epsilon RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO DI VENTILAZIONE FORZATA O.P. 1/2015 ADEGUAMENTO NORMATIVO AULA MAGNA DELLA SCUOLA MEDIA



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PROGETTAZIONE IMPIANTI PREVENZIONE INCENDI SICUREZZA CANTIERI O.P. 1/2015 ADEGUAMENTO NORMATIVO AULA MAGNA DELLA SCUOLA MEDIA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO (maggio 2015) Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Udine Comune di Manzano Committente: Amministrazione Comunale di Manzano RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO DI VENTILAZIONE FORZATA rif. JT096 IL PROFESSIONISTA (ing. Luciano Pitta) 33058 SAN GIORGIO DI NOGARO (UD) Via Roma, 15 Tel. 0431/66549 621407 Fax 0431/629621 e-mail: progetti@associati.it

SPECIFICHE DI BASE DATI RELATIVI ALL'INTERVENTO COMMITTENTE: INDIRIZZO DEL FABBRICATO: DESTINAZIONE DEL FABBRICATO: Amministrazione comunale di Manzano via Zorutti 33044 Manzano (UD) Aula magna della scuola media TIPO DI INTERVENTO: Lavori di adeguamento normativo ai fini della prevenzione incendi per l utilizzo quale locale di spettacolo e/o intrattenimento in orari extrascolastici OGGETTO DELLA RELAZIONE GENERALITÀ E TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione del nuovo impianto di ventilazione meccanica al servizio dell'aula magna della scuola media di Manzano. In questa sede verranno indicate le logiche di scelta, i criteri di dimensionamento, le prescrizioni (in termini di sicurezza e di prestazioni) da rispettare per la realizzazione dell'impianto di ventilazione meccanica. 1

INDICE DEGLI ARGOMENTI DI SEGUITO TRATTATI SPECIFICHE DI BASE... 1 DATI RELATIVI ALL'INTERVENTO... 1 OGGETTO DELLA RELAZIONE GENERALITÀ E TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO... 1 INDICE DEGLI ARGOMENTI DI SEGUITO TRATTATI... 2 RIFERIMENTI NORMATIVI... 3 IMPIANTO AERAULICO DI NUOVA INSTALLAZIONE... 4 DESCRIZIONE DEL NUOVO IMPIANTO DI VENTILAZIONE... 4 UNITÀ VENTILANTE DI PRESA ED IMMISSIONE DELL'ARIA ESTERNA... 4 UNITÀ VENTILANTE DI RIPRESA ED ESPULSIONE DELL'ARIA VIZIATA... 4 FILTRi DELL ARIA... 4 CANALI D ARIA... 4 TERMINALI DI IMMISSIONE E ASPIRAZIONE ARIA... 4 BATTERIA DI RISCALDAMENTO DELL'ARIA ESTERNA... 5 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI... 5 PORTATA D ARIA ESTERNA... 5 MODALITÀ DI TRATTAMENTO DELL ARIA... 5 FILTRAZIONE DELL ARIA... 5 PRESA DELL ARIA ESTERNA... 5 FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO... 6 RUMORE NEGLI IMPIANTI... 6 MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLA... 6 CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO... 6 CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI D IMPIANTO... 7 GESTIONE DELL IMPIANTO... 7 ASPETTI DI RISPARMIO ENERGETICO... 7 ASPETTI DI PREVENZIONE INCENDI... 8 LOCALI ACCESSORI... 8 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ... 9 2

