Allegato alla delibera n 140 del 27/03/2015 PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE



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Allegato alla delibera n 14 del 27/3/215 PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PERMANENTE DEL PERSONALE Anno 215

PIANO ANNUALE DELLA FORMAZIONE OBIETTIVI AZIENDALI PER L ANNO 215 Le linee strategiche aziendali per il 215 sono state adottate tenendo conto dell assegnazione degli obiettivi regionali. Per la valutazione della performance aziendale per l anno 215 si dovrà tener conto delle seguenti condizioni necessarie (pre obiettivi): a) Valutazione economico finanziaria (equilibrio economico finanziario nel suo complesso) b) Accreditamento (rilascio del decreto di accreditamento istituzionale) c) Adempimenti LEA d) Criticità specifiche aziendali. Le sottoelencate azioni, attraverso i loro indicatori e sotto indicatori, hanno rappresentato lo strumento di contrattazione per i Dipartimenti e le strutture organizzative aziendali: Efficienza ed economicità Prevenzione Tempi di attesa Pronto Soccorso Promozione dei modelli organizzativi complessi della medicina generale (AFT) e ulteriore evoluzione della sanità di iniziativa Farmaceutica e dispositivi Semplificazione percorsi e comunicazione web Qualità delle cure (miglioramento degli esiti) Performance della sanità toscana (Sistema di valutazione Bersaglio). CRITERI E FASI PER L INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI Al fine di rendere la formazione un reale strumento di sviluppo organizzativo per il cambiamento, si è scelto, ormai da qualche anno, di attivare un processo aziendale che fin dall inizio veda tutti i livelli di responsabilità coinvolti e partecipi nella analisi del fabbisogno formativo. La ricognizione dei bisogni formativi si è sviluppata su più livelli: incontri con la Direzione Aziendale per la definizione delle linee di indirizzo, degli interventi o progetti strategici a valenza aziendale,tenuto conto degli indirizzi regionali; invio ai Responsabili di struttura di una scheda per la formazione interna; nella griglia per la segnalazione delle idee progetto si è chiesto di indicare per l anno 215 i possibili progetti o le aree sulle quali il dipartimento/la struttura intende investire o incrementare, riflettere sulle aree di debolezza a livello organizzativo, relazionale e/o tecnico professionale; molte delle proposte pervenute hanno visto coinvolta la rete aziendale degli Animatori di formazione; 1

consulenza a capi Dipartimento, Responsabili di U.O./U.F. per la valutazione della congruenza tra problemi e proposte formative e identificazione della migliore tipologia formativa utile al raggiungimento dell obiettivo. L Ufficio Formazione, dopo aver raccolto tutte le schede, ha proceduto ad analizzarle con l obiettivo di individuare i bisogni e le proposte trasversali o comuni a più UU.OO. o servizi, e ad integrare i programmi proposti dalla Direzione Aziendale. OBIETTIVI FORMATIVI PER IL 215 I bisogni formativi individuati richiedono iniziative tese a: sviluppare ed aggiornare le competenze tecnico di tutto il personale, nei diversi settori; promuovere una cultura manageriale di sostegno al cambiamento organizzativo in atto; garantire qualità e sicurezza nelle cure e nell assistenza (qualità delle prestazioni, valorizzazione delle aree di eccellenza, gestione rischio clinico); sviluppare l integrazione professionale ed organizzativa favorendo percorsi assistenziali condivisi fra Ospedale Territorio; sostenere il senso di appartenenza e di coesione nei vari contesti organizzativi; sviluppare e sostenere le capacità comunicativo relazionali, viste come componente fondamentale della tà, necessarie ad affrontare i rapporti interpersonali con le persone assistite e con gli altri operatori; sviluppare attività di prevenzione e protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro in relazione alla mappatura dei rischi; sviluppare e sostenere il processo di valutazione aziendale; sostenere l avvio e la realizzazione di progetti innovativi aziendali; attivare azioni di orientamento e inserimento lavorativo per il personale neoassegnato. Tutti gli eventi formativi progettati ai fini del riconoscimento dei crediti ECM sono riferirti ad uno degli obiettivi formativi di interesse nazionale stabiliti dalla Conferenza permanente per i rapporti Stato Regioni (Accordo del 19 aprile 212). Agli obiettivi formativi strategici vengono associati indicatori quantitativi (di realizzazione, di risultato, di impatto) e il valore che si intende raggiungere per ciascun indicatore (valore obiettivo). Sono utilizzate le seguenti tipologie di indicatori: indicatori di realizzazione degli eventi, che misurano il grado di realizzazione del programma annuale; indicatori di coinvolgimento alle attività formative (per ruoli e famiglie ); indicatori di investimento delle risorse economiche, che misurano l impiego delle assegnazioni previste a Bilancio; indicatori di risultato, che misurano il grado di raggiungimento dell obiettivo che il progetto o l intervento si propone di conseguire (gradimento, apprendimento, trasferibilità sul lavoro); indicatori di impatto, che esprimono la ricaduta che il raggiungimento degli obiettivi genera sul sistema di riferimento. 2

