Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali Anno Accademico 2008 2009



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Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali Regolamento Didattico del Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali Anno Accademico 2008 2009 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità del Regolamento... 2 Art. 2 Obiettivi formativi qualificanti...2 Art. 3 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati... 3 Art. 4 Quadro generale delle attività formative... 5 Art. 5 Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali.6 Art. 6 Crediti Formativi Universitari (CFU)... 6 Art. 7 Obsolescenza dei crediti formativi... 6 Art. 8 Tipologia delle forme didattiche adottate... 7 Art. 9 Piano di studi... 7 Art. 10 Attività formativa opzionale (AFO)... 7 Art. 11 Tirocinio professionalizzante... 7 Art. 12 Semestri... 7 Art. 13 Verifica dell apprendimento e acquisizione dei CFU... 8 Art. 14 Obbligo di frequenza... 9 Art. 15 Prova finale e conseguimento del titolo di studio... 9 Art. 16 Valutazione dellʹattività didattica... 10 Art. 17 Riconoscimento dei crediti, mobilità studentesca e riconoscimento degli studi compiuti allʹestero... 10 Art. 18 Orientamento e tutorato... 11 Art. 19 Studenti impegnati a tempo pieno e a tempo parziale, studenti fuori corso e ripetenti... 11 Art. 20 Consiglio di Corso di Studio... 11 Art. 21 Entrata in vigore del Regolamento didattico di Ateneo... 11 ELENCO ALLEGATI:... 12 1

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali Art. 1 Oggetto e finalità del Regolamento 1. Il presente regolamento disciplina gli aspetti organizzativi del Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali nel rispetto delle indicazioni riportate nel Regolamento Didattico di Ateneo. 2. Il Corso di Laurea Specialistica rientra nella Classe delle Lauree Specialistiche in Scienze delle Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali SNT SPEC/3 come definita dal D.M. 2 aprile 2001. Art. 2 Obiettivi formativi qualificanti I laureati specialisti nella classe devono possedere una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca nellʹambito pertinente alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe (area tecnicoassistenziale). I laureati specialisti che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni nellʹambito tecnico sanitario e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica e ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dellʹarea sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dellʹinnovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico formativi nonché dellʹomogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea. I laureati specialisti sviluppano, anche a seguito dellʹesperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario,nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti. Le competenze dei laureati specialisti nella classe comprendono: applicare le conoscenze di base delle scienze pertinenti alla specifica figura professionale necessarie per assumere decisioni relative allʹorganizzazione e gestione dei servizi sanitari erogati da personale con funzioni tecnico sanitarie dellʹarea medica allʹinterno di strutture sanitarie di complessità bassa, media o alta; utilizzare le competenze di economia sanitaria e di organizzazione aziendale necessarie per lʹorganizzazione dei servizi sanitari e per la gestione delle risorse umane e tecnologiche disponibili, valutando il rapporto costi/benefici; supervisionare specifici settori dellʹorganizzazione sanitaria per lʹambito tecnico sanitario; utilizzare i metodi e gli strumenti della ricerca nellʹarea dellʹorganizzazione dei servizi sanitari; applicare e valutare lʹimpatto di differenti modelli teorici nellʹoperatività dellʹorganizzazione e gestione dei servizi sanitari; programmare lʹottimizzazione dei vari tipi di risorse (umane, tecnologiche, informative, finanziarie) di cui dispongono le strutture sanitarie di bassa, media e alta complessità; progettare e realizzare interventi formativi per lʹaggiornamento e la formazione permanente afferente alle strutture sanitarie di riferimento; sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nellʹambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; comunicare con chiarezza su problematiche di tipo organizzativo e sanitario con i propri collaboratori e con gli utenti; analizzare criticamente gli aspetti etici e deontologici delle professioni dellʹarea sanitaria, anche in una prospettiva di integrazione multiprofessionale. 2

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali Le strutture didattiche devono pertanto individuare e costruire, mediante lʹopportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, nonché dei correlati settori scientificodisciplinari di carattere direttamente professionalizzante, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe, riservando allʹambito disciplinare proprio di ciascuna professione sanitaria non meno di 50 CFU. I laureati specialisti nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti corrispondenti al relativo profilo professionale, così come definito dai decreti del Ministero della sanità. I laureati specialisti nella classe acquisiscono, nellʹintero percorso formativo proprio delle singole professioni, la capacità di: conoscere i principi dellʹanalisi economica e le nozioni di base dellʹeconomia pubblica e aziendale; conoscere in modo approfondito gli elementi essenziali dellʹorganizzazione aziendale con particolare riferimento allʹambito dei servizi sanitari; conoscere i principi del diritto pubblico e del diritto amministrativo applicabili ai rapporti tra le amministrazioni e gli utenti coinvolti nei servizi sanitari; conoscere gli elementi essenziali della gestione delle risorse umane, con particolare riferimento alle problematiche in ambito sanitario; conoscere le principale tecniche di organizzazione aziendale e i processi di ottimizzazione dellʹimpiego di risorse umane, informatiche e tecnologiche; applicare appropriatamente lʹanalisi organizzativa e il controllo di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie; verificare lʹapplicazione dei risultati delle attività di ricerca in funzione del miglioramento continuo della qualità dellʹassistenza; effettuare correttamente lʹanalisi e la contabilità dei costi per la gestione di strutture che erogano servizi sanitari di medio alta complessità; applicare i metodi di analisi costi/efficacia, costi/utilità benefici e i metodi di controllo di qualità; conoscere gli elementi metodologici essenziali dellʹepidemiologia; rilevare le variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione della programmazione integrata e del controllo di gestione; utilizzare in modo appropriato gli indicatori di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di patologie; individuare le componenti essenziali dei problemi organizzativi e gestionali del personale tecnico sanitario in strutture di media o alta complessità; conoscere le norme per la tutela della salute dei lavoratori; operare nel rispetto delle principali norme legislative che regolano lʹorganizzazione sanitaria, nonché delle norme deontologiche e di responsabilità professionale; conoscere e applicare tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali con i pazienti e i loro familiari; individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti sulla salute e predisporre interventi di tutela negli ambienti di lavoro; approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di altri paesi; gestire gruppi di lavoro e applicare strategie appropriate per favorire i processi di integrazione multi professionale ed organizzativa; acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente; effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici; effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici; sviluppare la ricerca e lʹinsegnamento, nonché approfondire le strategie di gestione del personale riguardo alla specifica figura professionale; raggiungere un elevato livello di conoscenza sia scritta che parlata di almeno una lingua della Unione Europea; acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione; svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e formativi specialistici in Italia o allʹestero, con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale. Art. 3 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati I laureati specialisti nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti corrispondenti al relativo profilo professionale, 3

