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PILLOLE DI FARMACOVIGILANZA PILLOLE DI FARMACOVIGILANZA Newsletter a cura di Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Numero 2/2015 Gennaio 2015 Perché è così importante segnalare gli effetti avversi? La nuova normativa di Farmacovigilanza ha come primo interesse la tutela del benessere del paziente e questo avviene soprattutto attraverso la segnalazione delle reazioni avverse. Attraverso le segnalazioni si ricevono importanti informazioni sul profilo di sicurezza del prodotto che vengono inserite nel riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) e nel foglietto illustrativo. I foglietti illustrativi aggiornati permettono al paziente un uso più consapevole del farmaco Gli RCP aggiornati permettono al medico una prescrizione più appropriata, al fine di massimizzare i benefici e minimizzare i rischi. COSA SI DEVE FARE PER UNA CORRETTA SEGNALAZIONE DI REAZIONE AVVERSA? I medici e gli operatori sanitari sono tenuti a segnalare tempestivamente le sospette reazioni avverse SERIE e NON SERIE di cui vengono a conoscenza nell ambito della propria attività. La segnalazione avviene attraverso la compilazione della scheda cartacea ed elettronica. Una volta compilate vanno inviate al Responsabile di Farmacovigilanza che verifica la congruità dei dati e provvede all inserimento nelle Rete di Farmacovigilanza. Effetto nocivo e non voluto conseguente all uso di un medicinale In ottemperanza alla nuova normativa di Farmacovigilanza con tale definizione, che è indipendente dal tipo di uso di un medicinale, sono state oggetto di segnalazioni le reazioni avverse derivanti da errore terapeutico, abuso, misuso, uso improprio, sovradosaggio, uso off-label ed esposizione professionale. Inoltre sono state oggetto di segnalazioni ADR provenienti da farmaci per uso compassionevole, farmaci sottoposti a monitoraggio AIFA e monitoraggio addizionale e ADR osservate in studi osservazionali. 1

In questo numero : Rapporto farmacovigilanza 2013 Regione Piemonte Alcune note informative AIFA RAPPORTO FARMACOVIGILANZA 2013 REGIONE PIEMONTE Rispetto all anno precedente in Piemonte si è registrato un notevole incremento di segnalazioni (+86%) dovuto, soprattutto, ai risultati dei Progetti regionali di Farmacovigilanza finanziati dall AIFA, grazie ai quali la Regione Piemonte si colloca nuovamente al terzo posto, dopo Lombardia e Toscana, per numero di segnalazioni. PROGETTO MULTIREGIONALE MEREAFaPS Al 31 dicembre 2013 risultano essere 28 i presidi ospedalieri che svolgono attività di rilevazione degli accessi in PS potenzialmente causati da reazioni avverse da farmaci. I dati sono stati elaborati dal Coordinamento nazionale del Progetto presso la Regione Lombardia, sono relativi alla reportistica aggiornata al 31 dicembre 2013 e sono già stati inviati a tutte le ASR partecipanti. PROGETTO FARMATER A questo progetto regionale hanno aderito tutte e 13 le ASL piemontesi. Per coinvolgere attivamente i medici del territorio (MMG e PLS) il progetto è stato presentato in tutte le Aziende ai rappresentanti dei medici nelle UCAD e durante le riunioni delle équipes afferenti ai vari Distretti territoriali delle ASL. La prosecuzione dei progetti di farmacovigilanza, finanziati da AIFA e portati avanti dalle ASR, è certamente la principale causa di questo buon risultato. Tuttavia, un aspetto interessante e di buon auspicio causato dai progetti AIFA è dovuto al fatto che si inizia a percepire una maggiore sensibilità nel segnalare da parte degli operatori sanitari ed un maggiore impegno dei responsabili locali di farmacovigilanza nel portare avanti questa attività, pur tra innumerevoli difficoltà. 2