Nel paragrafo STRUMENTI DI VERIFICA sono indicati i principali criteri di analisi/valutazione con i relativi standard. LA FORMAZIONE PER L OSPEDALE DELLE APUANE La Direzione Aziendale, tenuto conto dell importanza dei nuovi assetti derivanti dal completamento e trasferimento nell Ospedale delle Apuane, ha identificato come strategica la formazione che coinvolgerà tutti i professionisti che vi andranno a lavorare entro la fine del 215. L organizzazione dell ospedale per intensità di cura richiede un ripensamento della presa in carico del paziente perché sia il più possibile personalizzata, univoca, condivisa attraverso tutti i livelli di cura. Questo determina la necessità di introdurre modelli di lavoro multidisciplinari per processi ed obiettivi, con definizione di linee guida, protocolli condivisi, percorsi diagnostico terapeutici assistenziali e presuppone la creazione e lo sviluppo di ruoli coerenti con il nuovo sistema. Priorità viene data a progetti sulle modalità di lavoro in team, sperimentando la metodologia formativa della simulazione. L Ufficio Formazione ha ricevuto il mandato di promuovere una serie di iniziative formative per coinvolgere il personale direttamente interessato su tutto quanto caratterizza la nuova struttura ospedaliera: dagli assetti progettuali al piano di trasferimento; accessi e percorsi; logistica e suddivisione degli spazi e tutto quanto necessario per capire anticipatamente come muoversi ed operare in modo adeguato, organizzato e in sicurezza. L impegnativo percorso formativo prevede anche che i dipendenti conoscano direttamente gli ambienti in cui andranno ad operare; per molti di loro sono previste simulazioni sul campo ed esercitazioni pratiche con l obiettivo che quando l Ospedale sarà in funzione tutti siano in grado di orientarsi immediatamente negli spazi così da utilizzare al meglio le nuove potenzialità. MODALITA DI DIFFUSIONE DEL PROGRAMMMA Il presente documento e tutti gli allegati da esso richiamati sono a disposizione sul sito intranet. Il Piano della formazione viene inviato a tutti i Responsabili e Coordinatori dell Azienda. Essi hanno il compito di divulgarlo tra i propri collaboratori. Successivamente a questa azione informativa generale, ciascun dipendente è tenuto a reperire le informazioni dettagliate relative agli aspetti di proprio interesse. Sono canali diretti di accesso alle informazioni: il sito intranet e la posta elettronica, gli Animatori/Referenti per la formazione del Dipartimento e della propria U.O./Servizio, altre figure che occupano posizioni organizzative e/o di coordinamento. Il personale dell Ufficio Formazione assicura la più ampia diffusione delle conoscenze maturate in occasione di ciascuna iniziativa formativa al fine di garantirne la massima ricaduta formativa. 3

PROCEDURE DI ACCESSO ALLA FORMAZIONE Per quanto riguarda l aggiornamento obbligatorio aziendale si confermano tutte le indicazioni e le vigenti. Anche per il 215 la formazione individuale fuori sede sarà riservata a casi particolari per i quali siano preventivamente definiti e condivisi dalla Direzione Aziendale: necessità, utilità, interesse immediato per la struttura e ricaduta aziendale. Saranno riconosciuti ed eventualmente autorizzati rimborsi limitati alla frequenza di eventi formativi organizzati dal SSN o da altre Pubbliche Amministrazioni. Per l aggiornamento facoltativo viene confermato il concorso finanziario annuale nella misura massima (anche frazionata) di euro annui per ciascun operatore, con una percentuale di rimborso fino al 9 % rispetto alle spese sostenute e documentate. STRUMENTI DI VERIFICA Gli esiti delle verifiche e delle valutazioni sono assunti come elementi oggettivi per migliorare la programmazione singola e complessiva. Riguardo ai tempi di erogazione delle attività formative sono previste due fasi: intermedia (al 3 giugno 215) e finale (al 31 dicembre 215). L Ufficio Formazione, attraverso report degli eventi svolti, curerà un analisi quantitativa e qualitativa dell apprendimento e del gradimento dei singoli percorsi formativi. Altri strumenti quantitativi, con relativo standard sono: % di eventi realizzati su quelli programmati (> 7%), % di personale coinvolto sul personale programmato ( > 7%). Inoltre viene posto l obiettivo di realizzare: 5% degli eventi programmati di tipo multiprofessionale, < 7% degli eventi con modalità formativa tradizionale, 2% degli eventi = formazione sul campo. Sono inoltre individuati alcuni eventi rispetto ai quali verrà effettuata la verifica di impatto. I percorsi formativi selezionati sono i seguenti: Titolo evento Utilizzo sistema OASIS Pronto Soccorso Ostetrico Approfondimenti di Elettrocardiografia Studio TC di perfusione nell encefalo Il Consenso informato in ambito vaccinale Facilitatori Gestione Rischio Clinico Professionisti coinvolti Ginecologi e ostetriche Radiologi e Trsm Operatori e medici Igiene Pubblica, ASC, na Legale, AFT Risultato atteso Livello di valutazione Performance operatori Impatto Utenza Informatizzazione della cartella e servizi di flussi informativi aziendali X X Potenziamento delle competenze nfermieristiche in ambito cardiologico X X X Istituzione di una Strokeunit aziendale (patologia ischemica acuta encefalica) X X X Revisione protocolli e X X X Sviluppo del sistema di incident reporting. Organizzazione coerente con le politiche regionali ed aziendali e le linee operative definite dal Centro gestione rischio clinico X X Costi 4

ORIENTAMENTO, INSERIMENTO E FORMAZIONE NEO INSERITI Scopo degli interventi promossi è quello di favorire l orientamento nella struttura aziendale, favorire l inserimento nelle singole realtà lavorative, favorire l addestramento alla specifica mansione, favorire la cultura della sicurezza e del lavoro. Quest ultimo intervento si realizzerà in collaborazione con l U.O. Prevenzione e Protezione dai Rischi. PERSONALE DA COINVOLGERE Il programma formativo per il 215 intende coinvolgere i seguenti professionisti: dirigenti medici e veterinari n 41 dirigenti n 75 personale infermieristico n 18 personale tecnico o n 12 personale della riabilitazione n 45 personale della vigilanza n 5 ruolo tecnico n 5 ruolo amministrativo n 2 medici convenzionati n 17 TOTALE n 2.2 Complessivamente la percentuale di professionisti che si intende formare nel 215 è superiore al 75 % (rispetto al totale del personale dipendente e convenzionato). RISORSE ECONOMICHE Richiamata la delibera aziendale n 72 del 13/2/215 di Pre assegnazione delle risorse economiche per l anno 215, i limiti sui conti economici relativi alla formazione del personale per il corrente anno sono pari sono a., euro e risultano dalla somma dei costi per aggiornamento obbligatorio collettivo in sede del personale dipendente e convenzionato, aggiornamento obbligatorio individuale fuori sede e aggiornamento facoltativo. Tale importo complessivo tiene conto delle risorse finanziarie erogate dalla Regione Toscana. Sarà possibile aggiornare il presente limite dopo l adozione da parte dell Azienda del Bilancio preventivo economico annuale 215. Al suddetto fondo saranno aggiunte le economie del Bilancio 214 riferite a fondi finalizzati e vincolati alla formazione. Vanno ad incrementare la disponibilità finanziaria, ma non possono essere definiti a priori, gli introiti derivanti da:sponsorizzazioni, nel rispetto delle normative vigenti; finanziamenti attraverso fondi vincolati per la formazione; finanziamenti regionali per progetti d area vasta o interaziendali o obiettivi di interesse specifico;vendita di pacchetti formativi su commessa;quote di iscrizione da parte di esterni a corsi aziendali. Si ritiene di destinare per l anno 215 la somma di 22., euro alle spese per la formazione obbligatoria aziendale, 5., euro all aggiornamento obbligatorio fuori sede, e 3., euro all aggiornamento facoltativo. 5

