Breve Sintesi della Relazione Tecnica Osservazioni critiche al progetto di realizzazione della Societa H2E di una centrale idroelettrica al Cavalciotto di S. Lucia L Associazione Il Cavalciotto e l Associazione S. Lucia Insieme pongono all attenzione dell Amministrazione Provinciale di Prato alcune osservazioni in merito al progetto di costruzione di una centrale idroelettrica presentato dalla società H2E. Il progetto e in evidente contrasto con l effettivo stato dei luoghi. Per le ragioni che saranno di seguito esposte si ritiene che gli Enti preposti non siano stati messi nelle condizioni di valutare correttamente il progetto in tutti i suoi impatti, diretti e indiretti sull ambiente, inteso come l insieme dei seguenti fattori: a) l uomo, la fauna e la flora; b) il suolo, l acqua, l aria e il clima c) gli ecosistemi d) il paesaggio e il patrimonio culturale; e) i beni materiali e i fattori agricoli ed economici; f) l interazione tra i fattori di cui alle lettere precedenti Si ritiene che la procedura di valutazione di impatto ambientale in corso debba essere annullata e che debba essere eventualmente avviato un nuovo procedimento previa presentazione di un progetto che, oltre a rispondere correttamente allo stato dei luoghi, presenti un livello di informazioni e di dettaglio adeguato. Si ritiene che la cittadinanza non sia stata adeguatamente coinvolta nei tempi e nei modi previsti dalla vigente normativa, venendo a conoscenza del progetto in occasione di indagini geognostiche che la società intendeva effettuare sul luogo. Analisi sintetica del progetto per la Centrale idroelettrica al Cavalciotto: L area su cui insiste il progetto presenta un grande valore storico-paesaggistico, costituisce un parco pubblico di oltre 4.000 mq, ospita un oliveta secolare ed un percorso pedo-ciclabile posto a circa 5 m dal muro di contenimento del fiume Bisenzio, che raggiunge una piccola piazza di fronte alla presa del Cavalciotto. Il parco è utilizzato quotidianamente durante tutte le stagioni da moltissime persone che vi si recano per svago, a passeggio, a fare jogging, in bicicletta, a fare bird-watching, con il cane, etc. Inoltre numerose scolaresche accompagnate dai professori si recano a svolgere visite guidate alla presa del Cavalciotto ed il Gorone. DICEMBRE 2012 1
1- Progetto non interrato IL PROGETTO PREVEDE MANUFATTI EDILIZI IN CEMENTO A RIDOSSO DEL CAVALCIOTTO ED IN ADIACENZA CON IL MURO DI CONTENIMENTO DEL BISENZIO CHE RISULTANO FUORI TERRA DI ALMENO 2 METRI PER 30 METRI, MENTRE VENGONO DICHIARATI COMPLETAMENTE INTERRATI. Il progetto della Centrale Idroelettrica prevede volumetrie fuori terra in corrispondenza dell argine modificando la relazione intercorrente tra gli elementi esistenti -paesaggio naturale, pescaia, muro di contenimento del fiume, edificio del Cavalciotto, muro in pietra adiacente, scarpata naturalizzata - ed introducendo un nuovo volume non coerente porta a enormi cambiamenti ambientali, paesaggistici, e di rapporto con il Cavalciotto. Tuttavia, agli Enti che hanno dato parere favorevole (Provincia, Sovrintendenza Beni Artistici e Culturali ecc ) il progetto è stato reiteratamente presentato e descritto come completamente interrato, distorcendo così le valutazioni. 2- Impatto acustico IL PROGETTO NON INCLUDE ALCUNA MISURAZIONE E NON FORNISCE ALCUNA INDICAZIONE SULL IMPATTO ACUSTICO DELLE STRUTTURE E DEI LAVORI DI CANTIERE DA REALIZZARE, IN RAPPORTO AL CONTESTO SPECIFICO. Il progetto è carente di un serio studio d impatto acustico all interno dello Studio d impatto ambientale. L impianto sarà incontrovertibilmente fonte aggiuntiva di emissioni sonore causate dalla turbina ma soprattutto dall alternatore posto in un vano di cemento armato. Le emissioni acustiche dei suddetti macchinari non saranno affatto contenute dai locali d installazione, essendo questi realizzati in cemento armato senza nessun accorgimento tecnico atto all attenuazione del rumore. È assente anche una valutazione d impatto acustico delle fasi di cantierizzazione e realizzazione dell impianto, in special modo se si pensa all esigua distanza dell area di cantiere dalle civili abitazioni e considerando che il passaggio dei mezzi di cantiere avverrà a pochi centimetri, non metri, da queste. Per il raggiungimento dell area di cantiere si dovrà necessariamente adibire al passaggio di mezzi pesanti il parco pubblico prospiciente le case poste in via del Guado a S. Lucia. 3- Impatto sul sistema gore IL PROGETTO NON FORNISCE ALCUNA INDICAZIONE IN MERITO ALLA QUANTITA' DI ACQUA CHE CONTINUERA' A SCORRERE NEL SISTEMA DELLE GORE PRATESI DOPO LA REALIZZAZIONE DELLE CENTRALE IDROELETTRICA. DICEMBRE 2012 2
