I Sabati finanziari Parlare di mercati è parlare di noi stessi Scenari di portafoglio - Le scelte di portafoglio in tempi difficili Edoardo Varini Publishing Edoardo Varini Publishing Edoardo Varini Publishing Edoardo Varini Publishing
«Se volete ottenere più della massa, comportatevi diversamente.» John Templeton
Tavola rotonda (10.30 13.00) La scelta di portafoglio è il principale strumento a disposizione dell investitore per fronteggiare il rischio dei mercati e tentare di conseguire il maggior rendimento possibile. Mai come ora si è trattato di un aspetto dell investimento da seguire con la massima cura e preparazione, perché solo conoscendo è possibile effettuare delle scelte ponderate e consapevoli. Moderatore: Ospiti: Claudio Kaufmann, giornalista professionista dal 1983, laurea in Scienze politiche e Master di Economia. Dopo oltre venti anni in quotidiani, radio e televisioni è stato vicedirettore di Borsa & Finanza e di Finanza & Mercati. Attualmente ricopre la carica di Direttore editoriale di ITForum. Alberto Peano, Fabio Arpe, Marco Corazza È curioso come le persone siano inclini a ritenere che operare sui mercati ogni investitore è in realtà un operatore di mercato sia un fatto eminentemente tecnico. Ed è ancor più curioso che se si chiede a queste persone di indicare a quale tecnica si riferiscono, avremo le più diverse risposte, o risposte confuse, o nessuna risposta. Perché intimamente lo avvertiamo tutti che c è qualcosa nel saliscendi dei mercato che non attiene per nulla alla tecnica ma che ha interamente a che vedere con la nostra psicologia. È così dapprincipio, nella stessa motivazione che ci spinge a operare. Perché entriamo nei mercati? Per guadagnare. In questo caso la risposta è chiarissima. Ma di rado lo si fa per vivere accade soltanto ad alcuni solitamente lo si fa nel tentativo di migliorare il proprio tenore di vita. Solitamente lo si fa per tentare la sorte. Ecco il punto: investire, speculare in questo caso non fa differenza alcuna non sono altro che una sfida lanciata alla sorte. L uomo di fronte al proprio destino, un cimento da far tremare i polsi. Ed ecco la scaturigine dell irrazionalità del comportamento mostrato dalla maggior parte di coloro che mettono i loro soldi nel mercato: la paura. Non si dice forse: «Panico sui mercati»? E dove sono questi mercati se non nella nostra psiche? Vi sono persone che hanno condotto la loro vita professionale con un rigore estremo, con una cura e un avvedutezza inappuntabili. Bene, queste stesse persone, spesso, quando affrontano i mercati, lo fanno scriteriatamente, inavvedutamente, quasi cercassero la rovina. Tenere un titolo che ha già perso il 50 per cento: perché? Liquidare l azione in portafoglio quando è in guadagno del 5 per cento e non farlo quando sta precipitando: perché? Perché fingiamo di credere che l andamento della Borsa sia prevedibile in base alle notizie del giorno prima quando abbiamo avuto infinite esperienze di uguali notizie che hanno dato esito opposto? Perché probabilmente tentare la sorte, vederla così da vicino (perché in fondo è vero che sui mercati è possibile risolversi o dannarsi la vita in un giorno; sarebbe sempre da evitare ma, volendo, è possibile) è una cosa che spaventa, che offusca la ragione. Ecco allora perché WEBANK e la Edoardo Varini Publishing hanno ritenuto opportuno proporre al vasto pubblico degli investitori e trader un momento di riflessione sulla natura stessa dell operare sui mercati. Gli ospiti di queste giornate non si limiteranno a fornirvi analisi o suggerimenti o indicazioni operative, ma sapranno farvi riflettere su quanto sottende il vostro agire nell allocare e gestire il vostro denaro sui mercati, su come a volte la verità che andiamo cercando in questa o quella notizia giaccia nel più profondo del nostro animo.
