POLIZIOTTI FORESTALI GUARDIE CARCERARIE E VIGILI DEL FUOCO SCENDONO IN PIAZZA CONTRO LA CASTA SANGUISUGA



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CONSORZIO STABILE CONSORZIO STABILE SERVIZI INTEGRATI Anno I n. 132 - Giovedì 14 agosto 2014 - euro 0 NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO SERVIZI INTEGRATI QUOTIDIANO ONLINE EDITORE: SOC. COOP. COMUNICA - DIRETTORE RESPONSABILE: CARMINE ALBORETTI redazione@lavocesociale.it CI STATE TOGLIENDO IL SANGUE, NOI PREFERIAMO DONARLO AI CITTADINI : SAP (POLIZIA DI STATO), SAPPE (POLIZIA PENITENZIARIA), SAPAF (CORPO FORESTALE) E CONAPO (VIGILI DEL FUOCO) SARANNO A MONTECITORIO IL 27 AGOSTO PROSSIMO PER MANIFESTARE CONTRO LA POLITICA MIOPE POLIZIOTTI FORESTALI GUARDIE CARCERARIE E VIGILI DEL FUOCO SCENDONO IN PIAZZA CONTRO LA CASTA SANGUISUGA a pagina 3 AI NOSTRI LETTORI Il giornale in formato Pdf sarà di nuovo disponibile a partire da lunedì 18 agosto. La redazione de La Voce sociale approfitta dell occasione per augurare alle gentili lettrici ed ai lettori di trascorrere un sereno e rilassante Ferragosto in attesa della ripresa di tutte le attività.

2 Obiettivo su... Sicurezza, sindacati contro la casta sanguisuga Sap, Sappe, Sapaf e Conapo: Ci state togliendo il sangue, lo doniamo ai cittadini Appuntamento il 27 agosto in piazza Montecitorio per cercare di far ragionare gli inquilini dei Palazzi romani Ci state togliendo il sangue, allora noi preferiamo donarlo ai cittadini. È questo lo slogan della clamorosa protesta che i sindacati autonomi del comparto sicurezza e soccorso pubblico Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale) e Conapo (Vigili del Fuoco) metteranno in piazza a Roma il prossimo 27 agosto. A Montecitorio, inoltre, fino al 10 settembre ci sarà un presidio permanente. "Centinaia e centinaia di poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco - sostengono in una nota le segreterie nazionali delle 4 organizzazioni riunite nella consulta sicurezza - si ritroveranno in piazza del Popolo, a Roma, assieme ad un'autoemoteca che effettuerà prelievi di sangue. I nostri iscritti aderiranno in massa per dare un segnale forte a questo Governo che ha La Voce Sociale continuato a tagliare sulla sicurezza come i precedenti Esecutivi e che sta perdendo l'opportunità storica di riformare l'apparato della sicurezza, riducendo e unificando le forze di polizia e accorpando ove possibile le elefantiache strutture dipartimentali del Ministero dell'interno." Sap, Sappe, Sapaf e Conapo, che rappresentano circa 43.000 divise iscritte e che costituiscono la maggiore organizzazione di rappresentanza del comparto sicurezza, annunciano la presenza in piazza della Fondazione Franco Sensi con la presidentessa Rossella Sensi, con al suo fianco il comico e attore Enzo Salvi in qualità di testimonial. A sostegno dell'iniziativa anche l'advps, l'associazione Donatori e Volontari Personale Polizia di Stato. "La giornata del 27 agosto - spiegano i segretari generali dei 4 sindacati automomi, Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi - sarà un momento di confronto anche con i cittadini, che come noi potranno donare il sangue. Spiegheremo alla gente le ragioni di una protesta che non è legata soltanto a rivendicazioni stipendiali, anche se le nostre retribuzioni sono al palo da 5 anni e il tetto salariale ci penalizza in misura maggiore rispetto al pubblico impiego. Alla gente spiegheremo che senza una riforma della sicurezza ci sarà sempre meno sicurezza, che le donne e gli uomini in divisa stanno dando il sangue a uno Stato che non li merita e non li rispetta, che non ci permette di tutelare al meglio troppo i cittadini e che troppo spesso si ricorda dei suoi servitori solo giovedì 14 agosto 2014 quando muoiono da eroi in servizio. Noi non ce la facciamo più". I sindacati autonomi della Consulta Sicurezza annunciano anche un presidio permanente davanti a Montecitorio che si protrarrà fino al 10 settembre. In piazza il 27 agosto ci sarà, inoltre, la banda musicale dell'anppe, l'associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, che allieterà la giornata di mobilitazione con un accattivante repertorio di marce e brani conosciuti.