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali così come definito dai decreti del Ministero della sanità. In particolare i laureati nellʹambito professionale delle tecniche ortopediche, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 665 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di operare, su prescrizione medica e successivo collaudo, la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno dellʹapparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano lʹenergia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli; di addestrare, nellʹambito delle loro competenze, il disabile allʹuso delle protesi e delle ortesi applicate; di svolgere, in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate; di collaborare con altre figure professionali al trattamento multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione; di assumersi la responsabilità dellʹorganizzazione, pianificazione e qualità degli atti professionali svolti nellʹambito delle loro mansioni; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale; nellʹambito professionale della audioprotesi, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 668 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere la loro attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi; di operare su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia, di applicare presidi protesici mediante il rilievo dellʹimpronta del condotto uditivo esterno, costruire e applicare chiocciole o altri sistemi di accoppiamento acustico e somministrare prove di valutazione protesica; di collaborare con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e lʹaddestramento al loro uso; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale; nellʹambito professionale della tecnica della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 27 luglio 1998, n. 316 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di provvedere alla conduzione e manutenzione delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica; di coadiuvare, alle loro mansioni di natura tecnica, il personale medico negli ambienti idonei fornendo indicazioni essenziali o condurre, sempre sotto indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie; di pianificare, gestire e valutare quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di cui sono responsabili; di garantire la corretta applicazione delle tecniche di supporto richieste; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale; di contribuire alla formazione del personale di supporto econcorrere direttamente allʹaggiornamento relativo al profilo professionale e alla ricerca nelle materie di loro competenza; nellʹambito professionale dellʹigiene dentale, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1999, n. 137 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati allʹesercizio dellʹodontoiatria, compiti relativi alla prevenzione delle affezioni orodentali; di svolgere attività di educazione sanitaria dentale e partecipare a progetti di prevenzione primaria nellʹambito del sistema sanitario pubblico; di collaborare alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e di occuparsi della raccolta di dati tecnico statistici; di provvedere allʹablazione del tartaro e alla levigatura delle radici nonché allʹapplicazione topica dei vari mezzi profilattici; di provvedere allʹistruzione sulle varie metodiche di igiene orale e sullʹuso dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare placca batterica e patina dentale motivando lʹesigenza dei controlli clinici periodici; di indicare le norme di unʹalimentazione razionale ai fini della tutela della salute dentale; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero 4

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali professionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati allʹesercizio dellʹodontoiatria; nellʹambito professionale della dietistica, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di operare per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dellʹalimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione allʹattuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente; di organizzare e coordinare le attività specifiche relative allʹalimentazione in generale e alla dietetica in particolare; di collaborare con gli organi preposti alla tutela dellʹaspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; di elaborare, formulare ed attuare le diete prescritte dal medico e controllarne lʹaccettabilità da parte del paziente; di collaborare con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; di studiare ed elaborare la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificare lʹorganizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; di svolgere attività didattico educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o liberoprofessionale. In particolare, i laureati specialisti nella classe, in funzione dei diversi percorsi formativi e delle pregresse esperienze lavorative, devono raggiungere le seguenti competenze: Nellʹambito dellʹ area tecnico assistenziale collaborano con le altre figure professionali e con le amministrazioni preposte per ogni iniziativa finalizzata al miglioramento delle attività professionali del settore sanitario di loro competenza, relativamente ai singoli ed alle collettività, ai sistemi semplici e a quelli complessi di organizzazione dellʹassistenza sanitaria diretta; progettano, sperimentano e sviluppano procedure per lʹintegrazione tra lʹassistenza ospedaliera, lʹassistenza residenziale, quella domiciliare e quella ambulatoriale; progettano, sperimentano e sviluppano modalità di assistenza integrata e utilizzano procedure informatiche o di telecontrollo, per lʹassistenza post ospedaliera al paziente chirurgico, al paziente nefropatico, alla puerpera, al paziente geriatrico, etc, allo scopo di ridurre il disagio per il paziente ed i suoi familiari, mantenendo peraltro elevati standard assistenziali, oltre che per ridurre i costi della degenza ospedaliera; progettano e dirigono iniziative nel campo dellʹorganizzazione e gestione delle residenze sanitarie assistite, raccordandosi con le altre figure professionali; sviluppano modalità di organizzazione dellʹassistenza al malato terminale ispirate a criteri di umanizzazione e razionalizzazione degli interventi; curano lʹorganizzazione dei servizi di intervento immediato, anche mediante ambulanza; pianificano le attività di assistenza diretta in caso di calamità naturali, curando altresì la formazione dei cittadini ai comportamenti da tenersi in queste circostanze; curano le relazioni nellʹambiente di lavoro, riducendo e prevenendo il burn out o la perdita di motivazione professionale; curano le relazioni tra le diverse figure professionali sanitarie, e tra queste e le amministrazioni; curano e seguono la definizione e lʹapplicazione del manuale di procedura per il controllo di qualità; promuovono interventi di educazione sanitaria a livello scolastico e nei luoghi di lavoro; mantengono costanti rapporti internazionali con le rispettive strutture sociosanitarie specie nella Unione Europea, allo scopo di favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento. Art. 4 Quadro generale delle attività formative 1. Il quadro generale delle attività formative (ordinamento didattico) risulta dalle tabelle di cui all allegato 1 che è parte integrante del presente Regolamento. 2. La programmazione dell attività didattica è approvata annualmente dal Consiglio di Facoltà, acquisito il parere favorevole della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà. 5