GLI EVENTI FORMATIVI DEL PIANO 215 (tabelle sintetiche) Nelle pagine successive sono elencate tutte le azioni previste dal Piano formativo, ripartite per macro area. Per attività di formazione non si intendono solo i corsi strutturati, attuati in sede e fuori sede, in forma obbligatoria o facoltativa, ma anche: la formazione sul lavoro, gli audit e le riunioni di struttura a scopo formativo (non indicati nei riepiloghi riportati nelle pagine seguenti). Inoltre il piano aziendale si integra con i percorsi formativi regionali e con quelli previsti all interno dell area vasta nord ovest. 6

ELENCO DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA PER L ANNO 215 n Argomento aziendale nazionale Ecm 1. 2. Incontri seminariali della Direzione con il Management Aziendale Ormaweb: gestione unificata del percorso chirurgico 3. Iniziamo il Cambiamento 4. 5. 6. 7. 8. 9. 1. 11. 12. Informiamo e comunichiamo a tutti i dipendenti cosa cambia con l Ospedale delle Apuane Assistenza al malato chirurgico critico (CCrISP Care of the Critically Surgical Patient ) Il sistema di valutazione e valorizzazione dei dirigenti La valorizzazione delle posizioni organizzative Le competenze dell Animatore e Referente di Formazione Il neo inserito/neo assunto nell Asl 1 La dimensione umana della malattia attraverso il Cinema (5 edizione del Cineforum aziendale) Laboratorio teatrale Informatica (livello intermedio) 13. L uso efficace delle presentazioni 14. Piano anticorruzione: l etica e la legalità 15. Piano anticorruzione (di livello specifico) Condividere obiettivi, strategie, progetti e risultati aziendali Migliorare la qualità della prescrizione Fornire al personale competenze tecnico relazionali necessarie per la prevenzione e la gestione delle criticità legate al cambiamento verso l OdA in particolare alla capacità di lavorare in gruppo Preparare tutti i dipendenti ai cambiamenti derivanti dalla nuova realtà ospedaliera (in collaborazione con l URP) Saper valutare accuratamente il paziente chirurgico critico per conseguire accurate diagnosi, progressi clinici e precoce trattamento Conoscere, interpretare e applicare il nuovo sistema di valutazione dei dirigenti Favorire la cultura del lavoro per obiettivi e per progetti Saper condurre un analisi dei bisogni, progettare e gestire la formazione Garantire un adeguata conoscenza della realtà organizzativa e procedurale di assegnazione Migliorare la consapevolezza personale per un comportamento relazionale basato sulle capacità di ascolto e di risposta efficace Attivare potenzialità Espressive Perfezionare le conoscenze per operare su tutti gli strumenti dell office automation Saper progettare comunicazioni didattiche efficaci attraverso PowerPoint Applicazione L. n. 19/212 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella P.A Approfondimento delle discipline in materia di responsabilità dei procedimenti amministrativi, delle norme penali relative ai reati contro la P.A. Management o, innovazione gestionale Principi, e strumenti per il governo clinico Integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale Aspetti relazionali (comunicazione interna/esterna) Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'ebm Sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali Management o, innovazione gestionale Sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali Linee guida, Aspetti relazionali e umanizzazione cure Aspetti relazionali e umanizzazione cure Informatica, argomenti di carattere generale Informatica, argomenti di carattere generale Normativa in materia a Normativa in materia a Destinatari Tutti i responsabili e, Tecnici, OSS, dell Area CHIRURGICA e DEU Tutto il personale interessato e Responsabili di struttura P.O. di nuova nomina Referenti di formazione Previsione 9 6 7 2 19 48 15 Diversi 15 Il personale interessato Il personale interessato Operatori impegnati in settori esposti al rischio di corruzione Referenti, dirigenti e funzionari addetti alle aree a rischio 24 6 15 15 7