3 Obiettivo su... Allarme Bce: senza riforme strutturali ripresa a rischio La Banca centrale bacchetta i Paesi dell eurozona e annuncia misure extra anti-deflazione Oltre all Italia va male la crescita anche in Francia e addirittura nella locomotiva Germania La Voce Sociale La Banca centrale europea lancia l'allarme: senza riforme strutturali la ripresa dell'eurozona - in ogni caso "moderata e disomogenea" è a rischio. Insomma, i governi sono avvisati. Nel bollettino mensile, la Bce spiega che "in prospettiva, la domanda interna dovrebbe essere sostenuta da una serie di fattori, fra cui l'orientamento accomodante della politica monetaria e i miglioramenti in atto nelle condizioni finanziarie. Inoltre i progressi compiuti sul fronte del risanamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali, nonché gli incrementi del reddito disponibile reale dovrebbero fornire un contributo positivo alla crescita economica. La domanda di esportazioni dovrebbe peraltro beneficiare della ripresa mondiale attualmente in corso". Sul fronte della scarsa domanda interna "il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato". L'Eurotower ricorda che "le aspettative di inflazione a medio-lungo termine per l'area continuano a essere saldamente ancorate in linea con l'obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al due per cento. Le misure di politica monetaria decise agli inizi di giugno hanno determinato un allentamento dell'orientamento di politica monetaria, che risulta coerente con le indicazioni prospettiche (forward guidance) del Consiglio direttivo e riflette in modo adeguato le prospettive economiche dell'area dell'euro, nonché le differenze tra le principali economie avanzate in termini di ciclo di politica monetaria". In generale, nonostante "qualche ulteriore segnale di miglioramento" nei mercati del lavoro, "la disoccupazione resta elevata" nell'eurozona e "la capacità produttiva inutilizzata permane nel complesso notevole". "I rischi per le prospettive economiche dell'eurozona restano orientati al ribasso", aggiunge la Bce, indicando tra i rischi la situazione geopolitica, gli andamenti nei paesi emergenti e nei mercati finanziari ma anche "riforme strutturali insufficienti nei Paesi dell'area nonché a una domanda interna inferiore alle attese". Ecco perché l'eurotower chiede ai Paesi della zona euro più sforzi per le riforme e conti in ordine per "ridurre gli elevati rapporti debito-pil". Sul fronte delle finanze pubbliche, "in anni recenti un complessivo risanamento ha contribuito alla riduzione degli squilibri di bilancio - si legge nel bollettino della Bce - Importanti riforme strutturali hanno potenziato la competitività e la capacità di aggiustamento dei mercati nazionali del lavoro e dei beni e servizi. È ora necessario che questi sforzi acquisiscano slancio per incrementare il potenziale di crescita dell'area dell'euro". Per l'eurotower, "le riforme strutturali dovrebbero mirare innanzitutto a promuovere gli investimenti privati e la creazione di posti di lavoro. Al fine di ripristinare finanze pubbliche sane, i paesi dell'area dell'euro dovrebbero procedere in linea con il Patto di stabilità e crescita senza vanificare i progressi conseguiti nel riequilibrio dei conti pubblici. Il risanamento di bilancio va impostato