PERCORSI DIDATTICI 2011 2012 SCUOLA PRIMARIA CLASSI V



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Transcript:

Comune di Rosignano Marittimo U.O. Attività Culturali Museo Archeologico Palazzo Bombardieri Coop. Capitolium s.r.l. PERCORSI DIDATTICI 2011 2012 SCUOLA PRIMARIA CLASSI V MUSEO ARCHEOLOGICO PALAZZO BOMBARDIERI Via del Castello 24 57016 Rosignano Marittimo Tel. 0586/724288 Fax 0586/724286 E mail: museo@comune.rosignano.livorno.it COOP. CAPITOLIUM S.R.L. Tel. 348/8670755 Fax 0586/769022 E mail: info@coopcapitolium.it

PERCORSO 1 ARCHEOLOGIA CHE PASSIONE! Nel sentire comune, il mestiere dell archeologo è sempre avvolto da un aura di avventura e mistero e si ritiene che l archeologo sia un avventuriero che coltiva una sua passione. Gli addetti ai lavori, invece, sanno quanto ogni minimo risultato sia frutto di studio, fatica e pazienza. L obiettivo del percorso proposto è dare il giusto rilievo all archeologia come fonte per la conoscenza storica e illustrare i metodi attraverso i quali si raccolgono i vari dati (scavo archeologico e ricognizioni topografiche) e si rielaborano, riorganizzandoli in una sintesi storica. Lo scopo cui si mira è anche quello di fornire ai ragazzi strumenti di lettura dell ambiente e della realtà che li circonda che vadano oltre l ambito più prettamente archeologico. Ci si propone di renderli più consapevoli e responsabili nei confronti del territorio cui appartengono e più consci delle complesse dinamiche storiche che tale territorio ha vissuto. L attività si articola in una lezione frontale e due laboratori pratici (durata media di ciascuna attività 1,30 2 h). Gli insegnanti possono abbinare la lezione ad uno o ad entrambi i laboratori a seconda del tempo che hanno a disposizione (mattinata o intera giornata). I laboratori (e le giornate) possono essere svolti solo al Museo; solo in casi eccezionali la lezione può essere tenuta in classe, in data diversa dai laboratori. Per motivi didattici e logistici si consiglia vivamente la concentrazione delle tre attività nell arco di un unica giornata. L ARCHEOLOGO COME INVESTIGATORE Lezione Fare l archeologo. L archeologo è presentato come un investigatore alla ricerca di tracce per ricostruire la storia del passato, proponendo loro come modello di archeologo/investigatore personaggi familiari (Conan detective, Lupin III) e facendo paragoni con oggetti ed ambienti noti per aiutarli nella comprensione della sequenza stratigrafica. Laboratori I cocci. Grazie a questa attività pratica, i ragazzi possono sperimentare le principali attività connesse allo studio dei reperti archeologici: dal lavaggio alla siglatura, dalla divisioni per classi di materiali, al restauro. Prove di allestimento. Durante questa attività pratica, i ragazzi provano ad allestire una vetrina, utilizzando oggetti appositamente scelti per loro, e a redigerne le didascalie.

ESEMPIO DI GIORNATA : UN GIORNO DA ARCHEOLOGI Nel corso di una giornata, dopo una lezione teorica sul mestiere dell archeologo, i ragazzi si dedicano alla sistemazione dei reperti, lavandoli e classificandoli, e alla ricostruzione di alcune forme. Una breve visita al laboratorio di restauro al piano terra del Museo offre l occasione per apprendere delle nozioni basilari di restauro archeologico. Attraverso l osservazione dell allestimento di una sala del Museo i ragazzi imparano a riconoscere le modalità e gli obiettivi della musealizzazione di un oggetto. Al termine, allestiscono una vetrina utilizzando degli oggetti appositamente scelti e redigendo le relative didascalie.

