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I.Co.Na. Industria Costruzioni Napoli N 4 Dicembre2009 Focus Prezzi e Costi MATERIALI ED ENERGIA MENO CARI MA LA MANO D OPERA TIENE ALTO IL COSTO DI COSTRUZIONE Partire dai prezzi per capire come si riversino sui costi. Ma non sempre questo passaggio risponde ad una logica economica. Come dimostrano numeri, dati e tabelle il settore delle costruzioni ha vissuto da protagonista una stagione di forte crescita dei prezzi che ha determinato un aumento dei costi di costruzione, ma che non sempre sono stati riconosciuti nelle gare pubbliche o non sono stati pienamente assorbiti nel mercato privato. Nella seconda metà del decennio in corso vi è stato dapprima un fortissimo rialzo dei prezzi alla produzione, poi dall autunno del lo scenario è cambiato. I prezzi dei materiali, ad esclusione dei lapidei e di certi prodotti di estrazione, hanno cominciato a scendere e lo hanno continuato a fare, sebbene non recuperando gli aumenti degli ultimi anni, fino sostanzialmente a questo autunno. Del tutto indipendente da queste dinamiche risulta il prezzo della mano d opera che continua così ad incidere sull aumento dei costi di costruzione. In generale dunque i costi dei lavori edili continuano a salire. Lo scenario è quello di un mercato in recessione con un inflazione bassa, con la conseguenza che una nuova risalita dei prezzi dei materiali non è compiutamente valutabile. Parliamo di prezzi I prezzi dei materiali Complessivamente per alcuni dei materiali più usati nel processo produttivo delle costruzioni si è determinata una generale e sostenuta crescita, con qualche eccezione, fino al per poi virare rapidamente verso cali in alcuni casi anche significativi. A calare per primo è stato il rame. L andamento dei prezzi del rame, materiale di rifinitura, ma anche molto utilizzato in diverse lavorazioni e attività di cantiere e nell impiantistica, è stato caratterizzato, infatti, da una crescita costante nel corso dell ultimo decennio fino al quando ha sfiorato i 6.930 a tonnellata. In tre anni la contrazione del prezzo è stata del 27%. Se si guarda agli indici tra il e il vi è stato una crescita di oltre 66 punti. Nel l inversione di tendenza ha determinano un calo del 9,5% che va ad aggiungersi alla riduzione dei primi mesi del 2009 del 28,6%. Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno Base =100 piastrelle in ceramica mattoni, tegole ed altri prodotti in terracotta prodotti in calcestruzzo per l edilizia di cemento di calcestruzzo pronto per l uso di rame Fabbr. Prodotti trasformazione acciaio Fabbr. prodotti raffinazione petrolio (compreso bitume) 0 103,70 105,98 106,98 1 102,71 102,44 95,43 100,4 10 104,2 0 105,37 6 115,58 101,4 103,0 105,5 163,4 166,1 15 113,9 116,5 113,0 115,9 134,8 2009 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre 107,9 106,2 108,1 105,2 107,4 105 104,8 95,2 95,3 94,9 9 9 9 9 9 90,9 90,3 104,7 105 104,6 104,8 104,4 103,9 103,7 103,4 102,8 11 114,5 115,4 117,2 117,6 116,3 115,8 115,8 115,5 115 106,9 106,7 106,3 106,8 106,3 106,3 107 106,5 93,3 9 99,6 113,8 11 119,1 122,8 123,4 133,2 13 115,7 109,1 106,2 10 101,3 98,2 100,3 101,1 100,4 102,4 93,5 93,3 90,3 94,4 97,7 105,6 103,1 109,4 105,5 107,0 1

