Database topografico alle scale 1:5.000 e 1:10.000. Specifiche tecniche



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Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige Amt für überörtliche Raumordnung Abteilung 27 Ripartizione 27 Raumordnung Urbanistica Ufficio coordinamento territoriale Database topografico alle scale 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche A cura di Anton Aschbacher Giorgio Zanvettor David Colmano Provincia Autonoma di Bolzano Provincia Autonoma di Bolzano Provincia Autonoma di Bolzano Con la collaborazione di Tarcisio Coianiz Franco Guzzetti Paolo Viskanic Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano Politecnico di Milano Comune di Merano

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 La Provincia Autonoma di Bolzano Ufficio Coordinamento territoriale si riserva tutti i diritti di copia Il presente documento non può essere riprodotto, integralmente o in parte, senza esplicita autorizzazione della Provincia Autonoma di Bolzano Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 1

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 OMMARIO. CAPITOLO 1. APETTI GENERALI...4 1.1. OGGETTO E MODALITÀ DI EECUZIONE DEI LAVORI... 4 1.2. PRECIIONI METRICHE DEL DATABAE TOPOGRAFICO... 5 1.2.1. Tolleranze planimetriche... 5 1.2.2. Tolleranze altimetriche... 6 CAPITOLO 2. VOLO FOTOGRAMMETRICO...7 2.1. CARATTERITICHE... 7 CAPITOLO 3. INQUADRAMENTO PLANIMETRICO ED ALTIMETRICO, APPOGGIO E TRIANGOLAZIONE AEREA...8 3.1. GENERALITA... 8 3.2. INQUADRAMENTO PLANIMETRICO ED ALTIMETRICO... 8 3.3. PUNTI D APPOGGIO... 8 3.4. PUNTI DI LEGAME... 8 3.5. DETERMINAZIONE DEI PUNTI D APPOGGIO... 9 3.6. MIURA E CALCOLO DELLA TRIANGOLAZIONE AEREA... 10 3.7. MONOGRAFIE DEI PUNTI D APPOGGIO E DEI PUNTI DI LEGAME... 11 3.8. EVENTUALE UTILIZZO DI TRUMENTAZIONE DIGITALE... 11 CAPITOLO 4. RETITUZIONE E RICOGNIZIONE...12 4.1. TRUMENTO RETITUTORE... 12 4.2. CARATTERITICHE DELLA RETITUZIONE... 12 4.3. ITEMA DI RETITUZIONE... 12 4.4. OPERATORE... 12 4.5. ELEMENTI DA RETITUIRE... 12 4.6. ORIENTAMENTO DEI MODELLI... 13 4.7. FILE DI RETITUZIONE... 13 4.8. RAPPREENTAZIONE GRAFICA... 13 4.9. RICOGNIZIONE... 14 CAPITOLO 5. EDITING E FORMATO DEI DATI...15 5.1. DATABAE TOPOGRAFICO ED ELABORATI GRAFICI... 15 5.2. RECUPERO DI DATABAE TOPOGRAFICI EITENTI... 15 5.3. MODALITÀ DI FORNITURA DEI FILE.... 15 5.4. ELABORATI DA CONEGNARE A COLLAUDO AL TERMINE DELL EDITING... 16 CAPITOLO 6. CONTROLLO DI QUALITÀ E COLLAUDO...17 6.1. COMPITI DEL COLLAUDATORE... 17 6.2. CONTROLLO DI QUALITÀ E COLLAUDO IN CORO D OPERA... 17 6.3. PROCEDURE DI COLLAUDO... 17 6.3.1. Esito positivo o accettabile con lievi completamenti e correzioni... 17 6.3.2. Esito abbisognevole di notevoli completamenti e correzioni... 18 6.3.3. Esito non accettabile... 18 6.4. COLLAUDI DELLE DIVERE FAI... 18 6.4.1. Collaudo della fase d inquadramento planimetrico ed altimetrico, appoggio e triangolazione aerea... 18 6.4.2. Collaudo della restituzione e della ricognizione... 18 6.4.3. Collaudo dell editing e del formato dei dati... 19 6.5. COLLAUDO FINALE UL TERRENO... 20 6.6. NORME PER LA MIURAZIONE DELLA UPERFICIE RILEVATA... 20 CAPITOLO 7. CONTENUTO DEL DATABAE TOPOGRAFICO...21 7.1. ORGANIZZAZIONE LOGICA DEI DATI.... 21 7.1.1. Edifici... 21 7.1.2. Informazioni altimetriche... 21 7.1.3. Grafi... 22 7.2. QUOTATURA DEGLI OGGETTI DA RETITUIRE... 22 7.3. LE CONGRUENZE DELLA CARTA... 22 7.3.1. Geometria delle polilinee... 23 7.3.2. Tolleranza nominali della carta... 23 7.4. COPERTURA AREALE DEL TERRITORIO... 23 7.4.1. Zone mutuamente esclusive... 23 7.4.2. Elenco delle zone mutuamente esclusive... 23 7.4.3. Zone sovrapposte... 23 Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 2

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 8. TRUTTURA DEL DATABAE TOPOGRAFICO...25 8.1. IL FORMATO HAPE... 25 8.2. UDDIVIIONE IN CLAI DEGLI HAPEFILE... 25 8.3. DENOMINAZIONE DEGLI HAPEFILE DI RETITUZIONE... 25 8.4. ATTRIBUTI DEGLI HAPEFILE... 26 8.4.1. truttura degli attributi... 26 8.4.2. Contenuto degli attributi... 26 8.4.2.1. Campi obbligatori per tutti gli oggetti:...26 8.4.2.2. Campi specifici per sottoclassi di oggetti:...27 CAPITOLO 9. PECIFICHE DI RETITUZIONE DEGLI OGGETTI...28 9.1. CONFINI AMMINITRATIVI... 28 9.1.1. Altro... 28 9.2. IDROGRAFIA... 28 9.2.1. Corsi d acqua... 29 9.2.2. Bacini... 30 9.3. COPERTURA DEL UOLO... 30 9.3.1. Vegetazione... 30 9.3.2. Recinzioni... 31 9.3.3. Verde ornamentale... 31 9.3.4. Aree prive di vegetazione... 32 9.3.5. Altro... 32 9.4. URBANITICA... 32 9.4.1. Impianti speciali... 32 9.4.2. Altro... 33 9.5. INFRATRUTTURE... 34 9.5.1. Ferrovia... 34 9.5.2. trade... 34 9.5.3. ovrappasso... 35 9.5.4. ottopasso... 35 9.6. COTRUZIONI... 35 9.6.1. Recinzioni... 35 9.6.2. Edifici... 36 9.6.3. Costruzioni... 36 9.6.4. Nr. civico... 37 9.6.5. Impianti a fune... 38 9.6.6. Impianti peciali... 39 9.7. OROGRAFIA... 39 9.7.1. Riferimenti... 39 9.8. RETI... 40 9.8.1. Grafi... 40 9.9. TETI E IMBOLI... 42 9.9.1. imboli... 42 9.9.2. Testi... 42 BIBLIOGRAFIA...42 Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 3

