ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO I primi dati delle indagini congiunturali indicano una ripresa della crescita economica mondiale ancora modesta e disomogenea anche nel primo trimestre del 2013. In marzo l indice mondiale dei responsabili degli acquisti (PMI) relativo alla produzione manifatturiera è salito lievemente (a 52,1, da 51,8 in febbraio), e quello calcolato escludendo l area dell euro ha segnato un incremento portandosi a 53,2, da 52,6 in febbraio. Il Global Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale evidenzia un ritmo di crescita lento, con una aumento dell'output mondiale del 3,3% nel 2013, ridimensionato rispetto al 3,5% atteso a gennaio, e del 4 % l'anno successivo. L'attività economica dovrebbe migliorare nelle grandi economie avanzate, dopo un debole inizio del 2013, con gli Stati Uniti nel ruolo di guida. Permangono i rischi di breve periodo connessi alla situazione dell'area euro, con particolare riferimento alle incertezze legate agli eventi di Cipro e alla situazione politica italiana. Secondo il Fmi "le prospettive globali sono ancora migliorate, ma la strada per la ripresa nelle economie avanzate resta accidentata. L'andamento dell'economia mondiale risulta ormai "a tre velocità": i mercati emergenti in espansione, gli Usa in ripresa e l'eurozona ancora in recessione:«la graduale ripresa attesa nella seconda metà dell'anno è soggetta a rischi». Così il governatore della Bce nelle prime battute del discorso al termine del board che ha lasciato invariati i tassi allo 0,75%. I recenti dati economici sulla congiuntura dell'eurozona «confermano una fase di debolezza dell'economia anche nei primi mesi del 2013, mentre nel prosieguo la congiuntura dovrebbe beneficiare della ripresa dell'export e della politica monetaria accomodante in Europa, permettendo una ripresa graduale nella seconda parte dell'anno». La Bce «continuerà a fornire liquidità a tasso fisso e volume illimitato» al sistema bancario dell'eurozona e la politica accomodante «continuerà fino a quando sarà necessario». Il miglioramento «significativo» dei mercati finanziari «si farà sentire anche sull'economia, malgrado le recenti incertezze», ha continuato Draghi, permettendo «una stabilizzazione dell'economia» e la successiva ripresa graduale. «In alcuni paesi» dell'area euro «l'azione più forte Pagina 1
che può essere fatta dai governi è quella di pagare i debiti pregressi». Su interventi di questo tipo «la Bce non può sostituirsi ai governi». Negli USA, il Beige Book, rapporto pubblicato dalla Federal Reserve che fornisce indicazioni sullo stato di salute dell'economia statunitense, evidenzia una crescita modesta dell'economia americana nei primi due mesi dell anno. Il documento prende in considerazione il periodo che fa seguito all'accordo in extremis tra i legislatori al Congresso, raggiunto lo scorso due gennaio, che ha evitato il precipizio fiscale. A seguito dell entrata in vigore dei tagli automatici alla spesa da 85 miliardi di dollari per il 2013, il Presidente della FED ha segnalato i rischi connessi a una simile manovra, soprattutto sul fronte occupazionale. Il 20 marzo 2013 il Federal Open Market Committee (FOMC) ha deciso di mantenere invariato l obiettivo per il tasso ufficiale sui Federal Funds entro un intervallo compreso fra zero e 0,25 per cento, prevedendo di mantenere invariati tali valori fino a quando la disoccupazione si manterrà al di sopra del 6,5 per cento e l inflazione a uno-due anni non sarà prevista superiore al 2,5 per cento. In Italia nel 2012 il PIL si è ridotto del 2,4 per cento, in linea con le previsioni formulate nella Nota di Aggiornamento del DEF. Nell ultimo trimestre del 2012 il rallentamento dell economia è stato peggiore delle attese, con una forte riduzione del PIL, che produrrà un effetto di trascinamento negativo sul 2013, con un ulteriore contrazione del PIL nel primo trimestre dell anno. Pertanto il Governo ha rivisto le stime di crescita per l anno