16. Corso Codice Privacy e trattamento dati personali 17. Indicatori di appropriatezza d uso dei farmaci e governo clinico 18. Il Project Manager nel settore o 19. Team building 2. La na basata sulla Narrazione 21. 22. 23. Metodologia della ricerca nell ambito delle professioni e Il soggetto agitato e sotto l effetto di sostanze psicotrope. Aspetti normativi e Linee di indirizzo per l accesso di animali d affezione in visita a degenti presso strutture e ospedaliere 24. Omeopatia e Tossicologia 25. Corso Guida Sicura fuori strada 26. BLSD 27. BLSD retraining 28. BLSDP 29. 3. 31. 32. L utilizzo di WIN SAP nello screening cervicale Gli Screening: le problematiche attuali Cartella Clinica Informatizzata di corsia (C7) La e prescription. Finalità e vantaggi per utenti, medici e strutture e Fornire gli elementi di base per l applicazione della normativa e indicare utili linee guida Fornire elementi informativi sul Rapporto OsMed AIFA Miglioramento dei processi decisionali, maggiore integrazione fra gli attori coinvolti, trasparenza e riduzione rischi di progetto Miglioramento clima, riorganizzazione del lavoro in vista dell OdA Migliorare e umanizzare l efficacia di cura, sviluppare la capacità di attenzione verso i pazienti Sviluppare competenze innovative per condurre attività di ideazione, progettazione, conduzione e gestione della ricerca scientifica Approfondimento nomativo e condivisione protocolli di intervento (in collaborazione con la Questura) Creare un pool di operatori che, nel rispetto del benessere animale, siano in grado di condurre l osservazione dei comportamenti espressi durante le visite ai pazienti Offrire una base di conoscenza culturale e scientifica della medicina Omeopatica e Omeotossicologica Formare operatori addetti alla vigilanza e all emergenza nel settore estrattivo Formazione in rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce rivolti a Refresh formazione in rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce Formazione in rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce in età pediatrica Fornire le competenze agli operatori che utilizzano l applicativo Win Sap Aggiornamento sul programma di screening cervico vaginale Addestramento sui nuovi percorsi clinici attuati con l ausilio di sistemi ICT Conoscere le norme sulla prescrizione elettronica e dematerializzazione della ricetta medica; addestramento sul software SIRE3 Privacy e consenso informato Principi, e strumenti per il governo clinico Management o, innovazione gestionale Aspetti relazionali Aspetti relazionali (comunicazione interna/esterna) Linee guida, Linee guida, Linee guida, protocollo, Linee guida, Linee guida, Linee guida, Epidemiologia, prevenzione e promozione salute Epidemiologia, prevenzione e promozione salute Management o, innovazione gestionale Management o, innovazione gestionale Dirigenti 15 15 6 9 caposala, infermieri delle strutture e Personale di Vigilanza 4 1 4 4 7 MMG 8 e 15 9 8

Il piano per la sicurezza è proposto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in ottemperanza all art. 33 del D. Lgs. 81/28 e deve contenere l adeguata informazione e formazione prevista dai successivi artt. 36 e 37. La scelta dei percorsi formativi viene effettuata sia in relazione alle priorità evidenziate attraverso le attività istituzionali di valutazione del rischio. n Argomento aziendale nazionale Ecm 1 2 3 4 5 Lavoratori incaricati dell attività di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione (8 ore) La movimentazione manuale dei pazienti Corso per addetti all emergenza aziendale di pronto soccorso DM 388/3 Corso FAD FORMAS sicurezza in azienda (formazione generale) Corso FAD FORMAS sicurezza in azienda(aggiornamento) 6 Formazione Preposti 7 8 9 Formazione Dirigenti Formazione specifica sollevatori Arjo NOA Retraining formazione per squadre antincendio NOA Promuovere nei lavoratori comportamenti positivi per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro Assumere corrette posture per ridurre l incidenza di patologie del rachide, utilizzare correttamente gli ausili, rendere le manovre più confortevoli anche per il paziente Far acquisire conoscenze teoriche ed abilità manuali di primo soccorso Illustrare gli aspetti più importanti delle attuali norme sulla sicurezza Aggiornamento in merito agli aspetti più importanti delle attuali norme sulla sicurezza Formazione Preposti sulle norme di sicurezza in azienda Formazione Dirigenti sulle norme di sicurezza in azienda e sulle responsabilità specifiche Formazione specifica nuovi sollevapazientiarjo rivolta al personale addetto alla movimentazione dei pazienti Far acquisire conoscenze adeguate relative alla nuova struttura Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro. Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate Destinatari Previsione 12 2 18 144 144 18 54 144 18 1 Rischio biologico Promuovere nei lavoratori comportamenti positivi per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro relativamente al rischio biologico, compreso l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la conoscenza dei dispositivi di protezione collettiva Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate 72 12.2 9

n Struttura proponente 1. 2. CHIRURGIA LUNIGIANA CHIRURGIA / SENOLOGIA 3. OCULISTICA Argomento aziendale nazionale Ecm Aula multimediale/laboratorio di addestramento chirurgico PDTA in Senologia, Chirurgia ricostruttiva, appropriatezza prescrittiva L ospedale per intensità di cura nell ottica del dipartimento chirurgico Videolaparocolecistectomie in daysurgery, appendicectomie urgenti in VL (pz. Donne) Miglioramento competenze Approfondire meglio delle conoscenze del funzionamento del NOA 4. OCULISTICA Il pediatra e l occhio rosso Corretta selezione pazienti 5. OCULISTICA 6. OCULISTICA Il medico di medicina generale e l occhio rosso Ruolo dell ortottistaassistente nell olfatmologia Corretta selezione pazienti Miglioramento competenze Contenuto tecnico s pecifici di ciascuna professione Linee guida, documentazio ne Integrazione interprofessio nale e multiprofessio nale Integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale Integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale Contenuto tecnico specifici di ciascuna professione Destinatari Previsione 1 MMG e Direttori U.O. Dipartimento chirurgico, Coordinatori infermieristici e Dirigenti medici Pediatri di libera scelta 36 MMG Ortottisti 7. UROLOGIA La calcolosi remoureterale Migliorare integrazione MMG e specialista ospedaliero Integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale MMG 2 8. 9. OTORINO LARINGOIATRIA OTORINO LARINGOIATRIA Aggiornamento IMORL pediatrica Aggiornamento in oncologia cervico cefaliche Aggiornamento su diagnosi corrette e indicazioni chirurgiche Diagnosi precoce e migliore integrazione MMG e Ospedale Applicazioni nella pratica quotidiana dei principi e delle EBM Applicazioni nella pratica quotidiana dei principi e delle EBM Pediatri di libera scelta e ospedalieri MMG 1. 11. OTORINO LARINGOIATRIA OTORINO LARINGOIATRIA Vertigini e ipocusia Riniti e Rinusinusiti Miglioramento terapeutico e miglior appropriatezza Miglioramento terapeutico e miglior appropriatezza Applicazioni delle EBM Applicazioni nella pratica quotidiana dei principi e delle delle EBM MMG MMG 1