ALCUNE NOTE INFORMATIVE AIFA Rapiscan (regadenoson) Nuova importante raccomandazioneper minimizzare il rischio di accidente cerebrovascolare e di crisi convulsive di durata prolungata indotte da Rapiscan in seguito alla somministrazione di aminofillina. Sono stati segnalati casi di accidente cerebrovascolare, alcuni dei quali conseguenti a incrementi della pressione arteriosa clinicamente significativi, ipotensione severao peggioramento della fibrillazione atriale verificatisi in seguito alla somministrazione di regadenoson. Nei pazienti con ipertensione non controllata occorre valutare l opportunità di posticipare la somministrazione di regadenoson. Usare cautela nei pazienti con storia di fibrillazione atriale o a rischio di ipotensione grave. Non somministrare regadenoson a pazienti con ipotensione severa. Tecfidera (dimetilfumarato) Insorgenza di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) in un paziente con linfocitopenia severa e prolungata. Nell ottobre 2014 un caso fatale di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) in corso di linfocitopenia severa e prolungata è stato segnalato in un paziente che aveva ricevuto Tecfidera per 4,5 anni. Questo è il primo caso di PML associato a Tecfidera. È necessario informare i pazienti del rischio di questa grave patologia. La linfocitopenia è una reazione avversa nota di Tecfidera e i pazienti in trattamento devono essere monitorati regolarmente. Una valutazione della conta ematica completa (emocromo con formula), compresa la conta linfocitaria deve essere effettuata regolarmente e a intervalli ravvicinati, se clinicamente indicato. I pazienti che ricevono Tecfidera e sviluppano linfocitopenia devono essere sottoposti a stretto e frequente monitoraggio per rilevare i segni e i sintomi della disfunzione neurologica. Quando si sospetta la PML, il trattamento con Tecfidera deve essere interrotto immediatamente. Procoralan/Corlentor (ivabradina cloridrato) Nuova controindicazione e raccomandazioni per minimizzare il rischio di eventi cardiovascolari e bradicardia severa. Nel trattamento sintomatico dei pazienti con angina cronica stabile, il trattamento con ivabradina deve essere iniziato solo se la frequenza cardiaca a riposo del paziente è superiore o uguale a 70 battiti al minuto (bpm). Ivabradina deve essere interrotta se i sintomi dell angina non migliorano entro 3 mesi. L uso concomitante di ivabradina con verapamile o diltiazem è adesso controindicato. Prima di iniziare il trattamento o quando si considera una titolazione della dose, la frequenza cardiaca deve essere monitorata frequentemente, includendo misurazioni ripetute della frequenza cardiaca, un ECG o un monitoraggio ambulatorio nelle 24 ore. Il rischio di sviluppare fibrillazione atriale è più alto nei pazienti trattati con ivabradina. Si raccomanda un regolare monitoraggio clinico per l insorgenza di fibrillazione atriale. Se durante il trattamento compare fibrillazione atriale, il bilancio tra i benefici e i rischi del proseguimento del trattamento con ivabradina deve essere attentamente riconsiderato. Si ricorda ai medici che: Nel trattamento sintomatico dei pazienti con angina cronica stabile, ivabradina è indicata negli adulti che sono intolleranti o che hanno 3

una contro-indicazione all uso dei betabloccanti, o in associazione ai beta-bloccanti nei pazienti non adeguatamente controllati con una dose ottimale di beta-bloccante. La dose iniziale di ivabradina non deve superare 5 mg due volte al giorno. Se il paziente è ancora sintomatico dopo tre o quattro settimane di trattamento, la dose può essere aumentata a 7,5 mg due volte al giorno se la dose iniziale è ben tollerata e se la frequenza cardiaca a riposo rimane superiore a 60 bpm. L effetto dell aumento della dose sulla frequenza cardiaca deve essere attentamente monitorato. Valproato in gravidanza Che cosa succede I bambini esposti al valproato in utero sono ad alto rischio di gravi disturbi dello sviluppo e di malformazioni congenite. Lo ricorda una nota informativa