dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con

Documenti analoghi
27 Gennaio 2017 Dr.ssa Chiara Sturaro XVIII CONGRESSO REGIONALE FADOI EMILIA ROMAGNA

Picc e Midline New generation. Firenze 6 maggio Congresso Nazionale ANÌMO

Tipologie di cateteri venosi centrali: qual è la scelta migliore per il paziente? Relatore: Luisa Tosin

A breve termine. A medio/lungo termine. Accessi periferici Accessi centrali

Il corso è dedicato ad un numero massimo di 10 infermieri e sarà ECM accreditato e si terrà i giorni Marzo RAZIONALE DEL CORSO

25 Maggio Davide Giustivi Gian A. Cibinel

Ruolo e compiti del farmacista ospedaliero nella scelta degli accessi venosi centrali e periferici. Possibili modelli organizzativi.

Il Paziente in nutrizione parenterale. CPSI Andrea Casal ASL Roma 2 Degenza Medica - Ospedale S. Pertini

Scelta del presidio in oncologia. Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona-

MARENGO STEFANIA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009,

GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI: prevenzione delle complicanze alla luce dell EBM. Gabriella Busca

Il corso è dedicato ad un numero massimo di 10 infermieri e sarà ECM accreditato e si terrà i giorni Marzo RAZIONALE DEL CORSO

Anna Rita De Luigi Michela Verbale

CLASSIFICAZIONE ACCESSI VENOSI. Laura De Nadai

RUOLO DELL ACCESSO PERIFERICO NELLE TERAPIE DOMICILIARI. Marco Ariotti RN, Cure Domiciliari Torino

La sottoscritta TESEI LETIZIA

Accesso venoso periferico: confronto tra cateteri Midline ed agocannule

LA TERAPIA ENDOVENOSA

POSIZIONAMENTO ECO-GUIDATO DI PICC E MIDLINE. A cura di : Barbara Benerecetti e Antonia Liverani PICC Team P.O. Faenza

Accessi venosi periferici: stato dell arte, l importanza di un accesso vascolare stabile. Relatore: Angela Restivo

Infezioni correlate con cateteri venosi centrali a permanenza

Appropriata modalità di somministrazione delle principali molecole antibiotiche

Caratteristiche dei materiali e loro impiego

INSERZIONE ACCESSI VENOSI

SOLUZIONI ELETTROLITICHE. Classificazione dello Shock Ipovolemico Traumatico Cardiogeno Settico (Hyperdynamic/Hypodynamic) Neurogeno Hypoadrenal

IN NUTRIZIONE PARENTERALE Scelta ragionata

Picc e Midline competenza avanzata o d avanzo? Claudia Gatta RID Dipartimento Medico Asl BI-Biella

5"1" +6*!*, - &5 )" //64 - &) &#", - &) &&".*,66(*.+ - &) &$" (2 ("&2*+8//,9//9*, - $$ ("%2 +8,*((+*!/+* - $1 ( " 02 * +, /+8,*(( - $3

Dott.ssa Secondino Loredana

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

PICC e Midline. Ugonia Andrea Piercarlo CPS Infermiere Sala Operatoria OEIGE Voltri

Progetto PICC nell ASL 11 di Empoli

Dott. Bono Luigina Dott. Paggioro Alessandra

Approccio al paziente con accesso vascolare difficile. «La Grande Bellezza in medicina Interna» Infermiere Luca Dilorenzo 23/03/2018

Management degli Accessi Venosi Centrali e Periferici. E g i d i o F i n a

Accessi Venosi e Complicanze

I compartimenti liquidi corporei

Mauro Pittiruti Giuseppe Capozzoli. Manuale pratico. dell accesso venoso

ALLEGATO E SCHEDA OFFERTA ECONOMICA lotto descrizione Codice prodotto offerto e nome commerciale

