CRITERI DELLA QUOTATURA



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CRITERI DELLA QUOTATURA Per quota si intende il valore numerico di una dimensione espressa in unita di misura prestabilita. Nei disegni meccanici le quote lineari devono essere espresse in millimetri, e questa unità di misura, essendo sottointesa, non viene mai indicata; se vi sono eventuali unità di misura diverse devono essere indicate dopo il valore numerico. Le quote angolari invece vengono espresse in gradi sessagesimali. La quotatura è parte integrante del disegno e deve essere eseguita osservando le convenzioni e le norme UNI. Le quote sul disegno indicano le misure reali, indipendentemente dalla scala di rappresentazione. Per la riproduzione, la distanza tra i caratteri e le linee di misura e di riferimento deve essere almeno di 2 mm (UNI EN ISO 6428). Inoltre, in funzione dei formati di disegno utilizzati, devono essere rispettate le altezze minime dei caratteri riportati nella seguente tabella:

Le quote quindi devono essere scritte secondo uno dei due criteri A o B riportati nella norma UNI 3973. In un unico stesso disegno è preferibile usare un solo criterio. CRITERIO A le quote devono essere disposte in modo da risultare leggibili orientando il foglio da disegno sia in orizzontale che in verticale.. le quote devono essere poste parallelamente alla linea di misura, al di sopra di questa, leggermente staccata. I valori su misure oblique ed angolari devono essere orientati come in figura

CRITERIO B Questo metodo viene utilizzato nel caso di disegno assistito da calcolatore in cui la lettura delle quote dal terminale video avviene esclusivamente in orizzontale. Le quote devono poter essere lette solo dalla base del disegno. I valori su misure angolari devono essere orientati come in figura.

ELEMENTI DELLA QUOTATURA Gli elementi che costituiscono una corretta quotatura sono: 1. le linee di riferimento Hanno origine dal punto o dalla linea a cui si riferisce la dimensione e vengono tracciate, con linee continue e sottili, fino a sopravanzare la linea di misura di non più di 2 mm. Sono perpendicolari alla dimensione da misurare; oblique solo nel caso in cui il disegno lo richiede per avere una maggiore chiarezza. 2. la linea di misura Sono parallele alla dimensione da quotare e perpendicolari alle linee di riferimento. Devono essere messe all esterno delle viste e delle sezioni, ed è necessario che non si intreccino con altre linee di misura o linee di riferimento, per questo si dispongono le linee di misura minori vicino al contorno e quelle maggiori man mano più lontane. Inoltre devono essere sufficientemente distanti dal contorno in modo da lasciare in evidenza la rappresentazione del pezzo, e poi distanziate tra loro uniformemente così da agevolare la lettura delle quote.

3. le frecce Le linee di misura terminano con delle frecce che hanno una dimensione ben precisa e devono essere proporzionate alla grossezza delle linee e alle dimensioni del disegno. La freccia può essere chiusa o aperta, ed in quest ultimo caso annerita o meno. Sono disposte internamente alle linee di riferimento a patto che ci sia lo spazio sufficiente per disegnarle, se no fosse così possono essere sostituite da un trattino inclinato di 45 rispetto alla linea di misura. Alcune volte troviamo le frecce disegnate anche all esterno della linea di misura, scelta eseguita per una maggiore chiarezza nel disegno.

Nessuna linea deve coprire o attraversare il gruppo di cifre e/o lettere che costituiscono la quota. Se la linea di misura è attraversata da un asse questo deve essere interrotto, e se ciò non è possibile conviene scrivere la quota tutta a destra o tutta a sinistra dell asse stesso. In mancanza di spazio la quota può essere posta esternamente alla linea di riferimento, possibilmente a destra. Se la quota si riferisce ad una dimensione non in scala, allora questa va sottolineata. Si tenga presente che le quote non vanno ripetute, cioè una dimensione del pezzo deve essere quotata nel disegno una sola volta.

CONVENZIONI PARTICOLARI DI QUOTATURA Nella quotatura di superfici cilindriche le linee di misura devono essere portate fuori del contorno del pezzo, parallelamente agli assi principali, oppure possono passare per il centro formando con gli assi di simmetria degli angoli di 30 o 45, ma devono essere al massimo due e naturalmente passare per lo stesso centro. Di un cerchio si quota sempre il diametro e non il raggio, dove la quota numerica deve essere sempre preceduta da un simbolo n, messo ogni volta che si quota una superficie cilindrica rappresentata parallelamente all asse. Mentre i raggi, utilizzati nella quotatura dei raccordi, avrà la cifra numerica preceduta da una lettera maiuscola R. La linea di quota dovrà avere sempre una direzione radiale e la freccia deve essere posta all interno verso il centro di curvatura, se il centro risulta troppo lontano allora possiamo anche spezzare la linea di misura.

QUOTATURE DI SFERE In questo caso la quotatura del raggio o del diametro dovrà essere preceduta dalla lettera S e dalle indicazioni R o n. QUOTATURA DI ARCHI, CORDE ED ANGOLI. Nel caso di un arco la linea di misura è un arco avente lo stesso raggio di quello quotato e bisogna distinguere la cifra numerica con un piccolo segno posto al di sopra. Le corde sono quotate invece mediante linee di misura parallele alle corde stesse. Per gli angoli invece si utilizzano archi come linee di misura aventi il centro nel vertice dell angolo.

QUOTATURA DI SMUSSI Se questo smusso è un angolo di 45 la quotatura si limita all indicazione della quota, dal segno x e dal valore dell angolo, e sono definiti indicando l angolo e la lunghezza in direzione assiale, questo perché in fase di tornitura il movimento dell utensile avviene in senso assiale. Gli smussi come i raccordi non si quotano in serie con altre quote. Nel caso sullo stesso disegno vi siano numerosi smussi uguali è possibile riportare a disegno l indicazione scritta: smussi non quotati QUOTATURA DI QUADRI Per quotare tale elementi bisogna porre prima della dimensione del lato il simbolo.

QUOTATURA DI PROILATI La norma UNI EN ISO 5261 raccoglie le indicazioni relative alle dimensioni ed i simboli caratteristici che li definiscono. QUOTATURA RELATIVA AD ELEMENTI UGUALI O EQUIDISTANTI. Quote nominalmente uguali tra loro e successive possono essere indicate, se non interessa il valore numerico, con il segno = posto al di sopra della linea di misura, mentre per quanto riguarda elementi ripetuti ed equidistanti possono essere quotati indicando quante volte si ripete il passo, il valore del passo e la dimensione complessiva. CONICITA Si definisce conicità C il rapporto tra la differenza tra i diametri D e d di due sezioni di un cono e la distanza L fra queste due sezioni misurata in senso assiale. C= D-d/L = 2 tgα/2 L indicazione di conicità sui disegni meccanici secondo la UNI ISO 340 deve essere fatta utilizzando l apposito simbolo C orientato nello stesso senso della conicità. Dopo questo simbolo si scrive il valore della conicità espresso in 1:K o, se richiesto in p% in quanto la conicità può essere espressa rendendo uguale all unità il numeratore:

C= D-d/L= 1/K in questo modo si esprime la conicità indicando per quale lunghezza K lungo l asse del cono si ha una variazione di diametro uguale ad 1 mm. Oppure possiamo esprimerla indicando la variazione di p di diametro subita dal cono su una lunghezza di 100 mm lungo l asse: C= D-d/L= p/100= p% RASTREMAZIONE Si definisce rastremazione il rapporto tra la differenza delle dimensioni S e s di due sezioni di una piramide a base quadrata o poligonale ela distanza L fra queste due sezioni: Rastremazione = S-s/L = 1/K = 2tg α/2 Sul disegno l indicazione può essere fatta con la scritta : rastremazione 1:K. INCLINAZIONE Si definisce inclinazione il rapporto tra le differenze delle dimensioni H e h, misurate perpendicolarmente ad una data direzione, in due punti di una superficie o di una linea, e la distanza L tra le posizioni in corrispondenza delle quali sono stati misurati i valori di H e h. Inclinazione = H-h/L =1/K =p/100 = tαβ

TIPI DI QUOTATURA Le quote possono essere classificate dal punto di vista geometrico: Quote di grandezza che si riferiscono alle dimensioni di ogni elemento dell oggetto Quote di posizione che individuano la posizione di ogni elemento in riferimento agli altri Quote di accoppiamento che tengono in considerazione, nella quotazione dei singoli particolari di un pezzo, anche le dimensioni delle superfici che devono essere accoppiate. Dal punto di vista della disposizione (indicati dalla norma UNI 3974 del 1989): In serie Dove ogni elemento è quotato rispetto all elemento vicino. Si forma così una serie di quote parziali messe in successione. In parallelo Dove, più quote aventi stessa direzione hanno un unica origine di riferimento. Combinata Questo metodo risulta dalla utilizzazione simultanea del metodo in serie ed in parallelo, in modo così da soddisfare tutte le esigenze, funzionali che costruttive. E il metodo più utilizzato nei disegni. A quote sovrapposte E una variante grafica della quotatura in parallelo e si utilizza quando si hanno problemi di spazio. Si ha un'unica linea di misura dove l elemento di origine viene individuato con la quota 0 e le altre quote invece da una freccia all estremità opposta di ogni linea di misura, disposte nel senso di allontanamento dall origine. In coordinate Dove si fa riferimento ad un unico punto come origine della quotatura. Le quote verranno poi trascritte in una tabella.

Questo metodo è utile per la programmazione manuale e automatica delle macchine utensili a controllo numerico. Le norme prevedono tre possibilità di quotatura di questo tipo: in coordinate cartesiane; coordinate polari; coordinate polari con rullo di misura; La tabella UNI 4820 del febbraio 1989 classifica inoltre le quote: In funzionali Essenziali alla funzione del pezzo; Non funzionali Non incidenti sulla funzionalità ma necessarie per definire completamente il componente; Ausiliare Non indispensabili alla definizione del prodotto, ottenibili dalle altre quote;

QUOTATURA PER MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO (norma UNI 8822) Programmazione manuale il sistema di assi coordinati, cartesiano o polare, deve essere scelto a seconda della tipologia del macchinario a comando numerico, e deve essere indicato da due lettere maiuscole. L origine può coincidere con l intersezione degli assi di simmetria, di assi di fori o di intersezioni di superfici. Ciascun pezzo del punto viene identificato da un numero di posizione costituito da una coppia di cifre; la prima cifra indica il sistema di coordinate di riferimento, mentre la seconda il numero d ordine del punto in esame. Il numero di posizione fornisce la chiave di accesso ad un prospetto da cui si possono trarre tutte le informazioni geometriche del punto in esame. Programmazione automatica la quotatura avviene mediante definizione degli elementi geometrici costitutivi del pezzo, attraverso sigle e l uso di un prospetto che costituisce parte integrante del disegno. La sigla è costituta da un abbreviazione letterale e da un indice numerico progressivo. La programmazione automatica viene utilizzata quando ci troviamo di fronte ad un pezzo particolarmente complesso che ha bisogno di migliaia di blocchi di informazioni.