Recenti acquisizioni sull infezione sostenuta da Herpesvirus canino tipo 1 (CHV- 1)



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Transcript:

Recenti acquisizioni sull infezione sostenuta da Herpesvirus canino tipo 1 (CHV- 1) 1

INTRODUZIONE Le patologie della sfera riproduttiva comportano notevoli problemi nell allevamento canino Mancato concepimento Riassorbimento - aborto Mortalità perinatale e neonatale

CAUSE DI ABORTO NEL CANE Non infettive Infettive Traumi Farmaci Fattori ormonali Fattori genetici - CHV-1 - Brucella canis - Toxoplasma gondii - Neospora canis

HERPESVIRIDAE Alphaherpesvirinae crescita rapida, scarsa selettività cellulare (cellule epiteliali, fibroblasti), latenza nel tessuto nervoso. BHV- 1 (IBR), (SHV- 1 ) Malattia di Aujezky, EHV (Esantema coitale), Herpesvirus canino (CHV- 1 ), FHV- 1 (Rinotracheite virale infettiva felina), ecc Betaherpesvirinae crescita lenta, selettività cellulare (fibroblasti), latenza nelle gh. salivari e reni. Cytomegalovirus del bovino e del cavallo, Rinite a corpi inclusi (suino), ecc.. Gammaherpesvirinae crescita lenta in cellule linfoidi, vi appartengono alcuni virus oncogeni. Malattia di Marek, Febbre Catarrale Maligna, Adenomatosi polmonare, ecc

Herpesvirus canino tipo 1 (CHV-1) Famiglia Herpesviridae Sottofamiglia Alphaherpesvirinae Genere Varicellovirus Forma sferica (120-150 nm) Envelope Glicoproteine di superficie denominate spikes Il genoma è costituito da DNA a doppio filamento 51 % di analogia genetica con FHV-1 CHV-1 include un unico sierotipo Crescita ottimale a 34-35 C

Fenomeno della latenza Localizzazione del provirus all interno di alcune cellule sottoforma di plasmide extracromosomiale - Ganglio del trigemino - Ganglio lombosacrale - Ghiandole salivari

Fenomeno della latenza Stress Cortisonici Superinfezioni Parto REPLICAZIONE = ELIMINATORI

EPIDEMIOLOGIA CHV-1 Diffusione cosmopolita Gli studi sieroepidemiologici in Europa suggeriscono che la malattia è endemica nella popolazione canina In Italia le percentuali di sieropositività sono comprese tra il 6% e il 30% La circolazione del virus è favorita da inadeguate condizioni igieniche e dal sovraffollamento.

Nei soggetti adulti: - via oro-nasale - via venerea Nei cuccioli: TRASMISSIONE - via transplacentare - nel canale del parto - ingestione o inalazione di materiale infetto

Fonti di eliminazione Escrezioni nasali (fino a 15 giorni dopo l infezione) Escrezioni vaginali (fino a 20 giorni dopo l infezione nel maschio e fino a 16 nella femmina) Feto ed invogli fetali in caso di aborto Escrezione di cuccioli infetti (saliva, lacrime, urina e feci)

PATOGENESI Nei soggetti adulti mucose delle prime vie respiratorie, congiuntive mucose genitali Blanda sintomatologia respiratoria VULVOVAGINITI BALANOPOSTITI Latenza

PATOGENESI Nelle femmine gravide Gli effetti variano in base al periodo di gestazione in cui si realizza l infezione/slatentizzazione Riassorbimento fetale Aborto (infezione successiva all ossificazione fetale) Nascita di cuccioli poco vitali che a distanza di pochissimi giorni manifesteranno un violento stato ipotermico associato a turbe nervose (morte in 2-4 giorni)

