LINEE GUIDA E I CARE: FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO (A CURA DI GIANCARLO ONGER) Desenzano del Garda, 24/26 febbraio 2010



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LINEE GUIDA E I CARE: FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO (A CURA DI GIANCARLO ONGER) Desenzano del Garda, 24/26 febbraio 2010

Il testo, come dice il titolo, è il tentativo di una lettura comparata fra le Linee guida e il progetto I CARE. Le immagini che vedrete scorrere nella prima parte sono un omaggio al pittore americano Edward Hopper (1882 1967), famoso per i suoi ritratti della solitudine di personaggi perennemente in attesa. ( Se potessi esprimerlo con le parole non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo ) Nella seconda parte saranno protagoniste immagini di autori diversi.

Da un futuro promettente a un futuro minaccioso.

Non sono centri del fai da te, dove si può dare libero sfogo alla creatività. Resta fermo l obbligo di favorire il successo formativo di tutti gli alunni.

La storia dell integrazione ha profondamente segnato gli ultimi quarant anni di storia della scuola italiana. E non si può parlare di qualità della scuola senza parlare di qualità dell integrazione.

Frammenti di un discorso amoroso A cura di Giancarlo Onger Desenzano del Garda, 24/26 febbraio 2010 Lavorare con la logica dello straordinario significa aspettare l intervento di un commissario per risolvere le situazioni. Lavorare con la logica dell ordinario significa sfruttare tutte le risorse a disposizione. E. Hopper, Tavole per signore, 1930

Frammenti di un discorso amoroso A cura di Giancarlo Onger Desenzano del Garda 24/26 febbraio 2010 Edward Hopper Escursione filosofica 1959

Frammenti di un discorso amoroso A cura di Giancarlo Onger Desenzano del Garda 24/26 febbraio 2010 Edward Hopper Sole in una stanza vuota, 1963 La sottile linea d ombra È da tempo che penso alla sottile linea d ombra che divide la scuola dell esclusione dalla scuola inclusiva, intesa come scuola in grado di rispondere a tutti gli alunni. Senza se e senza ma. E quando parlo di esclusione non alludo necessariamente alle scuole speciali, ma alla marginalità cui condanniamo tanti alunni che frequentano le nostre scuole, perché non siamo in grado di rispondere ai loro bisogni. Siano essi, gli studenti iper, normo, ipo. Terrificante semplificazione scelta volutamente per mantenere desta la vostra attenzione. Sì. Uno va avanti. E il tempo pure va avanti, finché ci si scorge di fronte una linea d ombra che ci avverte di dover lasciare alle spalle anche la regione della prima gioventù. (Joseph Conrad, La linea d ombra, Einuadi)

È l inclusione, bellezza! Parlare di scuola inclusiva non è, a mio avviso, un esercizio nominalistico. Per me significa dare senso ai 35 anni di integrazione. Così come ci siamo resi conto, negli anni ottanta, che non bastava l inserimento, oggi ci dobbiamo rendere conto che non basta più l integrazione. L esperienza ci ha insegnato che la scuola deve dare risposte a tutti gli alunni non perché essi appartengano a categorie speciali, ma in quanto persone. Persone in cerca di orizzonti di senso nella difficile marcia verso l acquisizione della propria identità. E. Hopper, Estate, 1943

Il Ministero della Pubblica Istruzione promuove I CARE, progetto specificatamente rivolto ai problemi dell integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità, ma più in generale, finalizzato a promuovere una effettiva DIMENSIONE INCLUSIVA della scuola italiana.

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un processo irreversibile, e proprio per questo non può adagiarsi su pratiche disimpegnate che svuotano il senso pedagogico, culturale e sociale dell integrazione, trasformandola da un processo di crescita per gli alunni con disabilità e per i loro compagni a una procedura solamente attenta alla correttezza formale degli adempimenti burocratici. (La parola inclusione fa capolino più avanti, ma viene usata come sinonimo di integrazione).

Frammenti di un discorso amoroso A cura di Giancarlo Onger Desenzano del Garda 24/26 febbraio 2010 LINEE GUIDA L integrazione/inclusione scolastica è, dunque, un valore fondativo, un assunto culturale che richiede una vigorosa leadership gestionale e relazionale da parte del Dirigente Scolastico, figura-chiave per la costruzione di tale sistema. Jean Louis David, Napoleone

Finale: allegro ma non troppo Hedward Hopper, Nottambuli, 1942

Finale: allegro ma non troppo Hedward Hopper, Nottambuli, 1942, particolare

Frammenti di un discorso amoroso A cura di Giancarlo Onger Desenzano del Garda 24/26 febbraio 2010 Il lettore critico non è alla ricerca di un maitre à penser da seguire ciecamente, ma di un interlocutore che possa aprirgli nuovi orizzonti di idee. Jacques Schangler Filosofia da camera Feltrinelli Raffaello. La scuola di Atene, Platone e Aristotele, Part.

B I B L I O G R A F I A Ivo Kranzfelder, Hopper, Taschen Jacques Schlanger, Filosofia da camera, Feltrinelli Roberto Medeghini, Dalla qualità dell integrazione all inclusione, Vannini Editrice Dario Ianes, Bisogni educativi speciali e inclusione, Erickson Joseph Conrad, La linea d ombra, Einaudi M. Benasayag, G. Schmit, L epoca delle passioni tristi, Feltrinelli Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso, Einaudi Carlo M. Cipolla, Allegro ma non troppo, Il

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