Osservatorio Economia e Lavoro in Emilia-Romagna. Marco Sassatelli

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Osservatorio Economia e Lavoro in Emilia-Romagna Marco Sassatelli

Il quadro - Produzione industriale ed export - 60 Produzione Fatturato Ordini 40 20 0-20 2003 - I 2003 - II 2003 - III 2003 - IV 2004 - I 2004 - II 2004 - III 2004 - IV 2005 - I 2005 - II 2005 - III 2005 - IV 2006 - I 2006 - II 2006 - III 2006 - IV 2007 - I 2007 - II 2007 - III 2007 - IV 2008 - I 2008 - II 2008 - III 2008 - IV 2009 - I 2009 - II 2009 - III 2009 - IV 2010 - I 2010 - II 2010 - III 2. Le Variazioni Tendenziali (%) L inversione del ciclo della produzione industriale ha coinvolto principalmente le imprese di maggiori dimensioni ed orientate all export che hanno tratto un evidente beneficio dalla ripresa del commercio internazionale L economia regionale mostra così un alta elasticità all andamento della domanda mondiale La ripresa della produzione industriale regionale è da imputare al recupero dell export nel 2010 e ha coinvolto gli stessi comparti che avevano risentito dell andamento sfavorevole dell economia internazionale. La ripresa in corso non ha colmato la caduta della produzione dei due anni precedenti, inoltre la ripersa della domanda interna di beni di consumo sembra frenata dal ristagno dei redditi: la ripresa dell occupazione non sembra pertanto essere alla portata dell anno in corso. -40-60 -80 30 Export 20 10 0 2009-1 T -10-20 -30-40 2009-2 T 2009-3 T 2009-4 T 2010-1 T 2010-2 T 2010-3 T 2010-4 T

Il quadro - L andamento delle imprese 435.000 430.000 Imprese attive (v.a.) 1 425.000 420.000 0,5 415.000 410.000 0 405.000-0,5 400.000 395.000 390.000-1 Imprese attive Tasso di crescita 385.000 Tasso di crescita (%) 2. Le 1,5-1,5 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 I settori che nel lungo periodo hanno contribuito maggiormente alla crescita della numerosità d impresa nella regione Emilia-Romagna sono le Costruzioni (28.376, 61%), le Attività immobiliari (14.081, 100%) e le Altre attività professionali ed imprenditoriali (5.885, 40%). Si sono registrate contrazioni consistenti nel settore agricolo (-20.435, -22%), in quello delle Industrie Tessili e dell Abbigliamento (-1.969, -21%), nei Trasporti e Magazzinaggio (-1.635, -8,2%) e nell Industria del Legno (-881, -25%). Nel corso del 2010 quasi tutti i comparti manifatturieri hanno sperimentato una contrazione, in particolare i settori della Fabbricazione di Metallo e Prodotti in Metallo (-349, -2,8%), Fabbricazione di macchinari e apparecchiature (-100, -1,9%) e Abbigliamento (-241, -4,3%). Anche il settore agricolo e quello delle Costruzioni hanno confermato la tendenza alla contrazione Le imprese artigiane sono cresciute di oltre 10.000 unità, pari ad una crescita di oltre il 7%, come risultato della crscita del comparto delle Costruzioni, che hanno registrato un incremento di 17.729 unità (pari a 40%), e della contrazione di quasi tutti i rimanenti

Il quadro - La crisi sul territorio - 2. Le Nel corso del 2009 quasi la totalità dei comuni emiliano-romagnoli ha registrato un calo delle imprese attive. La contrazione è stata diffusa e di entità simile per la maggior parte dei comuni, ovvero compresa tra l 1% e il 4%. Si riscontrano tre aree di limitata estensione dove l impatto della crisi sul tessuto imprenditoriale appare essere stato di maggiore entità: nel sud della provincia di Reggio Emilia, nel sud-ovest di quella di Forlì-Cesena e nel sud di quella di Rimini. In alcune aree il numero delle imprese attive è rimasto stabile: nella zona sud-ovest di Parma, nell Appennino tra Modena e Bologna e nella pianura bolognese.

Le - Quattro domande 104.000,0 102.000,0 2. Le VA a prezzi base 100.000,0 98.000,0 96.000,0 94.000,0 92.000,0 90.000,0 2000 1. 2. 3. 4. 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Nel 2003 e nel 2009 l economia regionale ha sperimentato due fasi basse del ciclo economico lungo un trend di crescita che ha interessato l intero decennio In che modo l economia regionale ha raggiunto i risultati attuali? Si è trattato di una evoluzione a struttura invariata o ha comportato anche un mutamento strutturale? Il sistema di produzione si muove in modo integrato, oppure siamo di fronte ad una disintegrazione dell organizzazione produttiva cui il sistema era abituato? Sul territorio il fenomeno è stato omogeneo oppure abbiamo avuto effetti specifici nelle diverse aree della Regione? La ripartenza sarà diffusa o avremo un movimento diversificato sul territorio?

