LA GESTIONE DEL CASH IN ITALIA



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LA GESTIONE DEL CASH IN ITALIA

INDICE DEL DOCUMENTO 1. Note Introduttive... 3 2. Il contante in Italia... 4 2.1 Il ricorso al contante in Italia... 4 2.1.1 Il ricorso ai pagamenti in contante... 4 2.1.2 I volumi di contante in circolazione... 6 2.1.3 La strutturazione a livello europeo e nazionale... 11 2.1.4 Le principali evoluzioni in atto a livello europeo ed italiano... 12 2.1.5 La gestione del trasporto professionale transfrontaliero... 14 2.1.6 Azioni a supporto di una più efficiente lotta alle contraffazioni ed a supporto del ricircolo... 16 2.1.7 Azioni a supporto del ricircolo delle monete in Euro... 17 2.1.8 Riassetto territoriale della Banca d Italia ed impatto sulla normativa del trasporto valori... 18 2.1.9 Adozione di un sistema per lo scambio elettronico dei dati per gli ordini di versamento e prelevamento del contante... 19 2.1.10 La situazione del mercato italiano... 21 2.1.11 La falsificazione del contante... 22 2.1.12 La falsificazione delle banconote... 24 2.1.13 La falsificazione delle monete... 25 3. Il modello di riferimento adottato... 28 3.1 Il modello adottato... 28 3.2 Il bilanciamento dei flussi di contante... 32 4. La valorizzazione del modello di riferimento... 35 4.1 I macro flussi di contante... 35 4.1.1 Banca d Italia: flussi di cash-in e cash-out... 35 4.1.2 ATM, Casse e Sportelli: flussi di cash-in e cash-out... 37 4.1.3 Sintesi dei flussi di contante... 45 4.2 Il ricircolo del contante... 46 4.2.1 Rappresentanza del campione analizzato... 46 4.2.2 Numerosità di istituti che applicano operazioni di ricircolo di capitale... 47 4.2.3 Numerosità di macchine staff-operated coinvolte nel processo di riciclo... 47 4.2.4 Numerosità di macchine customer-operated coinvolte nel processo di riciclo... 50 4.2.5 Quota parte di banconote gestite secondo il Framework nel processo di riciclo... 50 4.2.6 Numerosità ATM BCE-Compliant... 51 2

1. NOTE INTRODUTTIVE Nel 2009 l ABI, in collaborazione con OSSIF ed ABI Lab, ha realizzato uno Studio sulla Gestione del Cash in Italia, che viene ora aggiornato relativamente alle evoluzioni normative ed operative con la presentazione delle principali evidenze numeriche. La gestione delle banconote è interessata da forti cambiamenti delle norme e delle prassi operative, motivati dall obiettivo di rafforzare la fiducia nell euro come mezzo di pagamento e la convergenza all interno dell Eurosistema. Rispetto ai partner dell Eurosistema, il mercato italiano è caratterizzato da profili di particolare complessità, tenuto conto della frammentazione del mercato in imprese di piccole dimensioni e di un quadro regolamentare che nonostante i recenti progressi - richiede ulteriori decisivi interventi per completare l azione di aggiornamento intrapresa dal Ministero dell Interno. La prossima scadenza a dicembre 2010 del periodo transitorio accordato all Italia per completare l attuazione del cd Framework (il quadro di riferimento approvato dal Consiglio dei Governatori) impone alle società di servizi di effettuare gli investimenti e le scelte organizzative necessarie per colmare il residuo divario rispetto agli standard richiesti. Le banche, dal canto loro, dovranno orientare sempre di più le proprie scelte non solo sulla base di valutazioni di costo, conducendo valutazioni più accurate possibili sulla capacità operativa e finanziaria delle società di servizi, al fine di mitigare i rischi connessi con la decisione di delegare il compito. Fondamentale il ruolo di Banca d Italia, impegnata in un potenziamento dell azione intrapresa nello svolgimento di compiti di consulenza al mercato sulla rispondenza agli standard dell Eurosistema, attraverso i test alle apparecchiature di selezione, e nel rafforzamento del monitoraggio degli operatori e dei flussi di contante, avviato sia con l analisi delle segnalazioni periodiche trasmesse dalle banche sia con le verifiche presso le sale di contazione delle società di servizi. Marco Iaconis, Responsabile Settore Sicurezza e Facility ABI Enrico Eberspacher, coordinatore Gruppo ABI Cash Domestico 3

2. IL CONTANTE IN ITALIA Il ricorso al contante in Italia Il mercato italiano dei sistemi di pagamento è caratterizzato da un alto numero di pagamenti in contanti e, conseguentemente, dal più alto tasso di concentrazione di denaro contante. I dati riferiti a dicembre 2008 indicano una emissione netta cumulata dell Italia di circa 142,7 Mld di euro 1 la cui componente delle sole banconote (139 Mld di euro) copre circa il 18,2% dell intero valore dell Eurozona. La Germania in termini percentuali è il primo paese nell Eurozona come valore in circolazione con una percentuale oscillante tra il 22 e il 23%. 2.1.1 Il ricorso ai pagamenti in contante Il ricorso al contante come strumento di pagamento nella vita quotidiana presenta una distribuzione non omogenea a livello di Eurozona. Figura 1: Numero di transazioni non in contanti per abitante, Fonte World Payment Report 1 Fonte: Banca d Italia, dati a fine 2008 4

