Oggetto : Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 530 Sorveglianza periodica nelle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi vivi.

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5(*,21(/$=,2 $VVHVVRUDWRDOOD6DQLWj 5RPDOuRWWREUH 'LUH]LRQH5HJLRQDOH 6HUYL]LR6DQLWDULR $UHDGHOOD3UHYHQ]LRQH&ROOHWWLYD HGHL6HUYL]L9HWHULQDUL 6HUYL]LR9HWHULQDULR Fax 06-51688018 Prot. 44981/10f Direttori Generali Aziende Usl Regione Lazio Responsabili Servizio Veterinario Aziende Usl Regione Lazio Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Ministero della Salute D.G.S.P.V.A.N Ufficio IX Comando Carabinieri NAS E p.c. Assessorato Agricoltura Regione Lazio Assessorato Ambiente Regione Lazio Associazioni di Categoria CIRCOLARE N. 8 Oggetto : Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 530 Sorveglianza periodica nelle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi vivi. Il decreto legislativo 530/92, recante attuazione della Direttiva 91/492/CEE che stabilisce le norme sanitarie applicabili alla produzione e commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi, prevede al Capitolo VI dell Allegato l istituzione di un sistema di controllo sanitario mirato ad accertare il rispetto delle prescrizioni contenute nel sopraccitato decreto.

In considerazione delle difficoltà applicative del d.l.vo 530/92, carente di un suo regolamento di esecuzione, e della necessità di armonizzare i comportamenti sul territorio, il Ministero della Salute, dal 1998 ad oggi ha emesso diversi atti di indirizzo e coordinamento, onde consentire alle Regioni di predisporre la classificazione delle acque sede di allevamenti o giacimenti naturali di molluschi eduli lamellibranchi e la successiva attività di sorveglianza delle stesse. In particolare, per l organizzazione in ambito regionale dell attività di sorveglianza delle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi, il Ministero della Salute, in collaborazione con l Istituto Superiore di Sanità ed il Centro Ricerche Marine di Cesenatico, ha elaborato delle specifiche linee guida (nota ministeriale prot. 600.9/31.64/1249 e nota ministeriale prot. 600.9/31.64/3241 limitatamente per le zone di stabulazione). Con la presente circolare, partendo dai documenti ministeriali, si intende fornire un indirizzo operativo univoco a cui i Servizi Veterinari delle Aziende Usl dovranno attenersi per l espletamento dell attività di sorveglianza nelle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi vivi. 6259(*/,$1=$3(5,2',&$'(//(=21(',352'8=,21(( 67$%8/$=,21(',02//86&+,%,9$/9,9,9,'/92,1752'8=,21( La sorveglianza periodica delle zone di produzione e di stabulazione dei molluschi bivalvi vivi, prevista dal Capitolo VI dell Allegato del decreto legislativo 530/92, viene affidata alle Aziende USL competenti per territorio allo scopo di a) evitare eventuali infrazioni circa la provenienza e la destinazione dei molluschi bivalvi vivi b) verificare i requisiti microbiologici dei molluschi bivalvi vivi relativamente alla zona di raccolta c) verificare l eventuale presenza di plancton tossico nelle acque di produzione e stabulazione e di biotossine nei molluschi bivalvi vivi d) verificare l eventuale presenza di contaminanti chimici nei molluschi bivalvi vivi Viene individuato l Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana come laboratorio responsabile dell esecuzione delle analisi. Per il corretto funzionamento di quanto riportato in oggetto della presente circolare, gli (QWL SUHOHYDWRUL GRYUDQQR DFFRUGDUVL GL YROWD LQ YROWD FRQLOODERUDWRULRGLUHIHUHQ]D'LSDUWLPHQWRGL0LFURELRORJLDGHJOL$OLPHQWL,=6GL5RPD H/DWLQDVXOOHPRGDOLWjHGDWDGLLQYLRGHLFDPSLRQL 67(685$',35272&2//,63(&,),&,$86/ La stesura di protocolli di intervento specifici per Azienda USL è presupposto fondamentale per raggiungere livelli soddisfacenti di sorveglianza in ambito regionale. Il protocollo deve fornire tutte le informazioni in merito all area di allevamento e/o produzione e stabulazione di molluschi bivalvi classificata e da sottoporre a sorveglianza. Ogni Azienda USL competente per territorio di una area sottoposta a classificazione ai sensi del D.Lvo. 530/92 deve predisporre un protocollo da inviare alla Regione Lazio, Assessorato