Le - Trasformazioni dell economia regionale fra 2003 e 2009 Settori di attività economica 2. Le Informatica, R&S, servizi alle imprese Fabbric.macchine ed appar. mecc.,instal. Commercio Industrie alimentari e delle bevande e del tabacco Costruzioni Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo Sanita' e altri servizi sociali Intermediaz.monetaria e finanziaria Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. Alberghi e ristoranti Fabbric.macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche Industrie tessili e dell'abbigliamento Fabbric.di mezzi di trasporto Altri servizi pubblici,sociali e personali Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Agricoltura,caccia e silvicoltura Pubblica amministrazione e difesa Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche Fabbric.pasta-carta e della carta Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Istruzione Altre industrie manifatturiere Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio Attività immobiliari, noleggio Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari Estrazione di minerali non energetici Pesca,piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali energetici 2009 2003 Variazione 14,68% 9,54% 9,34% 8,26% 7,14% 6,17% 5,55% 5,40% 5,11% 3,50% 3,34% 2,49% 2,32% 2,31% 2,01% 1,97% 1,85% 1,65% 1,51% 1,32% 1,07% 0,86% 0,82% 0,73% 0,56% 0,26% 0,13% 0,07% 0,03% 7,54% 8,37% 9,40% 10,24% 6,33% 6,28% 5,63% 4,24% 5,71% 4,66% 2,96% 2,61% 3,49% 2,59% 3,19% 2,27% 1,75% 1,47% 1,82% 2,29% 1,41% 0,80% 0,93% 0,86% 0,64% 2,07% 0,36% Il terziario avanzato, rappresentato dai servizi di informatica, dai servizi alle imprese e dal settore della ricerca applicata si è affermato come il vero motore dell economia regionale L aumento ha riguardato anche il settore della produzione di macchine, tradizionaleche settore di specializzazione manifatturiera della regione, e i settori della sanità e dei servizi sociali, il cui contributo al valore aggiunto regionale cresce dell 1,2% nel corso del decennio Materiali da costruzione, fra cui le piastrelle in ceramica, industria alimentare, prodotti in metallo e tessile-abbigliamento sono i settori che perdono peso ed incidenza sul valore aggiunto regionale Nel complesso, il sistema appare orientato ad una decisa terziarizzazione, e ad una forte selezione dei settori di attività su cui concentrare la propria specializzazione

Le - Integrazione o disintegrazione? Settori di attività economica 2. Le Informatica, R&S, servizi alle imprese Commercio Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Fabbric.macchine ed appar. mecc.,instal. Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo Intermediaz.monetaria e finanziaria Industrie alimentari e delle bevande e del tabacco Costruzioni Sanita' e altri servizi sociali Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. Agricoltura,caccia e silvicoltura Alberghi e ristoranti Altri servizi pubblici,sociali e personali Fabbric.macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Attività immobiliari, noleggio Industrie tessili e dell'abbigliamento Fabbric.pasta-carta e della carta Fabbric.di mezzi di trasporto Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche Pubblica amministrazione e difesa Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia Istruzione Altre industrie manifatturiere Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio Estrazione di minerali non energetici Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari Estrazione di minerali energetici Pesca,piscicoltura e servizi connessi 2009 2003 Variazione 18,23% 9,79% 7,70% 6,40% 6,08% 6,02% 5,09% 5,01% 4,28% 3,73% 3,62% 2,78% 2,67% 2,28% 2,28% 1,92% 1,84% 1,65% 1,63% 1,44% 1,41% 1,22% 0,84% 0,77% 0,66% 0,36% 0,12% 0,10% 20,79% 8,48% 9,50% 2,06% 7,35% 7,23% 2,69% 2,72% 1,65% 3,17% 6,39% 1,18% 3,60% 2,27% 2,46% 4,70% 1,64% 2,53% 0,93% 2,79% 1,55% 1,11% 0,38% 0,15% 0,65% 0,13% 1,86% - La crescita del settore dei servizi alle imprese nel 2009 è meno dipendente dalla domanda regionale rispetto al 2003 Il settore meccanico ha visto aumentare di oltre il 4% il proprio peso e quindi la propria dipendenza dal sistema di domanda regionale L industria alimentare, il settore della moda, il settore delle costruzioni, il settore del commercio, le cui performance sono declinanti hanno accresciuto la propria dipendenza dal sistema produttivo regionale Si assiste ad una tendenza all apertura verso l esterno da parte di alcuni settori, che non hanno trovato una adeguata risposta di crescita sul mercato interno regionale Le difficoltà alla crescita da parte di alcuni settori di specializzazione corrispondono all esigenza di un più solido posizionamento sui mercati extraregionali