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali Art. 5 Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali 1. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito allʹestero, riconosciuto idoneo. 2. Eʹ altresì richiesto il possesso o lʹacquisizione di unʹadeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative allʹaccesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. 3. Agli studenti che siano stati ammessi a Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali avendo risposto correttamente a meno del 50% dei quiz nelle diverse materie d esame, vengono assegnati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso attraverso la frequenza a corsi di recupero nelle materie oggetto dell esame di ammissione e il superamento della relativa prova di verifica. Art. 6 Crediti Formativi Universitari (CFU) 1. Le attività formative previste nel Corso di Studio prevedono l acquisizione da parte degli studenti di crediti formativi universitari (CFU), ai sensi della normativa vigente. 2. A ciascun CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo per lo studente. 3. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissata convenzionalmente in 60 crediti. 4. La frazione dell impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%, tranne nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico. 5. Nel carico standard di un CFU sono inclusi: a) didattica frontale: 10 ore/cfu b) esercitazioni o attività assistite equivalenti: 12 ore/cfu c) tirocinio professionalizzante: 16 ore/cfu 6. I crediti formativi corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo superamento dell esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle competenze conseguite. 7. I crediti acquisiti a seguito di esami sostenuti con esito positivo per insegnamenti aggiuntivi rispetto a quelli conteggiabili ai fini del completamento del percorso che porta al titolo di studio, sono registrati nella carriera dello studente e possono dare luogo a successivi riconoscimenti ai sensi della normativa in vigore. Le valutazioni ottenute non rientrano nel computo della media dei voti degli esami di profitto. 8. L iscrizione al successivo anno di corso è consentita agli studenti indipendentemente dal tipo di esami sostenuti e dal numero di crediti acquisiti, ferma restando la possibilità per lo studente di iscriversi come studente ripetente. Art. 7 Obsolescenza dei crediti formativi 1. I crediti formativi non sono più utilizzabili se acquisiti da più di 8 anni solari, salvo che, su richiesta dell interessato, il Consiglio di Facoltà, sentita la Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, non deliberi diversamente. 2. Nei casi in cui sia difficile il riconoscimento del credito o la verifica della non obsolescenza, il Consiglio di Area Didattica, previa approvazione della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, può disporre un esame integrativo, anche interdisciplinare, per la determinazione dei crediti da riconoscere allo studente. 6

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali Art. 8 Tipologia delle forme didattiche adottate 1. L attività didattica è articolata nelle seguenti forme: A. lezioni frontali B. attività didattica a distanza (videoconferenza) C. esercitazioni pratiche a gruppi di studenti D. attività tutoriale durante il tirocinio professionalizzante E. attività tutoriale nella pratica in laboratorio F. attività seminariali Art. 9 Piano di studi 1. Il piano di studi del Corso, con l indicazione del percorso formativo e degli insegnamenti previsti, è riportato nell allegato 2, che forma parte integrante del presente Regolamento. 2. Il piano di studi indica altresì il settore scientifico disciplinare cui si riferiscono i singoli insegnamenti, l eventuale suddivisione in moduli degli stessi, nonché il numero di CFU attribuito a ciascuna attività didattica. 3. L acquisizione dei crediti formativi relativi alle attività formative indicate nell allegato 2 comporta il conseguimento della Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali 4. Per il conseguimento della Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico Assistenziali è in ogni caso necessario aver acquisito 300 CFU, negli ambiti e nei settori scientificodisciplinari previsti dal Regolamento Didattico di Ateneo. 5. La Commissione Didattica Paritetica di Facoltà verifica la congruenza dell estensione dei programmi rispetto al numero dei crediti assegnati a ciascuna attività formativa. 6. Il piano degli studi è approvato annualmente dal Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio di Corso, acquisito il parere favorevole della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà. Art. 10 Attività formativa opzionale (AFO) 1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale, lo studente deve avere acquisito complessivamente 15 CFU (9 CFU nel corso triennale di I Livello e 6 CFU nel corso biennale di II Livello) partecipando ad attività formative liberamente scelte (attività formative opzionali, AFO) tra tutti gli insegnamenti attivati nell ateneo, che consentano anche l acquisizione di ulteriori crediti formativi nelle discipline di base e caratterizzanti, purché coerenti con il progetto formativo definito dal piano di studi. 2. La coerenza e il peso in CFU devono essere valutati dal Consiglio di Area Didattica con riferimento all adeguatezza delle motivazioni eventualmente fornite dallo studente. 3. I 15 CFU assegnati alle AFO vengono acquisiti dallo studente attraverso un esame nel Corso di I Livello (9 CFU) e un esame nel Corso di II Livello (6 CFU). Art. 11 Tirocinio professionalizzante L Ordinamento Didattico (allegato 1) prevede l acquisizione, da parte dello studente, nell ambito dei due livelli, di 70 CFU nell ambito disciplinare TIROCINI delle cosiddette altre attività formative. I CFU assegnati al Tirocinio Professionalizzante sono ripartiti nell ambito dei corsi integrati e assegnati a specifici SSD, come indicato nel prospetto allegato (allegato 2). L acquisizione dei CFU assegnati al Tirocinio Professionalizzante da parte dello studente avviene con il superamento dell esame dei corsi integrati che prevedono attività pratica professionalizzante. Art. 12 Semestri 1. Il calendario degli insegnamenti impartiti nel Corso è articolato in semestri. 2. Le date di inizio e fine dei semestri sono fissate annualmente dal Consiglio di Facoltà. 7

