NEOFOBIA ALIMENTARE, GRADIMENTO E STATO NUTRIZIONALE NEI BAMBINI: ESISTE UNA RELAZIONE?

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NEOFOBIA ALIMENTARE, GRADIMENTO E STATO NUTRIZIONALE NEI BAMBINI: ESISTE UNA RELAZIONE? Bergamaschi V., Laureati M., Pagliarini E. Defens, Dipartimento di Sceinze per gli Alimenti, la Nutrizione e l Ambiente, Università di Milano, via Celoria 2, 20133 Milano, email: valentina.bergamaschi@unimi.it Abstract I risultati dell indagine condotta nelle scuole italiane nel 2010 dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, mostrano come ogni 100 bambini della classe terza elementare, 23 siano sovrappeso e 11 obesi. Questi dati sono particolarmente preoccupanti se si considera che l individuo che presenta l obesità in età infantile spesso mantiene questo quadro clinico anche in età adulta con conseguente aumento dei rischi per la salute. Le variabili che incidono su tali fenomeni sono diverse: tra queste gli stili di vita caratterizzati da maggiore sedentarietà e le scorrette abitudini alimentari, in particolare un aumento del consumo di cibi con alta concentrazione di grassi e zuccheri e un ridotto consumo di frutta e verdura. Lo scopo del presente lavoro è di investigare la relazione tra indice di massa corporea (BMI), neofobia alimentare e gradimento di alimenti salutari, la frutta e la verdura, in una numerosa popolazione infantile delle scuole elementari del comune di Milano. La maggior parte delle ipotesi che abbiamo formulato sono state confermate dai risultati. Una correlazione negativa è stata evidenziata tra gradimento e neofobia per tutti gli alimenti vegetali considerati. Inoltre, i nostri risultati, confermando dati precedenti riportati in letteratura, hanno dimostrato che la neofobia alimentare è più elevata nei maschi rispetto alle femmine e diminuisce con l età. Infine non è stata evidenziata alcuna correlazione tra indice di massa corporea dei bambini e neofobia o gradimento dei vegetali. Parole chiave: BMI, neofobia alimentare, gradimento, vegetali Introduzione Nel mondo si stimano oltre un milione di bambini tra i sei e i tredici anni con problemi di obesità e sovrappeso: più di un bambino su tre. L epidemia globale dell obesità, così è stato definito il fenomeno dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2012), sembra derivare dalla combinazione complessa di suscettibilità genetica, aumento della disponibilità di cibi ad alta densità energetica e diminuzione dei livelli di attività fisica (Ostan et al., 2010). Nonostante le linee guida suggeriscano un apporto di vegetali di 5 porzioni al giorno, esse non trovano riscontro nei consumi alimentari della società

moderna, nella quale né i bambini né gli adulti consumano una quantità sufficiente di frutta e verdura (Guenther et al., 2006). Tra i diversi fattori che concorrono alla previsione del consumo di prodotti di natura vegetale, certamente la componente edonistica gioca un ruolo fondamentale (Reverdy et al., 2010) insieme alla neofobia alimentare, che nei bambini risulta essere molto forte (Cooke et al., 2003). Pertanto, lo scopo del presente lavoro è di investigare la relazione tra indice di massa corporea, neofobia alimentare e gradimento di alimenti salutari, la frutta e la verdura, in una numerosa popolazione infantile delle scuole elementari del comune di Milano. Materiali e Metodi Cinquecento ventotto bambini (267 maschi e 261 femmine) di età compresa tra i 6 e 9 anni, frequentanti tre scuole elementari del comune di Milano, sono stati coinvolti nello studio. Per ciascun bambino è stata misurata la neofobia alimentare, il gradimento di 8 coppie di frutta e verdura e l indice di massa corporea. In base alle curve di crescita della CDC (Centre for Disease Control and Prevention, 2000), specifiche per sesso ed età, per ogni partecipante è stato ottenuto un valore di BMI Z-score. I bambini sono stati quindi suddivisi in sottopeso, normopeso, sovrappeso, e obesi. Per misurare la neofobia alimentare, a ciascun bambino è stato chiesto di compilare autonomamente il questionario della neofobia (ICFNS) validato da Laureati et al., (2015) su bambini delle scuole elementari. Per ciascun partecipante, è stato quindi, calcolato un punteggio totale di neofobia da 8 a 40. Il test di gradimento è stato eseguito una settimana dopo la valutazione della neofobia alimentare. I bambini hanno ricevuto giornalmente a scuola, come spuntino di metà mattina, 4 coppie di frutta e verdura (40 g di frutta: mela, pera, uva e miyagawa; 40 g di verdura: finocchio, ravanello, broccoli e carote). Per aumentare la validità ecologica, i bambini sono stati testati in un ambiente familiare, la loro classe. Per ogni stimolo, i bambini sono stati invitati a indicare il loro gradimento su una scala facciale edonistica a 7 punti (Pagliarini, Ratti, Balzaretti & Dragoni, 2003; Pagliarini et al., 2005). Risultati e Discussione Nella Figura 1 a-b vengono riportati il BMI, la neofobia e i valori di gradimento degli stimoli vegetali.