Fabio Arpe Banchiere di lungo corso, ha fondato ben 4 fra banche e Sim di cui è stato ad e dg. Le sue aree di competenza sono il capital market, l investment banking e l asset management. Consigli di lettura Il cigno nero, di Nassim Nicholas Taleb
Marco Corazza Consigli di lettura Marco Corazza si è laureato in Economia e Commercio presso l Università Ca Foscari di Venezia ed ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Matematica per l Analisi dei Mercati Finanziari presso l Università di Brescia. Attualmente è professore associato presso il Dipartimento di Economia dell Università Ca Foscari di Venezia. Fra i suoi principali interessi di ricerca vi sono la finanza quantitativa, le metodologie computazionali bioispirate ed i metodi multicriteriali per il supporto alle decisioni. Ha partecipato a progetti di ricerca nazionali e internazionali. I risultati delle sue ricerche sono apparsi in oltre un centinaio di pubblicazioni di rilevanza nazionale ed internazionale. Tra le letture non-di-lavoro che sto facendo, due mi sembra che potrebbero interessare: Di Guala, Filosofia dell economia (Il Mulino, 2006): si tratta di un esposizione non particolarmente tecnica di come si deve/dovrebbero sviluppare ragionamenti nell ambito delle discipline socio-economiche (in economia non si può ragionare come nell ambito delle hard sciences); Di Nielsen, Le nuove vie della scoperta scientifica. Come l intelligenza collettiva sta cambiando la scienza (Einaudi, 2012): si tratta di un saggio, mi pare piacevole, in cui l autore, un pioniere dell informazione e della computazione quantistica, spiega l impatto della rete sull intelligenza collettiva al fine di affrontare problemi scientifici altrimenti difficilmente risolvibili. Parallelamente all attività accademica, svolge attività consulenziali.
Alberto Peano Consigli di lettura Fondatore di TradingAround. Laureato in Economia e commercio all Università Cattolica di Milano, è hedge strategy consulting e trader professionista. È stato cofondatore di una delle prime società di consulenza finanziaria indipendente nel 1999. The Inner Athlet di Dan Millman Stillpoint, 1994, in inglese MindSet John Naisbitt Etas Libri, 2008, in italiano Vanta collaborazioni con primari hedge fund internazionali e società di asset management per la parte di analisi quantitativa e trading. Affianca alle attività di trader e di consulenza quella di sviluppatore di trading system, di sistemi di gestione del rischio e di money management. Autore del volume Trading con Excel: modelli e strategie di investimento. Relatore a numerosi convegni, è ospite a trasmissioni televisive finanziarie (Class-CNBC) e docente per corsi tenuti presso primarie istituzioni finanziarie e broker. Il confessionale dell investitore (14.00 16.30)
Con Giulio Baresani Varini Interviene Massimo Bertani Perché si ostentano con maggiore facilità i successi rispetto alle sconfitte? Forse perché l intensità del dolore di una perdita è maggiore rispetto alla intensità della gioia di una vincita? Forse. Resta il fatto che questi comportamenti attivano una rimozione del negativo che non ci consente di comprendere le motivazioni dei nostri insuccessi. Non sarebbe molto meglio lavare i nostri peccati in pubblico, riconoscere la radice dell errore e cercare di non sbagliare in futuro? Questa è l idea che guida l iniziativa de Il confessionale dell investitore, sorta di psicodramma nel quale il professionista della gestione, confessa i suoi errori e invita il pubblico a fare altrettanto. E, così come la confessione coglie il suo effetto di redenzione nella penitenza, alla dichiarazione dell errore, farà seguito l individuazione delle sue cause. Avremo modo di scoprire che il male, come naturale conformazione al peccare, è dentro di noi connaturato al nostro modo di percepire la realtà, di connettere cause ed effetti e di assumere decisioni avventate. Note a margine del primo Sabato finanziario Come si sta dopo la confessione? Bene. Proprio bene non c è che dire. Sono contento che i partecipanti abbiano gradito il ribaltamento dell impostazione consueta dell incontro con il gestore. Che l errore non sia una prerogativa dei non addetti ai lavori è cosa risaputa. Il fatto che un gestore denunci pubblicamente e si confronti con il pubblico sui suoi errori recenti e meno recenti è cosa meno riscontrabile. Con