RIFERIMENTI NORMATIVI La realizzazione degli impianti deve avvenire in piena conformità al progetto; dovrà comunque essere assicurata l osservanza delle specifiche Leggi e norme vigenti e delle norme di buona tecnica aggiornate alla data di messa in funzione dell impianto, in particolare: Legge del 9 gennaio 1991, n. 10 Norme di attuazione del piano energetico 1991 Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412 Regolamento recante norme per la progettazione, l installazione, l esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell art. 4, comma 4, della legge del 9 gennaio 1991, n. 10 Decreto Ministeriale del 21 marzo 2003 Aggiornamenti degli allegati F e G del decreto del presidente della repubblica del 26 agosto 1993, n. 412, recante norme per la progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia Decreto del Presidente della Repubblica del 21 dicembre 1999, n. 551 Regolamento recante modifiche al decreto del presidente della repubblica del 26 agosto 1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia Legge del 5 marzo 1990, n. 46 Norme per la sicurezza degli impianti Decreto del Presidente della Repubblica del 6 dicembre 1991, n. 447 Regolamento di attuazione della legge del 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti Decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001, n. 380 1 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici Norma UNI 10339 Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d offerta, l offerta, l ordine e la fornitura Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (predisposte dal Ministero della Sanità ed approvate dalla Conferenza Stato Regioni il 4 aprile 2000 1 modifiche alla Legge del 5 marzo 1990, n. 46 3

IMPIANTO DI VENTILAZIONE FORZATA PER IL RICAMBIO DELL ARIA IMPIANTO AERAULICO DI NUOVA INSTALLAZIONE Al fine di garantire un adeguato ricambio orario dell aria nell'aula MAGNA è prevista la realizzazione di un impianto di ventilazione meccanica. Per il dimensionamento dell impianto si fa riferimento ai parametri minimi prescritti dalla norma UNI 10339 e risponderà, in ogni stagione, ai requisiti di qualità e movimento dell'aria compresi entro i limiti richiesti per il benessere delle persone. Le condizioni di confort termico invernale verranno garantite dall'esistente impianto di riscaldamento con ventilconvettori a pavimento. L'impianto di ventilazione meccanica permetterà di realizzare, qualora le condizioni esterne lo permettano, un free-cooling del locale e, sempre qualora le condizioni esterne lo permettano, un abbattimento dell'umidità residua interna del locale AULA MAGNA. DESCRIZIONE DEL NUOVO IMPIANTO DI VENTILAZIONE L'impianto di ventilazione sarà essenzialmente costituito da un sistema di immissione di aria fresca esterna e da un sistema di ripresa ed espulsione verso l'esterno dell'aria viziata. In dettaglio l'impianto nel suo complesso sarà composto da: UNITÀ VENTILANTE DI PRESA ED IMMISSIONE DELL'ARIA ESTERNA Un ventilatore cassonato, in-line, in versione silenziata garantirà l'immissione della corretta portata d'aria esterna. Il motore del ventilatore sarà azionato mediante sistema con variatore di velocità al fine di regolare la portata d'aria esterna in funzione dell'affollamento della sala. UNITÀ VENTILANTE DI RIPRESA ED ESPULSIONE DELL'ARIA VIZIATA Un altro ventilatore cassonato, in-line, in versione silenziata, uguale al precedente, garantirà invece la ripresa e l'espulsione della corretta portata d'aria da espellere all'esterno. Anche il motore di questo ventilatore sarà azionato mediante con variatore di velocità al fine di regolare la portata d'aria in funzione dell'affollamento della sala e in maniera coordinata con la portata d'aria esterna immessa nell'ambiente. FILTRI DELL ARIA A monte delle unità ventilanti verranno installati dei sistemi filtranti. CANALI D ARIA Canali d aria di mandata e di ripresa, realizzati con lamiera in acciaio zincato e isolati mediante materassino di lana minerale (incombustibile) rivestita esternamente da un foglio di alluminio. Per i collegamenti ai plenum dei diffusori di mandata si utilizzeranno condotti flessibili a sezione circolare, isolati e incombustibili. Con riferimento agli aspetti igienici le nuove canalizzazioni potranno essere accessibili direttamente dalle bocchette terminali (di mandata e di ripresa) o dai plenum di mandata. Da questi punti si potranno effettuare l ispezione e la manutenzione interna dei canali. L attenuamento delle vibrazioni sarà effettuato mediante il collegamento con giunti flessibili tra i canali e i cassoni ventilanti. Il dimensionamento dei canali e le modalità di funzionamento delle unità ventilanti saranno tali da limitare il rumore trasmesso dai canali. I canali dell aria si svilupperanno entro il controsoffitto (ispezionabile in alcuni punti mediante botole). TERMINALI DI IMMISSIONE E ASPIRAZIONE ARIA Per l immissione dell aria nel locale AULA MAGNA verranno utilizzati perlopiù diffusori lineari del tipo a scomparsa, a integrasi con il cartongesso del controsoffitto. 4