A livello geografico, in Europa i paesi che presentano una maggior propensione ad acquisti non in contante sono tendenzialmente i paesi nordici (Finlandia, Danimarca, Norvegia: caratterizzati da mercati piuttosto limitati) seguiti dai grandi paesi (Inghilterra, Francia, Germania: caratterizzati da maggiori infrastrutture di pagamento). Sul fronte dei pagamenti, la percentuale delle transazioni in contante in Italia è stimabile 2 in circa il 90% contro una media del 70-80% dei principali paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Belgio) e del 60% in alcuni paesi (Norvegia e Finlandia). L utilizzo ancora molto elevato, a livello italiano, del contante come strumento di regolamento degli scambi commerciali è riconducibile a differenti motivazioni legate sia ad usi ed abitudini degli utilizzatori finali che ad una ancora limitata e frammentata offerta di strumenti di pagamento per importi limitati. Relativamente alla componente di usi e costumi degli utilizzatori finali, occorre riportare le principali motivazioni addotte a supporto dell uso del contante che è percepito: - come uno strumento di pagamento dal costo quasi nullo rispetto ad altre forme di pagamento che possono prevedere commissioni. In realtà il costo è stimabile in circa 200 euro a persona annuo; - come più sicuro rispetto ad altre forme di pagamento che contengono potenziali rischi; - come uno strumento di pagamento non tracciabile consentendo un utilizzo non direttamente legato alle transazioni; - come uno strumento di pagamento che meglio permette il controllo della propria disponibilità. Relativamente alla componente di offerta di strumenti di pagamento a supporto di importi limitati occorre segnalare che: - sono state solo di recente avviate le prime sperimentazioni su media scala per strumenti di pagamento per importi limitati (borsellini elettronici, carte con pagamenti di prossimità); 2 Fonte ABI 5

- il mercato dei micro-pagamenti è ancora giovane, deve essere esteso a livello nazionale e deve ancora trovare forme e modalità proprie; - non sussiste, ad oggi, sul mercato uno standard di riferimento se non quello previsto dai principali player del mercato carte; - il parco POS risulta commisurato alle esigenze del paese. 2.1.2 I volumi di contante in circolazione Alla fine del 2008 il valore del circolante in euro ha raggiunto un valore di poco superiore ai 784 Mld di euro 3. Il circolante risulta così composto: - Banconote circolanti o 762,7 Mld di euro in valore (pari al 97,2% del valore totale) o 13,1 miliardi di pezzi - Monete circolanti o 20,4 Mld di euro in valore (pari al 2,6% del valore totale) o 82,3 miliardi di pezzi - Monete commemorative 4 o 1,6 Mld di euro in valore (pari allo 0,2% del valore totale). La parte finanziata dall Italia risulta pari a circa 142,7 Mld di euro 5 (contro i 131 Mld euro rilevati a fine 2007). La composizione del valore del circolante rileva la seguente strutturazione: - 139 Mld di euro in banconote (corrispondente al 18,2% del totale valore dell Eurosistema contro il 19% del 2007) - 3,7 Mld euro in monete (corrispondente al 18,1% del totale valore dell Eurosistema). Negli ultimi anni si è assistito ad un costante aumento del contante circolante 3 Fonte ECB, Statistical Datawharehouse, Sezione Payment Statistic 4 Le monete commemorative presentano un valore nominale uguale a quelle circolanti ma rappresentano emissioni particolari e non sono considerate alla stregua di contante circolante 5 Fonte: Banca d Italia, dati a fine 2008 6

inizialmente spiegabile con le necessità derivanti dal change-over della nuova moneta ma ad oggi attribuibili anche ad altre cause quali l utilizzo come scorta monetaria a livello internazionale e le recenti politiche monetarie a supporto della crisi internazionale. Nel grafici seguenti è riportato il totale del valore circolante suddiviso per singoli tagli di banconote. Figura 2: Numerosità di banconote circolanti, Fonte BCE Il rafforzamento dell euro sul mercato internazionale ha ulteriormente incrementato la richiesta di moneta da parte di soggetti esteri a titolo di scorta. Si stima che negli ultimi anni più del 10% del circolante in euro sia stato destinato a tale impiego. Occorre inoltre sottolineare come durante l attuale periodo di crisi sia stata decisa a livello comunitario una politica di immissione di nuovo contante al fine di contrastare l aumento dei prezzi e la svalutazione del circolante. Questa politica ha portato ad immettere sul mercato, dalla fine del 2008 e per tutto il 2009, ingenti quantità di contante superiori rispetto a quelle inizialmente previste. E stato infatti rilevato, nell ultimo trimestre 2008, un forte incremento nella domanda di circolante (stimato in circa 35 Mld di euro) di circa nove volte superiore al valore dello stesso periodo del 2007. La crescita del circolante è stata guidata essenzialmente da banconote di taglio 7

elevato (500 100 euro) utilizzate tendenzialmente per l accumulo e per il risparmio di valore) e dalle banconote da 50 euro, ritirate tramite ATM ed utilizzate per le transazioni in contanti. In base agli ultimi dati disponibili, si è potuto apprezzare solo da fine 2009 un decremento dei livelli di crescita di domanda di contante verso i normali livelli precedenti al 2008. A supporto di quanto sopra esposto, sono di seguito riportate le variazioni annuali (dal 2006) e trimestrali (per il solo 2009) sulla numerosità delle banconote e delle monete in circolazione a livello di Eurozona e sulla composizione percentuale in valore del circolante. 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 2006 2007 2008 2009 Q1 2009 Q2 2009 Q3 1.000-500 200 100 50 20 10 5 Figura 3: Numerosità (in Milioni di pezzi) di banconote circolanti, Fonte BCE I tagli di banconote numericamente maggiori sono quelli di taglio mediobasso (in ordine: 50, 20, 10, 5 euro) a supporto delle transazioni economiche a cui seguono quelli di taglio medio alto (100, 500, 200 euro) a supporto dell accumulo e stoccaggio di denaro. 8