in modo da favorire l'espansione economica. La piena e coerente applicazione dell'attuale quadro di sorveglianza macroeconomica e dei conti pubblici dell'area dell'euro è indispensabile per ridurre gli elevati rapporti debito-pil, aumentare la crescita potenziale e rafforzare la capacità di tenuta dell'area agli shock". MALE ANCHE GERMANIA E FRANCIA Dopo la recessione italiana certificata dall'istat nei giorni scorsi, arrivano altre brutte notizie dall'eurozona. Infatti la Francia è ferma e la Germania in calo, per la prima volta dal 2013. Nello specifico, il pil tedesco si contrae oltre le attese nel secondo trimestre dell'anno, a -0,2%, dopo +0,7% del trimestre precedente. Lo rileva l'ufficio di statistica Destatis nei dati preliminari. Si tratta del primo calo dal 2013. Gli economisti prevedevano -0,1%. Tuttavia, spiega l'istituto di statistica, "una delle ragioni è stata probabilmente il giovedì 14 agosto 2014 clima estremamente mite che ha portato ad alti tassi di crescita all'inizio dell'anno. Secondo i calcoli più recenti, l'economia tedesca era cresciuta dello 0,7% nel primo trimestre del 2014 e nell'ultimo trimestre 2013 era salita dello 0,4% congiunturale". L'economia tedesca ha perso spinta anche rispetto allo scorso anno, continuando tuttavia a crescere. Nel secondo trimestre il Pil è salito dello 0,8% (+1,2% corretto per gli effetti di calendario) rispetto al secondo trimestre 2013. Anche questo dato è inferiore alle attese. In Francia invece il Pil è fermo nel secondo trimestre dell'anno rispetto al trimestre precedente. Lo rileva l'istituto di statistica francese, Insee. Gli economisti prevedevano un leggero rialzo dello 0,1%. Il ministro dell'economia francese Michel Sapin ha ammesso che il pil francese dovrebbe fermarsi allo 0,5% quest'anno e per il 2015 non prevede "cifre superiori all'1%". Una revisione al ribasso sulla crescita che inevitabilmente inciderà sul deficit. Secondo quanto riporta 'Le Monde' per il ministro, la revisione del pil comporterà un "deficit pubblico superiore al 4% del Pil nel 2014", contro la previsione iniziale del 3,8%. Alla luce di questo andamento verrà compromesso anche l'obiettivo di riportare il disavanzo sotto il tetto del 3% nel 2015. Sapin ha quindi rivolto un appello all'ue affinché allenti il rigore sui conti, adattando il ritmo del taglio del deficit alla congiuntura economica. Appello della Francia anche alla Bce perché adotti tutte le misure possibili contro lo spettro della deflazione. SI ALLENTA LA STRETTA DEL CREDITO In un quadro preoccupante arriva però una buona notizia, si allenta infatti la stretta creditizia nell'area euro per i prestiti a famiglie e imprese. Nel secondo trimestre dell'anno le banche dell'area dell'euro hanno segnalato un allentamento netto dei criteri di concessione del credito applicati ai prestiti a favore sia delle imprese sia delle famiglie'', anche se i criteri di fido rimangono ancora ''relativamente restrittivi''. Circa i prestiti alle imprese, l'indagine rivela che per la prima volta dal secondo trimestre del 2007, nel secondo trimestre di quest'anno le banche dell'area dell'euro hanno riportato un allentamento netto dei criteri di concessione dei prestiti alle imprese (-3 per cento, rispetto all'1 per cento del trimestre precedente). ad. sp.