L ASSISTENZA ELEMENTARE AL PAZIENTE IN NAD

Primo PICC DAY italiano

Scaricato da

The GAVeCeLT algorithm for choosing the most appropriate venous access device

La consensus ERPIUP sugli accessi periferici. Mauro Pittiruti

PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO:

I compartimenti liquidi corporei

PICC E MIDLINE IN HOSPICE

FARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

Il patrimonio venoso: sesto parametro. vitale? Valutazione condivisa medicoinfermiere. Erika Malavasi

Il rischio dello stravaso e la gestione del patrimonio venoso del paziente in trattamento infusionale

Scelta del dispositivo per accesso venoso nel paziente adulto

I compartimenti liquidi corporei

Segreteria organizzativa Referente: Nicoletta Suter Telefono: Fax:

I compartimenti liquidi corporei

L ACCESSO VASCOLARE IDEALE NEL PAZIENTE OSPEDALIZZATO. EMANUELE IACOBONE UO Anestesia e Rianimazione Dire8ore dr. Giuseppe Tappatà Ospedale Macerata

Università Cattolica del Sacro Cuore Master I livello - Nursing degli Accessi Venosi Master II livello - Accessi Venosi a Medio e Lungo Termine

CATETERI VENOSI CENTRALI.

TPN: indicazioni, rischi, modalità, complicanze. Dr Gianmariano Marchesi Rianimazione - TI Adulti Ospedali Riuniti di Bergamo

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

PICC E MIDLINE: LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEGLI ACCESSI VENOSI VASCOLARI

SCELTA DELL'ACCESSO VENOSO INTRA ED EXTRAOSPEDALIERO. PICC e MIDLINE... GLI ALBORI DI UNA NUOVA ERA!

Il Fissaggio dei cateteri vascolari attraverso i suturless devices un futuro possibile?

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I

PRIVITERA DANIELE INFERMIERE PRONTO SOCCORSO ASST GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO NIGUARDA

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)

giovedì 19 ottobre Strumenti venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017

giovedì 19 ottobre Strumenti venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017

Un algoritmo per la scelta razionale dell accesso venoso. Mauro Pittiruti

domande iniziali Obiettivi della fluido terapia aspetti fisiologici solidi interstizio 14% LIC plasma transcellulare LEC = 20 %

B. Braun Milano S.p.A. Vet Care Milano Italy Tel

U.O. FARMACIA. SCHEDE INFORMATIVE SULL IMPIEGO DI SACCHE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Linee Guida

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

Cos è un CVC( catetere venoso centrale)

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio

ALTERAZIONI IDROELETTROLITICHE ED ACIDO-BASE

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

The right way to infusion

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI: PICC E MIDLINE RIETI 19 GIUGNO 2018 PROGRAMMA

09/06/2010. Lesione dei PICC. Power Injectors. Warning dell FDA (2005) I PICC power injectable sono stati introdotti pochi anni fa

CDuration Of Therapy")

INFETTIVOLOGIA A CONFRONTO: PERCORSI DIVERSI UN SOLO OBIETTIVO. «Luci ed ombre sull implementazione della procedura PAP 19»

La consensus GAVeCeLT 2015 sui PICC a domicilio (indicazioni, impianto e ges?one) Il posizionamento dei PICC a Domicilio

La nutrizione parenterale totale e la gestione del CVC

Cura e gestione del sito di emergenza e delle linee infusionali Anna Garrettino Firenze, 12 maggio 2019

Caso clinico: infezione

Una strategia multimodale per il buon uso degli antibiotici in ospedale. Angelo Pan

Lusi Pappalardo CPSI SCDU Microcitemie-Pediatria Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga

Prevenzione e trattamento dello stravaso di farmaci antiblastici

AMBULATORIO DI IMPIANTO E GESTIONE ACCESSI VASCOLARI

ULTRAFILTRAZIONE MEDIANTE ACCESSO PERIFERICO: RUOLO CENTRALE DELLA GESTIONE INFERMIERISTICA

GESTIONE DELLA NPT IN P.TE PORTATORE DI PICC E MIDLINE. 31 maggio 2013 Relatore: Sabrina Colla

