Una seria riflessione Le norme sempre più severe e i controlli sempre più attenti obbligano a comportamenti precisi nel trattamento e smaltimento dei materiali da conferimento e demolizione. Con un ovvio adeguamento dei prezzi che spesso non è supportato dal mercato AA di Carlo Binetti Dopo anni passati senza una seria regolamentazione in tema di protezione ambientale si è passati ad una attività di normazione che sta andando in una direzione completamente opposta. Spesso con risultati disarmanti come, ad esempio, la classificazione di materiali assolutamente naturali come se fossero rifiuti altamente pericolosi. Evidente la volontà di spingere verso un riutilizzo degli stessi tramite un attento riciclaggio che porti a prodotti nuovamente fruibili dal mercato. Se da un lato tutto ciò è sicuramente degno di lode, dall altro è necessario porre la massima attenzione a cosa si sta facendo ma, soprattutto, alle modalità di raggiungimento degli obiettivi in materia ambientale senza che si inneschino circoli viziosi con situazioni paradossali. Sappiamo tutti che l Italia è il paese dell estremizzazione. Dalla completa assenza di regole alla totale paralisi operativa con dubbi, incertezze e pericolose fobie che si riversano, come sempre avviene, sulle aziende che operano attivamente sul territorio. Tutto ciò ha portato, oltre a nuove norme di applicazione non sempre semplice e immediata, a un controllo molto stretto sull operato delle aziende. Controllo effettuato sia da parte degli organi preposti che da parte di una opinione pubblica onnipresente con l interesse dei comuni cittadini che, spesso senza una adeguata preparazione di base, lanciano allarmi di temuto pericolo in modo sovente immotivato. Tutto a posto? Ciò non toglie che una situazione di questo genere comporti, anche quando le aziende lavorino nel rispetto delle norme, un panorama di incertezza e di lentezza operativa che va a discapito delle imprese che intendono svolgere il proprio lavoro seguendo le necessarie procedure. Queste ultime richiedono poi una specifica preparazione degli operatori coinvolti nella filiera della demolizione in quando le competenze si stanno spingendo oltre l utilizzo della macchina operatrice. Lasciando da parte gli aspetti legati alla sicurezza, in quanto dovrebbero essere ormai patrimonio diffuso e comune, si va verso una direzione che vede la conoscenza di norme legate alla immediata operatività in cantiere in modo che, in caso di eventi non previsti, si conoscano immediatamente le procedure operative di prima necessità. Così come la compilazione dei documenti di trasporto con la necessaria conoscenza dei tipi di materiale trasportato. Non sempre, infatti, è possibile l appoggio operativo di una persona addetta che ha competenze specifiche globali, per cui l operatore diventa sempre più figura nodale nel processo. Tutto questo ovviamente ha un costo che va aggiunto a quelli ordinari già ampiamente sostenuti dall impresa e che si aggiunge a quello inerente macchine e attrezzature necessarie per rispondere alle norme in materia di tutela ambientale. Costi che inglobano i necessari corsi di aggiornamento periodico 72
Tecnologie & Accessori Le nuove norme dovrebbero obbligare l impresa a elevare i contenuti tecnologici. Si tratta di effettuare continui investimenti in macchine e uomini, che però hanno un costo. Gli operatori della demolizione devono allora far comprendere alla committenza il valore aggiunto di un azienda strutturata secondo criteri moderni. Demolizione & Ambiente Calcestruzzo 73 Cava-cantiere Sollevamento Stradali Noleggio
nonché eventuali retribuzioni più elevate per le persone che diventano dei veri e propri punti di riferimento operativi nel cantiere. Impianti di frantumazione e vagliatura mobili, container per la raccolta differenziata, attrezzature per il trattamento di terreni o vegetali, macchine sempre aggiornate per rispondere alle norme antinquinamento e antirumore e poter così operare in centri storici. Sono solo alcuni dei numerosi esempi di investimenti cogenti che hanno coinvolto e coinvolgono tuttora le aziende che hanno voluto 74