40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 2006 2007 2008 2009 Q1 2009 Q2 2009 Q3 5,0% 0,0% 500 200 100 50 20 10 5 Figura 4: Percentuale in valore negli anni dei singoli tagli di banconote circolanti, Fonte BCE Il grafico riporta la distribuzione percentuale del valore del circolante in base ai tagli delle banconote. La maggior parte del circolante è concentrato nei tagli da 500 euro (34,7% a fine 2008 ed in forte crescita nel 2009) e da 50 euro (32% a fine 2008 ed in parziale calo nel 2009). 25.000 20.000 15.000 10.000 2006 2007 2008 2009 Q1 2009 Q2 2009 Q3 5.000-2 1 0.5 0.2 0.1 0.05 0.02 0.01 Figura 5: Numerosità (in Milioni di pezzi) di monete circolanti, Fonte BCE 9

La numerosità dei tagli di monete è inversamente proporzionale al loro valore, ovvero i tagli di valore inferiore sono sempre più elevati. 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 2006 2007 2008 2009 Q1 2009 Q2 2009 Q3 5% 0% 2 1 0.5 0.2 0.1 0.05 0.02 0.01 Figura 6: Percentuale in valore negli anni dei singoli tagli di monete circolanti, Fonte BCE Il grafico riporta la distribuzione percentuale del valore del circolante in base ai tagli delle monete. A fine 2008, il 70% del valore del circolante era costituito da monete da 2 euro (40%) ed 1 euro (30%), il restante era diluito nei tagli inferiori. Occorre segnalare come non si apprezzano, negli anni, sostanziali evoluzioni nella distribuzione percentuale del valore delle monete. 10

2.1.3 La strutturazione a livello europeo e nazionale L euro rappresenta una moneta sovra-nazionale, la sua gestione avviene pertanto in modalità coordinata, sinergica e decentrata da parte delle Banche Centrali degli stati membri. Obiettivo comune è garantire il regolare rifornimento del contante richiesto dal mercato nonché l integrità delle banconote, ossia assicurare che vi siano in circolazione solo banconote autentiche e di buona qualità provvedendo a rimuovere dal mercato gli esemplari falsi o logori. Le singole Banche Centrali Nazionali (BCN) sono chiamate a gestire tutte le banconote in euro presenti nei rispettivi sistemi nazionali, indipendentemente dal paese emittente. In forza del principio generale dell esecuzione decentrata delle operazioni dell Eurosistema, le BCN curano l esito, l introito, il ritiro e la distruzione delle banconote logore. La gestione del circolante all interno dei singoli paesi dell Eurosistema è pertanto presidiata dalle singole BCN che coordinano l operatività delle istituzioni finanziarie locali le quali, a loro volta, si possono affidare a società terze di servizi per la movimentazione e la verifica del contante. Tale scenario vede pertanto l interazione dei seguenti attori: - a livello europeo, la Banca Centrale Europea definisce una politica monetaria comune e coordina le singole Banche Centrali Nazionali nella gestione del circolante; - a livello nazionale, le Banche Centrali Nazionali garantiscono l attuazione tramite l emanazione di provvedimenti nazionali o sanzioni che la distribuzione dell euro avvenga in modo regolare ed efficiente a verificando inoltre l idoneità alla circolazione; - il Sistema Bancario Nazionale (banche locali ed istituzioni finanziarie riconosciute) ha il compito di coordinare e gestire a livello operativo il processo di distribuzione del contante sul territorio nazionale al fine di renderlo disponibile ai fruitori finali tramite i propri canali di interazione (ATM, Sportelli); 11

- gli Operatori professionali specializzati sono società terze che supportano il sistema bancario nazionale per la gestione di specifiche attività quali il trasporto fisico del denaro, la vigilanza su persone e la contazione e verifica del denaro; - il Mercato del contante è costituito dai fruitori non finanziari dello stesso; può essere suddiviso tra il mondo Commerciale (Retailer e altre Realtà Commerciali quali ad es. Grande Distribuzione Organizzata, Lottomatica, Autostrade, Trenitalia, ). Il presente studio si focalizza essenzialmente sugli aspetti legati alla realtà italiana del Sistema Bancario Nazionale e degli Operatori professionali specializzati. 2.1.4 Le principali evoluzioni in atto a livello europeo ed italiano I principali ambiti di evoluzione riguardano la valutazione di una progressiva omogeneizzazione ed efficientamento nella gestione del contante a livello di Eurosistema tra tutti i principali stati membri. A discapito di una comprovata e solida politica monetaria, infatti, sussistono a livello operativo ancora troppe differenze nei singoli paesi. L European Payment Council ha pertanto definito una wish list 6 condivisa ed approvata che porti ad una maggiore convergenza dei servizi di contante offerti dalle Banche Centrali Nazionali ed alla creazione di uno spazio unico del contante in euro per i soggetti che operano con il contante a titolo professionale. Sono di seguito riportate i principali ambiti sui quali sarà focalizzata l attenzione: - Miglioramento dell efficienza nell utilizzo di strumenti di pagamento o Si propone una maggiore attenzione, da parte dei singoli Stati a livello di Eurosistema, nel promuovere e supportare strumenti e 6 Eurosystem Roadmap EPC Wish List, Doc Cash 014-08, Approved June 24 th 2009 12

