Tecnocap S.p.A. Relazione sulla Gestione al 31/12/2013 Bilancio consolidato



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Tecnocap S.p.A. Sede in Cava de Tirreni (SA) Capitale Sociale versato Euro 6.319.490 Iscritta alla C.C.I.A.A. di SALERNO Codice Fiscale e N. iscrizione Registro Imprese 02865960658 Partita IVA: 02865960658 - N. Rea: 246560 Relazione sulla Gestione al 31/12/2013 Bilancio consolidato Signori Azionisti, l'esercizio chiude con un risultato positivo di Gruppo di Euro 138.718 e con un utile della Capogruppo di Euro 372.050 Il bilancio relativo all esercizio 2013 è stato redatto in applicazione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Si precisa che la Società ha beneficiato del maggior termine dei 180 giorni per l approvazione del bilancio, rispetto ai canonici 120 giorni, al fine di esaminare i bilanci delle società partecipate, prima di effettuare, correttamente, la valutazione delle partecipazioni iscritte nello stesso. Il Gruppo Tecnocap opera nel settore dell imballaggio metallico. L attività esercitata è la produzione delle capsule metalliche per contenitori di metalli, vetro, plastica nonchè della progettazione, produzione, vendita e locazione di macchinari, impianti ed attrezzature per la realizzazione e l utilizzo delle suddette chiusure nei settori Food & beverage. Scenario macroeconomico Dai dati economici mondiali 2013 emergono significativi contrasti nello scenario economico finanziario globale che pongono ulteriori interrogativi per le prospettive future. A frenare la ripresa economica globale vi è sicuramente per i paesi economici più avanzati l eccessivo peso del Debito Pubblico: il debito del Giappone, ad esempio, è il più alto al mondo e pari a oltre il 230% del Pil, quello americano è superiore al 100%, Pag. 1

mentre l Eurozona, ha un rapporto debito/pil del 95,5%, risultato di situazioni molto eterogenee all interno dell Area Euro. La cura messa in campo da tali paesi, basata soprattutto sulla politica del rigore, non ha ancora prodotto gli effetti economici sperati, anzi in alcuni paesi si è ottenuto l effetto contrario della recessione, piuttosto che una crescita maggiore del Pil ed una riduzione del debito. Sebbene la situazione sia di difficile interpretazione, a causa della fragilità mostrata da tali economie, le stime per il 2014 prevedono a livello globale, una crescita pari al 3,7%. Tali stime saranno raggiungibili se le economie più avanzate porranno in essere politiche di stabilizzazione e riduzione del debito nel medio lungo termine, eviteranno il deflusso di capitali e risolveranno il problema dell inflazione. Lo scenario economico dell Eurozona rimane quello che desta le maggiori preoccupazioni. In quest area secondo i dati del FMI, nel 2013 il PIL ha fatto registrare una contrazione pari a -0,4%, ma più lieve rispetto a quella 2012. L attuale fase recessiva è continuata per tutto l anno concluso, sebbene, soprattutto nell ultimo trimestre, siano cominciati ad affiorare i primi segnali di una possibile uscita dalla crisi. Più in dettaglio, riguardo al 2013, il FMI stima una nuova forte contrazione del PIL per l Italia (-1,8%) e la Spagna (-1,2%) e una lieve crescita per Francia (+0,2%) e Germania (+0,5%). Fuori dall Eurozona, una delle poche note positive giunge dal Regno Unito, per il quale il FMI ha rivisto fortemente al rialzo (+0,3 punti rispetto a ottobre) le ultime stime di crescita del PIL, portandole a quota +1,7%. Il FMI prevede una reale uscita dalla fase recessiva nell Eurozona solamente dal anno in corso, con una lieve crescita del PIL 2014 stimata a +1,0%. In sintesi, nell insieme dei paesi dell euro la ripresa necessiterà di più tempo e si potrebbe rafforzare il divario tra gli stessi paesi appartenenti all Unione. Secondo i dati Eurostat, la produzione industriale nell Eurozona (EA17) è cresciuta a novembre dell 1,8% (+1,5% in EU28) su base congiunturale, dopo due flessioni consecutive. Su base annua, in altre parole, rispetto al novembre 2012 il dato è in crescita di ben 3 punti percentuali. Il clima generale che caratterizza la situazione economica permane comunque di grande incertezza e si riflette pesantemente sul mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione nell Eurozona si è attestato, a novembre, a quota 12,1%. Tra gli stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi sono stati registrati in Austria (4,8%) e Pag. 2

Germania (5,2%) mentre i più alti in Spagna (26,7%) e Grecia (27,8% a ottobre 2013). In Italia, a novembre, il tasso di disoccupazione era pari al 12,7%: un valore ben superiore alla media dell Eurozona. L indice PMI (Purchasing Managers Index) composito, a dicembre si è attestato su 52,1 punti, in rialzo rispetto ai 51,7 del mese precedente e in linea con quanto previsto dagli analisti. Per quanto riguarda l inflazione, secondo le prime stime dell ufficio statistico dell Unione Europea (Eurostat), nell Eurozona il dato dovrebbe essere sceso a quota 0,8% nel mese di dicembre 2013, contro lo 0,9% di novembre con seri rischi di deflazione per l intera area Euro Negli Stati Uniti, secondo le stime dell FMI di gennaio 2014, il PIL 2013 è indicato in crescita dell 1,9%, in rialzo di 0,3 punti rispetto a quanto pubblicato a ottobre. Dopo un terzo trimestre che ha visto una crescita del 4,1%, nell ultimo trimestre dell anno l economia americana dovrebbe aver gettato le basi per una stabilizzazione e per un nuovo slancio economico nel 2014. La Federal Reserve ha comunicato che a dicembre la produzione industriale è salita dello 0,3%, in linea con le attese degli analisti, mentre a novembre la crescita era stata dell 1%. In termini di capacità produttiva, il tasso di utilizzo degli impianti è salito di 0,1 punti assestandosi al 79,2%. Nell ultimo mese del 2013 l inflazione è cresciuta su base congiunturale dello 0,3%, in linea con il consensus. Rispetto all anno precedente l incremento è stato pari a +1,5%, dal +1,2% di novembre. A testimoniare che molto dev essere ancora fatto e che il rischio di un nuovo rallentamento economico del colosso americano non è del tutto superato, è il dato relativo al tasso di disoccupazione. In valore assoluto questo indice è sceso, nel mese di dicembre, al 6,7% dal 7,0% del mese precedente, ma se si analizzano le motivazioni di tale andamento a pesare maggiormente è il calo del tasso di partecipazione alla forza lavoro che è sceso al 62,8%, tra i livelli più bassi da 35 anni. I posti di lavoro creati nel settore non agricolo nel mese di dicembre, infatti, sono solamente 74 mila, certamente meno rispetto agli oltre 190 mila attesi dagli analisti e agli oltre 240 mila creati a novembre. Il dato riguardante le vendite al dettaglio nel mese di dicembre è cresciuto poco sopra le attese segnando un +0,2% rispetto al mese precedente. In Giappone, le ultime stime disponibili dell FMI valutano per il 2013 una crescita del PIL dell 1,7%, in diminuzione rispetto a quanto pubblicato a ottobre. Dalla fine del Pag. 3

primo trimestre dell anno il Giappone sta modificando drasticamente la propria politica economica. Grazie al programma d iniezione di liquidità avviato dalla Banca Centrale, la deflazione ha finalmente arrestato la sua corsa e pare si stia traducendo in una ripresa sostenuta. A questo si aggiungono altri aspetti positivi come, ad esempio, il tasso di disoccupazione che a novembre è rimasto invariato a quota 4%. La produzione industriale ha segnato a novembre una lievissima diminuzione dello 0,1%. Sebbene si tratti di un calo, questo deve essere visto alla luce del +3,9% fatto registrare dagli ordini di macchinari, che lascia prefigurare un incremento degli investimenti delle corporate. La preoccupazione maggiore resta la sostenibilità del debito pubblico e di una politica economica così marcatamente aggressiva. In Cina su base annua la crescita del PIL è stata uguale a quella del 2012 (+7,7%). Nell ultimo mese dell anno la produzione industriale ha evidenziato una crescita del 9,7% annuo, un dato al di sotto delle attese degli analisti che prevedevano una crescita del 9,8% e soprattutto inferiore al +10% registrato nel mese precedente. Anche le vendite al dettaglio hanno subito una flessione, passando dal +13,7% annuo di novembre al +13,6% di dicembre. In India, le ultime stime dell FMI sono state riviste al rialzo e prevedono per l anno fiscale corrente (1 aprile 2013 31 marzo 2014) un incremento del PIL pari al 4,4%. Una crescita superiore a quella registrata durante il periodo precedente, ma pur sempre troppo modesta per un economia in fase di sviluppo come quella indiana. La difficoltà dell economia indiana a riprendere la propria corsa è confermata anche dalla diminuzione dei posti di lavoro non agricoli che verranno creati nei prossimi anni, rispetto all ultimo periodo. A questo si aggiunge un inflazione che continua a correre, rendendo ancora più difficoltosi gli sforzi del Governo indiano di combinare politica monetaria e crescita. Riguardo alla Russia, a gennaio 2014 il FMI ha mantenuto invariate le stime di crescita rispetto a quanto pubblicato a ottobre 2013 e la previsione di incremento del PIL 2013 è rimasta pari a +1,5%. Sebbene l economia continui a crescere, siamo di fronte ad una decelerazione legata sia a fattori interni, come il calo della domanda interna, che a fattori esterni. Per tornare ad esprimere il suo enorme potenziale di paese emergente, la Pag. 4

Russia ha bisogno di attuare riforme atte a migliorare il contesto per gli affari e di spingere sul fronte dell innovazione. Per quanto concerne l andamento delle materie prime, nell ultimo trimestre dell anno il prezzo medio del petrolio è diminuito rispetto al trimestre precedente. La forte spinta al ribasso, dovuta principalmente all aumento dell offerta proveniente dall Arabia Saudita, è stata contrastata dall offerta largamente al di sotto del proprio potenziale proveniente dalla Libia. La media aritmetica delle quotazioni delle tre qualità WTI, Dubai e Brent è scesa, nel corso del quarto trimestre, sotto la soglia dei 105 dollari al barile (a quota 104,7), in calo di 2,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e in crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. A ottobre e novembre il prezzo è sceso rispettivamente del 3,0% e del 2,8% per poi tornare nuovamente a salire del 2,8% nel mese di dicembre. Le quotazioni delle materie prime non energetiche hanno ugualmente fatto registrare un lievissimo calo (-0,7%) nell ultimo trimestre dell anno rispetto al trimestre precedente. L aumento del prezzo dei metalli (+0,9%) è stato controbilanciato dal calo dei prezzi dei prodotti alimentari. Mercati valutari Nel corso del 2013 il dollaro si è complessivamente deprezzato contro euro. Dopo un iniziale apprezzamento fino a toccare quota 1,2768 (27 marzo), la valuta statunitense ha perso terreno nei rimanenti nove mesi dell anno fino ad un massimo deprezzamento a quota 1,3814 (27 dicembre), chiudendo l anno in linea con tali livelli (1,3791). La corona ceca, ai minimi verso l euro ad inizio anno (25,218 in apertura), ha percorso un movimento laterale fino ad ottobre, rimanendo costantemente nell intorno di 25,8. In ottobre la Banca Centrale della Repubblica Ceca ha deciso un intervento di politica monetaria volto al miglioramento della competitività sul lato delle esportazioni ed ha deprezzato il cambio fino a oltre quota 27,5. La corona ceca ha mantenuto questo livello fino alla fine dell anno, deprezzandosi ulteriormente fino a 27,734 (18 dicembre) e chiudendo a 27,427. In riferimento alla valuta ucraina, questa è passata da 10,6381 di inizio anno a 11,3292 a fine 2013, con un valore medio di 10,7877. L andamento della valuta ucraina è stato in leggero deprezzamento durante il 2013. I recenti eventi accaduti nel 2014 della penisola Pag. 5