5 Lettere... La Voce Sociale giovedì 14 agosto 2014 A Eboli tutti pazzi per il cinema gastronomico Con Michele Placido al Cilento Outlet Village F I L O S O F I C A M E N TE La gioia di vivere è ancora possibile nei tempi attuali? di Mario di Vito* Trattare di questo argomento, sembra a chi scrive parlare di cose oramai desuete, quanto meno meramente rievocative, oggi lontane certamente dalla generale coscienza, giacchè, nella quotidianità, siamo costretti ad interessarci, invece, di problemi esistenziali divenuti insolvibili, dolorosi, tristi, forieri di mestizia e di afflizione. Cominciamo a dire che la gioia di vivere è un sentimento di piacere, non localizzato ancora dalla scienza in nessuna regione determinata dell organismo, al quale si unisce, poi, normalmente, secondo i dettami della psicologia, la tendenza involontaria di mantenerla e di preservarla, pienamente intatta, nel tempo. Nel linguaggio religioso, questo particolare stato d animo permanente è indicato con il termine di letizia; Dante, infatti, chiama letizia, la gioia dei Beati, quando contemplano Dio, trascendendo ogni dolore, ogni affanno. Il Salmista esorta, infatti, di continuo, il buon cristiano a rallegrarsi e a darsi, come dire, ai più dolci trasporti di gioia. Non è assolutamente vero, dunque, il rimprovero che gli increduli sogliono fare alla nostra confessione cristiana, che ci vorrebbe solo rattristare e proibire ogni specie di gioia e che la pietà e la devozione non sono altro in sostanza che un parossismo di melanconia e che il cristiano stesso debba essere il più infelice degli uomini. I filosofi di tutti i tempi definirono la gioia di vivere variamente, in perfetta coerenza con i loro sistemi speculativi; così, ad esempio, hanno sviluppato il loro pensiero in proposito Spinoza, Cartesio, Locke, Galluppi, ma oggi per persuadere il gentile Lettore, attento e scrupoloso, che non si sta discorrendo di notiziette, fatue e vacue, conviene forse fare una riflessione apposita, che tiene conto appunto delle odierne vicende storiche. È vero, la gioia di vivere è una passione, che nasce, quando l oggetto amato è riguardato come presente, quando, invece, è riguardato come possibile nel futuro, ci si accorge che di essa si ha solo una speranzosa allegrezza, che, poi, non verificatasi, si trasforma istantaneamente in una vera, profonda e malinconica tristezza....e opinioni Solo il filosofo dei tempi recenti Enrico Bergson ci può forse meglio illuminarci: dice il Nostro che la gioia di vivere si estende sempre a tutta la nostra coscienza per non restare così un mero fatto psicologico isolato. Assume un consistente valore, quando appunto riuscirà ad occupare non più un angolo sparuto dell animo, ma l intera nostra intimità. Diciamo, però, con immediatezza d intervento intellettuale, che la gioia di vivere, nel suo grado più basso, per così dire iniziale, somiglia piuttosto solo ad un aspirazione orientativa del nostro stato d animo e di coscienza verso l avvenire, ma non ad una certezza da conservare con soddisfazione nella nostra interiorità. Perché la gioia di vivere possa diminuire di consistenza in siffatta dura pesantezza d intendimento ed assurgere, poi, con maggiore rapidità e con tutto il patrimonio delle proprie idee e pure delle proprie sensazioni, alla dignità, vera e propria, di sentita consapevolezza di vivere un'esistenza più allegra, più serena, è indispensabile che le attrazioni funeste di puro egoismo e di ineffabile indifferenza per le sciagure degli altri e soprattutto di insulsa cupidigia di potere o di sfrenata bramosia di continui arricchimenti, nonché i ricordi non allietanti di passate, sgradevoli esperienze si allontanino definitivamente dalla nostra vita, perché possiamo solo così aprire una strada più sicura alla vera gioia. Solo verificandosi queste fattive circostanze, la nostra coscienza potrà acquistare la duratura capacità di desiderare concretamente allegria e gioia di vivere, nel corso della propria esistenza. Come si evince da questo ragionamento, espresso nella maniera più semplice possibile e perché questo nostro innato sentimento di gioia di vivere possa vieppiù consolidarsi e non continuare più ad essere quello che è stato sempre nella storia della nostra gente solo una vezzosa chimera, ma finalmente un applaudita e folgorante realtà, si può affermare, con molta umiltà, che, solo oggi più che mai, ci si può cimentare a ritenere possibile quest'intima