CONVEGNO RECESSIONE, CARO BOLLETTA, POVERTA ENERGETICA. QUALI RISPOSTE? ORGANIZZATO DA ADOC LAZIO - FEDERCONSUMATORI LAZIO LEGA CONSUMATORI LAZIO SALA CENTOFIORI VIA GOITO 35 B - ROMA - 3 DICEMBRE 2013-0RE 15.00 INTERVENTO DI PINO BENDANDI, PRESIDENTE REGIONALE LEGA CONSUMATORI LAZIO 1
Organizzato da ADOC Lazio, Federconsumatori Lazio e Lega Consumatori Lazio il 3 dicembre 2013 a Roma, nell ambito di un progetto dedicato all informazione del consumatore con capofila la Lega Consumatori Lazio. Al convegno, sono intervenuti Egidio Fedele Dell Oste dell AEEG, Luigi Annesi della SPI CGIL Nazionale, Patrizio Barbieri dell ADOC Nazionale, Ilaria Serpi della Federconsumatori Nazionale, Laura Rufini della UILP Regionale, Giuseppe Sgaramella e Pietro Giannotti, dell Ufficio Rapporti Istituzionali dell ACEA, Simonetta Cervellini, presidente della Federconsumatori Lazio e Pino Bendandi, presidente della Lega Consumatori Lazio. Il Convegno ha avuto un buon esito sia dal punto di vista della presenza del pubblico che della qualità delle relazioni tenute. Bendandi nel suo intervento, visto il tema trattato, ha provveduto in particolare ad illustrare le proposte di modifica dell ISEE per i bonus sociali elettrico e del gas, che è stata predisposta dalla Lega Consumatori Nazionale. INTERVENTO DI PINO BENDANDI, PRESIDENTE REGIONALE LEGA CONSUMATORI LAZIO Intanto alcuni dati che ci aiutano a definire meglio l entità della crisi che ormai da alcuni anni attanaglia il nostro paese, pubblicati dall ISTAT recentemente in ordine al tema della povertà e della disoccupazione. Nel 2012 le persone in poverta relativa sono il 15,8% della popolazione italiana (9milioni 563 mila) e quelle in poverta assoluta l 8% (4 milioni 814 mila). La soglia della povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari a 990,88 euro, circa 20 euro in meno di quella del 2011, mentre la povertà assoluta aumenta tra le famiglie di operai (dal 7,5% al 9,4%), di lavoratori in proprio (dal 4,2% al 6%), tra gli impiegati e i dirigenti (dall 1,3% al 2,6%) e tra le famiglie dove si associano i redditi da lavoro a quelli di pensione (dal 3,6% al 5,3%). La condizione di povertà delle famiglie italiane è certamente una delle cause principali della lenta ripresa economica annunciata per il 2014, che non porterà a nessuna conseguenza positiva sul fronte del lavoro: il tasso di disoccupazione continuerà infatti a crescere fino a raggiungere il 12,3%. E la stima dell Istat che per il 2013 prevede un tasso di disoccupazione in crescita all 11,9%. La caduta dell occupazione, secondo l ISTAT, proseguirà per tutto il 2013 (- 1.0%), mentre per il 2014, è prevista una graduale ripresa (+0,1%) a seguito del moderato miglioramento delle condizioni generali dell economia. Questo mentre la disoccupazione giovanile registra a novembre il tasso record del 37% tra i giovani dai 15 ai 24 anni. In sostanza un giovane su tre è senza lavoro. Questi dati ci confermano, quanto è ormai nel vissuto di gran parte della popolazione italiana, che la crisi è pesante, che la povertà relativa e assoluta aumenta in maniera significativa, assieme alla disoccupazione soprattutto giovanile, e con essa aumentano le difficoltà all utilizzo dell energia (elettricità e riscaldamento) e alle altre utenze domestiche essenziali. Al calo delle spese delle famiglie per i servizi della casa, per il tempo libero e la cultura, si aggiunge di contrappasso un aumento a livello nazionale del 3,9% delle spese per i combustibili e l energia: nel Lazio tutto ciò comporta una spesa media per l energia di 120,94 euro e 239,97 euro per altri beni e servizi. 2
Eurostat, l Istat europeo, ha calcolato che la bolletta delle famiglie italiane ha segnato un rincaro negli ultimi 24 mesi dell 11,2%, tra i più alti in Europa, al quale aggiungerei il denaro e il tempo spesi per poter rimediare ad una fattura errata e ad un contratto non richiesto. La crisi ha aumentato tra l altro i comportamenti irrazionali e conflittuali, mettendo sotto stress anche i Comuni che non sono in grado di fronteggiare le richieste di aiuto e di assistenza che vengono dai nuovi poveri, nonostante l apporto del volontariato e della Chiesa Cattolica con la Caritas e le altre associazioni in campo, anch esse sempre più messe all angolo per le innumerevoli persone in difficoltà che si sforzano di aiutare e di assistere, non sempre riuscendoci date le dimensioni delle nuove povertà. Nel contempo siamo tutti più attenti e a scegliere oculatamente prodotti e servizi, anche per evitare di