anno 2012 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Introduzione dell art.104/bis nel Regolamento Edilizio Comunale VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. n.



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COMUNE DI TRISSINO Introduzione dell art.104/bis nel Regolamento Edilizio Comunale VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. n. 01/12 - l.r. 61/85, comma 4 art.50; - l. n. 133 06/08/08, art. 58 commi 1 e 2; - l.r. n. 11 16/02/10, art. 48 PROVINCIA DI VICENZA -------------------------------- anno 2012 VARIANTE GENERALE DI P.R.G. ADOTTATA CON DELIBERA DEL C.C. n.25 del 17/07/2002 APPROVATA CON DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE n.1352 del 07/05/2004 ai sensi dell art.45 della L.R.61/85 RELAZIONE ILLUSTRATIVA APPROVATA CON DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE n.1167 del 18/03/2005 ai sensi dell art.46 della L.R.61/85 Ufficio Tecnico Comunale Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio 36070 Trissino, Piazza XXV Aprile, tel. 0445/499373 - fax 0445/499312 e-mail: edilizia.privata@comune.trissino.vi.it

COMUNE DI TRISSINO Provincia di Vicenza al P.R.G. n. 1/2012 comune di trissino provincia di vicenza servizi tecnici pianificazione e sviluppo del territorio piazza XXV aprile 9 36070 trissino (VI) c.f. e p.iva 00176730240 tel. 0445.499 373 fax 0445.499 304 e-mail edilizia.privata@comune.trissino.vi.it home page www.comune.trissino.vi.it COMUNE DI TRISSINO (VI) Variante parziale al P.R.G. n. 1/2012 ai sensi dell'art. 50, della L.R. n. 61/'85 e s.m.i. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. Introduzione Il Comune di Trissino è dotato di Piano Regolatore Generale approvato da ultimo con deliberazioni di Giunta Regionale n.1352 del 07/05/2004 e n.1167 del 18/03/2005, successivamente modificato. Il piano approvato contempla la suddivisione del territorio comunale nelle varie Z.T.O. ai sensi del D.M. 2/4/ 68 e della vigente normativa; ne determina conseguentemente le funzioni insediabili. La Legge del 7 dicembre 2000 n.838, prevede che la sede delle associazioni di promozione sociale sono compatibili con tutte le destinazioni d uso omogenee previste proprio dal D.M. 2/4/ 68, indipendentemente dalla destinazione urbanistica, senza però tener conto dei parametri igienico-sanitari, della sicurezza degli ambienti, dell accessibilità dell area, della dotazione di standard a parcheggio e, trattandosi di luoghi dove si verifica una concentrazione di persone, della sorvegliabilità dei locali. Occorre pertanto introdurre nel Regolamento Edilizio Comunale norme atte a garantire la sicurezza di chi accede a tali ambienti, la salubrità degli stessi oltre a verificare la dotazione di servizi e standard della zona onde evitare le prevedibili ricadute sull intorno urbanizzato. Pag. n 2

COMUNE DI TRISSINO Provincia di Vicenza al P.R.G. n. 1/2012 Con la presente variante si intende pertanto introdurre nel vigente PRG alcune norme che, senza in alcun modo limitare o snaturare le previsioni della Legge Statale di cui sopra, garantiscano l idoneità degli ambienti, ma anche il livello di servizio a chi abita o utilizza il contesto urbanizzato circostante. La variazione introdotta nel Regolamento Edilizio con la presente variante, fermi restando i principi informatori del Piano, riguardano esclusivamente la necessità rispettare le norme igienico sanitarie e di sicurezza per gli ambienti, ivi compresa l accessibilità a persone con ridotte capacità motorie; di garantire, a fronte di un diverso carico urbanistico dell area, una dotazione di standard a parcheggio adeguata previa verifica dell accessibilità con riferimento al sistema infrastrutturale stradale dell area. In particolare l insediamento di tali associazioni, in locali diversi da quelli all uopo individuati nello strumento di pianificazione territoriale comunale dovranno rispettare: - le norme igienico-sanitarie, contenute nel TULLSS e nel vigente Regolamento Edilizio, con riferimento all altezza minima e al rapporto di illuminazione ed areazione degli ambienti e la dotazione di servizi igienici, ivi compreso l allacciamento ai pubblici servizi di fognatura e acquedotto in conformità al vigente Regolamento; - le norme di sicurezza e sulla prevenzione incendi; - le norme sull accessibilità degli ambienti; - lo standard a parcheggio nella misura di mq.1/mq s.l.p.; - le norme sulla realizzazione degli impianti e la certificazione energetica degli edifici; - le norme sulla sovergliabilità dei locali; - le norme sull impatto acustico. Per le situazioni esistenti alla data di entrata in vigore della presente variante si prevede l obbligo di adeguamento nel termine di un anno. Ai fini della destinazione d uso dei locali ai sensi del T.U.E. approvato con DPR 380/2001 e s.m.i., si prevede: - la destinazione d uso assimilabile è quella direzionale; - l insediamento dell associazione comporta la necessaria introduzione della destinazione d uso, (salvo che gli ambienti non siano già in possesso de certificato di agibilità per tale destinazione d uso); - la modifica della destinazione d uso è soggetta a contributo ai sensi degli artt.16 e seguenti del TUE; - dovrà essere rilasciato nuovo certificato di agibilità. Pag. n 3