Sanità, Direzione Regionale SSR Area 10F - Servizio Veterinario e all IZS, nel quale inserire le seguenti informazioni : - Descrizione dell area sede di banchi naturali di molluschi o allevamento* - Descrizione dell area destinata alla stabulazione* - Carta nautica delle aree suddette - Data ultima classificazione con allegati referti analitici, mappa e verbali di prelievo - Atto regionale di classificazione - Relazione sulle sorgenti di inquinamento con annessa mappatura* - Protocollo piano di sorveglianza della qualità della zona di produzione e/o stabulazione - Individuazione e mappatura delle stazioni di campionamento - Strategia di campionamento - Modalità di presentazione dei dati - Interpretazione dei dati - Gestione delle emergenze * Ai fini di una corretta e completa valutazione delle aree di allevamento/stabulazione le Ausl nel predisporre i protocolli operativi dovranno tener conto di quanto riportato negli artt. 14 (Acque destinate alla vita dei molluschi) e 15 (Accertamento della qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi) e di alcuni parametri di cui all Allegato 2 tabella 1/C (sintetizzata in allegato al presente documento) del decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152. )5(48(1=$(02'$/,7$ ',&$03,21$0(172 La sorveglianza periodica delle zone di produzione e di stabulazione di cui al punto 1, va svolta secondo specifici protocolli stilati dalle Aziende USL (punto 2), osservando la frequenza e le modalità di seguito riportate: )5(48(1=$&$03,21$0(172 Le frequenze minime da rispettare nelle stazioni di campionamento predefinite dai protocolli USL sono le seguenti: $&48$ - Controllo fitoplancton tossico o potenzialmente tossico in caso di fioriture algali e/o riscontro di positività per biotossine algali nei molluschi 02//86&+,%,9$/9, Controllo microbiologico-chimico e biotossicologico 75,0(675$/( 02'$/,7$ ',&$03,21$0(172 I campioni da sottoporre ad analisi devono essere tali da garantire la rappresentatività della zona di produzione. Sul verbale di campionamento devono essere riportati

- finalità (piano di sorveglianza periodica D.Lvo 530/92) - riferimento alla stazione di campionamento, con richiamo inequivocabile al piano redatto dalla USL - analisi richieste Il campionamento deve essere effettuato secondo le seguenti modalità : $&48$ Il prelievo dell acqua per il controllo quali e quantitativo dei popolamenti fitoplanctonici, con particolare riguardo all identificazione di specie tossiche o potenzialmente tossiche (elenco fornito dall ISS) viene effettuato con apposito retino a maglie del diametro di 20 micron, mediante una pescata verticale dal fondo alla superficie. La qualità di acqua filtrata viene calcolata tenendo conto del diametro dell imboccatura del retino e dell altezza della colonna d acqua. Qualora la colonna d acqua sia inferiore ad un metro, si preleva 1 litro di acqua con una bottiglia a metà altezza della profondità. Il campione relativo ad ogni stazione di campionamento, sigillato e provvisto di una etichetta di identificazione recante il riferimento del punto di prelevamento, deve essere inviato all Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana. 02//86&+, Il campione di molluschi da sottoporre ad analisi deve essere costituito da XQD DOLTXRWDdi almeno 2 Kg di prodotto in pezzatura da commercio. Tale aliquota deve essere composta da più FDPSLRQLHOHPHQWDULQualora la totalità del peso dei singoli campioni elementari sia superiore a 2 kg, si dovrà costituire un pool di tutti i campioni elementari da cui prelevare l aliquota da 2 kg da sottoporre ad analisi. I criteri per effettuare i campioni elementari sono i seguenti: 1HO FDVR GL EDQFKL QDWXUDOL R GL DOOHYDPHQWL FKH XWLOL]]DQR FRPSOHWDPHQWHODFRORQQDG DFTXD L SUHOLHYL HOHPHQWDUL GHYRQR HVVHUH HIIHWWXDWLDWUHOLYHOOLGLSURIRQGLWjHSUHFLVDPHQWHQHOIRQGRDPHWjHD FPGDOODVXSHUILFLH 1HO FDVR GL EDQFKL QDWXUDOL R GL DOOHYDPHQWL GL PROOXVFKL YLYL FKH YLYRQR VXO IRQGR L FDPSLRQL HOHPHQWDUL GHYRQR HVVHUH HIIHWWXDWL DG LQWHUYDOOL UHJRODUL LQ XQ WUDWWR GL PHWUL SDUDOOHOR DOOD FRVWD VWULVFLDWDFRQWXUERVRIILDQWH 1HOFDVRGLDOOHYDPHQWLVXILODUL³ORQJOLQH GHYRQRHVVHUHSUHOHYDWLSL FDPSLRQL HOHPHQWDUL LQ RJQL VLQJROD ]RQD GHOO DOOHYDPHQWR LQ FXL L PROOXVFKLVRQRSURQWLSHUODUDFFROWDSHULOFRQVXPRXPDQR La singola aliquota costituita da più campioni elementari, viene posta in un contenitore pulito che assicuri una adeguata protezione dalla contaminazione e dai danni durante il trasporto, sigillato e munito di etichetta di identificazione.

