STUDIO DI PREFATTIBILITA' PROGETTO ANELLO VERDE AZZURRO



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Transcript:

STUDIO DI PREFATTIBILITA' PROGETTO ANELLO VERDE AZZURRO

INDICE 1. PREMESSA... 3 2. OBIETTIVI GENERALI DA PERSEGUIRE E STRATEGIE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO... 7 3. NORME TECNICHE DA RISPETTARE E VINCOLI DI LEGGE RELATIVI AL CONTESTO IN CUI L'INTERVENTO E' PREVISTO... 13 4. FUNZIONI CHE DOVRA' SVOLGERE L'INTERVENTO E REQUISITI DA RISPETTARE... 13 4.1 PARTE FRUITIVA - ANELLO VERDE-AZZURRO... 14 4.2 PARTE STRUTTURALE - NAVIGLIO GRANDE... 21 5. TEMPISTICA PROGETTUALE PREVISTA - FASI E SEQUENZA DEI LAVORI DI PROGETTAZIONE... 24 6. COPERTURA FINANZIARIA... 24 7. QUADRO ECONOMICO... 25

1. PREMESSA L Esposizione Universale Milano Expo 2015, che si svolgerà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, prevede, ai sensi dell allegato 1 al DPCM 1 marzo 2010, le Opere di Connessione al Sito e Opere Urbanistiche. Vie D Acqua: riqualificazione di aree verdi e rete idrografica primaria, nuove vie d acqua, nuovo percorso lento, nuovi manufatti edilizi, recupero edilizia storica. Il programma complessivo degli interventi del progetto delle Vie d Acqua, presentato il 23 febbraio 2012 al CDA di Expo 2015 spa, si compone degli interventi di seguito indicati: nuovo canale secondario, denominato nuovo Canale derivatore Via d Acqua Expo 2015, che collega il Canale Principale Villoresi, da cui deriva le acque presso il casello di Garbagnate M., con il Naviglio Grande in cui confluisce in loc. San Cristoforo, diviso in tre tronchi (Nord, Centro, Sud); impermeabilizzazione e riqualificazione delle tratte denominate Groane e Monza del Canale Princiale Villoresi con la realizzazione dei relativi manufatti di regolazione e derivazione funzionali a garantire le acque per il sito Expo; anello verde-azzurro e collegamento con il Lago Maggiore: opere strutturali e funzionali atte a dare continuità di fruizione alle alzaie del Canale Principale Villoresi e del Naviglio Grande dalle Dighe del Panperduto all incrocio con il nuovo Canale derivatore Vie d acqua di Expo e collegamento Panperduto Porto della Torre; recupero della Darsena e riqualificazione del Naviglio Grande in Milano; dorsale ciclopedonale dal Naviglio Grande al Sito Expo e alla Fiera; interventi sul paesaggio e sul sistema rurale; riqualificazione e messa in sicurezza della Valle del Torrente Guisa. Il Consorzio Est Ticino Villoresi ha sottoscritto con Expo 2015 spa una convenzione quadro in data 27 marzo 2012 relativa a servizi di ingegneria per progettazione e attuazione di interventi delle Vie d Acqua, aspetti gestionali e patrimoniali del Canale derivatore Via d acqua Expo 2015, che prevede a carico del Consorzio ETVilloresi, oltre ad altre attività, anche i servizi di ingegneria e tecnici relativi alla progettazione e realizzazione delle opere relative ad interventi atti a dare continuità fruitiva tra il Lago Maggiore e Milano lungo le alzaie del Canale Principale Villoresi e del Naviglio Grande dall incrocio con il canale derivatore Via d acqua risalendo fino alle Dighe del Panperduto tramite il Canale Industriale e sino al Lago Maggiore, utilizzando l alzaia del fiume Ticino, al fine di realizzare un circuito fruitivo continuo denominato anello verde-azzurro che metta in relazione Pagina 3

diretta il nuovo canale derivatore Via d acqua Expo e correlato collegamento ciclabile con il suddetto nodo idraulico lungo il Ticino. L anello verde-azzurro ricalca alcune direttrici che diversi Piani di Settore per la mobilità ciclistica e fruitiva, a partire da MIBici redatto dalla Provincia di Milano, al Piano Regionale Ciclistico, alla sentieristica europea E1, individua come ciclovie e rete portante del sistema di mobilità. Inquadramento del Piano regionale della mobilità ciclistica (20 luglio 2012) Per quanto attiene il Canale Villoresi, il Consorzio ETVilloresi è tra i promotori, assieme a Regione Lombardia DG Sistemi Verdi ed Expo 2015 spa, del Patto per il V arco Villoresi, sottoscritto il 14 giugno 2012, inteso come sistema verde lineare attorno al Canale che connetta e metta a sistema i 5 Parchi Regionali e gli 11 Parchi Locali di Interesse Sovraccumunale sottoscrittori dell accordo. Pagina 4