modalità di pagamento con una maggior efficienza economica al fine di ridurre progressivamente il livello dei relativi costi di gestione. - Miglioramento dell efficienza delle attività di Gestione Contante tra le Banche Centrali Nazionali e gli istituti locali o La progressiva riduzione delle sedi delle Banche Centrali Nazionali e l esternalizzazione verso terze parti delle attività di gestione del contante rappresentano azioni che hanno come effetto un parziale incremento dei costi sostenuti dagli istituti locali con una relativa diminuzione di efficienza di gestione. A parziale copertura di tali maggiori costi, l European Payment Council propone l utilizzo del sistema NHTO 7 (Notes Held To Order) estendendolo fino alle filiali, agli ATM oppure anche alla gestione delle monete CHTO (Coins Held To Order). - Miglioramento generale dell efficienza operativa per le attività di gestione contante (storage, smistamento, gestione trasporti, ) o Si propone una revisione dell intera catena del valore per la gestione del contante che porti ad un livello più efficace di funzionamento. Tale revisione può essere condotta ricercando efficientementi puntuali (es. orientamento banconote, modalità confezionamento, utilizzo codici a barre standard,...) o di più ampio respiro (es. utilizzo di applicazioni IT a supporto della comunicazione automatica tra gli attori che gestiscono il contante). o Si propone l introduzione di ritorni economici per i maggiori costi diretti ed indiretti legati all introduzione delle nuove serie di banconote in euro. o Si propone una generale armonizzazione a livello di Eurozona dei Service Level Agreement (SLA) per i principali e comuni servizi offerti dalle Banche Centrali Nazionali (es. tempistica verifica e controllo contante, invio feedback entro x giorni, ). 7 NHTO (Notes Held To Order) per istema notes-held-to-order si intende un sistema che consiste in accordi contrattuali individuali tra una BCN e alcuni enti creditizi («banche NHTO») nello Stato membro partecipante della BCN per cui la BCN i) fornisce alle banche NHTO banconote in euro che esse detengono in custodia presso i loro locali al fine di metterle in circolazione; e ii) accredita alle banche NHTO le banconote in euro che sono depositate dai loro clienti, controllate per autenticità e idoneità, detenute in custodia e notificate alla BCN. Le banconote trasferite dalla BCN alle banche NHTO fanno parte delle banconote create della BCN. Le banconote detenute in custodia dalle banche NHTO non fanno parte dell'emissione nazionale netta di banconote della BCN. 13

- Aspetti legati alla sicurezza ed alla logistica o Si propone una progressiva sensibilizzazione a livello europeo sulle modalità e tecnologie a supporto della rilevazione del contante contraffatto. o Si propone inoltre una maggiore cooperazione transfrontaliera per il trasporto di denaro contante in euro in Europa, come previsto dal nuovo regolamento proposto dalla Commissione europea, ma senza imporre una burocrazia eccessiva. 2.1.5 La gestione del trasporto professionale transfrontaliero 8 La prima azione, in tal senso, è da ricercarsi nella normativa europea sul cross border della materialità, ovvero sul trasporto professionale transfrontaliero su strada del contante in euro tra gli stati membri dell'area dell'euro. Nonostante l'introduzione fisica dell'euro sia avvenuta nel 2002, a causa delle forti differenze esistenti tra le legislazioni nazionali, in pratica è molto difficile trasportare su strada in modo professionale il contante in euro tra gli Stati membri che hanno adottato la moneta unica (di seguito "Stati membri partecipanti"), per cui il trasporto transfrontaliero su strada del contante in euro è attualmente molto limitato. Le differenze tra le legislazioni nazionali riguardano numerosi aspetti, quali il possesso e il porto di armi da fuoco da parte del personale di sicurezza, le esigenze in materia di formazione, le modalità del trasporto autorizzato, la blindatura e l'equipaggiamento dei veicoli di sicurezza, l'utilizzo di sistemi intelligenti di neutralizzazione delle banconote (Intelligent Banknote Neutralisation Systems IBNS), il numero di addetti a bordo dei veicoli di sicurezza, la trasmissione di informazioni alla polizia, il rilascio delle licenze e le sanzioni. È certamente possibile organizzare trasporti transfrontalieri sulla base di autorizzazioni ad hoc concesse dagli Stati membri di destinazione, ma anche 8 Per trasporto transfrontaliero su strada del contante in euro s intende il trasporto di banconote e/o monete effettuato in modo professionale per mezzo di un veicolo, in partenza da uno Stato membro partecipante che ha rilasciato una licenza di trasporto transfrontaliero del contante quale definita nel presente [regolamento], allo scopo di rifornire di banconote e/o monete in euro, o di effettuarne il ritiro da, uno o più clienti situati sia in uno o più Stati membri partecipanti che nello Stato membro d origine 14