Dal momento del prelievo alla consegna all Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana per l esecuzione delle analisi (previo accordo), il campione deve essere conservato secondo le modalità previste dal Decreto del Ministero della Sanità del 31.07.95. 1%. Per campione elementare si intende la quantità prelevata in un singolo punto della stazione di monitoraggio &21752//2 48$/,48$17,7$7,92 '(/ ),723/$1&721 ( '(//( %,27266,1( Il controllo quali-quantitativo dei popolamenti fitoplanctonici e dei molluschi bivalvi vivi nelle zone di produzione e stabulazione va effettuato secondo i seguenti criteri: i prelievi di molluschi bivalvi da sottoporre al determinazione delle biotossine P.S.P. (Paralytic Shellfish Poisoning) D.S.P. (Diarrhetic Shellfish Poisoning) e A.S.P. (Amnesic Shellfish Poisoning) sono da effettuarsi con frequenza trimestrale in stazioni di osservazione prestabilite ed identificate nei protocolli Usl di cui al punto 2. i prelievi di campioni d acqua sono da effettuarsi solo in caso di fioriture algali e/o riscontro di positività per biotossine nei molluschi, nelle stesse stazioni di prelievo dei molluschi. Qualora dagli accertamenti di cui sopra risulti la presenza delle alghe tossiche o potenzialmente tossiche o la presenza di biotossine, ed ogni qual volta la Usl lo ritenga necessario, si procede ad un campionamento intensivo aumentando frequenza di campionamento e numero di stazioni di prelievo, congiuntamente alle comunicazioni previste dalla normativa vigente. Qualora si accerti che i molluschi non posseggano i requisiti biotossicologici di cui all Allegato al decreto legislativo 530/92, viene adottato un provvedimento amministrativo locale temporaneo per vietarne la raccolta e l avvio al consumo umano. Il divieto deve essere mantenuto fino a quando non risultino ripristinati i requisiti di idoneità. Notizia del provvedimento deve essere data tempestivamente a Regione e Ministero della Salute (DGSPVAN UFFICIO IX ). Qualora si verifichino eccezionali fioriture microalgali è necessario effettuare con la massima tempestività prelievi di acqua e di molluschi, anche nelle aree limitrofe, oltre a quelli programmati per verificare l idoneità di questi ultimi al consumo umano. Qualora nei campioni esaminati siano presenti biotossine algali non riconducibili ad acido okadaico o ad altre tossine note, l IZS può trasmettere al Laboratorio Nazionale di Riferimento di Cesenatico (Centro Ricerche Marine) una frazione dell aliquota in questione per analisi di screening ed all Istituto Superiore di Sanità per l eventuale identificazione delle tossine dei molluschi mediante tecniche HPLC, spettrometria di massa.

&21752//,0,&52%,2/2*,&,(&+,0,&, Qualora in una zona di produzione classificata di tipo A, in base al Capitolo I dell Allegato al D.Lvo 530/92 e successive modifiche, si accertino variazioni dei requisiti microbiologici dei molluschi tali da conferire alla stessa i requisiti della zona B, viene adottato un provvedimento amministrativo temporaneo locale che preveda l obbligo di sottoporre i molluschi bivalvi da essa provenienti a trattamento di depurazione e/o di stabulazione. Tale provvedimento, da notificare tempestivamente alla Regione ed al Ministero della Salute, viene mantenuto fino al ripristino delle condizioni di idoneità igienico-sanitarie iniziali. Durante il periodo di sussistenza dell ordinanza gli organi sanitari di competenza interessati provvedono alla identificazione delle possibili fonti di contaminazione e ad un programma di campionamento con frequenza settimanale. La revoca del provvedimento amministrativo temporaneo potrà avvenire dopo il ripristino dei parametri microbiologici iniziali verificati dall esito favorevole dell indagine analitica. Notizia della revoca deve essere data alla Regione ed al Ministero della Salute. Qualora il fenomeno dovesse perdurare la Regione, secondo i criteri del caso può provvedere ad una riclassificazione della zona. Nel caso in cui in una zona B si sia manifestata la perdita temporanea dei requisiti microbiologici per essa previsti, viene adottata una ordinanza sindacale di divieto di raccolta e commercializzazione dei molluschi bivalvi da essa provenienti ovvero, qualora sia possibile, vengono adottate le disposizioni di cui all art. 3, comma 4, del decreto legislativo n. 530/92 e successive modifiche. Tale provvedimento, da notificare tempestivamente alla Regione ed al Ministero della Salute, viene mantenuto fino al ripristino delle condizioni microbiologiche iniziali. Durante il periodo di sussistenza delle possibile fonti di contaminazione e ad un programma di campionamento con frequenza settimanale. La revoca del provvedimento amministrativo temporaneo potrà avvenire dopo il ripristino dei parametri microbiologici iniziali verificati dall esito favorevole dell indagine analitica. Notizia della revoca deve essere data alla Regione ed al Ministero della Salute. Per valori relativi ai parametri chimici nei molluschi non conformi a quanto stabilito nell Allegato al D.Lvo 530/92, deve essere emanato un provvedimento amministrativo temporaneo locale di divieto di raccolta ed immissione al consumo umano diretto dei molluschi stessi, relativo alla zona interessata. Le Aziende USL interessate provvedono ad eseguire adeguate indagini al fine di accertare le eventuali cause di inquinamento. La revoca dell ordinanza suddetta deve essere emessa quando dalle indagini effettuate su un campione effettuato successivamente, sia stato accertato il ripristino delle condizioni di idoneità della zona di produzione e di raccolta. =21(',67$%8/$=,21( In aggiunta a quanto già specificato ai punti 3-4 (controllo microbiologico chimico e biotossicologico trimestrale per i molluschi e se del caso, controllo dei popolamenti fitoplanctonici delle acque), con cadenza MENSILE il Servizio Veterinario della USL competente per territorio deve verificare la sussistenza dei requisiti chimico-fisici delle acque sedi di impianti di stabulazione, avvalendosi, se del caso del supporto tecnico-scientifico dell IZS. Qualora i valori relativi ai paramentri chimico-fisica nell acqua e di quelli microbiologici e chimici nei molluschi risultino non conformi a quanto stabilito nell Allegato al D.Lvo 530/92, deve essere emanato un provvedimento amministrativo temporaneo locale di divieto di stabulazione, raccolta ed immissione al consumo umano diretto dei molluschi stessi, relativo alla zona interessata. Le

