BREVI RIFLESSIONI IN TEMA DI RIQUALIFICAZIONE GIURIDICA DEL FATTO IN SENTENZA ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DI CORRELAZIONE TRA ACCUSA E SENTENZA.



Documenti analoghi
Violazione del giusto processo e dei diritti di difesa: il caso Drassich di nuovo a Strasburgo

Avv. Nicola Canestrini Camera penale di Trento 18 gennaio 2017

Il diritto alla prova dopo la contestazione suppletiva

PRINCIPI COSTITUZIONALI E GENERALI DEL DIRITTO PENALE

Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n

La condanna a Strasburgo porta un nuovo processo. Parziale illegittimità costituzionale dell art. 630 del Codice di Procedura Penale

Annullata la condanna se l unico teste non ricorda quanto accaduto

I diritti di difesa nella giurisprudenza della Corte EDU

INDICE. Prefazione pag. XIII CAPITOLO I LE RISPOSTE DELL ORDINAMENTO GIURIDICO AL FENOMENO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Patteggiamento sul reato di dichiarazione fraudolenta per utilizzo di false fatture accessibile col ravvedimento

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107

Il sistema giudiziario

Svolgimento del processo

ORDINANZA N. 26 ANNO 2009 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Giovanni Maria FLICK

Mancato versamento di ritenute dei dipendenti: come evitare la condanna penale

INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA.

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva

Commette reato il padre che registra le telefonate dei figli minorenni

che nel presente processo la Pubblica Accusa era sostenuta in giudizio dal VPO Dr. Guido Piazzano

Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981.

INDICE SOMMARIO. Parte Prima IL MODELLO PROCEDIMENTALE CAMERALE PREVISTO DALL ART. 127 C.P.P. CAPITOLO 1

LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE

LE NUOVE CONTESTAZIONI NEL PROCESSO PENALE

UNIONE CAMERE PENALI ITALIANE. Te la spiego io la legalità! La Costituzione e le leggi razziali

Scritto da Redazione Giovedì 15 Dicembre :41 - Ultimo aggiornamento Giovedì 15 Dicembre :54

Le deroghe al principio dell accessorietà dell azione civile

Erronea applicazione della prescrizione: ammesso il ricorso della parte civile

Il concetto di conformità tra copia e originale del ricorso di primo grado o dell appello secondo il giudice di legittimità

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

RISOLUZIONE N. 2/E. Oggetto: Effetti delle sentenze di accoglimento della Corte costituzionale sui rapporti tributari

Giudice competente giudice dell esecuzione, non giudice dell appello (come da art. 175 comma 4 c.p.p. per la restituzione nel termine).

Pene accessorie flessibili per i reati di bancarotta fraudolenta

Il criterio della competenza territoriale nel procedimento di separazione consensuale di cui all art. 711 c.p.c.

RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE PENALE RECIDIVA RILIEVO AI FINI DEL TEMPO NECESSARIO ALLA PRESCRIZIONE DEL REATO

Cass /2011- Violazioni plurime: inapplicabilità dell'art. 8 L.689/81 e dell'istituto della continuazione

CHIAMATA IN CAUSA DEL TERZO: LE ECCEZIONI POSSIBILI. Annotazione a Cassazione Civile, sezione sesta, sentenza del , n.

Cass. Pen., Sez. I, sent. 24 febbraio 2012 (dep. 22 maggio 2012), n Pres. Giordano, Rel. Caiazzo. Ritenuto in fatto

Il difensore non munito di procura speciale può legittimamente avanzare richiesta di giudizio abbreviato se l imputato presente nulla obietta

INDICE DELLA GIURISPRUDENZA

I datori di lavoro devono conservare gli attestati della avvenuta formazione

Violazioni al c.d.s. che prevedono l applicazione della confisca del veicolo. Violazione Procedimento confisca Sequestro Affidamento

Lezione II. I principi (2) Francesco Viganò

Giurisprudenza. Corte di Cassazione V Sezione Penale - n del 11 maggio 2016

Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto

La competenza del giudice penale

La legge sul processo lungo

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Formula 1 SOSPENSIONE DEL PROCESSO ECC.MA CORTE D ASSISE DI... ILL.MO TRIBUNALE DI... ILL.MO G.U.P. PRESSO IL TRIBUNALE DI...

BARI settembre 2018 CONGRESSO NAZIONALE STRAORDINARIO AIGA MOZIONE AIGA sez. Potenza Progetto di legge di modifica della prescrizione penale

13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica

Procedimento disciplinare e tutela del contraddittorio (Cass. 7282/2014)

L'accesso alla giustizia secondo le fonti nazionali e internazionali.

Cass. Civ., Sez. Un., 19 dicembre 2018, n Rilascio del permesso di soggiorno giurisdizione parere del PM

PAOLO TONINI. Addenda n. 1. (l aggiornamento non è esaustivo di tutte le novità)

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

PROCEDIMENTO E PROCESSO AMMINISTRATIVO ALLA LUCE DELL ART. 6 CEDU

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97

Pubblico impiego e abuso dei contratti a termine. La vicenda

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Il fondamento della recidiva e la rilevanza giuridica del reato estinto

LA GIURISDIZIONE DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO

INDICE. Introduzione... XV PARTE I IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ. CAPITOLO I La riserva di legge

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il giorno 9 del mese di gennaio dell anno duemila diciannove

Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Ingiunzione fiscale. Processo

Corte Costituzionale, ordinanza 8 Marzo 2016, n Pres. Grossi.

Gli organi costituzionali. La Magistratura (Cost )

Prescrizione in caso di frodi IVA: con atti interruttivi si riparte da zero

Struttura di formazione decentrata della Corte di Cassazione

PARTE I Diritti e Doveri dei Cittadini. TITOLO I Rapporti Civili

La CTP di Lecce applica il principio di non contestazione (art. 115 cpc) dando torto all agenzia delle entrate

PROGRAMMA DELLE LEZIONI DEONTOLOGIA FORENSE

La competenza è del Giudice di Pace, come espressamente stabilito dall art. 7 comma 2 del D. Lgs n. 150/2011.

Rel. n. 13/2014 Roma, 17 febbraio 2014

Piazza Matteotti, n Bergamo ALESSANDRO PASTA. Maturità scientifica, luglio 1995, Liceo Amaldi di Alzano Lombardo, sez. di Trescore Balneario

N. SIUS 2009/3933. N.ordinanza REPUBBLICA ITALIANA IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA. per il distretto della Corte di Appello di TORINO

Per la Cassazione la copertura assicurativa si estende anche al danno provocato dal conducente con dolo.

POTERI DEL GIP IN CASO DI RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE

CURRICULUM VITAE. - nel 1996 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto e Procedura Penale presso l Università La Sapienza di Roma.

Bordoni e altri Peduzzi e Arrighi Caponetto

Illegittimo il licenziamento disciplinare privo di immediatezza. Nota a Cassazione Civile, Sezione Lavoro n del 8 giugno 2009

Istituzioni di diritto pubblico

I nuovi termini per gli accertamenti tributari

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

INDICE. tra funzione d accusa e funzione di giudizio ed a tutela del principio di imparzialità...

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 23 FEBBRAIO 2011, N.

La natura composita delle fonti

diritti-cedu.unipg.it

Il giudicato penale non vale nel giudizio tributario

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO

Il reato di sottrazione internazionale di minori

Produzione in giudizio di documenti aziendali (Cass. n /2012)

Legge Gelli: prime applicazioni pratiche in Cassazione

ABBREVIAZIONI... SINTESI ESPOSITIVA DELLA MATERIA... 1 GIURISPRUDENZA E DOTTRINA... 7

Relazione la progetto preliminare ed al testo definitivo del codice di procedura penale, in G.U. suppl. ord., n. 250, del , p.

Corte di Cassazione, Sez. Unite Penali, sentenza 24 novembre febbraio 2017, n Presidente Canzio Relatore Bonito

La Cassazione definisce i rapporti tra millantato credito e traffico di influenze illecite alla luce dell entrata in vigore della legge n.

Transcript:

BREVI RIFLESSIONI IN TEMA DI RIQUALIFICAZIONE GIURIDICA DEL FATTO IN SENTENZA ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DI CORRELAZIONE TRA ACCUSA E SENTENZA. A cura dell avv. Giuseppe Scozzari La prima sezione penale del Tribunale di Palermo con la sentenza n. 184 del 2011 ha condannato B.G. alla pena di anni uno mesi sei di reclusione per il reato di cui all art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia), operando una riqualificazione dei fatti, dato che nel corso del processo le contestazioni mosse all imputato erano di ben altra natura e specie, essendosi lo stesso dovuto difendere per i reati di cui agli artt. 594 (ingiuria), 612 (minaccia) e 660 (molestia) c.p.. Tale riqualificazione non è condivisibile, in quanto viola non solo principi di natura processuale, ma anche norme di rango costituzionale e norme sovranazionali. E, infatti, evidente che la riqualificazione sia stata operata in spregio delle più elementari norme poste alla base dello svolgimento del processo penale e del contraddittorio. Per comprendere in quale violazione sia incorso il giudice di prime cure occorre innanzitutto prendere le mosse dall art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell Uomo, in materia di equo processo. Tale articolo, norma di primissimo piano in tutta la legislazione penale europea, impone agli Stati sottoscrittori del trattato di rendere effettive le garanzie di contraddittorio per tutti gli accusati in un procedimento penale, al fine di realizzare il c.d. giusto processo (o equo, nella traduzione storica della Convenzione). A tal fine l art. 6, in particolare, al par. 3 stabilisce che «ogni accusato ha diritto di: a) essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in modo dettagliato, della natura e dei motivi dell accusa formulata a suo carico; b) disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a preparare la sua difesa;». Come è noto le disposizioni contenute nella CEDU godono di un rango qualificato nella gerarchia delle fonti, essendo state definite quali norme interposte tra le norme di tipo costituzionale e quelle ordinarie che alle prime 1

devono conformarsi. Questo proprio in virtù del diretto richiamo alle fonti di diritto internazionale di cui al comma 1 dell art. 117 Cost. ( 1 ), Il giudice italiano, quindi, nell applicare la legge, è tenuto anche al rispetto delle suddette norme, nella misura in cui esse siano compatibili con l ordinamento costituzionale italiano e siano altrettanto compatibili con il perseguimento di fini costituzionalmente protetti ( 2 ). Anzi, tali norme, in quanto di rango superiore alle leggi ordinarie, divengono addirittura norme integratrici del parametro costituzionale, che non è consentito al giudice disattendere ( 3 ). In quanto norme integratrici vincolano il giudice anche nell interpretazione, considerato che lo stesso deve interpretare le norme di diritto interno conformemente al dettato delle norme internazionali ( 4 ) ( 5 ). Essendo quindi indubbia la applicabilità dell art. 6 della CEDU in ogni processo penale e assicurato il rango di norma interposta e quindi superiore rispetto alle norme ordinarie, occorre verificare cosa questo comporta in concreto e, soprattutto, rispetto alla disciplina di cui all art. 521 c.p.p., come peraltro applicata nella sentenza in commento ( 6 ). A tal fine è necessario analizzare la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell Uomo in materia. ( 1 ) PETRI V., Il valore e la posizione delle norme Cedu nell ordinamento interno, in Cass. pen., n. 06, vol. III, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 2296 ss. ( 2 ) LUPO E., La vincolatività delle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell uomo per il giudice interno e la svolta recente della Cassazione civile e penale, in Cass. Pen., n. 05, vol. III, Milano, Giuffrè, 2007, pp. 2247 ss. (3) Corte Cost. sent. n. 348/2007, in Giur. cost. 2007, 5, pp. 3475 ss., Giust. civ. 2007, 11, I, pp. 2333 ss., Foro amm. C.D.S. 2007, 10, pp. 2725 ss., Riv. dir. internaz. 2008, 1, pp. 197 ss.; Corte Cost. sent. 349/2007, in Foro amm. C.D.S. 2007, 10, pp. 2728 ss., Giur. cost. 2007, 5, pp. 3535 ss., Giust. civ. 2007, 11, I, pp. 2331 ss., Giust. civ. 2008, 1, I, pp. 49 ss., Giust. civ. 2008, 6, I, pp. 1363 ss., Giust. civ. 2008, 3, I, pp. 585 ss. ( 4 ) Corte Cost. sent. 349/2007 cit.; Cass. pen., sez. VI, n. 20500 del 19 febbraio 2010, in C.E.D. Cass. pen. 2010, Cass. pen. 2011, 5, pp. 1834 ss. ( 5 ) Con l unica conseguenza che, qualora il giudice non ritenesse applicabile una norma di diritto internazionale alla luce dei principi costituzionali, egli è tenuto a sollevare questione di legittimità costituzionale per la violazione dell art. 117, comma 1, Cost.. ( 6 ) MARCOLINI S., All incrocio tra Costituzione e Cedu. Il rango delle norme della Convenzione e l efficacia interna delle sentenze di Strasburgo, in Cass. pen., n. 09, vol. IV, Milano, Giuffrè, 2007, pp. 3492 ss.

La sentenza più significativa al riguardo è sicuramente la n. 25575 dell 11 dicembre 2007, Drassich c. Italia ( 7 ) (ma non è da dimenticare la sent. del 25 marzo 1999, Pélissier e Sassi c. Francia). Nel caso sottoposto all attenzione della Corte europea, il triestino M. Drassich era stato chiamato a giudizio per il reato di corruzione in atti di ufficio. Riconosciuto colpevole, sia in primo che in secondo grado, per il reato di cui all art. 319 c.p., presentava ricorso in Cassazione per fare valere il decorso termine di prescrizione. In sede di legittimità i giudici, pur in presenza di una evidente fondatezza del ricorso, rigettavano lo stesso, in quanto riqualificavano ex officio (quindi ai sensi del 521 c.p.p.) il reato commesso dal Drassich da corruzione in corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter c.p.) dal termine di prescrizione molto più lungo. Su tale riqualificazione il Drassich adiva la Corte Europea dei Diritti dell Uomo, la quale dichiarava la lesione del «diritto ad essere informati in modo dettagliato della natura e dei motivi dell accusa, nonché del diritto a disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a disporre la difesa», e la conseguente violazione degli artt. 1 e 6 della Convenzione. In particolare la Corte europea ha concentrato la sua attenzione sulla circostanza per la quale l accusato deve essere «informato della natura dell accusa formulata a suo carico». Essa non dubita che l atto di accusa ( 8 ) «svolge un ruolo fondamentale nel procedimento penale» e che in esso deve essere contenuto, a norma dell art. 6 3, lett. a), non solo i motivi dell accusa e dei fatti materiali alla base di essa «ma anche, e in maniera dettagliata, della qualificazione giuridica data a tali fatti ( 9 )». Per la Corte la portata di questa disposizione «deve essere valutata alla luce del più generale diritto a un processo equo sancito dal par. 1 dell articolo 6». Ne consegue che «una informazione precisa e completa delle accuse a carico di un imputato, e dunque la qualificazione giuridica che la giurisdizione potrebbe ( 7 ) In Cass. pen. 2008, 4, pp. 1646 ss., Foro it. 2008, 5, IV, pp. 241 ss.. ( 8 ) La terminologia qui utilizzata è la stessa della Corte Europea dei Diritti dell Uomo, volutamente generica (non atecnica), in quanto deve potersi adattare ad ogni ordinamento degli stati sottoscrittori. ( 9 )Cfr. sent. CEDU, cit.

considerare nei suoi confronti, è una condizione fondamentale dell equità del processo.». Pertanto «se i giudici dispongono, quando tale diritto è loro riconosciuto nel diritto interno, della possibilità di riqualificare i fatti per i quali sono stati regolarmente aditi, essi devono assicurarsi che gli imputati abbiano avuto l opportunità di esercitare i loro diritti di difesa su questo punto in maniera concreta ed effettiva.». Alla luce di tali affermazioni estremamente condivisibili occorre, allora, verificare se il tribunale di Palermo, nel riqualificare il reato in sentenza, abbia effettivamente assicurata la possibilità all imputato B.G. di esercitare i diritti di difesa, nel pieno contraddittorio tra le parti. Di fatto così non sembrerebbe, dal momento che il giudice, nel corso del dibattimento, non ha mai fatto cenno ad una eventualità di tal tipo, non consentendo, dunque, che la discussione si orientasse in tal senso e che l imputato potesse opportunamente difendersi. Il codice di rito, peraltro, oltre ai poteri concessi al giudice di cui all art. 521 c.p.p., prevede anche la possibilità per il pubblico ministero di rettificare e/o modificare il capo di imputazione e non vi è dubbio che il giudice possa pacificamente sollecitare il P.M. ad operare una modifica del capo di imputazione ai sensi dell art. 516 c.p.p. ( 10 ) ( 11 ). Se ciò fosse accaduto sicuramente il dibattimento si sarebbe svolto secondo le regole e i canoni prescritti dalla Costituzione e nel rispetto delle norme poste a fondamento dell equo processo e a garanzia del diritto di difesa degli imputati. In realtà si può dire che si è assistito alla scissione del dibattimento di primo grado in due tronconi separati: il primo si è svolto nel contraddittorio tra le parti e riguardava gli elementi costitutivi dei reati di ingiuria, minaccia, ecc, nonché l applicazione della disciplina della prescrizione, delle esimenti e di ogni altra ( 10 ) E qualora ciò fosse avvenuto è appena il caso di ricordare che l imputato gode di effettive alternative processali garantitegli da una sentenza additiva della Corte Costituzionale. ( 11 ) BRUNI V., Il contraddittorio sulle questioni inerenti alla riqualificazione del fatto, in Cass. pen., n. 05, Milano, Giuffrè, 2011, pp. 1834 ss.

questione rilevante in merito; il secondo, invece, si è svolto nella mente del giudice, che, in contraddittorio con sé stesso, verificava la ipotetica sussistenza degli elementi costitutivi di un reato altrettanto ipotetico. Tutto ciò in violazione degli artt. 24, 111 Cost. e 6 CEDU, nell interpretazione data dalla Corte Europea dei Diritti dell Uomo e fatta propria dalle Corti del nostro Paese. Si deve poi fare ancora riferimento alla sentenza n. 25575/2007 della Corte Europea allorquando essa denota che, anche in presenza di un elemento materiale identico posto alla base di due reati, non si può operare una riqualificazione de plano da parte del giudice, se i due reati contengono e hanno degli elementi distintivi che li differenziano, specie se questi costituiscono due reati autonomi. Interessante notare che la Corte ribadisce questo concetto per due reati sicuramente molto simili, per elementi costitutivi e bene giuridico tutelato, quali appunto la corruzione semplice e la corruzione in atti giudiziari, i cui termini di prescrizione hanno diversa durata. Non si può quindi dubitare che tutte le osservazioni svolte sinora sicuramente si possono applicare a fortiori alle fattispecie di reato di cui agli artt. 594, 612 e 660 c.p. e a quella di cui all art. 572 c.p.. Tenendo conto di quanto detto, si potrebbe opportunamente ritenere che la sentenza di primo grado del Tribunale di Palermo possa essere considerata nulla. Si tratterebbe di una nullità generale a regime intermedio ex artt. 178 e 180 c.p.p., che, dunque, non può essere sanata in grado di appello, sia perché il dibattimento in sede di appello è a cognizione limitata (art. 597 c.p.p.), sia perché la sua rinnovazione ha carattere eventuale (art. 603 c.p.p.), sia soprattutto perché il diritto violato è il diritto alla difesa ex artt. 24 e 111 Cost., diritto che deve essere garantito in ogni grado e stato del procedimento, anche nel giudizio di primo grado. ( 12 ) Il giudice di appello adito dovrebbe, pertanto, dichiarare la 12 Cass. pen., sez. VI, n. 45807 del 12 novembre 2008, sentenza in ottemperanza alla decisione della CEDU, in Guida al diritto 2009, 11, pp. 60 ss., Foro it. 2009, 2, II, pp. 65 ss., Cass. pen. 2009, 4, pp. 1457 ss., C.E.D. Cass. pen. 2008, Arch. nuova proc. pen. 2009, 5, pp. 631 ss., Riv. it. dir. e proc. pen. 2009, 3, pp. 1503 ss..

