Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2958 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GASPARRI, BOCCHINO Agevolazioni per l accesso alla rete INTERNET Presentata il 10 gennaio 1997 ONOREVOLI COLLEGHI! I costi di accesso alla rete INTERNET (intendendo sotto questa voce sia le infrastrutture su cui viaggiano i contenuti, sia gli accessi e servizi) sono, in Italia, tra i più alti al mondo e trovano un confronto, non a caso, solo con quelli praticati nei Paesi in cui vige il monopolio (per esempio la Francia e la Spagna. Vedi, al riguardo la rivista PC Professionale n. 63-64, luglio-agosto 1996 pag. 103). È quanto emerge da un interessante rapporto redatto dall OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e distribuito su INTERNET qualche tempo fa. Lo studio ha messo in esame le tariffe praticate dai Paesi membri, con particolare attenzione alle nazioni in cui esiste un gestore unico delle telecomunicazioni. E i risultati parlano chiaro: là dove non c è il monopolio (Inghilterra, America, Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Finlandia e Svezia) il costo di accesso alla rete, calcolato per l uso di un ora al giorno, è pari ad un terzo del costo degli altri Paesi (circa 430 dollari l anno contro 1120 dollari). Il rapporto resta invariato anche per l utilizzo professionale, con cifre che oscillano dai 6.000 ai 10.000 dollari annui per i Paesi dove vige la deregulation, ai 15.000/ 30.000 dollari annui per le aree soggette a monopolio. In quest ultimo caso non solo collegarsi ad INTERNET costa più caro (in media nel 1995 si è calcolato 44 per cento) ma anche la penetrazione del numero di host risulta più bassa (un quinto rispetto ai Paesi in cui vige la deregulation),
Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati 2958 e così pure la velocità di diffusione del servizio. Non è un caso quindi se anche per INTERNET si parli sempre più spesso di Europa a due velocità: senza voler fare l eterno confronto con gli Stati Uniti, basta guardare oltre alle differenze di costi anche quelle già citate di numero di elaboratori connessi alla rete ogni 100 abitanti: nei Paesi monopolisti si arriva ad un massimo di 0,9 host contro una percentuale di 2,2 per le zone soggette a deregulation. La proposta di legge in oggetto mira a dare un impulso allo sviluppo delle reti telematiche in Italia tramite tre livelli di intervento: l utente avrà la possibilità di pagare un solo impulso di tariffazione indipendentemente dalla durata della sessione; si garantirà un trattamento non discriminatorio a tutti gli INTERNET Service Providers al fine di evitare che l ingresso di Telecom nel settore (Telecom on-line e Video on-line) comporti ostacoli alla concorrenza; si garantirà infine un costo ragionevole per le linee dati dedicate fra la sede del Service Provider ed il punto di accesso di Telecom. Va inoltre considerato che: Lo sviluppo della telematica in Italia è arretrato rispetto ad altri Paesi: l organizzazione europea RIPE pubblica mensilmente le statistiche sul numero di nodi della rete INTERNET in Europa. La situazione dell ultimo anno vede l Italia dietro tutti i principali Paesi europei. L abolizione della tariffa urbana a tempo (TUT) non provocherà un aumento del canone e quindi un danno per la maggioranza degli utenti. Anche supponendo che occorressero investimenti aggiuntivi per un aumento del traffico cosa peraltro poco probabile vista la scarsa incidenza dei collegamenti dati rispetto a tutti gli abbonati alla telefonia occorre tenere presente che sul costo del servizio incide molto di più il costo del personale che ogni altra spesa (irrilevante quindi rispetto alla TUT) inclusi gli ammortamenti delle spese di investimento. Come è noto, i costi delle apparecchiature elettroniche sono ormai irrisori rispetto ad ogni altro costo: per dare un esempio, il costo ammortizzato annuo di una canale voce intercontinentale con gli USA è di 20 US$ l anno. Dove non vige la TUT il canone non è più alto. Da un confronto tra la una bolletta Pacific Bell (che opera in California e non applica il TUT) e una di Telecom Italia