Inquadramento del V arco Villoresi Per quanto attiene il Naviglio Grande, il Consorzio ETVilloresi, unitamente a Regione Lombardia, Navigli Lombardi scarl, la Provincia di Milano e i Comuni rivieraschi, ha avviato una serie di progettualità nell ambito dell Accordo di Programma Quadro per la salvaguardia e la valorizzazione del Sistema Urbano dei Navigli Lombardi, approvato dalla Regione Lombardia con D.G.R. n. 4884 del 15 giugno 2007, tese al potenziamento e ottimizzazione della mobilità sostenibile ed alla valorizzazione delle opportunità culturali (recupero funzionale e architettonico dei beni storici, realizzazione di una rete di informazione turistico culturale, restauro dei mulini e dei caselli daziari). Nell ambito di tali iniziative è stato realizzato un Piano strategico per la valorizzazione dell area dei Navigli lombardi oltre che una Banca dati georeferenziata per la valorizzazione degli insediamenti di qualità. Pagina 5

Estratto del Piano Strategico dei Navigli Pagina 6

2. OBIETTIVI GENERALI DA PERSEGUIRE E STRATEGIE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO L obiettivo è realizzare, sfruttando l elemento unificante delle Vie d Acqua, azioni condivise e sinergiche in grado di valorizzare temi e sviluppare azioni di comune interesse quali gli elementi rappresentativi del paesaggio, la conoscenza e fruizione dei territori attraversati e delle Vie d acqua. Si viene così a definire un circuito ciclabile continuo anello verde-azzurro - di circa 135 km che unirà il Parco del Ticino, il Parco Groane e il Parco Agricolo Sud Milano, attraversando aree naturali, nuclei storici e suggestivi paesaggi rurali. Lungo il circuito si offrono inoltre al fruitore: l ingresso al centro di Milano lungo il Naviglio Grande fino alla Darsena (circa 4 km), il collegamento ciclabile con il Lago Maggiore lungo il Ticino (circa 8 km), il collegamento ciclabile con Villa e Parco Reale di Monza lungo il Canale Villoresi (circa 14 km), il servizio di navigazione lungo il Naviglio Grande. Il canale della Via d Acqua di Expo 2015 (nuovo secondario Villoresi) e i correlati interventi su reti idrografiche e mobilità dolce diverranno l ossatura del sistema di relazioni fisiche e funzionali tra sito espositivo e territorio e resteranno quale eredità di Expo 2015 a Milano e alla Lombardia. Pagina 7

Alzaia Canale Villoresi Alzaia Canale Villoresi Alzaia Naviglio Grande Alzaia Naviglio Grande Alzaia Naviglio Vecchio Alzaia Canale Industriale Il progetto delle Vie d Acqua si inquadra negli scenari di riqualificazione territoriale regionali seguendo un approccio integrato, multifunzionale e multiscalare, perseguendo Pagina 8