ALLEGATO A CARATTERISTICHE TECNICHE E FABBISOGNO ANNUO

Cateteri Midline vs. altri accessi venosi periferici nella terapia endovenosa. Mauro Pi)ru* Università Ca3olica, Roma

Relatore: Franco Ognibene. Cateterismo venoso centrale a medio e lungo termine Lugo 4 marzo

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA 100 ml di soluzione contengono: Principio attivo: Potassio Acetato 29.4 g (ogni ml contiene 3 meq di K + )

Protocollo terapia infusionale SC e EV PA.GRC.1.16.F7. PROCEDURA AZIENDALE PER LA TERAPIA INFUSIONALE SC e EV

Transcript:

Il sottoscritto Gabriella Busca ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:.....

Come si sceglie un catetere venoso centrale Gabriella Busca Infermiera Medicina Interna ASL BI Biella

Criteri di scelta

Quale tipo di accesso è necessario? PERIFERICO: consente l infusione di farmaci e soluzioni compatibili con vena periferica: Soluzioni con ph tra 5 e 9 Farmaci con osmolarità < 500 600 mosm/l Nutrizione parenterale con osmolarità < 800 900 mosm/l Farmaci non vescicanti CENTRALE: Misurazione PVC Infusione di soluzioni ipertoniche (osmolarità superiore ai 800 mosm/l) La somministrazione di farmaci basici, acidi, vescicanti, irritanti

Fattori di appropriatezza nella scelta della cateterizzazione venosa periferica APPROPRIATO NON APPROPRIATO TIPO DI FARMACO E/O SOLUZIONE Liquidi isotonici Molti farmaci da somministrare Farmaci irritanti Polichemioterapie Liquidi ipertonici DURATA Terapie brevi o intermittenti Terapie prolungate ACCESSIBILITÀ DELLA VENA Pazienti con vene facilmente aggredibili Pazienti obesi Condizioni che alterano il circolo periferico Cause favorenti flebiti

Caratteristiche dei farmaci e delle infusioni: ph Il ph definisce la concentrazione di ioni idrogeno Il ph sanguigno è compreso tra 7.35 e 7.45 Le soluzioni endovenose in commercio variano tra 4.0 e 8.0 I farmaci e.v. possono avere un range ancora più ampio

Hypertonic, Vescicant or ph Extremes infusion ph < 5 o > 9: Acyclovir (ph 10.5) Ciprofloxacina 200 (ph 3.5 4) Levofloxacina (ph 3.8 5) Vancomicina (ph 2.5 4) Amiodarone (ph 3.5 4) Ampicillina sulbactam (ph 9) Dopamina Adrenalina Dobutamina Endotelial lesivity Claritromicina KCl

Tipi di soluzioni SOLUZIONI CRISTALLOIDI (liquidi chiari): Liquidi isotonici Liquidi ipotonici Liquidi ipertonici SOLUZIONI COLLOIDALI (liquidi che contengono proteine o molecole di amido): Prodotti del sangue Nutrizione parenterale

Soluzioni Isotoniche Stessa osmolarità del plasma e degli altri liquidi corporei Non modificano l osmolarità plasmatica Espandono il compartimento intravascolare, senza richiamare liquidi da altri compartimenti Rappresentano un ottimo mezzo di idratazione (ad es. l ipotensione da ipovolemia)

Soluzioni endovenose Ringer lattato (280 mosm/l) Ringer (275 mosm/l) ISOTONICA Fisiologica 0,9% (308 mosm/l) Glucosio 5% (277,5 mosm/l) Albumina 5% (308 mosm/l) Elettrolitica reidratante III (307 mosm/l) Sodio bicarbonato 1,4% (334 mosm/l)