COMUNE DI TRISSINO Provincia di Vicenza al P.R.G. n. 1/2012 2. La Variante parziale n.1/2012 2.1 Premessa A seguito delle valutazioni come sopra richiamate, si è pertanto resa necessaria la variante più avanti dettagliatamente descritta. La variante viene attuata ai sensi dell art.50 comma 4^ lettera l) della L.R.V. n.61/85 e s.m.i., per effetto della L.R.V. 9 gennaio 2012, n. 2 che ha prorogato al 31 dicembre 2012 la possibilità di adottare varianti allo strumento urbanistico generale in deroga al divieto di cui all articolo 48, comma 1, della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11. 2.2 I contenuti della Variante La variante non prevede alcuna modifica alla cartografia o l individuazione di nuove zone, non incide sui parametri urbanistici, ma prevede la sola modifica del Regolamento Edilizio, ed in particolare l introduzione dell art.104/bis come di seguito riportato. La variante introduce modifiche al regolamento edilizio, che non comportano modifica degli indici di edificabilità, delle definizioni e delle modalità di calcolo degli indici e dei parametri urbanistici, nonché delle destinazioni d'uso e delle modalità di attuazione, infatti definisce esclusivamente le modalità attuative con riferimento alla citata Legge 7 dicembre 2000 n.838. Si riporta di seguito il dettaglio della modifica normativa introdotta. Pag. n 4

3. Le modifiche al PRG 3.1 La modifica normativa Si prevede l introduzione dell art.104/bis nel Regolamento Edilizio del vigente PRG come di seguito riportato: Art. 104/bis - CIRCOLI PRIVATI, SALE CONFERENZE E/O CONVEGNI E CENTRI CULTURALI 1. Campo di applicazione a) Le presenti disposizioni concernono gli immobili ove insediare luoghi di ritrovo quali circoli privati, sale conferenze e/o convegni e centri culturali, così come definiti dalla Legge 7 dicembre 2000 n.838 il cui affollamento sia superiore alle 60 persone. b) Sono esclusi dal campo di applicazione del presente regolamento gli immobili di proprietà e/o in uso allo Stato, alla Regione, alla Provincia, al Comune, all ULSS; inoltre sono esclusi gli immobili vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004. 2. Affollamento massimo L affollamento massimo è calcolato in base alle superfici utili effettivamente oggetto di utilizzo. Nei locali utili, esclusi gli accessori quali servizi igienici, corridoi, ripostigli, disimpegni, dovrà essere garantita una densità massima di affollamento di 0,7 persone per metro quadrato. E obbligatorio esporre in zona ben visibile apposita indicazione dell affollamento massimo consentito. Se viene superato il limite di affollamento, si applicano le sanzioni amministrative di cui all art.7-bis del Decreto Legislativo 267/2000 e la sospensione temporanea dell attività per una durata di 90 giorni. Qualora in ragione di particolari esigenze di ordine tecnico o funzionale, l affollamento previsto fosse diverso rispetto a quello determinato dall ufficio tecnico, potrà essere avanzata motivata richiesta di deroga alla Giunta Comunale. 3. Prevenzione incendi I locali di cui sopra, allo scopo di garantire adeguata prevenzione incendi ed allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e dei beni, sono assimilabili ai locali di cui all'art. 1, lettera (d) del D.M.19 agosto 1996. 4. Sorvegliabilità dei locali Dovrà essere rispettato il requisito della sorvegliabilità dei locali di cui al D.M. 17 dicembre 1992, n. 564. 5. Requisiti tecnici dei locali a) Agibilità dei locali I locali devono essere in possesso del certificato di agibilità. b) Altezze dei locali L altezza utile interna di tutti i locali deve essere di almeno ml. 3,00. Pag. n 5