in corso verso il basso rispetto a quanto delineato nell aggiornamento del DEF del settembre scorso. La nuova previsione formulata indica una contrazione del Pil dell 1,3 per cento nel 2013, anche a seguito del provvedimento adottato dal Governo, relativo al pagamento dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione 1. Il DEF 2013 afferma che l immissione di liquidità connessa all accelerazione dei pagamenti consentirà una più veloce ripresa del PIL, già a partire dalla seconda metà del 2013 ed un aumento del tasso di crescita nel 2014 pari all 1,3 %. Rispetto all andamento della domanda interna, questa risulterà in forte contrazione rispetto al 2012. 1 Le misure adottate sono finalizzate all immissione di liquidità nel sistema economico attraverso un accelerazione dei pagamenti relativi ai crediti vantati dai privati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Esse interessano le Amministrazioni centrali, gli Enti territoriali e gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale e operano con modalità differenti in relazione al comparto e alla tipologia di debito. Pagina 2
Fonte: Bollettino economico n.72 BANCA D ITALIA Aprile 2013. Fonte:Euro-zone economic outlook Aprile 2013. 2. ANDAMENTO DEI PREZZI E DEL MERCATO DEL LAVORO Il tasso di inflazione nell area dell euro, fonte EUROSTAT, si è collocato all 1,7% in marzo 2013, rispetto all 1,8% del mese precedente. Negli Stati Uniti, nello stesso periodo, l indice si è attestato all 1,5 %. In Italia, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell 1,6% nei confronti di marzo 2012. Il rallentamento dell inflazione a marzo (dall 1,9% di febbraio) è principalmente Pagina 3
imputabile alla netta decelerazione della crescita su base annua dei prezzi dei beni energetici non regolamentati. Fonte: EUROSTAT APRILE 2013. Fonte: ISTAT- APRILE 2013. Nell area euro in febbraio la disoccupazione ha raggiunto il 12%, stabile rispetto al mese di gennaio. Nello stesso periodo negli USA si è attestata al 7,7%. Il tasso di disoccupazione in Italia a febbraio si è collocato all 11,6%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio e in aumento di 1,5 punti nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono risultate Pagina 4
647 mila, rappresentando il 10,7% della popolazione in questa fascia d età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, pari al 37,8%, è diminuito di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni si è ridotto dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si attesta al 36,1%, calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,6 punti su base annua. Fonte: EUROSTAT Aprile 2013. Fonte: ISTAT Aprile 2013. 3. MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI Nel primo trimestre del 2013 i mercati finanziari hanno fatto segnare performance positive sia In Europa sia negli Stati Uniti, beneficiando del protrarsi delle misure espansive di politica monetaria adottate dalle Banche Centrali. Nell ultimo periodo del mese di marzo sono emerse nuove tensioni connesse all incertezza sui livelli di crescita in Europa e alla crisi bancaria che ha coinvolto Cipro. Nell area dell euro i differenziali di rendimento tra titoli di Stato decennali dei paesi più esposti Pagina 5
alle tensioni e il corrispondente titolo tedesco si sono ridotti. In Italia lo spread è oscillato intorno ai 300 punti base, a seguito dell incertezza connessa all esito delle elezioni politiche. Dall inizio dell anno gli indici Standard & Poor s 500 degli Stati Uniti e Dow Jones Euro Stoxx, area euro, sono aumentati rispettivamente dell 11,4 e del 2,2 per cento. In Italia le quotazioni azionarie, da fine 2012, sono rimaste sostanzialmente invariate; è aumentata invece la volatilità successivamente all esito delle elezioni politiche di febbraio. Fonte: WORLD ECONOMIC OUTLOOK Aprile 2013. Pagina 6
Fonte: Bollettino economico n.72 BANCA D ITALIA Aprile 2013. Fonte: Bollettino economico n.72 BANCA D ITALIA Aprile 2013. Pagina 7