non tenendo conto delle procedure amministrative richieste in tali casi, rimane necessario conformarsi a due o più diversi insiemi complessi di norme nazionali. La logica della moneta unica impone tuttavia che le banconote e le monete metalliche in euro possano circolare ed essere trasportate il più liberamente possibile nell'area dell'euro. Inoltre, la promozione del trasporto transfrontaliero del contante costituisce una naturale integrazione della tabella di marcia della Banca Centrale Europea verso una maggiore convergenza dei servizi di contante offerti dalle banche centrali nazionali e la creazione di uno spazio unico del contante in euro per i soggetti che operano con il contante a titolo professionale. La definizione di norme comuni che autorizzino in generale il trasporto transfrontaliero su strada del contante tra Stati membri partecipanti, garantendo allo stesso tempo agli addetti un elevato grado di sicurezza, permetterebbe di rendere più efficienti gli itinerari di trasporto del contante nelle regioni di confine. Le banche commerciali sarebbero così in grado di ricorrere ai servizi di contante delle succursali più prossime delle Banche centrali o dei portavalori più vicini, sia nel loro Stato membro che in altri Stati. Inoltre gli esercenti al dettaglio, i gestori di distributori automatici di banconote e gli altri soggetti che operano con il contante a livello professionale sarebbero in grado di ottenere e di consegnare contante al centro di deposito e verifica del contante più vicino, indipendentemente dai confini nazionali centrale di un altro Stato membro partecipante. Ovviamente al momento la definizione di tali norme comuni si scontra con una pluralità di norme di sicurezza diverse per ogni stato, anche il relazione al valore trasportato, che non rende facile la ricerca di riferimenti comuni (l Italia al momento, ad esempio, è l unica nazione che usa il sistema di sicurezza basato sul riempimento dei mezzi di trasporto tramite schiuma esplosiva indurente). A livello operativo, l'impresa che intende effettuare il trasporto transfrontaliero su strada del contante in euro dovrebbe presentare domanda della licenza specifica di trasporto transfrontaliero del contante alle autorità competenti del suo Stato membro di origine. 15

Tenuto conto delle elevate differenze normative ed operative a livello degli stati membri non si è pervenuti all identificazione di una modalità unica per la gestione dei trasporti ma ne sono state identificate e normate un numero ristretto. Sono state previste quattro tipologie di configurazioni, di queste, tre sono relative al trasporto di banconote (o per le banconote e le monete metalliche) mentre il quarto tipo di trasporto riguarda esclusivamente il trasporto di monete metalliche. Relativamente al trasporto di banconote, gli operatori sono liberi di scegliere il tipo di trasporto che preferiscono. Le configurazioni previste sono di seguito elencate (per i dettagli puntuali si rimanda alla documentazione ufficiale): - trasporto di banconote con veicolo non blindato o semi-blindato dotato di sistema intelligente di neutralizzazione di banconote (IBNS) da punto a punto; - trasporto di banconote con veicolo interamente blindato non dotato di sistema IBNS; - trasporto di banconote con veicolo interamente blindato dotato di sistema IBNS; - trasporto di sole monete metalliche. 2.1.6 Azioni a supporto di una più efficiente lotta alle contraffazioni ed a supporto del ricircolo Occorre sottolineare come il framework di ricircolo del contante, e la conseguente gestione delle falsificazioni, siano stati oggetto di un aggiornamento normativo 9 di seguito in parte riportato. Estensione ad altri operatori degli obblighi di controllo delle banconote Il regolamento (CE) n. 1338/2009 richiede agli istituti di credito ed gli altri istituti coinvolti nella gestione del contante di ritirare dalla circolazione tutte 9 Regolamento No 44/2009 del 18 Dicembre 2008 in aggiornamento del No 1338/2001 relativamente alle nuove misure a supporto della lotta alle contraffazioni 16

le banconote e monete in euro raccolte che sono (con certezza o con ragionevoli motivazioni) ritenute false e di consegnarle alle autorità nazionali competenti. A tal fine, gli istituti di credito, di pagamento e gli operatori professionali coinvolti nella gestione, trasformazione, distribuzione del contante (sia banconote che monete) devono necessariamente verificarne l'autenticità prima di re-immetterle in circolazione. Sono escluse le casistiche in cui il contante è stato ottenuto da parte di autorità autorizzate che hanno già condotto tale verifica. Gestione delle banconote e delle monete ritenute contraffatte Al fine di migliorare la lotta alla contraffazione è importante incrementare il livello informativo e gli esempi pratici sulle forme di falsificazione rilevate a livello di mercato. Risulta pertanto importante far pervenire le banconote e le monete contraffatte presso specifici centri di ricerca nazionali e sovranazionali al fine di definire sempre nuove strategie e modalità per il loro riconoscimento. Tale ambito dovrà essere gestito mediante una apposita normativa relativa al trasporto di banconote e monete contraffatte tra le competenti autorità nazionali, nonché verso le istituzioni e gli organi della Comunità europea. A tal proposito, a livello europeo è stato istituito il Centro Europeo Tecnico e Scientifico (ETSC) a supporto dell analisi e del monitoraggio delle contraffazioni del circolante (monete). 2.1.7 Azioni a supporto del ricircolo delle monete in euro A supporto del ricircolo delle monete in euro è stato avviato dalla Banca d Italia fin dal dicembre 2007 il servizio di introito per le monete presso la sede di Roma Tuscolano (è prevista inoltre l apertura di altri centri nel nord e nel sud del paese). Al fine di uniformare progressivamente le modalità di confezionamento delle monete (sussistono ad oggi differenti modalità a livello di Eurozona che 17