Per la ripresa dell'aria dallo stesso locale verranno realizzate prese libere basse nascoste nelle contropareti; ciò garantisce un ottimale "lavaggio" del locale stesso, evitando cortocircuiti e interessando il massimo possibile del volume dell'aula MAGNA. I terminali saranno provvisti di serrande di taratura per permettere il bilanciamento delle portate d'aria. BATTERIA DI RISCALDAMENTO DELL'ARIA ESTERNA Immediatamente a valle dell'unità ventilante di presa ed immissione dell'aria esterna verrà installata una batteria ad acqua calda, derivata dall'esistente impianto di riscaldamento, al fine di immettere nell'ambiente aria a condizioni termiche neutre. Si specifica che non si intende realizzare un sistema di termoventilazione ma si intende raggiungere l'obiettivo di non creare correnti di aria fredda durante il funzionamento invernale. Quindi la batteria ad acqua calda sarà dotata di un sistema di termoregolazione elettronica che permette di immettere aria alla temperatura di 23 25 C (leggermente superiore ai 20 C di temperatura ambiente di confort invernale). Con riferimento al movimento dell aria negli ambienti l installazione non produrrà velocità d aria superiori a 0,15 m/s al di sotto di 1,8 m dal pavimento e a più di 0,6 m dalle pareti verticali (volume convenzionale occupato). CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI Le caratteristiche dimensionali dell'impianto derivano dall applicazione della norma UNI 10339. PORTATA D ARIA ESTERNA È previsto un ricambio orario dell aria pari a 20 m 3 /h per persona (riferimento norma UNI 10339 - Prospetto III - Portate di aria esterna in edifici adibiti ad uso civile per sale teatrali). La capienza massima dell'aula MAGNA è di 198 persone. Per tener conto anche degli occupanti del palco e di eventuale personale tecnico ci considera un affollamento complessivo di 220 persone. Pertanto la portata d'aria esterna massima da immettere in ambiente è pari a 4'400 m³/h. MODALITÀ DI TRATTAMENTO DELL ARIA Immediatamente a valle della sezione di mandata dell'aria (immissione in ambiente di aria esterna) sarà presente la batteria aria-acqua per il postriscaldamento dell'aria. L'alimentazione della batteria sarà derivata dall'esistente impianto di distribuzione dell'acqua calda di riscaldamento. Un sistema di termoregolazione elettronico gestirà la temperatura di immissione dell'aria in maniera che essa non risulti fastidiosa per gli occupanti. Non è previsto un controllo igrotermodinamico dell'aria. L'impianto permetterà la realizzazione del free-cooling. FILTRAZIONE DELL ARIA Si fa riferimento alla norma UNI 10339 - Prospetto VI - Classi di filtri e efficienza di filtrazione per edifici adibiti ad uso sale teatrali. Prima di essere immessa nell ambiente e prima della sezione ventilante, l aria esterna verrà prefiltrata mediante un filtro ad alta efficienza in classe A5 (M5 secondo UNI EN 779) e successivamente filtrata mediante un filtro ad alta efficienza in classe A7 (F7 secondo UNI EN 779). Prima della sezione ventilante di espulsione verrà installato un filtro ad alta efficienza in classe A5 (M5 secondo UNI EN 779). PRESA DELL ARIA ESTERNA La presa dell aria esterna sarà posizionata a parete, in posizione alta, sul lato esposto a nord dell'aula MAGNA. L'edificio scolastico contenente l'aula MAGNA in questione è all'interno di un cortile e quindi la presa dell aria esterna si può considerare sufficientemente lontana da strade di grande traffico, da ribalte di 5