rimanere attive nel settore della demolizione senza incorrere in sanzioni che prevedono il Codice di Procedura Penale. Nella esasperazione di comportamenti criminali che hanno visto devastare il territorio nazionale negli anni addietro, oggi chi si macchia di reati contro l ambiente ha un trattamento severissimo che spesso non ammette deroghe di nessun genere. Tutto questo con ovvie sacche di illegalità diffusa che costringono il legislatore ad essere ancora più severo mettendo ulteriormente in difficoltà le zone del paese in cui si vuole lavorare seguendo le norme. Di fatto si tratta di un panorama che vede più ombre che luci in quanto, come emerso anche dalle riflessioni del recente II Convegno Nazionale del NAD Associazione Nazionale Demolitori Italiani tenutosi a Rezzato (BS) il 23 giugno scorso vede i prezzi del mercato in costante decremento a dimostrazione, da un lato, che il mercato si sta popolando di sempre nuovi soggetti ma che, al contempo, la committenza non riconosce i sempre crescenti oneri connessi con il rispetto delle vigenti norme in materia di tutela ambientale. Se da un lato ci sono procedure che sulla scia di un grande impatto emotivo come la vicenda Eternit di Casale Monferrato sono da tempo acquisite ma che presentano oggi problematiche di altro tipo coinvolgendo la sicurezza dei cantieri di rimozione e smaltimento amianto, dall altro ci sono lavorazioni e oneri che a stento si riconoscono come tali. Chi ha saputo organizzarsi in modo adeguato ha impostato la propria attività facendo sì da spingere certi processi verso una sorta di industrializzazione come nel caso del trattamento delle macerie utilizzando macchine con elevate rese orarie. Al pari si sono trovati accordi specifici con aziende che trattano e riutilizzano materie altrimenti destinate alla discarica ottimizzando o quanto meno portando a zero i costi derivanti. Rimane però un costo aggiuntivo che deriva dall aumentato carico burocratico cui sono gravate le aziende e che in molti casi va ad impegnare personale aggiunto con una decisa diminuzione dei ricavi. Sembra, per certi aspetti, di leggere una storia già ampiamente scritta ma con un altra protagonista stiamo parlando della sicurezza ovviamente con dei costi aggiuntivi spesso non riconosciuti se non nel caso di appalti pubblici. Le nuove norme hanno spesso rappresentato il pretesto soprattutto da parte della committenza privata per un aumento dei prezzi di vendita degli immobili nei confronti del cliente finale senza che però di questo potessero giovare gli attori coinvolti nel lavoro con particolare riferimento alle opere di demolizione e movimento terra. Elevare i contenuti La strada giusta è, come sempre, elevare i contenuti tecnologici e tecnici dell azienda ma non è una strada facile. 75 Demolizione & Ambiente Calcestruzzo Tecnologie & Accessori Cava-cantiere Sollevamento Stradali Noleggio
Si tratta di effettuare continui e pesanti investimenti che riguardano sia le macchine sia gli uomini senza che vi sia uno squilibrio tra le due parti perché gli uni senza le altre e viceversa poco contano in un mercato così esasperato e competitivo. Ciò contribuisce sicuramente a rendere più razionali gli sforzi e la produzione diminuendo quindi i costi a vantaggio di una evidente competitività ma, allo stesso modo, consente all azienda di strutturarsi in modo tale da far recepire un valore aggiunto che è anche possibile farsi riconoscere. Una struttura organizzata ha dei costi che, se l azienda riesce a fare percepire, possono diventare una discriminante sul piano della qualità. Il panorama nazionale delle insolvenze e un sistema giudiziario lento e inefficiente sicuramente non agevolano gli investimenti per cui una strada di questo tipo richiede veramente sforzi molto elevati con risultati dai tempi medio-lunghi. Sforzi che non tutti vogliono o possono fare per rimanere in un mercato in cui l inserimento di soggetti improvvisati che svalutano le commesse senza nessuna preparazione specifica consente un gioco al ribasso alquanto pericoloso. La demolizione è sempre stata concepita come un mestiere povero e facilmente eseguibile. Tutto vero ma in epoche ben diverse dalla nostra. Il tipo di commesse attuali, anche quelle ritenute minori, nascondono dei contenuti tecnici elevati e delle difficoltà operative e logistiche che sono spesso enormi e nella gran parte dei casi sottovalutate. Occorre quindi che gli operatori del settore compiano una profonda riflessione in merito alle modalità di acquisizione degli appalti e alla loro esecuzione tenendo bene a mente i costi connessi con questo nuovo panorama. Compiendo uno sforzo laddove se ne sia capaci e si abbiano gli idonei requisiti tecnici per poterlo fare per fare comprendere alla committenza il valore aggiunto di una impresa strutturata secondo criteri moderni. 76