nullità con sentenza e rinviare gli atti al giudice che procedeva quando si è verificata la nullità, così come previsto dall art. 604 comma 4 c.p.p. La nullità delle sentenza del Tribunale di Palermo sarebbe, del resto, confermata dalla giurisprudenza di legittimità successiva alla sentenza Drassich c. Italia. Ed, infatti, secondo una recente massima della Suprema Corte: «È causa di nullità generale a regime intermedio, per violazione del diritto di difesa, la riqualificazione dell'imputazione operata in sentenza senza il previo contraddittorio, per quanto sia più favorevole per l'imputato.» ( 13 ). Già in precedenza, peraltro, la Corte di Cassazione aveva sostenuto che: «La regola di sistema espressa dalla Corte Europea dei Diritti dell Uomo ( 14 ), secondo cui la garanzia del contraddittorio deve essere assicurata all imputato anche in ordine alla diversa definizione giuridica del fatto operata dal giudice ex officio, è conforme al principio statuito dall art. 111, comma 2 Cost., che investe non soltanto la formazione della prova, ma anche ogni questione che attiene la valutazione giuridica del fatto commesso. Ne consegue che si impone al giudice una interpretazione dell art. 521, comma 1 c.p.p. adeguata al decisum del giudice europeo e ai principi costituzionali sopra richiamati.» ( 15 ). Alla luce delle superiori considerazioni e alla luce della giurisprudenza sopra riportata, non può che confermarsi l opinione secondo la quale la sentenza in commento sia da considerarsi nulla ai sensi degli artt. 178 e 180 c.p.p., in quanto emessa in violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza di cui ( 13 ) Cass. pen., sez. I, 29 aprile 2011, n. 18509, in C.E.D. Cass. pen. 2011. In senso conforme: Cass. pen. n. 20500 del 2010 cit.; Cass. pen., sez. I, n. 9091 del 2010, in Diritto & Giustizia 2010, C.E.D. Cass. pen. 2010, Cass. pen. 2011, 2, pp. 630 ss.; Cass. pen. Sez. I, n. 43230 del 2009, in C.E.D. Cass. pen. 2009, Arch. nuova proc. pen. 2010, 2, pp. 198 ss.; Cass. pen. n. 36323 del 2009, in C.E.D. Cass. pen. 2009, Foro it. 2010, 5, II, pp. 264 ss., Cass. pen. 2010, 7-8, pp. 2608 ss.; Cass. pen. n. 45807 del 2008, cit. ( 14 ) Sent. 11 dicembre 2007, Drassich c. Italia, cit. ( 15 ) Cass. Pen. n. 45807 del 2008, cit.

all art. 521 c.p.p. ed in violazione degli artt. 24, 111, 117 comma 1 Cost. e dell art. 6, parr. 1 e 3, lett. a) e b) della Convenzione Europea dei Diritti dell Uomo. Agrigento lì 26/01/2012 Avv. Giuseppe Scozzari