importante di AIFA. Qual è il problema Il rischio di malformazioni congenite è del 10%, mentre studi su bambini in età prescolare, esposti al valproato in utero, rilevano che circa il 30%-40% ha problemi nel parlare o camminare, capacità intellettive ridotte, difficoltà nel linguaggio e problemi di memoria. Inoltre i bambini esposti al valproato in utero avrebbero un rischio maggiore di sviluppare disordini dello spettro autistico (circa 3 volte maggiore) e di autismo nell'infanzia (circa 5 volte maggiore) rispetto alla popolazione generale. La dose di mantenimento di ivabradina non deve superare 7,5 mg due volte al giorno. Se, durante il trattamento, la frequenza cardiaca a riposo si riduce al di sotto di 50 battiti al minuto (bpm) oppure se il paziente riferisce sintomi collegati a bradicardia, la dose deve essere ridotta, considerando anche la dose più bassa di 2,5 mg due volte al giorno. Dopo la riduzione della dose, la frequenza cardiaca deve essere monitorata. Il trattamento deve essere interrotto se la frequenza cardiaca si mantiene sotto i 50 bpm oppure se persistono i sintomi di bradicardia nonostante la riduzione della dose. questa dovrà adottare un metodo contraccettivo efficace per tutto il trattamento e dovrà essere informata su tutti i rischi a cui potrebbe essere esposto il feto se dovesse rimanere incinta. Se una donna in trattamento con valproato dovesse pianificare una gravidanza o rimanere incinta, è necessario prendere in considerazione trattamenti alternativi. Se il trattamento con valproato viene proseguito durante la gravidanza è necessario: usare il dosaggio minimo efficace e la dose giornaliera deve essere suddivisa in diverse piccole dosi. L uso di una formulazione a rilascio prolungato può essere preferibile ad altre forme di trattamento; avviare un monitoraggio prenatale specialistico al fine di controllare lo sviluppo del feto. Conclusioni Il valproato non deve essere usato in gravidanza e nelle donne in età fertile, se non quando gli altri trattamenti anti epilettici posti in atto sono inefficaci o non tollerati. Quando si prescrive il valproato per la prima volta, durante i controlli di routine del trattamento, quando le bambine raggiungono l eta della pubertà e quando le donne pianificano una gravidanza è necessario valutare attentamente i benefici del trattamento con valproato contro i possibili rischi. Qualora si prescriva il farmaco a una donna in età fertile, 4

Per concludere... Il significativo risultato raggiunto nella nostra struttura in merito alla numerosità e qualità del dato delle reazioni avverse nei primi dieci mesi dell anno corrente 2014 dipende dalla spinta data dai progetti di Farmacovigilanza attiva finanziati da AIFA e coordinati dalla Regione, ma anche grazie alla sensibilizzazione continua degli operatori sanitari da parte di chi opera nel settore, al fine di stimolare la comunicazione delle reazioni avverse di cui sono venuti a conoscenza. Tuttavia affinchè la crescita e la diffusione della cultura della farmacovigilanza diventi parte integrante delle attività sanitarie è necessario una continua attività di formazione/informazione degli operatori sanitari. Newsletter a cura della S.C. Farmacia Redazione a cura di: Dott.ssa Caravaggio E., Dott.ssa Cammarata R. Per contattarci: farmacia@ospedale.al.it 5