la valorizzazione paesaggistica del sistema degli spazi aperti e privilegiando, per gli interventi diretti, i sistemi a rete. La messa in rete dei percorsi lungo il Canale Villoresi e il Naviglio Grande e, indirettamente, Naviglio Pavese e Naviglio Martesana, moltiplica le opzioni e i livelli di fruizione e le possibili interconnessioni con il sistema delle idrovie regionali e sovraregionali. Creare pertanto un anello verde-azzurro che permetta di integrare le funzioni tradizionali dei canali con nuove valenze fruitive, di valorizzazione del paesaggio, di connessione ecologica, significa: preservare l infrastrutturazione idrografica operata nei secoli dalle società insediate, per la bonifica e l irrigazione del territorio e il trasporto su acqua, in quanto sistema di specifica connotazione e grande rilevanza anche culturale della pianura lombarda; incrementare la fruizione dei territori attraversati, utilizzando le Vie d acqua quale elemento strategico della rete di mobilità dolce che collega i bacini turistici del lago Maggiore, del lago di Como e di Milano attraverso i fiumi (Adda e Ticino) e i canali (i Navigli, emblema della civiltà idraulica in Lombardia); potenziare il patrimonio naturalistico per incrementare la biodiversità garantendo la conservazione del patrimonio biologico attraverso il collegamento delle aree protette; tutelare e valorizzare i sistemi lineari paesaggistici dei Canali come matrice della rete verde paesaggistica regionale della fascia dell'alta pianura; contenere il consumo di suolo, preservandolo per usi agricoli e fruitivi. L occasione di EXPO 2015, con il suo tema centrale nutrire il pianeta, energia per la vita, può rappresentare il punto di svolta per il lancio di nuove strategie di valorizzazione delle vie d acqua come ambito di integrazione di natura, cultura, tradizioni e scoperta lenta del territorio. Lo stesso Consorzio ETVilloresi ha tra le proprie finalità statutarie la gestione del territorio del comprensorio di bonifica, la tutela del territorio rurale, nonché la promozione e realizzazione di azioni di salvaguardia ambientale e paesaggistica, di valorizzazione economica sostenibile e di risanamento delle acque, e per dare attuazione alle finalità sopra enunciate ha sviluppato rapporti di collaborazione con la Regione, le Province, i Parchi Regionali, i PLIS, nonché altri Enti ed Istituti pubblici e privati. Pur tuttavia tra gli obiettivi è necessario sottolineare che il Regolamento di Polizia Idraulica recentemente approvato da Regione Lombardia sottolinea che la funzione primaria delle alzaie è chiaramente legata all uso di mezzi per la manutenzione ordinaria, straordinaria e Pagina 9

monitoraggio del canale da parte dell Ente gestore e che l uso plurimo dell alzaia, con particolare riferimento alla fruizione ciclopedonale è tollerata a rischio del pedone/ciclista. Porte di accesso all anello / interconnessione con le reti di trasporto pubblico su ferro Pertanto nell ambito del percorso finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione dell anello verde-azzurro previsto dall Accordo sottoscritto tra Expo 2015 spa e Consorzio ETVilloresi sono da individuare alcuni ambiti prioritari sui quali intervenire, con progetti multi-obiettivo che riguardano la fruizione, il recupero e valorizzazione del reticolo idraulico secondario e delle sue dotazioni accessorie, la restituzione di importanza alla via d acqua rendendola elemento centrale dell urbanizzato e salvaguardandone gli spazi aperti limitrofi, la valorizzazione degli elementi locali caratteristici con potenziamento degli aspetti fruitivi e la costituzione di elementi di connessione con le varie realtà territoriali. Questo insieme di iniziative, strettamente correlate con il potenziamento, l adeguamento e la riqualificazione delle alzaie e dei suoi nodi, concorrono a realizzare lungo l asta del Canale Villoresi e del Naviglio Grande un intervento di riqualificazione organico che guarda al territorio nella sua interezza. Pagina 10