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno Base =100 piastrelle in ceramica mattoni, tegole ed altri prodotti in terracotta prodotti in calcestruzzo per l edilizia di cemento di calcestruzzo pronto per l uso di rame Fabbr. Prodotti trasformazione acciaio Fabbr. prodotti raffinazione petrolio (compreso bitume) Variazione % su periodo corrispondente 3,7 0,9 2,7 0,3 6,8 0,4 5,4 8,4 1,4 1,5 63,4 9,6 4,5 9,0 13,0 16,3 2009 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre genott 09/ genott08 1,3 0,7 0,7 0,5 1,0 3,1 1,5 0,7 3,3 3,2 3,7 3,0 3,1 3,1 3,0 1,5 2,4 3,1 1,4 0,4 1,0 1,5 1,0 0,8 0,3 0,8 0,9 0,8 0,5 0,6 0,8 0,9 1,3 38,9 43,2 38,7 3 33,9 27,6 26,1 25,7 15,9 28,6 6,5 0,6 6,8 7,8 15,7 17,0 15,5 22,0 19,9 10,5 27,9 29,4 34,4 3 36,0 32,0 35,3 27,5 26,1 11,4 29,6 Andamento simile si è registrato per i laterizi scesi dal a 95 nel con un calo rispetto al del 6,8%. Nel 2009 il calo è stato del 3,1%. La crescita del prezzo del cemento è invece proseguita per tutto il subendo un calo all inizio del 2009 a cui ha fatto seguito un nuovo rialzo e un riassestamento nel corso della seconda metà dell anno, tanto che la differenza tra 2009 e risulta soltanto di un meno 0,5%. Collegata alla dinamica del cemento appare quella del calcestruzzo, che ha proseguito la crescita del prezzo fino a maggio 2009 per poi scendere e tornare ai livelli più bassi del. Per quanto riguarda l acciaio la crescita dei prezzi è proseguita fino al per poi scendere in maniera accelerata nei primi mesi dell ultimo anno, scendendo nel mese di giugno al di sotto del valore del. Oggi è in leggera risalita toccando ad ottobre 102,4. Complessivamente il calo del 2009 rispetto all anno precedente è stato di oltre il 10%. Come si sa il bitume è un derivato del petrolio e i due prezzi sono strettamente collegati, così la crescita tra e è stata rilevante, più 34.8 punti. Ma già nella seconda metà dello scorso anno il calo è stato sensibile tanto che nei primi mesi del 2009 l indice del prezzo si assestava al di sotto del valore. Una ripresa dei prezzi vi è stata a partire dal mese di giugno di quest anno. Complessivamente il calo nel 2009 rispetto al è stato comunque di quasi 30 punti. Un ultimo indicatore interessante riguarda i materiali di cava. Fatto 100 il prezzo del mediamente si è avuta una crescita fino al di 11,4 punti. Anche in questo caso il 2009 si è caratterizzato per un calo del prezzo, pari a un punto virgola 3. Se si considerano, tuttavia i materiali estrattivi come la pietra, la sabbia e l argilla si è registrato dapprima un calo più contenuto, pari a 7,3 punti e nel 2009 invece una sostanziale tenuta dei prezzi che nel caso di alcuni materiali come il gesso e la creta ha continuato a crescere registrando un aumento rispetto al di oltre un punto e mezzo. Indici dei prezzi alla produzione dell estrazione di minerali da cava e miniere venduti sul mercato interno Indice =100 Indice Totale Estrazione di pietra, sabbia e argilla Estrazione di pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia Estrazione di ghiaia e sabbia; estrazione di argille e caolino 2009* 104,6 111,4 109,6 10 105,0 106,7 107,3 10 106,2 107,7 10 105,4 107,0 107,0 2009* 4,6 1,9 4,5 1,3 2,4 0,6 2,7 2 Fonte: elaborazione Cresme su dati ISTAT * Dati a ottobre 2009

Dinamica mensile dell indice dei prezzi alla produzione per estrazione di materiali da cava 115 110 105 100 95 /1 /2 /3 /4 /5 /6 /7 /8 /9 /1 /11 /1 /1 /2 /3 /4 /5 /6 /7 /8 /9 /1 /11 /1 /2 /3 /4 /5 /6 /7 /8 /9 /1 /11 /1 /1 /2 /3 /4 /5 /6 /7 /8 /9 /1 /11 /1 2009/1 2009/2 2009/3 2009/4 2009/5 2009/5 2009/6 2009/7 2009/8 2009/9 2009/1 INDICE TOTALE ESTRAZIONE MINERALI DA CAVA E MINIERE ESTRAZIONE DI PIETRA, SABBIA E ARGILLA ESTRAZIONE DI PIETRE ORNAMENTALI E DA COSTRUZIONE, CALCARE, PIETRA DA GESSO, CRETA E ARDESIA ESTRAZIONE DI GHIAIA E SABBIA; ESTRAZIONE DI ARGILLE E CAOLINO Fonte: elaborazione Cresme su dati ISTAT Energia elettrica e carburanti Nella struttura dei costi di cantiere l energia ha un incidenza variabile, comunque non marginale, e si sostanzia nei consumi di energia elettrica per far funzionare le