RAPPORTO FARMACOVIGILANZA 2013 REGIONE PIEMONTE A cura del Settore Regionale Farmaceutica Ospedaliera e Territoriale e del Centro Regionale di Documentazione sul Farmaco ASL TO2 In Italia nel 2013 sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) 40.978 segnalazioni di sospette reazioni avverse (ADRs) da farmaci e vaccini, equivalenti ad un tasso di 674 segnalazioni per milione di abitanti, nella Regione Piemonte le segnalazioni sono state 3.915, equivalenti ad un tasso di segnalazione di 882 segnalazioni per milione di abitanti, ampiamente sopra il gold standard dell OMS (300 segnalazioni per milione di abitanti). REGIONE POPOLAZIONE SEGNALAZIONI TASSO SEGNAL. 1000 ab/die LOMBARDIA 9.973.397 13.456 1.349 TOSCANA 3.750.511 4.824 1.286 PIEMONTE 4.436.798 3.915 882 CAMPANIA 5.869.965 4.191 714 EMILIA ROMAGNA 4.446.354 3.135 705 VENETO 4.926.818 3.389 688 CALABRIA 1.980.533 1.149 580 FRIULI V. GIULIA 1.229.363 619 504 BASILICATA 578.391 288 498 MARCHE 1.553.138 466 300 SICILIA 5.094.937 1.445 284 LAZIO 5.870.451 1.644 280 PUGLIA 4.090.266 1.052 257 LIGURIA 1.591.939 385 242 SARDEGNA 1.663.859 369 222 P.A. TRENTO 536.237 116 216 VALLE D'AOSTA 128.591 27 210 P.A. BOLZANO 515.714 105 204 UMBRIA 896.742 145 162 MOLISE 314.725 35 111 ABRUZZO 1.333.939 143 107 ITALIA 60.782.668 40.978* 674 * di cui 80 con segnalatore non definito TASSO DI SEGNALAZIONE PER REGIONE NEL 2013 N.B. i dati relativi alla popolazione residente si riferiscono al censimento ISTAT 2013 Rispetto all anno precedente in Piemonte si è registrato un notevole incremento di segnalazioni (+86%) dovuto, soprattutto, ai risultati dei Progetti regionali di Farmacovigilanza finanziati dall AIFA, grazie ai quali la Regione Piemonte si colloca nuovamente al terzo posto, dopo Lombardia e Toscana, per numero di segnalazioni. Nel grafico sotto riportato vengono confrontati i dati della Regione Piemonte con quelli nazionali, si nota chiaramente come, dopo anni in cui l andamento delle segnalazioni si era

mantenuto pressoché costante, dal 2012 si è registrato un netto incremento ulteriormente proseguito nel 2013. ANDAMENTO DELLE SEGNALAZIONI 2009-2013 Confronto Italia vs Regione Piemonte 45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 Italia Regione Piemonte 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2009 2010 2011 2012 2013 La maggior parte delle segnalazioni sono state fatte dai medici ospedalieri (1.603 pari al 41% del totale), seguiti dai farmacisti monitor dei progetti regionali (1.351, il 35%) e dai medici di medicina generale (537, pari al 14%). Segnalazioni di sospette reazione per fonte - Piemonte 2013 FONTE Decessi Gravi Non Gravi Non Indicato Totale % su tot. MEDICO OSPEDALIERO 21 665 915 2 1.603 41% FARMACISTA 6 369 975 1 1.351 35% MEDICO DI MEDICINA GENERALE 1 59 474 3 537 14% SPECIALISTA 3 42 127 0 172 4% INFERMIERE 0 27 73 1 101 3% ALTRO 4 11 38 2 55 1% PEDIATRA DI LIBERA SCELTA 0 1 45 1 47 1% AZIENDA FARMACEUTICA 5 12 6 2 25 1% PAZIENTE 0 5 10 0 15 0% DENTISTA 0 5 1 0 6 0% CENTRO ANTI-VELENO 0 3 0 0 3 0% LETTERATURA 0 2 0 0 2 0% TOTALE 40 1.199 2.664 12 3.915 100%

La maggior parte delle segnalazioni sono state classificate non gravi (2.664 pari al 68%); 1.199 (31%) sono state gravi, 40 (1%) sono stati i casi di decesso. In 82 casi è stata riportata la risoluzione completa dei sintomi, in 45 casi la reazione avversa ha causato l ospedalizzazione del soggetto colpito o ne ha prolungato la permanenza in ospedale, in 2 casi la reazione avversa ha messo il paziente in pericolo di vita ed in 4 casi ha causato invalidità grave o permanente al soggetto colpito. Dalle informazioni riportate nella RNF risulta che sono 193 le segnalazioni relative a medicinali sottoposti a monitoraggio AIFA e/o a monitoraggio addizionale EMA. Si tratta, certamente, di un dato sottostimato, che potrebbe essere corretto e diventare più affidabile nel momento in cui la piattaforma dei farmaci sottoposti a Registro/monitoraggio AIFA comunicherà con la RNF. Le reazioni avverse segnalate come risultato di un interazione tra farmaci sono state 2, 3 quelle correlate all uso off label di un medicinale, 1 dovuta ad abuso del farmaco. Con il recepimento della normativa UE in materia di farmacovigilanza, che non rende più obbligatorio l inserimento del dato di età e sesso per i soggetti colpiti da ADR, è impossibile descrivere la popolazione interessata in maniera attendibile.

