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ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 27 - Isola d Elba Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Livorno TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Campo nell Elba, Capoliveri, Capraia Isola, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferrraio, Rio Marina, Rio nell Elba

FUNZIONAMENTI E DINAMICHE I recente abbassamento dei livelli di qualità del settore turistico ha favorito attività diverse da quelle a tipologia alberghiera (case vacanze, affittacamere, RTA, campeggi e villaggi turistici). Questi sono fenomeni di difficile controllo soprattutto per quanto concerne il consumo delle risorse del territorio derivante dal consistente flusso temporaneo dei carichi insediativi. I nuclei urbani costieri sono spesso caratterizzati da nuove espansioni residenziali turistiche. L ampia piana urbanizzata di Marina di Campo, percepita da numerose visuali panoramiche, rappresenta un elemento di forte impatto visuale e di alterazione strutturale del paesaggio a matrice rurale. Gli insediamenti produttivi concentrati in località La Pila (Campo nell Elba), trasformano l immediato entroterra con effetti di squilibrio e alterazione dei caratteri vegetazionali e morfologici del paesaggio. Le colture agrarie, rappresentate in modo significativo esclusivamente da quelle di tipo misto, non sono indenni dalle dinamiche involutive contemporanee, che vedono il turismo e i relativi insediamenti protagonisti dell economia trainante L attività estrattiva rappresenta una problematica di forte impatto paesaggistico (es.: cava di Colle Reciso a Portoferraio). OBIETTIVI DI QUALITÀ E AZIONI PRIORITARIE L Isola d Elba fa parte del Parco dell Arcipelago Toscano con circa la metà del territorio protetto. Tutto il territorio dei comuni dell Isola, eccettuata la zona del porto di Portoferraio, è riconosciuta area di notevole interesse pubblico ai sensi dell art. 136 del Codice del Paesaggio. Quale azione prioritaria, rispetto a tutti gli elementi costitutivi del paesaggio, la pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sez. 4 relativi ai decreti di vincolo: - DM 18/08/1952 codice 205-1952 per il Comune di Campo nell Elba, cod. 216-1952 per Rio Marina, cod. 222-1952dec per Porto Azzurro; - DM 16/08/1952 codice 222-1952 per il Comune di Capoliveri; - DM 12/11/1952 codice 283-1952 per il Comune di Marciana e codice 293-1952 per Rio nell Elba; - DM 2/03/1953 codice 73-1953 per il Comune di Portoferraio; - DM 4/02/1952 codice 75-1952 per il Comune di Marciana Marina. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra.

ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI Valori naturalistici Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Linea di costa. Tutela degli ambiti di costa ai fini della conservazione delle caratteristiche di naturalità, in particolare della costa rocciosa. Per gli interventi di stabilizzazione dei versanti delle aree collinari o di regimazione delle acque, si devono adottare tecniche di ingegneria naturalistica. Mantenimento o ripristino delle caratteristiche di naturalità delle aree costiere del Monte Capanne. Il piano di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano assicura il mantenimento della qualità delle risorse legate agli habitat marini. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano forniscono i quadri conoscitivi e individuano gli elementi di valore naturalistico ed estetico percettivo della costa, quali gli ambiti di naturalità, i tratti di costa rocciosa connotati da particolarità litologiche e mineralogiche, i tratti di costa sabbiosa, e definiscono appropriati indirizzi di tutela. Gli strumenti di pianificazione e gli atti di governo del territorio comunali: - individuano le zone di costa con caratteristiche di naturalità, in particolare le scogliere e stabiliscono la relativa disciplina di tutela e le eventuali operazioni di ripristino e di manutenzione; - limitano, con apposite disposizioni, la previsione di nuovi carichi insediativi sul fronte litoraneo all esterno dei margini consolidati degli insediamenti urbani e assumono come prioritari gli interventi di riqualificazione delle strutture balneari ed alberghiere esistenti; - prevedono in particolare l inibizione di qualsiasi tipo di edificazione nei tratti di costa alta e l utilizzo nei campeggi della costa, qualora si proponga l installazione di strutture tipo bungalows, di materiali facilmente smontabili, staccati dal suolo e diluiti nel verde la cui installazione sia preceduta da un piano di ridisegno del sistema di piazzole affinché esse siano proporzionate alle nuove strutture.

