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ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA 6 0

Processi e strumenti per VERIFICARE VALUTARE - CERTIFICARE 1

INDICE PREMESSA PAG. 3 1. I PRINCIPI E GLI ATTI DELLA VALUTAZIONE PAG. 4 2. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PAG. 7 3. LA VALUTAZIONE INSEGNAMENTO DELL EDUCAZIONE CIVICA PAG. 9 4. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI PAG. 10 4.1 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PAG. 10 4.2 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA PAG. 11 4.3 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PAG. 14 4.4 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI CURRICOLARI SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PAG. 16 4.5 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E STUDENTI PORTATORI DI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PAG. 17 4.6 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PAG. 18 5. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: ESPERTI ESTERNI, INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITA ALTERNATIVE ALL IRC PAG. 19 6. L APPROFONDIMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PAG. 19 7. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI IN DAD (DIDATTICA A DISTANZA) PAG. 20 8. GLI STANDARD DI PRESTAZIONE DEI DOCENTI PAG. 21 9. LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPO DEGLI APPRENDIMENTI RAGGIUNTI scuola primaria e scuola secondaria di primo grado PAG. 22 10. AZIONI E STRATEGIE PER IL RECUPERO PAG. 23 11. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA ED ALL ESAME DI STATO PAG. 23 12. ORGANO SCRUTINANTE PAG. 25 13. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PAG. 27 13.1 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ALUNNI CON CERTIFICAZIONE PAG. 28 14. PROVE NAZIONALI STANDARDIZZATE INVALSI PAG. 30 14.1 PROVE NAZIONALI STANDARDIZZATE ALUNNI CON BES PAG. 30 15. MISURE PER IL CONSEGUIMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI E MODALITÀ DICOMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE PAG. 31 16. ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO DI ISTRUZIONE PAG. 32 16.1 VOTO DI AMMISSIONE E VOTO FINALE PAG. 33 16.2 COMMISSIONE D ESAME PAG. 35 16.3 PROVE D ESAME PAG. 36 16.4 LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE PAG. 37 16.5 CRITERI RELATIVI AL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE PAG. 37 16.6 L ESAME DEGLI ALUNNI CON BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) PAG. 38 16.7 L ESAME DEI CANDIDATI PRIVATISTI PAG. 39 17. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN OSPEDALE O IN ISTRUZIONE PARENTALE PAG. 40 18. ESAMI DI IDONEITÀ PER CANDIDATI ESTERNI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PAG. 41 19. EFFICACIA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE E LORO VALIDITÀ E DURATA PAG. 42 20. ELENCO ALLEGATI PAG. 42 2

PREMESSA La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell identità personale e promuove l autovalutazione in relazione all acquisizione di conoscenze, abilità e competenze. (Art. 1 D. Lgs. n 62 del 2017) RIFERIMENTI NORMATIVI DECRETO LEGISLATIVO n 122/2009- Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione; - DECRETO LEGISLATIVO 13 APRILE n 62/2017 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n 107; - D.M. n 741/2017: esami di Stato di scuola secondaria di I grado; - D.M. n 742/2017: modelli nazionali di certificazione nazionale delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione; - LEGGE n 41 del 6 GIUGNO 2020 - Conversione Decreto Legge 22 dell 8 APRILE n 22/2020. Conversione in Legge con modificazioni del decreto legge 8 aprile 2020, n 22, recante misure urgenti sulla regolare conclusione e l ordinato avvio dell anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato; - LEGGE n 126 del 13 ottobre 2020 - Legge di conversione del decreto 104 del 14 agosto, ART. 32 comma 6 sexies; - NOTA MINISTERIALE n 2158 del 4 dicembre 2020 - Valutazione scuola primaria Trasmissione Ordinanza e Linee guida e indicazioni operative; - O. M. n 172 del 4 dicembre 2020 - Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria; - LINEE GUIDA del 4 dicembre 2020 - La formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della scuola primaria. Il Collegio dei docenti dell Istituto Comprensivo 6 di Pescara, nell esercizio dell autonomia didattica di cui all art. 4, c. 4 del D.P.R. 8 marzo 1999, n 275, ha riportato nel presente documento le deliberazioni assunte per dare esecuzione a quanto previsto dal Decreto Legislativo n 62 del 2017, per la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e per l Esame di Stato conclusivo del I ciclo d istruzione, e a quanto previsto anche dalle ultime modifiche e innovazioni ministeriali. Il Collegio dei docenti, pertanto, ha definito le modalità e i criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione coerenti con il Piano dell Offerta Formativa, documento d identità dell Istituzione scolastica a sua volta fortemente condiviso ed adottato dal Consiglio di Istituto, organo collegiale rappresentativo di tutte le componenti della comunità scolastica. 3

