Il Piano Integrato Aziendale della Sicurezza Alimentare e altro



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Transcript:

Il Piano Integrato Aziendale della Sicurezza Alimentare e altro Corrado Rendo IL PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE ASL AL CONVEGNO ALESSANDRIA 27.10.15

CONTROLLO DELLA SICUREZZA DEI CIBI NELL UNIONE EUROPEA o Controlli sulla sicurezza alimentare o Sistemi di sicurezza o Legislazione mirata La UE ha stabilito una strategia GLOBALE di sicurezza alimentare che assicura IL CONTROLLO E LA TRACCIABILITA lungo tutta la filiera produttiva alimentare PRODUZIONE PROCEDIMENTO DISTRIBUZIONE

La strategia integrata dell UE ha lo scopo di assicurare un alto livello di sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali e delle piante attraverso misure coerenti dalla fattoria alla tavola e un monitoraggio adeguato con efficienti sistemi di controllo e valutazione delle non conformità

La strategia alimentare dell UE ha 3 elementi base: Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: organo indipendente che fornisce pareri scientifici e consulenza specialistica quando la legislazione viene redatta e in caso di problemi di sicurezza alimentare. Legislazione sulla sicurezza alimentare nell UE: Legislazione che riguarda alimenti e mangimi ed applica gli stessi alti standard a tutti i Paesi della UE. Imposizione e controllo: La Commissione UE impone leggi alimentari che devono essere correttamente incorporate nella legislazione nazionale in tutti i Paesi UE. L FVO (Food and Veterinary Office) controlla che i Governi dell UE e quelli degli altri Paesi abbiano implementato le necessarie procedure per il controllo dei produttori alimentari che devono rispettare gli standard UE.

Libro verde della Commissione sui principi generali della legislazione in materia alimentare dell Unione Europea 1997 Libro Bianco della Sicurezza Alimentare 2000 Regolamento (CE) 178/2002 Approccio integrato di filiera Pacchetto Igiene 2006 Tutti i Paesi membri dell UE hanno gli stessi criteri riguardo l igiene della produzione degli alimenti e dei controlli sanitari

REG. (CE) N.882/2004 Art.1 Oggetto e campo di applicazione 1. Il presente regolamento fissa le regole generali per l'esecuzione dei controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alle normative volte, segnatamente, a a) prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili i rischi per gli esseri umani e gli animali, siano essi rischi diretti o veicolati dall'ambiente; b) garantire pratiche commerciali leali per i mangimi e gli alimenti e tutelare gli interessi dei consumatori, comprese l'etichettatura dei mangimi e degli alimenti e altre forme di informazione dei consumatori.

REG. (CE) N.882/2004 Art. 2 - definizioni Controllo ufficiale": qualsiasi forma di controllo eseguita dall'autorità competente o dalla Comunità per la verifica della conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali.

REG. (CE) N.882/2004 Art. 2 - definizioni Autorità competente":l'autorità centrale di uno Stato membro competente per l'organizzazione di controlli ufficiali o qualsiasi altra autorità cui è conferita tale competenza o anche, secondo i casi, l'autorità omologa di un paese terzo;

L autorità competente in materia di sicurezza alimentare in Italia D.Lgs 193/2007 Attuazione della Dir. 2004/41/CE

AUTORITA COMPETENTI: MINISTERO DELLA SALUTE, REGIONI E PROVINCE AUTONOME, ASL LE STRUTTURE DI CONTROLLO : MINISTERO DELLA SALUTE ( COMANDO CARABINIERI NAS, UFFICI PERIFERICI DI SANITA MARITTIMA E AEREA, UVAC, PIF, ISS, II.ZZ.SS.), MINISTERO POLITICHE AGRICOLE FORESTALI ( ICCQ, CORPO FORESTALE, CARABINIERI NUCLEO ANTIFRODI ), MINISTERO AMBIENTE( ARPA, NOE), MINISTERO ECONOMIA ( AGENZIA DOGANE, GDF ), REGIONI ( SERVIZI FITOSANITARI ), MINISTERO DIFESA (CAPITANERIE DI PORTO), ALTRI (CARABINIERI TERRITORIALE, POLIZIA LOCALE, POLIZIA DI STATO, INCA, ETC.)

