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E. DIMENSIONE VALUTATIVA E1 LA VALUTAZIONE ISTITUTO - SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL'INFANZIA (NORMATIVA VIGENTE E LINEE GUIDA REGIONALI) E1.1 DEFINIZIONE Le Linee Guida emanate dalla Regione la definiscono così: È una funzione professionale basata sulla raccolta di informazioni ed elementi oggettivi che consentono di assumere decisioni. Nella scuola essa permette di seguire i progressi dell alunno rispetto agli obiettivi da raggiungere ed ai traguardi fissati per lo sviluppo delle competenze, tenendo presenti gli aspetti cognitivi, emotivi e relazionali dell apprendere. La valutazione è un atto formativo che precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. E1.2 OGGETTI E SOGGETTI DELLA VALUTAZIONE La valutazione interna d Istituto (= tutto il Circolo Didattico di Codroipo) si concentra esclusivamente sulle specialità progettuali presenti nel P.O.F. e coinvolge una pluralità di soggetti: alunni, insegnanti, genitori, dirigente scolastico, personale A.T.A., esperti e, spesso, enti ed associazioni. La valutazione dei processi di apprendimento si concentra su aree trasversali fondanti Aree trasversali fondanti = 8 competenze di cittadinanza e specifiche aree disciplinari Aree disciplinari specifiche = linguistico espressiva matematico tecnologica e ben individuate competenze; tiene conto anche del comportamento sociale, di studio e di lavoro di ciascun alunno. Essa coinvolge in particolare alunni ed insegnanti. E1.3 FINI DELLA VALUTAZIONE La valutazione interna d Istituto serve a: promuovere una costante azione di monitoraggio per migliorare l offerta formativa; comunicare il proprio operato agli stakeholders (famiglie, studenti, realtà sociali ed economiche del territorio, enti locali, associazioni / agenzie educative, altri istituti scolastici) La valutazione dei processi di apprendimento serve a: -rilevare punti di forza e di criticità del processo; -restituire informazioni sullo stato dei processi di apprendimento per promuovere lo sviluppo di conoscenze e abilità. E1.4 PERCORSO DELLA VALUTAZIONE Per valutare è necessario LEGGERE E INTERPRETARE collegialmente una molteplicità di dati raccolti attraverso osservazioni sistematiche ed appositi strumenti di rilevazione che costituiscono la fase di verifica.

E1.5 GLI STRUMENTI DI VERIFICA Per la valutazione interna d Istituto sono predisposti: A)questionari di soddisfazione B)schede di monitoraggio predisposte dalla Commissione Progetti Nella Scuola Primaria l osservazione sistematica integra i seguenti strumenti di misurazione: A)prove non strutturate soprattutto per l accertamento delle competenze; B)prove strutturate per l accertamento di precise conoscenze e abilità; C) prove semi-strutturate per l accertamento di entrambe. Negli alunni con disabilità, con D.S.A. e non italofoni la valutazione segue parametri adeguati alle specifiche situazioni. È necessario distinguere sempre le performances scolastiche, misurate con delle prove mirate a verificare specifici apprendimenti ed alle quali viene attribuito un voto/giudizio, dalla valutazione degli apprendimenti e delle competenze che è sempre collegiale e frutto di osservazioni sistematiche oltre che di prove mirate. E1.6 GLI STRUMENTI CON I QUALI L ISTITUTO DOCUMENTA LA VALUTAZIONE In base al D.P.R 122/2009 «decreto-legge» (art.1): 2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente,nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva,secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. 4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa,definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. 5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa. In base all OM 02.08.1993 n. 236 art.4, nella Scuola Primaria il primo documento è: a.il Giornale dell insegnante e, a seguire, b.il documento di valutazione dell alunno c.il certificato delle competenze per gli alunni di classe V. d.i risultati delle prove INVALSI delle classi II e V

E1.7 SPECIFICITA' SCUOLA DELL INFANZIA LA VALUTAZIONE Introduzione Il Regolamento concernente il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni (D.p r. n. 122 del 22/06/ 09) non ha coinvolto la Scuola dell Infanzia in tema di valutazione ; d altra parte, tuttavia, le Nuove Indicazioni attribuiscono agli insegnanti la responsabilità di definire modalità e strumenti attraverso i quali avere una descrizione attendibile e aggiornata dei processi di insegnamento-apprendimento e di socializzazione di ogni bambino, nel rispetto, ovviamente, dei criteri deliberati dagli Organi Collegiali competenti. La valutazione formativa Il testo ministeriale pone l accento sulla funzione formativa della valutazione, ossia sulla sua capacità di fornire feed-back adeguati per aiutare i bambini a costruire la propria identità, ampliare l autonomia e sviluppare le competenze. In tale ottica, condizione necessaria per la realizzazione di una valutazione adeguatamente formativa è la PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA, quale atto iniziale e qualificante di tutta l azione educativa della Scuola che si esplicita, a partire dai CURRICOLI, nell organizzazione e nella pianificazione del lavoro scolastico, nel rispetto dei criteri dell intenzionalità e sistematicità, della dinamicità e autocorreggibilità degli interventi. Dal momento, però, che i diversi traguardi di sviluppo vengono raggiunti in modo differente da ciascun soggetto per effetto dell'influenza di variabili individuali (psicologiche) e ambientali (sociologiche) sul comportamento scolastico di ciascun alunno, ne consegue che, se è vero che la programmazione educativa costituisce la premessa necessaria per una valutazione educativa, altrettanto vero è che questa deve essere programmatica, ossia non deve comparare gli alunni fra loro, ma inserirsi nella situazione reale dell allievo per realizzare (programmare) l intervento didattico più adatto. Concludendo, la valutazione è formativa quando si valuta non per giudicare, ma per conoscere. La valutazione comunicata: la scheda Facendo propria la prospettiva teorica delle N. I., nell anno scolastico 2009-2010 la Commissione Continuità Scuola. dell Infanzia-Scuola. Primaria, coinvolgendo anche le Scuole. dell Infanzia non statali presenti nel territorio, ha svolto un lavoro di adeguamento della scheda di valutazione già

adottata in tutte le Scuole dell Infanzia del Circolo stabilendo innanzitutto i principi guida in base ai quali lo strumento deve: 1.valutare il soggetto in funzione di se stesso, ossia l efficacia dell insegnamento rispetto all individuo; 2.mettere in rilievo gli aspetti positivi della personalità dell individuo quelli, cioè, che dicono chi è e come è; 3.fornire un quadro il più completo ed articolato possibile del bambino, soprattutto in uscita dalla Scuola dell Infanzia ed in ingresso nella Scuola Primaria. La scheda di valutazione revisionata comprende sempre due parti: la prima relativa al Campo di esperienza il sé e l altro ; la seconda relativa agli apprendimenti inerenti agli altri Campi di esperienza. Per quanto riguarda la prima parte della scheda relativa al C. d. e. Il sé e l altro, essa prevede una prima pagina riguardante le notizie sulla famiglia e sul bambino (garantendo ovviamente il rispetto della privacy) e le diverse voci inerenti all autonomia, all identità ed agli apprendimenti sociali per le quali è stata uniformata la scala di valutazione. E stato di volta in volta considerato anche uno spazio per le osservazioni da utilizzare qualora non sia possibile evidenziare un evoluzione e/o per rilevare un eccellenza. Per quanto riguarda la seconda parte, relativa agli apprendimenti più formalizzati, essa è stata semplificata per i bambini piccoli e medi, nel rispetto delle potenzialità e dei ritmi di sviluppo dei bambini di tre e quattro anni, prendendo in considerazione solo lo sviluppo del linguaggio verbale, della motricità grosso e fine e del linguaggio grafico, iconico e manipolativo e stabilendo di rilevare solo se l individuo si colloca nella norma e/o è immaturo, ma in evoluzione e/o si dimostra non adeguato all età. Per i bambini di cinque anni in uscita dalla Scuola dell Infanzia ed in ingresso alla Scuola Primaria, osservando i principi guida sopra citati, è stato predisposto un elenco dei traguardi di sviluppo fondamentali secondo livelli di complessità crescenti in ogni campo di esperienza, e poi, sul piano procedurale, si è concordato di riportare sul documento solo i traguardi effettivamente raggiunti dal soggetto. Sia l elenco sia i relativi criteri di utilizzazione verranno consegnati anche alle insegnanti delle scuole primarie. Criteri di compilazione e comunicazione della scheda La scheda di valutazione deve essere compilata alla fine dell anno scolastico in corso e letta ai genitori dei bambini in uscita dal primo e dal secondo anno in sede di colloquio individuale ad inizio dell anno successivo o comunque utilizzata come traccia per il colloquio stesso; mentre va sempre letta alla famiglia durante il colloquio finale per i soggetti di cinque anni in uscita dalla

Scuola dell Infanzia, specificando anche che essa verrà poi depositata negli uffici della Direzione didattica e ne potrà essere richiesta una copia dai genitori stessi. Le schede potranno anche essere richieste a settembre dalle insegnanti delle classi prime per ricavarne informazioni su tutti gli alunni; gli incontri tra insegnanti dei due ordini si realizzeranno nel mese di ottobre, su richiesta delle docenti di scuola primaria, così come è stato negli ultimi anni, per approfondire la conoscenza dei bambini che presentano qualche difficoltà. E utile ribadire l obbligo della riservatezza nel trattamento dei dati sensibili la cui trasmissione è limitata ai docenti della scuola primaria, tali dati inoltre vengono trattati nel rispetto della normativa sulla privacy sia in termini di modalità, che di tipologia di dati trasmessi, che devono essere pertinenti alle finalità istituzionali della scuola.