Elementi di Psicologia Generale



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Programmi dei corsi (2013-2014) Elementi di Psicologia Generale Docenti: Anna Maria Stella e Franco Bellotti Il corso di Psicologia Generale intende quest anno analizzare il contesto storicoteorico in cui prese corpo e si sviluppò poi il pensiero di Carl Gustav Jung; soprattutto al di là del confronto con Freud. Le prime riflessioni di Jung nacquero, infatti, attraverso un dialogo e un confronto sia con la psicologia empirica e sperimentale sia con la psichiatria del suo tempo. Non solo, ma importanti furono anche, sotto l aspetto epistemologico e filosofico, il suo soggiorno a Parigi e i suoi successivi viaggi negli stati Uniti. Nel primo, il confronto fu con le opere di Bergson e l incontro con Janet e Binet, mentre negli USA fu con William James. Interlocutori fondamentali per la psicologia sperimentale fu, oltre a James, il confronto con l opera di Wilhelm Wundt, con il quale condivise l adesione alla dimensione empirica, ma da cui si discostò circa l associazionismo causalistico che lo caratterizzava. Per quanto riguarda il confronto con la psichiatria fondamentale fu, ovviamente, il rapporto con Eugen Bleuler, ma non vanno dimenticati, come ha mostrato Gullotta, il rapporto con le teorizzazioni di Kraepelin e di Griesinger. Bibliografia Generale C. G. Jung (1907), Psicologia della dementia praecox, in Psicogenesi delle malattie mentali, Opere Complete Vol. 3, Boringhieri 1971; C. G. Jung (1914), l contenuto delle psicosi. Appendice sulla comprensione dei processi patologici, in Psicogenesi delle malattie mentali, Opere Complete Vol. 3, Boringhieri 1971; Sonu Shamdasani (2003), Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza, Edizioni Ma.Gi., Roma 2007; C. Gullotta, Jung e la psichiatria, Aut-Aut, 229-230, gen.-apr. 1989; C. Gullotta, Gli antecedenti psichiatrici, in A. Carotenuto (a cura di), Trattato di Psicologia Analitica, UTET, Torino 1992. Bibliografia del corso monografico H. F. Hellemberg (1970), La scoperta dell inconscio, Boringhieri, Torino 1976; cap. 6, 7, 9; C. G. Jung (1961), Ricordi, sogni e riflessioni, (a cura di A. Jaffé), Rizzoli, Milano 1978; cap. 1, 2, 3; Sonu Shamdasani (2005), Jung messo a nudo, Edizioni Ma.Gi., Roma 2008.

Psichiatria Psicopatologia e diagnostica Clinica Docente: Rita Mazzone L approccio multifocale ai disturbi mentali è ormai ritenuto quasi universalmente un fattore essenziale dell intervento terapeutico, La letteratura scientifica testimonia l importanza di tener conto, nell operare terapeutico, sia del fattore medico-biologico, sia del fattore psicologico e sociale. Il problema nasce però quando si affronta più specificamente la questione di come effettuare questa integrazione perchè essa non si risolva in una pure e semplice sommazione di interventi. E necessario infatti che, oltre alla necessità di un flusso di informazioni adeguato, si attivi nel gruppo di curanti un fattore emotivo comune, un modo condiviso di vivere il paziente, riconoscere insieme le emozioni più essenziali e costanti che lo animano. Si potrebbe dire che lo spirito di comprensione che hanno oggi tutte le strutture di assistenza psichiatrica trae la sua radice dalla psicologizzazione del fatto mentale, dalla psicoterapia della psicosi il cui merito principale sta nell aver creato un frammento di pensiero: Jung e Bleuler sono stati gli antesignani di questo movimento. Sappiamo che non si trova nell opera di Jung un dato empirico preciso sulla terapia delle psicosi. Quasi mai è possibile far risalire lo sviluppo di una scienza ad un singolo individuo, ma in questo caso possiamo dire che, prima di Jung, una psicoterapia della schizofrenia, nel senso moderno del termine, non esisteva neppure e che tale psicoterapia ha iniziato i suoi passi con lui e la sua attività psichiatrica. Nei modelli teorici due aspetti fondamentali si rintracciano nelle diverse formulazioni sul disturbo psicotico: la debolezza dell io di grado diverso e la qualità della relazione madre-bambino. Alla patologia dell io, che sottende il concetto di vulnerabilità, fanno capo la maggior parte delle ipotesi biologiche, genetiche, neuroanatomiche e neurotrasmettitoriali. La relazione con la madre, d altro lato, rappresenta il primo anello della catena di interazioni con l ambiente che secondo le teorie psicogenetiche e sociogenetiche potrà infine condurre alla rottura psicotica. Jung nella sua opera ha affrontato i due aspetti fondamentali. Borgna E., Come se finisse il mondo, Feltrinelli, Milano 1995. Gabbard G.O., Psichiatria Psicodinamica, Raffaello Cortina Editore, Milano1992. Trevi M.,Metafore del simbolo, Raffaello Cortina 1986. Jung,C.G., Psicogenesi delle malattie mentali, in Opere vol.iii Boringhieri 1989.