carico/scarico automezzi, da scarichi fumi o prodotti della combustione, da torri di raffreddamento o torri evaporative, da espulsioni industriali, di servizi igienici o comunque di aria viziata o contaminata. Inoltre sarà installata ad una altezza di circa 5,5 m (> 4,0 m) dal suolo e quindi dal piano stradale più elevato di accesso all edificio. La presa dell aria esterna sarà realizzata sul lato opposto rispetto alla sezione di espulsione dell aria viziata e quindi non sarà, con questa, interferente. FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO L impianto garantirà un adeguato ricambio orario dell aria in funzione del numero di persone presenti nel locale. Nel funzionamento invernale l aria esterna immessa nell'ambiente dopo un preriscaldo mediante la batteria aria-acqua termoregolata automaticamente (l'operatore avrà eventualmente modo di gestire un "delta" di ± 3 C mediante un potenziometro remoto). Nel funzionamento estivo e quando la temperatura dell'aria esterna lo permetta, la batteria non sarà ovviamente attiva. L'operatore avrà anche la possibilità di gestire manualmente il regime di funzionamento dei ventilatori di mandata e di ripresa. Essendo questi trascinati da motori elettrici con regolazione elettronica della velocità vi sarà la possibilità di selezionare la velocità di rotazione e quindi la portata di rinnovo fino al massimo di 4'400 m³/h. Anche in questo caso la selezione della velocità avverrà mediante un potenziometro remoto. RUMORE NEGLI IMPIANTI Il rumore indotto nel locali dall impianto di ventilazione sarà contenuto entro il limite dei 30 dba. L'attenuazione del rumore indotto dalle unità ventilanti sarà garantita dal canale d aria e dai suoi elementi. Al fine di attenuare il più possibile gli effetti della velocità dell aria sul rumore indotto i canali principali sono dimensionati per limitare la velocità dell'aria entro i 3 m/s in ogni punto dell'impianto. MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLA In accordo con le linee-guida governative, l impianto di ventilazione meccanica verrà realizzato con gli accorgimenti necessari per rendere impossibile o quantomeno prevenire la colonizzazione del batterio della legionella. In particolare si terranno in particolare considerazione le esigenze di pulizia. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO L impianto di ventilazione meccanica è progettato per possedere i seguenti requisiti finalizzati ad agevolare il più possibile i controlli e gli interventi manutentivi. I canali d aria saranno tutti di tipo rigido. Le pareti interne saranno lisce in maniera da non creare presupposti per l accumulo di sporcizia e facilitare la pulizia. Tutti i tratti dei canali d aria saranno ispezionabili o facilmente raggiungibili (mediante smontaggio rapido dei terminali o mediante ispezioni opportunamente realizzate in posizioni opportune). Nel caso delle serrande tagliafuoco si prevederà un elemento di canale a smontaggio rapido per permetterne la pulizia dalla parte in cui è permessa l ispezione. Non si prevede l'installazione di silenziatori né di setti fonoassorbenti. I terminali di mandata e di ripresa saranno facilmente pulibili. I canali d aria, tutti di tipo rigido, saranno solidamente ancorati alle strutture di sostegno onde evitare problemi di stabilità durante le operazioni di pulizia che prevedano azioni energiche. 6

CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI D IMPIANTO Presa d aria esterna La presa d aria esterna sarà realizzata in maniera da evitare che acqua penetri all interno dei canali. A tal fine la presa d aria sarà dotata di griglia con alette parapioggia. Inoltre il primo tratto di canale di Presa d Aria Esterna sarà in contropendenza rispetto alla direzione del flusso dell aria. La presa d aria esterna sarà lontana da possibili sorgenti di inquinanti. La Presa d Aria Esterna non sarà influenzata dalla sezione di espulsione, né da altri terminali di espulsione e/o immissione in atmosfera di qualsiasi tipo. Filtri Tutta le sezioni filtranti saranno facilmente amovibili per poter essere pulite o sostituite. Batterie di scambio termico La batteria di riscaldamento sarà facilmente accessibile per permettere la sua pulizia dalle incrostazioni mediante spazzolatura e aspirazione. Non si prevedono raffreddamento/deumidificazione e né umidificazione dell'aria per cui non vi saranno produzioni di condense. Non si prevede neanche l'installazione di silenziatori o setti fonoassorbenti. GESTIONE DELL IMPIANTO Saranno fornite le istruzioni scritte per il corretto smontaggio e montaggio dei componenti di impianto amovibili per le operazioni di pulizia. Durante l esercizio dell impianto dovranno essere eseguiti controlli periodici per rilevare la presenza o meno di sporcizia. Nel caso di un intervento di pulizia sarà necessario assicurarsi che le eventuali sostanze utilizzate siano rimosse completamente dal sistema. I canali d aria dovranno essere periodicamente puliti internamente. Per permettere l utilizzo di adeguati mezzi di pulizia (come, ad esempio, la testa ad ugello con fori asimmetrici e getto d aria) verranno smontati i pezzi opportunamente predisposti per l accesso all interno dei canali d aria. L utilizzatore dell impianto dovrà quindi impostare un programma di controllo, manutenzione e pulizia di tutti i componenti del sistema. ASPETTI DI RISPARMIO ENERGETICO Con riferimento al comma 13 dell'art. 5 del D.P.R. 421/93 e all'allegato C a cui esso rimanda, non vi è l'obbligo di installare apparecchiature per il recupero del calore disperso per il rinnovo dell'aria. Nel caso in questione la portata totale dell'aria di ricambio G è pari a 4'400 m³/h e, in funzione dei Gradi Giorno del comune di Manzano, pari a 2'267, si ottiene che l'obbligo del recupero di calore si ha nel caso in cui l'impianto funzioni per almeno 1'500 ore all'anno. Si può ipoteticamente considerare che l'occupazione del locale possa esere pari a 6 ore per evento con al massimo 5 eventi settimanali; con questa ipotesi si ottengono 1'440 (< 1'500) ore annue (comprendendo anche il periodo estivo in cui non vi è alcun funzionamento di impianti di climatizzazione). 7

ASPETTI DI PREVENZIONE INCENDI I terminali di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria viziata tagliano strutture schermanti tagliafuoco (esterne, verso altri locali del fabbricato scolastico) e per questo motivo è prescritta l'installazione di serrande tagliafuoco normalmente chiuse, apribili solo all'atto dell'azionamento dell'impianto per il ricambio dell'aria. Inoltre dei rivelatori di fumo da canale permetteranno la chiusura automatica delle serrande tagliafuoco e dell'impianto per il ricambio dell'aria. Le serrande tagliafuoco, normalmente chiuse, fungeranno anche da sistema "antigelo" evitando l'infiltrazione indesiderata di aria fredda nel momento in cui l'impianto non è in funzione. LOCALI ACCESSORI I locali accessori intesi come SERVIZI IGIENICI sono dotati di adeguata ventilazione naturale garantita da finestre apribili. 8

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ L impresa installatrice è tenuta ad eseguire gli impianti a regola d arte, utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regola d arte, ovvero secondo le norme tecniche di sicurezza dell UNI, del CEI nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnica vigente in materia. Al termine dei lavori l'impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all'articolo 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37. Di tale dichiarazione fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all'articolo 5 del D.M. 22 gennaio 2008, n.37. L impresa installatrice dovrà redigere la dichiarazione di conformità in più copie, di cui: una copia dovrà essere conservata negli archivi dell impresa; nel caso di nuovo impianto o rifacimento di un vecchio impianto in locali che hanno già l abitabilità, l impresa dovrà depositare una copia della dichiarazione di conformità presso lo sportello unico per l edilizia del comune in cui si trova l impianto entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori; una copia verrà consegnata al committente che, eventualmente, la consegnerà all utilizzatore dei locali di sua proprietà. una copia dovrà essere fatta pervenire al Comune, direttamente dall installatore. una copia dovrà essere redatta per la richiesta del certificato di prevenzione incendi (C.P.I.) al comando provinciale dei vigili del fuoco. San Giorgio di Nogaro, maggio 2015 ing. Luciano Pitta 9