ADR per classe terapeutica ATC - Regione Piemonte Anno 2013 Classe Terapeutica ATC Decessi Gravi Non Gravi Non Indicato Totale % su tot. J - Antimicrobici generali per uso sistemico 3 176 692 3 874 21% N - Sistema nervoso 1 290 450 0 741 18% B - Sangue e organi emopoietici 9 266 424 1 700 17% L - Farmaci antineoplastici e immunomodulatori 23 117 270 2 412 10% C - Sistema cardiovascolare 2 145 258 1 406 10% M - Sistema muscolo-scheletrico 0 136 238 1 375 9% A - Apparato gastrointestinale e metabolismo 0 105 138 0 243 6% R - Sistema respiratorio 0 19 57 0 76 2% V - Vari 0 12 60 2 74 2% H - Preparati ormonali sistemici, esclusi gli ormoni sessuali 0 23 48 1 72 2% G - Sistema genito-urinario e ormoni sessuali 1 15 48 0 64 2% D - Dermatologici 0 2 31 0 33 1% S - Organi di senso 0 7 16 0 23 1% P - Farmaci antiparassitari, insetticidi e repellenti 1 1 9 0 11 0% Totale 40 1.314 2.739 11 4.104 100% Il maggior numero di segnalazioni di sospette ADRs è relativo a farmaci della classe ATC Antimicrobici generali per uso sistemico (874 segnalazioni, 21% del totale), al cui interno troviamo anche i Vaccini (200 segnalazioni, circa il 5% del totale). Seguono i farmaci del Sistema Nervoso (741 segnalazioni, 18% del totale) e i farmaci della classe Sangue e organi emopoietici (700 segnalazioni, 17% del totale), in questa classe troviamo quali maggiori responsabili di ADR gli anticoagulanti orali (anti vitamina K e NAO, soprattutto). Nel 2013, questa è la situazione che ha registrato il cambiamento maggiore rispetto al passato DISTRIBUZIONE DELLE REAZIONI AVVERSE A VACCINI ATC Decessi Gravi Non Gravi Non Indicato Totale % J07B - Vaccini virali 2 8 82 1 93 46,5 J07A - Vaccini batterici 0 14 105 0 119 59,5 J07C - Vaccini batterici e virali in associazione 0 9 98 0 107 53,5 TOTALE 2 20 177 1 200 100 Entrando più nel dettaglio, alcune considerazioni importanti riguardano i farmaci che hanno causato il maggior numero di reazioni avverse. La tabella riportata sotto, basata sui dati richiesti all Ufficio di Farmacovigilanza dell AIFA, si riferisce ai primi 50 farmaci sospetti per numero di reazioni avverse causate. Da soli questi sono responsabili del 64% circa di tutte le segnalazioni. Al primo posto c è il warfarin, anticoagulante orale con il maggior numero di segnalazioni (8,6% delle segnalazioni totali) e di accessi in ospedale per reazioni avverse, anche gravi.