macchine e nei costi per carburanti nell attività di trasporto di materiali e nella gestione di alcune specifiche attività costruttive che richiedono l apporto di macchinari. Prezzo d acquisto di energia elettrica (PUN*) / MWh media minima 2004** 5 1,1 58,6 10,4 74,8 15,1 71,0 21,4 87,0 21,5 2009*** 63,8 16,7 gen09 83,5 2 feb09 77,0 2 mar09 69,1 23,0 apr09 58,4 1 mag09 5 8, 5 1 0, 6 giu09 5 1 lug09 60,5 16,3 ago09 71,1 2 set09 66,5 16,2 ott09 57,6 14,0 nov09 53,9 13,5 dic09*** 57,5 17,7 01 dic09 6 30,4 02 dic09 57,4 41,5 03 dic09 54,7 23,7 04 dic09 53,1 17,7 05 dic09 6 45,0 06 dic09 57,1 45,0 07 dic09 57,1 41,5 08 dic09 4 23,5 09 dic09 5 25,1 10 dic09 6 2 11 dic09 64,7 12 dic09 66,1 47,6 Fonte: elaborazione Cresme su dati GME Gestore Mercati Energetici 35 massima 30 189,2 25 170,6 378,5 20 242,4 15 212,0 149,2 5 /Mwh 168,1 125,5 163,1 158,5 135,2 136,7 149,7 40 4 169,4 35 375,0 17 30 139,4 3 25 136,0 275,0 20 137,2 2 15 175,0 136,9 1 74,8 5 75,0 76,4 75,4 78,5 77,7 78,9 59,5 77,8 114,0 4 137,2 375,0 96,4 /Mwh 3 275,0 2 175,0 40 2004** 2004** Dinamica del prezzo d acquisto (PUN*) di energia elettrica / Mwh /Mwh 4 275,0 2 40 35 30 25 20 1540 35 530 25 /Mwh 175,0 4 1 375,0 75,0 3 275,0 2 175,0 1 75,0 2009** 2009*** 2004** 20 15 5 2004** gen09 feb09 2009*** mar09 2009** gen09 2009*** feb09 gen09 apr09 feb09 mag09 mar09 mar09 gen09 apr09 feb09 apr09 giu09 mag09 lug09 giu09 ago09 lug09 ago09 set09 set09 ott09 nov09 nov09 dic09* dic09* mag09 mar09 giu09 * Il Prezzo unico nazionale (PUN) è la media dei prezzi zonali di MGP (mercato del giorno prima) ponderata con gli acquisti totali, al netto degli acquisti dei pompaggi e delle zone estere ** Dati relativi ai nove mesi dal 01/04/2004 al 31/12/2004 *** Dati al 12/12/2009 01dic09 02dic09 01dic09 03dic09 m edia m in m ax m edia m in m ax apr09 lug09 mag09 ago09 2009*** gen09 feb09 gen09 mar09 feb09 2009** apr09 mar09 mag09 gen09 apr09 feb09 giu09 mag09 mar09 lug09 apr09 giu09 mag09 ago09 lug09 giu09 set09 ago09 lug09 giu09 set09 lug09 ott09 ago09 nov09 set09 ott09 dic09* nov09 dic09* 01dic09 ago09 ott09 set09 set09 nov09 ott09 dic09* nov09 dic09* 02dic09 01dic09 03dic09 m edia m in m ax 02dic09 04dic09 04dic09 02dic09 05dic09 03dic09 06dic09 04dic09 07dic09 08dic09 05dic09 09dic09 06dic09 10dic09 11dic09 07dic09 12dic09 08dic09 375,0 Dinamica del prezzo d acquisto (PUN*) di energia 3 m edia m in m ax elettrica Numero indice =100 03dic09 05dic09 04dic09 06dic09 05dic09 07dic09 06dic09 08dic09 07dic09 09dic09 08dic09 10dic09 09dic09 11dic09 10dic09 12dic09 11dic09 12dic09 09dic09 10dic09 01dic09 01dic09 02dic09 02dic09 03dic09 02dic09 03dic09 04dic09 03dic09 05dic09 04dic09 04dic09 06dic09 05dic09 07dic09 05dic09 08dic09 06dic09 06dic09 09dic09 07dic09 10dic09 07dic09 11dic09 08dic09 08dic09 12dic09 09dic09 09dic09 10dic09 10dic09 3 11dic09 11dic09 11dic09 12dic09 12dic09 12dic09

Il sensibile calo del prezzo dell energia elettrica Le dinamiche del prezzo dell energia elettrica sulla base del Prezzo unico nazionale (PUN) corrispondente alla media dei prezzi zonali di mercato del giorno prima (MPG) ponderata con gli acquisti totali, al netto degli acquisti dei pompaggi e delle zone estere, evidenziano una crescita dal al. Il prezzo medio è infatti passato da poco meno di 59 al MWh a 87. Il 2009 si caratterizza, invece, per un costante calo che ha riguardato tutto il primo semestre, raggiungendo il valore minimo dei 52 nel mese di giugno. Una risalita dei prezzi si è registrata nel bimestre estivo per poi tornare a scendere. Alla fine di novembre il prezzo medio è stato di 54. La stima per il mese di dicembre è di 57,5% con una nuova leggera crescita. Questo diverso