D LGS 502 1999 Art. 7-ter (Funzione dei dipartimenti di prevenzione). In base alla definizione dei livelli essenziali di assistenza, il dipartimento di prevenzione garantisce le seguenti funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica, anche a supporto dell'autorità sanitaria locale: d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie; farmacovigilanza veterinaria; igiene delle produzioni zootecniche; tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale; e) tutela igienico-sanitaria degli alimenti; f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale. ASL

PIANO NAZIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA ALIMENTARE 2015-28 OBIETTIVI STRATEGICI : TUTELA DEL CONSUMATORE E DELLA LEALE CONCORRENZA, PROTEZ. SALUTE, LOTTA ALLE FRODI, DIFESA PRODUZ. AGROALIMENTARI OBIETTIVI DI FILIERA : CONTRASTO FRODI CON MIGLIORE COOPERAZIONE ORGANI DI CONTROLLO, TUTELA QUALITA PRODUZ. BIOLOGICA E IGP OSSERVATI SPECIALI : OLIO OLIVA, LATTE E DERIV., MOLLUSCHI BIV., MIELE E PROD. ALVEARI

PIANO REGIONALE INTEGRATO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE 2015-18 Formazione del personale Organizzazione dei controlli ufficiali Audit sulle autorità competenti Conformità delle AC agli standard organizzativi Comunicazione verso Associazioni ed Enti e sviluppo di una moderna azione di promozione della salute

I numerosi compiti dell autorità competente Controlli ufficiali Sorveglianza Verifica Ispezione Altro? Esame campioni Audit Provvedimenti e sanzioni

AUTORITA COMPETENTE LOCALE E DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE Si possono ipotizzare un nuovo ruolo e nuovi compiti per l AC locale e per il DP alla luce dei cambiamenti dello scenario sociale, economico, culturale e della transizione epidemiologica?

QUALE FUTURO PER IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE? INTRODUZIONE AL TEMA CORRADO RENDO ALESSANDRIA, 30 OTTOBRE 2014

CONCLUSIONI ( CONVEGNO 30.10.14) Alla luce del profondo mutamento dello scenario, può essere opportuno avviare una riflessione sulla necessità di una rimodulazione organizzativa dell'attuale modello di D.P. E/o di nuove e innovative strategie delle attività di prevenzione? Cambiare sì o cambiare no? A voi la parola...!

SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA

IL CAMBIAMENTO DELLO SCENARIO EPIDEMIOLOGICO Nei paesi industrializzati circa il 70% della spesa sanitaria è consumata dalle malattie cronico-degenerative e tumorali. Le più importanti cause delle MC e dei tumori sono la scorretta alimentazione, l inattività fisica, l obesità e il fumo di tabacco

Le conferme dagli Studi Internazionali Sul determinismo della salute pesano : i Fattori Socioeconomici e gli Stili di Vita individuali in un range dal 40% al 50%; lo stato degli Ecosistemi Territoriali per il 20-30%; il Patrimonio Genetico, il Sesso e l Età per il 20-30%; il comparto della Sanità solo in un range compreso tra il 10% e il 15%. Una buona sanità resta indispensabile... ma miglioramenti sensibili sono possibili affrontando le cause modificabili dei Determinanti la Salute che complessivamente incidono per oltre il 60% sulla longevità delle popolazioni.