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali 3. Nell organizzazione dell attività didattica, il piano di studi deve prevedere una ripartizione bilanciata degli insegnamenti e dei corrispondenti CFU tra il primo e il secondo semestre. Art. 13 Verifica dell apprendimento e acquisizione dei CFU 1. Nell allegato 2 del presente regolamento (piano di studi) sono indicati i corsi per i quali è previsto un accertamento finale che darà luogo a votazione (esami di profitto) o a un semplice giudizio idoneativo. Nel piano di studi sono indicati i corsi integrati che prevedono prove di esame per più insegnamenti o moduli coordinati. In questi casi i docenti titolari dei moduli coordinati partecipano collegialmente alla valutazione complessiva del profitto. Posso, comunque, essere previste prove di esonero parziale relative ad uno o più moduli. 2. Il calendario degli esami di profitto, nel rispetto del calendario didattico annuale, è emanato dal Preside, in conformità a quanto disposto dal Regolamento Didattico di Facoltà ed è reso pubblico all inizio dell anno accademico e, comunque, non oltre il 30 ottobre di ogni anno. 3. Gli appelli d esame e delle altre verifiche del profitto devono avere inizio alla data fissata, che deve essere resa pubblica almeno trenta giorni prima dell inizio della sessione. Eventuali spostamenti, per comprovati motivi, dovranno essere autorizzati dal Preside, il quale provvede a darne tempestiva comunicazione agli studenti. In nessun caso la data di inizio di un esame può essere anticipata. 4. Le date degli appelli d esame relativi a corsi appartenenti allo stesso semestre e allo stesso anno di corso non possono sovrapporsi. 5. I docenti, anche mediante il sito internet, forniscono agli studenti tutte le informazioni relative al proprio insegnamento (programma, prova d esame, materiale didattico, esercitazioni o attività pratica professionalizzante ed eventuali prove d esonero). 6. Gli appelli d esame, nell ambito della medesima sessione, devono essere distanziati di almeno 2 settimane. 7. Lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere, senza alcuna limitazione, le prove di esonero e gli esami in tutti gli appelli previsti e delle attestazioni di frequenza previste dall ordinamento degli studi. 8. Con il superamento dell accertamento finale lo studente consegue i CFU attribuiti alla specifica attività formativa. 9. Non possono essere previsti in totale più di 30 esami o valutazioni finali di profitto. 10. L esame può essere orale, scritto, scritto e orale, informatizzato. L esame orale è pubblico. Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame. Le altre forme di verifica del profitto possono svolgersi individualmente o per gruppi, facendo salva in questo caso la riconoscibilità e valutabilità dell apporto individuale, ed avere come obiettivo la realizzazione di specifici progetti, determinati ed assegnati dal docente responsabile dell attività, o la partecipazione ad esperienze di ricerca e sperimentazione, miranti in ogni caso all acquisizione delle conoscenze e abilità che caratterizzano l attività facente parte del curriculum. 11. Lo studente ha diritto di conoscere, fermo restando il giudizio della commissione, i criteri di valutazione che hanno portato all esito della prova d esame, di prendere visione della propria prova, e qualora si tratti di prova scritta, di conoscere le modalità di correzione. 12. Gli esami comportano una valutazione che deve essere espressa in trentesimi e riportata su apposito verbale. Lʹesame è superato se la valutazione è uguale o superiore a 18/30. In caso di votazione massima (30/30) la commissione può concedere la lode. La valutazione di insufficienza non è corredata da votazione. 13. Nel caso di prove scritte, è consentito allo studente di ritirarsi in qualsiasi momento nel corso dello svolgimento delle stesse. Nel caso di prove orali, è consentito allo studente di ritirarsi, secondo le 8

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali modalità definite dal Regolamento di Facoltà e comunque fino al momento che precede la verbalizzazione della valutazione finale di profitto. 14. Non è consentita la ripetizione di un esame già superato. 15. Le Commissioni giudicatrici degli esami e delle altre prove di verifica del profitto sono nominate dal Preside, secondo quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo e dal Regolamento Didattico di Facoltà. 16. Il verbale d esame, debitamente compilato e firmato dai membri della Commissione giudicatrice, deve essere trasmesso dal Presidente della commissione alla Segreteria studenti competente entro tre giorni dalla data di espletamento dell esame o di altra verifica del profitto. Art. 14 Obbligo di frequenza 1. Lo studente ha l obbligo della frequenza a tutte le forme di attività didattiche previste nel piano di studi. 2. Per ciascuna tipologia di attività didattica, lo studente deve acquisire l attestazione della presenza ad almeno il 75% delle ore previste. 3. La rilevazione della frequenza dello studente è effettuata con le modalità di accertamento stabilite dal Regolamento Didattico di Facoltà. Art. 15 Prova finale e conseguimento del titolo di studio 1. Per sostenere la prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i crediti formativi universitari previsti nel piano degli studi. 2. Alla prova finale sono attribuiti n. 18 CFU comprensivi di quelli necessari per il titolo di laurea di I livello e di quelli necessari per il titolo di Laurea di II Livello. 3. La prova finale si svolge davanti a una Commissione d esame nominata dal Preside su proposta del Consiglio di Corso di Studio competente ed è composta da almeno sette componenti. 4. Per il conseguimento della laurea magistrale è richiesta la presentazione di una tesi elaborata dallo studente in modo originale sotto la guida di un relatore. Le modalità sono definite dal Regolamento Didattico di Facoltà. 5. La votazione finale deriva dalla somma dei seguenti punti: Voto della prova finale: da 1 a 11 punti La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazione in trentesimi, comporta una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. 0,34 punti per ciascuna lode Esperienze Erasmus: fino ad un massimo di 2 punti 6. La valutazione della prova finale e della carriera dello studente, in ogni caso, non deve essere vincolata alla durata individuale complessiva del percorso di studi. 7. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66 punti. L eventuale attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di 110 punti, è subordinata alla accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della Commissione. La Commissione, all unanimità, può altresì proporre la dignità di stampa della tesi o la menzione d onore. 8. Lo svolgimento della prova finale, se orale, è pubblico e pubblico è l atto della proclamazione del risultato finale. 9. Le modalità di organizzazione delle prove finali sono disciplinate dal Regolamento Didattico di Facoltà. 9