PERCORSO 2 IL NOSTRO PAESAGGIO Obiettivo del percorso è quello di delineare lo sviluppo del territorio della Bassa Valle del Cecina e della costa dell Etruria Settentrionale un comprensorio geograficamente e storicamente omogeneo in relazione all evoluzione del rapporto tra l uomo e l ambiente e al cambiamento delle forme d insediamento e dell uso delle risorse dalla Preistoria al Medioevo. L attività si articola in una lezione frontale e due laboratori pratici (durata media di ciascuna attività 1,30 2 h). Gli insegnanti possono abbinare la lezione ad uno o ad entrambi i laboratori a seconda del tempo che hanno a disposizione (mattinata o intera giornata). I laboratori (e le giornate) possono essere svolti solo al Museo; solo in casi eccezionali la lezione può essere tenuta in classe, in data diversa dai laboratori. Per motivi didattici e logistici si consiglia vivamente la concentrazione delle tre attività nell arco di un unica giornata (durata 6 h; 10.00 16.00). ALLE ORIGINI DELLA NOSTRA CIVILTÀ: GLI ETRUSCHI La civiltà etrusca esercita un fascino particolare per la sua ricchezza materiale rispetto ad altre civiltà italiche ma soprattutto perché tradizionalmente gli Etruschi sono considerati dai Toscani come i veri e propri antenati. Di qui la necessità di chiarire quali siano gli aspetti che realmente caratterizzano la civiltà etrusca e che ne hanno permesso la definizione in ambito archeologico e, soprattutto, di sottolineare che la cultura etrusca prese forma anche grazie al contatto con altre civiltà, in particolare quelle del mondo egeo (greco orientale e greca). Le mura etrusche di Monte Carvoli e i recenti scavi della necropoli di Pian dei Lupi, che restituiscono tracce di una società aristocratica rurale e guerriera ben distinta da quella meglio nota di Castiglioncello, ci rivelano le potenzialità e le sfaccettature di un territorio archeologicamente molto ricco. LEZIONI Le città etrusche del territorio: Volterra e Pisa. Vediamo insieme quando e dove si sviluppano le prime città del nostro territorio e scopriamone l organizzazione e le principali strutture: mura, case, luoghi di culto, necropoli, santuari, luoghi di scambio e porti. Diamo un occhiata anche alla società dell epoca: quali erano gli ideali di vita delle classi sociali più elevate? Lingua e scrittura. Scopriamo insieme come nasce la scrittura e cerchiamo di comprendere quali siano gli elementi che caratterizzano la lingua etrusca sulla base dei testi che ci sono pervenuti. Sulle tracce degli Etruschi. Dopo aver analizzato insieme quale doveva essere la situazione politicoeconomica dell Etruria tra la fine del V e il IV secolo a.c., vediamo cosa ci racconta il nostro territorio per questo periodo: Volterra, Castiglioncello, Monte Carvoli e Pian dei Lupi. Gli Etruschi al Museo. Visita guidata alla sezione etrusca del Museo Archeologico di Rosignano Marittimo Il centro e la necropoli etrusca di Castiglioncello. Visita guidata al Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello NOVITA 2012