andamento nel corso dell anno fa sì che complessivamente il 2009 registri un prezzo medio di poco meno di 64 al MWh, oltre 24 in meno rispetto al. Un altro aspetto interessante che sta caratterizzando le dinamiche dei pezzi dell energia elettrica è la riduzione del delta tra prezzi minimi e massimi. I prezzi dei carburanti Dinamiche simili si sono registrate per quanto riguarda i pezzi dei carburanti. Se si guarda ad una serie lunga che parte dalla metà degli anni Novanta e si arriva al si osserva come ad una prima fase che ha come suo anno di svolta il 2003, si sia assistito ad un andamento altalenante con contenuti aumenti e qualche calo. Dal 2004 al la curva dei prezzi di tutti i carburanti ha continuato a crescere. L oscillazione del prezzo per mille litri per la benzina senza piombo dal 1996 al 2002 è stata di circa 120 passando da 925 a 1.046. Dal 2003 al il delta è stato di oltre 330 assestandosi nell ultimo anno a circa 1.381. Dinamiche simili hanno riguardato il gasolio auto cresciuto nello stesso periodo di oltre 400 e l olio combustibile di 330. Così come per l energia elettrica anche i carburanti hanno subito un deciso calo del prezzo nel corso del 2009. Un anno quello appena trascorso che si caratterizza proprio per la sensibile discesa di questi costi. La benzina senza piombo è passata da 1.381 a 1.215, il gasolio per auto da 1.344 a 1.066, quello per riscaldamento da 1.234 a 1.016. Il prezzo dell olio combustibile è quello che è sceso di meno passando da 861 a 734. Prezzo dei carburanti Benzina s.p. Gasolio auto GPL auto Gasolio riscaldamento Olio combustibile fluido BTZ 1%S Euro per 1.000 litri Euro per 1.000 litri Euro per tonnellate Olio combustibile BTZ 1%S * 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2009* 925,3 94 909,2 957,5 1.082,7 1.05 1.046,2 1.057,5 1.125,4 1.220,7 1.285,6 1.299,2 1.380,9 1.214,8 737,3 744,0 710,5 759,6 89 868,2 855,7 876,9 940,3 1.109,8 1.164,2 1.163,7 1.34 1.066,9 28 449,2 476,2 54 540,6 519,3 540,8 539,2 57 647,4 626,0 680,6 561,3 719,7 73 701,0 741,0 86 82 838,3 861,1 909,9 14 1.043,8 12 1.105,2 1.125,8 1.234,0 8 1.016,5 6 394,4 400,6 381,5 408,0 50 486,4 477,2 51 531,1 627,9 697,4 696,7 861,1 73 148,0 143,1 123,0 148,3 231,1 200,9 210,3 232,4 23 305,4 349,2 34 433,8 312,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati Ministero dello Sviluppo Economico * Dati aggiornati ad agosto 2009 4 2 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2009* Dinamica prezzi dei carburanti auto Indice =100 Dinamica prezzi benzina gasolio s.p. gasolio e olio autocombustibile gpl Indice =100 14 14 12 12 8 8 6 6 4 4 2 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2009* 2 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2009* Benzina s.p. benzina s.p. gasolio auto gpl auto gasolio Gasolio riscaldamento riscaldamento olio combustibile fluido BTZ 1%S olio combustibile BTZ Gasolio auto Olio combustibile fluido BTZ 1%S GPL auto Olio combustibile BTZ 4 Fonte: 14 elaborazione CRESME su dati Ministero dello Sviluppo Economico * Dati aggiornati ad agosto 2009 12 dati aggiornati ad agosto 2009

L andamento dell inflazione Per capire la coerenza e collocare correttamente le dinamiche dei prezzi nel più generale andamento dell economia è utile vedere come si sono comportati complessivamente i prezzi, ovvero qual è stato il comportamento dell inflazione. La curva dell inflazione risulta abbastanza stabile, con qualche oscillazione verso l alto nel corso del biennio e senza grandi variazioni anche nel primo semestre del per poi innalzarsi in modo significativo a partire dall autunno e continuare fino a settembre del, toccando l apice di una crescita