Soluzioni Ipotoniche Hanno una osmolarità minore rispetto al plasma Provocano una riduzione della concentrazione plasmatica di soluti Il liquido lascia il circolo sanguigno e penetra nelle cellule e nello spazio interstiziale, dove la concentrazione di soluti è maggiore

Soluzioni endovenose IPOTONICA Fisiologica 0,45% (154 mosm/l) Glucosio 2,5% in acqua (126 mosm/l) Cloruro di sodio 0,33% (103 mosm/l)

Soluzioni Ipertoniche Hanno un osmolarità maggiore di quella plasmatica Provocano un richiamo di liquidi dai compartimenti interstiziale e intracellulare verso il circolo sanguigno Infuse spesso nel post operatorio per ridurre il rischio di edema, stabilizzare la pressione del sangue e regolare la diuresi

Soluzioni endovenose Glucosio 10% (555 mosm/l) Glucosio 20% (1110 mosm/l) IPERTONICA Glucosio 33% (1831.5 mosm/l) Mannitolo 18% (988 mosm/l) Albumina 25% (1500 mosm/l) Sol. di L aa selettivi essenziali e non essenziali all 8%

Indicazioni Terapia Nutrizionale Antiblastica Antibiotica Uso Continuo Intermittente Intraospedaliero Extraospedaliero

Durata della terapia Per durata inferiore alla settimana: Aghi cannula periferici CVC a breve termine Per durata superiore a 6 giorni ma inferiore a 3/6 mesi: Midline Cateteri venosi a medio termine (PICC, Hohn) Per durata superiore a 3/6 mesi: PICC Cateteri venosi centrali a lungo termine sia totalmente che parzialmente impiantati

Compliance del paziente Preservazione dell immagine corporea Restrizione attività del paziente Timore della puntura con ago per l accesso

Compliance del paziente Capacità del paziente e dei familiari di recepire le istruzioni sulla corretta manipolazione del catetere norme per prevenire rimozione accidentale norme per una corretta gestione del catetere norme per la individuazione di eventuali problemi (infezioni, disconnessioni, rottura)

Età del paziente Età pediatrica: Scarsa tolleranza alle punture Eparinizzazione (pratica rischiosa in bambini e neonati) Età avanzata e/o bassa aspettativa di vita: Riflessioni etiche deontologiche

Patologia, prognosi e condizioni generali Paziente oncologico, ematologico Paziente settico Paziente dializzato Paziente con prognosi infausta

Esperienza dello staff medico ed infermieristico che seguirà il paziente I sistemi totalmente impiantati necessitano di maggior esperienza da parte dello staff

Accesso venoso Problemi: Culturali (conoscenza dei presidi, delle indicazioni, delle procedure di gestione definizione di protocolli operativi d indicazione e d uso) Economici (valutazione del rapporto costo efficacia, ricezione di procedure e linee guida) Logistici (tempistica dell impianto, rapporti tra accessi a inserzione infermieristica e accessi ad inserzione medica)

la letteratura dice che Complicanze PICC Yap et al. (2006) Klee S J (2011) Leroyer et al. (2013) Occlusione ND 16,4% 20,5% Trombosi 4,5% 2,1% 2,5% Infezione 5,7% 4,1% 10% Valutare sempre il rischio di complicanze

Criteri di classificazione dei VAD A breve termine (uso continuo intraospedaliero) A medio termine (uso discontinuo intra/extraospedaliero) A lungo termine (uso discontinuo extraospedaliero)

Terapia citolesiva NO PAZIENTE CHE NECESSITA DI TERAPIA INFUSIVA >1 mese SI Terapia citolesiva SI NO NO SI Patrimonio venoso integro NO MIDLINE NO Terapia >3 mesi SI AGO O AGOCANNULA SI Necessità di infondere grandi volumi? SI CVC A BREVE TERMINE SISTEMA IMPIANTATO SI Infusione intermittent e? NO SI Terapia >6 mesi NO Picc power TUNNELLIZZATO ESTERNO PICC NO PICC O HOHN