ostacolano operativamente l interscambio tra istituti), la Banca d Italia ha diramato una comunicazione 10 con la quale abilita la possibilità di ricevere le monete versate in blister 11 e non più in scatole. L utilizzo delle scatole sarà comunque consentito fino ad esaurimento delle relative scorte da parte del sistema bancario. 2.1.8 Riassetto territoriale della Banca d Italia ed impatto sulla normativa del trasporto valori In coerenza con quanto in atto presso tutti i paesi dell Eurozona, è stato avviato già dal 2008 da parte della Banca d Italia il progetto di revisione del modello organizzativo che prevede una riduzione del numero delle Filiali e la loro differenziazione per funzioni e ruoli in relazione alle caratteristiche delle aree geografiche e alla domanda di servizi espressa dall utenza istituzionale e privata. Il riassetto territoriale, nel corso del 2009, è giunto alla sua terza fase con la progressiva chiusura, conclusasi entro il 30 novembre, delle filiali di Lucca, Macerata, Matera, Modena, Nuoro, Pordenone, Siracusa, Terni, Vercelli e la trasformazione in unità specializzate con compiti di vigilanza delle filiali di Caltanisetta, Cosenza, Cuneo ed Udine. La riduzione del numero di filiali di Banca d Italia comporterà, a parità di flussi scambiati, la necessità di effettuare un numero inferiore di trasporti caratterizzati da una maggior distanza percorsa e da maggiori volumi di contante trasportati. A tal proposito, infatti, per la gestione dei trasporti di contante nei territori già oggetto di riassetto delle filiali della Banca d Italia sono state emanate nuove circolari 12 che prevedono la possibilità di elevare il massimale trasportato oltre i tre milioni di euro. 10 Codice 580131 dell 11 Giugno 2009 11 Per Blister si intende una confezione contenente dieci rotolini di monete dello stesso taglio, affiancati cinque a cinque ed avvolti da pellicole di plastica trasparente. 12 Circolare Ministero dell Interno del 5 Settembre 2008 e 28 Agosto 2009 18

2.1.9 Adozione di un sistema per lo scambio elettronico dei dati per gli ordini di versamento e prelevamento del contante E in corso di realizzazione a livello di Eurosistema una procedura informatica che gestisca lo scambio dei dati per l accesso remoto ai servizi di cassa delle BCN (Data Exchange Cash Services DECS) che si pone l obiettivo di rendere interoperabili i diversi sistemi nazionali, provvedendo a orientare le richieste di una banca collegata ad un sistema nazionale alla BCN prescelta. Per tale motivo il DECS si occuperà di tradurre la codifica impiegata dal sistema di origine in quella conosciuta dalla BCN di destinazione, tenendo in considerazione i soli due sistemi di comunicazione nazionali attualmente attivi a livello di Eurosistema: il tedesco Cash EDI che impiega lo standard internazionale GS1 e il belga Cash SSP che ha adottato uno standard proprietario. Per evitare la proliferazione di standard nazionali di comunicazione che impattino negativamente sull efficienza del DECS, l Eurosistema richiede ai Paesi che si vorranno dotare di propri sistemi di adottare uno dei due standard gestiti dal DECS. A livello italiano, Banca d Italia ha proposto di adottare per il nuovo sistema da realizzare lo standard GS1 che presenta il vantaggio di essere già stato scelto dalle maggiori BCN dell Eurosistema (Germania, Francia e Spagna), peraltro geograficamente confinanti. Nel caso di ulteriori armonizzazioni, che potrebbero avvenire in ambito Eurosistema, lo standard GS1 potrebbe verosimilmente divenire lo standard comune. Tale opportunità accresce infatti la garanzia di tutela degli investimenti che si dovranno sostenere. Relativamente alle modalità tecniche di implementazione, l orientamento attuale prevede l accesso a tale strumento mediante un portale internet attraverso il quale gli utenti possono inoltrare le proprie richieste. Tale scelta è stata ritenuta valida anche se comporta la rinuncia all utilizzo di un ambiente consolidato e conosciuto, quale quello della rete SWIFT o della RNI e verosimili maggiori oneri di realizzazione. Tale strumento costituisce un vero e proprio sistema logistico di gestione del 19

contante che consentirà alle Banche di ridurre al minimo le scorte infruttifere dello stesso, affiancando a tale sistema un applicativo in grado di fornire previsioni di ottimizzazione nella gestione del contante. I servizi offerti dal sistema Cash EDI Il Sistema Cash EDI (Cash Electronic Data Interchange) permette la gestione e la trasmissione elettronica standardizzata del contante, al fine di ottimizzare e migliorare la gamma dei servizi che una BCN può offrire ai propri clienti. Sulla base degli standard internazionali GS1 sarà possibile per i gestori del contante, scambiare elettronicamente dati, quali notifiche di presentazioni e disposizioni. I servizi che Cash EDI ad oggi prevede sono sintetizzati nelle attività di: - notifica di eventuali presentazioni - gestione ordini elettronici di contante. Una volta che il contante è stato ritirato dalla filiale, il cliente sarà informato. Questi servizi Cash EDI saranno in futuro estesi anche a: - trasmissione elettronica delle commissioni relative a fatture - scambio elettronico di dati. Ciò al fine di migliorare la trasparenza, la sicurezza e l efficienza delle operazioni di pagamento contante. 20