IN ITALIA LA MANCANZA DI ATTIVITA FISICA CAUSA: IL 30% DELLE MALATTIE CARDIACHE IL 27% DEI CASI DI DIABETE IL 25% DEI TUMORI DEL COLON E SENO IN EUROPA L INATTIVITA FISICA CAUSA: - 600.000 DECESSI/ANNO (10% MORTALITA GENERALE) - 5,4 MILIONI DI DALYs / ANNO, CON COSTI SOCIALI PARI A 150-300 / ANNO / PRO-CAPITE. (FONTE: OMS - WHO)

Da quasi 30 anni l oncologia mondiale studia il rapporto tra cibo e cancro e la maggior parte degli studi attribuisce a una alimentazione sana la possibilità di evitare complessivamente il 30-40% di tutti i tumori Secondo i dati del OMS nel 1996 in tutto il mondo più di dieci milioni di persone si sono ammalate di cancro e di queste ben tre o quattro milioni avrebbero potuto evitare la malattia se negli anni precedenti si fossero alimentati diversamente

IL FUMO UCCIDE! Fumatori nel mondo: 650 milioni Fumatori in Italia: 11 milioni (21,7%) Mortalità: - 5 milioni nel mondo (previsioni 2030: 10 mil) - 82.000 in Italia OMS: fumo prima causa di morte facilmente evitabile (fonti: OMS, ISS, Istat)

I RECORD (?) DELLA SANITA ITALIANA : L OMS NEL 2000 AVEVA INSERITO IL S.S.N. AL 2^ POSTO NEL MONDO PER L EFFICACIA DEI SUOI RISULTATI LO STUDIO 2014 DELL EURO HEALTH CONSUMER INDEX SU 36 NAZIONI COLLOCA LA SANITA ITALIANA AL 21^ POSTO

I GUAI DELLA SANITA ITALIANA SPESA SANITARIA INFERIORE AI PAESI EU ( -25,2% ; 6,6% PIL, RISCHIO FSN CONGELATO A 111 MLD FINO AL 2019 ) RAZIONAMENTO SERVIZI E PRESTAZIONI ( FARMACI, VISITE MEDICHE, PREVENZIONE ) SPESA OUT OF POCKET DELLE FAMIGLIE ( +70% FARMACI A NEGLI ULTIMI 10 ANNI ) PSN NON AGGIORNATO DAL 2006 ETC. ETC.

FAUJA SINGH: a 100 anni ha partecipato alla maratona di Toronto (2011) Stile di vita zen I suoi segreti : alimentazione vegana, thè verde,curry, zenzero,16 km/giorno, equilibrio zen

Stile vita mediterraneo : gli arzilli anziani di Bivongi ( RC)

ATTO AZIENDALE ASL-AL 2015 : LA SVOLTA POSITIVA IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE AFFIANCA ALLE CONSOLIDATE ATTIVITA DI CONTROLLO NUOVE ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE... IL D.P...CON LA CONSAPEVOLEZZA DELLA GRAVE CRISI ECONOMICA GENERALE..ATTUA ATTIVITA DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE E ASSISTENZA ALLE IMPRESE..

ATTO AZIENDALE ASL AL : UNA SVOLTA INCOMPIUTA PER LE PROFESSIONI SANITARIE ISTITUZIONE DELLA DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE (DIPSA ) MANCATA PREVISIONE DI SVILUPPO DI CARRIERA PER LE PROFESSIONI SANITARIE OCCORRE UNA MAGGIORE ATTENZIONE PREVEDENDO : SBOCCHI PER LA DIRIGENZA, RAZIONALIZZAZIONE DEI COMPITI ( TASK SHIFTING ), TRAFERIMENTO DI COMPITI E RESPONSABILITA ( SKILL MIX )

Dirigenti a rischio?

IL DRAMMA DELLA CRISI ITALIANA alcuni numeri: 1 milione di posti di lavoro persi dal 2008 Numero di imprese chiuse nel 2014: 14.629 Disoccupazione giovanile nel 2014: 44,2 % PIL : 2014-0,4%, 2015 +0,7% ( stima )

ATENE, 2015

LA SALUTE E UN DIRITTO COSTITUZIONALE, COSI COME IL LAVORO SE AUMENTANO DISOCCUPAZIONE E POVERTA, AUMENTA LA DOMANDA DI SALUTE E SI RIDUCONO LE ENTRATE PER GARANTIRE IL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO