il conflitto con Cartagine Dopo il conflitto contro Pirro Roma era diventata una delle principali potenze mediterranee e vuole, dunque, diventare anche una potenza marittima. Si scatena, quindi, un conflitto contro i cartaginesi che intendevano avere il monopolio dei commerci marittimi e con cui i Romani avevano, fino ad allora, mantenuto rapporti di amicizia.
Cartagine Seconda la tradizione Cartagine venne fondata nell 814 a. C. da coloni fenici provenienti da Tiro, condotti da una regina spodestata, di nome Elissa (in seguito anche Didone) Ben presto la città divenne indipendente e impose il proprio monopolio commerciale sulla Spagna, sull Africa e creò una fitta rete di insediamenti militari e di porti in tutto il Mediterraneo occidentale. Cartagine era governata da un sistema politico oligarchico ( il potere era esercitato da due magistrati affiancati da un senato formato dalle più nobili famiglie mercantili e da un assemblea popolare, con poteri assai limitati).
La Sicilia Si impose, poi, sulle colonie greche che cercavano nel IV secolo di strapparle il controllo dei commerci spagnoli. Dopo diversi scontri i cartaginesi si imposero si imposero su buona parte della Sicilia (che rimase però abitata anche da greci, elimi, siculi e sicani). Oggetto del contendere fra romani e cartaginesi sarà, dunque, inizialmente la Sicilia, fondamentale da un punto di vista commerciale ed economico (grande fonte cerealicola)
Campagne contro Galli e Illiri Nel 237 a. C. prendendo a pretesto una inadempienza cartaginese dei trattati di pace, conquista la Sardegna e la Corsica. Dal 238 al 222 Roma si volge verso i galli stanziati nell'italia settentrionale e dopo la vittoria di Casteggio nel 222 contro i celti conquistano Mediolanum. Questa guerra si conclude nel 218 con la fondazione di due grandi colonie sul Po Piacenza e Cremona. Fra il 229 e 228 Roma combatte su un altro fronte: combatte la I guerra illirica combattuta contro i regni illiri (attuale Dalmazia) per punirli contro i ripetuti attacchi di pirateria che rendevano insicuro l Adriatico. I Romani ottengono la sottomissione della regina degli illiri Teuta
II guerra punica A Cartagine si fronteggiarono in questo periodo due partiti: i grandi proprietari terrieri che per non mettere a repentaglio le loro terre non volevano ricominciare la guerra e chi voleva riconquistare l impero perduto. Fra questi ultimi vi era la famiglia Barca che diede a Cartagine i suoi più grandi generali. Amilcare Barca e suo fratello Asdrubale riconquistarono buona parte della penisola iberica. Annibale, figlio di Amilcare, fu il più grande condottiero dell antichità e succedette nel comando dell esercito nel 221 a.c.. Animato da odio personale contro i romani decise di sconfiggerli inducendo le popolazioni da loro sottomesse (greci, etruschi, galli, sanniti) ad allearsi con lui.
II guerra punica Nel 218 a. C. Annibale con l esercito e gli elefanti attraversò le Alpi, i galli si unirono a lui e i romani subirono una dura sconfitta sul Ticino e sul Trebbia e sul lago Trasimeno(218-217). Roma terrorizzata si affida al dittatore Quinto Fabio Massimo detto il temporeggiatore perché evitava attacchi frontali e si limitava ad azioni di guerriglia. A Roma prevalse, però, l idea di uno scontro in campo aperto e la dittatura venne affidata a Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo. A Canne (vicino a Barletta) i romani subirono una pesantissima sconfitta nel 216 a. C.
II guerra punica La maggior parte dei popoli italici non si unirono però ad Annibale e Asdrubale venuto in aiuto del fratello venne sconfitto nella battaglia del Metauro presso Senigallia 207 a. C. La guerra continuò in Africa dove il console Publio Cornelio Scipione alleato con Massinissa sconfisse Annibale, richiamato in patria, nel 202 a. C. a Zama
Roma in Oriente Nuovo obiettivo di Roma: Mediterraneo orientale dove si affacciavano i turbolenti regni ellenistici Enormi ricchezze e timore che si alleassero con Cartagine 200 a. C. Guerra contro Filippo V di Macedonia; nel 197, sotto il comando di Tito Quinzio Flaminio, schiacciante vittoria romana a Cinocefale. Le città greche, nemiche di Filippo, si erano unite ai romani
La guerra contro la Siria Le città greche che si erano illuse che i romani portassero loro la libertà, vedendo che questo non corrispondeva al vero chiesero aiuto ad Antioco III di Siria. Scoppi la guerra fra romani e e le truppe siriane. Vittoria romana alle Termopili (191) e a Magnesia ( 190) Antioco II viene costretto alla pace (188)
Roma sottomette definitivamente la Grecia, la Macedonia e Cartagine Regno di Macedonia battuto nuovamente nel 146 diventa provincia romana 146 distruzione di Corinto e e trasformazione della Grecia in provincia romana 146 distruzione definitiva di Cartagine