1. I PRINCIPI E GLI ATTI DELLA VALUTAZIONE - La valutazione è equa, coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nel PTOF e nelle programmazioni di classe e disciplinari, trasparente, tempestiva, volta a promuovere lo sviluppo integrale della persona ed a modificare la situazione di partenza. - La valutazione è equa e coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nel POF e nelle programmazioni di classe; le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico, devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell Offerta Formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n 275. - La valutazione è trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dal D.P.R. n 249/1998 e successive modificazioni; la scuola assicura alle famiglie un informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. - La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti, pertanto, hanno nella valutazione lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica. - La valutazione ha un evidente finalità formativa e concorre, attraverso l individuazione delle potenzialità di ciascuno, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo di tutti; documenta lo sviluppo dell identità personale; promuove l autovalutazione in relazione all acquisizione di conoscenze, abilità e competenze. Chi valuta Soggetti della valutazione La valutazione intermedia e finale, nella scuola primaria e secondaria di primo grado, è effettuata: collegialmente dai docenti contitolari della classe (scuola primaria) o dal consiglio di classe (scuola secondaria di primo grado); dai docenti di religione cattolica, di attività alternative alla religione cattolica, nonché dai docenti di insegnamenti curricolari per gruppi di alunni, i quali, ovviamente, partecipano alla valutazione dei soli alunni che si avvalgono dei predetti insegnamenti; dai docenti di sostegno, i quali partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe. Nel caso di più docenti di sostegno, che seguono lo stesso alunno, la valutazione sarà congiunta, ossia tramite espressione di un unico voto. I docenti di potenziamento dell offerta formativa, invece, non partecipano alla valutazione, ma vi contribuiscono fornendo elementi conoscitivi sull interesse manifestato e sul profitto conseguito da ciascun alunno che ha seguito le attività da loro svolte. Le operazioni di scrutinio sono presiedute dal Dirigente Scolastico o da suo delegato. 4

Cosa si valuta Oggetto della valutazione Il processo di apprendimento processo e livello globale di sviluppo degli apprendimenti. Il rendimento scolastico conoscenze e abilità conseguite nelle attività di arricchimento/ampliamento dell offerta formativa nonché nelle attività curricolari, nelle attività di religione e/o alternative. Le competenze- acquisizione delle competenze disciplinari e trasversali così come descritte nei modelli di certificazione delle competenze al termine della classe quinta primaria e al termine del primo ciclo di istruzione. Il comportamento. Quando si valuta I tempi della valutazione Nel processo di valutazione si riconoscono tre momenti distinti ma fortemente correlati tra loro: 1. valutazione iniziale o diagnostica come analisi della situazione iniziale e dei requisiti di base per proseguire il processo educativo e didattico e affrontare un compito di apprendimento; come conoscenza dell alunno per individualizzare il percorso di apprendimento; 2. valutazione in itinere o formativa per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Si colloca nel corso degli interventi didattici e serve ai docenti per valutare il processo degli apprendimenti rispetto agli obiettivi programmati; per adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento del singolo alunno e del gruppo classe; per predisporre interventi, se necessari, di recupero o consolidamento, individuali o collettivi; per informare tempestivamente l alunno circa il suo progresso. 3. valutazione sommativa o finale si effettua alla fine del quadrimestre, a fine anno e a termine dell intervento formativo. Serve per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi mediante la formulazione di giudizi descrittivi disciplinari per quanto riguarda le classi della scuola primaria, l attribuzione di voti numerici espressi in decimi per la scuola secondaria di primo grado, ed esprimere, inoltre, un giudizio sul livello di maturazione dell alunno, tenendo conto sia delle condizioni di partenza sia dei traguardi attesi. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l alunno/a ma anche per le famiglie. L Istituto comprensivo, inoltre, privilegia anche il momento della valutazione orientativa a partire sin dalla scuola dell infanzia per favorire da parte del bambino, alunno e studente, un accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future. Come si valuta - Strumenti di verifica e di valutazione La valutazione degli apprendimenti disciplinari si effettua mediante verifiche in itinere, nel corso dell'attività didattica, e sommative, a conclusione di ogni percorso didattico. Gli strumenti di valutazione sono di vario tipo e sono utilizzati a seconda della disciplina interessata. Le verifiche consistono in: - prove scritte strutturate e non; -prove orali;- prove pratiche. Sono previste, inoltre, prove comuni d Istituto intermedie e finali di italiano, di matematica e di lingua inglese, concordate nei Dipartimenti verticali o per classi parallele, per ciascuna classe della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado. 5

Sono prove di verifica delle abilità e/o conoscenze possedute dall alunno in riferimento alle competenze e agli obiettivi presenti nel Curricolo verticale d Istituto. Esse sono utili per verificare il livello generale di apprendimento conseguito dagli alunni di tutto l Istituto (autovalutazione interna). L'accertamento degli apprendimenti avviene anche attraverso le osservazioni sistematiche per quanto riguarda le dimensioni sociali dell impegno scolastico e gli atteggiamenti nei confronti dell esperienza scolastica. Importante, rispetto alla situazione di partenza, sarà la valutazione delle modalità di approccio ai contenuti, dei tempi di attenzione, di concentrazione, del grado di partecipazione e interesse. È necessario tenere distinta l azione di verifica, che comporta l accertamento degli apprendimenti disciplinari, dall azione di valutazione, che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi complessivi di maturazione della personalità dell alunno. La valutazione degli apprendimenti infatti, non è uno strumento di verifica fiscale, ma costituisce uno strumento di regolazione per migliorare la qualità dell insegnamento e dell apprendimento; essa adegua la proposta formativa dell Istituzione scolastica alle caratteristiche di ciascun allievo al fine di elevare la qualità dell intero servizio. Non si limita perciò all analisi dei risultati di profitto o di rendimento degli alunni, ma terrà conto anche e soprattutto del percorso di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale, e della maturazione globale senza fermarsi esclusivamente all esito delle singole verifiche. Oltre che al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, in coerenza con quanto ribadito dal D. Lgs. n 62/2017, la valutazione concorre, con la sua finalità formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi. Parallelamente alla sua valutazione, quindi, il docente guida gli alunni all autovalutazione ponendosi accanto ad essi nel modo più costruttivo per stimolarne le capacità di diagnosi e di impegno nell individuare le cause degli insuccessi e adottare strategie coerenti con il miglioramento. L allievo deve essere stimolato ad acquisire consapevolezza di quelli che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione nell apprendimento e nello studio (metacognizione). Nelle Linee Guida dell O.M. n 172/2020 si sottolinea questo aspetto importante: La valutazione documenta lo sviluppo dell identità personale e promuove l autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. 6