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali Art. 16 Valutazione dellʹattività didattica 1. Il Consiglio di Corso rileva periodicamente la qualità dell attività didattica svolta dai docenti, mediante appositi questionari distribuiti agli studenti e da essi anonimamente compilati. 2. Il Consiglio di Facoltà, avvalendosi della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, predispone una relazione annuale sull attività e sui servizi didattici, utilizzando le valutazioni effettuate dal Consiglio del Corso. La relazione annuale è redatta tenendo conto della soddisfazione degli studenti sull attività dei docenti e sui diversi aspetti della didattica e dell organizzazione oltre che del regolare svolgimento delle carriere degli studenti, della dotazione di adeguate strutture e laboratori, della qualità dei servizi e dell occupazione dei laureati. La relazione, approvata dal Consiglio di Facoltà, è presentata al Nucleo di Valutazione di Ateneo che formula proprie proposte ed osservazioni e successivamente le invia al Senato Accademico. 3. Il Consiglio di Facoltà valuta annualmente i risultati dell attività didattica dei docenti tenendo conto dei dati sulle carriere degli studenti e delle relazioni sulla didattica percepita per attuare interventi tesi al miglioramento della qualità del percorso formativo. Art. 17 Riconoscimento dei crediti, mobilità studentesca e riconoscimento degli studi compiuti allʹestero 1. Il Consiglio di Area Didattica può riconoscere come crediti le attività formative maturate in percorsi formativi universitari pregressi, anche non completati, fatto salvo quanto previsto dall art. 7 del presente regolamento. 2. I crediti acquisiti in Corsi di Master Universitari possono essere riconosciuti solo previa verifica della corrispondenza dei SSD e dei relativi contenuti. 3. Relativamente al trasferimento degli studenti da altro Corso di Studio, dell Università dell Aquila o di altra università, è assicurato il riconoscimento del maggior numero possibile dei crediti già maturati dallo studente, secondo criteri e modalità stabiliti dal Consiglio di Area Didattica e approvati dalla Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, potendo anche ricorrere a colloqui per la verifica delle conoscenze effettivamente possedute. Il mancato riconoscimento di crediti deve essere adeguatamente motivato. 4. Il Consiglio di Area Didattica può riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati e approvati dalla Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, le conoscenze e abilità professionali, nonché quelle informatiche e linguistiche, certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello postsecondario alla cui progettazione e realizzazione l Università abbia concorso. Il numero massimo di crediti riconoscibili per conoscenze e attività professionali pregresse è, comunque, limitato a 40 CFU. 5. In relazione alla quantità di crediti riconosciuti, ai sensi dei precedenti commi, il Consiglio di Area Didattica, previa approvazione della Commissione Didattica Paritetica di Facoltà, può abbreviare la durata del Corso di Studio con la convalida di esami sostenuti e dei crediti acquisiti, e indica l anno di corso al quale lo studente è iscritto e l eventuale debito formativo da assolvere. 6. La delibera di convalida di frequenze, esami e periodi di tirocinio svolti all estero deve esplicitamente indicare, ove possibile, le corrispondenze con le attività formative previste nel piano ufficiale degli studi o nel piano individuale dello studente. 7. Il Consiglio di Corso attribuisce agli esami convalidati la votazione in trentesimi sulla base di tabelle di conversione precedentemente fissate. 8. Ove il riconoscimento di crediti sia richiesto nell ambito di un programma che abbia adottato un sistema di trasferimento dei crediti (ECTS), il riconoscimento stesso tiene conto anche dei crediti attribuiti ai Corsi seguiti all estero. 10

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali 9. Il riconoscimento degli studi compiuti all estero, della frequenza richiesta, del superamento degli esami e delle altre prove di verifica previste e del conseguimento dei relativi crediti formativi universitari da parte di studenti del Corso di Laurea Specialistica è disciplinato da apposito Regolamento. Art. 18 Orientamento e tutorato 1. Sono previste le seguenti attività di orientamento e tutorato svolte dai Docenti: a) attività didattiche e formative propedeutiche, intensive, di supporto e di recupero, finalizzate a consentire l assolvimento del debito formativo; b) attività di orientamento rivolte sia agli studenti di scuola superiore per guidarli nella scelta degli studi, sia agli studenti universitari per informarli sui percorsi formativi, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti, sia infine a coloro che abbiano già conseguito titoli di studio universitari per avviarli verso l inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni; c) attività di tutorato finalizzate all accertamento e al miglioramento della preparazione dello studente, mediante un approfondimento personalizzato della didattica finalizzato al superamento di specifiche difficoltà di apprendimento 2. Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rinvia all apposito Regolamento di Ateneo. Art. 19 Studenti impegnati a tempo pieno e a tempo parziale, studenti fuori corso e ripetenti 1. Sono definiti due tipi di curriculum corrispondenti a differenti durate del corso: a) curriculum con durata normale per gli studenti impegnati a tempo pieno negli studi universitari; b) curriculum con durata superiore alla normale ma comunque pari a non oltre il doppio di quella normale, per studenti che si autoqualificano ʺnon impegnati a tempo pieno negli studi universitariʺ. Per questi ultimi le disposizioni sono riportate nell apposito Regolamento di Ateneo. 2. Salvo diversa opzione allʹatto dellʹimmatricolazione, lo studente è considerato come impegnato a tempo pieno. Art. 20 Consiglio di Corso di Studio Il Corso è retto dal Consiglio di Corso, costituito da tutti i docenti del Corso, e da un Consiglio di Area Didattica (CAD) costituito in base a quanto stabilito nel Regolamento Didattico di Facoltà. Art. 21 Entrata in vigore del Regolamento didattico di Ateneo 1. Il presente Regolamento entra in vigore a decorrere dalla data di emanazione del relativo decreto rettorale. 2. All entrata in vigore del presente Regolamento sono abrogate tutte le norme regolamentari in contrasto con esso. 3. Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo e al Regolamento Didattico di Facoltà. 11