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 1. APETTI GENERALI 1.1. Oggetto e modalità di esecuzione dei lavori Oggetto del lavoro Le presenti specifiche tecniche sono finalizzate alla produzione di un database topografico alla scala 1:5000 e 1:10000. La modalità di generazione delle geometrie supportano le altre informazioni è quella tipica della produzione cartografica, cioè la restituzione fotogrammetrica numerica diretta dai fotogrammi aerei a scala media 1:13000 circa, messi a disposizione dalla Provincia di Bolzano. Per i territori per i quali esistono analoghi database topografici alla scala 1:1000, realizzati e collaudati secondo i criteri previsti dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, non si deve eseguire alcuna restituzione. Gli shape file corrispondenti verranno messi a disposizione per le operazioni di editing, in modo che le geometrie stereorestituite alla scala 1:5000 si adattino ai 1000 esistenti. Analoga operazione deve essere eseguita anche per quei territori per i quali esiste database topografico alla scala 1:5000 con specifiche tecniche analoghe alle presenti (appalto della primavera 2001 per la zona della Città di Bolzano). La Direzione Lavori consegnerà alla Ditta appaltatrice il database topografico, in shape file, di tali territori. istema di riferimento Nella produzione del database topografico verranno utilizzate i seguenti elementi geodetici: Ellissoide WG84 Datum ETR89 Proiezione conforme di Gauss nel sistema UTM-WG84 Vista la necessità contingente di passare al nuovo sistema cartografico e geodetico sopra definito, in tutte le fasi di determinazione di punti d appoggio, le elaborazioni dovranno fornire sempre 4 serie di coordinate: 1. le geografiche riferite all ellissoide di Hayford (Roma 40) 2. le geografiche riferite all ellissoide WG84 (ETR89) 3. le cartografiche N, E nel sistema Gauss-Boaga 4. le cartografiche N, E nel sistema UTM-WG84 Dovranno sempre essere determinate sia la quota ellissoidica (WG84) che la quota ortometrica (mareografo di Genova). In stereorestituzione dovrà essere impiegata la quota ortometrica (sul livello medio del mare). Le mappe della Carta Tecnica della Provincia Autonoma di Bolzano saranno impostate sui sottomultipli della carta 1:50.000 dell IGM (taglio europeo): per le rappresentazioni a scala 1:10.000 le sezioni avranno la dimensione pari a 5 in longitudine e 3 in latitudine; per le rappresentazioni a scala 1:5000 le mappe avranno dimensione pari a 2 30 in longitudine e 1 30 il latitudine. i dovranno produrre su carta tutte le sezioni ma solo alcune mappe, in funzione del fatto che in quella zona la restituzione avvenga secondo le specifiche della carta 1:10000 o 1:5000. Non tutte le mappe risulteranno complete. Durante il plottaggio ogni cartografia (sezione o mappa) dovrà risultare smarginata rispetto al taglio sopra riportato, sino a raggiungere un formato rettangolare pari a 70x58 cm 2, in modo che cartografie adiacenti riportino una significativa zona di sovrapposizione. Ogni cartografia sarà contenuta in un foglio di formato unificato A1 (59,4 x 84,1) cm². Il quadro di unione e l identificativo di ogni mappa dovrà avere lo stesso principio attualmente sfruttato nella carta tecnica in modo da rendere semplice la ricerca del territorio corrispondente. Ogni variazione a quanto indicato rispetto al sistema di riferimento potrà essere eseguita dalla D.L. sino all inizio della fase d appoggio, senza che ciò possa essere considerato causa di variazione degli elementi contrattuali e dell importo pattuito per l esecuzione del lavoro. Quanto precedentemente indicato viene riportato nel presente documento in quanto è in fase di analisi il passaggio dal vecchio sistema di coordinate cartografiche Gauss Boaga con falsa origine diversa rispetto alla convenzione italiana, al nuovo sistema cartografico UTM-WG84, nella determinazione ETR89 Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 4

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 Definizione geometrica I punti memorizzati che andranno a rappresentare gli oggetti esistenti secondo strutture a punti linee o poligoni, saranno geometricamente definiti da una terna di coordinate da ottenersi direttamente in forma numerica dal modello stereoscopico ricostruito mediante restitutore analitico ed eventualmente da integrarsi successivamente, ma sempre direttamente in forma numerica, in fase di editing tramite idoneo rilievo in sito. Modalità tecniche d esecuzione Le modalità tecniche con le quali dovrà essere eseguito il database topografico sono quelle proprie dell'aerofotogrammetria, integrate da quelle relative alla numerizzazione dei dati secondo le seguenti fasi: determinazione dei punti d appoggio; triangolazione aerea; restituzione fotogrammetrica numerica; ricognizione; editing grafico ed alfanumerico sulla scorta di quanto rilevato in ricognizione predisposizione degli elaborati finali; 1.2. Precisioni metriche del database topografico 1.2.1. Tolleranze planimetriche Le posizioni planimetriche dei punti del database topografico dovranno rispettate le tolleranze di seguito indicate. Di posizione di un punto Le coordinate N'(p) e E'(p) di un punto P ricavate dalla carta e le coordinate N(p) e E(p) dello stesso punto P ricavate sul terreno, dovranno soddisfare la seguente relazione: {[N'(p) - N(p)]² + [E'(p) - E(p)]²}½ 2.00 m per la scala 1:5000 {[N'(p) - N(p)]² + [E'(p) - E(p)]²}½ 4.00 m per la scala 1:10000 Di distanza tra due punti La distanza D'fra due punti misurata sulla cartografia, e la distanza D tra gli stessi due punti misurata sul terreno, dovranno soddisfare le seguenti relazioni: D'-D (2.00 + D/1000) m per D 800 m D'-D 2.80 m per D > 800 m per la scala 1:5000 D'-D (4.00 + D/1000) m per D 1500 m D'-D 5.50 m per D > 1500 m per la scala 1:10000 Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 5