non sottostare a truffe o raggiri e non doversi trovare ad affrontare contenziosi lunghi e dispendiosi, data la situazione tra l altro in cui versa l amministrazione della giustizia, civile e penale, nel nostra paese. Eppure non sono poche le opportunità offerte dalle Autorità di Garanzia, tra i quali i bonus sociali per l elettricità e il gas, gestiti dall Autorità per l Energia e il Gas, realizzate tramite gli accordi, non sempre facili da ottenere e da gestire, tra i vari operatori commerciali e le associazioni dei consumatori tramite le ADR, cioè le Risoluzioni Alternative delle Controversie, tra le quali noi della Lega Consumatori privilegiamo le Conciliazioni Paritetiche, ormai sottoscritte dalle associazioni dei consumatori con i più importanti operatori commerciali, produttori di beni ed erogatori di servizi, tra i quali le più importanti società energetiche (ENI, ENEL, ACEA, SORGENIA, EDISON, A2A ecc.), quasi tutte le società di telefonia, quelle dei trasporti Alitalia, Trenitalia, del turismo come l ASTOI della Confindustria e tutte le società assicuratrici aderenti all ANIA. Tutto ciò senza trascurare la mediazione civile, che la Lega Consumatori attua con l IMECO, l Istituto per la Mediazione e la Conciliazione, da essa promosso e gestito, il primo istituto del settore costituito da una associazione dei consumatori. Occorre quindi che il consumatore impari a conoscere le varie opportunità offerte per cercare di ottenere servizi validi e al giusto prezzo, anche perché si finisce spesso per lamentarsi senza riuscire a tutelarsi. In questa prospettiva ricordiamo che nel settore elettrico come in quello del gas, vigono i contratti detti della maggior tutela, a cui hanno fatto ricorso nel 2013 per il settore elettrico ben 21.913.341 famiglie di consumatori, i cui prezzi sono amministrati trimestralmente dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, oppure la possibilità di affidarsi al libero mercato, ricercando le migliori condizioni contrattuali per la propria famiglia, attraverso lo strumento Il Trova Offerte, che è a disposizione di tutti sul sito della stessa Autorità. Ricordiamo altresì i bonus elettricità e gas, gestiti anch essi dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, in favore delle famiglie con minor reddito e con prole numerosa, ottenibile attraverso una richiesta ai Comuni di Residenza accompagnata dalla certificazione dell ISEE, l indicatore della situazione economica equivalente. Occorre subito dire che questo sistema purtroppo si presta a manipolazioni e a veri e propri raggiri, come confermato proprio in questi giorni dai 5.300 dipendenti pubblici e 2.500 falsi poveri, denunciati dalla Guardia di Finanza, che hanno usufruito di prestazioni gratuite e forti sconto nel settore i vari servizi, tra i quali anche i bonus elettrico e del gas. 3
In questo campo, anche in considerazione dei suddetti rischi, la Lega Consumatori ha elaborato una propria proposta, di cui riporto i punti essenziali, considerando che la revisione degli importi dei Bonus Elettrico e Gas e delle loro modalità di erogazione, deve essere occasione per istituire un analogo Bonus Acqua per le famiglie economicamente disagiate. Dai dati AEEG risulta che le famiglie con il Bonus attualmente in corso sono 919.438 per il Bonus Elettrico, dei quali 6.922 relativi alle famiglie con oltre 4 figli e 17.220 per quelle con apparecchi salvavita e n. 581.584 per il Bonus Gas. Risulta inoltre che le famiglie a cui è stata riconosciuta almeno una volta il Bonus sono circa il doppio: 1.933.783 per il Bonus Elettrico e 1.005.051 per il Bonus Gas. Poiché è impensabile che la metà delle famiglie nel corso di un anno abbia così modificato la propria situazione economica, tanto da non avere più diritto al Bonus, questi dati evidenziano che c è un grave problema nell iter autorizzativo, che va rimosso. L AEEG afferma ancora che il totale delle attestazioni ISEE rilasciate dall INPS nell anno 2011 alle famiglie per poter usufruire delle diverse agevolazioni sociali previste a livello locale o nazionale, riguardano 2.554.835 famiglie con ISEE fino a 7.500 euro e n. 1.797.584 famiglie con ISEE da 7.500 fino a 20.000 euro (famiglie numerose). I dati sulle Attestazioni ISEE rilasciate dall INPS evidenziano una differenza enorme fra le famiglie economicamente disagiate riconosciute dall INPS e quelle che usufruiscono dei Bonus, cioè due volte e mezzo rispetto al Bonus elettrico e circa cinque volte rispetto al Bonus Gas delle famiglie con ISEE fino a 7.500 euro. Sono soltanto 6.922 Bonus concessi alle famiglie con oltre 4 figli, rispetto a 1.797.584 di Attestazioni ISEE per la stessa categoria di famiglie. Inoltre gli stessi dati, oltre a confermare che la procedura amministrativa occorrente per ottenere i Bonus è troppo complessa e farraginosa, fanno emergere la assoluta inadeguatezza delle norme a tutela delle famiglie numerose, che vengono prese in considerazione soltanto a partire da un numero di figli superiore a quattro con un livello ISSE di 20.000 euro, mentre non sono considerate le fasce intermedie (quelle fino a quattro figli ed i livelli ISEE fra 7.500 e 20.000). Non vi è motivo di ritenere che le Attestazioni ISEE rilasciate dall INPS siano incoerenti rispetto alla situazione economica delle famiglie richiedenti, poiché esse sono finalizzate a ricevere agevolazioni sui servizi sociali forniti dagli Enti Locali (asili nido, scuola materna, trasporti, abitazioni, ecc.) e quindi soggette ad una successiva verifica da parte degli Enti locali erogatori dei servizi. Inoltre, bisognerà considerare che la revisione dell ISEE in corso di definizione da parte del Governo, dovrebbe essere meno restrittiva e potrebbe riguardare un altro milione di famiglie, che dovrebbero aggiungersi ai potenziali aventi diritto ai Bonus prima citati. In conclusione, la platea delle famiglie economicamente disagiate che dovrebbero aver diritto a usufruire dei Bonus dovrebbe riguardare: 2.554.835 famiglie con Attestazione ISEE dell INPS fino a 7.500 euro, 1.797.584 famiglie numerose con Attestazione ISEE dell INPS da 7.500 fino a 20.000 euro,1.000.000 di famiglie risultante dalla revisione in corso dei parametri ISEE Pertanto è all insieme di questa platea, composta da circa 5.350.000 famiglie, che dovrebbero essere estesi i Bonus Elettrico, del Gas e dell Acqua. 4
Provvedo pertanto ad illustrarvi una nostra proposta, elaborata dalla Lega Consumatori Nazionale, per semplificare l iter amministrativo dei vari bonus ed ampliare il numero delle famiglie economicamente disagiate beneficiarie dei Bonus. 1. Estendere il diritto alle famiglie numerose, prevedendo livelli ISEE intermedi fra 7.500 e 20.000 euro, in relazione al numero dei figli: a. Fino a 7.500 euro, famiglia single o coppia con un figlio b. Fino 10.000 euro, famiglia sino a 2 figli c. Fino a 15.000 euro, famiglia con 3 figli d. Fino a 20.000 euro famiglia con 4 figli e oltre 2. Stabilire che i criteri definiti per l ottenimento dei Bonus Energetici, valga automaticamente anche per il Bonus Acqua, da istituire ex novo. 3. Riconoscere che le Attestazioni ISEE rilasciate dall INPS per le agevolazioni sui servizi sociali, siano valide anche per ottenere il riconoscimento dei Bonus Elettrico del Gas e dell Acqua, prevedendo l invio automatico delle Attestazioni ISEE al Comune di residenza degli interessati da parte dell INPS o dei CAF, ai fini dell ottenimento del Bonus Sociale e delle eventuali agevolazioni sui servizi sociali. 4. Prevedere una validità almeno triennale delle Attestazioni ISEE ai fini del mantenimento del diritto ai Bonus, per evitare che le onerose incombenze burocratiche del rinnovo annuale scoraggino dal richiederlo anche le famiglie che ne avrebbero diritto, come si evince dal fatto che il numero delle famiglie che ne hanno usufruito almeno una volta è doppio di quelle che attualmente lo percepiscono. 5. Individuare un iter amministrativo che permetta al sistema SGAte, gestito da ANCITEL, di far ottenere automaticamente alle famiglie aventi diritto i corrispettivi dei Bonus Elettrico, Gas e Acqua, senza ulteriori incombenze burocratiche. 6. Decretare che le famiglie dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro (licenziati, in mobilità o in cassa integrazione straordinaria), abbiano automaticamente diritto ai Bonus (anche se non rientrano nei livelli ISEE previsti), così da inserire nella platea delle famiglie aventi diritto anche le nuove povertà derivanti dalla crisi economica. 7. Allargare la procedura di URGENZA ai Reclami inviati allo Sportello del Consumatore relativi alla mancata corresponsione del Bonus da parte delle Società, in modo che lo Sportello possa intervenire immediatamente, senza attendere l esito del Reclamo inviato alla Società. 8. Prevedere che i clienti indiretti del gas (condomini) che hanno diritto al Bonus ricevano da Poste Italiane al proprio domicilio un Vaglia Postale con l importo del Bonus spettante, in sostituzione dell invito a recarsi nell Ufficio Postale incaricato per ritirare il Bonifico. 5
6