Regolamento Didattico del CLS Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali ELENCO ALLEGATI: ALLEGATO 1 ORDINAMENTO DIDATTICO (SCHEDA OFF.F) ALLEGATO 2 PIANO DI STUDI 12

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali Data del DM di approvazione del ordinamento 27/06/2007 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 28/06/2007 didattico Data di approvazione del consiglio di facoltà 14/05/2007 Data di approvazione del senato accademico 15/05/2007 Curriculum di laurea interamente riconosciuto per accesso alla laurea specialistica - D.M. 509/99 Art.9 comma 3 (con valore immediatamente validativo) Il corso è stato Dietistica (abilitante alla professione di Dietista) istituito ai sensi dell'art. 2, comma 4, del DPR 27.1.1998, n. 25, in deroga alle procedure di programmazione del sistema universitario, previo parere favorevole del Comitato regionale di Coordinamento in data 30/01/2007 Data del parere favorevole del nucleo di 07/04/2008 valutazione Produzione, servizi, professioni Indirizzo internet del corso di laurea Facoltà di riferimento del corso le organizzazioni rappresentative a livello locale del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 23/01/2007 www.med.univaq.it MEDICINA E CHIRURGIA Sede del corso Obiettivi formativi specifici I laureati specialisti nella classe possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca nell'ambito pertinente alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe (area tecnico-assistenziale). I laureati specialisti che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni nell'ambito tecnico-sanitario e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica e ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea. I laureati specialisti sviluppano, anche a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario,nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti. Le competenze dei laureati specialisti nella classe comprendono: applicare le conoscenze di base delle scienze pertinenti alla specifica figura professionale necessarie per assumere decisioni relative all'organizzazione e gestione dei servizi sanitari erogati da personale con funzioni tecnico-sanitarie dell'area medica all'interno di strutture sanitarie di complessità bassa, media o alta; Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 1

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali (continua) utilizzare le competenze di economia sanitaria e di organizzazione aziendale necessarie per l'organizzazione dei servizi sanitari e per la gestione delle risorse umane e tecnologiche disponibili, valutando il rapporto costi/benefici; supervisionare specifici settori dell'organizzazione sanitaria per l'ambito tecnico-sanitario; utilizzare i metodi e gli strumenti della ricerca nell'area dell'organizzazione dei servizi sanitari; applicare e valutare l'impatto di differenti modelli teorici nell'operatività dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari; programmare l'ottimizzazione dei vari tipi di risorse (umane, tecnologiche, informative, finanziarie) di cui dispongono le strutture sanitarie di bassa, media e alta complessità; progettare e realizzare interventi formativi per l'aggiornamento e la formazione permanente afferente alle strutture sanitarie di riferimento; sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell'ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; comunicare con chiarezza su problematiche di tipo organizzativo e sanitario con i propri collaboratori e con gli utenti; analizzare criticamente gli aspetti etici e deontologici delle professioni dell'area sanitaria, anche in una prospettiva di integrazione multi-professionale. Le strutture didattiche devono pertanto individuare e costruire, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, nonché dei correlati settori scientifico-disciplinari di carattere direttamente professionalizzante, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe, riservando all'ambito disciplinare proprio di ciascuna professione sanitaria non meno di 50 CFU. I laureati specialisti nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti corrispondenti al relativo profilo professionale, così come definito dai decreti del Ministero della sanità. I laureati specialisti nella classe acquisiscono, nell'intero percorso formativo proprio delle singole professioni, la capacità di: conoscere i principi dell'analisi economica e le nozioni di base dell'economia pubblica e aziendale; conoscere in modo approfondito gli elementi essenziali dell'organizzazione aziendale con particolare riferimento all'ambito dei servizi sanitari; conoscere i principi del diritto pubblico e del diritto amministrativo applicabili ai rapporti tra le amministrazioni e gli utenti coinvolti nei servizi sanitari; conoscere gli elementi essenziali della gestione delle risorse umane, con particolare riferimento alle problematiche in ambito sanitario; conoscere le principale tecniche di organizzazione aziendale e i processi di ottimizzazione dell'impiego di risorse umane, informatiche e tecnologiche; applicare appropriatamente l'analisi organizzativa e il controllo di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie; verificare l'applicazione dei risultati delle attività di ricerca in funzione del miglioramento continuo della qualità dell'assistenza; effettuare correttamente l'analisi e la contabilità dei costi per la gestione di strutture che erogano servizi sanitari di medio-alta complessità; applicare i metodi di analisi costi/efficacia, costi/utilità-benefici e i metodi di controllo di qualità; conoscere gli elementi metodologici essenziali dell'epidemiologia; rilevare le variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione della programmazione integrata e del controllo di gestione; utilizzare in modo appropriato gli indicatori di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di patologie; individuare le componenti essenziali dei problemi organizzativi e gestionali del personale tecnico sanitario in strutture di media o alta complessità; conoscere le norme per la tutela della salute dei lavoratori; operare nel rispetto delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria, nonché delle norme deontologiche e di responsabilità professionale; conoscere e applicare tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali con i pazienti e i loro familiari; individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti sulla salute e predisporre interventi di tutela negli ambienti di lavoro; approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di altri paesi; gestire gruppi di lavoro e applicare strategie appropriate per favorire i processi di integrazione multi professionale ed organizzativa; acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente; Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 2