Psicodiagnostica Docenti: Anna Cannavina e Maria Teresa Giannini La diagnosi strutturale di personalità di Otto Kernberg (STIPO) sarà argomento del corso. Nella parte introduttiva e durante lo svolgimento delle lezioni verranno poste in evidenza sia le possibili convergenze, che le differenze con quanto ipotizzato da Jung in tema di personalità La parte monografica del corso tratterà della diagnosi di alcuni disturbi di personalità attraverso il test di Rorschach, dall'analisi di alcuni protocolli sarà possibile approfondire questo argomento dal punto di vista sia teorico che clinico Fabio Madeddu; Emanuele Preti, La diagnosi strutturale di personalità secondo il modello di Kernberg, editore: Raffaello Cortina 2012; con allegato la versione italiana della STIPO Carl Gustav Jung, Lo sviluppo della personalità,opere vol. 17 editore: Boringhieri, Torino, 1972 Bibliografia del corso monografico Salvatore Parisi, Patrizia Pes, Disturbi di personalità e Psicodiagnostica Rorschach" editore: Kappa 1992, Roma Niels Peter Nielsen; Salvatore Zizolfi, Rorschach a Norimberga, i gerarchi nazisti a processo fra memoria storica e riflessione psicoanalitica, editore: FrancoAngeli 2005, Milano

Teoria delle nevrosi e delle psicosi Docente: Lorenzo Zipparri Il corso si baserà sulla discussione intorno ad alcuni concetti junghiani riguardanti la genesi della patologia: complessi a tonalità affettiva, unilateralità, vicissitudini della libido ecc. Si cercherà, poi, di verificare l'esistenza di una possibile coerenza interna nelle varie formulazioni riguardanti l'argomento in questione, in particolare tra l'approccio empirico e le ipotesi teoriche, tra il "causale-riduttivo" e il "sinteticocostruttivo", tra psiche oggettiva ed equazione personale ecc. Si prenderanno in considerazione anche altri approcci alla genesi della psicopatologia. È prevista la partecipazione attiva degli allievi, con brevi relazioni e tesine. Bibliografia del corso monografico C. G. Jung, (1914), Importanza dell'inconscio in psicopatologia, in Opere, vol. 3, Boringhieri, Torino, 1971. C. G. Jung, (1934), Considerazioni generali sulla teoria dei complessi, in Opere, vol. 8, Boringhieri, Torino, 1973. C. G. Jung, (1939), Psicogenesi della schizofrenia, in Opere, vol. 3, Boringhieri, Torino, 1971. Gallerano, B., Zipparri, L., Metodo, Terapia, Training analitico, Vivarium, Milano, 2003 Ferro, A., Fattori di malattia, fattori di guarigione, Cortina, Milano, 2002

Indirizzi teorici della psicoterapia Docente: Giovanni Caputo Il corso sarà sviluppato in cinque incontri nei quali saranno trattati i seguenti temi : 1)psicoanalisi contemporanea 2)approfondimenti sulla psicologia del Sé ed i suoi sviluppi attuali 3)evoluzione ed influenza della scuola interpersonale 4)l infant research e la psicoterapia dell adulto 5)Jung e la dimensione relazionale Bibliografia corso monografico Greenberg J. e Mitchell S., Relazioni oggettuali nella teoria psicoanalitica, Il Mulino Bologna 1987 Bromberg P.M., Destare il sognatore, Raffaella Cortina ed. Milano 2009 Jung C.G., in Opere, volume XVI, Bollati Boringhieri Torino 1981 Kohut H., Introspezione ed empatia, a cura di A.Carusi, Bollati Boringhieri Torino 2003 Mitchell S., Speranze e timori in psicoanalisi, Bollati Boringhieri Torino 1995 Stern D.N., Il momento presente, Raffaello Cortina ed Milano 2005