LABORATORI I gioielli etruschi. Riproduzioni di oggetti di decorazione personale (fermatrecce, orecchini, diademi, placchette, bracciali e collane) che s ispirano al repertorio di età orientalizzante. La pittura parietale. Riproduzione su tavole di cartongesso dei principali soggetti presenti nella pittura tombale etrusca, che riflettono le usanze della società dell epoca. Scrivere in etrusco Dopo aver imparato l alfabeto etrusco ed aver analizzato alcuni testi di dedica, creiamo insieme il testo di un dono che intendiamo fare ad un amico o ad una persona cara. (I ragazzi devono portarsi una maglietta bianca o un oggetto sui quali verrà trascritta la dedica) ESEMPI DI GIORNATE ETRUSCHE LE NOZZE DI VELIA La giovane Velia, della potente famiglia volterrana dei Cerinei, va in sposa a Lars di Castiglioncello. Le fanciulle preparano le vesti, decorandole, e i gioielli, mentre i giovani si allenano per cimentarsi nelle competizioni sportive che seguiranno la cerimonia e affrescano la sala dei banchetti con scene di caccia e di pesca. La giornata si conclude con la festa nuziale. UN GIORNO DA ETRUSCHI Nel corso di una giornata, i bambini visitano la sezione etrusca del Museo, prendono confidenza con la scrittura etrusca, si cimentano nella riproduzione su cartongesso di affreschi e realizzano gioielli etruschi con cui si adornano dopo essersi vestiti. IL VILLAGGIO VILLANOVIANO Ricostruzione di un modellino di un villaggio villanoviano, con le capanne, i pozzi, i recinti per gli animali ed il paesaggio agricolo.

LA ROMANIZZAZIONE E L ETÀ ROMANA NELLA REGIO VII ETRURIA Il processo di romanizzazione che interessò l Etruria settentrionale fu lento e complesso, e si dispiegò nel corso di due secoli. Le testimonianze archeologiche mostrano la straordinaria capacità della società romana di trasformare in profondità il paesaggio, l insediamento e le strutture della società etrusca. LEZIONI Arrivano i romani. L arrivo dei romani nel nostro territorio. Quali furono i mezzi e le forze che i Romani misero in campo per inglobare il nostro territorio nel nuovo sistema politico amministrativo? Quali furono i rapporti che i Romani intrattennero con le famiglie di Volterra, Castiglioncello e Pian dei Lupi? Quali infrastrutture (ponti, strade, porti ecc.) vennero realizzate? Quali le trasformazioni del paesaggio? Un città romana. La città romana ha una sua peculiare struttura con una divisione regolare degli spazi e l articolazione in spazi pubblici e spazi privati. Ci sono alcuni edifici pubblici che la caratterizzano e che sono presenti in ogni città. Insieme analizzeremo anche gli edifici privati, fondamentali per comprendere la vita quotidiana dei Romani. Un giorno a Roma. La giornata di una famiglia romana dal risveglio alla coena: l abbigliamento, la casa, il cibo, l educazione e la cultura, la vita nel Foro, le terme, i giochi e gli spettacoli. La villa in campagna. Vediamo insieme come si viveva al di fuori delle città e come era organizzato il territorio circostante: le villae, gli insediamenti portuali ed i commerci. Scopriamo insieme la villa romana di San Vincenzino a Cecina e l insediamento portuale di San Gaetano di Vada. A tavola con i Romani. Un viaggio alla scoperta delle cucine romane, delle cantine, dei therompolia, delle bancarelle e dei lussuosi triclini. Cosa mangiavano i Romani, come preparavano i loro pasti e come li consumavano? Com era organizzato il menu di un banchetto? I Romani al Museo. Visita guidata alla domus e alla sezione romana del Museo Archeologico di Rosignano Marittimo, con particolare attenzione ai materiali provenienti da S. Gaetano e dal territorio. LABORATORI Le maschere teatrali. Creiamo con l argilla la nostra maschera e caliamoci nei panni del personaggio che abbiamo scelto. La pittura. Dobbiamo riaffrescare una parete della domus. Trasformiamoci in artigiani e su un supporto in cartongesso riproduciamo alcuni dei motivi presenti sulle pareti delle residenze romane. Il mosaico. Prendendo spunto da antichi motivi ornamentali, creiamo il nostro schema decorativo e realizziamo con le tesserae in marmo una piccola porzione di mosaico. La cucina romana. Improvvisiamoci cuochi e prepariamo dei piatti romani. Fondamentale è la curiosità di assaggiare per poter comprendere fino in fondo!

