattici, programmati all inizio dell anno scolastico, sono stati raggiunti. Belluno, 14 maggio 2014 L Insegnante (Gabriella Sommacal) 20