Applicazione: SIRI - Sistema Informativo delle Risorse Idriche



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Riusabilità del software - Catalogo delle applicazioni: Applicativo Verticale Applicazione: SIRI - Sistema Informativo delle Risorse Idriche Amministrazione: Regione Piemonte - Direzione Innovazione, Ricerca ed Università - CRC Piemonte Referente/i di progetto Nome e cognome: CRC Piemonte Indirizzo: C.so Regina Margherita, 174-10152 Torino Tel: 011-4324020 e-mail: crcpiemonte@regione.piemonte.it Descrizione Il Sistema Informativo delle Risorse Idriche rappresenta la base conoscitiva di riferimento dei fattori di pressione antropica e dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici, funzionale alla gestione integrata di dati e informazioni che riguardano il ciclo delle acque: derivazioni, scarichi da impianti industriali, monitoraggio automatico e manuale dei corpi idrici, infrastrutture di acquedotto, fognatura e impianti di depurazione Contesto L'acqua è un diritto vitale, umano e sociale imprescrittibile e inalienabile (Manifesto dell'acqua, 1998). La principale condizione cui un tale diritto deve essere sottoposto è il dovere di farne uso nel rispetto della protezione e della qualità del bene e in solidarietà con gli altri abitanti e le generazioni future. Al fine di garantire, per i diversi usi, standard qualitativi e quantitativi adeguati, in ogni condizione, si è resa necessaria a livello comunitario l'adozione di una strategia di gestione integrata della risorsa idrica.

Nell'Unione Europea si è affermata la consapevolezza della necessità di una politica globale e sostenibile per la protezione delle acque e di una direttiva quadro in grado di fissarne i principi base. Nasce così, il 23 ottobre del 2000, la Direttiva 2000/60/CE "che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque" (Water Framework Directive) avente lo scopo di mantenere e migliorare l'ambiente acquatico del territorio dell'unione attraverso misure integrate sugli aspetti qualitativi e quantitativi. Nel punto 1 del preambolo della Direttiva sono espressi due concetti basilari: il primo sottolinea l'importanza dell'acqua come risorsa fondamentale, in quanto non solo essa soddisfa bisogni primari della popolazione ed è vitale per tutti gli ecosistemi, ma anche costituisce una chiave dello sviluppo in grado di produrre e sostenere il benessere (attraverso l'agricoltura, la pesca, la produzione di energia, l'industria, i trasporti e il turismo); il secondo evidenzia la necessità di intraprendere azioni di salvaguardia della risorsa idrica per evitarne il deterioramento sia qualitativo sia quantitativo. L'Italia ha emanato, nell'aprile del 2006, il D. Lgs. 152 recante "Norme in materia ambientale", che definisce la disciplina generale per la tutela di tutte le acque, al fine di conseguire il miglioramento dello stato delle medesime, ridurne l'inquinamento, perseguire gli usi sostenibili delle risorse idriche, mantenere la capacità di autodepurazione naturale dei corpi idrici. Data primo rilascio: Data ultima modifica: Parametri dimensionali Il sistema informativo è utilizzato dai funzionari della Direzione Ambiente per scopi di pianificazione a supporto del Piano Regionale di Tutela delle Acque e del Piano di Gestione del Bacino del Po. funzionari provinciali lo utilizzano per gestire i dati relativi alle pratiche autorizzatorie in materia di derivazioni d'acqua e di scarichi da insediamento produttivo. SIRI attualmente contiene dati tecnici e amministrativi relativi a 18.000 pratiche di autorizzazione a derivare acqua, 5.000 pratiche di autorizzazione di scarichi industriali. Gestisce inoltre i dati tecnici relativi agli impianti di acquedotti, fognari e di depurazione localizzati in Piemonte, nonché i dati amministrativi dei gestori del servizio idrico integrato. Realizzatore CSI-Piemonte Tipologia applicazione software

Custom Documentazione disponibile Area applicativa Applicativo Verticale Procedure amministrative e/o servizi supportati Il Sistema si rivolge, oltre ai funzionari regionali, a tutti gli Enti pubblici interessati dalla normativa di settore in materia di autorizzazione e controllo delle risorse idriche: Province, Direzioni regionali diverse, ARPA, ATO, nonché ai gestori privati del Servizio Idrico Integrato (acquedotti, fognature e impianti di depurazione). Dominio applicativo Dal punto di vista organizzativo, il SIRI si pone l'obiettivo di razionalizzare i processi gestionali in modo da garantire un'organica integrazione delle diverse componenti. Dal punto di vista tecnico, gestisce un unico archivio evitando così duplicazioni dei dati. L'archivio è costituito da un geodatabase che permette di mantenere direttamente su un'unica base dati relazionale sia la componente geografica sia quella alfanumerica degli oggetti. Questo aspetto, fortemente innovativo, ha portato lo sviluppo di un software che consente di operare contemporaneamente sulla dimensione alfanumerica e geografica sia per l'analisi dei dati sia per le attività di aggiornamento delle informazioni stesse. Al SIRI è integrata la componente del SIBI (Sistema Informativo Bonifica ed Irrigazione) che contiene le informazioni del rilevamento dati su tutte le infrastrutture irrigue esistenti sul territorio regionale. Gli utilizzatori del SIBI sono, oltre ai funzionari pubblici, anche i Consorzi di Bonifica e di Irrigazione. L'accesso al sistema avviene attraverso il riconoscimento dell'utente e del profilo a esso associato. Ogni operatore, al momento in cui entra nel sistema, visualizza la lista delle informazioni e delle funzionalità a cui è stato abilitato. Ogni modulo del SIRI dispone di funzionalità di consultazione, di gestione (inserimento e aggiornamento dati), nonché di esecuzione di elaborazioni predefinite sui dati, create in base alle esigenze operative dei fruitori del sistema (calcoli di bilancio idrico, visualizzazione di andamenti per i monitoraggi, produzione di grafici e reportistica ad hoc, applicazioni di algoritmi che consentono statistiche ed elaborazioni d'uso comune da parte degli operatori). Per ogni modulo sono state identificate una serie di entità principali rappresentate in un diagramma con tutte le loro relazioni logiche.