12. OTORINO LARINGOIATRIA Nuova organizzazione a in vista del NOA Comunicazione delle novità macro Organizzative aziendali Percorsi clinicoassistenzialidiagnosticiriabilitativi, MMG 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA APUANE ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA APUANE ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA LUNIGIANA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA LUNIGIANA CHIRURGIA A CICLO BREVE CHIRURGIA VASCOLARE CHIRURGIA VASCOLARE PDT Riabilitativo nel piede piatto infantile Criteri di diagnosi e trattamento della ComplexRegionalPainSyn drome (CRPS) La protesi di anca e ginocchio Le patologie ortopediche dell arto superiore Day Surgery e chirurgiaambulatoriale Aneurisma dell Aorta Addominale: modalità di trattamento Recupero sangue intraoperatorio Condivisione del trattamento (diagnosi e trattamento) e recupero dei casi extra percorso terapeutico ottimale Migliorare la diagnosi precoce della CRPS; condivisione di un PDT Sviluppare la condivisione di nuovi percorsi chirurgici e riabilitativi Miglioramento terapeutico e miglior appropriatezza Migliorare i percorsi clinici, garantire appropriatezza del setting assistenziale Trattamento dell AAO con tecnica chirurgica e/o endovascolare Procedura di recupero sangue intraoperatorio per gli interventi chirurgici vascolari Percorsi clinicoassistenzialidiagnosticiriabilitativi Applicazioni nella pratica quotidiana dei principi e delle EBM Contenuti tecnico Contenuti tecnico Percorsi clinicoassistenzialidiagnosticiriabilitativi Percorsi clinicoassistenziali Percorsi clinicoassistenziali Ortopedici, Pediatri, Fisiatri, Terapisti Ortopedici, Reumatologi, MMG, Fisiatri, Radiologi, Algologi, Terapisti Ortopedici e MMG Ortopedici e MMG e infermieri, tecnici e 6 6 2 2 8 8 6.32 n Struttura proponente Argomento aziendale nazionale Ecm Destinatari Previsione 1. DIPARTIMENTO 2. DIPARTIMENTO 3. 4. NEFROLOGIA PNEUMOLOGIA Ospedale delle Apuane: preparare al cambiamento Gestione delle principali emergenze medico internistiche presso l OdA Incontro annuale paziente emodializzati e trapiantati (in collaborazione con URP) Addestramento del personale stico all esecuzione Broncoscopia e test funzionalità respiratoria Discutere i piani operativi di integrazione nei vari livelli di intensità di cure Aggiornamento sulla diagnosi e trattamento delle emergenze internistiche di frequente osservazione Favorire l integrazione del personale e dei pazienti in vista del trasferimento al NOA Rischio clinico; Inserimento della Pneumologia nel Nuovo Ospedale Apuano. Integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale Integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale specifici di ciascuna professione, specializzazione e attività ultra specialistica e e Personale U.O.C Nefrologia, pazienti emodializzati e loro familiari, cittadinanza Personale o infermieristico ed OSS Pneumologia ed altre UUOO 2 11

5. 6. 7. PNEUMOLOGIA FIVIZZANO PNEUMOLOGIA PNEUMOLOGIA 8. PNEUMOLOGIA 9. 1. 11. MEDICINA INTERNA LUNIGIANA MEDICINA INTERNA LUNIGIANA MEDICINA INTERNA LUNIGIANA Aggiornamento sulla ventilazione meccanica non invasiva, e sulla gestione del paziente critico respiratorio Terapia integrata e Chronic Care Model nelle patologie croniche invalidanti Esperienze toscane aconfronto Follow up dei pazienti inseriti nel progetto MITO Nuovi PDT Diagnosi dei principali quadri radiografici osservati con la Tomografia assiale computerizzata del Polmone/Addestrame nto all ecografia toracica Tromboembolismo venoso: eziologia, diagnosi e terapia. Assistenza infermieristica al paziente con tale patologia Embolia polmonare: eziologia,diagnosi e terapia. Assistenza infermieristica al paziente con tale patologia Diabete in Ospedale Trialogue: eziologia, diagnosi e terapia. Assistenza infermieristica al paziente con tale patologia Percentuale di ventilazione meccanica non invasiva; (indice di performance degenza media), unificazione uuoo pneumologia e medicina Efficacia Assistenziale delle Patologie Croniche. Fare un punto sui percorsi intrapresi in Regione sulla terapia integrata nella BPCO e Scompenso cardiaco Qualità di esito, Ospedalizzazione dei cronici, Integrazione ospedale territorio Efficacia assistenziale delle patologie croniche Inserimento della Pneumologia nel Nuovo Ospedale Apuano Miglioramento conoscenze patologia tromboembolica venosa e trattamento. Miglioramento conoscenze patologia dell embolia polmonare Miglioramento conoscenze patologia del diabete Linee guida, Integrazione tra assistenza territoriale ed ospedaliera Linee guida, specifici di ciascuna professione, specializzazione e attività ultra specialistica Percorsi clinicoassistenziali diagnosticiriabilitativi, profili di assistenza, profili di cura Linee guida, Integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera Fisioterapisti ed operatori della sanità Progetto MITO e volontari assunti nel 215 Tutti i Dirigenti dell UO di Pneumologia o di altre UUOO infermieri infermieri e caposala del Presidio Ospedaliero della Lunigiana infermieri e caposala del Presidio Ospedaliero della Lunigiana 15 12. MEDICINA INTERNA LUNIGIANA Scompenso cardiaco: eziologia, diagnosi e terapia Miglioramento conoscenze patologia dello scompenso cardiaco. Progetto MITO Integrazione tra assistenza territoriale ed ospedaliera infermieri e caposala 13. 14. MEDICINA INTERNA LUNIGIANA MEDICINA INTERNA LUNIGIANA Infezioni ospedaliere da germi multiresistenti Principali quadri elettrocardiografici in na Interna Miglioramento delle conoscenze sulle infezioni ospedaliere Approfondire conoscenze delle principali alterazioni del tracciato elettrocardiografico Percorsi clinicoassistenziali diagnosticiriabilitativi, profili di assistenza, profili di cura specifici di ciascuna professione, specializzazione e attività ultra pecialistica infermieri e caposala del Presidio Ospedaliero della Lunigiana infermieri, caposala del Presidio Ospedaliero della Lunigiana 12