Gli obiettivi del progetto dovranno quindi inserirsi perfettamente nei principi che si prefiggono di operare con un approccio teso alla multifunzionalità degli interventi: miglioramento della fruibilità delle alzaie, la messa in sicurezza dei nodi, la valorizzazione del sistema ambientale e paesaggistico, il recupero e valorizzazione del reticolo derivato e delle sue pertinenze e dotazioni. Il Consorzio ETVilloresi, ferma la centralità dei temi idraulici ed irrigui, intende pertanto realizzare una proposta paesaggistica che interpreti l obiettivo dell integrazione tra l infrastruttura irrigua e i territori che la ospitano auspicando a tal fine che vengano approfonditi e sviluppati diversi scenari, caratterizzati, oltre che dal rendere continuo e fruibile l intero percorso con la risoluzione di interferenze e nodi, che propongano scelte progettuali che attribuiscano un ruolo attivo ai manufatti idraulici anche con scopo fruitivo, paesaggistico, ecologico. L esito positivo dell intera operazione sarà probabilmente strettamente vincolato alla capacità di costruire attorno a questo progetto un processo di valorizzazione ancorato al territorio, capace di recepire e valorizzare gli apporti provenienti dai vari attori che ne sono in qualche misura coinvolti, tra i quali: Expo 2015 spa, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Parco del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano, Parco delle Groane, nonché i numerosi PLIS e Comuni interessati dall intervento. Per quanto attiene il Naviglio Grande molti degli studi e delle ricerche prodotte negli ultimi anni sul tema dei Navigli Lombardi, tra i quali il Master Plan Navigli, evidenziano l assoluta necessità di individuare con urgenza le priorità di intervento in seguito ad una adeguata valutazione dello stato delle sponde. Quello che, a grandi linee, emerge dagli studi e dai diversi monitoraggi svolti, è che la condizione statica delle sponde dei navigli, in particolare del Naviglio Grande, dipende soprattutto dal ruolo da loro svolto per il sostegno delle diverse tipologie di rive (il differente uso può essere così distinto, sponda sottesa a: terreni agricoli / giardini, la meno sollecitata; alzaie - la strada di servizio del canale, spesso utilizzate anche come percorsi ciclabili; viabilità ordinaria comunale e sovracomunale, soggetta a notevoli sollecitazioni). Negli ultimi anni si è aggiunta la sollecitazione generata dalla navigazione turistica, non determinante, ma certamente incidente sullo stato di manutenzione finale delle sponde stesse. Alla suddivisione delle sponde in relazione ai carichi mobili presenti o assenti sulle rive, ovvero alla loro sollecitazione che è maggiore nelle sponde sottese alla viabilità, minore in quelle sottese all alzaia e quasi nulla nelle sponde sottese ai terreni agricoli corrispondono diverse strutture tipologiche: miste ciottoli mattoni, in ciottoli, ricostruite prevalentemente in calcestruzzo, ecc. I problemi connessi con il mantenimento in esercizio dei muri di sponda Pagina 11

secondo appropriati criteri conservativi, hanno un duplice aspetto: il primo riferito alla sicurezza strutturale a cui sono collegati i calcoli e le verifiche proprie dell ingegneria ed il secondo di ordine tecnico-conservativo, per quanto attiene all impiego di materiali, di metodologie esecutive e di appropriate tecniche di intervento. Vi è la necessità di conciliare le esigenze della sicurezza strutturale, ovvero fare in modo che il muro garantisca adeguati margini di sicurezza rispetto al cedimento nelle peggiori condizioni di esercizio prevedibili, con quelle di conservazione proprie del restauro. Nel corso degli anni i paramenti murari dei Navigli sono stati probabilmente oggetto della sovrapposizione di una serie di interventi manutentori o di ricostruzione prevalentemente eseguiti in modo estemporaneo e in assenza di linee guida generali che inquadrassero gli interventi nell ottica del rispetto del manufatto e della sua valenza costruttiva. Il Piano strategico per la valorizzazione dell area dei Navigli Lombardi (DGR VII/8657 del 12/12/2008) recentemente concluso e condiviso con Regione Lombardia e Sovrintendenza per i Beni Architettonici si configura pertanto come Quadro di Riferimento Programmatico per gli Interventi Infrastrutturali da prevedere per la messa in sicurezza dei Navigli, proponendo le tipologie di intervento, l ordine di priorità e il costo preventivabile individuando: - gli interventi di consolidamento da effettuarsi per ragioni di sicurezza lungo le alzaie carrabili, ciclabili e/o pedonali; - gli interventi di consolidamento necessari in seguito a crolli o cedimenti spondali in prossimità del territorio rurale; - interventi di pulizia o manutenzione straordinaria da effettuarsi al fine di preservare lo stato dell alveo; - altri interventi infrastrutturali necessari per garantire il buon funzionamento del sistema idraulico. Dall analisi svolta lungo le aste dei navigli è emerso che la stabilità delle sponde rappresenta un problema strutturale diffuso e complesso. Il dissesto spondale comporta non solo pericoli per la continuità funzionale del canale, ma anche rischi legati alle infrastrutture direttamente connesse con l asta (strade alzaie, edifici, linee tecnologiche, ecc.). Per tale motivo l analisi svolta ha avuto come obiettivo principale l individuazione delle situazioni di dissesto maggiormente evidenti, definendo le diverse priorità lungo i tratti dei cinque navigli. Le modalità di intervento di consolidamento spondale dipendono evidentemente dalla tipologia del materiale con cui sono realizzate le sponde. Nella precedente analisi sono state individuate delle categorie tipologiche ben definite: per ciascuna tipologia di Pagina 12