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali (continua) effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici; effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici; sviluppare la ricerca e l'insegnamento, nonché approfondire le strategie di gestione del personale riguardo alla specifica figura professionale; raggiungere un elevato livello di conoscenza sia scritta che parlata di almeno una lingua della Unione Europea; acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione; svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e formativi specialistici in Italia o all'estero, con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale. Caratteristiche della prova finale L'esame finale sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge - comprende: - la discussione di una tesi, costituita da una dissertazione di natura teorico-applicativa. Ambiti occupazionali previsti per i laureati I laureati specialisti nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti corrispondenti al relativo profilo professionale, così come definito dai decreti del Ministero della sanità. In particolare i laureati nell'ambito professionale delle tecniche ortopediche, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 665 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di operare, su prescrizione medica e successivo collaudo, la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno dell'apparato locomotore, di natura funzionale ed estetica, di tipo meccanico o che utilizzano l'energia esterna o energia mista corporea ed esterna, mediante rilevamento diretto sul paziente di misure e modelli; di addestrare, nell'ambito delle loro competenze, il disabile all'uso delle protesi e delle ortesi applicate; di svolgere, in collaborazione con il medico, assistenza tecnica per la fornitura, la sostituzione e la riparazione delle protesi e delle ortesi applicate; di collaborare con altre figure professionali al trattamento multidisciplinare previsto nel piano di riabilitazione; di assumersi la responsabilità dell'organizzazione, pianificazione e qualità degli atti professionali svolti nell'ambito delle loro mansioni; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della audioprotesi, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 668 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere la loro attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi; di operare su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia, di applicare presidi protesici mediante il rilievo dell'impronta del condotto uditivo esterno, costruire e applicare chiocciole o altri sistemi di accoppiamento acustico e somministrare prove di valutazione protesica; di collaborare con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e l'addestramento al loro uso; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; nell'ambito professionale della tecnica della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 27 luglio 1998, n. 316 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di provvedere alla conduzione e manutenzione delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea ed alle tecniche di emodinamica; di coadiuvare, alle loro mansioni di natura tecnica, il personale medico negli ambienti idonei fornendo indicazioni essenziali o condurre, sempre sotto indicazione medica, apparecchiature finalizzate alla diagnostica emodinamica o vicariati le funzioni cardiocircolatorie; di pianificare, gestire e valutare quanto necessario per il buon funzionamento delle apparecchiature di cui sono responsabili; di garantire la corretta applicazione delle tecniche di supporto richieste; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale; di contribuire alla formazione del personale di supporto econcorrere direttamente all'aggiornamento relativo al profilo professionale e alla ricerca nelle materie di loro competenza; nell'ambito professionale dell'igiene dentale, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1999, n. 137 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di svolgere, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria, compiti relativi alla prevenzione delle affezioni orodentali; di svolgere attività di educazione sanitaria dentale e partecipare a progetti di prevenzione primaria nell'ambito del sistema sanitario pubblico; di collaborare alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e di occuparsi della raccolta di dati tecnico-statistici; di provvedere all'ablazione del tartaro e alla levigatura delle Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 3

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali (continua) radici nonché all'applicazione topica dei vari mezzi profilattici; di provvedere all'istruzione sulle varie metodiche di igiene orale e sull'uso dei mezzi diagnostici idonei ad evidenziare placca batterica e patina dentale motivando l'esigenza dei controlli clinici periodici; di indicare le norme di un'alimentazione razionale ai fini della tutela della salute dentale; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale, su indicazione degli odontoiatri e dei medici chirurghi legittimati all'esercizio dell'odontoiatria; nell'ambito professionale della dietistica, secondo quanto previsto dal D.M. del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 744 e successive modificazioni ed integrazioni, devono essere in grado di operare per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente; di organizzare e coordinare le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare; di collaborare con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione; di elaborare, formulare ed attuare le diete prescritte dal medico e controllarne l'accettabilità da parte del paziente; di collaborare con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare; di studiare ed elaborare la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificare l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati; di svolgere attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta, tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione; di svolgere la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. In particolare, i laureati specialisti nella classe, in funzione dei diversi percorsi formativi e delle pregresse esperienze lavorative, devono raggiungere le seguenti competenze: Nell'ambito dell' area tecnico-assistenziale collaborano con le altre figure professionali e con le amministrazioni preposte per ogni iniziativa finalizzata al miglioramento delle attività professionali del settore sanitario di loro competenza, relativamente ai singoli ed alle collettività, ai sistemi semplici e a quelli complessi di organizzazione dell'assistenza sanitaria diretta; progettano, sperimentano e sviluppano procedure per l'integrazione tra l'assistenza ospedaliera, l'assistenza residenziale, quella domiciliare e quella ambulatoriale; progettano, sperimentano e sviluppano modalità di assistenza integrata e utilizzano procedure informatiche o di telecontrollo, per l'assistenza post-ospedaliera al paziente chirurgico, al paziente nefropatico, alla puerpera, al paziente geriatrico, etc, allo scopo di ridurre il disagio per il paziente ed i suoi familiari, mantenendo peraltro elevati standard assistenziali, oltre che per ridurre i costi della degenza ospedaliera; progettano e dirigono iniziative nel campo dell'organizzazione e gestione delle residenze sanitarie assistite, raccordandosi con le altre figure professionali; sviluppano modalità di organizzazione dell'assistenza al malato terminale ispirate a criteri di umanizzazione e razionalizzazione degli interventi; curano l'organizzazione dei servizi di intervento immediato, anche mediante ambulanza; pianificano le attività di assistenza diretta in caso di calamità naturali, curando altresì la formazione dei cittadini ai comportamenti da tenersi in queste circostanze; curano le relazioni nell'ambiente di lavoro, riducendo e prevenendo il burn-out o la perdita di motivazione professionale; curano le relazioni tra le diverse figure professionali sanitarie, e tra queste e le amministrazioni; curano e seguono la definizione e l'applicazione del manuale di procedura per il controllo di qualità; promuovono interventi di educazione sanitaria a livello scolastico e nei luoghi di lavoro; mantengono costanti rapporti internazionali con le rispettive strutture sociosanitarie specie nella Unione Europea, allo scopo di favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento. Attività formative di base CFU Settori scientifico disciplinari Scienze biomediche 15 BIO/09 : FISIOLOGIA BIO/10 : BIOCHIMICA BIO/12 : BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA BIO/13 : BIOLOGIA APPLICATA BIO/16 : ANATOMIA UMANA Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 4