della Crimea hanno contribuito ad aumentare la volatilità sui mercati finanziari, causando un forte deprezzamento della valuta. Italia: I dati macroeconomici fanno registrare per il 2013 una riduzione del PIL dell 1,9%, rispetto all anno precedente e un calo dei consumi finali nazionali del 2,2% e del 4,7% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato una sostanziale stabilità (+0,1%). In particolare la spesa per consumi delle famiglie è diminuita del 2,6%, dopo il notevole decremento registrato già nel 2012 del 4%. I dati consuntivi del 2013 mostrano ancora un quadro negativo per l andamento economico dell Italia, e un differenziale rispetto a quella dell Eurozona e dei principali paesi. Infatti, il 2013 ha fatto registrare per gli Stati Uniti e nel Regno Unito una crescita in termini di volumi dell 1,9% per entrambi, dell 1,6% per il Giappone e dello 0,4% per la Germania. Per quanto concerne la produzione italiana, nel 2013, si è registrata una flessione del 3% (-6,7% nel 2012), anche se bisogna evidenziare che il dato relativo alle industria alimentare e bevande, principale mercato di sbocco della Capogruppo, il decremento registrato nello stesso esercizio è pari allo 0,7%, in sostanza stabile rispetto al 2012, data la peculiare Anticiclicità che lo caratterizza. In flessione anche il fatturato e gli ordinativi che sono diminuiti del 3,8% e dell 1,3% rispettivamente. La contrazione del fatturato è sintesi di una crescita all estero pari all 1,5% e di un calo del 6,1% sul mercato interno. Stesso trend per gli ordinativi che sono cresciuti all estero (+2%) e calati sul mercato interno (-3,5%). Le esportazioni italiane nel 2013 sono rimaste pressocchè ferme, rispetto all anno precedente, segnando una contrazione dello 0,1%, mentre l import ha registrato una forte discesa (-5,5%). La dinamica dell export risulta positiva verso i paesi Extra UE (+1,3%) e in flessione verso i paesi UE (-1,2%). Trend positivo per l export alimentare che nei mesi Gennaio/Novembre 2013 è cresciuto del 5,7%. Con specifico riferimento all export di conserve di pomodoro, i primi undici mesi dell anno in esame hanno registrato un incremento in volume dell 5.8% e un aumento in valore del 6.5% rispetto all analogo periodo dell anno precedente. Pag. 6

Il dato del commercio al dettaglio conferma il perdurare di una forte contrazione dei consumi delle famiglie. Nell intero anno 2013 le vendite hanno registrato una diminuzione del 2,1% rispetto all anno precedente, sintesi di flessioni dell 1,1% per i prodotti alimentari e del 2,7% per i prodotti non alimentari. Nella Grande Distribuzione le vendite sono diminuite dell 1% (-0.4%gli alimentari, -1.9% i non alimentari), mentre nelle piccole superfici la flessione è stata molto più marcata (-2.9%). Il tasso d'inflazione medio annuo per il 2013 è stato pari all'1,2%, livello più basso dal 2009, in decisa frenata rispetto al 3,0% registrato nel 2012. Il Deficit, misurato in rapporto al Pil, si è attestato al 3,0%, stabile rispetto all'anno precedente, ma il debito ha raggiunto livelli record. Il 2013 si è chiuso, infatti, con un rapporto fra debito e Pil al 132,6%, in crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 127% del 2012. Andamento del settore conserviero I derivati del pomodoro e conserve vegetali: L andamento del mercato dei derivati del pomodoro nel 2013 è stato influenzato in gran parte dagli effetti della campagna di trasformazione dell estate 2012, caratterizzata da una riduzione del pomodoro fresco passato alla trasformazione (-7,8%), a seguito del minor numero di ettari messi a dimora e della siccità estiva e da un prezzo inferiore della materia prima, dopo il sensibile incremento del 2011. D altra parte, il settore, in particolare al Sud, aveva registrato in media rese industriali inferiori e una minore efficienza produttiva, a causa della non ottimale qualità del pomodoro e della scarsa disponibilità dello stesso in taluni periodi della campagna. Nonostante la diminuzione della produzione, non si è verificato, nel 2013, un incremento dei listini di vendita poiché il settore ha scontato gli alti livelli delle scorte derivanti dalla sovrapproduzione degli anni precedenti. Negli ultimi mesi dell anno, il mercato delle conserve di pomodoro è stato influenzato dalla campagna di trasformazione svoltasi nei mesi estivi, contrassegnata da un ulteriore calo del quantitativo di pomodoro fresco passato alla trasformazione, pari a 4.1 milioni di tonnellate, in diminuzione del 12.8% rispetto ai 4.7 milioni di tonnellate trasformate nel 2012 e del 19.6% rispetto alla media del quinquennio 2008-2012, pari a 5,1 milioni di Pag. 7

tonnellate. La produzione di pomodoro dell estate 2013 si è contraddistinta per un costo notevolmente più elevato della materia prima. In tale scenario, caratterizzato dalla contrazione dell offerta, dal basso livello degli stock del settore e dall aumento del costo della materia prima, si è registrato un trend al rialzo dei prezzi di vendita dei prodotti finiti. L andamento della campagna dell estate 2013 produrrà i suoi effetti soprattutto nell esercizio 2014, quando la gran parte della produzione rossa sarà venduta. Il calo della produzione nazionale, unitamente al basso livello degli stock del settore, rappresenta un dato positivo ai fini di un mercato più equilibrato in termini di domanda e offerta e, di conseguenza, ai fini delle quotazioni dei prodotti finiti influenzate dai volumi immessi sul mercato. Sul fronte dei consumi, il mercato italiano del pomodoro ha continuato a mostrare un trend in lieve flessione. Secondo i dati Iri Infoscan (inclusivi del canale Discount), infatti, nel 2013 si è registrata un calo a volume del 2.5% e a valore dell 1.3%. Nello specifico, i dati mostrano, nel periodo considerato, una stabilità in volume per la polpa (-0,9%) e per la passata (-0.4%) ed una flessione per i pelati (-8.6%). E, inoltre, proseguito, il trend positivo delle esportazioni italiane nel mondo, di derivati del pomodoro che, nei primi otto mesi del 2013, si sono incrementate del 7% a conferma che il pomodoro Made in Italy continua ad essere fortemente apprezzato sui mercati esteri. In riferimento al settore delle conserve vegetali (principalmente legumi conservati), il mercato italiano ha evidenziato nel 2013 un lieve calo a volume (-2.5%) e una stabilità a valore (-0.3%). Settore imballaggi Il settore degli imballaggi leggeri in acciaio in Italia nel 2013 si attesta su 650 mila tonnellate prodotte, rispetto alle 656 mila tonnellate del precedente anno, facendo registrare una sostanziale stabilità dei volumi prodotti. La produzione di imballaggi leggeri è così composta: 435 mila tonnellate destinate al consumo Italia, 227 mila tonnellate all esportazione e 12 mila tonnellate provengono dalle importazioni. Il consumo italiano di imballaggi è così ripartito: il 40,4% si riferisce all open top (derivati pomodori 21%, legumi e frutta sciroppata 6,8%, tonno 3,8%, pet food 3,7%, altro 5,1%) Pag. 8

mentre, mentre general line, chiusure, bombolette spray, olio oliva e semi e altro rappresentano il 59,6% dei consumi totali. Le chiusure, intendendo per queste i tappi corona e twist off, pesano per il 14,9% sul totale dei consumi di imballaggi. Il fatturato in milioni di Euro ammonta a 1.355, rispetto ai 1.346 del precedente anno, dunque in sostanziale equilibrio rispetto al 2012 (fonte: dati statistici ANFIMA). La situazione economico-finanziaria del Gruppo Tecnocap può essere influenzata da vari fattori che compongono il quadro macro-economico, tra cui il costo delle commodities, in particolare l acciaio e la banda stagnata, la variazione dei tassi d interessi del credito al consumo e il livello di fiducia dei consumatori che in una situazione di crisi si traduce in una minore domanda, oltre ovviamente alla crescita del PIL. Passando ad un analisi più specifica del Gruppo Tecnocap si deve far notare che l anno 2013 presenta un incremento del fatturato consolidato di circa 4 milioni di Euro, cresciuto dai 112 milioni di Euro del 2012 ai circa 117 milioni di Euro del 2013. Tale incremento sarebbe dovuto principalmente alla capacità di tenere e confermare i volumi di vendita a livello di Gruppo, considerando le difficoltà del mercato interno e dei mercati in cui si trova ad operare, e ai proventi per oltre 5 milioni di euro derivanti dall operazione di cessione di un particolare business sul mercato americano considerato non più strategico e profittevole per il Gruppo. Esponiamo di seguito il metodo di calcolo dell EBITDA commentato nel seguito del paragrafo: Utile prima delle imposte derivante dalle attività di funzionamento + Oneri finanziari - Proventi finanziari +/- Altre rettifiche di natura finanziaria EBIT Risultato operativo +/- Svalutazioni /(Ripristini di valore) delle altre attività correnti e non correnti +/- Accantonamenti ai fondi e costi di ristrutturazione +/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività correnti e non correnti + Ammortamenti EBITDA Pag. 9

Si può osservare la sostanziale stabilità dei margini economici operativi ed in particolare dell EBITDA di Gruppo del 2013, pari a 10,3 milioni di Euro, contro i circa 10,2 milioni di Euro del 2012, corrispondente al 9% delle vendite annuali, con un effettiva crescita rispetto al 2012, se si escludono gli effetti migliorativi delle capitalizzazioni per lavori interni che si sono ridotte, in quanto il Gruppo ha raggiunto una capacità produttiva tale da soddisfare le richieste del mercato e non richiedere nuove implementazioni delle linee produttive. Inoltre, il Gruppo ha adottato un approccio prudenziale, provvedendo nel 2013 alla svalutazione sia di crediti, al presumibile valore di realizzo, in funzione delle informazioni documentali sopraggiunte nel corrente esercizio, sia delle rimanenze di magazzino in ragione di analisi di maggiore dettaglio che hanno comportato la registrazione di diversi costi straordinari non ripetibili. Vi è da considerare poi un risultato ancora parziale dei progetti di riduzione dei costi avviati nel 2013, i cui effetti saranno recepiti nella totalità a partire dal 2014 e gli ancora modesti risultati consuntivati dall azienda ucraina nonostante la notevole capacità produttiva installata, attribuibile alla instabile situazione politica del paese in cui opera. La Capogruppo italiana Tecnocap S.p.A. presenta invece un EBITDA 2013 di Euro 3,7 milioni con una percentuale del 7,6% sul fatturato. La marginalità è stata influenzata da alcune svalutazioni non ricorrenti che hanno influenzato l esercizio. Dal 2014 il margine operativo di Gruppo dovrebbe nettamente migliorare risultando pari a 13 milioni di Euro, con un 11% delle vendite previste, di cui Tecnocap S.p.A, un EBITDA di Euro 4,1 Milioni con una percentuale di 8,7% in miglioramento rispetto al 2014 per le seguenti principali ragioni: - Nella Capogruppo non si dovrebbero verificare le gravose svalutazioni straordinarie di diverse attività correnti, mentre si dovrebbero realizzare interamente le riduzioni di costi operativi per la chiusura del sito produttivo di Aprilia (personale, locazioni, energia etc.); - Riduzione del personale indiretto della struttura operativa della Società spagnola Tecnocap Met; - Incremento produttività per effetto di alcuni progetti di recupero di efficienza avviati in produzione; - Nella Società americana Tecnocap LLC a fronte della riduzione conseguente alla vendita del particolare business a bassa marginalità si dovrebbero incrementare le vendite degli altri business caratterizzati da una maggiore profittabilità, anche grazie ad una ristrutturazione ed implementazione della capacità produttiva; - Nella controllata ucraina Agrocap LLC, si dovrebbero finalmente realizzare le previsioni di vendita grazie alla nuova capacità produttiva installata alla fine del 2013 ed ai risultati attesi dalla rafforzata rete commerciale riguardo soprattutto ai Pag. 10

promettenti mercati della Russia e dei diversi paesi CSI, salvo attendere i diversi sviluppi della crisi politica in essere; - Crescita organica del fatturato grazie all ingresso nel portafoglio clienti di nuove multinazionali, dopo rigorosi e lunghi processi di qualificazione prodotti ricevendo i primi ordini produttivi, nonché allo sviluppo e l implementazione di progetti relativi a nuovi prodotti, soprattutto nella società americana, nelle divisioni e vino, farmaceutica e cosmetica. I fatti di rilievo verificatisi nel corso dell esercizio 2013 sono i seguenti: Lo scorso mese di dicembre si è completata la cessione ad un acquirente americano di un particolare business della nostra Società negli USA per un valore totale di 13 milioni di dollari, di cui 6,5 milioni di dollari ricevuti dalla Capogruppo Tecnocap S.p.A. per la concessione di licenze d uso di tecnologie industriali, e 6,5 milioni di dollari ricevuti direttamente dalla controllata americana Tecnocap LLC per la vendita di macchinari e attrezzature produttive, oltre ad un accordo commerciale per entrambe le Società relativo al solo mercato americano; Trasferimento della partecipazione nella controllata americana TAC (Tecnocap Acquisition Company Corporation, società veicolo per detenere la Tecnocap LLC, società operativa) alla sub holding italiana TGP Tecnocap Group Partecipazioni S.r.l. per completare il progetto di concentrare le diverse partecipazioni di controllo detenute dalla Capogruppo Tecnocap S.p.A. nelle diverse società estere in un unica società Sub holding appositamente costituita nel 2012 per la riorganizzazione societaria del Gruppo. Ad Aprile 2013, l Investment Company italiana Simest ha sottoscritto un aumento di Capitale nella controllata ceca Tecnocap Sro, per Euro 2,921 milioni, corrispondente ad una quota di partecipazione del 18%. Tale accordo prevede l ulteriore obbligo di riacquisto da parte della TGP s.r.l. dalla Simest della partecipazione dopo otto anni dall investimento nella Società. La liquidità ricevuta da Simest ha consentito di completare la capacità produttiva con la realizzazione di nuove linee ed impianti produttivi; Pag. 11

A Dicembre 2013 il Gruppo ha formalizzato con il Socio ed Amministratore negli USA un accordo per il riacquisto della propria quota del 2,21% del capitale sociale della controllata americana completando in tal modo la totale fuoriuscita dei diversi manager americani avviata nel 2011 che consentirà al Gruppo, dopo il riacquisto della partecipazione anche dalla Simest tra il 2014 e il 2015, di possedere l intero capitale sociale della controllata americana; Ad ottobre 2013, la Capogruppo Tecnocap S.p.A. ha acquistato ulteriori n. 31.597 azioni proprie dalla Genoa Poliplast S.r.l. portando la propria quota di partecipazione al Capitale al 6%; Nel corso del 2013 è stata costituita una società commerciale in Russia denominata Tecnocap Ltd per fornire diversi servizi ai clienti russi e per incrementare le vendite del relativo mercato e dei diversi paesi appartenenti all area CSI; Nel corso del 2013 la Capogruppo Tecnocap S.p.A. ha avviato un progetto finalizzato al reperimento di nuove risorse finanziarie ed alla parziale sostituzione del sistema bancario con finanziatori istituzionali presenti nel mercato dei capitali attraverso la sottoscrizione di Minibond o Private Placement al fine sia di rispettare gli impegni finanziari di riacquisto della partecipazione detenuta dalla Simest scadenti in parte nell anno in corso sia per cercare di ottimizzare in termini di migliori condizioni economiche e maggiore durata degli attuali finanziamenti del Gruppo. Politica di investimenti dell impresa per mantenere e rafforzare il risultato economico, inclusa la politica di distribuzione dei dividendi Il Gruppo sta continuando nelle politiche di riorganizzazione tendenti al mantenimento ed al rafforzamento del risultato economico. Nel breve non sono previste politiche di distribuzione di dividendi da parte della Capogruppo in linea con la politica di patrimonializzazione dei risultati. Pag. 12

