GUIDA ALLA COMPILAZIONE DI PROGETTI



Documenti analoghi
REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

Project Management. Corso Sistemi Informativi Aziendali, Tecnologie dell Informazione applicate ai processi aziendali.

VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO

UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO

MANUALE ESPERTI PON 2007/2013

A cura di Giorgio Mezzasalma

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA

REGOLAMENTO CORSI DI RECUPERO - a.s. 2009/2010

Alunni della classe 2^ A - Scuola Primaria "Molino Vecchio" Gorgonzola (MI)

Linee di indirizzo per la stesura del Piano aziendale della formazione e del Rapporto annuale della formazione (PAF e RAF)

A cura di Giorgio Sordelli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

ISTITUTO COMPRENSIVO di OPPEANO Via A. Moro, 12 tel. 045/ telefax: 045/

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PRINCIPESSA ELENA DI NAPOLI RELAZIONE FINALE DELLA FUNZIONE STRUMENTALE PER LA VALUTAZIONE D ISTITUTO PROGETTO VALES

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

GUIDA ALL USO DEGLI STRUMENTI OPERATIVI DEI COORDINAMENTI REGIONALI

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

La gestione manageriale dei progetti

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.

RELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

AUDIT. 2. Processo di valutazione

Come accompagnare le scuole nel processo di autovalutazione

Project Management Metodologie e Tecniche per la gestione di progetti

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

Istituto Comprensivo di Casalserugo

È adottato e posto n vigore Il seguente

REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

Prot. N /A20 /pon Adrano, 11/12/2013. Il Dirigente Scolastico

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

1. Fundraising per l impresa sociale proposta base

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

IDEAZIONE E PIANIFICAZIONE DI UN PROGETTO

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Procedura GESTIONE DEL POF

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

COME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi.

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, TORRIGLIA (GE)

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

Progettazione / Programmazione didattica (Processo Principale)

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

ISTITUTO COMPRENSIVO di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. SCHEDA DI MONITORAGGIO PROGETTO P.O.F. a.s.

IV. TEMPI E RISORSE: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

La verifica della coerenza del nostro budget rispetto ai vincoli dei bandi o del finanziatore

GESTIONE DELLA PROGRAMMAZIONE UNITARIA OB. C5 STAGE IN ITALIA GESTIONE DELLO STAGE

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof.

Punto 1 Attività di sostegno e recupero durante l anno scolastico

ANNO SCOLASTICO

Struttura/e formativa/e

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

La ricerca empirica in educazione

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

Istituto Comprensivo di San Vito al Tagl.to

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

RAV e PDM (Rapporto di Auto-Valutazione) e (Piano di Miglioramento) L Aquila, 10 settembre 2015

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IMPIANTI INDUSTRIALI. Andrea Chiarini Andrea Chiarini 1

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Dall Idea al Progetto

Linee guida per le Scuole 2.0

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA RELAZIONE DI FINE SERVIZIO

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI

OGGETTO: Scuola Primaria -Calendario scrutini/valutazione primo quadrimestre a.s. 2014/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO COMUNICA

IL PERCORSO LOGICO DI UN PROGETTO. Prof.Claudio Saita

Sistema di Gestione per la Qualità

Transcript:

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTEGROTTO TERME Via Claudiana, 5-35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. 049/793487 049/8911673 - Fax 049/793420 Cod. Fisc.: 80018840282 - Cod. Scuola: PD IC 866008 - e-mail: pdic866008@istruzione.it Sito web: www.icmontegrotto.gov.it GUIDA ALLA COMPILAZIONE DI PROGETTI 1.1 DENOMINAZIONE PROGETTO TITOLO Sintetizza ed esprime in poche parole la tematica che si intende affrontare, ponendo attenzione in particolare alla sua: Significatività Coerenza con le finalità del progetto 1.2 RESPONSABILE DEL PROGETTO Valorizza professionalità e competenze del personale CHI? Un insegnante. Importante: deve essere indicato un solo nominativo in modo da avere un referente unico per i contatti con l ufficio di segreteria al fine di facilitare i contatti e le sintesi. E opportuno anche che l elenco degli insegnanti coinvolti (che si trova nella parte tecnica della scheda ) preveda al primo posto il nominativo di un insegnante che in caso di necessità, sostituisce il responsabile. QUALI COMPITI? 1. Cura la predisposizione/stesura del Progetto 2. Cura la presentazione del progetto nelle varie sedi. 3. E Referente nei confronti del D.S., dei colleghi, delle agenzie esterne (se coinvolte), del personale di segreteria. 4. Coordina le fasi operative e la pianificazione in itinere 5. Stende e conserva il verbale degli incontri. 6. Controlla periodicamente la rispondenza tra ore programmate/approvate ed ore effettivamente utilizzate avendo cura che - non venga superato il budget stabilito; - ci sia la possibilità che il monte ore possa venire diversamente ripartito tra le persone coinvolte nel progetto in base a esigenze specifiche (sempre entro il monte orario previsto). 7. verifica in itinere,insieme agli insegnanti coinvolti, i risultati raggiunti al fine di decidere se: - validare l efficacia delle fasi già realizzate; - adattare le fasi rimanenti a esigenze emerse durante la parte di progetto già realizzata; - sospendere il progetto stesso in base a motivazioni oggettive. 8. A fine progetto, insieme al gruppo di lavoro - Verifica i risultati raggiunti rispetto agli esiti attesi (Vedi punto INDICATORI) secondo i parametri esplicitati nel punto indicatori del progetto stesso; - rileva punti di forza e di debolezza nella realizzazione dell intero progetto al fine di azioni di miglioramento; - Rendiconta/documenta nelle varie sedi le presenze e gli esiti del progetto. 9. Compila (assieme al gruppo di lavoro) apposita scheda, nel caso si assuma la decisione di mettere in rete il progetto stesso. R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 1

1.3 OBIETTIVI PROBLEMA Il problema si differenzia dagli obiettivi. Esso nasce da un BISOGNO emerso/rilevato/sollecitato all interno del modulo/del plesso o + plessi e tiene SEMPRE conto del contesto spaziotemporale che forma il tessuto di vita dell alunno. Le priorità nella scelta del problema da affrontare e del possibile progetto finalizzato alla ricerca di risposte possibili, devono tener conto necessariamente di vincoli: - temporali - strutturali - economici - professionali e umani - strumentali Progettare partendo da un problema evidenziato, fa assumere comunque al progetto le coordinate proprie di un approccio di lavoro scientifico. Il problema al quale si pensa di poter offrire risposte, va dunque progettato e pianificato come IPOTESI DI LAVORO per la quale occorre specificare: Se non origina da un Problema, in ogni caso vi è una situazione di partenza che avalla la definizione di un progetto sia nuovo sia come riproposta di un progetto storico e consolidato a livello di plesso o di Istituto. OBIETTIVI Essi devono: - Essere conseguenti e coerenti al problema evidenziato - Definire in termini operativi i risultati che si intendono raggiungere - Contenere implicitamente le condizioni di misurabilità oggettiva richieste in fase di verifica del progetto stesso. ( si allega tabella comparativa allegato n.1- utile a definire azioni misurabili e azioni descrittive) METODI E AZIONI I metodi si riferiscono alle modalità operative messe in atto nella fase di realizzazione del progetto stesso. Anche i metodi richiedono una coerenza con il problema da affrontare e con gli obiettivi scelti. Essi possono essere accompagnati anche dalla esplicitazione delle azioni che si mettono in atto per il conseguimento degli obiettivi. INDICATORI Lo scopo di individuare degli indicatori è quello di verificare il conseguimento degli obiettivi che, trattandosi di un progetto, non sono prettamente cognitivi, ma richiamano modifiche di comportamento, acquisizione di competenze, esplicazione di modalità relazionali espressive ecc. Proprio perché non ci sono obiettivi specificamente cognitivi diventa più difficile costruire strumenti adatti per verificare il loro raggiungimento. Ogni progetto, poiché nasce da un problema, deve avere comunque il carattere di misurabilità in partenza. Gli strumenti, già ampiamente conosciuti dagli insegnanti, quali: - Questionari; - Tabelle comparative R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 2