2.1.10 La situazione del mercato italiano Le recenti normative europee sul cross border della materialità, i nuovi assetti dell Eurosistema, la sentenza della Suprema Corte di Giustizia Europea del 13 dicembre 2007, che ha bocciato in maniera irreversibile una gestione del contante basata su una legge del 1931, le wish list dell European Payment Council nell ambito del progetto SEPA/SECA hanno di fatto messo a nudo tutte le criticità di un componente la filiera del contante italiano. L eccessiva frammentazione delle società (in Italia si contano oltre 100 operatori rispetto alle poche decine a livello europeo), il nanismo delle stesse, un livello di professionalità, in taluni casi non sempre all altezza delle sfide europee, di fatto inibiscono operatività che sono invece possibili in altri paesi europei. Le sollecitazioni esposte hanno portato il Ministero dell Interno alla creazione di una Commissione per redigere un Decreto di riordino della materia volto al superamento dei limiti descritti. Obiettivo dichiarato del provvedimento è quello di aumentare la dimensione organizzativa e funzionale delle aziende che operano nel settore con una corrispondente ricaduta, in termini di sinergie economiche e di innalzamento del livello di professionalità; in buona sostanza una selezione/scrematura delle aziende che trattano e trasportano il contante. L operazione non è priva di difficoltà; non ultima, in un momento di crisi economica, la possibilità di creare contraccolpi occupazionali. Per quanto esposto si stanno valutando una serie di azioni volte a migliorare immediatamente il rapporto tra Banche e Outsourcer di contazione e trasporto, attraverso una raccomandazione rivolta alle Banche intesa a preservare, all atto della stipula di un contratto di fornitura, non solo gli aspetti economici (prezzo), ma anche quelli di garanzia di svolgimento del servizio secondo determinati parametri (qualità). In sintesi vanno valutati anche i potenziali rischi in termini di danni reputazionali e di credibilità derivanti da una errata gestione del rapporto. 21

2.1.11 La falsificazione del contante In Italia, il ritiro dalla circolazione delle banconote sospette di falsità è regolamentato dal Provvedimento del Governatore della Banca d'italia del 4 settembre 2008, che ha sostituito il precedente Provvedimento del 21 gennaio 2002, così come modificato dal Provvedimento del 15 marzo 2006 (con riferimento anche alla legge 23/1/2001 n. 409 ed ai relativi provvedimenti di attuazione). Viene confermato l'obbligo, per gli enti creditizi e per gli altri istituti che gestiscono e distribuiscono al pubblico banconote e monete a titolo professionale, di ritirare dalla circolazione le banconote e le monete euro sospette di falsità e di trasmetterle alle autorità nazionali competenti: Banca d'italia (per le banconote) e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (per le monete). Il provvedimento inoltre elimina la competenza territoriale dell invio delle banconote alla filiale di Banca d Italia più vicina. A livello italiano, al fine di effettuare un monitoraggio sul fenomeno delle falsificazioni e, più in generale, sulle frodi legate ai sistemi di pagamento, è operativo presso il Ministero Economia e Finanze, Dipartimento del Tesoro, l Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (U.C.A.M.P.), con gli obiettivi di seguito delineati: - raccolta e trattamento dei dati sulle falsificazioni dell euro nel territorio nazionale, per finalità di monitoraggio del fenomeno e di cooperazione con gli organi nazionali, comunitari ed internazionali per scopi preventivi e di contrasto delle falsificazioni su scala europea; - prevenzione delle frodi sui pagamenti eseguiti con carte di credito e di debito o con altri mezzi diversi dal contante sia materiali che virtuali; - prevenzione delle frodi sugli strumenti deputati al credito al consumo; - formazione specialistica degli intermediari finanziari e delle Forze di polizia. 22

Relativamente alle attività di identificazione e segnalazione delle possibili falsificazioni del contante, è previsto un coordinamento operativo tra i principali attori istituzionali: - Istituzioni bancarie e finanziarie rilevano le possibili frodi e falsificazioni, ritirano operativamente il contante e - ne danno comunicazione in modalità informatica 13 all UCAMP; - trasmettono le banconote sospette di falsità con i relativi verbali di ritiro alla Banca d Italia; - Forze di polizia: sequestrano le banconote e monete metalliche sospette di falsità; - Centri di Analisi istituiti in seno alla Banca d Italia ed all Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato effettuano le perizie delle banconote e monete metalliche sospette di falsità; - Ufficio Centrale Italiano del Falso Monetario ed Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento raccolgono ed analizzano i dati sulla falsificazione dell euro e le informazioni utili ai fini delle indagini. In sostanza, per le autorità nazionali competenti all individuazione del circolante sospetto di falsità e per tutti i soggetti che gestiscono e distribuiscono a titolo professionale banconote e monete metalliche denominate in euro, il dispositivo comunitario di protezione - integrato da ulteriori provvedimenti normativi e regolamentari a livello nazionale - sancisce l obbligo di ritiro dalla circolazione del contante sospetto di falsità, l obbligo di trasmetterlo ai competenti Centri di Analisi della Banca d Italia e della Zecca, l obbligo di centralizzare i dati tecnici e statistici relativi ai casi di sospetta falsità presso l Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP) del Ministero dell Economia e delle Finanze e di quelli utili alle indagini presso l Ufficio Centrale Italiano del Falso Monetario del Ministero dell Interno (UCIFM). 13 Segnalazioni effettuate tramite il sistema informativo dell U.C.A.M.P In base all art. 39 del Decreto Legge 3 ottobre 2006 23