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 1.2.2. Tolleranze altimetriche Per le posizioni altimetriche dei punti della cartografia sono stabilite invece le tolleranze di seguito elencate. Dei punti quotati La quota Q'di un punto quotato P letta sulla cartografia e la quota Q dello stesso punto misurata sul terreno, devono soddisfare la seguente relazione: Q'-Q 1.20 m per la scala 1:5000 Q'-Q 2.00 m per la scala 1:10000 Dei dislivelli tra punti quotati Il dislivello dq'tra due punti quotati ricavato dalle quote lette sulla carta e il dislivello dq tra le quote degli stessi due punti posti a distanza D, misurate sul terreno, devono soddisfare le seguenti relazioni: dq'-dq (1.30 + D/1000) m per D 400 m dq'-dq 1.70 m per D > 400 m per la scala 1:5000 dq'-dq (2.00 + D/1000) m per D 1000 m dq'-dq 3.00 m per D > 1000 m per la scala 1:10000 Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 6

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 2. VOLO FOTOGRAMMETRICO 2.1. Caratteristiche Il volo fotogrammetrico viene messo a disposizione dalla provincia di Bolzano. i da per scontato che la Ditta abbia verificato la reale consistenza dei fotogrammi, il loro stato, la leggibilità al suolo, è altrettanto implicito che la Ditta sappia quanti sono in totale i fotogrammi, e le caratteristiche del blocco fotogrammetrico nel suo complesso con i ricoprimenti e le sovrapposizioni. La scala media dei fotogrammi è pari a circa 1:13000 per tutto il territorio ripreso, sia per quelle parti da restituire a scala 1:5000, sia per quelle da restituire a scala 1:10000; ciò implica che: la leggibilità metrica dei modelli stereoscopici sia ridondante rispetto alle specifiche richieste per la scala 1:10000 il numero di fotogrammi da orientare sia notevolmente superiore al normale, sempre in considerazione delle parti di territorio da restituire alla scala 1:10000 le operazioni di ricognizione sul terreno necessarie al successivo editing siano inferiori rispetto ai normali standard Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 7

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 3. INQUADRAMENTO PLANIMETRICO ED ALTIMETRICO, APPOGGIO E TRIANGOLAZIONE AEREA 3.1. Generalita copo della presente fase è la determinazione della posizione sul terreno di una serie di punti da utilizzare come punti d appoggio per l esecuzione della triangolazione aerea (TA); la triangolazione aerea ha lo scopo di determinare un sufficiente numero di punti di coordinate terreno note tali da poter permettere l orientamento assoluto necessario alla restituzione di tutti i modelli stereoscopici. Non deve essere eseguito alcun raffittimento dei vertici d inquadramento esistenti; da essi si devono determinare direttamente i punti d appoggio con metodologia GP. 3.2. Inquadramento planimetrico ed altimetrico L'inquadramento planimetrico e altimetrico è costituito da: i capisaldi di livellazione dell'i.g.m. i vertici della rete IGM95 i vertici GP realizzati dalla Regione Trentino-Alto Adige, corrispondenti ai Punti Fiduciali di attendibilità 4 (complessivamente, risultano disponibili circa 10.000 vertici per l intero territorio regionale) La Ditta appaltatrice deve recuperare le monografie di tutti i punti coinvolti nel lavoro, presso la Regione o presso l IGM, e in particolare: la quota ortometrica sul livello medio del mare per i capisaldi di livellazione le coordinate geografiche Hayford (Roma 40) e WG84 (ETR89), le Nord Est in Gauss Boaga e in UTM-WG84, la quota ellissoidica WG84 (ETR89) per i vertici GP In caso di discordanza fra le coordinate di un punto ricavate da archivi differenti, fa testo l informazione desunta dalla Regione Trentino Alto Adige. La rete geodetica di riferimento è quindi quella misurata ed elaborata dalla Regione Trentino Alto Adige. 3.3. Punti d appoggio I punti d appoggio da determinare a terra con ricevitori GP servono per la misura e la compensazione della triangolazione aerea; essi dovranno essere così distribuiti nel blocco fotogrammetrico: 1 punto planimetrico in ogni modello di estremità delle strisciate, 1 punto ogni 2 modelli lungo le strisciate di bordo del blocco, 1 punto ogni 4 modelli lungo le altre strisciate 2 punti altimetrici per ogni modello di estremità delle strisciate di bordo (situati da bande opposte rispetto all asse della strisciata), 1 punto ogni due modelli lungo le altre strisciate E da considerare positivo il fatto che i punti suddetti ricadano nelle zone di sovrapposizione fra strisciate (ricoprimento trasversale); in tal caso il punto d appoggio può essere conteggiato per entrambe le strisciate al fine del raggiungimento delle densità precedentemente definite. 3.4. Punti di legame I punti di legame devono essere di ottima collimazione fotogrammetrica; di essi non sono note le coordinate terreno. olo attraverso la triangolazione aerea si determinano tali coordinate da impiegare nella successiva fase di orientamento dei modelli stereoscopici, finalizzato alla stereorestituzione. La densità dei punti di legame è finalizzata al raggiungimento di una configurazione attimale in fase di triangolazione aerea. In ciascun fotogramma devono essere individuati 9 punti di legame longitudinale e trasversale, secondo lo schema sotto riportato. Ogni fotogramma (modello) deve pertanto essere collegato: con ciascuno dei fotogrammi (modelli) adiacenti lungo la strisciata, mediante sei (tre) punti di legame longitudinale con ciascuna delle strisciate adiacenti a quella di appartenenza, mediante almeno tre (due) punti di legame trasversale. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 8