15. 16. MALATTIE INFETTIVE MALATTIE INFETTIVE Antibiotico giusto al momento giusto Farmacoeconomia della terapia antiretrovirale ed effetti collaterali dei farmaci Arv Appropriatezza dell utilizzo degli antibiotici Appropriatezza dell utilizzo dei farmaci antiretrovirali ed implementazione della conoscenza degli effetti collaterali degli stessi Profili di cura Farmacoeconomia biologi, tecnici di laboratorio, farmacisti, caposala di Area medica, farmacisti, infermieri e caposala 2 2 17. MALATTIE INFETTIVE UP DATE Clostridium Difficile Procedure necessarie a prevenire e contenere l infezione da Clostridium Difficile Sicurezza nell ambiente di lavoro e patologie infettive trasmissibili, OSS, Caposala, biologi, TSLB, Farmacisti 2 18. GASTRO ENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA Nuovo PDTA per le emorragie digestive Omogeneizzare il comportamento dei, creare un approccio multidisciplinare e maggiore consapevolezza in ambito delle emorragie digestive Percorsi clinicoassistenziali diagnosticiriabilitativi, profili di assistenza, profili di cura. e Anestesisti 19. GASTRO ENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA La corretta preparazione intestinale per la colonscopia Rendere più agevole la preparazione per gli inpatients, con protocolli condivisi con i reparti di provenienza Linee guida,. Caposala e infermieri di medicina e chirurgia, MMG 6.5 n Argomento aziendale nazionale Ecm 1. 2. 3. 4. 5. Formazione sul camposcambio infermieri Rianimazione massa carrara Ecografia Clinica in Emergenza Urgenza (corso base ed avanzato) Corso base e avanzato di interpretazione e lettura ecg Ventilazione non invasiva; corso teorico pratico Gestione del paziente emorragico Contribuire al benessere organizzativo in vista dell OdA Incrementare le competenze clinico diagnostiche degli operatori dell'emergenza Incrementare le competenze clinico diagnostiche degli operatori dell'emergenza Incrementare le competenze clinico diagnostiche degli operatori dell'emergenza Incrementare le competenze clinico diagnostiche degli operatori dell'emergenza Aspetti relazionali Omogenizzazione dei percorsi clinicodiagnostico in particolare per le equipe e dei pronto soccorso di costa Omogenizzazione dei percorsi clinicodiagnostico in particolare per le equipe e dei pronto soccorso di costa Omogenizzazione dei percorsi clinicodiagnostico in particolare per le equipe e dei pronto soccorso di costa Omogenizzazione dei percorsi clinicodiagnostico in particolare per le equipe e dei pronto soccorso di costa Destinatari Rianimazione Apuanr e PS 118 e PS 118 e ps e ps Previsione 9 48 13

6. Emergenze Urgenze ipertensive up date clinico Incrementare le competenze clinico diagnostiche degli operatori dell'emergenza 7. Triage retraining governo della domanda Omogenizzazione dei percorsi clinicodiagnostico in particolare per le equipe e dei pronto soccorso di costa Percorsi clinicoassistenziali e PS 118 infermieri 6 8. Gruppi di lavoro per OdA trasferimento noa Management o 9. Alta formazione sul campo governo della domanda Percorsi clinicoassistenziali infermieri 36 Principi, e 1. strumenti per il governo La simulazione in Emergenza Integrazione multiprofessionale clinico delle attivita', Oss dei Urgenza in previsione dell OdA e Pronto Soccorso 6 11. ALS (Advanced Life Support) Corsi supporto vitale avanzato 12. PTC Base Gestione pre ospedaliera di eventi traumatici Linee guida, Linee guida, 21 25 8.74 n Struttura proponente Argomento aziendale nazionale Ecm Destinatari Previsione 1. 2. 3. 4. DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE ASSISTENZA OSTETRICA AZIENDALE Scenari di percorsi assistenziali nella proiezione del modello per intensità di cura Cartella Clinica Informatizzata (C7) La Rianimazione Neonatale Primaria in sala parto Biomeccanica e uso della postura come procedura nel travaglio di parto Ospedale Apuane: piena applicazione del modello organizzativo per Intensità di Cure (simulazioni) Informatizzazione della Cartella Clinica (C7) e miglioramento della trasmissione del dato clinico Lavoro in team e relazioni multi, come come approccio alla continuità della presa in carico Lavoro in team e multi professionale Cura della relazione con l utenza Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi, profili di assistenza, profili di cura La comunicazione efficace, la privacy ed il consenso informato Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell EvidenceBasedP ractice (EBM EBN EBP) Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) e DMI Tutti gli operatori del DMI Tutti gli operatori del DMI Ginecologi ostetriche del DMI 15 5. ASSISTENZA OSTETRICA AZIENDALE Lavoro corporeo in preparazione al parto Riorganizzazione de processi e percorsi ospedale territorio Cura della relazione con l utenza Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione cure ostetriche dell assistenza consultoriale aziendale 6. UUFF ATTIVITÀ CONSULTORIALE Menopausa Riorganizzazione de processi e percorsi ospedale territorio Cura della relazione con l utenza Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione cure Ginecologi ostetriche dell assistenza consultoriale aziendale 14

7. 8. 9. 1. 11. 12. 13. 14. 15. 16. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA Refreshing in tema di cardiotocografia VII Corso avanzato teoricopratico di chirurgia protesica vaginale del pavimento pelvico Percorso teorico pratico di Digitopressione in travaglio di parto Modello per intensità di cura in ostetricia e ginecologia L intervento chirurgico di Laparoscopia endoscopica Leadership in sala parto percorso teorico pratico L intervento chirurgico LIAB Supporto all elaborazione del lutto in ostetricia Utilizzo sistema OASIS pronto soccorso ostetrico DMI L intervento chirurgico PIVER Lavoro in team e multiprofessionale Lavoro in team e multi professionale Cura della relazione con l utenza Intensità di cura Riorganizzzione dei processi e dei percorsi ospedale territorio Lavoro in team e multiprofessionale Intensità di cura Lavoro in team e multi professionale Lavoro in team e multiprofessionale Intensità di cura Cura della relazione con l utenza Informatizzazione della cartella e servizi di flussi informativi aziendali Lavoro in team e multiprofessionale Intensità di cura Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Percorsi clinicoassistenzialidiagnosticiriabilitativi, profili di assistenza, profili di cura Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) La sicurezza del paziente Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Ginecologi e ostetriche del DMI La comunicazione efficace, la privacy ed il consenso informato Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Ginecologi e ostetriche del DMI Ginecologi ostetriche, anestesisti ed infermiere del DMI Ostetriche e ginecologi del DMI Ginecologi e ostetriche del DMI Infermiere anestesisti e ginecologi Ostetricia e Ginecologia Ginecologi e ostetriche del DMI Infermiere anestesisti e ginecologi UOC Ostetricia e Ginecologia Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione cure Ginecologi e ostetriche del DMI Infermiere anestesisti e ginecologi UOC Ostetricia e Ginecologia 9 48 48 2 1 2 2 17. OSTETRICIA E GINECOLOGIA Chirurgia ginecologica e ostetrica del retroperitoneo Lavoro in team e multi professionale Intensità di cura Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Ginecologi ed infermiere del DMI 15