ESEMPI DI GIORNATE ROMANE UN GIORNO A RASINIANO I ragazzi passano una giornata al Museo approfondendo la conoscenza di Rosignano romana. Per prima cosa visitano la sezione romana del Museo, poi si vestono da romani e nell ambientazione della villa romana di Rasinio sul colle di Rasiniano, vivono un giorno suoi ospiti. LA COENA RASINII Nell ambientazione della domus, i ragazzi, vestiti da schiavi, preparano in cucina il banchetto offerto dal dominus Rasinio Pisano, proprietario della villa sul colle di Rosignano, in onore del vicino Aulo Cecina. Preparato il cibo i ragazzi si trasformano in ospiti, schiavi, ballerini, musici e acrobati, dando vita alla coena. Dopo il banchetto, i ragazzi si trasformano in artigiani, che stanno allestendo il mosaico o l affresco per il triclinio estivo in costruzione. In alternativa, possono diventare coroplasti e realizzare maschere teatrali in argilla. Un avvincente giornata tutta romana da trascorrere al Museo! I LUDI Nel corso di una giornata, i ragazzi, nell ambientazione della domus, si vestono e giocano come i bambini romani con le noci al castellum o al delta, con i dadi, con trottole di legno o con la palla.

PERCORSO 3 L ARCHEOLOGIA SUBACQUEA Il mare ha custodito per secoli le tracce di naufragi antichi e recenti, così come i resti di porti e di città costiere sprofondati col passare del tempo. Tuttavia solo con l invenzione dell autorespiratore ad aria è stato possibile avviare le ricerche archeologiche subacquee, che negli ultimi 50 anni hanno portato a scoperte sempre nuove. Relitti e resti di strutture portuali sommersi dal mare sono divenuti accessibili, e gli archeologi subacquei hanno adattato il metodo di lavoro dell archeologia terrestre all ambiente sottomarino. Con un linguaggio accessibile ai ragazzi, il percorso illustra vari aspetti di una disciplina affascinante, di grande attualità per un territorio proteso sul mare come quello della Toscana e del suo arcipelago, crocevia dei traffici marittimi fin dalle epoche più remote. L attività si articola in due lezioni teoriche ed un laboratorio (durata 1,30 2 h circa), che possono essere svolte sia in classe che al Museo (si suggerisce quest ultima opzione). "L ARCHEOLOGIA SOTT ACQUA" I Lezione: Dai primi palombari ai sommozzatori di oggi Come si forma un relitto; cosa si conserva della nave e del suo carico. L indagine subacquea: la ricerca; lo scavo; la documentazione; il recupero. Problemi di conservazione dei reperti di provenienza subacquea. II Lezione: La nuova frontiera dell archeologia subacquea: le ricerche ad alta profondità I principali relitti del nostro mare: le Secche di Vada, il litorale livornese e l Arcipelago Toscano. Sulle rotte dei pirati: tra ricerca scientifica e caccia al tesoro; il caso della nave Polluce all isola d Elba, dal saccheggio del relitto al recupero autorizzato. Laboratorio: Gli strumenti dell archeologo subacqueo Visione diretta delle attrezzature di base dell archeologo subacqueo: l equipaggiamento subacqueo; Le attrezzature per il rilievo e il disegno sott acqua; la macchina fotografica subacquea. Prova di scrittura e disegno nell acqua con lavagnetta apposita immersa entro contenitori. Attività di gruppo con simulazione di un immersione per documentare resti archeologici in ambiente subacqueo: mettendo in pratica quanto discusso negli incontri precedenti, i bambini programmano un immersione di lavoro, tenendo conto della profondità e del tempo a disposizione. I diversi gruppi devono eseguire la fotografia e il disegno di alcuni reperti sul fondo del mare, secondo i criteri appresi e con le attrezzature messe a loro disposizione (lavagnette, quadrato da rilievo, riferimenti metrici, bussola...) con la bocca ben chiusa, come se fossero sott acqua (e per chi parla, penitenza!).