c) Superfici finestrate La superficie finestrata apribile di ogni singolo locale, esclusi porte e portoni, deve corrispondere ad almeno: 1/8 della superficie di calpestio, per locali con superficie in pianta sino a 50 mq; 1/10 della superficie di calpestio, per la parte eccedente; d) Servizi igienici Devono essere ricavati servizi igienici al servizio dei fruitori distinti per sesso con almeno due wc e antiwc con lavabo cadauno oltre ad un servizio attrezzato per persone diversamente abili. La superficie utile dei servizi igienici non può essere inferiore a 15 mq. e allo 0,3 per cento della superficie complessiva dei locali. Ogni locale wc deve essere completamente separato dagli altri e dall'anti-wc e deve avere una superficie utile in pianta di almeno mq 1,50 con lato minimo di almeno m 1,00; le porte di accesso ai servizi igienici devono essere apribili verso l'esterno e devono essere dotate di serratura di emergenza azionabile dall'esterno e indicatore di presenza e, nei casi di ventilazione artificiale, di griglia o fessura nella porzione inferiore alta almeno cm 5. In ciascun vano wc deve essere presente una finestra apribile di superficie pari ad almeno mq 0,40. E' ammessa la ventilazione artificiale, purché l antibagno sia dotato di finestra apribile comunicante con l'esterno o quanto meno di una presa d'aria comunicante con l'esterno, anche tramite condotta. La ventilazione artificiale deve assicurare almeno 5 ricambi/ora se continua e 10 se temporizzata, con durata tale da garantire un ricambio completo ad ogni utilizzo. e) Riscaldamento e certificazione energetica I locali aperti all uso dei fruitori devono essere opportunamente dotati di impianto di riscaldamento e ottenere il certificato di conformità degli impianti ( elettrico e termoidraulico) con il relativo attestato di qualificazione energetica. f) Accessibilità persone diversamente abili Deve essere garantito il requisito di accessibilità di tutti i locali da parte delle persone diversamente abili, secondo quanto previsto dalla Legge 13/89, dal D.M. 236/89 e successive modifiche ed integrazioni. 6. Aree a parcheggio La dotazione minima di parcheggio effettivo, con esclusione della viabilità di accesso e di manovra, con accesso diretto dalla pubblica via, da identificare nell area di pertinenza del fabbricato in cui viene svolta l attività o il servizio deve essere: a) per le strutture in zona territoriale omogenea a carattere residenziale, non inferiore a 0,80 mq/mq della superficie di calpestio, complessiva dei locali (compresi locali accessori e di servizio); b) per le strutture in zona territoriale omogenea diversa dalla residenza, non inferiore a 1,00 mq/mq della superficie di calpestio, complessiva dei locali (compresi locali accessori e di servizio). Non è ammessa in nessun caso la monetizzazione delle aree a parcheggio. 7. Impatto acustico Ove stabilito dal Piano di Zonizzazione Acustica Comunale, è obbligatoria la presentazione della documentazione di previsione di Impatto acustico atta a dimostrare il rispetto dei limiti di legge. All interno dei locali non devono essere superati i limiti massimi di esposizione al rumore fissati dal Decreto Legislativo n. 277/91 per i lavoratori. In ogni caso, le persone presenti Pag. n 6

continuativamente all interno delle strutture, non potranno essere sottoposte ad un livello sonoro superiore a 90 db (A). Per gli edifici in parola, devono essere rispettati i valori minimi di indice di potere fonoisolante fissati dal DPCM 5/12/1997. 8. Disposizioni per i locali esistenti I locali esistenti già destinati a circoli privati, sale conferenze e/o convegni e centri culturali, alla data di entrata in vigore della presente modifica al Regolamento Edilizio, devono essere adeguati alle disposizioni sopra richiamate entro il termine massimo di 12 mesi, ad esclusione dei seguenti commi: 4 a). Sorvegliabilità esterna 5 b). Altezze dei locali 5 e). Per la sola parte riguardante l attestato di qualificazione energetica 6. Aree a parcheggio I requisiti sopra descritti devono essere garantiti da tutti gli immobili destinati ad attività di circoli privati, sale conferenze e/o convegni, e centri culturali non ancora insediati, compresi i procedimenti in corso. Qualora nel termine massimo di 12 mesi non si fosse provveduto all adeguamento degli immobili, si provvederà alla sospensione temporanea di qualunque attività interna ai locali. 10. Compatibilità urbanistica Le eventuali attività collaterali previste dallo statuto costitutivo di circoli privati e centri culturali dovranno essere compatibili con le destinazioni della zona e le destinazioni degli immobili. 11. Sanzioni Ferme restando le sanzioni specifiche previste dalle normative di riferimento per le singole fattispecie, per ogni violazione delle disposizioni di cui sopra si applicano le sanzioni di cui all art. 7 bis del D.Lg. 267/2000. Pag. n 7

4. Elenco elaborati La presente variante parziale al PRG è composta dai seguenti elaborati: a) Relazione illustrativa. b) Testo definitivo Regolamento Edilizio. Pag. n 8

INDICE: 1. INTRODUZIONE...1 2. LA VARIANTE PARZIALE N.1/2009...3 2.1 Premessa...3 2.2 I Contenuti Della Variante... 3 3. Le modifiche al PRG... 4 3.1 La modifica normativa... 4 4. Elenco elaborati...7 Pag. n 9