Sono di seguito riportate le statistiche più recenti relative alla falsificazione di banconote e monete. 2.1.12 Falsificazione delle banconote Nel primo semestre del 2009 la Banca d'italia ha riconosciuto false 82.239 banconote 14 ritirate dalla circolazione nel nostro Paese, con un incremento del 20% rispetto al secondo semestre del 2008 (nel quale furono riconosciute false 68.371 banconote). I tre tagli intermedi (20, 50 e 100 euro), insieme, hanno rappresentato il 99% delle falsificazioni tolte dalla circolazione. 60000 50000 40000 30000 20000 2006 1 s 2006 2 s 2007 1 s 2007 2 s 2008 1 s 2008 2 s 2009 1 s 10000 0 5 10 20 50 100 200 500 Figura 7: Numerosità banconote riconosciute come false, Dati Storici (Fonte UCAMP) L'incremento è dipeso principalmente dall'aumento del numero di falsificazioni del taglio da 20 euro (35% in più rispetto al secondo semestre del 2008), mentre la contraffazione del taglio da 50 euro è aumentata dell'11% e quella del 100 euro è rimasta sostanzialmente stabile. Il biglietto più contraffatto è stato quello da 20 euro (50.237 pezzi, pari al 61% del totale). 14 Fonte: XV Rapporto Statistico sulla falsificazione Euro Ufficio Centrale Antifrode Mezzi Di Pagamento (UCAMP) 24

Al livello dell'eurosistema sono stati ritirati dalla circolazione 413.000 biglietti in euro falsi, il 17% in più rispetto al quantitativo rinvenuto nel secondo semestre 2008 (354.000). Anche nell'eurosistema il biglietto da 20 euro è risultato il più contraffatto (48,5% del totale), seguito dal 50 (34%) e dal 100 (13,5%). Del totale delle banconote ritirate dalla circolazione e/o sequestrate, il 25,17% è costituito da contante ritirato dalla circolazione dalle Forze di Polizia, mentre il 36,76% da quello ritirato dalle Banche e il 32,91% da quello ritirato da agenzie di custodia e trasporto denaro. Figura 8: Numerosità banconote riconosciute come false, Dati aggiornati (Fonte UCAMP) Il valore complessivo delle banconote contraffatte nel primo semestre 2009 risulta essere pari a c.a. 3,5 Ml di euro contro 3,3 Ml di euro del secondo semestre 2008 ed i 4,5 Ml di euro del primo semestre 2008. 2.1.13 Falsificazione delle monete Nel 1 semestre del 2009 l Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (CNAC) ha sottoposto a perizia - accertandone la falsità 92.208 pezzi 15. Più nel 15 Fonte: XV Rapporto Statistico sulla falsificazione Euro Ufficio Centrale Antifrode Mezzi Di Pagamento (UCAMP) 25

dettaglio, la contraffazione ha riguardato 240 monete da 50 centesimi, 177 da 1 euro e 8.803 da 2 euro. 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 2006 1 s 2006 2 s 2007 1 s 2007 2 s 2008 1 s 2008 2 s 2009 1 s 10000 0 0,5 1 2 Figura 9: Numerosità monete da 0,5, 1 e 2 riconosciute come false, Dati storici (Fonte UCAMP) Occorre evidenziare in anticipo come i dati presentino alcune discontinuità dovute alla non sistematicità ed immediatezza delle segnalazioni. Rispetto ai dati relativi al medesimo periodo dell annualità 2008 (nel corso della quale sono stati ritirati 11.848 pezzi), nel 1 semestre del 2009 è stato riscontrato un notevole decremento della falsificazione della monete da 2 Euro (-55,48%) ed un leggero aumento della contraffazione delle monete da 1 Euro (+35,75%) e un lieve decremento da 50 centesimi (-8,46%). Tale dato conferma quanto già rilevato nelle pregresse rilevazioni statistiche circa il sempre maggiore interesse verso la contraffazione delle monete da 2 euro da parte della organizzazioni criminali. La maggior parte delle monete ritirate dalla circolazione (circa 85%) è riconducibile a sequestri effettuati dalle Forze dell Ordine, seguono le Banche (circa il 14%) mentre solo una residua parte (circa 1%) è attribuibile al ritiro da parte di agenzie di custodia e trasporto denaro. 26

Figura 10: Numerosità monete da 0,5, 1 e 2 riconosciute come false, Dati aggiornati (Fonte UCAMP) Il valore complessivo delle monete contraffatte nel primo semestre 2009 è pari a c.a. 18 mila euro. 27

3 IL MODELLO DI RIFERIMENTO ADOTTATO 3.1 Il modello adottato Il modello adottato per l analisi dei flussi di contante si basa sulla loro suddivisione in flussi di Cash-In (ovvero che portano denaro contante all interno del sistema bancario) ed in flussi di Cash-Out (ovvero che portano denaro contante fuori dal sistema bancario). Figura 11: Schema del modello di riferimento adottato per la rilevazione dei flussi di contante Il processo di Cash-In si compone dei seguenti elementi: - Flusso Market Cash-In. Rappresenta il flusso di contante derivante dal mercato (Clienti, Retailer, Attività Commerciali). La raccolta di denaro contante avviene mediante: 1) ATM (Automated Teller Machine) distinti tra: ATM Esterni: apparecchiature la cui gestione operativa è delegata interamente ad operatori esterni rispetto alla banca di riferimento. L operatività di approvvigionamento contante, recupero contante versato, contazione e verifica è svolta interamente tramite un outsourcer mentre la banca effettua un monitoraggio continuo da remoto sul 28