18. OSTETRICIA E GINECOLOGIA Semeiotoca ecografica in travaglio di parto 19. PEDIATRIA Rianimazione NINA 2. PEDIATRIA Tecniche di Ventilazione Neonatale per la stabilizzazione in attesa di trasferimento (aspettando lo STEN) Lavoro in team e multiprofessionale Migliorare le competenze rianimatorie neonatali Rispondere agli standard assistenziali di secondo livello neonatale Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle dell'evidencebasedp ractice (EBM EBN EBP) Linee guida, Linee guida, Ginecologi e ostetriche del DMI ed ostetriche UU.OO. Ped.Gin.Ost e Servizio di anestesia e rianimazine Ed 6 12 21. PEDIATRIA 22. PEDIATRIA 23. PEDIATRIA La Care nell allattamento al Seno e l allattamento al seno nella care. (Le cure individualizzate a sostegno dello sviluppo S.I.N) XV Convegno di Nefro Urologia Pediatrica Addestramento Medico in Neonatologia 24. PEDIATRIA Seminario di Genetica 25. PEDIATRIA 26. PEDIATRIA 27. PEDIATRIA 28. PEDIATRIA Convegno per la settimana attuale dell allattamento Corso per operatori informati: Insieme per l allattamento: OSPEDALI E COMUNITA AMICA DEL BAMBINO, uniti per il sostegno dell allattamento materno Convegno 14 Urgenze di Pronto Soccorso Convegno Accrescimento fra endocrinologia e nutrizione 29. PEDIATRIA Corso P.A.L.S. Mantenere ed implementare le competenze in tema di alimentazione e umanizzazione delle cure neonatali Aderenza ai LEA Appropriatezza diagnosticoterapeutica Migliorare le competenze assistenziali neonatali Aderenza ai Lea appropriatezza diagnostico terapeutica Aderenza ai Lea appropriatezza diagnostico terapeutica Aderenza ai Lea appropriatezza diagnostico terapeutica Aderenza ai Lea appropriatezza diagnostico terapeutica Aderenza ai LEA appropriatezza diagnostico terapeutica Aderenza ai LEA appropriatezza Linee guida, Linee guida, Linee guida, Linee guida, Linee guida, Linee guida, Linee guida, Linee guida, Linee guida, ed ed delle UU.OO di Pediatria ed 6 2 ed Personale o e non operante all OdA ed e della U.O. Pediatria Neonatologia 12 12 1 22.36 16

n Argomento aziendale nazionale Ecm Destinatari Previsione 1 2 3 4 5 6 Terapie complementari nella cura dei sintomi da chemioterapia Diagnosi, cura e follow up del paziente affetto da ca della vescica Corso teorico pratico in oncologia Mielomi e linfomi: II e II linee di terapie La cacchessia nel paziente oncologico Immunoterapia: la promessa mancata Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti ne non convenzionali: valutazione dell efficacia in ragione degli esiti e degli ambiti di complementarietà Percorsi clinicoassistenziali diagnosticiriabilitativi, profili d assistenza, profili di cura (conoscenze e specifici di ciascuna professione, specializzazione Appropriatezza delle prestazioni e controllo degli esiti Sicurezza alimentare e patologie correlate ne non convenzionali: valutazione dell efficacia in ragione degli esiti e degli ambiti di complementarietà, tecnici laboratori analisi, tecnici radiologia medica, fisici Anatomo patologi, medici(oncologi, radiologi, radioterapisti), biologi, tecnici di laboratorio analisi, medici medicina generale, infermieri, fisici, fisici, tecnici radiologia medica, tecnici laboratorio, fisici, tecnici radiologia medica, tecnici laboratorio, fisici, tecnici radiologia medica, tecnici laboratorio, fisici, tecnici radiologia medica, tecnici laboratorio 84 57 155 155 2.32 n Struttura proponente Argomento aziendale nazionale Ecm Destinatari Previsione 1 DMPO 2 FISICA SANITARIA 3 FISICA SANITARIA 4 FISICA SANITARIA Coordinamento Gruppi di lavoro per progettazione percorsi nuovo Ospedale L evoluzione Della Radioprotezione Alla Luce Della Direttiva 213/59/Euratom Il Rischio Campi Elettromagnetici In Ambito Sanitario Controlli Di Qualità Per La Radioterapia Gestione del blocco operatorio e blocco parto. Programmazione delle attività e dei percorsi di accesso ai servizi. Progettazione dei percorsi di emergenza/urgenza da PS Valutazione della dose al cristallino degli operatori esposti Caratterizzazione delle sorgenti di campi elettromagnetici In ambito ospedaliero Aggiornamento del protocollo unificato di qualità Principi, e strumenti per il governo clinico delle attività e Linee Guida, Protocolli, Procedure, Documentazione Clinica Linee Guida, Protocolli, Procedure, Documentazione Clinica Linee Guida, Protocolli, Procedure ( e non) Dirigenti Fisici, Tecnici di Radiologia Dirigenti Fisici, Tecnici di Radiologia Dirigenti Fisici, Tecnici di Radiologia 1 1 5 25 17