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali (continua) Attività formative di base CFU Settori scientifico disciplinari Scienze biomediche BIO/17 : ISTOLOGIA Scienze giuridiche ed economiche 5 IUS/09 : ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO SECS-P/07 : ECONOMIA AZIENDALE Scienze propedeutiche 8 FIS/07 : FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) INF/01 : INFORMATICA M-PSI/01 : PSICOLOGIA GENERALE MED/01 : STATISTICA MEDICA Scienze statistiche e demografiche 2 MED/01 : STATISTICA MEDICA Totale Attività formative di base 30 Per 'Attività formative di base' è previsto un numero minimo di crediti pari a 30 Attività caratterizzanti CFU Settori scientifico disciplinari Diagnostica audiometrica 8 M-PSI/08 : PSICOLOGIA CLINICA MED/38 : PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA MED/50 : SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE Diagnostica di laboratorio biomedico 15 BIO/12 : BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA MED/03 : GENETICA MEDICA MED/05 : PATOLOGIA CLINICA MED/07 : MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA MED/46 : SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA E DI LABORATORIO MED/50 : SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE Diagnostica neurofisiopatologica 3 MED/26 : NEUROLOGIA Diagnostica per immagini e radioterapia 15 FIS/07 : FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) ING-INF/07 : MISURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE MED/36 : DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA MED/37 : NEURORADIOLOGIA MED/50 : SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE Scienza della prevenzione e dei servizi 10 MED/09 : MEDICINA INTERNA sanitari MED/44 : MEDICINA DEL LAVORO MED/45 : SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 5

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali (continua) Attività caratterizzanti CFU Settori scientifico disciplinari Scienze audioprotesiche 3 ING-IND/22 : SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI MED/31 : OTORINOLARINGOIATRIA MED/32 : AUDIOLOGIA MED/50 : SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE Scienze del management sanitario 9 M-PSI/06 : PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI MED/42 : IGIENE GENERALE E APPLICATA SECS-P/10 : ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Scienze dell'igiene dentale 15 MED/07 : MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA MED/28 : MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE MED/29 : CHIRURGIA MAXILLOFACCIALE MED/42 : IGIENE GENERALE E APPLICATA MED/50 : SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE Scienze della dietetica 36 AGR/15 : SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI CHIM/10 : CHIMICA DEGLI ALIMENTI MED/11 : MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE MED/12 : GASTROENTEROLOGIA MED/13 : ENDOCRINOLOGIA MED/14 : NEFROLOGIA MED/49 : SCIENZE TECNICHE DIETETICHE APPLICATE SECS-P/13 : SCIENZE MERCEOLOGICHE Scienze e tecniche ortopediche 2 MED/33 : MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE MED/34 : MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA Scienze informatiche applicate alla gestione 2 sanitaria Scienze umane, psicopedagogiche e statistiche 2 ING-INF/05 : SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI M-PSI/01 : PSICOLOGIA GENERALE Tecniche della fisiopatologia 6 MED/15 : MALATTIE DEL SANGUE cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare MED/22 : CHIRURGIA VASCOLARE Totale Attività caratterizzanti 126 Per 'Attività caratterizzanti' è previsto un numero minimo di crediti pari a 90 Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 6

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali Attività affini o integrative CFU Settori scientifico disciplinari Dimensioni antropologiche, pedagogiche e 10 M-DEA/01 : DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE psicologiche M-PSI/04 : PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE SPS/08 : SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI Scienze biologiche, mediche e chirurgiche 20 BIO/09 : FISIOLOGIA BIO/14 : FARMACOLOGIA MED/04 : PATOLOGIA GENERALE MED/06 : ONCOLOGIA MEDICA MED/10 : MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO MED/18 : CHIRURGIA GENERALE MED/19 : CHIRURGIA PLASTICA MED/20 : CHIRURGIA PEDIATRICA E INFANTILE MED/24 : UROLOGIA MED/25 : PSICHIATRIA MED/27 : NEUROCHIRURGIA MED/30 : MALATTIE APPARATO VISIVO MED/41 : ANESTESIOLOGIA Totale Attività affini o integrative 30 Per 'Attività affini o integrative' è previsto un numero minimo di crediti pari a 30 Ambito aggregato per crediti di sede CFU Settori scientifico disciplinari 11-11 ING-IND/24 : PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA M-EDF/01 : METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE MED/16 : REUMATOLOGIA MED/35 : MALATTIE CUTANEE E VENEREE MED/40 : GINECOLOGIA E OSTETRICIA Totale Ambito aggregato per crediti di sede 11 Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 7

Universita' degli Studi de L'AQUILA SNT_SPEC/3 - Classe delle lauree specialistiche nelle scienze delle professioni sanitarie tecniche Scienze delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali Altre attività formative CFU Tipologie A scelta dello studente 15 Per la prova finale 18 Altre (art.10, comma1, lettera f) Ulteriori conoscenze liguistiche Abilità informatiche e relazionali Tirocini Altro 70 Totale Totale Altre attività formative 103 Per 'Altre attività formative' è previsto un numero minimo di crediti pari a 48 Totale generale crediti 300 Offerta formativa (OFF) anno accademico 2008-2009- compilazione chiusa il 14/05/2007 - stampato il 08-04-200817:36:54 8