Fonti di finanziamento dell impresa e il relativo rapporto tra le passività e il patrimonio netto Gruppo Posizione finanziaria netta 31/12/2013 31/12/2012 Delta Disponibilità liquide 1.998.027 689.687 1.308.340 Altre attività finanziarie correnti 1.831.439 2.908.226 (1.076.787) Passività finanziarie correnti (incluso Debito vs Simest 2013 per 6,7 mln di euro) (48.656.660) (54.028.906) 5.372.246 Posizione finanziaria netta a breve termine (44.827.194) (50.430.993) 5.603.799 Altre attività finanziarie non correnti 2.079.417 2.338.571 (259.154) Passività finanziarie non correnti (incluso Debito Vs Simest 2013 per 2,9 mln di Euro e Debiti Vs Simest 2012 per 6,7 mln di Euro) (29.436.636) (30.729.921) (1.293.285) Posizione finanziaria netta (72.184.413) (78.822.343) 6.637.930 Capitale Riserve Risultato Totale Gruppo Cap. e ris. di terzi Ris. di terzi Totale terzi 31/12/2012 6.319.490 16.508.729 (660.739) 22.167.480 296.261 3.300 299.561 Risultato consolidato 2013 di pertinenza del gruppo 138.718 138.718 Risultato consolidato 2013 di pertinenza di terzi 25.332 25.331 Utili/Perdite nette da cash flow hedge 110.503 110.503 2.497 2.497 Delta cambi ed altri minori impatti (2.176.182) (2.176.182) (15.958) (15.958) Totale conto economico complessivo (2.065.679) 138.718 (1.926.961) (13.461) 25.332 11.870 Riporto ris. consolidato di gruppo 2012 (660.739) 660.739 - Riporto ris. di terzi 2012 3.300 (3.300) - Acquisto Azioni Proprie Tecnocap SpA (114.400) (114.400) Cambiamento % di possesso di terzi (162.455) (162.456) 162.455 162.456 31/12/2013 6.319.490 13.505.456 138.718 19.963.664 448.555 25.332 473.887 Pag. 13

Per quanto riguarda i risultati patrimoniali/finanziari di Gruppo si deve osservare la significativa riduzione dell indebitamento finanziario PFN soprattutto a seguito dell incasso dei 13 milioni di dollari derivante dall operazione di cessione del particolare business negli USA, che porterebbe il risultato 2013 della posizione finanziaria netta del Gruppo a circa 72 milioni di euro in netto miglioramento ai circa 79 milioni di Euro del 2012 tenendo conto più correttamente anche del debito verso Simest tra le passività finanziarie correnti e non correnti nel 2012 e nel 2013. Si conferma inoltre un patrimonio netto di Gruppo intorno ai 20 milioni di Euro con una leggera riduzione rispetto all anno precedente a causa soprattutto delle non prevedibili perdite su cambi delle diverse valute estere contro l Euro. Per quanto riguarda invece i risultati patrimoniali/finanziari della Capogruppo si fa inoltre presente che l indebitamento finanziario netto ammonta a fine 2013 a circa 38 milioni di Euro con un miglioramento di oltre 3 milioni di euro rispetto all indebitamento di 41 milioni di euro del 2012, mentre il patrimonio netto si confermerebbe a 24 milioni di euro anche nel 2013 per non aver subito le penalità delle perdite su cambi registrate a livello consolidato. Capogruppo La posizione finanziaria netta è stata determinata in base a criteri funzionali stabiliti dalla società. Posizione finanziaria netta 31/12/2013 31/12/2012 Delta Disponibilità liquide 802.258 157.257 645.001 Altre attività finanziarie correnti 1.789.000 2.076.000 (287.000) Passività finanziarie correnti (24.772.123) (33.264.763) 8.492.640 Posizione finanziaria netta a breve termine (22.180.865) (31.031.506) 8.850.641 Altre attività finanziarie non correnti 1.814.482 4.231.804 (2.417.322) Passività finanziarie non correnti (17.301.383) (13.828.366) (3.473.017) Posizione finanziaria netta (37.667.766) (40.628.068) 2.960.302 Pag. 14

Patrimonio netto 31/12/2013 31/12/2012 Variazione Capitale 6.319.490 6.319.490 0 Riserva da sovrapprezzo azioni 13.165.592 13.165.592 0 F.do riserva ordinario 641.112 641.112 0 F.do riserva straordinario 4.803.521 4.917.921 (114.400) F.do ris. Contratto di Programma 1.220.130 1.220.130 0 F.do rival. Immobile DL 185/08 7.034.627 8.077.664 (1.043.037) Riserva prima applicazione IAS (7.328.549) (7.328.549) 0 Avanzo utili (1.913.483) (1.913.483) 0 Utile/perdita periodo 372.050 (1.043.037) 1.415.087 Totale patrimonio netto 24.314.490 24.056.841 257.649 Relativamente ai dati patrimoniali si può osservare il decremento della riserva straordinaria per effetto dell acquisto delle azioni proprie e il decremento della riserva rivalutazione immobili a seguito della destinazione del risultato d esercizio 2012. Andamento del settore Il gruppo opera nell'ambito della produzione delle chiusure metalliche per imballaggi e della progettazione, produzione, vendita e locazione di macchinari, impianti ed attrezzature per la realizzazione e l utilizzo delle suddette chiusure. Le chiusure per imballaggi da noi prodotte sono destinate essenzialmente all industria alimentare che influenza indirettamente, dettando la domanda, il settore degli imballaggi. Se si analizzano i trend economici di tale settore si può notare come questo sia caratterizzato dall anticiclicità, rispetto agli altri settori produttivi. Tale caratteristica ha consentito di attenuare gli effetti della crisi rispetto al settore manifatturiero industriale ed anche dei servizi più esposti alle conseguenze della contrazione della domanda e dei consumi. Possiamo quindi dire che il settore dell imballaggio metallico assicura livelli di crescita minimi, ma con una certa stabilità tanto che in una fase di crisi internazionale come quella che stiamo attraversando viene considerato con maggiore interesse anche dagli operatori ed investitori internazionali. Pag. 15