Strutture e funzioni della psiche secondo la psicologia analitica prima annualità Docente: Luigi Aversa Il corso si svolgerà mettendo in luce gli aspetti fondamentali e peculiari del pensiero di C.G. Jung, delineando la sua teoria e concezione della psiche. Verranno presi soprattutto in considerazione i concetti di: inconscio, di complesso, di simbolo e di funzione trascendente. Bibliografia Aversa L. (a cura di), Fondamenti di psicologia analitica, Laterza, Bari, 1995. Aversa L. (a cura di), Psicologia analitica. La teoria della clinica, Bollati Boringhieri, Torino, 1999. Aversa L., Interpretazione e individuazione, Borla, Roma. Jung C.G., Simboli della trasformazione, in Opere, vol. V, Boringhieri, Torino, 1971.

Psicologia e psicodinamica dell età evolutiva: indirizzi generali Docenti: Italo Gionangeli e Maria Luisa Ruffa L autismo dalle prime formulazioni teoriche alle moderne acquisizioni L autismo è una condizione patologica che ha conosciuto molte ipotesi eziologiche e nosografiche e può rappresentare una linea di continuità per affrontare il viaggio nella evoluzione del pensiero psicodinamico del secolo scorso. Attraverso la presa in esame delle teorie di Margaret Mahler e di Frances Tustin, passando per Michael Fordham e Donald Winnicott il corso tratterà le nuove acquisizioni delle teorie del sé e delle neuroscienze, cercando di fornire le conoscenze opportune per poter confrontare queste teorie con le formulazione della tradizione junghiana. Bibliografia M. Mahler, Le psicosi infantili (1968) Boringhieri 1985 M. Fordham, Il Se' è l'autismo MA.GI D. Marcelli, Posizione autistica e nascita della psiche Armando 1981 D. Meltzer, Esplorazioni sull'autismo (1968) Boringhieri 1978 F. Tustin, Protezioni autistiche nei bambini e negli adulti Cortina 1991 H. Kohut, Narcisismo e analisi del sé Bollati Boringhieri ( 1976 ) V. Gallese, F. Ferri, C. Sinigaglia Corpo, Azione e Coscienza Corporea di Sè- una prospettiva neurofenomenologica, in e la Coscienza? a cura di Angela Ales Bello e Patrizia Manganaro

Strutture e funzioni della psiche secondo la psicologia analitica seconda annualità Docente: Massimo Caci Tema del corso monografico: Il concetto di individuazione in Carl Gustav Jung e Bin Kimura. Il concetto di individuazione è uno dei più difficili tra quelli cardini della psicologia analitica. L idea romantica dell unicità dell individuo, associata a quella kantiana della possibilità essenziale dell uomo, costituisce il fulcro della psicologia di Jung. La visione soggettiva conduce Jung a considerare l uomo sia come prodotto che come produttore della cultura. In quanto prodotto della cultura Jung considera l evento storico non solo come il luogo di alienazione dell uomo nel collettivo, ma anche il luogo privilegiato dell esame della cultura dal punto di vista della psiche. L uomo, come produttore di cultura, sarebbe mosso dall istinto e da una serie di elementi psichici già presenti al momento della nascita. Bin Kimura, a partire dalla nozione di se-stesso individua nel concetto di individuazione l attualizzazione temporale di un orientamento nella vita, la condizione di uno stato nascente che metterà in contatto la soggettività emergente con la soggettività degli altri. A partire da un fondo comune presente nell intersoggettività si va configurando quello sfondo che differenzia un individuo da un altro nella creazione di un Io noetico. Il corso monografico analizzerà questo concetto chiave dell epistemologia junghiana, utilizzando alcuni testi della Gesammelte Werke, la cui bibliografia sarà fornita di volta in volta durante le lezioni. Aversa L., (a cura di), Fondamenti di psicologia analitica, Laterza, Bari, 1995 Bibliografia del corso monografico La bibliografia del corso monografico sarà formata da testi della Gesammelte Werke di Jung, da cui saranno tratte tutte le citazioni e dai libri seguenti: Jung C. G., (1939), Coscienza, inconscio e individuazione, Opere complete, vol. 9*, Boringhieri Editore, Torino, 1980. Kimura B., (1992) Scritti di psicopatologia fenomenologica, Giovanni Fioriti Editore. Roma, 2005. Trapanese E. V., (1995), Il processo di individuazione, in Fondamenti di psicologia analitica, Laterza, Bari.

