Relazione Tecnica illustrativa della RETE IDRANTI e Calcoli di Dimensionamento



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INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...

Transcript:

- PROVINCIA DI IMPERIA - PROGETTO ESECUTIVO DI ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI ZONA DI IMPERIA - Lotto funzionale relativo all Istituto Statale d Arte, Via Agnesi, Imperia - Relazione Tecnica illustrativa della RETE IDRANTI e Calcoli di Dimensionamento Doc. SCU0199 E4 - R04 Revisione: 0 Data: 07.01.2002 I Tecnici: Firme: Ing. Lorenzo GRASSANO Via Alfieri, 15 Imperia tel. 0183.27.58.58 Ing. Mauro VIVALDI Via Alfieri, 7/6 Imperia tel. 0183.29.35.81 Il Responsabile Unico del Procedimento: Visto : Ing. Michele Russo

CONTENUTO: A - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO A.1 Scopo A.2 Applicabilità A.3 Normativa applicabile A.4 Descrizione sintetica dell impianto A.5 Ipotesi di progetto A.6 Collaudo B - DIMENSIONAMENTO DELLA RETE DI IDRANTI B.1 Dati generali B.2 Dati geometrici B.3 Portate e pressioni B.4 Tubazioni B.5 Idranti B.6 Computo tubazioni B.7 Computo idranti B.8 Computo valvole e raccordi

A - RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO 1

A.1 SCOPO Scopo della parte A del presente documento è l illustrazione del progetto della rete idranti e la definizione delle modalità di collaudo. Per quanto riguarda il mantenimento delle condizioni di efficienza dell impianto, si rimanda alla Relazione SCU0199.E4.R08, Piano di manutenzione delle opere, riferita all intero progetto di adeguamento della struttura scolastica. A.2 APPLICABILITA Il progetto è relativo all edificio scolastico sito ad Imperia in Via Agnesi, sede dell Istituto Statale d Arte e si inquadra nel più ampio progetto esecutivo di adeguamento delle strutture scolastiche di cui al Disciplinare di Incarico della Provincia di Imperia, Rep. n 19489 del 2 Giugno 2001. A.3 NORMATIVA APPLICABILE D.M.I. del 26 Agosto 1992 - Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica ; UNI 10779 (9/98) Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio A.4 DESCRIZIONE SINTETICA DELL IMPIANTO L attacco dell impianto alla condotta dell acquedotto, gestito da AMAT, è previsto interrato in via Agnesi, nella zona antistante il vano del gruppo di misura dell attuale fornitura d acqua, ricavato entro la struttura del muretto di cinta. Detto collegamento alla condotta dell acquedotto dovrà essere dimensionato per le esigenze della rete di idranti, quindi la sezione nominale del tubo sarà pari almeno a 50 mm. A valle del gruppo di misura sono installati nell ordine un gruppo disconnettore, quale dispositivo antinquinamento della rete, e un attacco per autopompa avente Ønominale = 70 mm, provvisto di valvola di ritegno. A valle, il tubo di alimentazione è interrato ad una profondità di circa 20 cm e si divide in due rami distinti, che, sempre interrati, raggiungono il lato sud e il lato nord dell edificio; da qui diventano montanti, lungo l esterno del muro, per entrare entrambi al piano terra (sopraelevato rispetto alla quota di partenza in giardino) e al piano primo. Ciascuna colonna montante alimenta n 2 naspi, che sono custoditi in apposite cassette applicate alle pareti. I naspi sono dunque in numero di 2 per ogni piano, per un totale di n 4 naspi, che, disposti agli estremi del corridoio principale, garantiscono la copertura di tutte le aule e locali di servizio annessi. Ai fini della redazione del progetto, la rete è stata suddivisa in tratti, ai capi di ciascuno dei quali è attribuito un numero identificativo: Ni = numero attribuito al nodo iniziale di ciascun tratto in cui è suddiviso l impianto; Nf = numero attribuito al nodo finale di ciascun tratto in cui è suddiviso l impianto. Ni e Nf sono impiegati sia sui fogli relativi al dimensionamento, sia sullo schema grafico. 2