Andamento della gestione Il 2013 ha chiuso con un risultato positivo pari ad Euro 138.718. I mercati geografici di riferimento sono soprattutto quello italiano (24,0% di volumi venduti) seguito da Stati Uniti (17%), Germania (12% ), Spagna (10%), Olanda (7%), Francia (6%), Ucraina (6%), Repubblica Ceca (4%), Polonia, Ungheria, Austria, Bielorussia, Nord Africa e altri minori. Il Gruppo risulta stabilmente il terzo player al mondo nel mercato delle capsule metalliche con una quota di oltre il 10% circa. I suoi principali competitor a livello mondiale sono: Silgan White Cap, Società americana quotata con una quota stimata nel 38%; Crown, Società americana con una quota di mercato stimata nel 32%. Altri competitor sono dimensionalmente molto piccoli e coprono piccole nicchie di mercato. Nell ultimo ventennio la crescita del settore è determinata da politiche acquisitive. I tre principali attori di mercato (Silgan, Crown e Tecnocap) hanno operato numerose acquisizioni al fine di incrementare la propria presenza territoriale e la propria quota di mercato. La nicchia in cui opera Tecnocap è caratterizzata da elevate barriere all entrata, dovute alla elevata specializzazione del prodotto che, per essere preso in considerazione dai Pag. 16

grandi produttori mondiali di food & beverage, deve possedere un track record storico di affidabilità e sicurezza. Tecnocap nel 2011 è entrata nel comparto del «Baby Food» (i.e. Omogeneizzati, passate, ecc) arrivando ad accreditarsi presso importanti multinazionali. In tale comparto la specializzazione richiesta e il rischio claims sono ancora più elevati. Gli stabilimenti operativi del Gruppo Tecnocap sono i seguenti: Stabilimento di Cava de Tirreni (Italia) di proprietà della Tecnocap SpA; Lo stabilimento di Strmilov (Repubblica Ceca) di proprietà della Tecnocap S.R.O; Lo stabilimento di Soposhyn (Ucraina) di proprietà della Agrocap L.L.C.; Lo stabilimento di Glen Dale (West Virginia, USA) di proprietà della Tecnocap L.L.C; Lo stabilimento di Warren (Ohio) in locazione alla Tecnocap LLC dove viene svolta la fase della litografia; Lo stabilimento di Aprilia (Italia) in cui vengono assemblate le macchine capsulatrici fornite ai clienti in locazione. La Società francese del Gruppo, Tecnocap Eurl, e la Società tedesca, Tecnocap GmbH, la società spagnola Tecnocap Met e la società Russa Tecnocap Ltd sono unità commerciali con propri dipendenti. Oltre alla Francia e alla Germania, sono operativi altri 11 uffici commerciali in Croazia, Egitto, Grecia, Israele, Olanda, Polonia, Bielorussia, Romania, Turchia e Regno Unito, il cui personale impiegato è alle dirette dipendenze della Società italiana e ceca. Mercato di riferimento Il Mercato di riferimento del Gruppo Tecnocap si può individuare principalmente tra l Europa ed il Nord America. Esso include i principali Paesi dell Europa dell Ovest, i paesi dell Europa dell Est (Rep. Ceca, Polonia, Ungheria, le principali Repubbliche dell Ex Urss, le Repubbliche Baltiche, i Paesi dell area balcanica, ecc); alcuni paesi del Nord Africa; alcuni paesi del Medio Oriente; gli Stati Uniti d America ed il Canada. Le prospettive di Sviluppo del Gruppo prevedono una costante ed organica crescita dei Volumi in particolare dell azienda Italiana e della controllata ceca che insieme dovrebbero rappresentare circa il 65% della crescita totale. Con i risultati previsti, il Gruppo Tecnocap consoliderà la sua Posizione di Terzo player mondiale nel settore specifico delle Safety Closures- Capsule metalliche di Sicurezza dopo i due principali Competitors Multinazionali dell Imballaggio metallico Silgan e Crown e dovrebbe raggiungere quindi una quota di mercato tra il 15 ed il 20%. Lo sviluppo previsto dei mercati presidiati, secondo quanto stimato dai principali studi di mercato internazionali, l Est Europa mostrerà, nei prossimi anni, le occasioni di crescita più interessanti con forti Pag. 17

prospettive di sviluppo nel medio termine. I paesi maggiormente coinvolti in tali crescite dovrebbero essere la Polonia (tasso di crescita del 2,7%), la Turchia (3,8%), la Russia (2,3%), la Repubblica Ceca (1,1%) e l Ucraina per i quali è stata stimata una crescita in media del 2% rispetto ad una media dell 1% dell Europa Occidentale ed un 0,7% nel 2014 dell Italia (fonte OCSE). Altra area in prevista espansione appare il settore Agroalimentare dell Asia Centrale pur con tutti i suoi notevoli e latenti rischi in termini di protezionismo, trasparenza e corruzione. Tra i paesi appartenenti a tale area, i più attivi in termini di crescita economica sembrerebbero essere le ex-repubbliche dell Unione sovietica come il Kazakhstan, l Uzbekistan, il Tagikistan, il Turkmenistan, ecc. In questo contesto, la privilegiata posizione della nostra Società controllata Ceca Tecnocap SRO, che appare in posizione assolutamente strategica sia rispetto alle due aree dell Europa dell Est e dell Asia Centrale che rispetto ai principali paesi dell Europa occidentale, rappresenta la principale motivazione commerciale, oltre ad ulteriori evidenti ragioni economiche, per giustificare il progetto di sviluppo e di investimento che si è realizzato ad aprile 2013 con l investimento della Simest nella controllata Ceca. Analisi dei principali dati economico-patrimoniali- finanziari Gruppo ATTIVO 31/12/2013 31/12/2012 Immobilizzazioni Materiali 54.015.762 54.112.584 Immobilizzazioni Immateriali 17.155.053 18.127.763 Immobilizzazioni Finanziarie 2.550.284 3.009.438 Crediti per imposte anticipate 4.633.221 5.559.905 Attività non correnti, Totale 78.354.320 80.809.690 Rimanenze 25.206.799 27.206.410 Crediti tributari 1.175.401 1.018.795 Crediti commerciali e diversi 28.119.284 31.450.562 Disponibilità liquide 1.998.027 689.687 Attività Correnti, Totale 56.499.511 60.365.454 Attività destinate alla vendita 408.854 6.029.624 ATTIVITA', TOTALE 135.262.685 147.204.768 PASSIVO 31/12/2013 31/12/2012 Patrimonio Netto Consolidato 20.437.551 22.467.041 Debiti verso banche e altri finanziatori 26.522.134 24.071.548 Tratt. di fine rapp. e altri benefici ai dipend. 1.153.551 1.116.041 Altri Fondi 28.866 187.750 Passività fiscali differite 5.104.316 4.438.479 Altre passività 4.880.337 7.775.789 Pag. 18