2.LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento è strettamente legata all educazione alla cittadinanza attiva che mira a sostenere e rafforzare i diritti e i doveri degli alunni e il loro senso di appartenenza alla società, sulla base dell adesione al principio della legalità, del rispetto delle diversità e dei principi fondamentali dei diritti umani, della solidarietà inclusiva, dell agire consapevole e della cura dell ambiente. La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado è espressa collegialmente mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, anche allo Statuto delle studentesse e degli studenti, al Patto di corresponsabilità e al Regolamento approvato dall'istituto. I criteri per la valutazione del comportamento sono: 1. AUTONOMIA E RESPONSABILITÀ - Rispetto delle regole. - Rispetto degli altri. - Rispetto delle regole dell ambiente digitale. 2. COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE - Interazione. - Motivazione/attenzione. - Esecuzione del lavoro in presenza o in modalità sincrona e/o asincrona, personale e collettivo. Tra i criteri di valutazione del comportamento degli alunni della scuola secondaria di primo grado sono da tenere presente la frequenza, la puntualità ed eventuali sanzioni e provvedimenti disciplinari. Nella tabella che segue sono riportati i giudizi e i relativi descrittori del comportamento degli alunni, validi sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado. 7

GIUDIZIO SINTETICO Ottimo Distinto Buono DESCRITTORI L alunno agisce con autonomia, rispettando le regole previste per la didattica in presenza e/o per la didattica digitale integrata (puntualità, rispetto turno di parola, uso corretto delle diverse funzionalità della piattaforma). Interagisce con gli altri instaurando, anche a distanza, rapporti costruttivi. Partecipa alle attività in presenza e/o in ambiente digitale (sincrone e asincrone) mostrando motivazione e curiosità. Esegue con efficacia e puntualità i lavori affidati e contribuisce alla realizzazione di attività collettive. L alunno rispetta le regole previste per la didattica in presenza e/o per la didattica digitale integrata (puntualità, rispetto turno di parola, uso corretto delle diverse funzionalità della piattaforma) e sa interagire con gli altri, anche a distanza, instaurando rapporti positivi. Partecipa alle attività in presenza e/o in ambiente digitale (sincrone e asincrone) proposte mostrando motivazione. Esegue i lavori affidati con puntualità e collabora alla realizzazione di attività collettive. L'alunno evidenzia un comportamento generalmente rispettoso delle regole previste per la didattica in presenza e/o per la didattica digitale integrata (puntualità, rispetto turno di parola, uso corretto delle diverse funzionalità della piattaforma). Sa interagire con gli altri, anche a distanza. Partecipa ed interviene alle attività in presenza e/o in ambiente digitale (sincrone e asincrone). Esegue i lavori affidati ma non è sempre puntuale. Se sollecitato, collabora alle attività collettive. Discreto Sufficiente L'alunno evidenzia un comportamento piuttosto rispettoso delle regole previste per la didattica in presenza e/o per la didattica digitale integrata (puntualità, rispetto turno di parola, uso corretto delle diverse funzionalità della piattaforma) e, se sollecitato, interagisce con gli altri. Partecipa ed interviene alle attività in presenza e/o in ambiente digitale (sincrone e asincrone), in modo non sempre continuo. Esegue i lavori affidati. Se sollecitato, collabora alle attività collettive. L'alunno evidenzia un comportamento non sempre rispettoso delle regole previste per la didattica in presenza e/o per la didattica digitale integrata (puntualità, rispetto turno di parola, uso corretto delle diverse funzionalità della piattaforma) e ha difficoltà ad interagire con gli altri. Tali atteggiamenti sono stati annotati sul registro elettronico, discussi nel consiglio di classe e riferiti ai genitori. Sollecitato, a volte partecipa alle attività; non sempre svolge o porta a termine i lavori affidati. Molto limitato l apporto personale alle attività collettive. Non Sufficiente L alunno evidenzia comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave (o totale) mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti, anche a distanza. Di tali comportamenti, discussi nel consiglio di classe, è stata sistematicamente informata la famiglia. Benché sollecitato, non ha partecipato alle attività se non in modo sporadico e frammentario. 8