- Osservazioni dirette - Registrazioni - Interviste - Ecc.. possono essere utilizzati sia nella fase iniziale per la rilevazione del problema, sia in quella finale per verificare il raggiungimento degli esiti attesi. I dati raccolti in questa fase finale, confrontati con quelli di partenza, andranno a convalidare il raggiungimento o meno degli obiettivi programmati. (alleghiamo, quale esempio esplicativo, una procedura conosciuta da tutti gli insegnanti, nella quali è possibile trovare indicazioni per ogni voce riportata, compresi gli indicatori o esito attesi) COERENZA CON IL P.O.F. Il progetto deve trovarsi in sintonia con le finalità generali del nostro Istituto deliberate durante i Collegi dei Docenti di inizio anno. DURATA E uno degli elementi fondamentali della pianificazione di ogni itinerario di lavoro. E evidente che l efficacia e la validità di un progetto di plesso o di classe non sono direttamente proporzionali alla sua durata: l esperienza ci induce comunque a pensare che con tempi al di sotto di una soglia minima (2-3 ore) sia improprio parlare di progetto, mentre con tempi molto lunghi (3-4-5 anni) si parla di Processo e non più di Progetto. TEMPI In questa voce vanno esplicitate le fasi e relativi tempi propri del progetto: - Elaborazione ( periodo dal.. al..) - Realizzazione - I fase (dal.al ) - Verifica intermedia (da collocarsi a metà percorso; può essere considerato, quale verifica in itinere, il resoconto sull andamento dei progetti effettuato in sede di interclasse tecnico e/o democratico) - II fase (dal.al...) - Verifica finale (si allega, quale strumento utile per agevolare la visualizzazione delle fasi operative, il diagramma di Gantt e la scheda di pianificazione in dettaglio. La presente guida potrà essere arricchita, come anche il modulo di progettazione e di report finale, grazie anche al contributo offerto da tutti. R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 3

Allegato 1 VERBI DI AZIONE I verbi che indicano azioni osservabili SI NO Definire Distinguere Identificare Riconoscere Tradurre Trasformare Leggere Rappresentare Modificare Riassumere Differenziare Fare Spiegare Applicare.. interessarsi conoscere capire apprezzare ragionare riflettere comprendere sentire sapere interiorizzare credere pensare immaginare sensibilizzare... R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 4

FASI DELLA PIANIFICAZIONE W.B.S. (Work Breakdown Structure) È la scomposizione del progetto in parti più piccole secondo una struttura ad albero Si ottiene a partire dalle macrofasi del progetto e ogni livello inferiore rappresenta una definizione sempre più dettagliata di un componente del progetto PROGETTO 1 2 3 1.1 1.2 3.1 3.2 3.3 1.2.1 1.2.2 1.2.3 Regole per la costruzione della W.B.S. Ogni W.B.E. (Work Breakdown Element) rappresenta un attività per la quale deve essere possibile definire: una precisa descrizione del lavoro da compiere; la durata; le risorse che realizzeranno l attività e la responsabilità dell esecuzione; il costo. Le rilevazioni di avanzamento lavori. Ogni W.B.E. é collegato ad uno e solo ad uno degli elementi di livello superiore. Il lavoro richiesto per portarlo a termine è dato dalla somma del lavoro contenuto in tutti i WBE sottostanti. R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 5

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTEGROTTO TERME Via Claudiana, 5-35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. 049/793487 049/8911673 - Fax 049/793420 Cod. Fisc.: 80018840282 - Cod. Scuola: PD IC 866008 - e-mail: pdic866008@istruzione.it Sito web: www.icmontegrotto.gov.it PIANIFICAZIONE DELLA PROGETTAZIONE TITOLO PROGETTO RESPONSABILE SVILUPPO CONTROLLO Fase Descrizione dell attività Che cosa? Responsabile e/o Soggetti coinvolti Chi? Tempi durata e data entro cui finire l attività Quando? Per quando? Eventuali documenti di riferimento Esito atteso Tempi effettivi Verifica su esito atteso e/o eventuali annotazioni R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 6

DIAGRAMMA DI GANTT Marzo Aprile Maggio Giugno A1 A2 AZIONE A 1-15 15-30 5-9 11-16 18-23 26-30 2-7 9-14 16-21 23-28 6-11 13-18 20-25 A3 A4 A5 A6 R:\Piano offerta formativa\materiale progettazione\linee guida per stesura progetti.doc 7