materiale sono stati definiti degli interventi tipo, finalizzati al ripristino della stabilità della sponda, distinti anche in funzione della presenza o meno di infrastrutture, tipicamente rappresentate dalla strada alzaia (si veda ALLEGATO 2 - Abaco degli Interventi). 3. NORME TECNICHE DA RISPETTARE E VINCOLI DI LEGGE RELATIVI AL CONTESTO IN CUI L'INTERVENTO E' PREVISTO La progettazione dovrà rispettare le norme e i vincoli vigenti nelle diverse materie e discipline pertinenti con l opera. A titolo indicativo ma non esaustivo, si segnalano: Norme nazionali e regionali in materia di lavori pubblici; Norme nazionali e regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità; Norme nazionali e regionali in materia ambientale e paesaggistica: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; Legge 9 gennaio 2006, n. 14; D.Lgs. 157/2006, D.C.R. VII/197/2001 Piano Territoriale Paesistico Regionale ; Norme nazionali e regionali in materia di canali e le opere di bonifica (LR 31/2008); Norme tecniche dei P.T.C.P. adottati e/o vigenti in Provincia di Milano, Varese e Monza e Brianza; Norme tecniche del P.T.R. (PTRA Navigli e PPR), PTC dei Parchi Regionali Ticino, Agricolo Sud Milano, Groane Norme tecniche dei P.G.T.; Regolamento di Polizia Idraulica del Consorzio Est Ticino Villoresi. L intervento si configura in linea di massima ammissibile e conforme agli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti, unicamente nel rispetto delle norme e dei vincoli sopracitati, che in sostanza destinano le aree potenzialmente interessate dal progetto come di pertinenza del reticolo idrografico artificiale strade alzaie e opere idrauliche accessorie al canale/naviglio. 4. FUNZIONI CHE DOVRA' SVOLGERE L'INTERVENTO E REQUISITI DA RISPETTARE La soluzione progettuale prescelta dovrà proporre: parte fruitiva: interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per rendere fruibili le alzaie sia del Naviglio Grande che del Canale Villoresi, Pagina 13

un repertorio / abaco di elementi e materiali che renda continuo e coordinato lo spazio urbano e le attrezzature pubbliche poste lungo il Canale Villoresi; le modalità di risoluzione di nodi, interferenze e attraversamenti di infrastrutture su cui non sono ancora stati eseguiti interventi; progetti locali che valorizzino l infrastruttura irrigua assegnando un ruolo attivo ai manufatti idraulici anche con scopo fruitivo paesaggistico - ecologico, con particolare riferimento ai temi di Expo 2015 ed alle finalità del Consorzio ETVilloresi (agricoltura, acqua, alimentazione); parte strutturale consolidamento spondale del Naviglio Grande relativamente ai tratti individuati nella cartografia allegata (ALLEGATO 1 e tabella paragrafo 4.2) - circa 7 km che dovranno essere qualificate sia per valorizzare il bene storico culturale sia per preservare l infrastruttura idraulica irrigua fruitiva; In sintesi si dovrà sviluppare un unica progettualità finalizzata a coordinare i vari processi lungo l anello verde-azzurro, proponendo soluzioni progettuali puntuali dove si intenderanno valorizzare elementi di carattere paesaggistico, storico-culturale, ecologico, ludico, garantendo la risoluzione delle interferenze che ad oggi non consentono la fruizione dell intero itinerario. Tutti i documenti di riferimento fanno emergere con chiarezza l urgenza di avviare al più presto la fase progettuale per arrivare al completamento degli interventi in tempo utile per Expo 2015. La progettazione dovrà quindi essere ben sviluppata senza lasciare elementi di incertezza. La tempistica assume quindi nel suo complesso un significato rilevante sia nell organizzazione del processo progettuale sia in riferimento alla stima dei costi. Infatti a fronte di tempi molto ristretti la necessità di superare alcune difficoltà tecniche impone spesso soluzioni più costose. Le successive fasi progettuali dovranno essere quindi in grado di valutare meglio questi aspetti, individuando le soluzioni tecniche più opportune in termini complessivi di stima costi-tempi. Solo sulla base delle ulteriori verifiche tecniche e dello sviluppo delle successive fasi progettuali sarà possibile individuare le soluzioni tecniche adottate con maggiore precisione e conseguente più attendibile stima dei costi, verificare la possibile sinergia con altri interventi pubblici e privati in corso di attivazione. 4.1 Parte fruitiva - Anello Verde-Azzurro La soluzione progettuale dovrà considerare l Anello Verde Azzurro come infrastruttura fruitiva organizzata per tre livelli: Pagina 14