3. LA VALUTAZIONE INSEGNAMENTO DELL EDUCAZIONE CIVICA La legge n 92 del 20 agosto 2019 ha introdotto dall'anno scolastico 2020-2021, l'insegnamento trasversale dell'educazione civica nel primo e secondo ciclo d'istruzione, con iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile a partire dalla scuola dell'infanzia. Tre gli assi intorno ai quali ruoterà l insegnamento dell Educazione civica: lo studio della Costituzione, lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale. 1-La Costituzione Studentesse e studenti approfondiranno lo studio della nostra Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità. 2-Lo sviluppo sostenibile Studentesse e studenti saranno formati su educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell Agenda 2030 dell ONU. Rientreranno in questo asse anche l educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento. 3-Cittadinanza digitale A studentesse e studenti saranno dati gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali in un ottica di sviluppo del pensiero critico e di sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all uso dei social media e alla navigazione in Rete. L insegnamento dell Educazione Civica, come previsto dalle Linee Guida per l Educazione Civica del 22 giugno 2020, è oggetto di valutazioni periodiche e finali per registrare il raggiungimento delle competenze in uscita. Data la trasversalità e la contitolarità della disciplina, la proposta di valutazione sarà formulata in sede di scrutinio dal docente coordinatore individuato, in base agli elementi conoscitivi forniti da tutti i docenti del team. Nella scuola dell infanzia, si prevede, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, la sensibilizzazione delle bambine e dei bambini a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere. La valutazione è espressa anche in base a criteri specifici di valutazione, predisposti nelle rubriche di valutazione e applicati ai percorsi interdisciplinari, per registrare il progressivo sviluppo delle competenze previste nel curricolo di Educazione Civica. (ALLEGATO A) 9

4.LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI 4.1 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA La Scuola dell Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell identità, dell autonomia e della competenza e li avvia alla cittadinanza. L attività di valutazione nella scuola dell infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. ( Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di Istruzione 2012 ). La valutazione nella scuola dell infanzia, pertanto, terrà in considerazione l intero percorso di crescita del bambino. È in questa fase che inizia a strutturarsi la personalità di ognuno e quindi la valutazione viene ad assumere un ruolo di accompagnamento continuo all azione educativa non solamente dell Istituzione scolastica ma anche delle famiglie, in connessione con momenti di osservazione e verifica. L osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l originalità, l unicità, la potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. Le competenze degli alunni della scuola dell infanzia, che a questa età vanno intese in modo globale e unitario, verranno rilevate attraverso un protocollo osservativo compilato per ogni alunno all inizio del percorso formativo. Nel corso dell anno scolastico per monitorare i processi di apprendimento si effettueranno rilevazioni in itinere e finali mediante protocolli i cui indicatori esplicitati risulteranno dall intreccio dei diversi campi di esperienza con le attività dei progetti in corso. (Cfr. allegati 3, 4 e 5) Gli indicatori individuati e riferiti ai diversi campi di esperienza saranno adeguati ai diversi livelli o fasce di età. CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro. Il corpo e il movimento. Immagini, suoni, colori. I discorsi e le parole. La conoscenza del mondo. FASI DELLA VALUTAZIONE Valutazione iniziale: effettuata a inizio anno scolastico. Valutazione in itinere: accompagna le attività in corso. Valutazione finale: effettuata alla fine dell anno scolastico. 10

Nella scuola dell infanzia: a) si effettueranno rilevazioni riportate su protocolli di osservazione per fasce di età e relative ai Campi di esperienza previsti dalle attuali Indicazioni; b) in tutte le scuole dell infanzia verranno comunicati ai genitori i risultati dell osservazione/valutazione, comprese le competenze raggiunte dagli alunni nei campi di esperienza; c) la comunicazione dovrà configurarsi come una descrizione del percorso di crescita dell alunno. Si osserveranno: - il comportamento dell alunno in relazione alle finalità che la scuola dell infanzia si propone e che riguardano la relazione con sé stesso, con gli altri, con l apprendimento; - il grado di autonomia sviluppato; - la conquista di una propria identità; - la partecipazione alle esperienze proposte; - i traguardi raggiunti nello sviluppo delle competenze. Il documento di osservazione/valutazione è approvato dal Collegio dei docenti della scuola dell infanzia e aggiornato ogni due anni. Al termine del percorso triennale della scuola dell Infanzia, per ogni alunno in uscita, viene compilato un documento di passaggio tra i due ordini scolastici, dall infanzia alla primaria, indispensabile per realizzare una reale continuità educativa sia orizzontale (genitori-docenti-scuolacomunità territoriale) che verticale (scuola dell'infanzia-scuola primaria). Nella prospettiva di un curricolo verticale di istituto che intende caratterizzare in modo univoco il percorso formativo di ogni alunno, la scuola dell infanzia utilizza gli strumenti di valutazione di istituto, calibrati per l ordine di scuola. I modelli dei protocolli sono riportati nell allegato al presente documento. (ALLEGATO B) 4.2 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA L Ordinanza Ministeriale n 172 del 4/12/2020, recante la Valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e delle alunne delle classi della scuola primaria, con le Linee guida per la formulazione dei giudizi descrittivi, ha richiesto l implementazione di un impianto valutativo che supera il voto numerico su base decimale nella valutazione periodica e finale, per dare spazio alla valorizzazione dei processi cognitivi e metacognitivi, emotivi e sociali che sono alla base dei risultati dell apprendimento. Il voto è stato sostituito da una descrizione autentica, analitica, affidabile che permette di conoscere il livello raggiunto nelle dimensioni che caratterizzano gli apprendimenti. Pertanto, qualsiasi tentativo di corrispondenza tra voti numerici e livelli individuati diventa incongruente. I docenti valutano, per ciascun alunno, il livello di acquisizione dei singoli obiettivi di apprendimento appositamente selezionati come oggetto di valutazione periodica e finale. 11

