Comune di Modena IL PIANO PER LA SALUTE NEL COMUNE DI MODENA Programma di Azioni sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro Validità 2003-2007 Paolo Tori Gruppo di Coordinamento Piano per la Salute
La salute In base alla definizione fornita dall'oms quando ci si riferisce al concetto di salute non si intende la semplice assenza di malattia, ma un più ampio concetto di benessere che rimanda alle tre dimensioni di cui si compone la vita degli individui che sono: la dimensione fisica, la dimensione psichica, e quella relazionale. E nell equilibrio e nella relazione tra queste tre dimensioni che il concetto di salute o benessere trova la sua massima espressione.
I DETERMINANTI DI SALUTE NON MODIFICABILI (ad esempio l età, il sesso, ecc.) MODIFICABILI, quali: -i FATTORI AMBIENTALI (ad esempio la qualità dell aria, dell acqua, degli alimenti, del territorio, della città, della casa, ecc.) -i FATTORI SOCIALI ed ECONOMICI ( ad esempio la povertà, la disoccupazione, l emarginazione, ecc.) -gli STILI DI VITA (ad esempio l alimentazione, l attività fisica, l abitudine a fumare e a bere, ecc.) -la DISPONIBILITA e L ACCESSO ai SERVIZI di QUALITA (ad esempio i servizi sociali, sanitari, educativi, ricreativi, di trasporto, ecc.)
PIANI PER LA SALUTE sono piani poliennali che: individuano le cause che mettono a rischio la salute; ricercano le soluzioni giuste per potere eliminare o almeno ridurre tali cause; richiedono la partecipazione diretta di quanti possono intervenire per migliorare la situazione esistente; rappresentano le modalità con cui gli Enti Locali integrano le proprie politiche con politiche di salute.
OBIETTIVI DEL PIANO - diminuire il n delle morti evitabili; - abbassare il n degli anni di malattia e disabilità; - ridurre le disuguaglianze di salute RISULTATO ATTESO -aumento medio della vita della popolazione - diminuzione degli stati di invalidità e disagio -rendere più facile l accesso ai servizi
a Modena, il Piano per la salute è coordinato dal Comune; elaborato e redatto da una pluralità di attori; ogni attore impegna proprie risorse umane e materiali.
Il Piano per la Salute del Comune di Modena si articola nei programmi di azioni: - Sicurezza Stradale (approvato dal Consiglio Comunale il 21 ottobre 2002 e prolungato per il 2004, il 22 aprile 2004) - Salute Anziani (approvato dal Consiglio Comunale il 2 dicembre 2002 e prolungato per il 2004, il 22 aprile 2004) - Salute e Sicurezza sul Lavoro (approvato dal Consiglio Comunale il 9 giugno 2003) - Salute Infanzia e Adolescenza (approvato dal Consiglio Comunale il 16 febbraio 2004) - Patologie Prevalenti (approvato dal Consiglio Comunale il 1 marzo 2004) - Salute Donna (approvato dal Consiglio Comunale il 22 aprile 2004)
PROGRAMMA DI AZIONI SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO PER IL DISTRETTO DI MODENA VALIDITA 2003-2007
Sulla salute e la sicurezza del lavoro incidono: UNA PLURALITA DI ATTORI NUMEROSI DETERMINANTI
E NUMEROSI FATTORI
LA SICUREZZA A MODENA Risultati della ricerca sull applicazione del D.Lgs626/94 (triennio 1999/2001) La rete dei servizi di supporto per la sicurezza - le Associazioni di categoria - l Amministrazione Prov.le - il Dipartimento di Sanità Pubblica - la Direzione Prov.le del Lavoro, l INPS, l INAIL, i VVFF - l Osservatorio Prov.le sugli appalti - la Polizia Municipale - i Laboratori e le strutture private di consulenza - i professionisti della sicurezza e della medicina del lavoro -l ANMIL
CARATTERISTICHE DEL DISTRETTO Unità Locali Addetti Popolazione Attiva Popolazione Residente Comune di Modena 18424 94390 120332 178013 Provincia di Modena 60712 308212 432340 639315 Regione Emilia-Romagna 362447 1728343 2713032 4008663 Italia 4138219 18773824 39633449 57844017 Dati 2002 0,60 Rapporto tra i valori del Comune di Modena e i valori nazionali 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 Unità Locali Addetti Popolazione attiva Popolazione residente
Il programma Salute e Sicurezza sul lavoro Infortuni definiti indennizzati* dall INAIL Dati Dati 2000 2000 :: 84026 84026assicurati Infortunati: Infortunati: 2767 2767maschi e e 1059 1059femmine Morti: Morti: 2 maschi maschi e e 0 femmine femmine Invalidi: Invalidi: 60 60maschi e e 27 27femmine Dati Dati 2001 2001 :: 94085 94085assicurati Infortunati: Infortunati: 3063 3063maschi e e 1309 1309femmine Morti: Morti: 6 maschi maschi e e 1 femmina femmina Invalidi: Invalidi: 80 80maschi e e 25 25femmine DI DI CUI CUI STRADALI: STRADALI: Infortunati: Infortunati: 372 372maschi e e 242 242femmine Morti: Morti: 1 maschi maschi e e 0 femmine femmine Invalidi: Invalidi: 10 10maschi e e 10 10femmine DI DI CUI CUI STRADALI: STRADALI: Infortunati:386 Infortunati:386maschi e e 238 238femmine Morti: Morti: 4 maschi maschi e e 1 femmina femmina Invalidi: Invalidi: 28 28maschi e e 8 femmine femmine * Non vengono indennizzati gli infortuni con prognosi inferiore ai 3 giorni