L approfondimento - Trasformazioni nella filiera della meccanica Settori di attività economica 2. Le Agricoltura,caccia e silvicoltura Pesca,piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali energetici Estrazione di minerali non energetici Industrie alimentari e delle bevande e del tabacco Industrie tessili e dell'abbigliamento Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia Fabbric.pasta-carta e della carta Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo Fabbric.macchine ed appar. mecc.,instal. Fabbric.macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche Fabbric.di mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Intermediaz.monetaria e finanziaria Informatica, R&S, servizi alle imprese Sanita' e altri servizi sociali Altri servizi pubblici,sociali e personali Attività immobiliari, noleggio Occ. 2009 VA 2009 0,18% 0,54% 0,14% 1,12% 0,53% 11,09% 62,97% 1,40% 0,19% 0,30% 3,36% 0,80% 4,38% 1,47% 3,61% 1,21% 6,35% 0,07% 0,07% 0,18% 0,61% 0,20% 1,09% 0,53% 9,92% 63,78% 1,42% 0,58% 0,33% 3,75% 0,51% 4,54% 2,62% 7,46% 0,03% 0,71% 1,39% Variazione Variazione Occ. VA 0,04 0,06-0,04-0,02-0,14-0,69-0,19-0,70-3,71-28,14 42,51-6,69-0,50-0,19-0,42-0,03-1,06-0,05-2,55-0,46 0,46 0,27 2,23 0,04 0,07 - - -0,07-0,43 - -0,75-2,13 0,04-19,63 48,53-5,23-0,28-0,13-0,68-0,05-4,48-0,31-5,19-1,69-6,70 - -0,20-0,70 La struttura vede la prevalenza degli scambi all interno del settore di produzione delle macchine, come effetto del fatto che anche il sistema di approvvigionamento è costituito da imprese che realizzano prodotti articolati sempre più sofisticati Le attività di progettazione, ricerca e anche di gestione, assistenza tecnica e commerciale sono state sempre più spesso esternalizzate dalle imprese, e questo ha fatto sì che una quota pari a circa il 7,5% del valore aggiunto settoriale provenisse dal settore dei servizi alle imprese Le imprese del settore meccanico hanno rafforzato negli anni la coesione interna al settore, hanno abbandonato la logica di approvvigionamento locale sui prodotti a più basso valore aggiunto e non hanno attivato una domanda locale in grado di far crescere un settore di produzione di apparecchiature elettroniche Si sposta ocupazione dai settori a basso valore aggiunto verso quelli ad alto valore

L approfondimento - Trasformazioni nella filiera alimentare Settori di attività economica 2. Le Agricoltura,caccia e silvicoltura Pesca,piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali energetici Estrazione di minerali non energetici Industrie alimentari e delle bevande e del tabacco Industrie tessili e dell'abbigliamento Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia Fabbric.pasta-carta e della carta Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo Fabbric.macchine ed appar. mecc.,instal. Fabbric.macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche Fabbric.di mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Intermediaz.monetaria e finanziaria Informatica, R&S, servizi alle imprese Sanita' e altri servizi sociali Altri servizi pubblici,sociali e personali Attività immobiliari, noleggio Occ. 2009 VA 2009 17,60% 0,10% 54,26% 0,20% 0,91% 0,11% 0,59% 1,50% 0,60% 0,35% 0,10% 0,24% 0,21% 8,63% 0,39% 3,82% 1,20% 2,59% 1,82% 4,55% 19,59% 0,07% 56,17% 0,16% 0,85% 0,13% 0,48% 1,24% 0,45% 0,30% 0,63% 0,20% 8,02% 0,21% 3,29% 1,78% 4,45% 0,03% 0,89% 0,83% Variazione Variazione Occ. VA -4,14-0,07-0,03 17,48-0,19-0,04-0,32-1,82-0,18-0,29-2,04-1,12-1,03-0,51-0,14-0,21-0,04-0,69 - -5,15 0,15-2,56-0,09 0,57-0,28 2,72-27,50-0,12-0,03 42,44-0,04 - -0,09-0,61 - -0,15-0,62-0,31-0,32-0,10-0,04-0,06 - -0,58 0,04-8,16 0,06-2,34-0,04-1,26-0,39 0,25 La filiera agroindustriale regionale si fonda su un contributo significativo apportato dal sistema agricolo alla produzione di beni alimentari, e viceversa il settore agricolo beneficia in modo significativo dell attività di trasformazione e commerciale svolta dalle imprese dell industria alimentare regionale. La filiera regionale si compone anche di altre attività, prevalentemente nel settore dei servizi. L attività commerciale apporta circa l 8% del valore aggiunto settoriale complessivo, il settore dei servizi alle imprese quasi il 4,5% e il settore della logistica poco più del 3%. Gli scambi di beni intermedi fra le imprese del settore sono aumentati come effetto di una organizzazione più sofisticata delle fasi produttive Le imprese del settore alimentare che organizzano le fasi di gestione dei beni intermedi hanno la struttura per approvvigionarsi su scala più ampia rispetto alla dimensione regionale

