Condividere, Cooperare, Co-progettare: esperienze di prevenzione del disagio giovanile nell area delle dipendenze



Documenti analoghi
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

PROMECO SERT- AUSL FERRARA

A.Bagni Alla cortese Attenzione ANNO SCOLASTICO 2012/2013 STAR BENE A SCUOLA SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO (SAP)

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Quali competenze per lo psicologo scolastico?

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

Sviluppo di comunità

RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Scheda Piano di Miglioramento

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

COMMISSIONE CONTINUITÀ

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

CENTRO DI ASCOLTO. SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLE FUNZIONI GENITORIALI (L.R. 13 maggio 2003, nr. 9)

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO

Interventi nelle istituzioni

ISTITUTO COMPRENSIVO DI OSIO SOTTO (BG) PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE ALL OFFERTA FORMATIVA a. s. 2009/2010 INTERCULTURA E ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

Istituto Statale Comprensivo B. Lorenzi Fumane (VR)

Patto di Corresponsabilità Educativa

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico

SAPERE E SAPER FARE IN CUCINA ISTITUTO COMPRENSIVO «E. DE AMICIS» SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO «G. PASCOLI» ANZOLA DELL EMILIA (BO)

Direzione generale per lo studente Ufficio III PROGETTO GENITORI E SCUOLA SCHEDA RICOGNITIVA ESPERIENZE DI PATERNARIATO GENITORI E SCUOLA

Doveri della famiglia

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013

Comunicare per Guadagnare Salute Analisi dei bisogni formativi degli operatori

-Dipartimento Scuole-

Nuovo X Attivato in continuità con interventi avviati a partire dall anno:

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto

SI ricomincia che emozione!

4.2- L OFFERTA FORMATIVA CONSULTORIO FAMILIARE DISTRETTO ASL DI TRESCORE BALNEARIO

SCHEDA DEL PROGETTO N 07

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze)

L Orientamento Scolastico Professionale

PROGETTO CONSULENZA PSICOLOGICA Anno Scolastico 2015/'16

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

Lo sportello d ascolto.

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI

PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Dati personali. Data di nascita Contatti Formazione

SPAZIO GIOVANI. Alberto Genziani Tel: Emanuele Soressi Tel: Andrea Roda (Ser.T) Tel:

PROGETTO ACCOGLIENZA

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

PROGETTO D ISTRUZIONE DOMICILIARE

Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia

L orientamento e il ruolo del tutor. La peer education. Progetto PEER EDUCATION RAFAELLA TONFI 1

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Sintesi del PROGETTO FAMILIARMENTE

La Psicologia clinica: prospettive in ambito penitenziario

Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S

AREA AUTISMO Carta dei servizi

ALLEGATO A. Scheda di Progetto Mod. PRO rev. 0 del Parte prima CENTRO FAMIGLIA STELLA POLARE. Municipio Roma XIII

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto.

Viale Trastevere, 251 Roma

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Umberto I 58017

Progetto. Famiglia e Adolescenti Spazio giovani

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA)

COMMISSIONE FORMAZIONE

Sostegno e Accompagnamento Educativo

SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI Ambito Est 6.2 Centro di Ascolto e Orientamento

Orientamento in uscita - Università

Valutare e gestire il rischio. stress lavoro-correlato OBIETTIVI

Una nuova IMPRONTA da realizzare

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Il progetto Vindis: un'occasione per costruire una rete di esperienze significative a supporto dei DSA

Associazione non profit La mela e il seme

Doposcuola specializzato per alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) A. S. 2012/2013

QUANTO È UTILE AVERE DELLE MANI DI SCORTA

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Scheda Anagrafica Istituto

I servizi educativi e scolastici alle prese con l immigrazione.

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Le Porte Sociali del Municipio XI

Percorso formativo per insegnanti. Il Conflitto come Risorsa un metodo per la costruzione della salute

Progetto DopolaScuola Presentazione Esiti 1 fase. Caregivers e percezione del bisogno formativo dei soggetti dagli 11 ai 14 anni. Legnano,

Il saluto dell Assessore all Istruzione Elena Lizzi

Imparare facendo. Imparare collaborando

COOPERATIVA SOCIALE EDI ONLUS EDUCAZIONE AI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA PORTFOLIO

PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PROGETTO PSICOLOGICO 1. TITOLO DEL PROGETTO

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. Che cosa è il protocollo di accoglienza?

in relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

Settore Formazione Corso di informazione/formazione per gli insegnanti delle Scuole Medie Inferiori sull utilizzo di Lezioni di fiducia

Punto di vista un progetto di sistema

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

Transcript:

Convegno Tematico Nazionale FeDerSerD Adolescenza Vulnerabilità, esordi psicotici, dipendenze Palermo 17 ottobre 2014 Condividere, Cooperare, Co-progettare: esperienze di prevenzione del disagio giovanile nell area delle dipendenze Dott.ssa Marina Ciaramitaro A.S.P. di Palermo - U.O.C. Dipendenze Patologiche

Condividere, Cooperare, Co-Progettare tre espressioni verbali che descrivono sinteticamente le esperienze dei progetti Integrazione degli Interventi e Friends che hanno operato nell ottica della metodologia di rete, in un sistema di collaborazione tra SerT, Servizi A.S.P. dedicati ai minori, Pubbliche Amministrazioni, realtà del no profit e volontariato presenti sul territorio