PATOGENESI Nei cuccioli L esposizione peri-natale e post-natale è la più comune, la malattia si verifica principalmente tra la 1 e massimo la 3 settimana di vita Periodo di incubazione 3-7 gg Il virus sfrutta l ipotermia fisiologica (35 C-36 C) dei cuccioli e per questo motivo il decorso della malattia è letale nella maggior parte dei casi

SINTOMATOLOGIA Nei soggetti adulti Penetrazione del virus per via oro-nasale Lesioni primarie: necrosi delle cellule di rivestimento della mucosa nasale Tosse secca ( tosse dei canili ) e scolo nasale Cheratite ulcerativa, congiuntivite dendritica

SINTOMATOLOGIA Nei soggetti adulti Penetrazione del virus per via venerea Lesioni vescicolari multiple ed iperemia della mucosa vaginale, occasionalmente associate a petecchie emorragiche Essudazione prepuziale nel maschio, lesioni vescicolari e balanopostite

Nei cuccioli SINTOMATOLOGIA Depressione del sensorio, minore capacità di suzione Dolore addominale, emissione di feci gialloverdastre o emorragiche, vomito Rinite con scolo nasale purulento Sintomi neurologici caratterizzati da atassia, cecità, depressione del sensorio e deficit vestibolo-cerebellari incompatibili con la vita. Esito letale in 5-15 giorni

Diagnosi di CHV-1 Storia anamnestica Sintomatologia clinica Esame anatomo-patologico nei cuccioli: lesioni a carattere necrotico-emorragico nella milza, reni, ghiandole surrenali associate a splenomegalia.

Diagnosi di laboratorio diretta Isolamento virale: cresce su colture primarie e linee cellulari di cane (MDCK: Linea cellulare di rene di cane)..crescita lenta a temperatura di 35 C. Microscopia elettronica ed immunoelettromicroscopia: che permette di individuare facilmente le tipiche particelle virali PCR: rappresenta la metodica di biologia molecolare più sensibile ed accurata per la diagnosi di CHV-1 in corso d infezione attiva

Diagnosi indiretta Sieroneutralizzazione: individua gli anticorpi neutralizzanti il virus. I titoli anticorpali salgono e scendono rapidamente (entro 4-8 settimane), non durano più di 60 giorni. Sieroconversione: L aumento di quattro volte il titolo anticorpale è indicativo di un infezione attiva

I sistemi di prevenzione si basano su misure di profilassi Diretta Indiretta

Profilassi diretta Esecuzione di controlli periodici finalizzati ad individuare i portatori destinati alla riproduzione (PCR a partire da tamponi vaginali o seme, sieroneutralizzazione con valutazione di sieroconversione) Cura scrupolosa delle condizioni ambientali della sala parto e dei vari ambienti in cui sono allevati i cuccioli

Controllo della temperatura ambientale (casse parto con pedana scaldante)

Profilassi indiretta Dal 2001 in Europa è in commercio un vaccino indicato per l immunizzazione attiva delle cagne gravide al fine di indurre nei cuccioli un immunità colostrale protettiva nei confronti dell infezione sostenuta da CHV-1 Eurican Herpes 205: vaccino purificato a subunità

Il protocollo prevede due trattamenti Primo trattamento Da effettuare nel periodo compreso tra l entrata in calore ed entro e non oltre i 10 giorni dall accoppiamento Secondo trattamento Da una a due settimane prima della data del parto

IN CONCLUSIONE CHV-1 presenta diffusione cosmopolita con la più alta percentuale di infezione in situazioni di sovraffollamento e scarse condizioni igieniche Il virus sfrutta la naturale ipotermia dei cuccioli e per questo motivo il decorso è diverso dall adulto e letale nella maggior parte dei casi Data l attitudine del virus alla latenza, la diffusione è difficilmente controllabile

PCR metodo più sensibile ed accurato per la diagnosi in corso di infezione attiva CHV-1 induce un immunità protettiva di breve durata Misure di profilassi efficaci: vaccinazione e mantenimento di temperature ambientali tali da impedire la replicazione del virus