I livelli di apprendimento previsti dalla nuova normativa sono: -AVANZATO; -INTERMEDIO; -BASE; -IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE. Ciascuno di questi livelli attribuiti agli obiettivi di apprendimento, si basa su quattro dimensioni o criteri prescrittivi e sono: AUTONOMIA dell alunno nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritto in uno specifico obiettivo. L attività dell alunno si considera completamente autonoma quando non è riscontrabile alcun intervento diretto del docente; TIPOLOGIA DELLA SITUAZIONE (nota o non nota) entro la quale l alunno mostra di aver raggiunto l obiettivo. Una situazione (o attività, compito) nota può essere quella che è già stata presentata dal docente come esempio o riproposta più volte in forme simili per lo svolgimento di esercizi o compiti di tipo esecutivo. Al contrario, una situazione non nota si presenta all allievo come nuova, introdotta per la prima volta in quella forma e senza specifiche indicazioni rispetto al tipo di procedura da seguire; RISORSE MOBILITATE per portare a termine il compito. L alunno usa risorse appositamente predisposte dal docente per accompagnare il processo di apprendimento o, in alternativa, ricorre a risorse reperite spontaneamente nel contesto di apprendimento o precedentemente acquisite in contesti formali e informali; CONTINUITÀ nella manifestazione dell'apprendimento. Vi è continuità quando un apprendimento è messo in atto più volte o tutte le volte in cui è necessario oppure atteso. In alternativa, non vi è continuità quando l apprendimento si manifesta solo sporadicamente o mai. I suddetti criteri sono validi anche per gli alunni con bisogni educativi speciali certificati (BES). DEFINIZIONE LIVELLI LIVELLO AVANZATO: l alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e continuità. LIVELLO INTERMEDIO: l alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo, risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo. LIVELLO BASE: l alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità. LIVELLO IN VIA DI PRIMA ACQUISIZIONE: l alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente. (ALLEGATO C) La descrizione dei livelli di apprendimento è riferita a tutte le discipline di studio, compresa l Educazione Civica. 12

Le Indicazioni Nazionali costituiscono il documento di riferimento principale per individuare gli obiettivi di apprendimento disciplinari riferiti a dei Nuclei tematici. Nel Curricolo di Istituto gli obiettivi sono ulteriormente articolati. Essi sono poi definiti nella Progettazione Annuale elaborata da ogni insegnante di classe. All'interno di questi documenti, i docenti individuano per ogni disciplina gli obiettivi di apprendimento più significativi ai fini della valutazione. Il modello di Documento di valutazione adottato dall Istituto fa riferimento al modello ministeriale A1 strutturato con: disciplina - nucleo tematico e relativi obiettivi - livello attribuito a ciascun obiettivo. È riportata in calce la legenda con la definizione dei livelli nella versione integrale del Ministero. Sono riportati, infine, la valutazione del comportamento con giudizio sintetico, il giudizio globale del periodo didattico e la nota per la Religione Cattolica o Attività alternativa. Il nuovo Documento di valutazione è comune a tutte le classi per impostazione, si differenzia solo per l inserimento degli obiettivi di apprendimento che sono stati declinati classe per classe. Per gli alunni certificati è utilizzata la stessa scheda di valutazione con gli obiettivi rapportati al PEI o al PDP. Per quanto concerne le valutazioni in itinere, l art. 3, commi 2 e 3, dell O.M. n 172/2020 stabilisce che La valutazione in itinere, in coerenza con i criteri e le modalità di valutazione definiti nel Piano triennale dell Offerta Formativa, resta espressa nelle forme che il docente ritiene opportune e che restituiscano all alunno, in modo pienamente comprensibile, il livello di padronanza dei contenuti verificati.. L art. 1, comma 3, dell O.M. n 90/2001 precisa che Lo scrutinio finale costituisce il momento conclusivo dell attività educativa annuale e non deve essere la risultanza di apposite prove, bensì delle osservazioni e delle verifiche effettuate dagli insegnanti di classe nel corso dell intero anno scolastico. Esse costituiscono appunti di viaggio che descrivono i progressi negli apprendimenti degli alunni e consentono agli insegnanti di rimodulare la propria progettazione e le relative attività. Gli strumenti che possono essere utilizzati in base al loro diverso grado di strutturazione, assumono pari valore al fine dell elaborazione del giudizio descrittivo (ad esempio i colloqui individuali, l osservazione, l analisi delle interazioni verbali e delle argomentazioni scritte, dei prodotti e dei compiti pratici, le prove di verifica, gli esercizi o compiti esecutivi semplici e la risoluzione di problemi, gli elaborati scritti, i compiti autentici,..). Come richiamato ancora dalle Linee Guida, il giudizio descrittivo non è la sommatoria e tanto meno la media matematica degli esiti delle diverse prove. Si valuta osservando e descrivendo le tappe progressive dell imparare, mettendo in luce i punti di forza e di debolezza. I docenti curano, pertanto, la costruzione e la somministrazione di prove in modo da raccogliere informazioni adeguate agli obiettivi di apprendimento selezionati. Uno strumento di registrazione e documentazione al servizio del docente è il Registro elettronico le cui modalità di utilizzo sono state deliberate al fine di rendere più funzionale, chiaro e trasparente l atto valutativo. 13