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 Particolare attenzione deve essere posta al collegamento tra le strisciate, privilegiando nella scelta dei punti le zone comuni al maggior numero di fotogrammi. Fotogramma Modello Per quanto riguarda le strisciate trasversali, occorrerà misurare sui fotogrammi (modelli) tutti i punti di legame esistenti: sia quelli delle strisciate parallele che quelli delle strisciate trasversali. Ciascun punto di legame trasversale, osservato quindi in modelli differenti di strisciate differenti, deve mantenere sempre lo stesso ed unico nome; è quindi errato assegnare due nomi diversi allo stesso punto misurato su strisciate adiacenti. Di ciascuno dei punti prescelti deve essere eseguita un'accurata monografia, che ne garantisca l'inequivocabile individuazione sul terreno, se possibile, e in ogni caso sul modello stereoscopico. 3.5. Determinazione dei punti d appoggio I punti d appoggio devono essere determinati con metodologia GP in maniera ridondante, cioè con doppia baseline. Dopo l eliminazione delle baseline non corrette deve quindi risultare che almeno il 95% dei punti sia legato con doppia base alla rete d inquadramento. Le operazioni di misura GP devono essere impostate sui vertici d inquadramento secondo uno schema che il Collaudatore dovrà approvare prima dell inizio delle misure stesse. A tal fine è necessario che la Ditta predisponga un file DXF suddiviso in layer, ognuno dei quali contenga i seguenti elementi: Ricoprimento a terra dei singoli fotogrammi Il numero identificativo di ogni fotogramma Posizione dei vertici d inquadramento tridimensionali Posizione dei vertici d inquadramento solo planimetrici Posizione dei vertici d inquadramento solo altimetrici Posizione dei punti d appoggio tridimensionali Posizione dei punti d appoggio solo planimetrici Posizione dei punti d appoggio solo altimetrici chema delle baseline di cui si prevede la misura Le baseline devono essere rilevate con strumenti a doppia frequenza, in modalità statica o rapido statica. La durata della ricezione deve essere di almeno 15 minuti per basi con lunghezza inferiore a 5 km, di almeno 20 minuti per basi di lunghezza compresa fra i 5 ed i 10 km. Non sono da rilevare basi maggiori di 10 km. Per durata della ricezione si intende il tempo intercorso fra la prima e l ultima registrazione con un numero di satelliti ricevuti da entrambi i ricevitori maggiore o uguale a 4. L intervallo di registrazione non deve essere superiore ai 15 secondi. Il GDOP deve essere inferiore a 5 e l angolo di cut-off pari a 15. Le basi rilevati devono essere indipendenti. Ciò significa che utilizzando in contemporanea n ricevitori, si potranno elaborare (n-1) basi. A tal fine la Ditta dovrà predisporre un file di Excel, inserendo per ogni riga i seguenti dati di ogni baseline: estremi della base, n di ricevitore su di esso posizionato, data della misura, ora di inizio e fine della sessione, componenti geocentriche dx, dy e dz, lunghezza risultante. L elaborazione delle singole baseline dovrà essere eseguito con programma commerciale; non saranno accettate nella elaborazione quelle baseline che evidenziassero un sqm in una delle 3 coordinate maggiore a 15 cm. Il calcolo delle coordinate dei punti d appoggio sarà da eseguire in 3 modalità successive: Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 9

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 1. Elaborazione di tutte le baseline rilevate imponendo il minimo vincolo. Ciò sarà da effettuare considerando fisso un solo vertice baricentrico, espresso in coordinate geografiche WG84 e quota ellissoidica 2. Elaborazione in coordinate cartografiche N, E nel sistema UTM-WG84 e quota ellissoidica, vincolando tutti i punti della rete d inquadramento. 3. Elaborazione vincolata su tutti i punti della rete d inquadramento in coordinate Gauss-Boaga e quota ellissoidica. ul risultato della prima elaborazione dovrà avere le seguenti caratteristiche: Gli sqm planimetrici e altimetrici delle coordinate risultanti dovranno essere inferiori a ±20 cm Il valore assoluto degli scarti residui tridimensionali delle baseline dopo la compensazione dovrà risultare inferiori a 6 cm per il 95% dei casi ul risultato della seconda elaborazione dovrà avere le seguenti caratteristiche: Gli sqm planimetrici e altimetrici delle coordinate risultanti dovranno essere inferiori a ±30 cm Il valore assoluto degli scarti residui tridimensionali delle baseline dopo la compensazione dovrà risultare inferiori a 10 cm per il 95% dei casi La terza elaborazione ha l unico scopo di arrivare alla definizione delle coordinate cartografiche Gauss-Boaga dei punti d appoggio. Nel caso si rendessero disponibili dei parametri di trasformazione dalle coordinate UTM-WG84 alle Gauss-Boaga da parte dell IGM o della Regione Trentino Alto-Adige, la terza elaborazione potrà non essere eseguita e per la definizione delle coordinate Gauss-Boaga dei punti d appoggio si utilizzeranno direttamente tali parametri. Per definire la quota ortometrica di tutti i punti d appoggio è necessario che la Ditta utilizzi il modello di geoide a disposizione presso la Regione o l IGM. Il valore di ondulazione di geoide ricavato mediante tale servizio sarà da associare ad ogni singolo punto. 3.6. Misura e calcolo della Triangolazione Aerea Le misure per la T.A. dovranno essere eseguite con strumentazione analitica tale da garantire una precisione di misura delle coordinate fotogramma inferiore o uguale a 5 m. Non sono ammessi stereorestitutori analogici asserviti. L eventuale utilizzo di sistemi completamente digitali è da concordare preventivamente con il collaudatore. Il calcolo della T.A. deve essere eseguito con programma rigoroso ai minimi quadrati per stelle proiettive o a modelli indipendenti. Non sono accettati i tradizionali programmi di calcolo che risolvono la triangolazione aerea con una compensazione empirica. Lo schema di T.A. dovrà essere riportato su apposito layer nel medesimo file DXF precedentemente descritto, in modo da permettere la verifica della disposizione dei punti di legame e d appoggio rispetto ai fotogrammi del blocco oggetto dell aereotriangolazione. Dal report di elaborazione della T.A. dovranno risultare evidenti i seguenti elementi: Le coordinate modello (o fotogramma) di ciascun punto misurato Una serie di dati riassuntivi che indichino il numero di collimazioni eseguite per ciascun punto Le coordinate compensate dei punti ed i relativi sqm Gli scarti residui su tutti i punti d appoggio, espressi in metri (cioè riferiti al terreno) ed in micron (cioè riferiti al fotogramma) Gli scarti residui dei punti di legame utilizzati, espressi in micron sul fotogramma o sul modello I punti eventualmente scartati in fase di elaborazione Il risultato della T.A. sarà considerato positivo se: tutti gli scarti residui sui punti d appoggio saranno inferiori, in modulo, a 80 cm in planimetria e a 60 cm in quota gli sqm dei punti di legame, in modulo, risulteranno inferiori a 40 cm nelle tre componenti il sigma zero del sistema risolvente a posteriori risulterà dello stesso ordine di grandezza del relativo valore prima della compensazione Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 10