emerge che, con soli ventotto scatti mensili effettuati con Telecom, si raggiunge la bolletta Bell; cioè meno di una chiamata urbana (breve) al giorno. Non solo, ma la Pacific Bell fornisce anche l Universal lifeline telephone service e cioè una tariffa dimezzata per gli utenti con reddito inferiore ai $ 15.300 l anno. Siamo convinti che possano servire «anche» misure governative per agevolare lo sviluppo della rete in Italia. Del resto questo è ciò che è avvenuto negli USA dove INTERNET è stata progettata, realizzata e sviluppata con un rilevante sostegno dal parte di agenzie governative come la DARPA e la NSF. Tuttavia, questo aspetto va tenuto distinto dalla questione della TUT la cui abolizione non comporterà oneri aggiuntivi per Telecom. Anche se può sembrare paradossale, riteniamo che l abolizione delle TUT non avrebbe conseguenze economiche negative per la Telecom. In primo luogo, un aumento dell utilizzo dei servizi telefonici avrebbe come effetto l aumento di richiesta di installazione di linee. Ad esempio, i fornitori di connettività INTERNET richiederebbero un numero maggiore di linee per sopperire ad un aumento della domanda da parte della loro utenza. Lo stesso accadrebbe da parte degli utenti di INTERNET che probabilmente penserebbero ad affittare una seconda linea per non tenere troppo a lungo occupato il telefono domestico. Analogo effetto si avrebbe per altri servizi, la cui diffusione aumenterebbe: servizi di messaggistica, home banking, eccetera.
Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati 2958 L abolizione della TUT in sostanza innescherebbe il meccanismo della domanda, con effetti benefici per i fornitori. Dare l accesso a basso costo ad INTER- NET favorirebbe la diffusione della cultura e aprirebbe nuove opportunità al lavoro. A prescindere dall importante ed evidente settore dell home working, notevole sarebbe poi l impatto su categorie sociali particolari come i portatori di handicap di tipo motorio. Si darà poi risposta alla richiesta più frequente: quella di trovare soluzioni per l accesso economico alla rete anche per coloro che vivono in piccoli centri lontani dal più vicino accesso a INTERNET.
Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati 2958 SCHEMA DEL COLLEGAMENTO AD INTERNET A: Con l articolo 1 della proposta di legge si chiede che il costo del collegamento fra l utente e Telecom Italia sia contenuto in uno scatto indipendentemente dalla durata del collegamento. B: Con l articolo 2 si chiede che Telecom Italia offra lo stesso grado di servizio a tutti gli INTERNET Service Providers (indicati con 1, 2 e 3). C: Con l articolo 3 si chiede che il costo del collegamento fra Telecom Italia e i Service Providers sia contenuto in modo tale da non ribaltare tale costo sul prezzo dell abbonamento ad INTERNET sottoscritto dall utente. D: Nulla viene detto circa il costo del collegamento a INTERNET da parte dei Service Providers aspetto qualificante del prodotto offerto dai Service Providers.
Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati 2958 PROPOSTA DI LEGGE ART. 1. 1. Le società concessionarie del servizio telefonico fisso devono garantire l accesso degli abbonati alla rete telefonica pubblica ai fornitori dei servizi di accesso alla rete INTERNET, tramite la rete telefonica commutata, al costo di un solo impulso di tassazione, alla risposta, indipendentemente dalla durata del collegamento e dall ubicazione dell utente sul territorio nazionale. ART. 2. 1. Le società concessionarie del servizio telefonico fisso devono garantire l accessibilità in modo non discriminatorio degli abbonati alla rete telefonica pubblica ai fornitori dei servizi di accesso alla rete INTERNET. ART. 3. 1. Il costo della connessione, con linea dedicata, fra le rete telefonica pubblica e i fornitori del servizio di accesso alla rete INTERNET deve dipendere dalla capacità e non dalla lunghezza fisica del collegamento. La tariffa da applicare è pertanto quella minima esposta nei tariffari ufficiali per la specifica capacità di collegamento.
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DDL13-2958 Lire 500