L'utente, visualizzando il diagramma della componente, decide quale oggetto cercare. Il istema consente di utilizzare criteri alfanumerici incrociandoli con criteri geografici ed è possibile cominciare indifferentemente dai primi o dai secondi. Questo significa che la ricerca si può basare sia sui criteri alfanumerici sia su criteri geografici (interseca, contiene, è contenuto, sta nel raggio di...). Analogamente alla ricerca anche la consultazione avviene contemporaneamente sulla localizzazione geografica di un oggetto e sui dati di natura alfanumerica. Nell'inserimento dei dati, per gli oggetti che hanno una localizzazione geografica, l'inserimento della localizzazione (punto, linea o poligono) è precedente all'inserimento di qualsiasi altro dato. Una volta inserita la geometria, l'operatore può inserire i dati alfanumerici e creare le relazioni dell'entità con gli altri oggetti dell'archivio. Il patrimonio informativo gestito dal SIRI è rappresentato da: utilizzazioni di acqua pubblica (derivazioni); scarichi da insediamenti produttivi; monitoraggio delle acque superficiali (dati idrometrici, chimici e biologici) e sotterranee (dati piezometrici e di qualità); dati pluviometrici; infrastrutture dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione; caratterizzazione del sistema fisico-territoriale (dati idrologici, idrogeologici, geomorfologici, climatologici e socio-economici). Il SIRI si prefigura infine come lo strumento principale per l'attuazione di quanto previsto dal Piano di Tutela delle acque, a cui la normativa statale assegna un ruolo centrale quale strumento dinamico che, operando attraverso una continua azione di monitoraggio, programmazione e realizzazione di interventi si prefigge il raggiungimento di obiettivi di qualità. Funzione applicativa L'approccio SIRI è basato sulla centralizzazione della raccolta e gestione dei dati in un unico archivio, dove il patrimonio informativo è arricchito dal contributo dei diversi enti a cui spetta la gestione delle risorse idriche. Il SIRI, ha come input i dati provenienti da Enti diversi, coinvolti a vario titolo nella gestione delle risorse idriche e ha come output informazioni utili per scopi di pianificazione (piano di tutela, piano direttore) propri dell'ente Regione. L'approccio del SIRI alla gestione dei dati sulle risorse idriche è caratterizzato da due elementi di integrazione: 1. integrazione di dominio; 2. integrazione della dimensione alfanumerica con quella geografica dei dati. La prima si realizza attraverso la piena integrazione delle diverse componenti (derivazioni, scarichi, monitoraggio, infrastrutture del servizio idrico, caratterizzazione

del sistema fisico-territoriale infrastrutture irrigue) gestite fisicamente in un'unica base dati e pertanto senza la duplicazione degli oggetti in diversi archivi "di settore". La suddivisione in moduli è infatti funzionale alla navigazione "personalizzata", per facilitare l'accesso a una componente specifica ai vari utenti, legati in generale alle proprie competenze. Quella dimensionale riguarda la piena integrazione della caratterizzazione geografica del dato con la sue parti alfanumeriche. Il sistema è costituito da un'unica base dati geografica e alfanumerica; questa struttura permette il passaggio immediato dalle informazioni geografiche relative a un oggetto alla sua scheda di dettaglio alfanumerica e viceversa. Il geodatabase consente operazioni di data retrieval che utilizzano contemporaneamente concetti geografici e concetti alfanumerici. L'integrazione di dominio si concretizza attraverso la predisposizione di un unico archivio dati, mentre quella dimensionale è realizzata dalle caratteristiche dell'ambiente di sviluppo utilizzato per implementare il sistema. Architettura software Il SIRI è sviluppato in ambiente ESRI ArcGis v. 9.2 con Visual Basic 6.0 e distribuito via application broker. I dati sono gestiti su RDBMS Oracle attraverso ArcSDE v. 9.2. Le soluzioni individuate sono state condivise anche con ESRI Italia e con la stessa ESRI. SIRI è un'applicazione a due livelli costituita dal geodatabase Oracle 10G e un livello di business sviluppato in ArcGIS distribuito via application broker Citrix. Sul client è installata l'interfaccia grafica ICA v. 10.

Architettura hardware Architettura TLC Sistemi operativi Middleware Linguaggi Librerie esterne Protocolli di comunicazione DBMS Case Standard utilizzati Tipologia del ciclo di sviluppo Portabilità Affidabilità

Manutenibilità Funzionalità / Usabilità Livello di documentazione Livello di modularizzazione Iniziative di riuso in corso Iniziative di riuso realizzate Punti di forza Il SIRI consente di gestire in modo integrato i dati e le informazioni che costituiscono il dominio della Direzione regionale di riferimento: derivazioni, scarichi da impianti industriali, monitoraggio dei corpi idrici superficiali e sotterranei, infrastrutture del servizio idrico integrato, caratteristiche geomorfologiche, idrologiche e climatologiche del contesto territoriale da cui tali dati sono tratti. Elementi di criticità Nessuno Vincoli Nessuno

Modalità di riuso consigliate