Per quanto concerne gli apparati/organi maggiormente colpiti dalle ADR, le reazioni più segnalate sono state di tipo cutaneo (28% del totale), seguite da quelle gastrointestinali (23%), da quelle sistemiche e relative alla sede di somministrazione del medicinale (20%) e da quelle a carico del sistema nervoso (14%). Esattamente lo stesso quadro emerso nel 2012. Distribuzione delle ADRs per apparato colpito SOC* ADRs (n) % su tot Patologie della cute e tessuto sottocutaneo 1.114 28% Patologie gastrointestinali 890 23% Patologie sistemiche 792 20% Patologie del sistema nervoso 548 14% Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche 525 13% Disturbi psichiatrici 346 9% Patologie vascolari 288 7% Disturbi del metabolismo e nutrizione 201 5% Esami diagnostici 188 5% Patologie del sistema muscolo-scheletrico e tessuto connettivo 187 5% Traumatismi, avvelenamenti, 150 4% Patologie cardiache 139 4% Patologie renali e urinarie 132 3% Patologie del sistema emolinfopoietico 127 3% Patologie dell'orecchio e labirinto 127 3% Disturbi del sistema immunitario 125 3% Patologie dell'occhio 121 3% Infezioni ed infestazioni 64 2% Patologie dell'apparato riproduttivo e mammella 33 1% Patologie epatobiliari 23 1% Tumori benigni, maligni, non specificati 13 0% Procedure mediche e chirurgiche 9 0% Patologie endocrine 5 0% Circostanze sociali 2 0% Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali 2 0% Patologie congenite, familiari e genetiche 1 0% *SOC = Systemic Organic Class La tabella successiva riporta la distribuzione delle segnalazioni nelle Aziende Sanitarie Regionali (ASR), tale situazione è fortemente influenzata dall andamento dei progetti AIFA di farmacovigilanza in ogni singola Azienda. Il maggior numero di segnalazioni proviene dall A.O.U. Città della Salute/P.O. San Giovanni Battista, seguono le ASL di Alessandria e Novara.

Distribuzione delle segnalazioni per ASR ASR Decessi Gravi Non Gravi Non Indicato Totale AOU CITTA' DELLA SALUTE - SAN G. BATTISTA 18 107 362 4 491 A.S.L. AL 0 83 302 0 385 A.S.L. NO 1 160 219 1 381 AO SS.ANTONIO E BIAGIO, ARRIGO - ALESSANDRIA 2 108 207 0 317 A.S.L. TO2 2 98 163 0 263 AOU CITTA' DELLA SALUTE - O.I.R.M.- S. ANNA 1 48 191 0 240 A.S.L. VC 2 107 91 1 201 A.S.L. TO4 1 65 131 0 197 AO S. CROCE E CARLE - CUNEO 0 56 132 0 188 A.S.L. BI 2 62 123 0 187 A.S.L. AT 3 19 134 0 156 A.S.L. CN1 2 44 95 0 141 A.S.L. CN2 1 27 98 4 130 A.S.L. TO5 0 33 96 0 129 AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 1 47 71 0 119 A.S.L. VCO 0 31 74 0 105 AO MAURIZIANO - TORINO 1 37 42 0 80 A.S.L. TO1 1 19 51 1 72 AOU CITTA' DELLA SALUTE - C.T.O.-M. ADELAIDE 0 27 41 0 68 A.S.L. TO3 1 6 26 0 33 AOU S. LUIGI - ORBASSANO (TO) 0 11 12 1 24 IRCCS CANDIOLO (TO) 0 3 2 0 5 NON DEFINITA 1 1 1 0 3 Totale 40 1.199 2.664 12 3.915 I PROGETTI REGIONALI PROGETTO MULTIREGIONALE MEREAFaPS Al 31 dicembre 2013 risultano essere 28 i presidi ospedalieri che svolgono attività di rilevazione degli accessi in PS potenzialmente causati da reazioni avverse da farmaci. Le segnalazioni inserite nell applicativo del Progetto sono state 3.560, di cui 1.337 (38% circa) gravi, i decessi sono stati 10. Il 23% delle reazioni che hanno provocato l accesso al PS, a giudizio del segnalatore, era evitabile. La popolazione coinvolta è costituita da 2.024 femmine e 1.337 maschi. Il maggior numero di segnalazioni è stato fatto da un medico ospedaliero (47%), a seguire da infermieri (35%) e dai farmacisti borsisti presso le