Mission favorire la salute e il benessere relazionale in adolescenza Rete giovani, operatori sanitari, operatori del privato sociale, genitori, docenti, adulti significativi Attività Sportello d ascolto a scuola Incontri con gruppi di studenti con finalità di tipo informativo Sportello clinico di consulenza per adolescenti e famiglie dedicato al contenimento del rischio

Attività incontri a scuola dedicati a gruppi di studenti con finalità formativa Obiettivi favorire un percorso di conoscenza di sé, degli altri, del contesto di appartenenza, al fine di aumentare il livello di consapevolezza dei ragazzi sugli effetti delle azioni in relazione al contesto contribuire a sviluppare una competenza contestuale che aiuti a riconoscere le richieste esplicite ed implicite che provengono dall ambiente relazionale implementare il livello di consapevolezza sul significato dei comportamenti nel contesto relazionale e delle aspettative altrui implementare il pensiero critico la capacità di leggere i contesti e riconoscerne i vincoli, lavorando sulla propria autostima, sviluppando una maggiore consapevolezza di sé e dei propri ruoli

Attività di formazione dedicata ai docenti finalizzata a fornire nuovi strumenti per individuare le diverse espressioni del disagio giovanile e per gestire le situazioni a rischio anche attraverso l analisi degli stili di vita e degli attuali modelli di consumo di sostanze Attività di ricerca finalizzata ad esplorare lo stile di vita degli adolescenti e le informazioni in possesso dei ragazzi sulle sostanze e sui loro effetti, il livello di autostima e la qualità delle relazioni familiari

Conclusioni Tra i fattori che proteggono i giovani dai comportamenti a rischio e da situazioni di disagio, si distinguono la qualità delle relazioni con i genitori e i docenti, la qualità dell accudimento che i genitori svolgono e, infine, il ruolo educativo delle regole. Consideriamo fondamentale una riflessione sull importanza del rispetto delle regole, della negoziazione sulle stesse e delle modalità per rispettarle mantenendo un equilibrio tra contenimento e controllo. È emerso quanto sia utile lavorare sulla relazione genitori-figli coinvolgendo nei progetti di promozione alla salute entrambi i genitori e, in particolar modo, la figura paterna che dai dati risulta meno presente o percepita come tale dai ragazzi. La figura genitoriale maschile si rivela utile nella mediazione delle regole, essenziale per l evoluzione della struttura familiare, specialmente in presenza di figli adolescenti.

Anche la scuola ha un ruolo fondamentale come fattore protettivo per quei ragazzi che la frequentano con regolarità, che sentono di essere considerati affidabili dai docenti, che si impegnano nello studio e che percepiscono di essere stimati anche dai loro genitori i quali ne riconoscono l impegno scolastico. Dai dati emersi si evince anche che, in situazioni di disagio, la maggior parte dei ragazzi non si rivolge ai docenti. Per tale motivo, durante il secondo anno dei Progetti, la formazione dei docenti è stata centrata sul rapporto professori/alunni, soffermandosi sulle difficoltà che gli insegnanti incontrano nel rispondere alle necessità emotive e cognitive degli alunni.

I nostri numeri Anni scolastici 2007/2008-2008/2009-2009/2010 Scuole medie inferiori Scuole medie superiori Studenti coinvolti Classi coinvolte Interventi in classe Incontri effettuati con docenti e/o con dirigenti scolastici Colloqui con adolescenti Colloqui con genitori Colloqui con adulti significativi e di riferimento e/o interventi con le famiglie nucleari e allargate Questionari/test utilizzati Test e/o questionari somministrati 5 6 2.516 117 172 93 466 640 353 3 3644

L esperienza dei progetti Integrazione degli Interventi e Friends è presentata nel volume: Condividere, Cooperare, Co-progettare - esperienze di prevenzione del disagio giovanile nell area delle dipendenze - Autori: Natala Barbagallo Marco Berardi Antonina Bova Luca Bastiani Marina Ciaramitaro Viviana Lombardo Giovanna Ripoli Rosanna Rubino Giampaolo Spinnato Maria Laura Stancampiano www.dipendenzepatologichepalermo.it

GRAZIE PER L ATTENZIONE Si ringraziano: Gli allievi, le famiglie, i docenti e i Dirigenti Scolastici delle Scuole: Istituto Tecnico Comprensivo Mario Rutelli, Liceo Classico Garibaldi, Istituto Statale d Arte Vincenzo Ragusa e Istituto Tecnico Comprensivo Pio La Torre di Palermo, Istituto Statale d Arte Mario D Aleo di Monreale, Liceo Classico Gregorio Ugdulena di Termini Imerese sezione Scienze Umane sede di Caccamo, Scuola Media Statale Archimede, Scuola Media Statale del Convitto Nazionale e Scuola Media Statale Benedetto D Acquisto di Palermo che hanno partecipato al progetto. La loro collaborazione è stata determinante per la buona riuscita dell iniziativa. Serena Amoncelli, Susanna Bonomolo, Maria Enrica Batolo, Marcella Bertolino, Sabrina Di Pasquale, Giuseppina Gaglio, Alessandro La Duca, Enza Licciardi, Laura Marcello, Rosalia Murania, Grazia Randazzo, Valentina Scherma, Carmela Trippodo per la collaborazione prestata durante il tirocinio. Antonella Caro, Tiziana Compagno, Silvia Decaro, Sonia Famà, Laura Pavia, Maria Rita Pepe, Elena Presti, Silvia Riccobono, Rita Rubino, Donatella Segretario, Francesca Uva della Cooperativa Fenice. Il dott. A. Claudio Casiglia primo Responsabile del www.dipendenzepatologichepalermo.it