CONVEGNO. Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico (10 aprile 2015, Roma)



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CONVEGNO Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico (10 aprile 2015, Roma) Il 10 aprile prossimo si svolgerà a Roma, presso il Centro Congressi Cavour in via Cavour 50/A, il convegno "Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico". Durante la giornata saranno presentati i risultati del progetto Lo stato di salute dei detenuti degli istituti penitenziari di sei regioni italiane", realizzato con il finanziamento del CCM del Ministero della Salute e coordinato da Regione Toscana e Agenzia regionale di sanità. Il progetto, al quale hanno partecipato oltre alla Toscana, le regioni Veneto, Liguria, Umbria, Lazio e l Azienda sanitaria locale di Salerno, ha permesso di valutare lo stato di salute di oltre 15.000 detenuti (quasi il 30% di tutta la popolazione detenuta in Italia). PER APPROFONDIRE SUL SITO DI ARS TOSCANA: IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA, le iscrizioni sono aperte LA SCHEDA DEL PROGETTO https://www.ars.toscana.it/it/eventi/eventi-2015/2932-salute-e-malattia-prevenzionesuicidio-detenuti-carceri-italia-risultati-di-studio-sei-regioni.html https://www.ars.toscana.it/it/progetti/detenuti/1848-lo-stato-di-salute-dei-detenuti-degliistituti-penitenziari-di-6-regioni-italiane-un-modello-sperimentale-di-monitoraggio-dellostato-di-salute-e-di-prevenzione-dei-tentativi-suicidari.html LA SEZIONE LA SALUTE DEI DETENUTI TOSCANI CON https://www.ars.toscana.it/it/aree-dintervento/la-salute-di/detenuti.html

Ministero della Salute Convegno Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico Roma, 10 aprile 2015 Obiettivo della giornata è quello di presentare i risultati del progetto realizzato con finanziamento del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute e coordinato dalla Regione Toscana e dall Agenzia Regionale di Sanità denominato Lo stato di salute dei detenuti degli istituti penitenziari di sei regioni italiane: un modello sperimentale di monitoraggio dello stato di salute e di prevenzione dei tentativi suicidari. Il progetto, al quale hanno partecipato oltre la Toscana, le regioni Veneto, Liguria, Umbria, Lazio e l Azienda Sanitaria Locale di Salerno ha permesso di valutare lo stato di salute di oltre 15.000 detenuti (quasi il 30% di tutta la popolazione detenuta in Italia), e di attuare un efficace intervento di prevenzione del suicidio e degli atti autolesivi in alcune strutture detentive. Nel corso della giornata sarà anche distribuita una pubblicazione con tutti i risultati più rilevanti del progetto. Seguici su

P R O G R A M M A 09:00 - Caffè di benvenuto 09:30 - Registrazione dei partecipanti 10:00 - Introduzione dei lavori VITO DE FILIPPO Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute RANIERO GUERRA Ministero della Salute ANDREA LETO Regione Toscana I SESSIONE Moderatori: ANNA CILENTO Regione Emilia-Romagna ANTONIO MARIA PAGANO Azienda Sanitaria Locale Salerno 10:30 - Il progetto CCM carcere: le sue ricadute per il sistema sanitario nazionale in ambito penitenziario TERESA DI FIANDRA Ministero della Salute 11:00 - Gli effetti del provvedimento svuota carceri sulla salute dei detenuti SANTI CONSOLO Ministero della Giustizia 11:30 - Lo studio: metodologia, caratteristiche socio-demografiche e principali problemi di salute della popolazione detenuta FABIO VOLLER ARS Toscana 12:15 - Il disturbo mentale in carcere: diagnosi e trattamenti FRANCO SCARPA Ospedale Psichiatrico Giudiziario, Azienda USL 11 Empoli 12:45 - La tossicodipendenza all interno delle strutture detentive SANDRO LIBIANCHI Istituti Penitenziari di Rebibbia, ASL RM B 13:15 - Dibattito 13:30 - Colazione di lavoro II SESSIONE Moderatori: ANTONELLA CATINI Presidenza del Consiglio dei Ministri MARCO GRIGNANI USL Umbria 1 14:30 - La diffusione delle malattie infettive e il loro trattamento EMANUELE PONTALI Ente Ospedaliero Ospedali Galliera Genova 15:00 - Le principali malattie croniche GIORGIO BAZZERLA Azienda ULSS 9 Treviso 15:30 - Il suicidio in carcere: una sperimentazione per l individuazione precoce dei detenuti a rischio CATERINA SILVESTRI ARS Toscana 16:00 - Dibattito 16:30 - Conclusioni FRANCESCO CIPRIANI ARS Toscana SEDE CONVEGNO Sala Cavour 6-7, Centro Congressi Cavour, via Cavour 50/A, Roma. Raggiungibile in 5 minuti a piedi dalla Stazione Termini ISCRIZIONE Partecipazione gratuita. Iscrizione online (obbligatoria) nella pagina web del convegno ORGANIZZAZIONE: ARS Toscana daniela.bachini@ars.toscana.it - cell. 335 7757482 - tel. 055 4624365