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 Dato che i fotogrammi risultano tutti alla stessa scala media (cioè tutti adatti ad una restituzione alla scala 1:5000), le tolleranze sopra riportate sono da considerare vincolanti per tutto il blocco, anche in quelle zone ove sarà da eseguire una restituzione alla scala 1:10000. 3.7. Monografie dei punti d appoggio e dei punti di legame Per tutti i punti d appoggio dovrà essere redatta una monografia informatizzata, in formato da concordare preventivamente con la Direzione Lavori, con i seguenti elementi: Codice univoco del punto (correlato al Comune nel cui territorio esso ricade) Coordinate E, N in Gauss Boaga e in UTM-WG84; coordinate, in Hayford (Roma 40) e WG84 (ETR89); quota ortometrica e, solo per i punti d appoggio, quota ellissoidica Estratto di cartografia con la localizzazione del punto (solo per i punti d appoggio) Uno schizzo per il riconoscimento del particolare Fotografia del punto con in evidenza il ricevitore GP durante le operazioni di misura (solo per i punti d appoggio) Data di redazione della monografia e nome della Ditta esecutrice Uno schema di monografia sarà fornito dalla Provincia, in modo da uniformare i nuovi prodotti a quelli già esistenti. Le monografie sono da inviare al Collaudatore per la corrispondente verifica di collaudo. 3.8. Eventuale utilizzo di strumentazione digitale Nel caso in cui si richieda di utilizzare in T.A. e/o, successivamente, in restituzione della strumentazione digitale, è necessario rispettare le seguenti indicazioni. Per la scansione dei fotogrammi deve essere utilizzato uno scanner metrico adatto alla scansione unitaria di tutto il fotogramma. Lo scanner deve avere il dispositivo di avanzamento automatico dell intera bobina di pellicola; non sono quindi accettati scanner, anche metrici, con avanzamento manuale della pellicola. Deve essere garantita una ripetibilità di scansione inferiore ai 5 m. La scansione deve essere eseguita ad una risoluzione uguale o superiore a 1200 dpi circa (pixel con dimensioni massime pari a 20 micron). I fotogrammi devono essere scannerizzati solo dopo aver eseguito la calibrazione dello scanner; analoga operazione deve essere eseguita alla fine delle scansioni. Tale procedimento deve essere seguito per ogni sessione di scansione; la scansione dell intero blocco deve quindi essere organizzata in modo tale da ottimizzare le operazioni di calibrazione. Devono essere prodotti i report di calibrazione per ognuna delle sedute di scansione. La procedura di scansione deve poter essere verificabile; in particolar, in fase di controllo di qualità sarà necessario controllare che i file immagine siano a scansione originale, cioè non derivino da un ricampionamento di una scansione a risoluzione inferiore.assieme al file originale deve essere prodotto un file derivato di dimensione ridotte (indicativamente 50 kbyte) per verificare con esso i ricoprimenti, l assenza di nuvole e di ombre e quanto altro viene normalmente verificato sulle positive prodotte dai fotogrammi negativi. ono ammesse compressioni del file originale solo con software non distruttivi (non con JPG, ECW o similari) con fattore di compressione massimo pari al 10%. Per verificare la qualità della scansione sarà eseguito un confronto con il materiale fotografico tradizionale. A tal fine, per almeno il 5% dei fotogrammi, la Ditta incaricata dovrà provvedere alla produzione del tradizionale supporto analogico con cui sia possibile eseguire tutte le verifiche comparative che si riterrà necessario. Il materiale tradizionale deve essere relativo a sequenze di almeno tre fotogrammi successivi; le sequenze devono appartenere a strisciate differenti (esempio foto 3, 4 e 5 della strisciata 1, foto 21,22,23 della strisciata 2, ecc ) sino al raggiungimento delle percentuali previste. Tali fotogrammi dovranno essere relativi a zone di territorio utilizzate in tutte le L impiego della strumentazione digitale e dei software di compressione deve permettere il rispetto delle tolleranze riportate nel presente capitolato. Tutte le verifiche previste per l approccio tradizionale devono perciò poter essere eseguite. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 11

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 4. RETITUZIONE E RICOGNIZIONE 4.1. trumento restitutore La restituzione dovrà essere eseguita esclusivamente mediante restitutore analitico o digitale; non è ammesso l uso di strumenti analogici anche se asserviti a computer. 4.2. Caratteristiche della restituzione Nelle aree dove non esiste cartografia alla scala 1:1000 o 1:5000 fornita dalla Provincia, la Ditta dovrà eseguire ex novo la restituzione fotogrammetrica numerica diretta del territorio. E assolutamente vietato acquisire in forma numerica, mediante digitalizzazione, cartografia già esistente. 4.3. istema di restituzione La Ditta provvederà autonomamente alla predisposizione del proprio sistema di stereorestituzione numerica, e comunicherà alla D.L.: le tabelle delle codifiche assegnate ai vari elementi da restituire; le codifiche e la struttura dati prescelte potranno anche non corrispondere a quelle richieste per i files finali di trasferimento, ma dovranno garantire almeno lo stesso contenuto informativo; le librerie dei simboli e delle linee usate per la rappresentazione grafica su video o plotter da concordarsi con la direzione lavori i criteri per l'acquisizione delle linee curve e delle curve di livello in automatico, ed i relativi parametri, per garantire il rispetto delle tolleranze richieste; l'eventuale suddivisione in più files degli elementi provenienti da uno stesso modello, ed i criteri adottati. 4.4. Operatore L'operatore allo strumento restitutore dovrà possedere esperienza ed abilità sufficienti per eseguire le operazioni di restituzione numerica, di fotointerpretazione delle fotografie aeree. La restituzione, ancorché eseguita da operatori diversi e su strumenti diversi, dovrà presentare un'assoluta omogeneità di rappresentazione grafica dei particolari restituiti. 4.5. Elementi da restituire Circa la qualità e la quantità degli elementi naturali ed artificiali del territorio da riportare sulla carta, ci si dovrà attenere a quanto dettagliatamente esposto ai capitoli seguenti. La restituzione fotogrammetrica dovrà permettere l allestimento della carta plano-altimetrica; Tutte quelle linee di dubbia identificazione, la cui definizione è demandata alla successiva fase di ricognizione dovranno essere memorizzate o con codice particolare, tale da permettere una grafica diversificata (tratto o colore) o con particolare simbologia degli estremi. Inoltre verranno contornate, anche a mano e con eventuali osservazioni del restitutista, le aree in cui è necessaria l'integrazione mediante ricognizione. Nella fase di ricognizione a terra si dovranno: Completare le zone non visibili sui fotogrammi con metodi di rilievo topografici, idonei a consentire il conseguimento delle precisioni previste. Dirimere i casi dubbi di interpretazione qualitativa. Riportare in cartografia i particolari richiesti che non è stato possibile rilevare fotogrammetricamente. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 12