0,8 0,6 0,4 Uva Miyagawa PC2 (12%) 0,2 0,0-0,2 Mela Pera Finocchio Carota BMI Neofobia - 0,4 Broccolo - 0,6 Rapanello - 0,8-0,8-0,6-0,4-0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 PC1 (27%) 1,0 0,8 BMI 0,6 PC3 (11%) 0,4 0,2 0,0-0,2-0,4 Broccolo Rapanello Finocchio Carota Mela Pera Uva Miyagawa Neofobia - 0,6-0,8-1,0-0,8-0,6-0,4-0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 PC2 (12%) Figure 1 (a-b). Loadings plots delle PCA (PC1 vs PC2, fig. 1a; PC2 vs PC3, fig. 1b) in cui si mostra la relazione tra gradimento dei vegetali, neofobia alimentare e valori di BMI.

Dalle prime due componeneti principali (Figura 1a), si osserva che il BMI non è in relazione con la neofobia alimentare o con i valori di gradimento di nessun vegetale. Per quanto riguarda la neofobia appare correlata negativamente con il gradimento degli stimoli proposti. Osservando invece Figura 1b, si osserva che i valori di gradimento della verdura e della frutta sono nettamente separati lungo la PC2. Tale distribuzione riflette la direzione del gradimento, che mostra il broccolo e il rapanello come meno graditi, seguiti da finocchio e carote, e infine, dai frutti. La relazione negativa tra neofobia e valori di gradimento può essere meglio interpretata osservando la Figura 1b. La neofobia si trova, nello spazio bidimensionale, vicino ai valori di gradimento della frutta ma opposta a quelli della verdura. In particolare, i bambini neofobici tendono a dare più alti valori di gradimento alla frutta rispetto alla verdura, pertanto, il gradimento per la verdura sembra essere il principale indicatore della neofobia alimentare nel bambino. Si nota che il BMI ha un peso elevato lungo PC3, confermando ancora che tale variabile non sembra in relazione con la neofobia e i punteggi di gradimento. Questi risultati sono in linea con quanto riportato in letteratura da Hill et al. (2009), in cui non si evidenzia alcuna relazione tra la massa grassa e il gradimento riportato di una serie di alimenti nei bambini. Al contrario, Knaapila et al. (2011) evidenziano una moderata ma significativa correlazione positiva tra il BMI e la neofobia, in donne di età compresa tra i 20 e 25 anni. Nel loro studio essi ipotizzano che l atteggiamento neofobico, che porta a consumare un ristretto numero di cibi, possa limitare la varietà della dieta e manifestarsi in un limitato apporto energetico ma anche portare ad un consumo di cibi tradizionali con una densità energetica maggiore rispetto a cibi più salutari come frutta e verdura, dando come conseguenza un BMI più elevato. Per interpretare meglio la relazione tra neofobia alimentare e gradimento di frutta e verdura, i bambini sono stati divisi in 3 gruppi in accordo con il loro livello di neofobia: basso, medio e alto. I risultati ottenuti sono mostrati in Tabella 1. Tabella 1. Valori di gradimento riportati per la frutta e la verdura in accordo con i tre livelli di neofobia (*** significativo per p<0.001, n.s. non significativo). Vegatali Livello Neofobia Basso Medio Alto