Zone umide. Mantenimento e ripristino degli ambienti naturali e seminaturali esistenti nelle aree. Con riferimento al SIR - ZPS Zone umide del Golfo di Mola e di Schiopparello, la Provincia assicura l applicazione delle Principali misure di conservazione indicate nella DGR 644/2004. La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza,: - assicura, nella gestione dei procedimenti amministrativi di propria competenza interessanti il SIR Zone umide del Golfo di Mola e di Schiopparello, l applicazione delle suddette misure di conservazione.

ELEMENTI COSTITUTIVI ANTROPICI Valori storico-culturali Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Macchia mediterranea. Tutela del mosaico vegetazionale della macchia mediterranea. Conservazione e recupero dei prati aridi, garighe, coltivi tradizionali. La pianificazione di settore della provincia in accordo con Il piano di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano - secondo la definizione di bosco di cui all art. 3 della legge regionale n 39/2000 e le specifiche tecni - che di cui al decreto dirigenziale n 3212 del 15/07/2008, fornisce i quadri conoscitivi delle aree a macchia mediterranea con particolare riferimento a quelle di maggior pregio, comprese quelle in fase di affermazione ricadenti nella tipologia delle aree assimilate a bosco, e ne prevede la conservazione nell ambito dell applicazione della disciplina relativa alle trasformazioni stabilita dalla L.R. 39/2000 e dal suo regolamento di attuazione n 48/R/2003 ; - individua gli elementi vegetazionali tipici, quali siepi e filari alberati da tutelare con le procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Forestale n 48/R/2003; - assicura, con riferimento ai SIR Elba orientale e Monte Capanne e Promontorio dell Enfola, l applicazione delle Principali misure di conservazione indicate nella DGR 644/2004, aggiornate in seguito alla DGR 109/2007 di ampliamento delle zone a protezione speciale dell Arcipelago Toscano. La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza,: - individua gli ambiti di macchia mediterranea o gariga (aree assimilate) e ne prevede la conservazione nell ambito dell applicazione della disciplina relativa alle trasformazioni stabilita dalla L.R. 39/2000 e dal suo regolamento di attuazione n 48/R/2003. - assicura, nella gestione dei procedimenti amministrativi di propria competenza interessanti i SIR Elba orientale e Monte Capanne e il promontorio

dell Enfola, l applicazione delle Principali misure di conservazione indicate nella DGR 644/2004, aggiornate in seguito alla DGR 109/2007 di ampliamento delle zone a protezione speciale dell Arcipelago Toscano; - assume, relativamente ai SIR ZPS Elba orientale e Monte Capanne e il promontorio dell Enfola, le misure di conservazione relative alla zona di protezione speciale di cui all allegato A della DGR 454/2008 - agevola il recupero colturale delle aree che hanno subito processi di estensione del bosco, precedentemente coltivate ad oliveto o vigneto terrazzato o altre colture alle quali sia riconosciuto valore paesaggistico prevalente rispetto a quello di area forestale anche in adempimento di quanto previsto dall articolo 80 del regolamento forestale RF 48/R/2003. Le politiche di settore promuovono ed incentivano: - azioni di sostegno alle attività agricole che privilegiano la conservazione dei mosaici agrari, - l adozione di tecniche di ingegneria naturalistica per gli interventi di stabilizzazione dei versanti delle aree collinari e montane. Paesaggio agrario. Valorizzazione del turismo nelle aree interne. Conservazione dei residui elementi della matrice rurale negli ambiti collinari. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano forniscono i quadri conoscitivi di riferimento e individuano gli ambiti degli assetti agrari tipici della matrice rurale negli ambiti collinari e i caratteri strutturali degli insediamenti rurali e della viabilità di pertinenza. Gli strumenti di pianificazione e gli atti di governo del territorio comunali: - individuano le sistemazione agrarie storiche o di valore identitario quali i vigneti storici e gli oliveti terrazzati; - individuano gli elementi della struttura profonda di impianto del paesaggio agrario e il loro grado di conservazione con particolare riguardo agli elementi di equipaggiamento vegetale, alle strade poderali, alle sistemazioni idrauliche;