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 4.6. Orientamento dei modelli Le operazioni di orientamento relativo ed assoluto di ogni modello dovranno essere compiute da un operatore esperto. Al termine delle operazioni di orientamento il restitutore dovrà stampare il tabulato (o memorizzare il relativo protocollo su file) con tutti i dati relativi: all'orientamento interno, all'orientamento relativo, all'orientamento assoluto. L orientamento relativo deve essere eseguito utilizzando almeno 8 punti omologhi; la parallasse residua massima deve essere sempre inferiore a 20 micron. Gli scarti residui sui punti di orientamento assoluto (sia sui punti di legame che sui punti fotografici d appoggio determinati a terra), considerando che tutti i fotogrammi sono adatti ad una restituzione alla scala 1:5000, dovranno risultare sempre inferiori a: 80 cm in planimetria e 60 cm in quota, per i modelli corrispondenti a restituzione alla scala 1:5000 120 cm in planimetria e 90 cm in quota, per i modelli corrispondenti a restituzione alla scala 1:10000. Al termine delle operazioni di restituzione dovranno essere consegnati a collaudo i seguenti documenti: un grafico a scala 1:25.000 che riporti la copertura dei singoli modelli utilizzati in restituzione con la relativa numerazione; i protocolli originali di restituzione ove sono riportati i parametri di orientamento interno relativo ed assoluto dei vari modelli nonché i residui di piazzamento sui punti di appoggio utilizzati per l'orientamento assoluto ed un'indicazione dei punti d'appoggio eventualmente eliminati a causa della presenza di valori eccessivi, ma non ulteriormente riducibili, di tali residui; uno schema, corredato da una breve relazione illustrativa in formato M-Word, per gli eventuali appoggi diretti realizzati 4.7. File di restituzione I file di restituzione costituiscono il risultato numerico della fase di restituzione e sono strettamente connessi al particolare sistema utilizzato dalla Ditta; sono pertanto considerati files di lavoro della Ditta stessa. Essi non vengono assoggettati a particolari restrizioni per il formato dei record. A partire dal file di restituzione dovrà comunque essere possibile eseguire la visualizzazione (su video o stampante) delle coordinate e del codice memorizzati per ogni punto, nonché l'individuazione del punto corrispondente al modello. Di norma i file di restituzione non costituiscono oggetto di consegna, ma dovranno essere messi a disposizione del Collaudatore, per le operazioni di collaudo della restituzione e successivamente conservati fino alla conclusione del lavoro (collaudo finale positivo). La consegna dei suddetti file deve essere eseguita solo se espressamente richiesta dall ente appaltante. Essi dovranno essere leggibili in chiaro e visualizzabili sia mediante il sistema di acquisizione che mediante quello di editing grafico presenti presso la Ditta, e consentire le specifiche operazioni di collaudo prescritte. 4.8. Rappresentazione grafica A documentazione della restituzione, dai contenuti del file di restituzione, dovrá essere prodotta una copia su carta; essa sarà costituita da un disegno automatico mediante plotter, di taglio e contenuti identici a quello definitivo. Il materiale grafico così prodotto sarà da utilizzare come supporto per la successiva ricognizione. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 13

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 4.9. Ricognizione Deve essere eseguita la ricognizione a terra di tutto il territorio da cartografare. Deve essere impiegato come supporto per le note di ricognizione una copia su carta del file di restituzione, con riportate le annotazioni precedentemente rilevate sul terreno. E facoltà della Ditta recuperare nel modo più opportuno, verificandone preventivamente con il collaudatore la correttezza, le informazioni in fa se di ricognizione, in modo da rispettare sia le richieste di contenuto di seguito specificate, sia le richieste di precisione previste. Al termine della fase di ricognizione dovrà essere messo a disposizione del collaudatore il seguente materiale: originale della minuta di ricognizione; i libretti di campagna o le registrazioni da total-station delle misure topografiche resesi eventualmente necessarie. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 14