del 4% rispetto al periodo precedente. Dall autunno del la curva ha assunto un andamento calante che ha toccato il suo punto più basso a luglio 2009 per poi riprendere a salire seppure in misura molto contenuta. Se si guarda all indice dei prezzi dei beni di consumo la crescita è stata significativa tra il 2002 e il mentre le dinamiche del 2009 si sono tenute più stabili nonostante la risalita registrata negli ultimi mesi. A crescere di più in questi anni sono stati comunque i beni primari quali sono acqua, combustibili ed energia, ma soprattutto i prezzi delle abitazioni. L indice relativo a queste quattro categorie di beni è infatti cresciuto del 27% dal al. A questa crescita fa riscontro nel 2009 come del resto si è visto dalle dinamiche dell energia elettrica e dei carburanti una sensibile contrazione dei prezzi. Indice dei prezzi al consumo Base 1995=100 NIC (indice per l intera collettività, compresi i tabacchi) Abitazione, acqua, elettricità e combustibili Indici Variazioni % Indici Variazioni % Rispetto al periodo precedente Rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente Rispetto al periodo precedente Rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente 2003 2004 122,0 124,7 127,1 129,8 13 136,6 2,7 1,9 3,3 127,1 129,6 136,0 143,7 147,4 156,8 2,0 4,9 5,7 6,4 2009 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre 136,7 137,0 137,1 137,4 137,7 137,8 137,8 138,2 137,9 138,0 0,3 0,9 0,5 0,3 158,3 158,4 158,2 156,8 156,9 157,1 156,1 155,9 155,8 155,7 0,4 0,9 0,6 3,8 3,4 1,0 0,4 Dinamica inflazione (indice dei prezzi al consumo per l intera collettività) Variazione % su perioodo corrispondente 5,0 4,8 4,5 4,0 3,8 3,5 3,3 3,0 2,8 2,0 1,5 1,3 1,0 0,8 0,5 0,3 /1 /3 /5 /7 /9 /11 /1 /3 /5 /7 /9 /11 /1 /3 /5 /7 /9 /11 /1 /3 /5 /7 /9 /11 2009/1 2009/3 2009/5 2009/7 2009/9 Fonte: elaborazione CRESME su dati Camerali 5

COSTI DI PRODUZIONE E DELLE OPERE Il costo della mano d opera Da sempre la mano d opera nelle costruzioni registra costi complessivi più elevati rispetto a quelli relativi all industria manifatturiera. Per quanto riguarda le dinamiche temporali, mantenendo sempre il come riferimento, il trend fino al sembra evidenziare che il costo medio nelle costruzioni ha avuto dinamiche di poco inferiori al settore industriale, ma leggermente superiori alla media nazionale rispettivamente di 111,5; 110,7; 109,7. Nel comunque la crescita maggiore ha riguardato proprio le costruzioni: +5% rispetto al, contro il 4,8% dell industria in senso stretto e il 4,5% delle attività economiche nel loro complesso. Da osservare con attenzione il dato relativo al secondo trimestre del 2009, ultimo dato disponibile, che evidenzia una crescita rispetto allo stesso periodo del nelle costruzioni di 8 punti, contro i 3,7 dell industria e il 4,6 dell indice generale. Indici del costo del lavoro per Ula per settore di attività economica Base =100 Indice generale Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Indice generale Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Variazioni % su periodo corrispondente (a) 10 105,0 109,7 103,7 106,4 111,5 102,8 105,4 110,7 10 104,2 108,5 3,0 4,5 2,9 3,7 4,8 2,9 2,8 5,0 3,3 2,4 I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre 96,8 106,4 96,3 120,6 97,7 103,7 98,6 125,7 101,1 108,0 96,1 116,3 95,5 108,3 94,9 118,0 3,1 2,9 3,8 2,0 2,7 2,4 2,4 I trimestre II trimestre III trimestre (a) IV trimestre (a) 10 109,4 102,4 125,2 103,5 107,7 10 130,8 105,2 11 120,5 10 110,4 101,0 12 5,2 2,8 6,3 3,8 5,9 3,9 5,6 4,2 8,7 4,8 1,9 6,4 2009 I trimestre (a) II trimestre (a) 10 114,4 103,1 11 107,2 12 114,9 4,6 0,4 3,7 1,9 8,1 (a) Stime provvisorie Il costo orario