Il sistema delle gore pratesi (canali ramificati che si diramano dall iniziale Gorone, la cui presa d acqua dal fiume Bisenzio è localizzata al Cavalciotto) risale all undicesimo secolo d.c.; assieme ai 48 mulini e gualchiere che alimentava, costituisce un esempio unico a livello internazionale di regimazione delle acque ai fini dello sfruttamento dell energia idraulica e della bonifica a fini agricoli della piana di Prato. L organizzazione ed il funzionamento è rimasto praticamente immutato fino al 1970 quando il sistema delle gore è stato trasformato nel sistema fognario di Prato, determinando come conseguenza l'interramento di molti canali. Tuttora assolve a questa funzione, sopratutto per la zona del centro cittadino, dove la maggior parte degli edifici riversa i propri scarichi fognari nelle gore. Il progetto per la realizzazione della Centrale Idroelettrica al Cavalciotto prevede lo sfruttamento dell acqua del Gorone da cui si dipartono le gore: l'acqua del Gorone viene intercettata, deviata verso l'impianto di produzione dell'energia elettrica ed infine scaricata nel fiume Bisenzio, in modo da utilizzare il salto per produrre energia facendo girare la turbina. L'acqua sfruttata è quindi quella del Gorone - non l'acqua del fiume Bisenzio (questo è un punto fondamentale) che viene immediatamente intercettata, sottratta e scaricata nel Bisenzio senza rimandarla nel sistema delle gore. Togliere l acqua al Gorone a beneficio della centrale proposta da H2E, oltre a creare un rischioso pregiudizio igienico per il funzionamento delle fogne della Città, vorrebbe dire anche impedire il recupero, a singoli cittadini e alla comunità di Prato nel suo insieme, di questa mirabile opera, testimonianza dell antico ingegno della nostra gente e potenziale fonte di sviluppo turistico economicamente significativo; l acqua del Gorone è infatti quella che arriva alle Cascine di Tavola e fino all Ombrone, dietro la Villa medicea di Poggio a Caiano. 4- Impatto sul giardino pubblico LE DIMENSIONI DELLO SCAVO RENDONO EVIDENTE L ENTITA DELL INTERVENTO, SPROPORZIONATO RISPETTO ALL AREA DI GRANDE VALORE PAESAGGISTICO- CULTURALE IN CUI INSISTE. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di locali in cemento armato per la quale sono previste notevoli movimentazioni di terra (cica 3.400 mc) che appaiono del tutto sproporzionate rispetto al valore paesaggistico del luogo. Per la movimentazione ed il trasporto della terra sarebbero necessari centinaia di viaggi di autocarri che attraverserebbero un parco pubblico e strade a bassissimo scorrimento di traffico in S. Lucia (in particolare Via del Guado). DICEMBRE 2012 3
5- Impatti attesi durante la fase di cantiere NEL PROGETTO MANCA LA DEFINIZIONE DELLE MODALITA OPERATIVE PREVISTE IN CANTIERE, LA DEFINIZIONE DEL QUADRO EMISSIVO DELLE POLVERI DERIVANTI DAI MOVIMENTI E DAL TRASPORTO DELLA TERRA E DEI GAS DI SCARICO DEI MEZZI, L INDIVIDUAZIONE DEI RECETTORI. Una valutazione corretta di impatto non può prescindere, a maggior ragione trattandosi di un area residenziale, da una valutazione delle emissioni di polveri e inquinanti in genere, derivanti dalla fase di cantiere dell opera. 6- Concessione e ripristino dello stato dei luoghi al suo termine, ovvero in caso di fallimento L OPERA UNA VOLTA REALIZZATA RISULTA DIFFICILMENTE CLASSIFICABILE COME SOSTENIBILE. In termini assoluti la dimensione di un intervento non è un problema, lo diviene nel momento in cui la si relaziona al contesto in cui sorge. I temi della sostenibilità ambientale non si riferiscono esclusivamente alla produzione di energia dalle fonti rinnovabili, a cui siamo tutti favorevoli, ma ci sono anche la reversibilità dell intervento ed il basso impatto sui luoghi: la centrale idroelettrica al Cavalciotto andrebbe a modificare in modo permanente ed irreversibile un luogo estremamente importante da molteplici punti di vista. Non sono inoltre indicate nel progetto garanzie e modalità per il ripristino alla scadenza dei 25 anni di concessione comunale o in caso di fallimento della ditta H2E. 7- Concessione E stato concesso per 25 anni alla ditta H2E dal Comune di Prato il diritto di superficie, contro compenso complessivo di 100.000 euro; implicitamente però è stata data la possibilità di utilizzare, per fini privati, una parte del Cavalciotto e delle gore, che sono un sistema complesso finalizzato alla pubblica utilità. Non sembrano pertinenti i sistemi di valutazione adottati per il compenso pattuito, in quanto in realtà H2E non utilizza la superficie del terreno in oggetto, ma prevede di realizzare un vero e proprio edificio, anche se parzialmente interrato. 8- Progetto ad alternativa zero Il progetto della centrale idroelettrica a pochi metri dal Cavalciotto viene definito come una opzione di localizzazione ad alternativa zero. In una Valutazione di Impatto Ambientale, il proponente DICEMBRE 2012 4
dovrebbe dimostrare di aver valutato almeno 2-3 ipotesi alternative, attraverso lo sviluppo, per ciascuna ipotesi, di un progetto che dovrebbe essere corredato da grafici nei quali si prende in esame una localizzazione diversa, della quale si analizzano le quantità dimensionali, localizzative, di portata e salto dell'acqua, costi e ricavi, etc. Si richiede pertanto che vengano valutate altre ipotesi localizzative lungo il corso del fiume Bisenzio secondo un approfondita analisi dei costi-benefici per l ambiente ed i cittadini. Prato 15/12/2012 DICEMBRE 2012 5