farmacie ospedaliere delle ASR (29%). Il 19% delle ADR verificatesi sono di tipo dermatologico, il 17% sono relative all apparato gastrointestinale, un 10% di tipo neurologico ed un altro 10% relativo a patologie sistemiche; queste quattro tipologie insieme raccolgono il 56% circa delle reazioni totali. Il principio attivo causa del maggior numero di segnalazioni è il warfarin sodico (480 segnalazioni*, pari all 11% circa, di cui 216 gravi), seguito da acido acetilsalicilico e da amoxicillina, da sola e in associazione. I dati sono stati elaborati dal Coordinamento nazionale del Progetto presso la Regione Lombardia, sono relativi alla reportistica aggiornata al 31 dicembre 2013 e sono già stati inviati a tutte le ASR partecipanti. *La discordanza tra il dato AIFA e quello del Progetto MEREAFaPS è dovuto al fatto che i dati si riferiscono in un caso alla data di inserimento della segnalazione nella RNF, nell altro alla data in cui la reazione si è verificata

PROGETTO FARMATER A questo progetto regionale hanno aderito tutte e 13 le ASL piemontesi. Per coinvolgere attivamente i medici del territorio (MMG e PLS) il progetto è stato presentato in tutte le Aziende ai rappresentanti dei medici nelle UCAD e durante le riunioni delle équipes afferenti ai vari Distretti territoriali delle ASL. Le schede di sospetta reazione avversa da farmaci, inviate dai medici partecipanti al Progetto ed inserite nella RNF sono 968 al 31 dicembre 2013. Per la maggior parte riferite a reazioni avverse non gravi. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI I risultati del 2013 rappresentano per la Regione Piemonte un ulteriore progresso rispetto ai buoni risultati conseguiti nel 2012, anno in cui il Piemonte per la prima volta inserisce nella RNF un numero di segnalazioni corrispondenti ad un tasso nettamente superiore al valore di 300 (gold standard OMS) e si colloca al terzo posto a livello nazionale. La prosecuzione dei progetti di farmacovigilanza, finanziati da AIFA e portati avanti dalle ASR, è certamente la principale causa di questo buon risultato. Tuttavia, un aspetto interessante e di buon auspicio causato dai progetti AIFA è dovuto al fatto che si inizia a percepire una maggiore sensibilità nel segnalare da parte degli operatori

sanitari ed un maggiore impegno dei responsabili locali di farmacovigilanza nel portare avanti questa attività, pur tra innumerevoli difficoltà. Molto resta ancora da fare, soprattutto per quanto riguarda la qualità e la completezza dei dati raccolti. L applicazione della normativa europea in materia di farmacovigilanza (Regolamento UE n. 1235/2010, Regolamento di esecuzione UE n. 520/2012, Direttiva 2010/84/UE) prevede un aumento considerevole dei compiti attribuiti ad AIFA e, di conseguenza, alle Regioni ed alle ASR. Questo comporterà la necessità di una formazioni più specifica per i responsabili regionali e locali di farmacovigilanza, una maggiore accuratezza nella raccolta dei dati e nel loro inserimento nella RNF, un attività di formazione più incisiva rivolta ai segnalatori. L obiettivo per il futuro non è tanto quello di continuare ad aumentare il numero di segnalazioni, ma quello, mantenendo gli standard raggiunti, di mettere in piedi un sistema regionale di buona qualità, utile ed affidabile in termini di informazioni che può fornire sulla sicurezza dei medicinali, soprattutto di quelli di nuova immissione in commercio, gestito e coordinato da professionisti preparati e competenti.