n Struttura proponente Argomento aziendale nazionale Ecm Destinatari Previsione 1. RADIODIAGNOSTICA 2. RADIODIAGNOSTICA 3. RADIODIAGNOSTICA 4. RADIODIAGNOSTICA 5. RADIODIAGNOSTICA 6. RADIODIAGNOSTICA 7. RADIODIAGNOSTICA 8. RADIODIAGNOSTICA 9. RADIODIAGNOSTICA 1. RADIODIAGNOSTICA 11. RADIODIAGNOSTICA 12. RADIODIAGNOSTICA 13. RADIODIAGNOSTICA Dal processo di budget al sistema di valutazione della performance Nuova realtà: OdA e Dipartimento di Diagnostica Ospedaliera Nuovo modello organizzativo della Sanità Toscana: sviluppo nelle realtà locali Formazione nello studio TC di perfusione nell encefalo Formazione nelle diagnostiche radiologiche con tomosintesi Formazione nelle diagnostiche mammografiche con Tomosintesi L Ospedale per intensità di cure La Radiologia nell Ospedale ad intensità di cure Secondo incontro clinico radiologico apuano. La spalla: dalla diagnosi al trattamento Formazione sulle nuove tecnologie introdotte in Radiologia nell Ospedale delle Apuane: TAC, Risonamza Magnetica, Radiologia Digitale diretta Patologia dei seni paranasali: quadri clinici e radiologici Patologia del collo: quadri clinici e radiologici Procedure d urgenza: aspetti pratici della gestione del paziente critico in radiologia Condivisione dei nuovi modelli organizzativi e cambiamenti in atto Preparazione delle molteplici tà afferenti al Dip.to Preparazione delle molteplici tà afferenti al Dip.to Istituzione di una Strokeunit aziendale (patologia ischemica acuta encefalica) Applicazione di nuova tecnologia introdotta nell Ospedale delle Apuane Applicazione di nuova tecnologia introdotta nell Ospedale delle Apuane Preparazione del Personale alla nuova organizzazione del lavoro, in relazione all avvio dell ospedale delle Apuane Preparazione del personale alla nuova organizzazione del lavoro Miglioramento della qualità del servizio.confronto con i clinici per lo sviluppo di percorsi Preparazione del personale all utilizzo delle nuove apparecchiature acquisite per l Ospedale delle Apuane PDT, integrazione professionale PDT, integrazione professionale PDT, integrazione professionale Management o Management o Management o Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi Innovazione tecnologica Innovazione tecnologica Management o Management o Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi Innovazione Tecnologica Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi dirigenti, Tecnici, Inf. e Amm.vi dirigenti, Tecnici, Inf. e Amm.vi dirigenti, Tecnici, Inf. e Amm.vi Radiologi e Trsm Radiologi e Trsm Radiologi e Trsm Radiologi e Trsm Radiologi e Trsm radiologi ed ortopedici, TSRM radiologi ed ortopedici, TSRM radiologi, TSRM, radiologi, TSRM, radiologi, TSRM, 6 4 2 2 2 2 6 4 18

14. RADIODIAGNOSTICA 15. TRASFUSIONALE 16. TRASFUSIONALE 17. TRASFUSIONALE 18. TRASFUSIONALE 19. TRASFUSIONALE 2. MEDICINA NUCLEARE 21. MEDICINA NUCLEARE 22. MEDICINA NUCLEARE 23. MEDICINA NUCLEARE 24. MEDICINA NUCLEARE 25. 26. 27. ANALISI CHIMICO CLINICHE E IMMUNO ALLERGOLOGIA ANALISI CHIMICO CLINICHE E IMMUNO ALLERGOLOGIA ANALISI CHIMICO CLINICHE E IMMUNO ALLERGOLOGIA Aggiornamento su casi clinici La convalida dei processi nell ambito del percorso di accreditamento nazionale e regionale Utilizzo strumenti sala donazione La prevenzione dell errore trasfusionale: bloodsafety, trasfusionsafety Focus di Pediatria e Neonatologia: la terapia trasfusionale, la malattia emolitica del feto e del neonato Il percorso latex free in ambito o Chirurgia radioguidata e linfonodo sentinella I radio farmaci nella routine : implicazioni metodologiche ed organizzative Diagnostica per immagini cardiologica: quando la SPET Cardiaca o l Angio TC coronarica? PET nei tumori neuroendocrini Follow up dei tumori differenziati della tiroide Formazione sul campo in ematologia Formazione sul campo intra e inter Laboratorio Nuovi orientamenti nella diagnosi della gammopatia monoclonale PDT, integrazione professionale Conoscenza delle Omogeneità nella formazione Conoscenza delle Omogeneità nella formazione Conoscenza delle Omogeneità nella formazione Migliorare la sicurezza e l appropriatezza del Trasfusionale Gestire il percorso latex safe nelle strutture e aziendali Aggiornamento sulle metodiche radio chirurgiche Conoscenza dei radio farmaci, in particolare Pet correlati Condivisone delle stato dell arte sulle 2 principali metodologie diagnostiche Overview sulla metodica Follow up e terapie modulate Formazione del personale. Miglioramento della performance Formazione del personale. Miglioramento della performance Miglioramento del percorso pre analitico e diagnostico Percorsi clinico assistenzialidiagnosticiriabilitativi Accreditamento delle strutture e Sicurezza del paziente Linee guida, protocolli Sicurezza ambientale e/o patologie correlate Linee guida. Linee guida. Linee guida. Linee guida. Linee guida. professione radiologi, TSRM, dirigenti, Tecnici, dirigenti, Tecnici, dirigenti, Tecnici, dirigenti, Tecnici, e TSRM, TSRM, Farmacisti, TSRM, TSRM, Biologi, Tecnici,, 6 2 2 25 25 2 Biologi, TSLB Biologi, TSLB 36 MMG, Dirigenti, TSLB, 28. ANALISI CHIMICO CLINICHE E IMMUNO ALLERGOLOGIA La gestione delle urgenze nella na di Laboratorio Confronto fra diversi modelli di gestione delle urgenze professione Dirigenti, TSLB, 19