Valutazione ex post delle attività di ricerca promosse per il settore Acquacoltura



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Valutazione ex post delle attività di ricerca promosse per il settore Acquacoltura Vanessa Malandrin Lucia Tudini Convegno Regione Toscana Presentazione progetti di ricerca Acquacoltura Toscana Grosseto, 20 gennaio 2012 IL PROGETTO: VALUTAZIONE EX POST DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA PROMOSSE PER IL SETTORE ACQUACOLTURA 1. Le motivazioni e la metodologia 2. L analisi di scenario 3. Le attività di ricerca promosse da ARSIA per il settore acquacoltura 4. I progetti finanziati 5. I risultati dell indagine su campo 6. Alcune riflessioni 7. Le proposte operative 2 1

1. LE MOTIVAZIONI E LA METODOLOGIA I progetti di ricerca finanziati presentano 2 requisiti: derivano da istanze provenienti dal mondo produttivo sono in grado di fornire risultati di immediata diffusione, recepimento e applicazione Dei progetti finanziati viene poi attentamente valutato l avanzamento e, a conclusione, i risultati raggiunti i quali, usualmente, diventano oggetto di prima divulgazione mediante gli strumenti a stampa, gli incontri tecnici e i siti Internet Ad oggi, non è stato ancora verificato il destino dei prodotti della ricerca presso le imprese di acquacoltura potenzialmente beneficiarie: si tratta di una attività più complessa che comporta l utilizzo di specifiche metodologie di analisi e la creazione di un rapporto strutturato con il territorio e i soggetti coinvolti 3 1. LE MOTIVAZIONI E LA METODOLOGIA Il progetto ha la finalità generale di fornire un primo quadro conoscitivo sui percorsi e sull applicazione delle innovazioni prodotte con il finanziamento regionale Lo studio è stato realizzato in quattro momenti fondamentali: 1. analisi di scenario 2. analisi on desk 3. analisi su campo 4. analisi dei risultati Analisi su campo: scelta dei progetti in base alla portata di innovazione interviste/focus group: comprendere da un lato i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi previsti e dall altro valutare il livello di implementazione nell applicazione di tali risultati 4 2

2. L ANALISI DI SCENARIO Acquacoltura Toscana fine anni 90 Produzione: 2.500 tonnellate, principalmente spigole (1.060 tonnellate), trote (800 tonnellate) orate (280 tonnellate) 3,5% del totale piscicoltura nazionale, ma 1% se si considera complessivamente l acquacoltura spigola 25% e orata 7% della produzione nazionale allevamento intensivo: 88%, produzioni estensive: 12% (soprattutto laguna di Orbetello) acque marine e salmastre: 64%, acqua dolce: 36% Produzione legata all allevamento di specie ittiche, la molluschicoltura risulta praticamente inesistente Assente l attività di maricoltura Di particolare interesse appare l allevamento di nuove specie come il sarago pizzuto, l ombrina e lo storione 5 2. L ANALISI DI SCENARIO Acquacoltura Toscana fine anni 90 La produzione lorda vendibile può essere stimata intorno ai 31 miliardi, attribuibili in gran parte alle attività intensive 45 allevamenti intensivi: 25 troticolture, 13 impianti specializzati nell allevamento di specie marine (principalmente spigola ed orata), 3 anguillicolture e 4 allevamenti di altre specie di acqua dolce (prevalentemente carpe e storioni) Acquacoltura estensiva: circa 2.900 ettari di lagune e di bacini, 4,5% della superficie nazionale Le troticolture sono rappresentate principalmente da piccoli impianti dislocati all interno, lungo la fascia appenninica; gli allevamenti di specie marine presentano ampie capacità produttive e sono dislocati lungo la fascia costiera che da Orbetello arriva a Piombino 6 3

2. L ANALISI DI SCENARIO Acquacoltura Toscana fine anni 90 Gran parte della produzione di specie marine risulta commercializzata nei mercati di Napoli e Roma (circa l 80-90%), mentre i mercati locali assorbono quantitativi più ridotti Difficoltà di mercato incontrano le produzioni di sarago pizzuto, in quanto questa specie risulta acquistata soprattutto in Puglia e in Sardegna, mercati verso i quali non si rivolgono i produttori toscani Ottimo successo hanno riscosso le sia pur limitate produzioni di ombrina, che risultano commercializzate a prezzi superiori alla spigola e all orata Per la trota esistono canali di vendita estremamente diversificati: la specie autoctona viene rivenduta principalmente per il ripopolamento delle acque interne; la specie americana risulta destinata invece ai laghi della pesca sportiva e alla vendita di prodotto a commercianti e grossisti 7 3. LE ATTIVITÀ DI RICERCA PROMOSSE DA ARSIA PER IL SETTORE ACQUACOLTURA Il ruolo di ARSIA nel settore acquacoltura La legge n. 33 del 2000 Le procedure per l individuazione delle priorità di ricerca da promuovere I Tavoli di concertazione tecnica Le procedure utilizzate nel periodo 2000-2007 L adeguamento delle procedure: modalità, soggetti coinvolti, aree tematiche Il questionario per la rilevazione dei fabbisogni Il Bando di ricerca sull acquacoltura toscana del 2008 8 4

4. I PROGETTI FINANZIATI Sono stati attivati in Toscana 49 progetti di ricerca con un intervento finanziario complessivo pari a 3,4 milioni di euro Tipo affidamento: 85% bando, 15% affidamento diretto Aree di intervento: 69% diversificazione produttiva, 25% salvaguardia ambientale, 6% altro Beneficiari: concentrazione su alcuni soggetti Aree di intervento Progetti (n.) Risorse (euro) Risorse (%) Importo medio (euro) Diversificazione produttiva 32 2.370.810 68,9 74.088 Salvaguardia ambientale 11 856.112 24,9 77.828 Qualità delle produzioni 2 109.722 3,2 54.861 Indagini e attività trasversali 4 104.727 3,0 26.182 Totale complessivo 49 3.441.371 100,0 70.232 9 5. I RISULTTAI DELL INDAGINE SU CAMPO Progetti: Ombrina boccadoro, Sogliola mediterranea e Sogliola senegalese, Polpo, Ricciola, Ostriche e Mitili, Reflui, Impianti off shore, Pozzi Sintesi: Obiettivi previsti Risultati ottenuti Stato di implementazione dell innovazione Domande di ricerca: Problematiche Come si è cercato di risolvere le problematiche? Cosa si sarebbe potuto/dovuto fare? 10 5

5. I RISULTTAI DELL INDAGINE SU CAMPO Il Progetto Ombrina boccadoro (Argyrosomus regius) Pesce del Mediterraneo già disponibile in commercio ma ancora poco conosciuto in Italia Interesse per l allevamento: ha ottime carni bianche con un sapore delicato, da cui è anche possibile ottenere filetti, e può raggiungere velocemente i 5 kg di peso Progetto: definizione di un protocollo per l allevamento larvale e per l ingrasso Diffusione dei risultati: prima pubblicazione scientifica disponibile sull ottenimento delle uova, l allevamento larvale e la produzione di avannotti Non vi è una sufficiente domanda da parte del mercato italiano Sono state anche messe in atto delle strategie per stimolare la domanda 11 5. I RISULTTAI DELL INDAGINE SU CAMPO Il Progetto Ombrina boccadoro: obiettivi e risultati Obiettivi previsti Affinare le tecniche di gestione dei riproduttori e procedere con l'ingrasso degli esemplari allevati Risultati ottenuti Definizione di un protocollo per l allevamento larvale e per l ingrasso Problematiche Non si disponeva di riproduttori maturi; si sono ottenute uova di scarsa qualità; permane la problematica della maturazione gonadica dei genitori e dell ottenimento di uova fertili Come si è cercato Cosa si sarebbe di risolvere le potuto/dovuto problematiche fare? La maturazione gonadica dei genitori e la maturazione delle uova son stati condotti presso l'azienda COSA, che disponeva di riproduttori maturi La maturazione gonadica dei genitori e la maturazione delle uova avrebbero dovuto essere condotte in una vera e propria avannotteria, attrezzata allo scopo 12 6

5. I RISULTTAI DELL INDAGINE SU CAMPO Il Progetto Ombrina boccadoro: stato di implementazione Obiettivi previsti Affinare le tecniche di gestione dei riproduttori e procedere con l'ingrasso degli esemplari allevati Stato di implementazione dell'innovazione Il progetto ha portato alla prima pubblicazione disponibile sull ottenimento delle uova, l allevamento larvale e la produzione di avannotti. Les Poissons du Soleil, l azienda francese che l ha prodotta per prima, non aveva mai divulgato nessun risultato Problematiche È aumentata la competizione sul mercato perché altri impianti hanno iniziato a produrla, mentre la domanda nazionale non è aumentata di pari passo. Per questi motivi l'allevamento è stato abbandonato Come si è cercato di risolvere le problematiche Trasmissioni televisive per far conoscere meglio Cosa si sarebbe potuto/dovuto fare? Sembra molto questo pesce; ricerca difficile poter di forme di competere con le commercializzazione specie allevate a sotto forma di filetti o cui gli italiani si di prodotto sono ormai abituati affumicato per stimolare la domanda 13 6. ALCUNE RIFLESSIONI 1. I progetti di ricerca hanno risposto alle esigenze del mondo produttivo regionale: la diversificazione delle specie produttive è stata la principale priorità. Le richieste degli acquacoltori toscani sono state soddisfatte: il 70% dei finanziamenti è stato destinato proprio a questa tematica 2. Alcuni progetti finanziati non hanno tuttavia ottenuto i risultati previsti. In alcuni casi è mancato un monitoraggio tecnico scientifico durante le fasi di realizzazione delle ricerche: tale monitoraggio avrebbe consentito di rimodulare il progetto stesso a fronte delle problematiche riscontrate 3. Positiva l interazione tra mondo della ricerca universitaria e mondo produttivo, ma dovrebbe essere perfezionata l interazione tra questi soggetti, per favorire la trasmissione dei saperi e delle esperienze in entrambe le direzioni 14 7

6. ALCUNE RIFLESSIONI 4. Per il mondo accademico è molto utile avere un contatto diretto con il mondo della produzione, mentre per gli allevatori sarebbe molto utile anche avere una supervisione di esperti degli aspetti più teorici in fase di sperimentazione, per garantire un approccio più scientifico alle ricerche 5. Prima di iniziare a sperimentare l allevamento di nuove specie maggiore attenzione alla ricerca di base: è necessario conoscere le fasi di sviluppo in natura, le abitudini e le caratteristiche generali della specie 6. Maggiore attenzione alla sostenibilità degli allevamenti del futuro: se si sceglie di allevare specie carnivore si deve tenere in conto della diminuzione degli stock selvatici con cui si alimentano attualmente. Sarebbe opportuno rivolgersi più verso specie onnivore o erbivore, anche se il consumatore medio italiano non le consuma per tradizione; esiste anche un mercato emergente costituito dai cittadini migranti che invece consumano abitualmente pesci erbivori 15 6. ALCUNE RIFLESSIONI 7. Talvolta la mancata diversificazione delle specie allevate non dipende tanto dai problemi di domesticazione di nuove specie, quanto dalla difficoltà di trovare un prodotto competitivo per densità di allevamento e per resa economica, con spigole e orate 8. L interruzione prolungata dei progetti di ricerca ha effetti deleteri: quando si decide di riprendere il percorso di indagine molto difficilmente si potrà ricominciare da dove lo si era lasciato, perdendo tempo e denaro nel ripercorrere le stesse tappe 9. Alcuni percorsi di indagine si sono fermati alla fase iniziale: richiederebbero una seconda fase di sperimentazione per poter apportare un reale beneficio 10.In generale gli esperti del settore fuori regione sono d accordo nel ritenere la Toscana all avanguardia per le sue scelte di finanziare la ricerca 16 8

7. PROPOSTE OPERATIVE Avviare una riflessione comune tra i diversi attori (imprese, istituzioni e ricerca) in relazione a: i risultati conseguiti negli ultimi anni, tenendo conto dei punti di forza e debolezza emersi il futuro delle attività di ricerca nel settore acquacoltura nella Regione in termini di finanziamenti e di modalità di realizzazione le principali priorità da affrontare Aggiornare il monitoraggio degli impianti di acquacoltura per: definire l oggetto dell indagine rilevare la situazione attuale e i possibili scenari individuare i fabbisogni di conoscenza 17 Grazie per l attenzione tudini@inea.it 18 9