soddisfazione ho osservato che questo approccio, che scardina il principio di autoreferenzialità e l irrigidimento da posizione, favorisce l intervento dei partecipanti e il dibattito a guardia bassa in un clima disteso. La formula dell intervista guidata ha favorito la mia concentrazione nel rimanere all interno dell impostazione (solo due volte Bertani mi ha richiamato all ordine: «Siamo interessati ai tuoi errori non ai tuoi successi...») e soprattutto ha evitato fastidiose divagazioni. Io e Bertani siamo rimasti positivamente colpiti sia dalla presenza di pubblico registrata (in un sabato pomeriggio con sole primaverile, in periodo da settimana bianca e con il Carnevale ambrosiano che impazzava) sia dalla preparazione e dalla competenza esternata dallo stesso. Non ci rimane quindi che ringraziare WEBANK e Varini Publishing e confermare l appuntamento per sabato 24 marzo: nuovi sublimi errori ci attendono, perché, come recita il motto della nostra iniziativa «Errare è umano, perseverare lo è ancora di più». Arrivederci! Giulio Baresani Varini
Consigli di lettura Il valore dell anche Mia sorella Camilla, con quattro romanzi pubblicati, è la letterata di famiglia. Io, e questo è meglio che non si sappia tanto in giro, ne ho letti solo due: il romanzo è un genere che non mi appassiona molto. Giulio Baresani Varini Già amministratore delegato di sim ed sgr, direttore investimenti e opinionista sui mercati finanziari presso televisioni e radio, è riconosciuto dal pubblico per lo stile pratico ed efficace. Leggo e ascolto, con interesse e con una buona dose di bulimica voracità, tutto ciò che è connesso con il mio lavoro: stampa specializzata, report, analisi, interviste, conferenze... Pur trattando di economia, di finanza e di tecniche di gestione, i due libri ai quali assegno un formidabile valore non sono dei concentrati di tecnica ad uso di specialisti. Sistematicamente rileggo Giocati dal caso di Nassim Nicholas Taleb, l autore del più recente e famosissimo Il cigno nero. Essendo personalmente orientato ad individuare in via prioritaria la relazione causa/effetto, questo libro mi ha insegnato a considerare il ruolo del caso, nella duplice accezione positiva e negativa, nella determinazione dei fatti in ambito professionale e più in generale nella vita. L aver recuperato l importanza della casualità, che non significa abbandonarsi a una visione fatalistica della vita, mi ha aiutato a non connettere tra loro eventi tramite astratte ed inesistenti relazioni di causa ed effetto: in sostanza mi ha aiutato a rimanere con i piedi per terra. Grazie alle indicazioni di Taleb ho costruito un percorso a posteriori di presa di coscienza delle motivazioni relative alle decisioni assunte in ambito di investimento, con l intenzione di comprendere quanto nei miei comportamenti e nei miei atteggiamenti mi sia avvicinato al tipo dell idiota fortunato, ovvero al tipo di chi non sa di appartenere a questa categoria, e che riconduce il proprio successo unicamente alla sua intrin-
seca, indiscutibile e insindacabile eccezionale genialità. Più di recente, e in un momento particolare della mia esperienza professionale, ho molto apprezzato, il libro di Glen Arnold I grandi investitori, pubblicato dall amico Varini, che, descrivendo analiticamente il profilo professionale dei grandi investitori, controbilancia le provocazioni di Taleb. Il libro mi ha offerto l occasione unica da un lato di apprezzare i grandi gestori sotto il profilo biografico, psicologico e culturale, dall altro di confrontarmi con il loro stile di gestione. La lettura de I grandi investitori ha rafforzato la mia convinzione che lo stile di gestione è modellato sulla personalità dell investitore e sui suoi riferimenti valoriali, fattori che determinano il senso di quelle tecniche di gestione che l autore descrive con adamantina chiarezza e il ricorso a casi reali. Il merito di Arnold è proprio quello di riuscire a cogliere dietro le tecniche, i metodi e i riferimenti pratici che caratterizzano il grande investitore, l uomo e la sua visione del mondo. Giocati dal caso e I grandi investitori parlano, e lo fanno molto bene, anche di trading e di investimenti. Ciò che li differenzia da altri pur importanti testi e ne rende auspicabile la lettura alla vasta schiera dei non addetti ai lavori sta, soprattutto, in quell anche.