I tubi previsti sono in acciaio, serie media, per i tratti interrati, e serie leggera, per gli altri tratti, a norma UNI 8863; le loro caratteristiche dimensionali sono riportate nel Computo tubazioni, pag. 6.1. NOTA: Nel Computo idranti, riportato a pag.7.1, non sono stati indicati l attacco per autopompa dei VV.F. (Ønominale =70 mm) e il gruppo disconnettore (costituito da filtro, disconnettore, valvole manuali di intercettazione); essi sono stati, tuttavia, tenuti in considerazione per il computo completo e per la relativa valorizzazione economica. A.5 IPOTESI DI PROGETTO Il progetto è sviluppato in conformità alle normative applicabili sopra elencate. La norma UNI 10779 definisce n 3 livelli di rischio; il livello più basso 1 è designato per le aree di classe A, di cui alla norma UNI 9489, alle quali, secondo la medesima norma, appartengono appunto le scuole. Ai fini della progettazione della rete idranti, pertanto, le scuole sono considerate a basso livello di rischio. In particolare, le scuole della tipologia 1,2,3 (ndr: in funzione del n di persone presenti) sono ritenute a livello di rischio ridotto e per esse è consentito l uso di naspi in luogo delle tubazioni flessibili. Per l Istituto d Arte, di tipo 1, è previsto quindi un impianto a naspi. Dal momento che la regola tecnica (DMI 26/8/92), ancorché preveda la possibilità di impianti a naspi o a tubazioni flessibili, non riporta condizioni di portata applicabili ai naspi (ragionando soltanto in termini di portata degli idranti UNI 45), i criteri di dimensionamento impiegati sono quelli stabiliti dalla UNI 10779. I requisiti imposti dalla norma UNI sono: - funzionamento contemporaneo di non meno di n 4 naspi nella posizione idraulicamente più sfavorita, - portata min di ciascun naspo pari a 35 l/min, con pressione residua di almeno 0,2 Mpa (2 bar), - in presenza di più colonne montanti, il funzionamento contemporaneo di almeno n 2 colonne. Avendo ipotizzato 2 colonne montanti, ciascuna a servizio di 2 naspi, si deduce la necessità che i 4 naspi debbano essere considerati contemporaneamente in funzione con le caratteristiche idrauliche sopra citate. La portata di progetto al punto di prelevamento dovrà essere: 35 l/min x 4 = 140 l/min = 8,4 m³/h. Lo sviluppo del progetto è basato sull ipotesi che l acquedotto garantisca nel punto di attacco (origine dell impianto) una pressione di 5 bar ed almeno una portata pari alla minima richiesta. Il calcolo di dimensionamento dimostra, infatti, che, per il modello di installazione stabilito, sono sufficienti 3,78 bar. Il gestore della rete idrica, AMAT, ha confermato la disponibilità in quel punto di tali caratteristiche idrauliche. A.6 COLLAUDO Il collaudo dell impianto prevede le seguenti operazioni: - accertamento della rispondenza della installazione al progetto; - verifica della conformità dei componenti utilizzati alle normative applicabili e della posa in opera a regola d arte; - prova idrostatica ad una pressione di almeno 1,5 volte la pressione di esercizio, con un minimo di 1,4 Mpa (14 bar) per 2 ore; - prova di verifica delle prestazioni di progetto: portate e pressioni minime, contemporaneità delle erogazioni, durata delle alimentazioni (60 min. minimo). La ditta installatrice deve rilasciare al committente la Dichiarazione di Conformità dell impianto, ai sensi della legge 46/90. 3

B - DIMENSIONAMENTO DELLA RETE DI IDRANTI (ndr: questa Sezione è contenuta nell archivio del SW di calcolo)

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