Lo stato di salute dei detenuti degli istituti penitenziari di 6 regioni italiane: un modello sperimentale di monitoraggio dello stato di salute e di prevenzione dei tentativi suicidari Obiettivi del progetto Il progetto intende attivare un sistema epidemiologico di rilevazione delle condizioni di salute (e del trattamento farmacologico ad esse associato) della popolazione detenuta favorendo il processo di adeguamento previsto dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri entrato in vigore nell aprile 2008. Si propone, inoltre, di svolgere un attenta valutazione del rischio suicidario, sperimentando azioni preventive in alcuni istituti penitenziari delle regioni partecipanti. Contesto Nonostante la popolazione detenuta abbia un età media più bassa, si rileva una prevalenza nettamente superiore di patologie croniche, psichiatriche e infettive rispetto alla popolazione generale. In Italia, oltre il 21,5% dei detenuti risulta tossicodipendente (2,1% popolazione generale), il 9,9% è affetto da depressione (3,0% della popolazione ne ha sofferto nell ultimo anno), il 6,6% ha una patologia infettiva, escluso l HIV (1,1% popolazione generale), mentre il 2,8% è HIV positivo rispetto allo 0,2% riscontrato nella popolazione generale. Che il disturbo psichiatrico rappresenti un tema centrale lo conferma anche l elevato numero di suicidi che costituiscono una delle principali cause di morte in questa popolazione (8,5 per 10.000 detenuti vs. 0,7 rilevato in Italia). A questo si aggiungono gli atti di autolesionismo (10,6% detenuti) e i tentati suicidi (1,9% detenuti) Ente finanziatore Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) Ministero della salute. Istituzione leader Agenzia regionale di sanità della Toscana Partecipanti Regione Toscana, Regione Lazio, Regione Umbria, Regione Veneto, Regione Liguria, Az. Usl Salerno Ruolo dell'ars L'ARS ha il compito di: identificare i campi clinici da inserire all interno dello strumento informatico previsto per la rilevazione formare, presso tutte le Regioni aderenti, il personale individuato per la rilevazione seguire la rilevazione in Toscana aggiornare la letteratura scientifica sul tema della prevenzione del suicidio nelle persone detenute con particolare riferimento all identificazione di strumenti per lo screening di primo ingresso effettuare l analisi dei dati

Responsabile scientifico per l'ars Fabio Voller Durata 2 anni Stato del progetto Avviato nell ottobre 2012: sono stati individuati i campi da inserire nella scheda di rilevazione che in questo momento è in fase di costruzione ha avuto inizio il coinvolgimento del personale sanitario presente nelle strutture detentive delle diverse regioni coinvolte sono al vaglio dei professionisti alcuni strumenti di screening specifici per l individuazione precoce del rischio suicidario Bibliografia Binswanger IA, Krueger PM, Steiner JF. Prevalence of chronic medical conditions among jail and prison inmates in the USA compared with the general population. J Epidemiol Community Health. 2009 Nov;63(11):912-9. Fazel S, Baillargeon J. The health of prisoners. Lancet 2011; 377: 956-65. Alonso J, Angermeyer MC, Bernert S, et al; ESEMeD/MHEDEA 2000 Investigators, European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD) Project. Prevalence of mental disorders in Europe: results from the European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD) project. Acta Psychiatr Scand Suppl. 2004;(420):21-7. Voller F, Silvestri C, Orsini C, et al. Lo stato di salute della popolazione detenuta all interno delle strutture penitenziarie della regione Toscana. E&P 2011; 35:210-219. Esposito M. The health of Italian prison inmates today: a critical approach. Journal of Correctional Health Care 2010; 16 (3):230-238. Levy M. Safer prescribing for prisoners. New guidance fails to deal properly with this complex area of practice. BMJ 2012; 344: e447 Osservatorio permanente sulle morti in carcere Dipartimento amministrazione penitenziaria (DAP)

La salute dei detenuti toscani Prima dell entrata in vigore nel 2008 della riforma della sanità penitenziaria, la Regione Toscana ha istituito nel 2007 l Osservatorio regionale per la salute in carcere. Coordinato dall Agenzia regionale di sanità, l Osservatorio monitorizza i servizi sanitari negli istituti penitenziari toscani, analizza il volume delle prestazioni ed effettua una valutazione epidemiologica dell utenza e dei trattamenti. L indagine dell ARS nelle carceri toscane, alcuni dati Nel 2012 l ARS ha condotto la seconda edizione (dopo quella del 2009) dell'indagine sullo stato di salute dei detenuti, insieme ai responsabili dei 20 Presidi sanitari penitenziari toscani. Il personale sanitario ha compilato direttamente una scheda clinica informatizzata, che codifica ogni patologia attraverso la classificazione internazionale delle malattie (ICD9cm) ed i farmaci utilizzando l elenco inserito nel flusso della farmaceutica. I detenuti arruolati sono stati 3.329 su 4.172 (79,8%): si tratta soprattutto di maschi (96,5%), fra i 18 ed i 49 anni (84,0%) e per il 50,2% stranieri. Benché giovani, il livello d istruzione è basso: il 34,9% ha il diploma di scuola elementare, rispetto all 24,2% della popolazione toscana per la stessa fascia di età. Il 71,8% dei detenuti nelle carceri toscane è affetto da almeno una patologia. La più diffusa è il disturbo mentale, che interessa il 41% degli internati. Dato allarmante se rapportato alla popolazione generale, dove la percentuale scende all 11,6% (studio ESEMeD). L importanza del disturbo mentale nella valutazione dello stato di salute in carcere è confermato dal numero di suicidi, una delle principali cause di morte. Secondo i datii forniti dal Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria, nel 2012 in Italia sono 56 i decessi per suicidio su un totale di 153 morti (36,6%). Secondo i dati dell'osservatorio permanente sulle morti in carcere, questo valore tende a mantenersi stabile a giugno 2013, dove si registrano al mese di giugno 24 decessi su un totale di 82 morti (29,2%). Ill tentato suicidio dei detenuti raggiunge una percentuale dell'1,9% in Italia e dell'1,3% in Toscana, superiore di ben 300 volte a quanto osservato nella popolazione generale. Dopo le patologie mentali, le malattie più diffuse fra i detenuti toscani sono i disturbi del tratto gastrointestinale (14,4%), caratterizzati per il 14,1% dalle patologie dei denti e del cavo orale. Seguono poi le malattie infettive e parassitarie (11,1%): l infezione da virus dell epatite C (HCV) nel 6,9% dei casi (rispetto al 3% della popolazione generale); l'infezione da virus dell epatite B (HBV) con il 1,2%; l infezione da HIV con l 1,2%. In aumento, rispetto alla rilevazione ARS 2009, le infezioni da Treponema pallidum (sifilide) e la tubercolosi con valori, rispettivamente, dello 0,6% (20 casi) e dello 0,9% (29 casi).