Psicologia del mito, del folklore e dei fenomeni religiosi Docente: Fiorella Fera La psicologia analitica si sviluppa dall esperienza interiore del suo Autore, come processo dialettico tra coscienza e inconscio e confronto riflessivo tra i temi inconsci personali e gli aspetti simbolici collettivi. Tuttavia, in sintonia con il clima culturale del suo tempo, anche in Jung c è l aspirazione a costruire una teoria psicologica che tenga insieme il particolare ed il generale, gli aspetti individuali e quelli collettivi. In opposizione al modello positivistico di Freud e in fedeltà verso il proprio atteggiamento psicologico, la riflessione sulla religione, come visione personale e fenomeno collettivo, è coerente con le idee forti del pensiero junghiano e ne costituisce il fondamento oggettivante. Il corso si articolerà su due argomenti: 1) Il punto di vista di Jung sulla religione come fenomeno culturale e come esperienza individuale, confrontato con alcuni pensatori a lui contemporanei. 2) La concezione di inconscio creativo, il principio di individuazione, la teoria degli archetipi, l attività simbolica, la ricerca di senso attraverso il metodo costruttivo sono gli elementi centrali della psicologia analitica che trova il suo fondamento nell analisi comparativa con le produzioni simboliche collettive espresse nei miti e nelle religioni. Per rendere lo studio e la riflessione un occasione di incontro dove ognuno possa portare il proprio contributo, sarà privilegiato il metodo del dialogo e pertanto si procederà anche ad una discussione su alcuni dei testi contenuti nel vol. XI delle opere. Bibliografia del corso monografico Jung C.G., Il problema fondamentale della psicologia contemporanea,1931, in Opere,vol.8, Boringhieri,Torino. Jung C.G., Psicologia e religione,1938/1940, in Opere,vol.11, Boringhieri,Torino. Homans P., Jung. La costruzione di una psicologia, 1969,Astrolabio, Roma,1982. Sonu Shamdasani, Introduzione al Libro Rosso, Bollati Boringhieri, Torino. Ellenberger H.F.,La scoperta dell'inconscio,1970, Boringhieri,Torino,1976. Jung C.G., Gli archetipi dell'inconscio collettivo,1934/1954, in Opere,vol.9,tomo 1, Bollati Boringhieri,Torino.

Psicologia del sogno Docente: Enzo Vittorio Trapanese Nel corso del Novecento, il sognare e i sogni sono stati oggetto di studi, ricerche e interpretazioni che riflettono i punti di vista disciplinari, le tradizioni di ciascun indirizzo e i tentativi di tener conto dei risultati raggiunti nell ambito di altre problematiche fondamentali. Ne deriva che parlare oggi in modo sensato del sogno (e delle sue dimensioni) dovrebbe contemplare un esame critico dei molti contributi offerti non solo dalle cosiddette psicologie del profondo, ma anche dalle altre discipline psicologiche e dalle potenti scienze naturali a esse limitrofe. Nel presente corso, sarà però dato ampio spazio solo alla concezione junghiana del sogno e alle possibili chiavi di lettura desumibili dai testi primari di riferimento. A tal fine, saranno illustrati preliminarmente alcuni concetti che, nell opera di Jung, sono a vario titolo legati alla sua psicologia del sogno. Jung C.G., L applicabilità pratica dell analisi dei sogni, trad. it. in Opere, vol. 16, Pratica della psicoterapia, Bollati Boringhieri, Torino 1981. Jung C.G., Analisi dei sogni, Bollati Boringhieri, Torino 2003. Trevi M., Metafora e simbolo nella lettura junghiana del testo onirico, in Saggi di critica neojunghiana, Feltrinelli, Milano 1993. Bibliografia del corso monografico Pieri P. F., Dizionario junghiano, Bollati Boringhieri, Torino 1998. Appunti del corso monografico (disponibili alla fine degli incontri). N.B. Nella Bigliografia generale, sono indicati tre testi corrispondenti alla richiesta del Vicedirettore del Consiglio, dottor Massimo Caci.