L approfondimento - Trasformazioni nella filiera delle costruzioni Settori di attività economica 2. Le Agricoltura,caccia e silvicoltura Pesca,piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali energetici Estrazione di minerali non energetici Industrie alimentari e delle bevande e del tabacco Industrie tessili e dell'abbigliamento Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia Fabbric.pasta-carta e della carta Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo Fabbric.macchine ed appar. mecc.,instal. Fabbric.macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche Fabbric.di mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Intermediaz.monetaria e finanziaria Informatica, R&S, servizi alle imprese Sanita' e altri servizi sociali Altri servizi pubblici,sociali e personali Attività immobiliari, noleggio Occ. 2009 VA 2009 0,15% 1,31% 0,45% 0,15% 0,58% 12,51% 4,58% 0,66% 0,71% 0,22% 61,75% 2,28% 0,87% 3,01% 1,24% 3,11% 0,94% 5,11% 0,10% 0,22% 0,07% 1,19% 0,47% 0,20% 0,53% 11,56% 3,80% 0,62% 0,66% 0,64% 64,41% 2,36% 0,51% 2,90% 2,04% 5,97% 0,51% 1,04% Variazione Variazione Occ. VA 0,07-0,55 0,06-0,11 - -2,94-0,29-0,68-0,75-2,05-14,32-14,03-1,19-4,08 0,02-0,04-0,08 41,96-0,37-0,31-1,50-0,67 0,04-0,05 0,20 1,67 0,05 0,02-0,93 0,07-0,04 - -1,82-0,10-0,05-0,74-1,08-11,47-9,02-0,64-2,94-0,02 0,07 43,43-2,15-0,53-2,89-1,85-6,65-0,06-0,14-0,56 L industria delle costruzioni si è dimostrata un importante motore di sviluppo della produzione regionale in grado di attivare attività materiali - materiali da costruzione e prodotti in metallo - e attività immateriali - servizi di progettazione, architettura, attività professionali nel campo della sicurezza, dell ambiente ecc. - che rappresentano il 20% dell occupazione prodotta Il rapporto fra il settore delle costruzioni e i servizi immobiliari e finanziari ha mantenuto nel corso degli anni una certa stabilità sia come valore aggiunto, sia come occupazione prodotta. Il dato più significativo è la contrazione dell occupazione industriale che questo processo di cambiamento ha portato con sé. Non solo cambia il modello di organizzazione settoriale, ma si modificano anche i rapporti di produttività indotti dal settore

L approfondimento - Trasformazioni nella filiera finanziaria Settori di attività economica 2. Le Agricoltura,caccia e silvicoltura Pesca,piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali energetici Estrazione di minerali non energetici Industrie alimentari e delle bevande e del tabacco Industrie tessili e dell'abbigliamento Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia Fabbric.pasta-carta e della carta Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif. Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo Fabbric.macchine ed appar. mecc.,instal. Fabbric.macchine elettriche e di apparecchiature elettroniche Fabbric.di mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. Intermediaz.monetaria e finanziaria Informatica, R&S, servizi alle imprese Sanita' e altri servizi sociali Altri servizi pubblici,sociali e personali Attività immobiliari, noleggio Occ. 2009 VA 2009 0,73% 0,03% 0,20% 0,10% 0,12% 0,10% 0,39% 0,63% 0,88% 4,00% 66,81% 8,79% 0,10% 2,20% 14,54% 0,55% 0,03% 0,13% 0,07% 0,07% 0,03% 0,16% 0,30% 0,47% 0,38% 2,78% 79,57% 12,17% 0,87% 2,13% Variazione Variazione Occ. VA 0,04 0,06 - -0,02 0,02-2,52-0,42-0,13-0,82 0,10-0,08-0,10-0,17-0,36-0,36-0,43-0,36-0,56-7,19 31,15-8,08-0,14-0,95-8,68 0,03 0,05 - -0,86-0,02-0,06-0,22 0,07 - - -0,05-0,13-0,30-0,19-0,47-0,34-5,25 38,97-26,60-0,07-0,69-3,89 Nel corso del tempo, fra il 2003 e il 2009 il settore finanziario ha rafforzato le proprie relazioni interne (39% il peso sul valore aggiunto) e ha drasticamente ridimensionato il proprio rapporto con il sistema dei servizi alle imprese della regione (-26,6% il peso sul valore aggiunto). Il sistema finanziario presente in regione punta a far crescere il valore aggiunto utilizzando personale non locale Si tratta di un sistema chiuso, che ha poche interazioni con il sistema di produzione regionale, mentre potrebbe rappresentare una importante fonte di crescita per il sistema dei servizi alle imprese.