Frutta 4,5 4,4 4,3 Verdura 4,3 3,7 3,3 Il gradimento dei vegetali diminuisce significativamente (p<0.0001) con l aumento della neofobia, mentre il gradimento della frutta non varia. Questi dati confermano che il gradimento della verdura contribuisce maggiormente nel discriminare i bambini in accordo con il loro livello di neofobia ed è un migliore indicatore dell atteggiamento neofobico rispetto al gradimento della frutta. I risultati ottenuti sono confermati da dati presenti in letteratura che indicano l esistenza di una relazione e tra alti livelli di neofobia e basso gradimento (Russell & Worsley, 2008) e consumo (Cooke et al., 2006; Wardle, Carnell & Cooke, 2005) di frutta e verdura nei bambini. Tuttavia questa associazione sembra esistere negli adulti, come riportato da Knaapila et al. (2011), che mostrano come in giovani adulti i livelli di neofobia sono associati ad un basso gradimento dei cibi in generale, e ad un ridotto consumo di vegetali. Rimane poco chiaro perchè la neofobia è particolarmente alta per certe categorie di alimenti, come vegetali, pesce e carne (Cooke et al., 2003). Conclusioni Il presente studio indaga su due importanti determinanti dello stato nutrizionale dei bambini: la neofobia alimentare e il gradimento dei vegetali. La maggior parte delle ipotesi formulate sono state confermate, in quanto abbiamo trovato un associazione negativa tra neofobia e gradimento, in particolare la verdura è risultata essere il miglior predittore per la neofobia alimentare. Tuttavia, non è stata trovata alcuna relazione tra le variabili considerate e l indice di massa corporea. Poche sono le conoscenze in questo scampo di ricerca sui bambini, e ancor meno riguardo la realtà italiana. I nostri risultati possono ampliare le conoscenze in vista di indagini future, con il fine ultimo di comprendere quali fattori intervengono nella patogenesi e nello sviluppo del sovrappeso e dell obesità. Bibliografia - Centre for Disease Control and Prevention/National Centre for Health Statistics (2000). CDC growth charts: The United States. Hyattsville: Department of Health and Human Services. - Cooke, Wardle, & Gibson, (2003). Relationship between parental report of food neophobia and everyday food consumption in 2 6-year-old children. Appetite, 41, 205-206.

- Cooke, Carnell, & Wardle, (2006). Food neophobia and mealtime food consumption in 4-5 year old children. International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, 6, 3-14. - Coulthard & Blissett, (2009) Fruit and vegetable consumption in children and their mothers. Moderating effects of child sensory sensitivity. Appetite, 52, 410-415. - Guenther, Dodd, Reedy, & Krebs-Smith (2006). Most American seat much less than recommended amounts of fruits and vegetables. Journal of the American DieteticsAssociation, 24, 1371-1379. - Hill, Wardle, & Cooke (2009). Adiposity is not associated with children s reported liking for selected foods. Appetite, 52, 603-608. - Knaapila, Silventoinen, Broms, Rose, Perola, Kaprio, & Tuorila, (2011). Food neophobia in young adults: genetic architecture and relation to personality, pleasantness and use frequency of foods, and body Ministero della Salute. Okkio alla salute survey. Version current 2010. URL: https://www.okkioallasalute.it/?q=node/74. - Reverdy, Schlich, Köster, Ginon, & Lange, (2010). Effect of sensory education on food preferences in children.food Quality and Preference 21 794-804. - Russell, & Worsley, (2008). A Population-based Study of Preschoolers Food Neophobia and Its Associations with Food Preferences. Journal of Nutrition Education and Behavior, 40, 11-19. - Wardle, Carnell, & Cooke, (2005). Parental control over feeding and children s fruit and vegetable intake: how are they related? Journal of the American Dietetic Association, 105, 227-232. - WHO, World Health Organization (2012). Population-based approaches to childhood obesity prevention. WHO Document Production Services, Geneva, Switzerland.