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 5. EDITING E FORMATO DEI DATI 5.1. Database topografico ed elaborati grafici. Il database topografico descritto nel presente capitolato deve essere fornito in due forme: Il database topografico vero e proprio, in formato HP gli elaborati grafici corrispondenti alla tradizionale cartografia. Il formato principale è il primo. Gli elaborati grafici dovranno essere ottenuti mediante tracciamento automatico del database topografico, ma conterranno eventualmente anche degli elementi che non sono presenti nel database topografico. Tali elementi vengono indicati col termine di vestizione, termine che indica l insieme di simboli, linee speciali e campiture con cui si completa il disegno ottenuto per tracciamento delle primitive geometriche delle entità del database topografico, al fine di rendere più agevole l interpretazione della cartografia disegnata. La produzione della carta disegnata a partire dal database topografico, implica una fase di produzione da parte della stazione appaltante nella quale, alla geometria delle entità, viene associata anche la vestizione per la produzione degli elaborai grafici richiesti dal capitolato. Pertanto col termine di database topografico non si intende l equivalente in forma numerica degli elaborati grafici richiesti, bensì l insieme delle entità che traducono nella cartografia gli oggetti reali, essendo ogni entità grafica composta unicamente da un codice e da una primitiva geometrica che descrive la forma dell oggetto che essa rappresenta. La Committenza riceverá, dalla stazione appaltante i file numerici utilizzati per la produzione degli elaborati grafici e i file con la vestizione in formato di plottaggio HP. Al fine di ottimizzare la qualità grafica della cartografia, la Ditta dovrà produrre un foglio campione non appena possibile. Tale foglio campione sarà attentamente analizzato da parte della Provincia e del Collaudatore, in modo da evidenziarne eventuali carenze a da proporre eventuali modifiche. Una volta approvato il foglio campione, tutta la produzione su carta dovrà rispettare gli standard con esso stabiliti. A scopo preventivo, la Provincia è a disposizione per fornire eventuali fac-simile di riferimento relativi al contenuto grafico finale. In fase di editing dovranno inoltre essere evidenziati e concordati con la Provincia di Bolzano gli eventuali codici nuovi (cioè non previsti fra quelli riportati al capitolo 7). 5.2. Recupero di database topografici esistenti Come già ricordato, non sono da restituire le aree segnalate dalla Direzione dei Lavori ma ricoperte dal blocco fotogrammetrico messe a disposizione, per cui esistano gia database topografici alle scale 1:1000 o 1:5000. La Ditta dovrà prestare attenzione ad eseguire correttamente la cucitura con le parti di database topografico esistenti al 1000 e al 5000. Tale cucitura non deve modificare le geometrie esistenti al 1000, che derivano da rilevamenti eseguiti e gestiti in aggiornamento a livello comunale. I raccordi fra elementi corrispondenti nelle diverse scale dovrebbero risultare inferiori alle tolleranze planimetriche ed altimetriche; la Ditta provvederà a risolvere tale raccordo in un ambito territoriale di circa 10-15 m rispetto alla delimitazione delle aree che definiscono le differenti scale di assunzione del dato geometrico. Nel caso si dovessero evidenziare raccordi di dimensioni superiori alla tolleranza cartografica, sarà necessario segnalare la questione al Collaudatore che darà indicazioni sulle procedure di risoluzione del problema. 5.3. Modalità di fornitura dei file. Tutti i file parziali o finali relativi al lavoro in oggetto dovranno essere predisposti su CD-ROM. Ogni CD-ROM dovrà contenere un file TXT che indica il contenuto del CD-ROM, la data di predisposizione, e ogni altro elemento che serva ad inquadrarlo nello sviluppo temporale e sequenziale dei lavori. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 15

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 5.4. Elaborati da consegnare a collaudo al termine dell editing Al termine di tutte le operazioni di editing, la ditta dovrà consegnare a collaudo il seguente materiale: gli originali di ricognizione; una tabella riassuntiva che indichi, per ciascun elaborato grafico che costituisca l'originale di ricognizione, tutti gli errori di interpretazione, le omissioni ed i difetti rilevati; i file del database topografico che rispettino tutte le specifiche indicate, nel presente documento; gli elaborati grafici definitivi Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 16

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 CAPITOLO 6. CONTROLLO DI QUALITÀ E COLLAUDO Nel corso del presente documento le espressioni controllo di qualità e collaudo sono considerate come sinonimi, e verranno quindi usate nel seguito indifferentemente. 6.1. Compiti del Collaudatore Oltre a quanto previsto dalla vigente legislazione in materia di opere pubbliche, saranno compiti specifici del Collaudatore: stendere il certificato finale di collaudo, o respingere motivatamente gli elaborati del lavoro eseguito; esprimere parere sulle eventuali riserve avanzate dall Appaltatore e dal Direttore Lavori e in merito alla penalità, qualora ve ne fossero gli estremi; accertare l area della superficie rilevata. Alla fine dei lavori, il collaudatore dovrà trasmettere alla Provincia di Bolzano tutto il materiale presentato a collaudo, in modo da poter strutturare in modo organico una serie di metadati relativi all informazione cartografica. 6.2. Controllo di qualità e collaudo in corso d opera Il collaudo sarà eseguito in corso d opera, nel senso che: l andamento dei lavori verrà seguito fin dal suo inizio per verificare l osservanza delle prescrizioni operative; verranno esaminati tutti gli elaborati intermedi a mano a mano che verranno ultimati in ciascuna fase del lavoro; il risultato sarà oggetto di apposito certificato di verifica (di accettazione o di rifiuto); alla fine del lavoro verrà certificata o meno la collaudabilità di tutte le fasi, sulla scorta delle relazioni di verifica eseguite in corso d opera, e verrà compilato il certificato di collaudo secondo le norme di legge. 6.3. Procedure di collaudo Di norma una verifica di collaudo avrà esito positivo quando meno del 5% dei controlli eseguiti sarà fuori tolleranza, o comunque non corrispondente a quanto richiesto in capitolato. In nessun caso comunque potrà essere superato il doppio della tolleranza prescritta. Fanno eccezione i casi in cui è richiesto in capitolato che tutti i controlli debbano avere esito positivo. Per le verifiche per le quali non è possibile stabilire un rapporto percentuale, è decisivo il giudizio soggettivo del Collaudatore. Per ciascuna fase il Collaudatore classificherà il lavoro come: a) positivo o accettabile con lievi completamenti e correzioni ; b) abbisognevole di notevoli completamenti e correzioni ; c) non accettabile. 6.3.1. Esito positivo o accettabile con lievi completamenti e correzioni Il Collaudatore compilerà la relazione di accettazione, che dovrà essere inviata alla Direzione Lavori. In essa dovranno essere indicate le eventuale osservazioni relative alle manchevolezze riscontrate, cui l Appaltatore dovrà porre immediato rimedio, nel caso l esito sia accettabile con lievi completamenti e correzioni. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 17