Omogeneità della trasformazione - l agricoltura 2. Le Il settore dell agricoltura tra il 2000 e il 2008, ha registrato un calo diffuso in tutte le province dell Emilia-Romagna. Il calo è stato maggiore in alcuni comuni collocati tra Reggio Emilia e Modena (con perdite comprese tra il 30% e il 40%) e in diversi comuni della Romagna (con contrazioni tra il 22% e 31%). Alcuni comuni, prevalentemente localizzati nella zona appenninica di Piacenza, Parma e Reggio Emilia hanno registrato una sostanziale stabilità del numero di imprese agricole oppure una crescita

Omogeneità della trasformazione - il settore delle Costruzioni 2. Le La quasi totalità dei comuni emiliano-romagnoli ha conosciuto un incremento della numerosità delle imprese dell edilizia Si evidenzia una dinamica più accelerata nella zona di pianura della regione

Omogeneità della trasformazione - il manifatturiero 2. Le La dinamica imprenditoriale della manifattura si presenta molto variegata con precise aree di concentrazione e di declino I territori che hanno sperimentato incrementi della numerosità d impresa sono nella zona occidentale della regione, in particolare tra le province di Reggio Emilia e Parma e nel nord della provincia di Piacenza Nell area modenese, bolognese e ravennate, si evidenzia una generale contrazione del numero di imprese, sebbene al contempo si delinei una fascia di comuni collocati sul confine settentrionale della regione, compresi tra le province di Modena, Bologna e Ferrara caratterizzate da un consistente dinamismo imprenditoriale

Omogeneità della trasformazione - il settore dei servizi 2. Le L aumento delle imprese attive è diffuso nella quasi totalità dei comuni della regione La maggiore crescita è nell area centrale della regione, tra le province di Reggio Emilia e Bologna.

Questioni aperte - Da dove si dovrà ripartire? - 2. Le Nel corso del 2010 il numero delle imprese attive in regione si è contratto, però esistono aree e settori che mostrano una reazione e si muovono in controtendenza Nel settore dei servizi stanno aumentando le imprese, mentre il settore manifatturiero conferma il trend declinante Dal punto di vista geografico, le zone che registrano una ripresa della numerosità di impresa sono tra le province di Parma e Reggio Emilia, e tra quella di Bologna, Ravenna e Ferrara.

Questioni aperte - Da dove si dovrà ripartire? - 2. Le A fianco dei sistemi produttivi di specializzazione tradizionale si stanno strutturando alcuni nuovi sistemi di produzione legati ad attività del terziario che meritano attenzione e cura. Il sistema produttivo delle filiere si è andato aprendo verso l esterno, richiedendo alle imprese dei diversi comparti di modificare la propria organizzazione, il proprio posizionamento e la propria capacità di offerta. Tuttavia, le dinamiche indotte mostrano la crescita di reti di approvvigionamento e fornitura lunghe e di natura globale, rispetto alle quali non tutti i settori di attività sono risultati in grado di inserirsi con successo. Si è assistito così ad un processo di progressiva disintegrazione dell organizzazione delle filiere senza che un nuovo modello di integrazione si sia affermato. A fronte di una chiara tendenza alla terziarizzazione delle attività di produzione e dell organizzazione delle diverse filiere, si registra anche un parallelo minor interesse da parte delle imprese regionali ad attivare valore da parte dei servizi alle imprese regionali: un mercato regionale debole rappresenta un rischio per le attività del terziario avanzato locali, e per il sistema produttivo regionale una bassa integrazione fra attività industriali e attività terziarie rappresenta un elemento di debolezza e fragilità competitiva Il sistema finanziario regionale ha intrapreso una via fortemente autoreferenziale, riducendo nel corso del tempo le occasioni di raccordo e di scambio operativo con la realtà regionale dei servizi alle imprese