elementi lineari nodi, interferenze ed attraversamenti progetti locali Gli elementi lineari prevedono la messa in sicurezza della percorribilità delle alzaie per quanto riguarda superficie di percorrimento, parapetti e vegetazione bordo pista. Il progetto deve tenere in considerazione la risoluzione di nodi, interferenze ed attraversamenti ritenuti elementi di forte criticità a fini fruitivi. Pertanto sono stati individuati diverse categorie di nodi ai quali dovrà corrispondere una risoluzione tipologica standardizzata in ottemperanza alle norme di riferimento. Il progetto dovrà inoltre sviluppare soluzioni specifiche per intersezioni in cui si evidenziano importanti elementi di criticità, da configurarsi come opere d arte integrate all infrastruttura. Abaco tipologico degli interventi (elementi lineari e nodi) Pagina 15

Composizione dell Anello Verde Azzurro 1 Comune di Muggiò Nuovo tratto da realizzare 2 Comune di Lombiate Località Pinzano Pagina 16

3 Comune di Nerviano SS 33 4 Comune di Parabiago Tratto mancante Pagina 17

5 Comune di Abbiategra sso Nuovo tratto da realizzare 6 Comune di Gaggiano Pagina 18

7 Comune di Magenta Intersezioni da progettare 8 Comune di Parabiago Intersezioni da ripristinare In ultimo il progetto dovrà tenere in considerazione la realizzazione di progetti locali intesi come interventi puntuali accessori all alzaia dedicati prioritariamente ai temi del sistema idraulico, del sistema irriguo, agricolo e ludico. Questi interventi potranno essere realizzati a cornice delle opere d arte previste sui nodi più critici o in altre situazioni in cui si renda necessaria la caratterizzazione dell Anello o la valorizzazione di alcuni manufatti esistenti. Pagina 19

Pertanto tali interventi potranno concretizzarsi a titolo esemplificativo come aree di sosta attrezzate, formazione di aree ricreative che valorizzino i manufatti storici esistenti, fermo restando la loro utilità idraulica, assegnando loro una funzione plurima (didattica, ludica, sportiva, ecc.), realizzazione di percorsi tematici sui temi promossi da Expo. Pagina 20

Suggestioni progettuali per la realizzazione dei progetti locali 4.2 Parte strutturale - Naviglio Grande Le caratteristiche tecniche e costruttive dei rivestimenti spondali, i materiali utilizzati e l impossibilità di attuare manutenzioni, sia ordinarie che straordinarie, con la necessaria assiduità, essendo i due periodi di asciutta del canale limitati a circa 40-50 giorni ciascuno, hanno portato ad un progressivo deterioramento delle murature di sponda del Naviglio Grande, sino a crolli parziali o totali delle stesse. Tali condizioni, in particolar modo nei tratti posti a sostegno della strada alzaia che costeggia tutto il corso d acqua e che oggi è in gran parte destinata anche all uso ricreativo come percorso ciclopedonale nei Parchi del Ticino e Agricolo Sud Milano, non risultano compatibili con la corretta funzionalità idraulica del Naviglio e danno luogo a precarie condizioni di sicurezza sia relative al transito lungo le alzaie, sia al possibile cedimento di rilevati spondali con conseguente esondazioni delle acque verso terreni soggiacenti all alveo del Naviglio. In considerazione della notevole estensione dei rivestimenti spondali interessati dal dissesto, dell eterogeneità dei materiali e delle tipologie costruttive e del valore storico e paesaggistico dei manufatti, risulta oggi impossibile intervenire sul complesso delle sponde in modo unitario e simultaneo. Pagina 21