4.3 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Per quanto riguarda la valutazione nella scuola secondaria di primo grado, la principale norma di riferimento è il D.Lgs. n 62/2017. Ai sensi della normativa vigente, la valutazione intermedia e finale degli apprendimenti avviene con votazioni in decimi, a partire dalle proposte avanzate dai docenti delle singole discipline in sede di scrutinio. Uno degli elementi da cui partire per la formulazione della proposta di voto è la media dei voti conseguiti dall alunno/a nelle prove di verifica svolte in itinere. Per le discipline che prevedono una valutazione mediante prove scritte e orali, la media è calcolata mediante la media dei singoli voti di tutte le prove scritte, orali, pratiche e grafiche. Tuttavia, occorre precisare che la valutazione intermedia e finale non è la semplice espressione della media matematica dei voti poiché concorrono alla sua formulazione anche il processo di apprendimento, la partecipazione e l impegno. Pertanto, i singoli docenti formuleranno le proposte di voto e il Consiglio di Classe delibererà i voti definitivi, prendendo in considerazione tutti gli elementi utili a delineare il percorso formativo dello studente, sulla base dei criteri riportati al paragrafo seguente. Si precisa che: - le famiglie visualizzano le valutazioni in itinere relative alle prove di verifica scritte e orali, mediante l utilizzo del registro elettronico; -in aggiunta ai consueti momenti di dialogo settimanali e quadrimestrali verranno altresì inviate comunicazioni alla famiglia nei seguenti casi: rendimento insufficiente in una o più discipline; numero di assenze troppo elevato; comportamento poco corretto; nota disciplinare sul registro di classe; - l andamento scolastico non soddisfacente di uno studente deve essere tempestivamente comunicato alla famiglia (mediante comunicazione scritta e/o colloquio diretto), con chiara indicazione del possibile esito negativo dell anno scolastico. La valutazione di tutte le discipline del curricolo è espressa secondo la scala di valutazione decimale introdotta mediante l art. 3 del D.L. 1 settembre 2008, n 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n 169. Il Collegio dei docenti ha adottato dei criteri per la determinazione dei livelli raggiunti riportati nella tabella che segue. Tale strumento non ha valore assoluto in quanto l attribuzione del voto quadrimestrale non è dato dalla media aritmetica degli esiti delle prove di verifica, ma dalla valutazione complessiva di tutti i parametri puntualmente enunciati nel paragrafo 4.4 del presente testo. Lo scostamento dalla media aritmetica dei voti delle prove di accertamento della preparazione individuale è, pertanto, pienamente motivata, già in virtù dei presenti criteri, nelle operazioni di attribuzione del voto quadrimestrale e finale di ciascuna disciplina del curricolo scolastico. La tabella che illustra il voto espresso in decimi corrispondente ai descrittori di profitto sintetico relativo a conoscenze, abilità e competenze. 14

VOTI 10 9 8 7 6 5 4 CORRISPONDENZA VALUTATIVA Pieno raggiungimento degli obiettivi. Completa padronanza delle conoscenze e delle abilità e capacità di trasferirle ed elaborarle autonomamente. Acquisizione piena delle competenze previste. Possesso approfondito e personale degli argomenti, uso corretto dei linguaggi specifici, padronanza sicura degli strumenti. Impegno puntuale, costante ed approfondito. Raggiungimento completo degli obiettivi. Capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze. Acquisizione piena delle competenze previste. Conoscenza approfondita degli argomenti, uso corretto dei linguaggi e degli strumenti. Impegno costante e puntuale. Raggiungimento degli obiettivi. Possesso delle conoscenze e delle abilità. Acquisizione complessiva delle competenze. Utilizzo sicuro dei linguaggi e degli strumenti. Impegno costante. Raggiungimento essenziale degli obiettivi. Uso corretto di conoscenze ed abilità. Tendenza alla semplificazione dei linguaggi e degli strumenti. Acquisizione sostanziale delle competenze. Impegno abbastanza costante. Raggiungimento degli obiettivi minimi. Possesso superficiale di conoscenze ed abilità. Acquisizione incerta delle competenze. Incertezze nell uso dei linguaggi e degli strumenti. Impegno non sempre regolare. Non completo raggiungimento degli obiettivi minimi. Possesso frammentario di conoscenze e abilità. Acquisizione inadeguata delle competenze. Difficoltà nell uso dei linguaggi e degli strumenti. Impegno incostante e superficiale. Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. Scarso possesso di conoscenze e abilità. Acquisizione del tutto insufficiente delle competenze. Presenza di gravi errori nell uso dei linguaggi e degli strumenti. Impegno scarso o nullo. Si precisa che ciascun docente, nell espressione della libertà di insegnamento e di valutazione dei risultati dell apprendimento possiede piena autonomia nel far corrispondere alla sufficienza 6/10 le prestazioni dell alunno. Tutte le decisioni in materia sono rimesse alla discrezionalità del singolo insegnante e la presente tabella ha valore vincolante solo per la corrispondenza tra voti e livello di raggiungimento degli obiettivi. 15