speranza, perché, come si proclama ripetutamente, noi tutti indistintamente operiamo oggi in un novello e rinnovato clima di effettiva democrazia, nella quale possiamo, tramite apposite procedure, felicemente partecipare, con diretta e personale responsabilità, alla costruzione del Bene Comune. Le previsioni sono, davvero, lusinghiere! *già dirigente generale della Polizia di Stato, scrittore e saggista Si terrà fino al 17 agosto, con la partecipazione di Michele Placido, presso il Cilento Outlet Village di Eboli (Salerno) la terza edizione di Cinecibo, il festival del cinema gastronomico, dopo il sorprendente successo ottenuto nelle prime due edizioni la cui ultima si e' tenuta a Castellabate con una giuria della sezione cortometraggi presieduta da Alessandro Siani e con ospiti quali Francesca Inaudi, Donatella Finocchiaro, Sergio Assisi, Roberto Farnesi, Simona Izzo, Ricky Tognazzi. ''È una edizione sicuramente diversa dalle due precedenti - tiene a precisare l'ideatore e organizzatore Donato Ciociola - senza sfide culinarie e con una minima presenza di ospiti, a causa della assenza di contributi pubblici a sostegno di un progetto che, vista la credibilità raggiunta a livello nazionale, meriterebbe una considerazione maggiore di molti dei soliti eventi raccomandati politicamente. Questo non mi impedisce comunque di ringraziare chi, come il sindaco di Castellabate Costabile Spinelli e il suo vice Teresa Maiuri, ha creduto in Cinecibo e ha fatto si che la Provincia di Salerno ed il Parco Nazionale del Cilento finanziassero la sua seconda edizione, che penso rimarrà una delle più riuscite della sua ancora breve storia. Nonostante l'esiguità di risorse di quest'anno - continua Ciociola - abbiamo messo su, grazie alla disponibilità del Cilento Outlet Village e delle organizzazioni produttive Alma Seges e Terra Orti, una rassegna di qualità con quatto serate di proiezioni che saranno concluse domenica con la premiazione dei vincitori da parte del nostro presidente onorario Michele Placido, che sin dalla prima edizione ha creduto in questa scommessa e continua a starci vicino nonostante le difficoltà''. Questa rassegna estiva è solo una parte del progetto Cinecibo, che si snoda durante tutto l'arco dell'anno, toccando i più importanti festival del cinema nazionali ed esteri. Nel Cinecibo Tour infatti viene assegnato il Premio Cinecibo, un riconoscimento per la o le sequenze clou, dedicate al mangiare, alla tavola, al cibo in generale, contenute nei film o cortometraggi. Tra le sue molte tappe vale la pena ricordare quella del festival di Berlino dello scorso anno, durante la quale fu premiato Giuseppe Tornatore, mentre nel Cinecibo Tour di quest'anno il premio e' andato, tra gli altri, a Carlo Verdone, Ferzan Ozpetec e Luca Argentero. Grande successo ha anche riscosso il terzo elemento del progetto, Cinecibo Award, definito come gli Oscar del Cinema gastronomico, che si tiene ogni mese di dicembre a Roma nel prestigioso Hotel d'inghilterra di Via Condotti. Nell'edizione 2013 il presidente onorario Michele Placido ha premiato i film Stai lontana da me di Alessio Maria Federici con Enrico Brignano e Ambra Angiolini per la sezione rivelazione, mentre per la sezione conferme il premio è andato al film L'ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi con Elio Germano, Ricky Memphis, Alessandra Mastronardi e Maurizio Battista. La serata di Cinecibo Award 2014 sara' anche l'occasione per consacrare una nuova iniziativa diretta al pubblico dei cinefili partita in questi giorni. Si tratta di un concorso per assegnare nell'anno 2014 un premio del valore commerciale di tremila euro dedicato a chi vota la migliore scena di un film italiano, uscito nelle sale dal 1 gennaio al 31 novembre 2014, che contenga un rapporto con il cibo, qualunque esso sia dal comico al drammatico, dall'artistico al curioso. Ulteriori informazioni sul reperibili sito www.cinecibo.it e sulla pagina facebook. In programmazione Sole a catinelle. Regia di Gennaro Nunziante; con Checco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs, Ruben Aprea; Tutta colpa di Freud. Regia di Paolo Genovese; con Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni; Sotto una buona stella. Regia di Carlo Verdone; con Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy, Eleonora Sergio; Domenica 17 Agosto Amici come noi. Regia di Enrico Lando; con Pio e Amedeo, Alessandra Mastronardi, Massimo Popolizio.