Frequenze relative di infortunio per 1000 addetti nel Comune di Modena (medie annuali) Tutte le attività Commer ci o e r i par azi one, al ber ghi e r i stor anti, i nter medi azi one f i nanzi ar i a, ecc Al tr e i ndustr i e mani f attur i er e, estr azi oni mi ner al i, pr oduzi one ener gi a, ecc Freq.Com2001 Freq.Com.2000 T r aspor ti Costr uzi oni (edi l i zi a) I ndustr i a metal l i, metal meccani ca, mezzi di tr aspor to Fabbr i cazi one dl pr odotti del l a l avor azi one di mi ner al i non metal l i f er i I ndustr i a del l egno e dei pr odotti i n l egno I ndustr i e al i mentar e, del l e bevande e del tabacco 0 20 40 60 80 100 120
CONTENUTI DEL PROGRAMMA DISTRETTUALE II Sviluppare le le azioni azioni di di informazione e formazione degli degli attori attori responsabili della della sicurezza nei nei luoghi luoghi di di lavoro lavoro e supportare l applicazione corretta ed ed efficace della della normativa prevenzionistica II II Migliorare la la protezione dei dei lavoratori, nelle nelle aziende* con con più più di di 30 30 addetti, addetti, nei nei 4 settori settoria più più alto alto rischio rischioinfortunistico, indicati indicati come come prioritari dalla dalla programmazione regionale * * (3 (3 per per l agricoltura, l agricoltura, 9 9 per per le le costruzioni, costruzioni, 4 4 per per il il legno, legno, 72 72 per per la la metalmeccanica) metalmeccanica)
III III Promuovere nelle nelleaziende pubbliche e private private con con più più di di 100 100 addetti addetti (65 (65 aziende) interventi tesi tesi a: a: a) a) individuare le le mansioni in in cui cui è più più elevato elevato il il rischio rischio infortunistico e di di malattie correlate al al lavoro lavoro e le lerelative azioni azioni di di bonifica (es. (es. addetti addetti alla alla movimentazione di di pazienti nelle nelle strutture di di ricovero e cura); cura); b) b) ridurre ridurre gli gli infortuni stradali stradalinei nei percorsi casa-lavoro incentivando forme forme di di trasporto pubblico o con con mezzi mezzi collettivi (es. (es. Accordo del del Comune di di Modena e le le aziende Tetrapack e Caprari Caprari sul sul trasporto collettivo); c) c) ridurre ridurrel esposizione al al fumo fumodi di tabacco (tutte (tutte le le aziende pubbliche hanno hanno proposto azioni azioni mirate); d) d) ridurre ridurrel esposizione a sostanze cancerogene (es. (es. amianto); e) e) ridurre ridurrel esposizione a inquinanti che che possono provocare malattie respiratorie (es. (es. addetti addetti alla alla distribuzione di di carburante).
IV IV Verificare negli negli appalti appalti edili edili e di di servizi servizidei dei requisiti delle delle aziende che che si si aggiudicano i i lavori lavori con con particolare riferimento alla alla regolarità del del lavoro lavoroe all avvenuta formazione alla alla sicurezza dei dei lavoratori (Osservatorio provinciale sugli sugli appalti) appalti) Visita Visita da da parte parte della della Polizia Polizia Municipale ai ai cantieri cantieri edili ediliche si si aprono aprono sul sul territorio comunale V Assicurare la la massima attenzione ai ai lavoratori deboli deboli o atipici atipicie al al loro loro corretto inserimento nelle nelle attività attività lavorative coinvolgendo le le società società di di lavoro lavoro interinale (31 (31 agenzie).
OBIETTIVI DEL PROGRAMMA Salute e Sicurezza sul lavoro 1) miglioramento del sistema di tutela della salute nei luoghi di lavoro (64 azioni); 2) miglioramento della salute dei lavoratori delle aziende pubbliche e private con più di 100 addetti per le principali patologie di PPS (45 azioni); 3) riduzione del danno (7 azioni); 4) indirizzare prioritariamente le attività di vigilanza e controllo verso i soggetti a maggior rischio o più deboli (6 azioni).
Analisi delle azioni del Programma Salute e Sicurezza sul Lavoro NUMERO AZIONI PER OBIETTIVO obiettivo 1 -tutela nei luoghi di lavoro 7 6 obiettivo 2 - aziende con più di 100 addetti obiettivo 3 - riduzione del danno obiet t ivo 4 - vigilanza e cont rollo 45 64
NUMERO AZIONI PER DETERMINANTE DI SALUTE 80 76 60 40 20 0 22 21 Socioeconomico 0 A mbientale Stili di vita Livelli e qualità dei servizi 3 Altro (attività di ricerca, etc.) 122
NUMERO AZIONI PER SOGGETTO RESPONSABILE 8 44 NUMERO AZIONI DEL COMUNE DI MODENA NUMERO AZIONI DELLE AZ. SANITARIE 70 NUMERO AZIONI DI ALTRI SOGGETTI
LA PARTECIPAZIONE ALL ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI All elaborazione del programma di azione sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro del Piano per la Salute del Distretto di Modena, hanno collaborato e concorso numerosi soggetti della società modenese, coinvolti secondo modalità e livelli diversi di partecipazione.. 32 esperti (Comitati di Programma) 26 strutture /servizi (Responsabili delle Azioni) 30 partners (Soggetti Promotori)
Individuazione di priorità su cui indirizzare gli interventi 2006-2007: Programma Salute e Sicurezza sul Lavoro Azioni atte a favorire interventi di monitoraggio e controllo dei cantieri edili e delle Aziende che si aggiudicano gli appalti pubblici. Azioni indirizzate a coinvolgere le aziende con più di 100 addetti nelle problematiche di salute evidenziate nel PPS e nel programma.