La valutazione è personalizzata con riguardo a ciascun alunno. Il docente ha come riferimento non obiettivi standardizzati ma il percorso definito nel piano personalizzato. L individuazione per gli studenti di obiettivi minimi e di percorsi alternativi rispetto a quello seguito dalla classe, è un operazione discrezionale di competenza esclusiva del Consiglio di classe, del team docente ed anche del singolo docente. 4.4 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI CURRICOLARI -SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - La valutazione formativa e sommativa degli apprendimenti si fonderà principalmente sui seguenti indicatori: 1. esiti delle prove di verifica somministrate e delle prove grafiche e pratiche effettuate, oltre che delle interrogazioni; 2. progresso rispetto alla situazione di partenza; 3. processi di apprendimento attivati; 4. continuità dell impegno profuso nello studio individuale e nell approfondimento di particolari tematiche; 5. motivazione, interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo ed alle attività didattiche; 6. autonomia nell esecuzione delle consegne; 7. autonomia nella gestione dei materiali; 8. grado di attenzione e concentrazione mantenuto nel corso delle attività didattiche; 9. pertinenza degli interventi spontanei ed efficacia di quelli guidati o richiesti; 10. eventuali ostacoli all apprendimento che scaturiscono dalla condizione personale di alunni e studenti; 11. eventuali disabilità; 12. problematiche tipiche dell età infantile o preadolescenziale. Ad integrazione sono state elaborate rubriche valutative disciplinari per la scuola primaria declinate nei quattro livelli ministeriali prescritti nell O.M. n 172/2020; per la scuola secondaria di primo grado, invece, sono state elaborate delle griglie valutative disciplinari con votazione numerica espressa tra 4 e 10; per la religione cattolica e le attività alternative la valutazione è espressa con un giudizio sintetico. (ALLEGATO C scuola primaria - ALLEGATO D scuola secondaria di primo grado) 16

4.5 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI PORTATORI DI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato l istituzione scolastica adotta modalità che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge n 170-8 ottobre 2010, indicati nel Piano Didattico Personalizzato (art. 11, commi 9 e 10 del D.Lgs. n 62 del 13/04/2017 e D.Lgs n 66 del 13/04/ 2017). Per gli alunni con disabilità certificata (L. n 104/92), la valutazione deve avvenire sulla base del Piano Educativo Individualizzato (art. 314, comma 4 del D.Lgs. n 297 del 16/04/1994). Per la valutazione di tali alunni e per gli altri alunni con altri bisogni educativi speciali, si rimanda a quanto previsto nei relativi protocolli di inclusione. Alunni con BES I FASCIA Gli alunni diversamente abili vengono valutati in riferimento al Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il documento riportante le Linee guida sull integrazione scolastica degli alunni con disabilità (D.L. n 62/2017) esplicita chiaramente che la valutazione degli stessi va rapportata al PEI che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell alunno con disabilità, e mai rapportata alla programmazione di classe o ai livelli raggiunti dagli altri alunni. La valutazione dovrà sempre essere considerata in riferimento ai processi e, sostanzialmente andrà valutato il percorso svolto dall alunno/a dal suo punto di partenza al punto di arrivo. Nella valutazione degli alunni con disabilità due sono i percorsi da seguire: Progettazione didattica con riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti con la stessa valenza formativa in riferimento al PEI secondo ICF; Progettazione didattica differenziata in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione in riferimento al PEI secondo ICF. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. Gli alunni con disabilità che non si presentano agli esami ricevono un attestato di credito formativo, col quale possono iscriversi e frequentare la scuola secondaria di II grado per ulteriori crediti formativi o i corsi di istruzione e formazione professionale. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami e nelle tabelle affisse all'albo d Istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e differenziazione delle prove. Alunni con BES II FASCIA La valutazione degli alunni con disturbi specifici d apprendimento certificati, l ammissione e la partecipazione agli esami devono essere coerenti col Piano Didattico Personalizzato (PDP), redatto dal Consiglio di classe, pertanto vengono applicate le misure dispensative e gli strumenti compensativi indicati nel piano elaborato e previsti dalla Legge n 170/2010. La valutazione si effettua considerando i progressi e le conquiste conseguiti e le prove di verifica sono strutturate tenendo conto dei processi più che dei prodotti. È possibile esonerare i suddetti alunni dallo studio delle lingue straniere, in caso di particolare gravità del disturbo di apprendimento associato ad altri disturbi e patologie, come risultante da certificazione medica. È la famiglia dell alunno a chiedere il predetto esonero, mentre l approvazione è di competenza del Consiglio di classe. In tal caso l allievo segue un percorso didattico differenziato. 17