in Campania Può essere utile comparare le dinamiche nazionali relative agli indici complessivi del costo del lavoro alla situazione della Campania e delle singole province, prendendo come parametro il costo orario. Come si può vedere dalla tabella sottostante, ricavata sulla base dei prezziari del Provveditorato alle opere pubbliche per la Campania e il Molise, nel 2009 il costo medio di un operaio specializzato nella nostra regione oscilla tra i 25 e i 26. Le punte massime si registrano a Salerno con 26,81. Un operaio qualificato costa invece mediamente poco meno di 24. In questo caso la differenza tra le province è più significativa andando dai 22 euro e 78 centesimi di Benevento ai 25 di Salerno. Il costo di uno specializzato è cresciuto dal al 2009 mediamente del 2%, quello del qualificato del 21%. La provincia con i tassi di crescita maggiori risulta Salerno con oltre il 22%. Costo orario della mano d opera nel settore delle costruzioni Importi in euro OPERAIO SPECIALIZZATO OPERAIO QUALIFICATO Campania Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno 2009 2009 21,02 22 23,50 24,46 25,56 Campania 19,68 25 21,96 22,82 23,82 20,86 26 23,40 24,26 25,19 Avellino 19,57 29 28 24 23,49 28 20,79 21,94 22,97 24,41 Benevento 18,73 19,49 20,54 21,47 22,78 20,64 24 23,38 26 25,29 Caserta 19,39 19,91 27 22,75 23,59 29 27 23,99 3 26,09 Napoli 26 21,06 22 23,25 24,20 24 23 24,77 25,67 26,81 Salerno 20,49 20,49 23,17 23,99 3 Fonte: elaborazione CRESME su dati Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania e il Molise N.B. I dati annuali sono ottenuti come medie dei valori nei singoli periodi. Per il 2009 dati riferiti al periodo gennaioagosto Costo orario della mano d opera nel settore delle costruzioni Variazioni % OPERAIO SPECIALIZZATO OPERAIO QUALIFICATO 6 Campania Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno 2009/ 2009/ 2,8 8,7 4,5 2 Campania 2,9 8,4 3,9 4,4 21,0 3,8 8,0 3,7 3,8 20,8 Avellino 3,7 7,8 3,5 3,7 2 3,5 5,5 4,7 6,3 2 Benevento 5,4 4,5 6,1 2 2,9 1 4,2 3,8 2 Caserta 2,7 9,8 4,0 3,7 2 6,3 4,2 20,3 Napoli 4,0 6,0 4,2 19,5 13,5 4,4 22,8 Salerno 13,1 3,5 4,4 2 Fonte: elaborazione CRESME su dati Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania e il Molise N.B. I dati annuali sono ottenuti come medie dei valori nei singoli periodi. Per il 2009 dati riferiti al periodo gennaioagosto

L incidenza della mano d opera nelle diverse categorie di opere pubbliche Categorie OG1 nuova edilizia civile compresi Impianti e Forniture OG1 nuova edilizia industriale esclusi Impianti Ristrutturazione di edifici civili Ristrutturazione di edifici industriali esclusi Impianti OG2 restauro e manutenzione di beni tutelati OG3 opere stradali,ponti,etc.. OG4 opere d arte nel sottosuolo OG5 dighe OG6 acquedotti e fognature OG6 gasdotti OG6 oleodotti OG6 opere di irrigazione ed avacuazione OG7 opere marittime OG8 opere fluviali OG9 impianti per la produzione di energia elettrica OG10 impianti per la trasformazione e distribuzione OG12 OG13 bonifica e protezione ambientale Percentuali di incidenza minima della manodopera sul valore dell opera fissate ex CCNL Edile del 18/6/08 (in vigore dal 1 gennaio 2010) 14,28% 5,36% 22,00% 6,69% 33,00% 13,77% 10,82% 16,07% 14,63% 16% 16% 12,48% 16% 13,31% 14,23% 5,36% 16,47% Fonte: C.c.n.l. 18 giugno per le imprese edili e affini Un confronto Se mettiamo a confronto alcuni degli indicatori più importanti fin qui analizzati ci accorgiamo che da aprile ad ottobre 2009 tutti gli indicatori si caratterizzano per un sostanziale andamento calante dall autunno, in corrispondenza dell acuirsi della grande crisi economico finanziaria ad eccezione del costo della mano