Teorie e tecniche interpretative delle produzioni inconsce non oniriche Docente: Antonella Adorisio Il corso si propone di introdurre, attraverso gli scritti di Jung, la pratica dell Immaginazione Attiva nelle sue diverse forme. La parte monografica porterà l attenzione sulle possibilità applicative dell immaginazione attiva in relazione alle più recenti ricerche sugli stati di coscienza, sulla teoria dei complessi e sulla ripetitività delle interferenze complessuali. Particolare attenzione sarà data all espressione delle emozioni nel corpo, alla consapevolezza corporea nella pratica clinica e all uso del movimento quale modalità espressiva, in riferimento alle esperienze degli ultimi congressi IAAP. Approfondiremo il concetto di realtà psichica in Jung attraverso la lettura di alcuni brani del Libro Rosso. Adorisio A., Il corpo e l immaginazione attiva, in Rivista di Psicologia analitica n. 51, Astrolabio, Roma 1995, pp.161-180; Adorisio A., Oltrepassare un limite. Sogni corpo e immaginazione attiva in analisi, in Mondi in un rettangolo a cura di G. Andreetto e P.Galeazzi, ed. Moretti e Vitali 2012 Chodorow J., Jung on Active Imagination, ed. Routdledge 1997 London Chodorow J., L immaginazione attiva in Papadopoulos R.K. Manuale di Psicologia Junghiana, Ed. Moretti e Vitali 2009 Bergamo, cap.x Chodorow J., DanzaTerapia e Psicologia del profondo L uso psicoterapeutico del movimento ed. RED Como 1998 Jung C.G., (1916-1957) La funzione trascendente, in Opere, vol.8 Torino, Boringhieri 1976; Jung C.G., 1928 La tecnica della differenziazione tra l io e le figure dell inconscio in Opere, L io e l inconscio, vol. VII Bollati Boringhieri 1971 Jung C.G., (1936b) Fondamenti della psicologia analitica, (Conferenze tenute alla Tavistock Clinic di Londra nel 1935 ) in Opere, vol.15, Bollati Boringhieri, 1991; Jung C.G., (1947-1954) Riflessioni teoriche sull'essenza della psiche, in Opere,Vol. 8, Bollati Boringhieri, 1976; Jung C.G., (1961) Cap. VI e VII di Ricordi, sogni, riflessioni, ed. Rizzoli, Milano 1978; Jung C.G., Il Libro Rosso, Bollati Boringhieri 2010. Bibliografia Corso Monografico Adorisio A.,Sento e penso mentre sono: la pratica del movimento autentico, in AAVV Psicologia Analitica e Teorie della Mente ed. La biblioteca di Vivarium, Milano 2005 pp.679-694; Adorisio A., L immaginazione attiva in analisi: corpo e funzione simbolica, in AAVV Attualità e inattualità della cura psicoanalitica, La biblioteca di Vivarium, Milano 2009 pp.571-582

Adorisio A. Il Movimento Autentico in APID Danzamovimentoterapia Modelli e pratiche nell esperienza italiana, a cura di Adorisio A. Garcia M. ed. Magi Roma 2004-2008 Keller T., Agli albori dell immaginazione attiva. Una analisi con C.G. Jung e T.Wolff, in Anima Firenze 1990 Nante B. Guida alla lettura del Libro Rosso di C.G. Jung Bollati Boringhieri 2012 Jung C.G., 1934 Considerazioni generali sulla teoria dei complessi, in Opere vol. 8, Bollati Boringhieri 1976 Jung C.G, (1936a) Il concetto di inconscio collettivo, in Opere, vol.9, Bollati Boringhieri1980 Von Franz M.L., L immaginazione attiva, in Rivista di Psicologia analitica n.17, Astrolabio, Roma 1977 Von Franz M.L., L immaginazione attiva secondo la psicologia di C.G. Jung, in, L immaginazione attiva, a cura di De Luca Comandini e Mercurio F. ed. Vivarium Milano 2002