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 6.3.2. Esito abbisognevole di notevoli completamenti e correzioni Nel caso in cui si rendano necessari notevoli completamenti o correzioni, il Collaudatore invierà all Ente appaltante una relazione di rifiuto nella quale descriverà in dettaglio gli errori e le manchevolezze riscontrati. ulla base di tale relazione il Direttore dei Lavori notificherà all'appaltatore il risultato della verifica assegnando il termine perentorio per la regolarizzazione del lavoro e la ripresentazione degli elaborati. e il secondo controllo risulterà favorevole, verrà emessa la relazione di accettazione, notificando alla Direzione Lavori le spese a carico dell'appaltatore per i maggiori oneri derivanti dalla ripetizione del controllo. e gli elaborati presentati al secondo controllo risultassero ancora incompleti o errati, si ripeterà la procedura di collaudo con spese e penali a carico dell'appaltatore. Qualora anche il terzo controllo risultasse negativo, il lavoro verrà rifiutato. 6.3.3. Esito non accettabile Nel caso in cui il lavoro non sia assolutamente accettabile, il Collaudatore compilerà una dettagliata relazione di rifiuto della fase, descrivendo gli errori e le manchevolezze riscontrate. Il Direttore dei Lavori invierà detta relazione all Ente appaltante, per le proprie determinazioni in merito. 6.4. Collaudi delle diverse fasi 6.4.1. Collaudo della fase d inquadramento planimetrico ed altimetrico, appoggio e triangolazione aerea Il collaudo della determinazione dei punti d appoggio, oltre a controllare quanto descritto in precedenza, comporterà le seguenti verifiche: la corretta densità e disposizione dei punti d appoggio planimetrici e altimetrici; che gli strumenti utilizzati rispondano alle norme prescritte in capitolato; che la metodologia operativa della Ditta appaltatrice sia adeguata e che i risultati ottenuti rispettino le prescrizioni; che siano state effettuate misure in numero sufficiente da rendere statisticamente significativi i controlli interni e le compensazioni. Il Collaudatore potrà imporre alla Ditta di eseguire ulteriori misure dirette sul terreno per controllare le coordinate dei punti d appoggio, qualora egli nutra dei dubbi sull adeguatezza della rete. la corretta predisposizione delle monografie dei punti d appoggio. Il collaudo della T.A. comporterà la verifica del seguente materiale: le caratteristiche del programma di calcolo utilizzato; i risultati ottenuti dall elaborazione, in particolare gli sqm sui punti di legame e gli scarti sui punti d appoggio; la corretta disposizione dei punti di legame; la corretta predisposizione delle monografie dei punti di legame. 6.4.2. Collaudo della restituzione e della ricognizione Il collaudo della restituzione comporterà le seguenti verifiche: esame dei documenti comprovanti la verifica degli strumenti di restituzione; ripetizione allo strumento dell'orientamento di almeno il 5% dei modelli utilizzati in restituzione e rideterminazione sugli stessi di almeno 30 particolari plano-altimetrici ben definiti e di altrettanti punti quotati, situati in zone diverse del modello ed in zone di sovrapposizione con i modelli contigui; le coordinate acquisite in fase di controllo e quelle memorizzate nel file di restituzione originale dovranno differire di quantità inferiori alle tolleranze di posizione di un punto, moltiplicate per 2/3. Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 18

Database topografico a scala 1:5.000 e 1:10.000 pecifiche tecniche Vers. 5.4-01.02.2006 verifica a campione della completezza del contenuto del database topografico e dell'accuratezza della fotointerpretazione secondo quanto previsto per i segni grafici; verifica che siano stati evidenziati, con opportune codifiche, segni grafici e note sul disegno ottenuto al plotter, tutti i particolari da completare mediante ricognizione a terra o editing grafico. Il collaudo della ricognizione comporterà le seguenti verifiche: esame degli originali di ricognizione; ricognizione sul terreno di almeno un decimo delle mappe (secondo il taglio degli elementi grafici descritto), a scelta del Collaudatore. Il Collaudatore dovrà prendere nota scritta di tutti gli errori interpretativi, di tutte le omissioni riscontrate e della sua valutazione sulla qualità degli elementi cartografici. Dovrà inoltre eseguire un controllo qualitativo della rappresentazione morfologica del terreno; dovranno essere elencate tutte le deficienze e di conseguenza giudicata la validità di tale rappresentazione. Particolare riguardo dovrà essere posto nella verifica degli interventi di ricognizione realizzati sull edificato; esame dei documenti relativi a tutte le misure integrative eseguite sul terreno. 6.4.3. Collaudo dell editing e del formato dei dati Il collaudatore, a campione, verificherà che le variazioni delle coordinate di punti sottoposti ad editing, rispetto a quelle originali, non abbiano superato i valori ammessi. ugli elaborati di consegna della cartografia numerica è previsto un insieme di controlli a tappeto automatizzati, al fine di rilevare eventuali errori o manchevolezze. Una prima classe di controlli riguarda la codifica degli oggetti. In particolare andrà verificato che: i codici utilizzati siano tutti e solo quelli previsti; la geometria (linea, superficie o punto) per ogni oggetto sia quella prevista; gli attributi alfanumerici associati ad ogni oggetto siano tutti e soli quelli previsti per l oggetto stesso; gli oggetti siano raggruppati in shapefile come previsto (per geometria e classe); Una seconda classe di controlli riguarda le relazioni topologiche e geometriche tra gli elementi della cartografia. In particolare andrà verificato che: non ci siano oggetti duplicati; non ci siano sovrapposizioni non previste tra oggetti (congruenza geometrica); siano rispettate alcune relazioni topologiche tra gli oggetti, ad esempio che: - i grafi stradale siano contenuti negli elementi della viabilità. Analogamente per i grafi ferroviari e dell idrografia; - i binari siano contenuti nei tracciati o parchi ferroviari; - gli oggetti dell idrografia che rappresentano il livello acqua siano contenuti negli oggetti, di tipo area idrica corrispondenti; l altimetria rientri entro intervalli prestabiliti; venga rispettata la densità massima di punti prevista; Il collaudo degli elaborati grafici consisterà nelle seguenti operazioni: controllo della corrispondenza dei supporti, del taglio e del formato dei fogli alle norme di capitolato; controllo della corrispondenza della simbologia grafica adottata con quanto previsto in capitolato; controllo della corrispondenza tra quanto rappresentato mediante il tracciamento automatico al plotter e quanto riportato negli archivi numerici corrispondenti; Autonome Provinz Bozen-üdtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige 19