Alunni con BES III FASCIA Gli alunni BES di terza fascia privi di qualsiasi certificazione medica individuati dal consiglio per le notevoli difficoltà di apprendimento determinate da situazioni quali deprivazione sociale e culturale delle famiglie, provenienza da altri paesi con scarsa conoscenza della lingua, situazioni di natura fisico biologica che comportano anche lunghe assenze, disagio comportamentale-relazionale, vengono valutati in riferimento al Piano Didattico Personalizzato che, redatto dai docenti contitolari della classe, tiene conto dei risultati riconducibili ai livelli essenziali di competenza disciplinare previsti per la classe. In particolare per gli alunni stranieri si fa riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR (C.M. n 24 del 2006). (ALLEGATO E) 4.6 LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI Per la valutazione degli studenti stranieri si applica ancora l art. 1, c. 9 del D.P.R. 22 giugno 2009, n 122 secondo cui I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Il Collegio dei docenti, per favorire l inclusione degli alunni stranieri ha deliberato un Protocollo di Accoglienza che prevede le seguenti procedure: la valutazione iniziale, per gli studenti stranieri appena arrivati, inizia con la prima accoglienza e ha come obiettivo la rilevazione delle competenze in ingresso attraverso colloqui con la famiglia o lo studente, l'esame della documentazione scolastica del Paese di origine se disponibile, la somministrazione di prove oggettive di ingresso, non solo per quanto riguarda la lingua italiana ma anche per altre discipline, prevedendo, se disponibile, l'intervento di mediatori linguistici e culturali. Durante la seconda fase dell'accoglienza e sulla base di quanto stabilito dall'art. 45, comma 4 del D.P.R. n 394 del 31 agosto 1999: «Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento»; il Consiglio di classe predisporrà un percorso individuale di apprendimento (Piano di Studio Personalizzato) che valorizzi le competenze pregresse dello studente coinvolgendolo e motivandolo verso obiettivi comuni condivisi dal Consiglio: ad esempio l apprendimento della lingua italiana, la sospensione temporanea dello studio di alcune discipline, la definizione dei nuclei essenziali delle discipline che faranno parte del Piano di Studio Personalizzato; il Piano di Studio Personalizzato sarà il punto di riferimento per la preparazione delle prove di verifica in itinere o sommative di fine quadrimestre e saranno registrati anche i progressi in termini di impegno, competenze relazionali e motivazionali. Laddove lo studente fosse arrivato in prossimità delle scadenze della valutazione, e non fosse possibile esprimerla, si potrà riportare nel documento di valutazione una motivazione di questo tipo: «Non è possibile esprimere una valutazione in quanto l'alunno/a si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana», se invece sarà possibile esprimere una valutazione si potrà riportare la dicitura: «La valutazione espressa è riferita a quanto contenuto nel Piano di studio Personalizzato (PSP) perché l'alunno/a si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana»; l'ammissione alla classe successiva avviene se lo studente ha conseguito gli obiettivi previsti dal PSP. 18

5.LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: ESPERTI ESTERNI, INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL IRC Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno (art. 2, c. 5 del DPR 22 giugno 2009, n 122). La valutazione dell insegnamento della Religione cattolica o dell Attività alternativa per le alunne e gli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata dal Documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico (non sufficiente/ sufficiente/ discreto/ buono/distinto/ottimo) sull interesse manifestato e i livelli di apprendimento raggiunti. (ALLEGATO C scuola primaria ALLEGATO D scuola secondaria di primo grado) L attività alternativa non può essere una materia già oggetto di insegnamento nella scuola, spetta al Collegio dei Docenti, convocato dal Dirigente scolastico entro il primo mese dall inizio delle lezioni (C.M. n 129/86), programmare una specifica attività didattica alternativa, che rientrerà a pieno titolo nell Offerta Formativa della scuola. Le C.M. n 129/86 e n 130/86 propongono, per il primo ciclo, che tali attività, concorrenti al processo formativo della personalità degli alunni, siano volte all approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile (C.M. n 129/86) e all approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione civica più strettamente attinenti alla tematica. Tale suggerimento si estende nell ordine secondario, per il quale la C.M. n 130/86 aggiunge che si può fare ricorso ai documenti del pensiero e della esperienza umana relativa ai valori fondamentali della vita e della esperienza umana. I docenti di attività alternativa alla religione cattolica partecipano a pieno titolo ai Consigli di classe dedicati alla valutazione periodica e finale. Nel caso in cui si verifichi quanto disposto dal comma 2 dell art. 6 del Decreto Legislativo n 62 del 2017, ovvero deliberazione di non ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di I grado e all esame conclusivo di primo ciclo, il comma 4 dell art.6 dispone che il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinate, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. 6.L APPROFONDIMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Nella scuola secondaria di primo grado dell Istituto, l ora di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie (cfr. art. 5, c. 1 del DPR 20 marzo 2009, n 89 recante Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n 133 ) è dedicata all insegnamento della lingua Latina in tutte le classi e la valutazione dell apprendimento concorre alla espressione del voto quadrimestrale e finale di Italiano. 19