-individuano le componenti paesaggistiche indicate ai precedenti alinea. Le politiche di settore provinciali di gestione delle risorse forestali e la pianificazione territoriale comunale, in adempimento di quanto previsto dall articolo 80 del regolamento forestale RF 48/R/2003, agevolano il recupero colturale delle a- ree che hanno subito processi di estensione del bosco, precedentemente coltivate ad oliveto terrazzato o altre colture alle quali sia riconosciuto valore paesaggistico prevalente rispetto a quello di area forestale. Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano: - la conservazione e la valorizzazione delle sistemazione agrarie storiche o di valore identitario quali i vigneti storici e gli oliveti terrazzati; - il mantenimento e la valorizzazion degli elementi della struttura profonda di impianto del paesaggio agrario con particolare riferimento agli elementi vegetazionali, alle strade poderali, alle sistemazioni idrauliche; - attivano azioni che incentivino il turismo rurale con attenzione all utilizzo delle strutture rurali non più funzionali ed alla manutenzione dei fondi agricoli di pertinenza.

INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni Città-porto. Borghi storici. Ambito rurale adiacente ai centri storici e agli aggregati. Centri urbani capoluogo di comune e le frazioni. Aggregati e centri minori. Limitazione del consumo di suolo nei centri e frazioni costiere disincentivando espansioni lungo la costa. Tutela dei centri antichi e degli aggregati nella loro configurazione storica, estesa all intorno territoriale ad essi adiacente a salvaguardia della loro integrità storica e culturale. Recupero funzionale e formale del patrimonio edilizio e storico in generale, di quello di Portoferraio in particolare, con particolare riguardo all interfaccia terra mare. La pianificazione provinciale elabora i quadri conoscitivi di riferimento, individua i centri antichi, le ville e egli aggregati storici di valore storico culturale e detta i relativi indirizzi di tutela dell integrità dei valori, estesi all intorno territoriale che di tali valori è da ritenersi parte integrante ed inscindibile. Gli strumenti di pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio comunali: - individuano l intorno territoriale di tutela dell integrità dei centri urbani, degli aggregati e dei nuclei insediativi di valore storico o comunque identitario; - dispongono limiti alla edificazione all esterno del perimetro consolidato dei centri e frazioni costiere; - dispongono la conservazione, anche da un punto di vista dei rapporti visuali, del sistema delle fortificazioni, delle torri di avvistamento, dei fari e degli approdi; - definiscono misure per la valorizzazione degli insediamenti storici sia attraverso il miglioramento della qualità edilizia esistente che disincentivando ogni forma di addizione che possa comprometterne l identità e la morfologia consolidate. - dispongono inoltre che la progettazione degli assetti urbani risulti coerente con le regole insediative storiche e che sia specificatamente controllata la qualità progettuale dei nuovi insediamenti nonché la dimensione d intervento in rapporto alla consistenza dell insediamento esistente. - definiscono la disciplina di tutela e valorizzazione delle aree minerarie della costa orientale che deve contenere: 1. la tutela dell identità dei centri minerari sia per quanto riguarda l impianto morfologico che i caratteri edilizi; 2. la conservazione dei manufatti e delle strutture connesse alle attività minerarie alle diverse epoche; 3. la definizione degli interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree minerarie dismesse.

Paesaggi minerari Riqualificazione e valorizzazione delle zone di e- scavazione dimesse. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano predispongono la valutazione paesaggistica per il recupero delle zone degradate, rispetto ad un ambito da individuare assai più vasto di quello direttamente interessato o collegato alla attività, al fine di verificare o ricostituire la compatibilità paesaggistica e ambientale. Gli strumenti di pianificazione e gli atti di governo del territorio comunali - contengono misure per la riqualificazione ambientale e paesaggistica delle zone di escavazione; - definiscono disposizioni di tutela e valorizzazione per le aree minerarie riguardanti: - la tutela dell identità dei centri minerari sia per quanto riguarda l impianto morfologico che i caratteri edilizi; - la conservazione dei manufatti e delle strutture connesse alle attività minerarie alle diverse epoche; - la definizione degli interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree minerarie dimesse. Chiese e santuari. Ville e giardini. Case coloniche. Tutela del patrimonio diffuso di architetture storiche costituito da edifici militari di difesa costiera, ville storiche, edifici rurali, edifici e complessi religiosi. Riconoscimento e tutela delle alberature aventi valore di testimonianza storica, quali i filari a corredo della viabilità, le palme, le alberature segnaletiche. La pianificazione provinciale elabora i quadri conoscitivi di riferimento, individua i sistemi degli edifici civili, militari e religiosi di valore storico culturale e detta gli indirizzi di tutela della loro integrità e per la loro valorizzazione. La pianificazione comunale: - tutela l integrità delle ville storiche, del sistema degli edifici di difesa quali torri e fortilizi, del sistema delle pievi e delle case coloniche di valore storico o comunque identitario, favorendo anche la qualificazione ambientale dell intorno; - dispone il recupero di fabbricati di attività produttive dimesse, anche per funzioni diverse. Siti e reperti archeologici. Tutela, restauro e valorizzazione delle aree archeologiche. Tutela restauro e valorizzazione dei siti storici delle attività di estrazione mineraria. La pianificazione comunale: - definisce specifici ambiti di rispetto delle emergenze di valore archeologico e paleontologico, - stabilisce le misure di ripristino e valorizzazione in contesti di pregio paesaggistico, anche attraverso opportune sistemazioni, servizi essenziali e struttu-