Attraverso il Piano Strategico commissionato da Regione Lombardia al Consorzio, ed in particolare nel Quadro di Riferimento Programmatico per gli Interventi Infrastrutturali, è stato possibile condurre una prima e sistematica caratterizzazione delle tipologie di sponda presenti lungo l asta del Naviglio Grande, procedendo altresì alla ricognizione dei dissesti in atto ed individuando i tratti di sponda che presentano le maggiori criticità. Pagina 22

Materiale di rivestimento Naviglio Grande - da Piano Strategico dei Navigli In funzione dei dati raccolti e di una serie di parametri distribuiti nel territorio circostante, relativi a caratteristiche territoriali importanti da considerare nell ambito di una valutazione strategica inerente la funzionalità presente e futura dei Navigli, è stato possibile definire le priorità di intervento sulle sponde dei Navigli, ed in particolare del Naviglio Grande. A seguito di questa prima ricognizione è stata effettuata una seconda campagna di rilievi più di dettaglio, che hanno individuato e caratterizzato i tratti su cui è necessario intervenire per la messa in sicurezza ed il consolidamento al fine di consentire la creazione del circuito fruitivo previsto nell Anello Verde Azzurro, lungo le alzaie del Naviglio Grande. Gli interventi oggetto della progettazione riguardano pertanto il ripristino e consolidamento del paramento spondale, al fine di riportare nelle condizioni di funzionalità e sicurezza sia il rivestimento di sponda che la strada alzaia presente a tergo. In allegato al presente documento si riporta l Abaco degli Interventi, elaborato all interno del Piano strategico per la valorizzazione dell area dei Navigli Lombardi (ALLEGATO 2) a cui si dovrà far riferimento per la tipologia di interventi di ripristino e consolidamento spondale. In sintesi i tratti che indicativamente saranno oggetto della progettazione sono i seguenti (tavole ALLEGATO 1): Comune Numero interventi Lunghezza complessiva Robecchetto con 5 109 Pagina 23

Induno Cuggiono 9 594 Bernate Ticino 2 91 Boffalora Sopra Ticino 4 310 Magenta 7 160 Robecco sul Naviglio 6 186 Albairate 14 1143 Abbiategrasso 5 302 Vermezzo 15 2159 Gaggiano 13 464 Trezzano sul Naviglio 14 412 Corsico 26 1439 Totale 120 7369 5. TEMPISTICA PROGETTUALE PREVISTA - FASI E SEQUENZA DEI LAVORI DI PROGETTAZIONE Salvo eventuali altre indicazioni che verranno impartite da parte del Comitato di gestione, come previsto nella Convenzione Quadro sottoscritta in data 27marzo 2012, sono previste le seguenti attività: Progettazione definitiva 15 dicembre 2012 Progettazione esecutiva 28 febbraio 2013 Fine lavori marzo 2015 6. COPERTURA FINANZIARIA L importo complessivo del progetto "Anello Verde-Azzurro" è di 17 milioni di Euro, interamente finanziato con fondi di Expo 2015 s.p.a.. L'intervento si articola in due differenti tipologie di intervento: fruitivo: l'insieme delle progettualità atte a rendere funzionale e fruibile il cosiddetto Anello Verde-Azzurro; strutturale: consolidamento delle sponde del Naviglio Grande secondo quanto indicato precedentemente. Pagina 24

7. QUADRO ECONOMICO IMPORTO LAVORI A.1.1) IMPORTO LAVORO A BASE D'ASTA - Parte fruitiva 5.484.000,00 A.1.2) IMPORTO LAVORO A BASE D'ASTA - Parte strutturale sponde Naviglio Grande 5.000.000,00 A.2) COSTO DELLA SICUREZZA 400.000,00 A) importo totale dei lavori 10.884.000,00 SOMME A DISPOSIZIONE DELLA STAZIONE APPALTANTE B) importo totale somme a disposizione 6.116.000,00 TOTALE GENERALE (A+B) 17.000.000,00 Pagina 25

STUDIO DI PREFATTIBILITA' PROGETTO ANELLO VERDE AZZURRO ALLEGATO 1 LOCALIZZAZIONE INTERVENTI SPONDE NAVIGLIO GRANDE

STUDIO DI PREFATTIBILITA' PROGETTO ANELLO VERDE AZZURRO ALLEGATO 2 ABACO DEGLI INTERVENTI Piano Strategico per la valorizzazione dell'area dei Navigli Lombardi