d opera che mantiene una sua autonomia. Ogni indicatore presenta alcune specificità nella dinamica del periodo, così il rame è il primo a risalire fin dal febbraio 2009, mentre l acciaio continua la sua discesa anche negli ultimi mesi e il cemento si assesta, così il bitume è risalito nel corso dell ultima estate. Tutto ciò con un tasso di inflazione sostanzialmente stabile e a livelli molto bassi. Dinamica degli indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno (base =100) a confronto con inflazione e costo orario manodopera edile 40 30 20 10 0 10 20 30 40 50 apr08 mag08 giu08 lug08 ago08 set08 ott08 nov08 dic08 gen09 feb09 mar09 apr09 mag09 giu09 lug09 ago09 set09 ott09 26,5 26,0 25,5 24,5 24,0 23,5 Fabbr. prodotti della raffinazione petrolio Fabbr. prodotti della trasformazione acciaio di cemento Inflazione Costo orario manodopera* di rame Fonte: elaborazione Cresme su dati Istat e Cassa Edile della provincia di Napoli * Costo orario della manodopera edile nella provincia di Napoli Il costo di alcune attività edilizie Vediamo allora come queste dinamiche si riflettono sui costi di costruzione, prendendo in esame alcune lavorazioni e assumendo come riferimento una specifica tipologia edilizia, un abitazione plurifamiliare. Si tratta di un esercizio utile per calare l andamento dei prezzi dei fattori di produzione nella concreta attività di costruzione. Ebbene il trend calante dei prezzi non sembra aver inciso in maniera significativa su questi costi. La crescita rilevante registrata dalle diverse lavorazioni nel si conferma seppure in modo più contenuto nel 2009. Così la costruzione dei solai si mantiene sui 44 al mq con una crescita nel periodo gennaio settembre 2009 di un 1,5%, molto simile all % del sul. La crescita maggiore si è registrata nel comparto della produzione di pavimenti, passato dal al 2009 da 123 a 156,5 al mq, con un aumento rispettivamente del 14% nel e del 10% nel 2009. Intonaci e pitture sono aumentati negli ultimi mesi intorno al 2%. Costo di alcune lavorazioni edilizie / mq Variazioni % genset 2009 genset 2009 Solai Pavimenti e rivestimeti Intonaci (esterni ed interni) Pitture 42,8 123,4 5 16,6 43,3 123,7 5 16,6 43,3 124,2 50,7 17,1 44,0 14 52,4 17,8 44,7 156,5 53,4 18,2 0,4 3,0 14,4 3,3 1,5 1 2,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati Camerali N.B. Le voci di costo prese in considerazione si basano su un modello costruttivo virtuale, predisposto dal Cresme e riferimento al costo di costruzione di una palazzina plurifamiliare 7

Dinamica costi di alcune lavorazioni edilizie Base =100 12 115,0 11 105,0 95,0 genset 2009 solai pavimenti e rivestimenti intonaci (esterni ed interni) pitture Fonte: elaborazione CRESME su dati Camerali N.B. Le voci di costo prese in considerazione si basano su un modello costruttivo virtuale, predisposto dal Cresme e riferimento al costo di costruzione di una palazzina plurifamiliare Partecipare alle gare Un aspetto particolare riguarda il costo che le imprese debbono sostenere per partecipare alle gare di appalto. Ebbene per una gara di importo intorno ai 2 milioni di euro il costo oscilla tra i 2.000 e gli 11.000 euro a seconda della tipologia di selezione e di affidamento, dalla gara tradizionale all appalto integrato. Il costo aumenta con il crescere del valore dell appalto fino ad oltre 16.000 per gare di appalto integrato per un opera di almeno 10 milioni. Valori ben diversi si hanno qualora l impresa decida di partecipare ad una gara di Project Financing. In questo caso il costo diventa molto più elevato oscillando tra i 50.000 e i 200.000. Costo delle gare al 2009 per criterio di aggiudicazione/sistema e per classe