Pratica della psicologia analitica Docente: Rita Chiavoni I concetti fondanti la teoria junghiana: la teoria dei complessi, la dinamica conscioinconscio e la funzione trascendente L attualità del pensiero di Jung risiede nella teoria dei complessi nella quale risultano fondamentali le relazioni coscienti che i complessi a tonalità affettiva stabiliscono con il complesso dell Io e con la sua centralità. Il corso cercherà di fornire una visione complessa della prassi psicoterapica, in relazione sia alle variabili psicopatologiche che alle varianti istituzionali nelle quali il terapeuta verrà a trovarsi nell espletamento della sua professione. L attenzione quindi verrà posta sulla funzione analitica nei vari contesti o setting, nei quali siamo chiamati ad intervenire: sia nella pratica privata che in quella istituzionale. Infatti, la complessità è insita anche nel rapporto che lo psicoterapeuta avrà con la nosografia psichiatrica, di fronte alla quale possono esserci suggestioni di sconfinamento vissute come fughe inopportune dall ambito strettamente psicoterapico. Dalla mia esperienza clinica, esperita prevalentemente in ambito istituzionale, ho avuto modo di constatare che la possibilità di rappresentare e rappresentarsi la crisi, risulta estremamente fruttuoso e consente di restituire al paziente il suo aspetto simbolico, come possibile cambiamento, anche nelle situazioni più drammatiche. Jung C.G., Pratica della psicoterapia, in Opere, vol. 16, Boringhieri, Torino Jung C.G., Psicoanalisi e Psicologia Analitica, in Opere, vol. XV, Boringhieri, Torino 1971 Benedetti ed altri, Paziente e analista nella terapia delle psicosi, Feltrinelli, Milano 1979 Hilmann J., Il suicidio e l anima, Astrolabio, 1972. Fordham, La psicoterapia junghiana. Studio sulla psicologia analitica, ed.astrolabio Ubaldini 1981 Marozza, L attualità come vincolo interpretativo, in Atque, Materiali tra filosofia e psicoterapia, 14/15, 1996-97, pp.91-107. M.I. P.F. Pieri (a cura di) Atque, Fare e pensare in psicoterapia, Moretti e Vitali, Bergamo, 2008 Parte prima -Giovanni Jervis: Naturalità e innaturalità delle psicoterapie - Paolo Francesco Pieri: La terapia attraverso il linguaggio: dall approccio analitico a quello simbolico- Enzo Vittorio Trapanese: Sfondi della psicoterapia analitica -Maria Ilena Marozza: La psicoterapia, l ironia, l onestà. Marozza M.I., Relazione conclusiva. In A. Adorisio; F. Bellotti; O. Emanuelli; A. Iapoce; A. Lo Cigno; M.F. Meligrana (a cura di) Attualità e inattualità della cura psicoanalitica, Vivarium, Milano, 2009, pp. 247-259

Psicologia e psicodinamica dell età evolutiva secondo la Psicologia Analitica Docenti: Magda Di Renzo e Bruno Tagliacozzi Il corso si articolerà sulla osservazione della clinica dell età evolutiva in correlazione all apporto delle figure genitoriali nella crescita psichica del bambino. Dall osservazione del romanzo familiare si passera ad approfondire la funzione paterna nei suoi aspetti reali di debolezza e di forza, fino a raggiungere il substrato archetipico che pone al posto del padre una figura divina o demoniaca, incarnando inevitabilmente l archetipo con la sua forza numinosa e terrifica. Bibliografia Jung, C.G., L importanza del padre nel destino dell individuo, in Opere, vol. IV, Freud e la psicoanalisi, Boringhieri AA.VV., Il padre. Parola, silenzio, trasformazione, (atti dell XI Convegno Nazione del CIPA), La biblioteca di Vivarium Recalcati, M., Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre, Feltrinelli Samuels, A., Il padre. Prospettive junghiane contemporanee, Borla Zoja, L., Il gesto di Ettore, Feltrinelli Pisciottano Manara L. (a cura di), La paura di essere padre, Magi Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni

Psicologia delle dinamiche di gruppo Docente: Fabiola Fortuna Tema del corso è il gruppo come dimensione terapeutica e analitica, diversa e complementare rispetto a quella individuale. Diversa perché entrano in gioco fattori propri delle dinamiche di gruppo. Complementare perché può far emergere più efficacemente alcuni elementi inconsci legati alla relazione con la dimensione dell alterità del soggetto. Il corso si articola come segue: 1. Il gruppo nella psicologia I primi interventi di psicoterapia di gruppo (Joseph Pratt, Trigant Burrow) Jacob Levi Moreno (psicodramma) Wilfred Bion (assunti di base, gruppi di lavoro) S.H.Foulkes (gruppo analisi) Lebovici, Anzieu, Lemoine (psicodramma analitico) 2. Il soggetto nel gruppo Freud: l orda primitiva Bion: esperienze di gruppi Lewin: la psicologia sociale Junge gli archetipi dell inconscio collettivo 3.Psicoterapia di gruppo e psicoterapia individuale Il gruppo e la psicoterapia: terapie di gruppo e in gruppo Il gruppo e la psicoanalisi Il gruppo e la psicologia analitica Lo psicodramma analitico (gruppo e soggettivazione) Psicodramma analitico e Jung: un contatto impossibile? 4.Discussione di casi/esempi/esperienze con confronti proposti anche dagli allievi 5.Conclusioni: come gli strumenti junghiani possono essere coerenti con le dinamiche di gruppo. Bibliografia Bion W., Le esperienze nei gruppi Croce E.B., Il volo della farfalla, Edizioni Borla, Roma Jung C.G., Tipi psicologici, Bollati Boringhieri, Torino Jung C.G., Due testi di psicologia analitica, in Opere, vol. VII, Bollati Boringhieri, Torino

Jung C.G., Considerazioni generali sulla teoria dei complessi, in Opere, vol. VIII, Bollati Boringhieri, Torino. Jung C.G., Riflessioni teoriche sull essenza della psiche, in Opere, vol. VIII, Bollati Boringhieri, Torino. Jung C.G., Gli archetipi dell inconscio collettivo,in Opere, vol. IX/1, Bollati Boringhieri, Torino. Jung C.G., Ricordi sogni e riflessioni, il Saggiatore, Milano. Nasio J.D., Spiegazione di 7 concetti cruciali della psicoanalisi, Edizioni Magi Schutzenberger A.A., Lo psicodramma Saggi brevi in relazione ai temi specifici verranno messi a disposizione durante il corso.

Il processo di individuazione e i suoi simboli Docente: Mauro Bergonzi Dopo un preliminare inquadramento generale del concetto di individuazione nel pensiero di Jung, il corso investigherà il rapporto fra il processo di individuazione e due aspetti fondamentali della vita psichica: l integrazione dell io e la sfera transpersonale del Sé. In questa prospettiva, particolare attenzione sarà rivolta al concetto di adattamento in C.G. Jung e alla dimensione transpersonale nel processo analitico. Si esplorerà inoltre una lettura in chiave individuativa del Zauberflöte di E. Schikaneder e W.A. Mozart. Ciascun partecipante al corso sarà invitato a scegliere e commentare una narrazione (tratta a piacere da fonti letterarie, testi religiosi, cinema, arti figurative, sogni o di qualsiasi altro genere) in cui sia in qualche modo rappresentato il processo di individuazione. Jacobi J., La psicologia di C.G. Jung, Boringhieri, Torino 1973, pp. 131-185. Jung C.G., L io e l inconscio, parte II, Boringhieri, Torino 1967, pp. 85-165. Samuels A., Jung e i neo-junghiani, Borla, Roma 1989, pp. 150-219. Bibliografia del corso monografico Bergonzi M., Adattamento e istinto spirituale, Studi Junghiani 5/6, vol. 3, n. 1/2 (Gennaio-Dicembre 1997), pp.89-92 (reperibile in versione più estesa anche in file Word). Bergonzi M.,, L'atteggiamento transpersonale, Studi Junghiani 10, vol. 5. n. 2 (luglio-dicembre 1999), pp.91-110 (reperibile in versione più estesa anche in file Word). Neumann E., Il Flauto Magico di Mozart, in Neumann E., La psicologia del femminile, Astrolabio, Roma 1975, pp. 78-108. Mozart-Schikaneder, Il Flauto Magico (Introduzione di P. Citati), Rizzoli, Milano 1975. Si consiglia la visione in DVD del Flauto Magico nella regia di I. Bergman e la lettura di M. Mila, Lettura del Flauto Magico, Einaudi, Torino 1989.