re connesse, quali quelle per le funzioni didatticoinformative e documentaristiche, che ne consentano una fruizione compatibile, - definisce le trasformazioni compatibili con la tutela dei beni archeologici, - assicura procedimenti di consultazione della Soprintendenza Archeologica.

Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Strade paoramiche. Tutela delle visuali panoramiche percepite dalle strade riconosciute panoramiche, in particolare dei tracciati lungo la costa, e dalle altre strade riconosciute panoramiche. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano forniscono i quadri conoscitivi di riferimento, individuano la viabilità storica e le strade panoramiche e dettano i relativi indirizzi di tutela e riqualificazione. Gli strumenti di pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio comunali: - individuano le strade panoramiche e dispongono la riqualificazione delle sistemazioni delle aree contigue per assicurare la tutela delle visuali da esse godute; analoga qualità estetico percettiva, funzionale ed ambientale deve essere assicurata nella realizzazione delle nuove infrastrutture per la mobilità; - non ammettono nuove edificazioni in aree libere a valle delle strade panoramiche costiere e dispongono il recupero di varchi visuali negli insediamenti esistenti. Centri storici. Sistema delle torri e dei forti di avvistamento. Sistema delle pievi e altri complessi religiosi. Centri capoluogo di comune e le frazioni. Aggregati e i centri storici minori. Ville ed i giardini. Case coloniche. Tutela dei centri antichi, degli aggregati, degli edifici e dei manufatti ai quali è riconosciuto dagli strumenti e atti di pianificazione territoriale valore estetico percettivo, estesa all intorno territoriale ad essi adiacente a salvaguardia delle visuali panoramiche da essi offerte. Tutela dei punti di vista di primaria importanza. La pianificazione provinciale elabora i quadri conoscitivi di riferimento, individua i centri urbani, gli aggregati, gli edifici e i manufatti di valore estetico percettivo o che consentono visuali panoramiche e dispongono indirizzi per la riqualificazione delle sistemazioni delle aree ad essi contigue per assicurarne la fruizione visiva e la tutela delle visuali da essi godute. La pianificazione comunale: - individua l intorno territoriale dei centri urbani e degli aggregati ai fini della definizione di specifiche norme di tutela della percezione visuale da essi offerta e goduta; - dispone che le nuove addizioni insediative, laddove consentite e comunque da prevedersi al di fuori degli intorni territoriali di tutela, siano adiacenti al perimetro consolidato dell insediamento al fine di una migliore utilizzazione della dotazione infrastrutturale e della definizione e qualificazione dei margini urbani, usando particolare attenzione al rapporto

visuale fra margine dell edificato e contesto rurale che ne costituisce l immediato intorno; - dispone che sia specificatamente controllata la dimensione d intervento rispetto alla consistenza dell insediamento esistente. Porti turistici. Riqualificazione, qualificazione e valorizzazione del sistema dei porti turistici per i valori estetico percettivi da essi offerti e goduti. La pianificazione comunale e il piano regolatore portuale, ciascuno per le proprie competenze, - attivano processi di integrazione fra strutture urbane e portuali in riferimento sia al loro uso che alla percezione visiva da esse offerta; - applicano i criteri per la qualificazione della portualità turistica di cui all allegato 1 della disciplina del Masterplan dei porti, che sono fatti propri dalla presente disciplina paesaggistica, ai fini della valorizzazione, riqualificazione delle aree portuali in relazione alla gestione e progettazione degli elementi storicizzati, delle opere a mare, dei waterfront e al controllo delle relazioni visuali.