di importo Esclusione soglia di anomalia (sotto 1.000.000 ): 2.000 MASSIMO RIBASSO Importo: 2.000.000 Importo: 5.000.000 Importo: 10.000.000 2.500 3.500 4.200 APPALTO INTEGRATO Importo: 2.000.000 Importo: 5.000.000 Importo: 10.000.000 5.500 6.500 6.600 OFFERTA ECONOMICAMENTE PIù VANTAGGIOSA Importo: 2.000.000 Importo: 5.000.000 Importo: 10.000.000 11.000 13.500 16.000 PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO (projectfinancing, concessionecostruzione e gestione): Importo: 2.000.000 Importo: 5.000.000 Importo: 10.000.000 Importo: 50.000.000 50.000 75.000 100.000 200.000 Fonte: elaborazioni ACEN I COSTI INCLUDONO: sistema telematico ricerca gare, cauzioni, tassa gare, costo sopralluogo, costo cancelleria, costo acquisizione elaborati progettuali, bolli, spedizioni, costo del lavoro, nel caso di p.p.p. costi consulenze legali, finanziarie e tecniche I costi di alcune tipologie di opere Dalle lavorazioni è possibile passare ad alcune tipologie di opere, sia edilizie che infrastrutturali. Rispetto all anno di fabbricato residenziale riferimento, il 1995, il costo di un fabbricato residenziale è cresciuto nel di 3 punti. La crescita media negli 0% 5% ultimi tre anni si è aggirata intorno al 3,5% all anno. Per quanto riguarda l edilizia non residenziale il costo di un capannone industriale (fatto 100 il 2000) è cresciuto di circa 43 punti con un aumento nel rispetto al del 3,5%. Maggiore risulta essere stata la crescita del costo medio dei tronchi stradali, aumentato per lo stesso periodo 2000 di oltre 52 punti. Nel l aumento è stato di oltre il 5,2% rispetto al. Su queste tipologie di opere l incidenza delle diverse fabbricato residenziale componenti sul costo totale evidenzia l elevato valore dei materiali nella costruzione di un edificio residenziale, oltre il, componente che cala al 40% nel caso di un capannone industriale e al 3031% se si realizza un tronco stradale. capannone industriale fabbricato residenziale 0% 5% In quest ultimo caso elevata risulta l incidenza dei noli che raggiunge il 21% qualora il tratto non preveda 0% 5% una galleria. 14% 1% E in misura ancora maggiore incidono i trasporti pari al 2526%. Da segnalare il diverso peso delle altre componenti, tra cui la mano d opera, tra edifici residenziali dove contano per il e le opere stradali dove si 40% riducono al 23. Costo di costruzione di alcune tipologie costruttive 2003 2004 2004 Capannone industriale 12 125,5 13 133,2 138,0 142,8 4,6 3,5 Tronco stradale con galleria Tronco stradale senza galleria Numero indice (base 2000 = 100) Numero indice (base 1995 = 100) 122,8 129,3 134,9 140,7 145,1 15 5,3 3,1 5,2 123,2 129,3 134,9 140,8 145,0 152,7 variazioni % annue 5,0 4,4 3,0 5,3 Fabbricato residenziale 109,5 114,0 118,6 12 127,1 13 4,0 3,1 3,9 Noli 5% Incidenza delle varie componenti di costo per Trasporti 0% tipologie costruttive capannone industriale fabbricato residenziale FABBRICATO 14% 1% RESIDENZIALE 0% 5% 40% 40% TRONCO tronco STRADALE stradale con galleria CON GALLERIA 19% capannone industriale 14% 1% 31% Mano d'opera tronco stradale con galleria CAPANNONE INDUSTRIALE 40% Materiali Mano d'opera Noli TRONCO STRADALE 5% tronco stradale con galleria SENZA GALLERIA Trasporti 26% tronco stradale senza galleria MATERIALI TRASPORTI tronco stradale senza galleria NOLI AlTRO* Materiali 0% capannone industriale 14% 1% 19% 19% 21% tronco stradale senza galleria 23% 31% 30% 31% M Man T Materiali Mano d'op Noli 5% Traspor 0% Fonte: elaborazione 21% Cresme su dati 23% ISTAT * Spese generali, mano d opera, altre forniture e impianti 21% 23% CRESME RICERCHE SPA CRESME RICERCHE SPA 26% 19% tronco stradale con galleria 30% 26% 30% 31%