Aziende USL interessate provvedono ad eseguire adeguate indagini al fine di accertare le eventuali cause di inquinamento. La revoca dell ordinanza suddetta deve essere emessa quanto dalle indagini, effettuate su un campione effettuato successivamente, sia stato accertato il ripristino delle condizioni di idoneità della zona di stabulazione. 9$/87$=,21(),1$/('(,5,68/7$7,'(// $77,9,7$ ',6259(*/,$1=$ L attività di sorveglianza periodica delle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi vivi viene valutata e, se del caso, aggiornata annualmente tenendo in considerazione a. i risultati dei controlli microbiologici e sul fitoplancton e biotossine b. le eventuali variazioni delle sorgenti di inquinamento c. le eventuali variazioni nella classificazione delle zone Annualmente, pertanto, le Aziende USL costiere invieranno una relazione dettagliata alla Regione circa l attività svolta, i risultati ottenuti e gli eventuali provvedimenti adottati. Tali relazioni serviranno a valutare l efficacia dell attività di sorveglianza e ad apportare le eventuali modifiche operative. Annualmente la Regione comunica l esito dell attività svolta al Ministero della Salute, D.G.S.P.V.A.N UFFICIO IX. Ogni tre anni la Regione procederà alla rivalutazione globale dell attività di sorveglianza e della classificazione delle zone. Il Direttore Regionale (Elda Melaragno) L Assessore alla Sanità (Vincenzo Maria Saraceni) RM 16.09.02

Allegato 2 tabella 1/C del decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152. 3DUDPHWUR 8QLWjGLPLVXUD /LPLWL 0HWRGRGLDQDOLVLGL )UHTXHQ]D ULIHULPHQWR 1 PH Unità ph 7 9 Elettrometria. Eseguita sul Trimestrale posto al momento del campionamento. 2 Temperatura Gradi centigradi Termometria. Eseguita sul Trimestrale posto al momento del campionamento 3 Colorazione Omissis Omissis Omissis Omissis 4 Materiali in sospensione Omissis Omissis Omissis Omissis Trimestrale 5 Salinità / < 40 / Conduttometria. Eseguita sul posto al momento del 6 Ossigeno disciolto % di saturazione 80 % (valore medio). Se il valore riscontrato è < al 70% aumentare le frequenze di misurazioni (*). campionamento Metodo elettrochimico o similare con comprovante efficacia. 7 Idrocarburi Omissis Omissis Omissis Omissis 8 Sostanze organoalogenate Omissis Omissis Omissis Omissis 9 Metalli: Mercurio, Piombo D.Lvo 530/92 Trimestrale Argento, Arsenico, Omissis Omissis Omissis Omissis Cadmio, Cromo, Nichelio, Zinco 10 Coliformi fecali D.Lvo 530/92 Omissis 11 Sostanze che influiscono sul sapore dei molluschi Omissis Omissis Omissis Omissis 12 Sassitossina D.Lvo 530/92 Trimestrale Trimestrale (*) giornaliera per un minimo di 7gg e comunque fino a ripristino delle condizioni di normalità.