Passività non correnti, Totale 37.689.103 37.589.607 Debiti verso banche e altri finanziatori 41.998.287 54.028.906 Debiti tributari 2.731.494 1.457.293 Debiti commerciali e diversi 20.722.258 26.674.004 Altre passività 11.683.991 4.987.917 Passività correnti, Totale 77.136.030 87.148.120 TOTALE PASSIVITA' 114.825.134 124.737.727 PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA', TOTALE 135.262.685 147.204.768 Descrizione 31/12/2013 31/12/2012 Ricavi Operativi 118.228.995 115.340.476 Costi Operativi 109.766.430 109.312.986 Risultato Operativo 8.462.564 6.027.490 Proventi e Oneri Finanziari Netti (5.591.159) (4.360.236) Risultato Prima Delle Imposte 2.871.405 1.667.254 Imposte Sul Reddito (2.013.584) (1.468.497) Utile (Perdita) dell esercizio dell attività di funzionamento 857.821 198.757 Utili (perdite) netti derivanti da attività destinate alla dismissione (693.771) (856.196) Utile (Perdita) dell'esercizio 164.050 (657.439) - Utile (Perdita) dell'esercizio di pertin. di terzi 25.332 3.300 - Utile (perdita) dell'esercizio di gruppo 138.718 (660.739) I ricavi operativi realizzati nel 2013 ammontano a Euro 118.229 mila, in crescita del 2,5% rispetto al precedente esercizio. Tale incremento sarebbe dovuto principalmente alla capacità di tenere e confermare le quote di mercato a livello di Gruppo, considerando le difficoltà del mercato interno e dei mercati in cui si trova ad operare, e al ricavo derivante dall operazione di cessione di un particolare business sul mercato americano, non considerato strategico e profittevole per il Gruppo. I costi operativi pari ad Euro 109.766 mila sono variati in termini assoluti di circa Euro 453 mila, mentre in termini percentuali l incremento è del 0,4%, in misura meno che proporzionale rispetto all incremento dei ricavi; i costi delle materie prime pesano per il 52% sui ricavi operativi. Il peso delle materie prime rispetto al totale dei costi operativi ammonta al 55%. I costi del personale pesano per il 21% sul totale dei costi Per quanto concerne il risultato della gestione finanziaria segnaliamo un incremento degli oneri finanziari rispetto al 2012 dovuto alle perdite su cambi, conseguenti principalmente alla svalutazione della corona ceca ed ai maggiori interessi pagati conseguenti al maggior utilizzo delle linee di credito. Tuttavia dal 2014 il Gruppo, grazie alla riduzione dell indebitamento avvenuto a fine 2013 ed al rifinanziamento del debito bancario nelle controllate USA e CZ a condizioni economiche più favorevoli conseguirà un risparmio significativo degli oneri finanziari con un conseguente miglioramento dei risultati economici. Pag. 19

Capogruppo DATI PATRIMONIALI-FINANZIARI 31/12/2013 31/12/2012 Attività non correnti 59.521.004 69.154.048 Attività correnti 30.463.010 34.571.106 Totale Attivo 89.984.014 103.725.154 Patrimonio Netto 24.314.490 24.056.841 Passività non correnti 21.752.205 24.462.312 Passività correnti 43.917.319 55.206.002 Totale Passivo 89.984.014 103.725.154 DATI ECONOMICI 31/12/2013 31/12/2012 Ricavi Operativi 55.557.151 57.736.396 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 48.669.626 53.622.298 Altri ricavi e proventi 6.687.525 2.701.263 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 200.000 1.412.834 Costi Operativi 51.484.286 55.443.829 Materie prime, sussidiarie e di consumo 32.592.854 35.798.618 Altri costi operativi 9.807.179 10.368.889 Costi del personale 7.247.451 7.808.642 Ammortamento attività materiali e attività immateriali 1.836.801 1.467.680 Risultato Operativo 4.072.865 2.292.566 Proventi ed oneri finanziari (2.778.272) (3.152.871) Risultato prima delle imposte 1.294.592 (860.304) Imposte sul reddito (922.543) (270.334) Utile (Perdita) dell attività in funzionamento 372.050 (1.130.639) Utili (perdite) netti derivanti da attività destinate alla dismissione 0 87.602 Utile (Perdita) dell esercizio 372.050 (1.043.037) Gli obiettivi strategici tracciati dal management del Gruppo Tecnocap fanno leva sulle seguenti linee direttrici: Crescita dei volumi di vendita in modo organico e costante delle Società del gruppo; Saving industriale. Il management ha adottato un politica estesa di cost saving, con riduzione dei costi indiretti e l efficientamento produttivo, con la concentrazione della produzione nelle unità produttive a più alto valore aggiunto. Il riequilibrio della struttura finanziaria, attraverso un adeguata scelta delle fonti esterne di finanziamento, soprattutto con riferimento alla distinzione tra beve termine e medio/lungo termine oltre che dei soggetti finanziatori e miglioramento nella gestione del capitale circolante netto. Organizzazione e Corporate Governance Pag. 20